martedì 23 luglio 2024

Due mostre per i " 100 di Eronda "

 


Eronda: il rigore dell'ironia

04.08.24

15.09.24 

Pieve di Cadore - Palazzo della Magnifica comunità di Cadore


Eronda: la montagna indipinta 

03.08.24

25.08.24

Lorenzago di Cadore - Piazza Calvi




CENTENARIO DELLA NASCITA DI MARIO DE DONA’ IN ARTE ERONDA: IL CADORE RENDE OMAGGIO AL MAESTRO DELLA GRAFICA

Una mostra che si sviluppa tra il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore (Belluno) e la sala espositiva del Comune di Lorenzago di Cadore, “100 di Eronda” celebra la ricorrenza dalla nascita di uno dei grafici più importanti del secolo scorso, che entrò a far parte dello scenario dell’arte internazionale ottenendo svariati premi in rassegne mondiali.

La duplice esposizione sarà inaugurata a Lorenzago il 3 agosto e a Pieve di Cadore il giorno seguente, tracciando un percorso artistico inedito, che va ad approfondire vari aspetti dell’arte di Eronda.

Due esposizioni complementari, due luoghi simbolo del Cadore, diventano punto di partenza e punto d’arrivo del percorso artistico che la Magnifica Comunità di Cadore, il Comune di Lorenzago di Cadore e l’Associazione Fondo Eronda dedicano ai cento anni dalla nascita dell’artista cadorino.

Le due mostre. Le esposizioni saranno incentrate sulla riscoperta delle origini cadorine e montane dell’artista, un pioniere dell’arte grafica del Novecento nel contesto veneto, con l’esposizione di una serie di quadri, di riproduzioni grafiche e di sorprendenti esprimenti artistici. “Eronda – scrive lo storico dell’arte Erik Balzaretti -  segue la strada poliedrica della leggerezza e dell’umorismo, vicino alle idee di altri eclettici della grafica italiana, che Eronda praticherà attraverso un ricco lavoro dedicato all’illustrazione grafica-umoristica ottenendo riconoscimenti nazionali ed internazionali. Stimato professionista e instancabile uomo di idee, Eronda appartiene a quella categoria di “designer di periferia”, ma che poco avevano da invidiare alle star più celebrate, il che testimonia come il design eclettico e di alto livello potesse esprimersi anche lontano dai celebrati grafici e designer milanesi con la quale, comunque, De Donà non cesserà mai di dialogare. In grado di affrontare, in logiche di continuo rinnovamento di stile e segni, il concetto di design a 360 gradi, De Donà/Eronda passerà dal design d’interni alla decorazione pittorica, dalla progettazione di spazi pubblici alla comunicazione per la promozione del territorio, dalla grafica commerciale alla grafica umoristica che lo ha fatto conoscere in giro per il mondo”.

Ebbene sì: sarà la Magnifica Comunità di Cadore la protagonista di “100 di Eronda” con ben due mostre che riassumono il lavoro di una vita di Mario De Donà, in arte Eronda, graphic designer e fine umorista, di cui ricorre il centenario della nascita. Due mostre per raccontare un inedito periodo grafico pittorico che guarda alla montagna dolomitica e il più completo riassunto dell'opera di humor graphic che lo ha fatto conoscere nel mondo. Una mostra a Lorenzago di Cadore, l’altra a Pieve di Cadore, tutte e due con la dotta curatela del nostro Erik Balzaretti. Il tutto corredato da un prezioso catalogo che rimarrà il segno del nostro impegno collettivo, con la grafica di Martina Gennari, che di nuovo si fa ammirare per la sua creatività. Senza dimenticare le fatiche della Magnifica, del Comune di Lorenzago e di tutti i collaboratori e sostenitori che stanno rendendo possibile questo progetto ambizioso.









Bordighera 1969, tema: "Luna". (Dattero d'oro a Eronda)
Bordighera 1969, tema: "Luna". (Dattero d'oro a Eronda)



Mario de Donà, Eronda (1924-2009)

Artista grafico attivo nella seconda metà del ‘900, si è occupato di tutte le espressioni del visual design, privilegiando un’attività che è corsa parallela tra grafica applicata e grafica artistica. Dopo una importante collaborazione con Bruno Munari a Milano, ha scelto che il suo studio fosse a Belluno, capoluogo delle Dolomiti: e se da un lato ha lavorato per le più importanti imprese di quella provincia, con progetti che spaziano dalla creazione del singolo marchio (loghi e logotipi) alla realizzazione di tutti gli aspetti della grafica coordinata, dall’altro il suo interesse per lo humor-graphic lo ha portato a farsi apprezzare nel mondo, soprattutto attraverso le numerose partecipazioni ai principali festival di umorismo e di satira grafica, in Italia e all'estero.

L’opera di Eronda, caratterizzata da un originale “rigore dell’ironia”, è realizzata con la tecnica del collage; abbozzate a penna, sono poi realizzate con un ritaglio in continuo delle parti che serviranno a comporre le figure. E per far vivere la sua sottile visione del mondo a volte manipola le carte con tagli, graffi e anche bruciacchiature.



Nasce nel 1924 da famiglia cadorina. Lasciati gli studi ginnasiali, completa la sua formazione all'Istituto d'Arte di Venezia dove è allievo del pittore Carlo Della Zorza e dello storico dell'arte Giulio Lorenzetti. Consegue il diploma di magistero nel 1946 con una tesi sulla storia del libro, composta a mano e stampata al torchio in quattro copie. Nell'immediato dopoguerra partecipa attivamente alla vita culturale bellunese che si riunisce sotto l’insegna del Vagabondo, circolo creato da personaggi di spicco dell’arte e della cultura di diversa provenienza.

La carriera professionale inizia con i progetti di arredamento, di insegne e pannelli decorativi: il concetto di visual art, che in qualche modo aveva già nella sua mente, sarà recepito solo alla fine degli anni ’50, quando proprio Bruno Munari "sdoganerà" il concetto di graphic design, che lo porterà poi alla scelta definitiva di dedicarsi esclusivamente al mestiere (arte come mestiere) di graphic-designer, realizzando, nei quarant’anni successivi, marchi e progetti grafici e di immagine per le maggiori imprese commerciali, artigianali e industriali del territorio.



Per tutta la vita, con il nome d’arte Eronda, ha coltivato un percorso parallelo nel campo della grafica umoristica, lo humor-graphic. Attraverso la tecnica del collage, con un tratto grafico inventivo e incisivo, egli esprime il suo sottile, a volte surreale, senso dell' umorismo che lo ha fatto conoscere e apprezzare nei festival internazionali, e lo testimoniano i molti riconoscimenti ottenuti in tanti anni di presenza: significativo il "Dattero d'oro" a Bordighera nel 1969 oppure il Premio Biumor di Tolentino nel 1971 e la nomina a presidente di giuria al Festival di Skopje nel 1973, che gli rende omaggio con una mostra personale al prestigioso Museo di Arte Contemporanea. Nel 1985 edita una summa della sua opera nel volume ENCYclopedia grafica (Nuovi Sentieri editore)  che viene presentato in occasione della mostra antologica allestita al Palazzo Crepadona, principale centro culturale della città di Belluno. Poi, negli anni che seguono, realizza importanti progetti “corporate”, tra cui il marchio e il progetto grafico per Dolomitibus, società di trasporto pubblico e il progetto di comunicazione grafica coordinata per la Certottica, azienda leader nella certificazione di qualità. L’opera artistica riceve nuovi riconoscimenti: il premio Scacchiera 1992 di Umoristi a Marostica, il premio speciale de La Cagnara a Dolo nel 1996, e viene chiamato a esporre in più occasioni.



E’ il 1997 quando decide di chiudere lo studio professionale e di trasferirsi a Trieste (il suo buen retiro), dove continua a dedicarsi ai suoi collage umoristici. Nel 2004 presenta comunque un bozzetto al concorso per un manifesto pubblicitario de "L’Orto dei veleni" nell’Orto Botanico di Trieste. Partecipa ancora a diversi festival dell’umorismo e, nel 2003, quasi a coronamento di una vita professionale lunga e intensa, vince l'ambìto Grand Prix Marco Biassoni di Humor a Gallarate, che propone un tema a lui molto caro: il nonsense. 

Muore il primo giorno di primavera del 2009. Le ceneri, per sua espressa volontà, riposano nel cimitero di Lorenzago di Cadore.


mercoledì 17 luglio 2024

World Humor Awards: Humor Cartoon WHA 2024

 2024 CARTOON 


The Meaning of Life


THE WINNERS


Golden trophy

Alejandro Becares BECS

Argentina

El Equilibrista!



Silver trophy

Cristina Bernazzani NUVOLANEVICATA

Italy

Curiosity can never get enough


Bronze trophy

Mauro Talarico

Italy

Meaning of life



The 5 Excellence Trophies




Pol Leurs
Lussemburgo

Pinocchio



Jean-Loic Belhomme
France

Meaning of life


Zygmunt Zaradkiewicz
Poland

Finishing






Manuel Arriaga
Spain

Meaning of life


Oleksiy Kustovsky
Ukraine

Meaning of life



Special Prize “Rino Montanari”

riservato agli autori italiani



Luca Bertolotti

Italy

Happy Life!

martedì 16 luglio 2024

World Humor Awards: Humor Portrait WHA 2024

 2024 HUMOR PORTRAIT 


Six characters looking for an autor


(Lula da Silva – Christine Lagarde – Jannik Sinner – Simone Biles – Brad Pitt – Uma Thurman)


THE WINNERS


Golden trophy

Ulisses Araujo

Brasile

Christine Lagarde

Silver trophy

Philippe Moine

Francia

Brad Pitt
Bronze trophy

MariaGrazia Quaranta GIO

Italia

Iannik Sinner


lunedì 15 luglio 2024

Ritratto di Angela Terzani

 



Angela Terzani Staude. 

su Robinson di Repubblica

ritratto di Riccardo Mannelli


Angela Terzani Staude. La mia vita meravigliosa con Terzani

Figlia di un pittore tedesco antinazista, conobbe Tiziano da ragazza a Firenze. Lo incontrò anni dopo e non si lasciarono più. Così, dalla Cina all’Asia fino all’ultimo Appennino hanno condiviso insieme cinquant’anni di avventure.

A vent’anni dalla scomparsa si torna a parlare di Tiziano Terzani, il giornalista, lo scrittore, il visionario che diede un calcio sul culo dell’Occidente ripensando radicalmente la propria vita. Un tempo la si sarebbe definita una vita alternativa (parola ormai consunta).

venerdì 5 luglio 2024

Per Satnam Singh

 Satnam Singh, 31 anni, lavorava in un’azienda agricola assieme alla moglie da due anni. Caricato su un furgoncino e scaricato davanti a casa, all’arrivo dei carabinieri il braccio era appoggiato su una cassetta per gli ortaggi. Trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, è morto per la perdita di sangue e la gravità delle ferite riportate.


Per Satnam Singh, morto per la “condotta disumana” del suo datore di lavoro. Come lui, molti altri nuovi schiavi nella civile Italia.

Marilena Nardi

hashtag#satnamsingh hashtag#singh hashtag#caporalato hashtag#nuovischiavi hashtag#lavoro hashtag#immigrazione hashtag#italia

https://lnkd.in/de9AMgG9


Verdure di stagione
GIO - Mariagrazia Quaranta


now you see me
Fabio Magnasciutti


where was your heart (when you needed it most)

Fabio Magnasciutti


Satnam 🖤
Gianluca Costantini


giovedì 27 giugno 2024

ASSANGE E' LIBERO

 

Running with scissors

Entire drawing on Patreon

https://patreon.com/glenlelievre

#Assange

Glen Le Lievre


out

questa era per #Assange con Left di gennaio 2022
Magnasciutti



Carlos Latuff
@LatuffCartoons
·
25 giu
FREE AT LAST!
Julian Assange está LIVRE!
Jornalismo NÃO é crime!


Dave Brown
@DaveBrownToons
Tomorrow's 
@Independent
 cartoon... #Assange #JulianAssange #AssangeFree #Biden #JoeBiden #PresidentialElection2024 #USElections2024 #ShawshankRedemption



... e Parma non è stata capace di dargli la cittadinanza onoraria.
Fogliazza




"Julian has to recover - that’s the priority.   

Julian will always defend human rights. 


He will always defend victims. 

He’s always done that. 

And that’s just part of who he is.   

He’s deeply principled. 

And he remains deeply principled. 

And unafraid." -


@Stella_Assange





Gianluca Costantini

@channeldraw

“It took millions of people, it took people working behind the scenes, people protesting on the streets – for days and weeks and months and years, and we achieved it.” 

@Stella_Assange




Gianluca Costantini

@channeldraw

Stella 💙 Julian 


@wikileaks 

@Stella_Assange


Julian Assange è un uomo libero dopo che la corte di Saipan ha accettato il patteggiamento. Si chiude il calvario giudiziario lungo 14 anni per il fondatore di Wikileaks. Il suo jet ha lasciato le Marianne settentrionali ed è arrivato in Australia

Julian Assange è atterrato in Australia alle 11.40 del mattino di mercoledì, ora italiana. Il fondatore di Wikileaks è un uomo libero dopo un calvario giudiziario durato 14 anni. La giudice del tribunale del territorio statunitense di Saipan, Ramona Manglona, ha accettato il patteggiamento per Julian Assange.

"Con questo pronunciamento, sembra che lei potrà uscire da quest'aula di tribunale da uomo libero", ha affermato Manglona.

I legali di Assange hanno festeggiato la notizia della scarcerazione, ma per loro questo caso costituisce un grave precedente.

"Rischiava 175 anni di carcere per aver pubblicato prove di crimini di guerra, abusi dei diritti umani e le violazioni statunitensi in tutto il mondo. Oggi si è dichiarato colpevole di un reato per aver pubblicato informazioni di interesse pubblico per le quali ha vinto premi giornalistici in tutto il mondo ed è stato candidato al Premio Nobel per la pace ogni anno negli ultimi dieci anni. Questo costituisce un pericoloso precedente", ha detto l'avvocata Jennifer Robinson.

Perché Assange è stato liberato

Secondo il nuovo accordo raggiunto con la difesa, i pubblici ministeri del dipartimento di giustizia chiederanno una condanna a 62 mesi, che equivale agli oltre cinque anni che Assange ha scontato in un carcere di massima sicurezza a Londra mentre ha combattuto contro l'estradizione negli Stati Uniti. Il patteggiamento riconoscerebbe il tempo già trascorso dietro le sbarre, consentendo ad Assange di tornare immediatamente in Australia.

Il 52enne ha accettato di dichiararsi colpevole dell'unica accusa di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale, secondo un documento depositato in tribunale nelle Isole Marianne Settentrionali.


 

Vasini Varadan

26 giugno 2024

Responsabilità

Colpa e innocenza...

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/accountability-0

wikileaks assange crimini di guerra America colpevole innocenza silenzioso silenzio


complex..
David Rowe 27 /6/2024

Assange - Wikileaks 2010
David Rowe 

ASSANGE E' LIBERO
Con questa di 14 anni fa commentavo l'impatto che stava avendo la pubblicazione dei documenti segreti sottratti al Pentgono da Assange e resi pubblici da Wikileaks.
Iniziava la lunga guerra dell'Amministrazione statunitenze e il gornalista australiano che oggi sembra essere arrivata a conclusione.
C'è chi ritiene Assange una pedina manovrata dai servizi segreti russi e chi invece un eroe della libertà di stampa.
E' più facile che sia finito in un gioco più grande di lui, un gioco che gli sono costati 5 anni di detenzione per conto degli USA senza una precisa condanna nel Regno Unito.
Ora dopo il rischio di un ergastolo e addirittura la pena di morte tutto si placa con un semplice patteggiamento.
Cosa c'è dietro questa improvvisa clemenza? Ragioni di giustizia o ragioni politiche? Temo che Wikileaks non ce lo dirà mai
Gianfranco Uber


martedì 25 giugno 2024

Dalcio Machado e la sua brillante carriera di cartoonist

 

Donald Sutherland - Dalcio Machado.


A g a t h a C h r i s t i e - Dalcio Machado.



Andy Warhol - Dalcio Machado 



Dalcio Machado e la sua brillante carriera di cartoonist

Di Francisco Punal Suárez

La recente scomparsa del bravissimo attore canadese Donald Sutherland, che ha lasciato

un segno profondo nell'arte cinematografica con film come “Doce to the Dirty”,

“Mash”, “Casanova”, “L'invasione degli Ultracorps”, e tanti altri, ha è stato un

argomento di omaggio al fumettista e illustratore brasiliano Dalcio Machado, quando ha

realizzato la sua caricatura fisionomica di grande profondità estetica, che conferma la

sua abilità artistica dovuta alla sua capacità di osservazione, alle sue linee meticolose, al

suo talento e alla sua creatività. La sua carriera professionale è sempre in ascesa.

Il genere della caricatura personale è il più difficile da realizzare perché come possiamo

catturare l'anima della persona caricaturata?

La caricatura personale è sempre una sfida ed è un modo divertente ed esagerato per

enfatizzare le caratteristiche fisiche o i comportamenti che attirano l'attenzione dei

personaggi della vita reale. L'artista deve avere una sensibilità speciale che gli permetta

di evidenziare alcune sfumature, in modo da accentuare attraverso il suo tratto i gesti, i

vizi e le abitudini della particolare persona. Pertanto, una buona caricatura personale

riflette il sublime e il ridicolo di un personaggio e gli aspetti della sua anima.

Possiamo affermare con fermezza che, considerata la sua carriera, e i premi che ha

ottenuto, non solo nella caricatura personale, ma anche nell'umorismo generale e nella

satira politica nella sua carriera (124 tra primo, secondo, terzo posto e menzioni

d'onore), Dalcio Machado è un emblema e un monumento dell'umorismo grafico

internazionale.


Dalcio Machado, nato nel 1972 a Campinas, ha iniziato a lavorare come illustratore nel

quotidiano “Correio Popular” all'età di 17 anni. Ha illustrato diversi libri per bambini e

ha pubblicato i suoi disegni in numerose testate del suo paese.

Ha vinto più volte il Piracicaba Humor Show, il più importante del Brasile, ed è stato

eletto miglior fumettista brasiliano vincendo l'HQ Mix Trophy nel 2000 e nel 2009. È

stato premiato anche al PortoCartoon e al World Press Cartoon, che purtroppo sono

scomparsi. Ha anche vinto il Cappello d'Oro al 55° Concorso Internazionale di

Caricatura a Knokke-Heist, in Belgio.

Negli eventi internazionali di PortoCartoon, organizzato dal Museu Nacional da

Imprensa diretto da Luis Humberto Marcos, a Porto, e nel World Press Cartoon, a

Caldas da Rainha, diretto da Antonio Antunes, entrambi in Portogallo, e che sono stati

incredibilmente cancellati A causa della mancanza di sostegno istituzionale, Dalcio

Machado ha avuto una partecipazione eccezionale vincendo otto premi in quei due

concorsi “che hanno cambiato per sempre la mia carriera, mi hanno dato visibilità

internazionale e mi hanno aperto molte porte. “Sarò eternamente grato” - dice

“Provo profonda tristezza per l’assenza di questi due festival, spesso considerati tra i più

importanti al mondo. World Press Cartoon e PortoCartoon sono da sempre teatro di

incontri tra i migliori artisti provenienti dalle più diverse parti del mondo, le loro

creazioni e un pubblico desideroso di cultura della migliore qualità”, afferma.

Dalcio è stato recentemente premiato al 24° Concorso Internazionale di Cartoon

Editoriale della World Press Freedom, in Canada, e al 17° Concorso Internazionale di

Cartoon, a Vianden, Lussemburgo.

“L'intelligenza artificiale – dice – è stato il tema di World Press Freedom/Canada. Cerco

di affrontare nella mia vignetta il modo basilare in cui opera un’intelligenza artificiale,

ovvero generare qualcosa di “nuovo” dall’incrocio di un’immensità di dati che gli esseri

umani immettono ogni giorno nella rete”.

“A Vianden l’argomento era “soldi” e ho deciso di affrontare uno dei suoi lati più

crudeli, ovvero la disuguaglianza sociale. Qui in Brasile questa è una realtà molto

presente, mentre un uomo d’affari può far atterrare il suo elicottero sul tetto di un

edificio, sotto molte persone frugano nei contenitori della spazzatura per soddisfare la

loro fame”.

Per queste due vignette pluripremiate le tecniche utilizzate sono state matita, china e

Photoshop.

Nel 2025 Dalcio festeggerà 40 anni di carriera da fumettista.

Lunga vita al lavoro di questo memorabile artista!



Amy Winehouse - Dalcio Machado.





Chico Buarque, Primer Premio. XXII Porto Cartoon - Dalcio Machado.


24º Concurso  de Caricaturas Editoriales  de la Libertad de Prensa ,  Canadá. Segundo Premio - Dalcio Machado, Brasil.


17º Concurso Internacional de Caricaturas, de Vianden, Luxemburgo,  Segundo Premio - Dalcio Machado, Brasil.


Tim Burton - -Dalcio Machado.



Leo Messi -Dalcio Machado a.



Taylor Swift - -Dalcio Machado.


Keith Richards - Dalcio Machado a.






Dalcio Machado y su brillante carrera como humorista gráfico

Por Francisco Punal Suarez

El reciente fallecimiento del excelente actor canadiense Donald Sutherland, que dejó

huella profunda en el arte cinematográfico con filmes como “Doce al patíbulo”,

“Mash”, “Casanova”, “La invasión de los ultracuerpos”, y otros muchos, ha sido tema

de homenaje del dibujante e ilustrador brasileño Dalcio Machado, al lograr su

caricatura fisionómica con un grandioso calado estético, que ratifica su portento

artístico por su capacidad de observación, su trazo meticuloso, su talento y su

creatividad. Su trayectoria profesional siempre va en ascenso.

El género de la caricatura personal es el de más difícil realizacion porque ¿cómo lograr

captar el alma del caricaturizado?

La caricatura personal siempre es un reto, y es una forma de divertida y exagerada de

enfatizar las características físicas o los comportamientos que llaman la atención de los

personajes de la vida real. El artista debe tener una sensibilidad especial que le

permita  destacar algunos matices, para mediante su línea acentuar los gestos, vicios y

hábitos de la persona en particular. Por lo que en la buena caricatura pesonal se refleja

lo sublime y lo ridículo de un personaje, y los aspectos de su alma.

Podemos afirmar con rotundidad que dada su trayectoria, y los premios logrados, no

solo en caricatura personal, sino también en humor general y sátira politica en su carrera

(124 incluyendo primer, segundo, tercer lugar y menciones honoríficas), Dalcio

Machado es un emblema y un monumento del humor gráfico internacional.

Dalcio Machado, nacido en 1972 en Campinas, comenzó a los 17 años a trabajar como

ilustrador en el diario “Correio Popular”. Ha ilustrado diversos libros infantiles y ha

editado sus dibujos en numerosas publicaciones de su país.

 Ha ganado varias veces el Salón de Humor de Piracicaba, el más importante de Brasil,

y fue electo el mejor caricaturista brasileño al alcanzar el Trofeo HQ Mix en  el 2000 y

en el 2009. También ha sido galardonado en el PortoCartoon, y en el World Press

Cartoon, que lamentablemente han desaparecido. Logró además el Sombrero de Oro, en

el 55 Concurso Internacional de Caricatura, de Knokke-Heist, Bélgica.

Imprensa que dirigía Luis Humberto Marcos, en Oporto, y en el World Press Cartoon,

En los eventos internacionales del PortoCartoon, organizado por el Museu Nacional da

en Caldas da Rainha, dirigido por Antonio Antunes, ambos en Portugal, y que han sido

increiblemente cancelados por falta de apoyo institucional, Dalcio Machado tuvo una

destacada participación al ganar ocho premios en esos dos certámenes “que cambiaron

mi carrera para siempre, me dieron visibilidad internacional y me abrieron muchas

puertas. Estaré eternamente agradecido” - dice

“Siento una profunda tristeza por la ausencia de estos dos festivales, a menudo

catalogados entre los más importantes del mundo. World Press Cartoon y PortoCartoon

siempre han sido el escenario de encuentro entre los mejores artistas de las más variadas

partes del mundo, sus creaciones y un público ávido de cultura de la mejor calidad”-

expresa.


Dalcio ha sido premiado recientemente en el 24º Concurso Internacional de Caricaturas

Editoriales de la Libertad de Prensa Mundial, en Canadá, y en el 17º Concurso

Internacional de Caricaturas, de Vianden, Luxemburgo.

 “La Inteligencia Artificial –dice- fue el tema de World Press Freedom/Canadá. Intento

abordar en mi cartoon la forma básica en la que opera una IA, que es generar algo

“nuevo” a partir del cruce de una inmensidad de datos que los humanos vertemos en la

red a diario”.

“En Vianden, el tema era el “dinero” y decidí abordar uno de sus lados más crueles, que

es la desigualdad social. Aquí en Brasil, esta es una realidad muy presente, mientras un

empresario puede aterrizar su helicóptero en lo alto de un edificio, abajo muchas

personas hurgan en los contenedores de basura para saciar su hambre”.

 Para estes dos cartoons premiados, las técnicas utilizadas fueron lápiz, tinta china y

photoshop.

En el 2025 Dalcio cumplirá 40 años de carrera como humorista gráfico.

¡Larga vida a la obra de este memorable artista!


domenica 23 giugno 2024

Nilde Iotti: prima donna Presidente della Camera

Prima donna Presidente della Camera 

45 anni fa ...




Nilde Iotti © Mariagrazia Quaranta / Gio


Nilde Iotti: il discorso di insediamento alla Presidenza della Camera,

 tenuto alla Camera dei Deputati il 20 giugno 1979.


Onorevoli colleghi, con emozione profonda vi ringrazio per avermi chiamato col vostro voto e con la vostra fiducia a questo compito così ricco di responsabilità e di prestigio. Voi comprenderete, io credo, la mia emozione. In questo alto incarico mi ha preceduto l’onorevole Pietro Ingrao, che fino a ieri ha diretto i nostri lavori con grande intelligenza e imparzialità, e prima ancora l’onorevole Sandro Pertini, oggi Presidente della Repubblica, a cui va il mio deferente saluto.

Ma in particolare comprenderete la mia emozione per essere la prima donna nella storia d’Italia a ricoprire una delle più alte cariche dello Stato. Io stessa – non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita.

Il momento che attraversiamo è drammatico e difficile, ne siamo tutti consapevoli. Il terrorismo continua nella sua opera nefasta e delittuosa. Pochi giorni fa a Roma si è tentata ancora una volta “la strage” su pacifici lavoratori riuniti in una loro sede, nell’espressione del primo e più alto diritto democratico e costituzionale, quello della libertà di associazione e di espressione. Questa nostra stessa Assemblea ha dovuto ricorrere a misure di sicurezza, senza alcun dubbio necessarie. Ma guai a noi, onorevoli colleghi, se non avvertissimo con tutta la nostra forza e con tutto il nostro senso di responsabilità che le assemblee parlamentari esprimono al più alto grado la sovranità popolare. Non possono perciò, per la loro stessa natura, divenire un fortilizio, ma devono continuare a essere, anzi essere sempre di più, assemblee aperte al nostro popolo, alla grande forza di democrazia e di unità che lo anima. Lo provano ogni giorno la risposta puntuale alle provocazioni del terrorismo e le stesse elezioni. A questa forza dobbiamo ricondurci in ogni momento della nostra azione, sicuri che essa non verrà mai meno, che anzi essa costituisce la base prima di un possibile successo. In questo spirito va il nostro saluto e augurio alla magistratura, alle forze dell’ordine e alle forze armate, così duramente impegnate nella difesa della democrazia e della libertà.

Su tutti noi, onorevoli colleghi, incombe un compito arduo. Ognuno di noi ha avvertito – io credo – negli anni appena trascorsi, malgrado la mole sempre più ingente di lavoro svolto e l’abnegazione dei parlamentari, la difficoltà per le assemblee di vivere e operare col Paese, per rispondere ai mille e drammatici problemi dell’economia e dei lavoratori, nelle fabbriche e nelle campagne, dei giovani, delle donne, della pubblica amministrazione, della scuola, della magistratura, delle forze armate e delle forze dell’ordine, dei pensionati. Cioè a quel complesso ed intricato processo di democrazia e di liberazione, che è segno del nostro tempo e che accompagna l’avanzare dei lavoratori alla direzione dello Stato. Il Parlamento, questo altissimo strumento di democrazia, non può e non deve essere superato dai tempi. Esso, al contrario, deve riuscire a guidare questo processo. Non già nel senso di confondere le diverse funzioni degli organi istituzionali dello Stato – ché nessuno più di me, per il mio stesso lontano passato, è convinto che tali diverse funzioni sono presidio di democrazia –, ma nel senso che il Parlamento diventi iniziativa, stimolo, confronto e incontro delle volontà politiche del paese e assolva in questo modo la sua altissima funzione di guida. Fare questo con rigore, con dedizione, con probità significa attuare la Costituzione repubblicana, renderla operante ispiratrice della vita del Paese.

Onorevoli colleghi, nelle settimane immediatamente trascorse sono avvenuti due fatti di importanza eccezionale: l’elezione a suffragio universale e diretto del Parlamento europeo e la firma dell’accordo “Salt II” fra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. Mentre ribadisco l’impegno della nostra Assemblea per una politica di distensione e di pace, consentitemi di collegare per un momento i due avvenimenti, nel senso cioè che le elezioni del Parlamento europeo (che ci pongono anche delicati problemi di coordinamento) costituiscono un passo qualitativo verso la costruzione di una Europa unita, capace di contare nel mondo per una politica di disarmo, di pacifica coesistenza e di pace.

Infine sento di dover sottolineare di fronte a voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, il mio impegno a presiedere i nostri lavori con la più assoluta imparzialità, nella rigorosa applicazione del regolamento in ogni sua parte, per la tutela in primo luogo dei diritti delle minoranze, ma anche per la tutela del diritto-dovere della maggioranza di legiferare. Mi pare inoltre opportuno proseguire l’opera, avviata dal mio predecessore onorevole Ingrao, di aggiornare il regolamento alle nuove e mutate esigenze di funzionalità del Parlamento.

Da questo alto seggio invio il mio saluto al Presidente del Senato e al Presidente della Corte costituzionale e a voi, colleghi della stampa e della televisione, che seguite i nostri lavori, chiedendovi di collaborare con noi, attraverso l’informazione e la critica, a far vivere nel popolo i lavori di questa Assemblea, nell’interesse comune della democrazia e del Paese. So infine di poter contare sull’aiuto intelligente ed essenziale che ci verrà da tutto il personale della Camera, dal Segretario generale dottor Longi, da tutti i funzionari, da tutti i dipendenti. A voi, onorevoli colleghi di tutte le parti, buon lavoro. Mi auguro di poter contare sulla vostra personale collaborazione nel difficile compito di dirigere questa Assemblea, nell’interesse del popolo, della democrazia e dell’Italia (Vivissimi, prolungati applausi).


Scritto da

Nilde Iotti

Fu la prima donna ad essere eletta Presidente della Camera, al primo scrutinio il 20 giugno 1979, succedendo a Pietro Ingrao. Sarà riconfermata in quel ruolo per tre volte, ricoprendolo fino al 1992, per ben 13 anni, un primato nella storia d’Italia. Nata nel 1920, laureata in Lettere alla Cattolica di Milano e insegnante, entrò nel PCI nel 1943 e partecipò alla Resistenza. Nel 1946 venne eletta all’Assemblea Costituente e fece parte della “Commissione dei 75” che lavorò alla bozza della Costituzione e nel 1948 entrò alla Camera dei Deputati, dove resterà ininterrottamente fino al 1999. Largamente stimata e apprezzata, ricoprì molti incarichi di rilievo e fu presa in considerazione sia per la Presidenza del Consiglio che per quella della Repubblica. Fu certamente una delle donne più importanti della storia repubblicana.


Nilde Iotti © Arcangelo Carrera 


venerdì 14 giugno 2024

Berlinguer

 

Al grande Berlinguer

GIO / Mariagrazia Quaranta



questi ritratti li pubblico nel giorno della nascita, nella pagina qui sotto

ma oggi, quarant'anni fa, si chiusero i suoi occhi

avevo 18 anni, l'Unità in tasca e lacrime negli occhi, come in altri tre milioni di occhi intorno a me a piazza san Giovanni, due giorni dopo

Fabio Magnasciutti


L’11 giugno 1984, muore a Padova, a sessantadue anni, il segretario generale del Partito Comunista Italiano. Enrico Berlinguer era stato colpito da emorragia cerebrale durante un comizio il 7 giugno.

Carrera Arcangelo


-------- --------
Berlinguer. Nei disegni di ieri e di oggi di 50 vignettisti.
Il video fa parte della mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”,  a Bologna al Museo Civico Archeologico dal 11 giugno al  25 agosto 2024, a cura della Fondazione Duemila:
https://fondazioneduemila.org/2022/17...

Dall’11 giugno al 25 agosto arriva a Bologna, nelle sale del Museo Civico Archeologico, la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, l’esposizione multimediale nata per celebrare la figura di Enrico Berlinguer, in occasione del centenario della nascita.

Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo.

La mostra è promossa da Fondazione Duemila, Centro Studi e Ricerche Renato Zangheri e l’Associazione Enrico Berlinguer, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna e la Fondazione Gramsci. Con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Museo Civico Archeologico di Bologna.

I LUOGHI E LE PAROLE DI ENRICO BERLINGUER

11/06/2024 – 25/06/2024 | Apertura al pubblico dal 12 giugno
Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio, 2 Bologna
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 – chiuso il martedì

INGRESSO GRATUITO

Info: https://mostra.enricoberlinguer.org/


L’11 giugno 1984 moriva nell’ospedale di Padova Enrico Berlinguer, segretario del Partito comunista italiano dal 1970. Berlinguer era stato colpito da un’emorragia cerebrale quattro giorni prima, l’8 giugno, durante un comizio a Padova.

Schivo e timido, Berlinguer è stato un leader molto amato. Sotto la sua guida il Pci riuscì a conquistare il 34,4 per cento dei voti, nelle elezioni del 1976, il massimo mai raggiunto in Italia dai comunisti. Al suo funerale in piazza san Giovanni a Roma partecipò un milione di persone, tra cui i leader dei partiti comunisti di tutto il mondo.

Nato a Sassari il 25 maggio del 1922, Berlinguer entrò nel Pci nel 1943, quando il partito era in clandestinità, nel 1944 partecipò alla rivolta dei forni di Sassari e per questo episodio finì in carcere. Nel 1948, a 26 anni, entrò nella direzione del Pci.

Nel 1972 diventò segretario del Pci. Dal 1973 al 1979 Berlinguer cercò di creare i presupposti di un governo con la Democrazia cristiana, convinto che le forze comuniste e socialiste potessero allearsi con quelle cristiane e democratiche per riformare il paese. Anche per questo motivo fu molto criticato dalla sinistra extraparlamentare e dal movimento studentesco.

Nel 1977 a Mosca Berlinguer pronunciò un discorso storico, per il 60° anniversario della rivoluzione d’ottobre, che viene ricordato come lo “strappo” dall’Unione sovietica. “L’esperienza compiuta”, disse Berlinguer, “ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno su cui l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma anche il valore storicamente universale sul quale fondare una società socialista”. Anni dopo Michail Gorbačëv, che era presente al discorso di Berlinguer, disse che le parole del leader italiano l’avevano molto colpito.

Nel 1981, in un’intervista con Eugenio Scalfari, Berlinguer accusò la classe politica italiana di corruzione, sollevando la cosiddetta questione morale.