giovedì 7 settembre 2023

Mostra: Risate piccanti (Diamante CS)

TUTTI I GIORNI ORE 19/24

 Lungomare (Zona palme)

Mostra di satira Risate Piccanti

Disegni e vignette di 42 artisti

da diciotto paesi del mondo

a cura di Julio Lubetkin

https://www.peperoncinofestival.org/


 "Risate piccanti" mostra dedicata al peperoncino e organizzata dal 18° Festival Internazionale di Humor Grafico (a cura di Julio Lubetkin), che si tiene a Diamante dal 6 al 10 settembre. 

The "Hot Laughters" exhibition on the hot chili pepper, organized by the 18th International Festival of Graphic Humor (curated by Julio Lubetkin) which is held in Diamante (Italy) from 6 to 10 September.



Alcune delle tante vignette dedicate ai peperoncini:


© Lido Contemori

© Marco De Angelis

© Marilena Nardi

© PassePartout

© Pecchia

© Mauro T

© Lele Corvi

© Momot

© JBosco

© Turcios

© Davide Charlie Ceccon

© Jezek

© Igor Vartchenko

© Waldez




...sul lungomare di Diamante è tutto pronto per la 31.edizione del Diamante Peperoncino Festival...noi siamo presente con il nostro 18.Festival Internazionale di Humor Grafico...Risate Piccanti...tanti auguri all'Accademia Italiana del Peperoncino 🌶...in bocca al lupo...

Julio Lubektin

mercoledì 6 settembre 2023

World Humor Awards 2023: la premiazione

 World Humor Awards 2023: la premiazione

Le foto:


World Humor Awards

Matite irriverenti e ironiche

Salsomaggiore, oggi alle 17,30 premiazione al Palazzo dei Congressi

di Marzio Dall’Acqua  3/9/23


Come è possibile organizzare una manifestazione a livello mondiale di alto profilo e qualità, con una spesa inferiore a quella di una banale sacra locale? 

Sono 8 anni che ce lo dimostra fattivamente Gianandrea Bianchi con il premio World Humor Awards “dal Mondo piccolo al Mondo grande", ormai ben radicato in quel territorio guareschiano che è stimolo di iniziativa e di fantasiosa concretezza. 

martedì 5 settembre 2023

Dedicato ad Amarena

“È entrata nella mia proprietà ho avuto paura e ho sparato”. Così si è giustificato l’uomo che ha assassinato l’orsa marsicana #Amarena. 

Gli occhi di Amarena

Non ho voluto disegnare l'orsa Amarena su una nuvoletta insieme a suo figlio Juan Carrito, morto anche lui investito da un'auto ad inizio anno o ricordarla in un prato insieme ai suoi due nuovi cuccioli.

Per me era più importante invece che ci guardasse negli occhi, sicuramente stupita e dubbiosa del nostro comportamento schizofrenico, da un lato il finto amore di coloro che la inseguono per una foto o di chi in modo del tutto sbagliato lascia del cibo in giro, e dall'altra di odio per questo animale tranquillo che fa semplicemente l'orso, mangiando frutta, polli o miele con l'indennizzo regolare alle aziende e agli allevatori da parte dei Parchi abruzzesi.

L'orso bruno marsicano poi è una specie che non ha mai aggredito nessuno! https://www.ilcentro.it/l-aquila/ci-sono-l-orsa-e-due-cuccioli-la-lezione-di-san-sebastiano-dei-marsi-video-1.3177837?fbclid=IwAR04MsbCljyy6-TYU7fHQJb-tCLY9ms072sEfr2oSbhlNJUtiuIRZ30Uqqw

Se si ha la fortuna di vivere in campagna, occorre convivere con gli animali (e siamo noi che stiamo invadendo il loro territorio con strade, aziende, impianti vari, disboscamenti, motoraduni!), non c'è alternativa, altrimenti si può andare a vivere a Roma!

Quindi è fondamentale conoscere il comportamento dei coinquilini: gli animali selvatici, ... come noi d'altronde, preferiscono il cibo facile rispetto ad un cervo o ad un cinghiale che scalcia, ed è per questo che i Parchi abruzzesi fanno sensibilizzazione continua sui cassonetti dei rifiuti che devono essere rinforzati in metallo, così i pollai che non possono essere di legno ma di mattoni con porte di metallo, e ancora le recinzioni elettrificate a bassa tensione attorno le coltivazioni, ecc. Quando si rende il "nostro" cibo difficile, gli animali selvatici ritornano ad essere selvatici e a predare in montagna, invece che scendere in città!

GIO / Mariagrazia Quaranta

www.caricaturegio.altervista.it





dedicato ad #amarena

Animazzoli 


5 settembre 2023 - Orsa Amarena, il direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: «Non esiste un “modello Abruzzo”, serve cambiare la cultura».
© Milko Dalla Battista




Attento al lupo.

#Scuderi #Giambruno

Durando

PS: L'attivista Scuderi contro Giambruno: "Anche l’orsa Amarena, se non fosse uscita, non avrebbe incontrato il lupo?"


#uomo #armi #orso #orsaAmarena #Amarena Parco Nazionale d'Abruzzo.
L'animale più pericoloso.
Mauro Biani





the stars they are

Fabio Magnasciutti


“È entrata nella mia proprietà ho avuto paura e ho sparato”. Così si è giustificato l’uomo che ha assassinato l’orsa marsicana #Amarena. 

Perché uccidere un’orsa che da anni si aggira pacifica per Sebastiano dei Marsi senza mai aver aggredito, divenendo insieme ai suoi cuccioli parte della vita quotidiana del paese? 

Perché non entrare in casa e chiamare i soccorsi? Perché sparare? 

Forse perché - ipotizzo - siamo stati tutti sottoposti alla propaganda su quando sia legittima la legittima difesa? 

Forse perché abbiamo dibattuto per settimane sulla barbarie della condanna a morte, in #Trentino, di un orso che poi si è scoperto essere incolpevole?

Non so, ma l’uso della violenza punitiva fai da te, quando colpisce il mondo animale, non è più solo ascrivibile al perimetro della colpa, ma diventa un atto grottesco.

L’assassino dell’orsa ha considerato la sua proprietà come limite invalicabile e luogo in cui poter imporre la sua legge proprio perché era nella sua terra. Come chi diceva “ la difesa è sempre legittima”. 

 Lo ha dichiarato lui stesso: “È stato un atto impulsivo, istintivo”, perché così da anni viene orrendamente proclamato da più parti: armati, spara, difenditi. Così l’istinto che si va formando in alcuni è proprio questo: entri nella mia proprietà, sparo. D’istinto. Come se il solo valicare rendesse uomini e animali bersagli da abbattere.

Amarena non ha aggredito, cercava cibo e acqua per sé e i cuccioli. Nient’altro. Gli animali non conoscono e riconoscono proprietà ma rispettano i territori. Cercare cibo è rispettarli.

Amarena si è fidata dell’essere vivente più crudele del pianeta, l’uomo.

Roberto Saviano

venerdì 1 settembre 2023

Attente al lupo

 “Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che alla fine il lupo lo trovi”.

Andrea Giambruno


"Se non uscivi di casa,se non andavi nel bosco da sola,se non mettevi quell'eccitante coso rosso, non ti mangiavo."

Mauro Biani



Ellekappa
i lupi non mancano mai
#violenza #stupro
#GovernoMeloni #Gianbruno
Marilena Nardi


Attente al lupo
Christian Durando



in questi giorni ho provato a mettere insieme uno straccio di analisi riguardo ai fatti di ignobile violenza e della marea di parole, spesso mostruose, che hanno generato o riguardo ai modelli educativi
non ne sono capace
come figlio non ricordo di aver ricevuto particolari insegnamenti, né momenti tipo "ora ci sediamo e ti spiego come funziona"
semmai un vago sentore di Tognazzi nel primo episodio de I mostri di Dino Risi
chi mena pe' primo mena du' vorte, là fòri è 'na giungla e tutte queste cazzate
comunque il male è sempre da un'altra parte, guai a guardarsi dentro o poco distante
c'è da dire che collezionavano una licenza elementare in due, va bene così
gli ambienti degradati che ora si corre a bonificare, un po' li conosco
gli ambienti borghesi o signorili, quotidiane sedi di violenza e predazione, vanno bene così
non ci sono video né chat, solo muto dolore
tanto il male è altrove 
Fabio Magnasciutti



Fulvio Fontana 



Enrico Biondi






Fogliazza


Attente al lupo - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
Mario Natangelo
#meloni #fratelliditalia #giambruno #bocchino #larussa Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo

Take care - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
Mario Natangelo
#caivano #meloni #fratelliditalia #giambruno Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo





Riccardo Mannelli





Dottor Giambruno, io il lupo l'ho incontrato un giorno di fine ottobre. Erano le sette del mattino, camminavo spedita verso la stazione, dovevo prendere il treno che mi avrebbe portata in facoltà: il corso di diritto privato iniziava alle 8.10 e di quell'esame non ho mai perso una lezione, mi terrorizzava. Non sarei potuta uscire di casa più tardi di così - diversamente avrei mancato l'inizio -, ma nemmeno prima, perché le strade sarebbero state più vuote ancora e la desolazione più temibile. La vita di una donna è un delicato gioco di equilibri, dottor Giambruno. E lo saprebbe, se fosse nato con le ovaie.
Indossavo un paio di jeans, quella mattina, e una camicetta bianca, virginale, abbottonata con "decoro". Sopra la camicia stava una giacca grigia, a quadri; sotto i jeans le scarpe da ginnastica: a guardarmi da fuori, sembravo la sorella di Hermione Granger, pronta per Hogwarts e Grifondoro. A colazione avevo bevuto un espresso. Io non mi sono mai ubriacata, dottor Giambruno, sa? Mai, non una volta in trentasette anni. Non ho mai fumato e non ho mai assunto droghe, di alcun genere. Una vita di merda, direbbe qualcuno.
Per giunta, ho sempre avuto la fortuna di scegliere gli uomini con cui sc*pare, vivendo il sesso con la libertà che decidevo per me stessa.
Eppure, quel giorno, il lupo l'ho incontrato comunque. Aveva intuito quale strada dovessi percorrere, quale fosse la mia destinazione finale, e pensò bene di circuirmi con l'auto un paio di volte, seguendomi. Al momento della svolta in un vicolo - che purtroppo non potevo evitare -, sterzò con inaudita violenza, placcandomi tra la macchina e il muro alle mie spalle. Non riuscivo a muovermi. Due netturbini lavoravano a pochi metri dalla scena: videro tutto, non alzarono un dito. Mi salvò mio fratello, dottor Giambruno. Avevo avuto la prontezza di chiamarlo per tempo, fiutando - a proposito di lupi - la fine che stavo per fare. Arrivò scodando con la sua Lancia Y: indossava ancora il pigiama e le pantofole, lo ricordo come fosse ora.
All'università andai lo stesso, seguii la lezione per intero, presi appunti, non capii nulla. Al rientro mi aspettava mio padre. Avevo ventiquattro anni. O giù di lì. Non ricordo bene.
Nel tempo a venire ho imparato a difendermi da molte cose e oggi so che i lupi non c'entrano niente: gli animali sono creature integre, leali, sempre pronte a difendere i propri cuccioli. Il vero problema sono gli uomini, dottor Giambruno, certi uomini, certi maschi, certi sistemi patriarcali, certe logiche di potere, di possedimento. Ma se proprio vogliamo azzardare un paragone animale, se proprio vogliamo osare il linguaggio delle immagini, dottor Giambruno, non scomodiamo i lupi. Piuttosto, invochiamo i minchiotauri. Che ne dice? Invochiamo quella particolare specie umana che parla senza cognizione di causa e rintraccia la colpa, o una parte della colpa almeno, nella vittima. Se ha una figlia femmina, dottor Giambruno, una nipote, una sorella, un'amica, le metta in guardia da loro.
Antonia Storace



Bei risvegli

(Sublime battuta di Vale LaPenna)

#andreagiambruno #giambruno #governomeloni #uomini #donne #mogli #cartoon #vignette #vignetta #watercolor #satira #satirapolitica
Luca Garonzi


mercoledì 30 agosto 2023

La campagna di Africa di Putin.

Il continente è corteggiato per le sue materie prime, è uno dei terreni privilegiati delle battaglie per il controllo delle sfere d’influenza e i suoi voti all’Onu sono molto ambiti. Mantenere buoni legami è essenziale, scrive Pierre Haski.

 
Espansioni
Africa - Putin
GIO / Mariagrazia Quaranta




La Russia utilizza i canali dei social media per sfruttare il colpo di stato in Niger

Mosca mira ad aumentare l’influenza in Africa, aggiudicandosi contratti lucrosi e ottenendo l’accesso a risorse chiave


Jason Burke Corrispondente dall'Africa

Dom 27 agosto 2023 10:12 BST

Fonte https://www.theguardian.com

I canali dei social media associati allo Stato russo hanno lanciato un grande sforzo per sfruttare il colpo di stato militare del mese scorso in Niger, cercando di rafforzare l’influenza di Mosca nel paese e possibilmente aprire opportunità di intervento.

Mohamed Bazoum, il presidente eletto filo-occidentale , è stato deposto da alti ufficiali dell'esercito il 26 luglio ed è tenuto prigioniero nella sua residenza ufficiale a Niamey. I leader africani hanno minacciato un’azione militare per rovesciare il nuovo regime, ma i sostenitori dell’intervento non sono stati finora in grado di ottenere un sostegno sufficiente.

L'attività focalizzata sul Niger sui canali collegati al gruppo paramilitare Wagner è diminuita drasticamente dopo la morte di Yevgeny Prigozhin , leader di Wagner, in un incidente aereo a nord di Mosca la scorsa settimana, ha rivelato l'analisi di esperti.

Ma i canali Telegram filo-russi più in generale hanno continuato a discutere o diffondere disinformazione sul Niger generalmente agli stessi livelli di prima della morte di Prigozhin, secondo una ricerca di Logically, una società tecnologica che affronta contenuti online potenzialmente dannosi e disinformazione con sede nel Regno Unito, India e NOI.

Prigozhin, che ha guidato una ribellione in Russia a giugno, ha guidato un’offensiva di disinformazione in Africa che ha svolto un ruolo chiave nell’espansione dell’influenza russa in aree strategiche come il Sahel.

I contenuti sul Niger su 45 canali Telegram russi affiliati allo Stato russo o a Wagner sono aumentati del 6,645% nel mese successivo al colpo di stato, suggerendo un vivo interesse da parte di Mosca nello sfruttare lo sconvolgimento.

Logicamente sono stati rilevati solo 11 contenuti relativi al Niger nel mese precedente al colpo di stato e 742 contenuti da allora. La società ha identificato un aumento significativo nella quantità di contenuti che spingono a narrazioni antifrancesi su questi account, anche se ha scoperto che i sentimenti negativi nei confronti di Parigi in Niger, ex colonia francese, erano già diffusi prima del colpo di stato.

La ricerca rafforzerà i timori che la Russia cercherà di ottenere influenza, contratti lucrosi e accesso a risorse chiave in Niger dopo il rovesciamento di Bazoum.

Il rovesciamento di un governo civile da parte dei soldati nel vicino Mali nel 2021 ha segnato un punto di svolta nella battaglia per l’influenza tra la Russia e i paesi occidentali nel Sahel.

Il nuovo regime del Mali concluse rapidamente un accordo con il gruppo Wagner che portò al ritiro delle forze occidentali di stanza lì, in quella che fu vista come una grande vittoria in Africa per Mosca.

La maggior parte degli osservatori è stata colta di sorpresa dal colpo di stato di luglio poiché il Niger era considerato relativamente stabile, con istituzioni democratiche più forti rispetto a molti dei suoi vicini. Il paese è una base chiave per le forze occidentali e il suo esercito è stato un partner degli Stati Uniti e di altri eserciti nella travagliata regione del Sahel.

Non ci sono prove di uno sforzo concertato russo per destabilizzare il governo di Bazoum immediatamente prima del colpo di stato, che gli analisti hanno attribuito a lotte di potere interne.

Tuttavia, il Niger è già stato al centro di campagne di influenza sui social media. A metà febbraio, i social media sono stati inondati da un’ondata di disinformazione quando Bazoum si è recato a Parigi per un incontro con Emmanuel Macron .

Un video ampiamente diffuso su TikTok e Facebook a febbraio presentava falsamente il filmato girato durante un tentativo di colpo di stato nel marzo 2021 a Niamey come un nuovo incidente che comportava spari intorno alla residenza del presidente. Sotto c'erano i post dei contributori che criticavano ferocemente Bazoum e il suo sostegno alla Francia.

Altri filmati sono stati utilizzati allo stesso modo per fuorviare gli spettatori. Bollettini falsi mostravano un attacco francese a un convoglio militare nigerino e contenevano accuse secondo cui le forze francesi stavano segretamente collaborando con gli estremisti islamici.

Esempi simili trovati da Logically nelle ultime settimane includono un post di un canale Telegram russo di “fact-checking” con più di 600.000 abbonati che sosteneva che l’instabilità in Niger e in altre nazioni era fomentata dalle potenze occidentali come conseguenza del loro desiderio di unirsi ai Brics . gruppo di paesi in via di sviluppo, che ha ampiamente sostenuto la Russia dallo scoppio della guerra in Ucraina.

Un secondo post di un media statale russo con più di 360.000 abbonati su Telegram ha amplificato le affermazioni del regime nigerino secondo cui due paesi del blocco regionale Ecowas delle nazioni dell’Africa occidentale erano vicini a lanciare un intervento militare per riportare Bazoum al potere.

“Gli account dei social media si sono spostati abbastanza rapidamente verso il Niger… [con] alcuni seri problemi con filmati attribuiti erroneamente. C’è un vasto pubblico per le narrazioni filo-Cremlino che contraddicono quelle filo-ucraine dei paesi occidentali”, ha affermato Kyle Walter, capo della ricerca presso Logically.

I social media sono stati accusati di aver alimentato una crescente ostilità nei confronti della Francia, che ha portato Parigi a ritirare le sue truppe dal Mali e dalla Repubblica Centrafricana nel 2022 e dal Burkina Faso quest’anno.

Il futuro del gruppo Wagner nel continente rimane incerto. Le reti di società create da Prigozhin hanno avuto molto successo nell'estrarre oro, diamanti, legname pregiato e molto altro dai paesi africani, oltre ad ottenere contratti come mercenari nella Repubblica Centrafricana, Mozambico, Libia e altrove.

"Non è chiaro se ci sarà un'acquisizione totale di Wagner da parte di qualche parte dello stato russo o se Mosca cercherà di utilizzare una costellazione di altri gruppi nel tentativo di mantenere l'influenza che ha conquistato", ha detto Dino Mahtani, un analista indipendente. e osservatore veterano degli affari africani. “C’è stato un aumento del sentimento filo-russo in molti di questi paesi che Mosca vorrà rafforzare”.

Il continuo sforzo da parte di conti legati allo Stato russo di sfruttare lo sconvolgimento suggerisce che il Cremlino cercherà di garantire la continuità assumendo il controllo delle operazioni di influenza, nonché delle reti e degli affari gestiti da Prigozhin.

Diverse pagine Facebook che hanno condiviso le false notizie sui recenti disordini in Niger hanno precedentemente diffuso materiale filo-russo o preso di mira la presenza francese nel Sahel.

Una pagina amplificava false notizie su Facebook e Twitter nell'aprile 2022 che accusavano le truppe francesi di aver commesso atrocità nel Mali centrale e mostrava presunte immagini di una fossa comune scavata a Gossi , vicino a una base militare francese appena riconsegnata all'esercito maliano. .

L’esercito francese ha rivelato di aver utilizzato un drone per filmare quelli che sembravano mercenari russi mentre seppellivano i cadaveri diversi giorni prima.

Anche la CAR ha assunto mercenari russi e si teme che il Burkina Faso possa ora fare lo stesso.

A gennaio, un video animato che mostrava un agente di Wagner che aiutava i paesi dell’Africa occidentale a combattere i soldati francesi zombie ha iniziato a circolare sui social media e sui canali Telegram pro-Cremlino. Secondo l’Atlantic Council , un think tank statunitense che tiene traccia della disinformazione, l’origine del video non è stata identificata ma sembra che sia stato pubblicato per la prima volta su Twitter il 14 gennaio, poi migrato su piattaforme video alternative prima di essere condiviso altrove.

Antony Blinken, il segretario di stato americano, la settimana scorsa ha detto alla BBC che non pensava che la Russia o Wagner avessero istigato il colpo di stato del Niger ma che avevano “cercato di trarne vantaggio”.

Quarantotto ore prima della morte di Prigozhin, il boss di Wagner ha pubblicato il suo primo discorso video da quando aveva guidato una breve ribellione in Russia a giugno, apparendo in una clip – forse girata in Mali – sui canali Telegram affiliati al gruppo Wagner.

Nella clip ha detto che Wagner stava conducendo operazioni di ricognizione e ricerca e “rendendo la Russia ancora più grande in tutti i continenti, e l’Africa ancora più libera”.




Amorim
31 July 2023
Niger
Putin
https://cartoonmovement.com/cartoon/niger



Berend Vonk
10 August 2023
it started with a kiss
coup in Niger Putin Niger

https://cartoonmovement.com/cartoon/it-started-kiss




Emad Hajjaj
30 August 2023
Coups in Africa
Coups in Africa

Coup d'état coup in Niger Coup in Gabon Putin,wagner,africa Shadow Map of Africa russia
https://cartoonmovement.com/cartoon/coups-africa-0



Emad Hajjaj
28 August 2023
African cake split
African cake split

Africa Niger coup cake dictarorship Coup d'état oil Map of Africa
https://cartoonmovement.com/cartoon/african-cake-split


Emad Hajjaj
19 August 2023
Repost : Table of Putin
Repost of my cartoon : Table of Putin
Published in 6th of August, 2023

table Putin Africa  Prigozhin, Putin, Wagner, coup in Niger Africa long table Russia Map of Africa
https://cartoonmovement.com/cartoon/repost-table-putin







L’influenza nefasta della Wagner in Africa
ARTICOLI
Antonella Napoli
26 Giugno 2023
https://www.articolo21.org/2023/06/linfluenza-nefasta-della-wagner-in-africa/
Da tempo l’influenza della Wagner in Africa è in espansione, ma solo oggi tutti scoprono il potenziale nefasto e devastante sul continente africano della rivolta della società di contractors guidato da Yevgeny Prigozhin contro colui che li ha armati: Vladimir Putin.
Nel Sahel, in particolare. attraversando Mauritania, Mali e Burkina Faso, a sud dell’Algeria, già dal 2018 era visibile la presenza russa e palpabile la crescente tensione che avvicinandosi a Niger, Ciad e Nigeria diventava vera e propria allerta. Il proliferare delle azioni dei mercenari schierati dai governi locali per contrastare le attività jihadiste hanno reso la regione più instabile che mai.
La situazione, tra i conflitti in corso nella parte settentrionale e occidentale del continente, compresa la guerra civile in Libia e gli scontri tra militanti tuareg e forze del Mali, è esplosiva.

Dalla seconda metà del 2021 si è fatta più pressante l’azione di contrasto allo jihadismo, soprattutto per l’offensiva delle forze armate del Mali, sostenute dalle milizie russe condannate a più riprese dalla Francia e dai suoi alleati occidentali.
Alla fine del 2021 una dichiarazione con-giunta diffusa dai governi di 16 Stati – tra cui Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Norvegia, Svezia e Canada – aveva accusato le autorità maliane di aver assoldato il gruppo paramilitare russo, deplorando “con fermezza” lo stazionamento di “truppe mercenarie” nel Paese africano.

Veniva contestata la decisione del governo provvisorio di Bamako di utilizzare gli scarsi fondi pubblici a sua disposizione per pagare combattenti stranieri.

I 16 firmatari di quel documento riservato affermavano di essere a conoscenza del fatto che la Russia stava fornendo “supporto materiale” con l’invio del Gruppo Wagner in Mali ed esortavano Mosca a “tornare a un comportamento responsabile e costruttivo nella regione”.

Con il senno di poi, a fronte dell’invasione dell’Ucraina, appare quasi “ingenuo” l’atteggiamento dellla Francia e degli altri paesi europei coinvolti nella dichiarazione con la quale si stigmatizzava il dispiegamento di mercenari Wagner perché “rischiava di portare ad un aggravamento della situazione dei diritti umani in Mali e minacciava l’accordo per la pace e la riconciliazione” nel Paese lacerato dal conflitto.

L’Unione Europea ha imposto da tempo sanzioni al gruppo Wagner, accusandolo di coinvolgimento in gravi crimini di guerra .

Il gruppo è stato identificato per la prima volta nel 2014 quando sosteneva i separatisti filo-russi nel conflitto nell’Ucraina orientale e da allora è stato coinvolto in diversi altri Paesi tra cui Siria, Mozambico, Sudan, Libia e Repubblica Centrafricana.

Ma Mosca aveva sempre negato qualsiasi legame con il gruppo.
Il gruppo Wagner deve gran parte della sua espansione agli investimenti russi in Africa.
Negli anni la società di contractors ha ampliato  esponenzialmente il suo raggio di azione in alcune aree del continente africano, in particolare Libia, Repubblica Centrafricana, Mali e Sudan.

Il gruppo fornisce prevalentemente servizi di combattimento, ma ha anche acquisito una reputazione di abile “stratega” per l’efficacia delle tattiche mediatiche che hanno rafforzato l’influenza  della Russia nel continente.

Diversi Stati africani ora collaborano a stretto contatto con Wagner per il supporto e l’addestramento militare nei propri paesi.
La società russa ha garantito, almeno negli ultimi cinque anni,  armi, mercenari e altro sostegno a una mezza dozzina di governi autoritari (per lo più guidati dai militari) che “soffrono” per  l’isolamento delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale.

La Wagner, come altre società militari private – dalla Executive Outcomes del Sudafrica olla statunitense Blackwater – complicano gli sforzi di attori impegnati nei tentativi di pacificazione per stabilizzare paesi in conflitto.

Il gruppo paramilitare porta sui terreni in cui opera non solo soldati privati, ma agenti di intelligence, specialisti minerari e commerciali e persino addetti ai social media, il tutto per aumentare influenza e profitti per se stesso e per il Cremlino.
L’effetto in Africa è stato quello di rafforzare i governi che li hanno assoldati con la forza piuttosto che con la democrazia e la giustizia, favorire la corruzione rispetto alla trasparenza, depauperare piuttosto che sostenere le entrate delle imprese locali e del governo.
Il fine prioritario, mantenere in piedi il più possibile i regimi autoritari dipendenti dalla presenza di Wagner.
La Repubblica Centrafricana è l’esempio plastico di questa strategia.
Wagner ha inviato el 2017 “istruttori militari” nel Paese che si sono trasformati in guardie di sicurezza per il presidente Faustin-Archange Touadera e poi in una forza di combattimento che ora è “uno degli agenti dominanti della violenza politica in Centrafrica”, come evidenzia ACLED, l’osservatorio che monitora le violenze e gli attacchi nel Paese.

Lo stato paga i servizi di Wagner con concessioni per estrarre diamanti, oro e altri minerali preziosi.

Le società legate a Wagner hanno acquisito nel tempo il controllo della principale miniera della regione e non solo. Ha accesso indiscriminato al legname di alto valore delle foreste del bacino del fiume Congo,.

A nulla sono valse le proteste di alcuni imprenditori a Bangui, capitale centrafricana, che hanno denunciato all’USIP, l’autorità governativa di pertinenza, che la Wagner sta rilevando settori dell’economia e produttivi – cacao, caffè, zucchero, alcol e trasporti – sfolando le imprese locali e deviando i redditi dagli africani alla Russia.

In Sudan, altro paese in cui Wagner opera da anni, il gruppo ha collaborato prima con il dittatore Omar Al-Bashir e poi con i generali che ne hanno determinato la caduta con un golpe, fornendo consiglieri ed equipaggiamento per il controllo delle rivolte contro il movimento democratico che si oppone alla Giunta militare al potere che dal 15 aprile, a causa dello sfaldamento dei rapporti tra il presidente Abdel al-Fattah Burhan e il suo vice, Mohabed Ahmadan Dagalo, ha scatenato una guerra che ha già causato migliaia di morti.

Le autorità sudanesi hanno concesso alla Wagner i diritti per raffinare l’oro nella regione del Darfur ed esportarlo  “non tassato dal governo”, secondo l’OrganedCrime and Corruption Reporting Project.

I combattenti portati in Sudan dalla Wagner per sostenere l’esercito al potere secondo esperti di diritti umani delle Nazioni Unite sono implicati in “persistenti e allarmanti esecuzioni sommarie, fosse comuni, atti di tortura, stupro e violenza sessuale, saccheggi, detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate”.
E la situazione, con una leadership ormai fuori controllo e senza una guida politica, non può che peggiorare.




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lunedì 28 agosto 2023

World humor awards: due ospiti d'eccezione



SALSOMAGGIORE


World humor awards: due ospiti d'eccezione

 di Mattia Dallaturca 22 Agosto 2023

Due ospiti speciali per l’ottava edizione di «World humor awards» a tema biodiversità, che avrà sede a Salsomaggiore con la premiazione conclusiva il 2 settembre nella sala Mainardi del palazzo dei congressi.

Si tratta del fumettista umoristico Roberto Totaro e del caricaturista francese Jean Mulatier.

Il primo, originario di Belluno, si è distinto per aver collaborato diversi anni con «Vaillant», uno dei più importanti editori francesi per ragazzi, per il quale ha curato il settimanale «Pif Gadget», realizzando centinaia di tavole di personaggi diventati famosi in tutta la Francia. Dopo la chiusura del settimanale, nel 1992 Totaro pubblica la serie de «I tecnocratici» sul giornale satirico «Comix», riscuotendo grande successo.



Su «Comix – Il giornale dei fumetti», Totaro inventa anche la serie «I grandi appuntamenti scientifici di Piero Angela» e la sua serie di maggior successo: «Nirvana». Nel maggio 1997 esce la prima raccolta in volume di strip dal titolo «Nirvana – 120 storie zen» che ha vinto la Palma d’oro al 50º Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera come miglior libro di letteratura umoristica illustrata dell’anno. L’ultimo libro pubblicato da Totaro è «L’uomo della strada», edito da Comix nel 2015.

Jean Mulatier, invece, si è specializzato nel campo della caricatura, alla quale si è dedicato fin dalla giovane età: a cinque anni ha realizzato la prima caricatura di se stesso. Ancora studente, pubblica sulla rivista «Pilote» la serie di caricature iperrealistiche «Les grandes gueles» che invadono la stampa nazionale e internazionale. I suoi ritratti caricati sono stati spesso considerati feroci nelle loro esagerazioni. Come la caricatura di Leonid Breznev pubblicata nell’aprile 1978 sullo Stern che è stata all’origine di un incidente tra il primo segretario sovietico e il portavoce della stampa tedesca. Mulatier, dal 2005, insegna la tecnica della caricatura, vignette e fumetti alla scuola Emile-Cohl di Lione.

By Gazzetta di Parma 



L’ottava edizione dei WHA a Salsomaggiore Terme

Dopo un paio d’anni itineranti, ospitati nei castelli, prima a Bardi e poi nella Rocca Sanvitale di Fontanellato, i World Humor Awards ritornano a Salsomaggiore Terme.

Questa volta è la Sala Mainardi ad ospitare sia la mostra che la premiazione. Sempre nel Palazzo dei Congressi. E’ particolarmente stimolante la coabitazione con la grande mostra dedicata al centenario delle Terme e ai 150 anni di Galileo Chini che si sviluppa nell’adiacente Salone Moresco e nella Taverna Rossa.

In linea con le precedenti edizioni la partecipazione al concorso. Oltre duecento autori, da settanta paesi del mondo, hanno inviato i disegni nelle due sezioni cartoon e caricatura.

Come sempre, per la qualità delle opere in competizione, molto laborioso il compito della giuria per formulare la classifica finale.

Con il tema “la biodiversità” per la sezione cartoon, anche quest’anno la rassegna mantiene l’attenzione sulla sostenibilità, soprattutto ambientale, e grazie al diverso punto di vista di tanti autori internazionali continua il confronto umoristico su temi di interesse planetario.

Ispirati al tema del concorso quindi la visita al Giardino Botanico Gavinell e di seguito il pranzo nel ristorante interno alla struttura per apprezzare i prodotti della gastronomia locale.

Per la sezione caricatura abbiamo riproposto i sei personaggi in cerca d’autore. I lavori presentati erano in maggioranza incentrati sui personaggi più legati all’attualità come Re Carlo e Mbappè, ma la giuria ha deciso di premiare un’eccellente caricatura della Rampling, un soggetto particolarmente impegnativo, e forse per questo scelto da pochi.

By World Humor Awards

sabato 26 agosto 2023

Caso Prigozhin

 Il capo della milizia Wagner Evgeny Prigozhin è morto. L'uomo che a fine giugno aveva marciato verso Mosca con i carri armati figura tra i 10 passeggeri di un aereo precipitato a nord della capitale russa. Non ci sarebbero sopravvissuti.

23 agosto 2023 



Paolo Lombardi
23 August 2023
Prigozhin pulled down
https://cartoonmovement.com/cartoon/prigozhin-pulled-down

venerdì 18 agosto 2023

47 Campionato Italiano della Bugia : i premiati

 By labugia.it

LE PIASTRE (Pistoia) sabato 5agosto 2023

È Luca Garonzi il disegnatore piu bugiardo d’Italia e Luka Lagator il migliore del mondo. 


Grafica italiana


Bugiardino d’oro, Luca Garonzi

Il veronese Luca Garonzi ha trionfato nella sezione italiana che come tema aveva “le Bugie tra i fornelli”. Lui l’ha risolta con la tenera vignetta di un giovane che per amore si finge cuoco anche se ha ordinato tutta la cena su Just it.


La seconda edizione del premio intitolato a Luca Boschi per la striscia più bugiarda se l’è aggiudicato Gianlorenzo Ingrami con il cuoco che, mentre i cannibali lo stanno cuocendo per mangiarselo, non rinuncia a dar loro consigli su quali spezie aggiungere cucinare bene un uomo.


Al secondo posto Mario Magnatti di Roma



Al terzo posto Sergio Tessarolo di Bassano del Grappa.


Grafica internazionale


Bugiardino d’oro internazionale, Luka Lagator (Montenegro).

E’ un montenegrino e si chiama Luka Lagator il disegnatore più bugiardo la mondo. Ha vinto la 47esima edizione del Campionato italiano (e mondiale) della Bugia, che per il resto del mondo aveva come tema “Come può la pace vincere sulla guerra”? E lui l’ha declinato disegnando un cannone multirazzi che invece di proiettili spara baguette.


Bugiardino di argento internazionale, Alexander Shmidt (Russia).



Bugiardino di Bronzo internazionale, Benjamin Aleali (Iran)


Altri premi e segnalazioni


Autore Segnalato, Mehmet Zeber (Turchia).



Autore Segnalato, Hamid Soufi (Iran).


Autore segnalato, Alexander Dubovskyi (Ucraina)

Premio fantasia Graziano Pisaneschi “Cafiero”, Alessio Atrei.



Premio Qualità Graziano Gavazzi “Mace”, Enrico Biondi.


venerdì 11 agosto 2023

Michela Murgia 1972 - 2023.

 

Ad una grande scrittrice

Che la terra ti sia lieve ...

GIO / Mariagrazia Quaranta


“Non ho paura di morire. Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare.

Ho ricordi preziosi.

Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai”.

Michela Murgia