Rishi Sunak, neo eletto del Partito Repubblicano britannico, di origine indiana e ricchissimo (addirittura più ricco del Re), chiamato a risolvere i gravi problemi economici del dopo Brexit e delle fallimentari gestioni Johnson e Tuss.
Oggi il "povero" Carlo III gli ha conferito l'incarico di Primo Ministro del Regno Unito.
Gianfranco Uber
Rishi Sunak by Marian Kamensky, Austria
https://politicalcartoons.com/sku/268121
Regno Unito: Rishi Sunak proclamato nuovo leader conservatori (è il nuovo premier)
Il Regno Unito ha un nuovo primo ministro. Si tratta di Rishi Sunak. Alla fine la maggioranza del partito conservatore ha deciso di incoronare l'ex cancelliere dello Scacchiere come nuovo leader del Partito dei Tories e automaticamente anche nuovo primo ministro. Una nomina che arriva a pochi giorni dalle dimissioni di Liz Truss e dopo che l’ex premier Boris Johnson aveva abbandonato l’idea di un ritorno al numero 10 di Downing Street.
La sua unica rivale era Penny Mordaunt attuale leader della Camera dei Comuni ma lontana dall’assicurarsi il sostegno totale di 100 parlamentari. Dopo le dimissioni formali di Liz Truss nelle mani di Carlo III e il giuramento dfi fronte al sovrano, Sunak sarà il nuovo premier britannico .
Sunak è il terzo premier in meno di tre mesi. Nel 2016 fu tra i sostenitori della Brexit. In un messaggio si è impegnato ad attuare il manifesto elettorale del 2019, ma anche a rimettere "in sesto l'economia" in un momento difficile di crisi all'insegna "della competenza e dell'integrità.
Gradito alla City, Sunak diventa il primo capo del governo del Regno di radici etniche indiane. “Sono tempi senza precedenti, nonostante i tempi compressi nella competizione per la leadership è chiaro che i colleghi hanno bisogno di certezze oggi. Hanno preso questa decisione in buona fede e per il bene del Paese”, ha detto Mordaunt, sottolineando che “di conseguenza, abbiamo scelto il nostro primo ministro”.
Rishi Sunak è stato soprattutto cancelliere dello Scacchiere (cioè ministro dell’Economia) tra il 2020 e il 2022, durante il governo di Boris Johnson. È figlio di immigrati indiani, laureato all’università di Oxford e con studi anche a Stanford, negli Stati Uniti.
In passato aveva lavorato per l’importante banca d’affari Goldman Sachs ed era entrato in politica nel 2014, tra i conservatori. È considerato un politico pragmatico che appartiene all’ala destra del partito.
Serve "stabilità e unità" a fronte della "profonda" crisi che sta affrontando il Regno Unito". Lo ha detto Rishi Sunak nel suo primo intervento pubblico tenuto nella sede del partito conservatore a Londra dopo la proclamazione a nuovo leader Tory e di conseguenza premier britannico in attesa della designazione formale da parte di re Carlo III.
"Mi impegno a servire il Paese con integrità e umiltà" per farlo uscire dalle "profonde difficoltà" del momento e per "attuare" il programma Tory nel rispetto di quanto promesso "al popolo britannico".
Sunak ha reso poi l'onore delle armi alla "dignità" personale dell'uscente Liz Truss, costretta ad affrontare una fase di crisi grave, come ieri aveva omaggiato Boris Johnson dopo la sua rinuncia.
Il Regno Unito è un grande Paese ma non c'è dubbio che dobbiamo affrontare una profonda sfida economica", ha detto Sunak, aggiungendo che la sua "priorità" sarà quella di riunire la nazione. Nel suo breve intervento, durato qualche minuto, ha anche affermato di essere "onorato" di fronte al "più grande privilegio della sua vita". Inoltre ha sottolineato che questa opportunità gli dà modo di "contraccambiare" quanto ricevuto "dal Paese a cui devo molto".
E' mancato il 27 ottobre scorso una grande persona Felice Costa.
Artista, partigiano, maestro di vita: San Secondo piange Felice Costa
Memoria storica del paese e testimone prezioso. Nome di battaglia, «Lampo»
San Secondo Un maestro di vita, di valori. San Secondo piange in questi giorni la scomparsa di Felice Costa, 95 anni, pittore e partigiano (nome di battaglia «Lampo»), memoria storica sansecondina e testimone prezioso di quei valori di libertà, democrazia e di pace per i quali ha lottato, e che ha sempre annunciato a tutti coloro che incontrava, per tutta la vita. Nato nel 1927, da giovanissimo ha partecipato come staffetta alla lotta partigiana. Faceva parte del Distaccamento Gardini della 78ª Brigata Sap Val Ceno. È stato una «colonna» della sezione Anpi «Giacomo Pattini» con la quale, tra le altre cose, da anni aveva dato vita a un importante concorso di poesia riservato alle scuole locali. Notevolissima la sua attività di pittore che lo ha portato, negli anni, a dare vita ad un numero incalcolabile di opere d’arte, a numerose mostre in tutta Italia e, negli anni Settanta, anche a Londra.
Autore pure di diverse commedie in vernacolo, in passato aveva guidato la locale compagnia dialettale «I Girasoli». Insignito, esattamente dieci anni fa, del «Premio San Secondo», per molti anni è stato alle dipendenze del Comune della Bassa (dove era stato anche consigliere dell’ospedale). Il sindaco Giulia Zucchi e l’amministrazione comunale lo hanno definito «un pilastro della nostra comunità, a cui tutti noi dobbiamo molto, non solo per aver combattuto la lotta di Liberazione ma anche per aver portato la sua testimonianza a tanti bambini e ragazzi, mantenendo vivi i valori della resistenza. Guidato dalla bussola dell’antifascismo – ha aggiunto il sindaco Zucchi - ha proseguito il suo impegno civico portando la sua testimonianza alle nuove generazioni, mantenendo viva una memoria collettiva che è patrimonio culturale, politico e sociale di tutta la nostra comunità. Grazie Felice, ora tocca a noi portare avanti il tuo messaggio».
Filippo Nizzoli, presidente dell’Anpi «Giacomo Pattini» (che di Costa ha raccolto il testimone da diversi anni) ha evidenziato come Felice sia stato «guidato nella sua vita dagli ideali di giustizia, libertà e uguaglianza. Ha sognato e ha lottato per cambiare il mondo seguendo questi valori, ha messo tutto se stesso a disposizione della comunità e degli altri. é stato un dono immenso averlo conosciuto, difficile sarà ora portare avanti quello spirito, quel coraggio, quella passione, ma ci proveremo come lui ci ha insegnato. un abbraccio forte dall’Anpi a tutta alla famiglia che tanto amava».
Infine il parroco don Nando Soncini ha aggiunto: «Voleva un mondo dove “pace, libertà e giustizia” non siano parole vuote, ma una sicura realtà. Per questo Felice Costa ha lottato per tutta la vita, con grande impegno e con tutte le sue forze, incoraggiato dalla testimonianza di tanti fratelli e sorelle e sostenuto da Colui che dà sostanza ai nostri desideri. Quando ho chiesto a Felice se voleva esprimere la sua arte decorando il cero pasquale, mi ha risposto un pronto sì, con il forte desiderio che il volto insanguinato di Cristo esprimesse la sofferenza di tanti fratelli e di tante sorelle che ancora oggi portano una pesante croce».
Distaccamento "Gardini" / 78° Brigata SAP "Val Ceno"
Costa Felice
01/01/1927
Genere: uomo | Professione:
La sua storia
Costa Felice nasce il 01/01/1927 a San Secondo Parmense in provincia di Parma.
Le foto dei dipinti e di Felice sono di Cassapanca aps https://www.facebook.com/la.cassapanca.1
Ricordando Felice Costa.
Estratto dal documentario "Pavarara 39" scritto da Fabio Pasini e Federico Rodelli, diretto da Federico Rodelli ed interpretato dal compianto Felice Costa "partigiano Lampo".
" Questa foto la scattai a una Festa della Liberazione, me la chiese Felice: “facci una foto insieme, che forse è l’ultima occasione”. Non fu l’ultima occasione per loro, fu la mia ultima occasione per fotografarli, insieme.
Lupo, Lampo e Lalo
Addio Lampo, curioso che te ne vai il giorno della fiducia al governo di chi è figlio politico di quel ventennio da cui tu,e tanti giovani come te, ci liberasti. Ma la libertà che voi partigiani ci regalaste era per tutti, vincitori e vinti, senza distinzione.
Grazie Felice, grazie Lampo.
Vi consiglio di vedere questo piccolo documentario della sezione ANPI di San Secondo.
È la storia di Lupo, Lampo e Lallo
Prima parte
https://youtu.be/C3jq1L0jK1g
Seconda Parte
https://youtu.be/ukphcU70KaU
Terza e ultima parte
https://youtu.be/QQTw1bbIInc "
Come acqua fresca d'estate 1/3
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Come acqua fresca d'estate 2/3
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Come acqua fresca d'estate 3/3
Filmati della Associazione nazionale Partigiani d'Italia, sezione G.Pattini di San Secondo Parmense (PR)
Documento realizzato da Michele Rossi, Luca Sardella e Luca Romanini.
Molti considerano la ricorrenza di Halloween una festa pagana altri la ritengono invece perfettamente collegata alla celebrazione cristiana di Ognissanti.
In realtà è ormai diventata un'altra occasione di divertimento possibilmente trasgressivo, un anticipo di carnevale, un tentativo di esorcizzare la paura della morte con un po' di consumismo.
Qualcuno la ritiene totalmente estranea alla nostra cultura ma ricordo che in certe regioni italiane sono i morti che portano i doni ai bambini in occasione della celebrazione dei defunti.
E' vero che la zucca intagliata non è proprio una tradizione italiana, ma non è un grosso problema.
Gianfranco Uber
Fulvio Fontana
M. La Mine
MEGLIO IL DOLCETTO
Halloween ci impone una prova,
che per milioni di italiani è una scelta forzata.
Mangosi Roberto
DAY OF THE DEAD AND PUMPKINS by Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com
Día de muertos
Boligan
Dolcetto o bolletta?
Marassi
Ukraine Halloween by Daryl Cagle, CagleCartoons.com
Corée du Sud : bousculade mortelle lors d’une fête d’Halloween
Stellina (Taïwan)
Un mouvement de foule a causé la mort d’au moins 154 personnes lors d’un rassemblement de plus de 100 000 personnes, dans le quartier d’Itaewon à Séoul, samedi 29 octobre. Une enquête a été ouverte afin de déterminer la cause exacte de ce drame. La presse accuse les autorités de manque d’anticipation avec seulement 137 agents déployés. Le président sud-coréen, Yoon Suk-yeol, a décrété un deuil national jusqu’au 5 novembre.
Ricorrono i 100 anni dalla Marcia su Roma che portò Mussolini al potere e il Maestro rappresenta La Russa che, nel suo nuovo ufficio, cambia il quadro. Si tratta del famoso dipinto di Giacomo Balla, e ci auguriamo che la dichiarazione del neo presidente del Senato “in Italia non può più esserci la perdita della libertà” non sia appunto una balla. A questo proposito la sospettosa sezione Sezione Traslochi della Redazione fa notare che in realtà il quadro è stato semplicemente girato, ma alla fine rimane sempre lo stesso.
Non ci resta che concentrarci sulle orecchie di Spock, come a dire che dal saluto fascista si è passati a quello vulcaniano.
Infine una nota sulla carta che riveste il retro dell’opera: è la carta Varese, qui in una preziosa versione Naj Oleari, e forse il Nostro vuole lanciare un messaggio alla città lombarda di stare in guardia. [Gerarcheologia]
Giannelli
Ellekappa
Marcia su Roma, le opposizioni: "Mai abbassare la guardia". E il Pd attacca: "Da Giorgia Meloni nemmeno una parola" #MarciasuRoma #MeloniPremier #meloni #opposizioni #pd
Durando
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La fiaba della #MarciasuRoma, nell'era della "pacificazione".
Possiamo attaccare La Meloni per le scelte politiche reazionarie che non si risparmierà. Dobbiamo farlo. Possiamo tenerla d’occhio per le evidenti tendenze sovraniste e nazionaliste denunciate persino dal suo linguaggio istituzionale. Anzi, dobbiamo. Così come dobbiamo preoccuparci per la tenuta delle sue garanzie pre-elettorali circa i diritti delle minoranze e dei ceti più fragili. Insomma, dobbiamo vigilare sulla prima presidente del consiglio aliena.
Però dobbiamo, con altrettanta onestà, ammirare la volontà con cui questa donna si è fatta da sé, pur essendo gravata da enormi handicap sociali e familiari. E c’è riuscita da sola e contro tutti, pur appartenendo alla periferia della società politica, quella maledetta e giustamente sospettata per i suoi infami trascorsi storici.
Ce l’ha fatta a scapito di tutto e a dispetto di molti, se non di tutti. E questo le va riconosciuto. Sull’ascesa dal nulla al massimo scanno governativo, la sinistra, a cominciare dai rimasugli comunisti che si vergognano del proprio passato, dovrebbe riflettere. Quando comunisti e socialisti stavano con i proletari, con gli operai, con i sottoproletari, con chi partiva svantaggiato, quelli come la Meloni stavano con loro. Da quando la sinistra schifiltosa taccia di populismo il disagio sociale che si trasforma in rabbia, si barrica nei quartieri alti, emigra nelle isole dei Parioli per evitare il contatto. Ed è allora che le Meloni e i Meloni, che sono tantissimi, cercano e trovano altri tutori, altri cavalli, altre bandiere. E le trovano. Morale della favola: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Ivano Sartori
#sovereignty #Meloni
Marco De Angelis
Cerimonia della campanella
Portos
Meloni risponde a Serracchiani: «Mi guardi, le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?»