martedì 27 gennaio 2015

"Giornata della Memoria".


27 GENNAIO 2015
Come dice Moni Ovadia, un giorno per tutte le memorie, di tutti i genocidi, di tutte le vittime innocenti e di tutti i martiri per le libertà.
(CARTOONMOVEMENT)
UBER

La rosa bianca
Die Weiße Rose
The White Rose
http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Bianca
http://en.wikipedia.org/wiki/White_Rose
http://de.wikipedia.org/wiki/Wei%C3%9Fe_Rose






Prima di tutto vennero a prendere gli zingari.
 E fui contento perché rubacchiavano.
 Poi vennero a prendere gli ebrei. 
E stetti zitto, perché mi stavano antipatici. 
Poi vennero a prendere gli omosessuali, 
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. 
Poi vennero a prendere i comunisti, 
ed io non dissi niente, perché non ero comunista. 
Un giorno vennero a prendere me, 
e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht



Riverso



...per il giorno della memoria.
Perazzolli




PER NON PERDERE LA MEMORIA
Il 27 Gennaio sarà la Giornata della Memoria.
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L’Editoriale a Fumetti di oggi si ispira a questa ricorrenza:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
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La vignetta è visionabile anche sul mio Spazio Flickr QUA:
https://www.flickr.com/photos/moisevivi/15743705314/
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…e sulla rubrica “MoisEditoriali” di afNews.info QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2015/01/27/la-giornata-della-memoria/
Moise


"Giornata della Memoria".
Paolo Morelli


Memoria
CeciGian


mn-giornata-del-ricordo_low.jpg

Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile.
Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settant’anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi.
Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate.
Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora.
Per l’ennesima volta.
Per non dimenticarlo mai.

Pietro Vanessi




Pietro Vanessi


dove non arriva la memoria
Marco Careddu



Residui non rimossi
Kurt



Link with the past
  Bernard Bouton
27 Jan 2015



Commémorations des 70 ans de la libération du camp de concentration d'Auschwitz-Birkenau,
dessin de Pinter.






Auschwitz 70 ans
01/27/2015 par Michel Kichka
Un des dessins que, petit (à 12 ans), je recopiais dans les livres sur la Shoah que je dérobais en cachette de la bibliothèque de mon père. Et à côté, un  dessin fait récemment.



Milko



Moni Ovadia e il giorno della memoria
“Celebrare la Shoah senza retorica”

In occasione del 27 gennaio il drammaturgo e scrittore di origini ebraiche invita a una maggiore consapevolezza storica e politica: “L’Italia è ancora un Paese che non ha fatto i conti con le proprie colpe”
Ricordare la Shoah senza “retoriche o false coscienze”. Senza discriminazioni tra le vittime, non rivolgendo l’attenzione solo allo sterminio degli ebrei, ma anche a quel resto di umanità che è stata cancellata dalla follia dell’uomo: rom, slavi, omosessuali, testimoni di Geova. Sono queste le speranze di Moni Ovadia,drammaturgo e scrittore d’origini ebraiche, cheloraquotidano.it ha intervistato in occasione della “Giornata della Memoria”.
- Il 27 gennaio è il giorno della memoria. Che cosa rappresenta e in che modo si può evitare che si riduca a un rituale vuoto, retorico?“La prima cosa è che vanno bandite le retoriche e le false coscienze. Facciamo questa celebrazione, film, discorsi, confronti, e poi ad esempio i rom, che sono stati uno dei popoli ad essere sottoposti al progetto di sterminio totale, non ricevono praticamente attenzione rispetto a quella rivolta allo sterminio del popolo ebraico. Io sono ebreo, ma non si può fare discriminazione tra le vittime. Ci sono stati i rom, gli antifascisti, tremila slavi, gli omosessuali, i testimoni di Geova. I primi sterminati sono stati i menomati. C’è stata un’umanità che è stata cancellata. Ultimamente alcuni politici disinvolti hanno cercato di collocarsi in sintonia con la israelianizzazione della Shoah. Questo ridurrebbe la Shoah a un fatto nazionale, mentre Primo Levi ha scritto Se questo è un uomo, non Se questo è un ebreo“.
- Lei ha affermato che mentre in Germania hanno fatto i conti con la propria colpa, in Italia si tende a negare la propria colpa che non è soltanto quella di complicità al nazismo ma di veri e propri genocidi…“Eh sì, andiamo a vedere in Cirenaica, per esempio. Là non c’erano i nazisti, c’erano solo i fascisti del generale Graziani”.
- E che conseguenze ha questa mancata presa di coscienza della propria colpa in Italia?“Semplice, non vede come siamo conciati in questo Paese? Siamo un Paese che ha le strutture portanti che non reggono. L’ha insegnato Freud: se tu non fai i conti con chi sei, se tu rimuovi i traumi ritornano in forma di patologia. I tedeschi infatti si vede dove sono. La Germania oggi è una delle democrazie più affidabili, ma sa perché? Loro hanno smesso di chiedersi: perché abbiamo fatto questo agli ebrei? Perché abbiamo fatto questo ai rom? Finalmente i tedeschi si sono fatti una grande domanda: perché abbiamo fatto questo a noi stessi? Come abbiamo permesso che la nostra nazione così civile, così colta, si sia ridotta a una nazione di carnefici?”.
- Perché ancora in Italia non ci si riesce a porre queste domande?“Perché noi non abbiamo fatto la defascistizzazione del Paese. Quello che i tedeschi hanno fatto con un lungo lavoro difficile, anche contraddittorio, che si è chiamato denazificazione. Questo è un Paese delle bugie, delle non verità. E infatti vediamo come siamo ridotti”.
- Sempre restando in ambito italiano, l’antisemitismo si può collegare ad altre forme di razzismo. Per esempio, adesso vediamo questo proliferare della retorica dell’odio contro la migrazione. Il promotore Salvini, che sta facendo anche molto consenso qui in Sicilia…“Cosa vuol dire? Che l’Europa non ha ancora imparato. E l’Italia in particolare. L’Europa tollera un governo come quello di Orban in Ungheria, parafascista. E l’Italia è ancora qui a dirsi “italiani-brava gente”, invece di dirsi: ragazzi, ne abbiamo combinate di cotte e di crude. E allora noi non raccontiamo tutte queste cose. Andiamo avanti vivendo di retorica e i risultati si possono apprezzare”.
- Quindi, durante il giorno della memoria si dovrebbe partire da qui, dall’evitare la retorica?“Esattamente. Il giorno della memoria deve diventare il giorno delle memorie. Questo pianeta è profondamente malato. Solo l’onestà intellettuale e un lungo lavoro culturale ci salva, ma se noi andiamo avanti così il giorno della memoria diventerà una melassa retorica, soprattutto quando andranno via gli ultimi testimoni”.


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"Quatuor pour la fin du Temps" composto da Olivier Messiaen nel campo di prigionia di Görlitz tra il 1940 e il 1941



Memoria, perché?


L’Uomo, tu uomo, sei stato capace di far questo; la civiltà di cui ti vanti è una patina, una veste: viene un falso profeta, te la strappa di dosso, e tu nudo sei un mostro, il più crudele degli animali.
E’ prefazione di Primo Levi (n.ro tatuato KZ 174517) alla raccolta di circa 250 “disegni” schizzati dalle matite impugnate da alcuni internati nei lager nazisti e raggruppate in un libro da Arturo Benvenuti oggi 92enne. L’uomo, nonostante che negli anni 80 li avesse già catalogati e distribuiti gratuitamente grazie alla sua, e di sua moglie, sofferta instancabile minuziosa ricerca in tutta Europa, ha deciso solo oggi di pubblicarli ufficialmente: “K.Z. Disegni dai campi di concentramento nazifascisti” (KZ sta per Konzentration Zenter) perché la «logica dell’annientamento attraverso il camino» resta e ritorna al netto di ogni retorica.
Nel XXI secolo, seppur prodigo nel memorizzare Giorni del ventesimo, si perpetrano ancora e come allora persecuzioni, genocidi, nefandezze analoghe al XX.
Saranno forse i “disegni” dei bimbi (ché gli adulti non disegnano più) terrorizzati dalle sterminatrici guerre contemporanee a “fare” i Giorni della memoria nel XXII secolo? Forse. Ma solo se resterà  un uomo non disposto a rassegnarsi alla realtà delle cose, così ben descritta da quella prefazione di Levi. 
27 gennaio 2015



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Giornata della memoria 2014



lunedì 26 gennaio 2015

Alexis Tsipras


Alexis Tsipras
Un bel segnale di cambiamento!
Saluti :-)
Marilena
Marilena Nardi




lunedì 26 gennaio 2015
GRECA
In Grecia vince Siriza, vince Tsipras, molte le aspettative per una seria discussione su cosa deve essere l'Europa e su chi la vuole veramente. Ma non abbassare la guardia.
UBER



BRIGATA KALIMERO
26 gennaio 2015
http://www.lastampa.it/2015/01/25/italia/politica/io-come-matteo-cambier-verso-alleuropa-tsipras-e-renzi-i-due-leader-a-confronto-YmCyawDHrws6JcaHB2bbNJ/pagina.html
PORTOS


SYRIZA
26 gennaio 2015
http://www.corriere.it/esteri/15_gennaio_26/tspiras-accordo-centrodestra-partito-anti-austerita-686e284e-a540-11e4-a533-e296b60b914a.shtml
PORTOS



Italiani in Grecia
Mauro Biani



Demo
E Syriza vince davvero.
Mauro Biani


Tiziano Riverso



Riverso



Riverso



UVA



*



Altalena
GLMart


Adams



new customs
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS - 1/25/2015



Tsipras, Merkel
BY RAINER HACHFELD, NEUES DEUTSCHLAND, GERMANY - 1/26/2015



Syriza wins Greek elections
BY TOM JANSSEN, THE NETHERLANDS - 1/26/2015



Tsipras- New Greek Hero
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA - 1/26/2015


Sirtaki
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA  -  1/28/2015

Revolting Greece
BY MARTIN SUTOVEC, SLOVAKIA - 1/26/2015



Congratulations to Syriza, Alexis Tsipras and Greece
Syriza win in Greece is indeed a historical victory
26 Jan 2015
Firuz Kutal




Greek Election Result    Manos Symeonakis
Anti-austerity party Syriza wins the elections in Greece, and vows to end 'pain' for the Greek people. For Angela Merkel, the defender of austerity, this is a very painful victory.
26 Jan 2015


Il cavallo di Troika

di Nadia Redoglia
Riuscirà il focoso scalpitante puledro ateniese a domare equamente EU BCE FMI? La (ardua) risposta non è demandata ai posteri, ma obbligatoriamente ai contemporanei (greci in primis e subito dopo a tutti gli altri) perché adesso più che mai o si fa l’Europa o si muore. La Spagna sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda, ma si dovrà aspettare ancora 11 mesi per capire se è vero e di mezzo (a maggio) ci sono le elezioni inglesi con tutte le loro perfidie, ma questa è sicuramente altra storia. Tornando a Troika se anche l’Italia fosse posizionata come Grecia e Spagna, l’Unione sarebbe costretta quanto meno realizzare che questi tre stati membri sono le (insostituibili) fortezze strategiche europee del Mediterraneo e, (anche solo) perciò, hanno pieno diritto ad accampare pretese e condizioni. La politica compiacente -ma soprattutto compiaciuta- dell’Italia che oggi (ancora!) c’investe fa sì che l’Europa possa così impunemente proseguire esserci madre e matrona libera di spandere il cupo paradosso: “che ci frega di Grecia e Spagna, purché (ancora) si magna!”

26 gennaio 2015




Greece's response to German austerity! My cartoon for tomorrow's Indy. http://www.independent.co.uk
Dave Brown

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domenica 25 gennaio 2015

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sabato 24 gennaio 2015
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Riuscirà Tsipras a vincere le elezioni, rimanere nell'Euro e vincere la scommessa con la Troika? Un compito difficile, ma per il quale gli faccio i miei migliori auguri.
(CARTOONMOVEMENT)
UBER


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BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA - 1/7/2015



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Oggi le elezioni in Grecia.
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24 Jan 2015



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Ben Jennings


Kountouris



sabato 24 gennaio 2015

Concorso cartoon Berlino 2015 "SPYING"




Everyone is suspect! 
In June 2013, when Edward Snowden began leaking highly classified documents of the National Security Agency (NSA) to the press, the revelations sparked a global firestorm of debate and outrage about U.S. surveillance practices. 
George Orwell’s fictional novel 1984, is becoming frighteningly more realistic. Such massive data collection violates privacy rights. Everyone is suspect unless proved otherwise! The KURTUKUNST Gallery and LIMES Image Agency invite cartoonists from all over the world to participate in the 6th International Cartoon Competition Berlin 2015 with the theme "SPYING". ● The contest is open to all cartoonists ● The contest is open to all cartoonists ● The theme of the contest 2015 is: SPYING ● The beginning: 4th January 2015 ● The deadline: 15th March 2015 ● Number of cartoons: maximum of 3 works ● Cartoons have to be sent to us only in digital format: 
   minimum: 500 KB / maximum: 25 MB 
   file format: JPG, color mode: RGB





Ognuno è sospetto!
Nel giugno del 2013, quando Edward Snowden ha iniziato la fuoriuscita  dei documenti classificati segreti della National Security Agency (NSA), alla stampa, le rivelazioni hanno scatenato una tempesta globale di dibattiti e di sdegno sulle pratiche di sorveglianza.

Il romanzo di fantasia di George Orwell, 1984, sta diventando sempre più spaventosamente realistico.
La massiccia raccolta di dati viola i diritti della privacy.
Ognuno è sospettato salvo prova contraria!

La Galleria KURTUKUNST e LIMES Immagine Agency invitano vignettisti provenienti da tutto il mondo a partecipare al 6 ° Concorso Internazionale del fumetto di Berlino 2015 con il tema "spionaggio".


● Il concorso è aperto a tutti i cartoonists

● Il tema del concorso nel 2015 è: Spionaggio

● L'inizio: 4 Gennaio 2015

● La scadenza: 15 marzo 2015

● Numero di cartoon: massimo 3 opere

● i cartoon devono essere inviati solo in formato digitale:

minimo: 500 KB / massimo: 25 MB

Formato di file: JPG, modalità colore: RGB


Tutte le modalità di partecipazione nel link sotto

http://limes-net.com/contest/



Importante giuria internazionale sceglierà i vincitori: Natalia Vartchenko (Cyprus), Pol Leurs (Luxembourg), Firuz Kutal (Norway), Victor Bogorad (Russia), George Licurici (Romania), e Oleg Goutsol (Ukraine).

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I vincitori 2014 Tema L'auto elettrica

1)


Author: Elena Ospina
City: El Paso, Texas
Country: United States

2)


Author: Oleksy Kustovsky
City: Vyshneve
Country: Ukraine

3)


Author: Pawel Kuczynski
City: Police
Country: Poland





mercoledì 21 gennaio 2015

Staino: Per chi brancola in cerca di sinistra


E' incredibile come il sottoscritto, conscio e orgoglioso della sua autodefinizione di "anarchico riformista", debba continuare a trovare nell'insegnamento del vecchio compagno "migliorista" Macaluso ispirazioni e orientamenti per la nostra vita sociale. Collegatevi a questo link messo in piedi proprio da Emanuele e aperto da poche ore: https://www.facebook.com/emmacaluso. Vi troverete un'espressione meravigliosa come questa: "La lotta di classe non va mitizzata, ma neanche archiviata". Penso che quelli tra noi, e mi auguro che siate tanti, che non hanno perso la voglia di muoversi in coerenza con i nostri ideali faranno bene a collegarsi e a leggerlo con continuità. Io almeno lo farò.
Nel frattempo vi regalo anche una vignetta con un avviso per il direttore De Bortoli: se vuoi, pubblicala tranquillamente.
Un abbraccio,
Sergio