martedì 19 febbraio 2013

Le dimissioni del Papa (parte seconda)

A BED OF THORNS
Gianfranco Uber
The Papal resignation 12 Feb 2013


BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Aula Paolo VI
Mercoledì, 13 febbraio 2013
Cari fratelli e sorelle,
come sapete - grazie per la vostra simpatia! - ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede. Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura. Ringrazio tutti per l’amore e per la preghiera con cui mi avete accompagnato. Grazie! Ho sentito quasi fisicamente in questi giorni, per me non facili, la forza della preghiera, che l’amore della Chiesa, la vostra preghiera, mi porta. Continuate a pregare per me, per la Chiesa, per il futuro Papa. Il Signore ci guiderà.
[...]

Unsurprisingly, most of today's national UK dailies feature an editorial cartoon about thePope's shock resignation (see below for more cartoons). This one by Peter Brookes fromThe Times is my favourite though.
The scene is St Peter's Basilica in the Vatican. Two cardinals are discussing the Pope's decision to resign. One of them remarks: "1294 ... 1415 ... 2013 ... This is becoming a bit of a trend!"
EXPLANATION
Before Pope Benedict decided to step down, the two 'most recent' papal resignations occurred in 1294 and 1415. Overwhelmed by the demands of the office, Celestine V quit after five months as pope in 1294, and Gregory XII resigned in 1415 to help end a church schism. The cartoonist is poking fun at the Catholic Church's inherent conservatism, where changes take place over centuries rather than decades.
LANGUAGE NOTE
In spoken English, 1294 is "twelve ninety-four", 1415 is "fourteen fifteen", and 2013 is "twenty thirteen". 

 In curia
Marco Careddu

Dimissioni del papa
Marco De Angelis


No "habemus papam"
E L E N A . ospina
Pope renounces 11 Feb 2013

David Rowe



The time of the Pope.
Alfredo Martirena
The dad has resigned causing commotion in the catholic world community 11 Feb 2013



Dave Brown -The Indipendent


-EL CIUDADANO JOSEPH
Angel Boligan

-RESURRECCIÓN ANTICIPADA
Boligan


Pope steps down
 By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 2/11/2013


Pope Exit
By Steve Sack, The Minneapolis Star Tribune - 2/12/2013

Copertina Charlie Hebdo

The pope resigns
Chappatte

Pulizie di Primavera
Matteo Bertelli




Pope Retires
By Bob Englehart, The Hartford Courant - 2/12/2013


The Pope Resigns
By Nate Beeler, The Columbus Dispatch - 2/12/2013


Retired Pope
By Tim Campbell, Indianapolis - 2/12/2013



Pope tweets and quits
By Manny Francisco, Manila, The Phillippines - 2/11/2013


vatican watcher
By Joep Bertrams, The Netherlands - 2/13/2013


an offer you can't refuse
By Joep Bertrams, The Netherlands - 2/13/2013


Benedict's Golden Years
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com - 2/14/2013


Pope resign
By Kap, La Vanguardia, Spain - 2/14/2013



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Ti possono interessare :
Le vignette di Papa Benedetto XVI di Cartoon Movement

FANY-BLOG (1° parte)

Can the pope resign?
Precedents for papal resignations
Fact file: Previous Pope resignations
Top ten papal resignation facts as Pope Benedict XVI quits the papacy
A Legal Guide To Papal Resignation






domenica 17 febbraio 2013

Sanremo 2013


Kermesse Fazionalpopolare
 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Fabio Fazio, kermesse canora, luciana Littizzetto, postcards, Sanremo 2013


Il sessantatreesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo si è svolto a Sanremo al Teatro Ariston dal 12 al 16 febbraio 2013 ed è stato presentato da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.
Fazio
Tiziano Riverso


Sanremo 2013
Tiziano Riverso


Litizzetto
Tiziano Riverso

ASPETTANDO SANREMO
Oggi viene presentata la 63a edizione del Festival di Sanremo.
Proseguono intanto le prove e c'è chi rispolvera vecchi cavalli di battaglia.
Gianfranco Uber


La personale kermesse sanremese illustrata 
di Marianna Balducci:

Perchè Sanremo... continua!





si che continua!






#Sanremo illustrato - semifinale




#Sanremo illustrato la finale


altre vignette... perchè Sanremo è Sanremo!


Saremo
CeciGian


Montivetto
CeciGian


TOTOV
 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Coro Armata Rossa, postcards, Sanremo, Toto Cotugno


sanremesi
 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Fabio Fazio, luciana Littizzetto, Sanremo 2013





Riflessioni sanremesi di fabiomagnasciutti:


perché palazzo chigi è palazzo chigi


è per la par condicio



merci pour les fleurs



perché sanremo è sanremo? perché? mh?



il sol minore dell'avvenir



noi sanremo, voi sanrete?

devo espiare
accendo
mi imbatto in un duo che affronta per elisa
una non la conosco, l'altra è bionda
canta e si muove con una grazia
che mi ricorda ninetto davoli dei tempi buoni

queste versioni alternative di sanremo
con tutto il gotha dell'alternativamente corretto
correttamente alternativo
stesse voci facce comici
crooner pianisti
finte lacrime
fini dicitori
critici acritici
stessa merda
che a criticarle ti trascini dietro
una scia di peccato
che mi fanno alzare dal divano
solitaria standing ovation
quando entra pippo baudo
vecchio mio
tu sì che sapevi incassare
che per campanilismo mi fa dire:
però
quando entra il mio compaesano
canta tenco
tenco?
tenco
bella voce però
grazie al cazzo
è sanremo
perché è sanremo
che mi lascia qui
con una voglia di statua

la sera prima
dopo mezz'ora di buio e bestemmie in miniera
ho trovato antony and the johnsons
cercavo carbone, ho trovato un diamante
che ci faceva lì?
dico:
magari oggi becco ian curtis
no
è morto

ma che freddo fa
in piazza piccola
Fabio Magnasciutti


noi sanremo, voi sanrete?

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Nota:




«È Marzullo che sogna Sanremo o Sanremo che sogna Marzullo?» l'irriverente battuta del vignettista Tiziano Riverso, è stata mostrata in TV dall'inviato del dopofestival Stefano Picasso, un omaggio satirico al celebre anchorman di "Mezzanotte e dintorni", Marzullo. Per Riverso è una storia che si rinnova, il rapporto con il Festival di Sanremo.
Il vignettista infatti non solo è un habitué della Riviera dei Fiori, dove vive e lavora per buona parte dell'anno, ma mette a disposizione la sua matita da diversi anni in occasione del Festival, tanto che insieme al giornalista Claudio Porchia ha realizzato una mostra sulla storia festivaliera che è visitabile per tutta la settimana della kermesse della Canzone Italiana nelle sale dell'Hotel de Paris di Corso Imperatrice a Sanremo. Nelle caricature di Riverso ci sono personaggi che hanno fatto la storia del Festival, da Little Tony a Pippo Baudo, e momenti che ne hanno segnato la storia.
«È doveroso ridere del festival - ammette Tiziano Riverso - questo "signore" ultrasessantenne, che ha attraversato così tanta storia italiana, ha sempre avuto un occhio di riguardo per il lazzo, la battuta salace, la satira e l'umorismo. La sua storia ed i suoi personaggi sono intrisi di momenti comici, ridicoli, a volte drammatici, altre volte disarmanti, così come la vera commedia dell'arte, ma in salsa televisiva, un feuilleton a puntate alla Sandro Bolchi, con colpi di scena che devono tenere lo spettatore incatenato alla poltrona».
fonte


Vincitori

Categoria Campioni

Categoria Giovani

giovedì 14 febbraio 2013

San Valentino 2013 con flash mob


El mejor regalo
Boligan

FORSE NON LO SANNO MA TUTTO QUESTO ... non E' AMORE.
Oggi San Valentino con contemporanea celebrazione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Molto cambiato il clima dei fidanzatini di Peynet ma sarà stato realistico?
 Gianfranco Uber

14 febbraio 2013 giorno di San Valentino, ma anche il giorno del ballo in piazza contro la violenza alle donne.
Un modo per dire 'Basta!' a stupri e femminicidio con il flash mob mondiale One Billion Rising.
Le adesioni sono milioni in tutto il Mondo, oltre 200 paesi e 5.000 associazioni, hanno partecipato a questa campagna fatta di canti, flash mob, marce e danze. Le persone sono scese nelle piazze, eseguendo la coreografia Break the Chain.
 L'iniziativa è stata lanciata da Eve Ensler, l'autrice dei Monologhi della vagina per ricordare che non si può restare indifferenti al fatto che un miliardo di donne, una su tre in tutto il mondo, è stata vittime di violenza almeno una volta nella vita.
E purtroppo in questo giorno arriva la notizia del grave femminicidio di Reeva Steenkamp uccisa dal fidanzato, l'atleta olimpico Oscar Pistorius.


Cupido
In piazza contro la violenza.
p.s. Pistorius.
Mauro Biani



di colpo lei
Etichette: magnasciutti, pistorius, s. valentino




Paride Puglia


Natangelo


SERGIO STAINO

...ma balliamo perchè ...
SOLO LE DONNE SANNO BALLARE 
                          CONTRO LA VIOLENZA
One Billion Rising
Tiziano Riverso



ONE BILLION RISING SUL PALCO Ariston -  Un monologo sull’amore di coppia, prima giocoso, ‘vi amiamo quando mettete in frigo la pentola con la minestra su due mandarini, vi amiamo quando date il peggio perche’ ti amo e’ un apostrofo tra le parole e’ insopportabile, quasi quasi me lo tengo’ che poi e’ diventato una denuncia implacabile contro l’orrore della violenza sulle donne.’Ogni due-tre giorni un uomo uccide una donna, la uccide perche’ la considera una sua proprieta’. L’amore con la violenza e le botte non c’entra un tubo, un uomo che ti mena non ti ama, un uomo che ti picchia e’ uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola via’. Poi il flash mob, condiviso sul palco con cinquanta ragazze, e oggi nel mondo da un milione di persone, sulle note di Break the Chain. Nell’orchestra sventolavano i fazzoletti rossi, il simbolo di questa campagna di civilta’. Un momento di grande intensita’, in cui la Littizzetto ha ricordato il diritto all’amore di tutti, ‘anche di andare a trovare un malato nel letto di ospedale senza essere cacciate perche’ non si e’ sposati’. (fonte: Rai, Ansa)






Balli ma anche tanta indignazione questa settimana per il "siparietto" di Berlusconi


Indignez-vous!

di Nadia Redoglia
Per anni ci siamo trovati nella condizione di dover “resistere, resistere, resistere!” ingoiando elezioni ed eiezioni che ci hanno imbottito di vergogna e di ridicolo. Finalmente, giunta l’epoca del riscatto al nostro aver resistito, arrivò il momento di poterci “indignare, indignare, indignare!”
Se nella resistenza può anche servire il silenzio, nell’indignazione la parola è sempre d’obbligo. La prima è “No!” seguita, se del caso, da altre per spiegare all’ospite che prima di tutto è in casa nostra.

Da noi il dovere d’informazione, stante la pusillanimità con cui i “mestieranti” fanno domande all’ospite e accettano risposte senza interagire, quasi non esiste: altro che il resistere e, figuriamoci poi, l’indignarsi! In questo modo è certo che poi vien bene ai cultori del “manuale del piccolo psicologo” predicare contro il “più si parla di lui e più i sondaggi lo premiano!”.

Infatti il bisogno che tutti quanti noi dovremmo sentire è rivolto al parlarGLI non già al parlarNe. In venti anni ciascuno di noi ha avuto personalmente, tra parole, opere, missioni, più occasioni per farlo almeno una volta!
E invece succede che, per esempio, alla presenza di monager d’azienda planetaria, dirigenti digerenti, staff tutto e pubblico mandrillone, l’ospite s’arroghi il diritto di lanciare a più riprese le sue eiezioni (http://video.repubblica.it/dossier/elezioni-politiche-2013/berlusconi-scatenato-con-l-impiegata-quante-volte-viene/118987/117473?ref=HRER1-1) accolte dai presenti con risate e applausi…

In altri Paesi (quelli che vantano “G” più numeri, ma pur moltissimi tra quelli senza lettera e cifre) il pubblico di donne e uomini indignati, si sarebbe allontanato, ma ben prima manager e dirigenti avrebbero educatamente allontanato l’ospite indegno. Il che può solo voler dire che quelle persone hanno imparato dalla resistenza il significato d’indignazione e dopo averlo fatto proprio hanno saputo inculcare ai loro servitori pubblici e privati l’obbligo di adeguarsi, ché altrimenti sarebbero stati licenziati in tronco.
11 febbraio 2013



Tiziano Riverso




Buongiorno
13/02/2013
Innocente siparietto
massimo gramellini

Cosa ci è successo? Un potente avanti con gli anni, sul palco di una manifestazione aziendale, imbarazza una giovane impiegata con una raffica di doppi sensi da scuola dell’obbligo («Lei viene? Ma quante volte viene?») e in un crescendo di allegra beceraggine la invita a girarsi per mostrare il resto della mercanzia come nelle compravendite di cavalli. Il minimo che mi sarei aspettato è che uno dei maschi presenti alla scenetta desse sulla voce al nonno e gli insegnasse l’educazione. Invece tutti si sganasciano dalle risate. Il giorno dopo l’azienda emette un comunicato in cui la ragazza si dichiara «divertita e onorata» di avere ricevuto le attenzioni del gallo cedrone. Mi riempio di pizzicotti: possibile che sia diventato più sensibile io di una femmina alla dignità femminile? Per fortuna, il giorno dopo ancora, l’impiegata nega di avere pronunciato la frase. Le è stata messa in bocca dai superiori, uno dei quali è candidato alle elezioni col finissimo umorista. A questo punto, da quel fesso romantico che sono, mi aspetto le scuse dell’azienda alla dipendente oltraggiata. Invece esce un nuovo comunicato che la giustifica per non avere saputo reggere le polemiche costruite intorno a un «innocente siparietto». Il mondo alla rovescia.

E si torna all’inizio. Cosa ci è successo? E’ stata la famiglia, la scuola, la televisione? Cosa ci ha imbarbarito dentro, al punto che un comportamento che nel secolo scorso mio padre avrebbe sanzionato democraticamente con una sberla oggi può venire derubricato a «innocente siparietto», e a suscitare scandalo non è chi lo ha compiuto o tollerato ma chi, forse memore dei rimbrotti paterni, si ostina a meravigliarsene?


Il monaco
Makkox




1° Corso di Satira a Roma


Rivelazioni.com e Pietro Vanessi
PRESENTANO il
1° CORSO DI SATIRA A ROMA


E' in arrivo il 1° CORSO DI SATIRA A ROMA
Un corso vivamente consigliato per migliorare e ottimizzare le proprie capacità "umoristiche" grazie a trucchi e tecniche consolidate e attente, con risvolti psicologici ed esercitazioni interessanti. Un corso intensivo di 2 giorni rivolto non solo ai professionisti del settore, ma anche a chi non ha dimestichezza col disegno e voglia semplicemente trascorrere due giornate utili e dilettevoli allo stesso tempo.
Maestro: Pietro Vanessi in arte PV




Giorni:
Sabato 6 aprile
Sabato 13 aprile

Orari:
Dalle ore 9:30 alle 19

Interverranno anche altri Autori e Vignettisti nel ruolo di docenti di supporto

Sede:
Gocce di Inchiostro Via Agostino Bertani, 11  00153 Roma
06 58300123

per ulteriori info: 
www.rivelazioni.com/faresatiraoggi
faresatiraoggi@gmail.com



 BIO:

PV è lo pseudonimo/acronimo di Pietro Vanessi, un professionista della comunicazione, nato a Verona nel '64 e residente a Roma da qualche anno che da un po' di tempo, e a fasi alterne, si diletta nel disegnare vignette per varie riviste (da Cuore del tempo che fu, a diversi quotidiani locali e nazionali).
Uscito di scena per 7/8 anni, per dedicarsi anema e core all'attività di creativo pubblicitario, da settembre del 2006 grazie al blog www.unavignettadipv.it(iniziato quasi per gioco) è ripartito alla grande inventando nuove vignette satiriche e riflessioni sarcastiche su vari temi del nostro vivere quotidiano.

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Esempi di vignette satiriche:

Mauro Biani
Zurum

Makkox


Darix





PV





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Piccolo reportage sul Corso di Satira di Pietro Vanessi a Milano.