domenica 25 settembre 2011

Neutrini più veloci della luce e il comunicato di Maria Stella Gelmini

Révolution dans les lois de la physique
Chappatte dans "Le Temps" (Genève)



Una grande notizia arriva dal  CERN:


23 Sep 2011

OPERA experiment invites scrutiny of unexpected results

IMAGE
A view of the OPERA detector in Gran Sasso, Italy. Neutrino beams from CERN in Switzerland are sent over 700km through the Earth's crust to the laboratory in Italy.
The OPERA experiment, which observes a neutrino beam from CERN 730 km away at Italy’s INFN Gran Sasso Laboratory, will present new results in a seminar at CERN today.
The OPERA result is based on the observation of over 15000 neutrino events measured at Gran Sasso, and appears to indicate that the neutrinos travel at a velocity 20 parts per million above the speed of light, nature’s cosmic speed limit. Given the potential far-reaching consequences of such a result, independent measurements are needed before the effect can either be refuted or firmly established. This is why the OPERA collaboration has decided to open the result to broader scrutiny.

More information:


Tiziano Riverso
INFOTRAFFICO - Multati NEUTRINI per eccesso di velocità all'ingresso delle Gallerie dei Colli Berici!
Si consiglia agli utenti autostradali di non tentare di sorpassarli! Si arrabbiano e speronano chiunque li affianchi! (ALF)
INFOTRAFFICO 2 - Neutrini sanzionati per non aver acceso i fari nel tunnel. "Inutile attivare le luci - si sono giustificati - perché non sarebbero mai riuscite a starci dietro!". (ALF)  
«Code di neutrini in ingresso al Gran Sasso. Si consigliano percorsi alternativi» (Twitter)
Anagramma di Mariastella Gelmini: La galleria mi smentì.
(S. Bartezzaghi)
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_Vxy5JylVtNQVBGp3E7w37yNpBSopQY1akjBKM-A2RPrHIPkAFcZQfga5UvDctUTG7QmhDtUvCapE-Ogr3dSBJNHkYvurS7D3p6M2kajfCdHy68dtDP1z4Gp8j7CBHqVeetSPduJI5cB_/s500/neutrini2.jpg
Più veloci della luce - Umberto Romaniello


A sentire lui è mica vero!

L'obiezione di Odifreddi, ossia che in pratica si sarebbe trovato solo un valore appena diverso per la velocità-limite di Einstein, somiglia tanto al discorso di coloro che sostengono che l'Iliade e l'Odissea non sono state scritte da Omero, ma da un altro poeta cieco che per caso si chiamava anche lui Omero... Occhi al cielo.
Neutri - fabiomagnasciutti
Intanto l'articolo originale di Einstein, pubblicato su "Annalen del Physik" del 1905, si intitolava, modestamente ma a proposito, "zur Elektrodinamik der bewegtern Körper", ossia "Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento". Questo perché la sua velocità limite per qualsiasi informazione che viaggia da un punto all'altro può essere solo quella della luce nel vuoto, che compare come costante universale (?) nelle equazioni delle onde elettromagnetiche.
La velocità della luce è stata misurata da ricerche di punta con molti metodi, e l'incertezza relativa del valore attualmente accettato è di circa 2*10^(-11) ossia di 20 milionesimi di milionesimo del valore.
La distanza su cui è stato fatto l'esperimento dei neutrini è di circa 700 km, che la luce nel vuoto percorre in circa 2.3* 10^-3 secondi (2.3 millisecondi).  Uno scarto di 60 ns su questo tempo costituisce una variazione relativa di 2.6*10^(-5) ossia oltre un milione di volte più grande del margine di errore sulle misure precedenti. Visto in termini di spazio, avremmo uno scarto di 18 metri percorsi in più.
Se interpretiamo quindi l'esperimento come una nuova misura della velocità della luce, resta da spiegare come mai tutte le altre fatte finora con metodi molto diversi hanno dato risultati fra loro coerenti e diversi da questo.

Più veloci della luce -fabiomagnasciutti
E' anche vero però che l'esperimento è molto critico: i ricercatori sostengono di conoscere la distanza fra i traguardi di misura con precisione migliore di 30 cm, il che sarebbe ben sufficiente per rivelare scarti di 18 m, ma resta il punto fondamentale, ossia come poter dire che il neutrino prodotto al CERN sia lo stesso rivelato al Gran Sasso (in realtà mi sono voluto esprimere in maniera pittoresca: il vero problema sta nel dire che un evento prodotto al CERN si è manifestato, attraverso i neutrini, al Gran Sasso prima di un segnale luminoso prodotto in contemporanea che avesse viaggiato nel vuoto fra i due luoghi). Fra l'altro l'assoluta indistinguibilità delle particelle elementari di uno stesso tipo è un punto chiave delle attuali teorie fisiche.
L'esperimento quindi sembra dare risultati sconcertanti, e sufficientemente accertati da giustificare la pubblicazione scientifica, ma l'accumulo di maggior informazione e la ripetizione in circostanze diverse sarebbe necessaria prima di un'accettazione definitiva.

Devo anche dire che odifreddi è stato piuttosto superficiale parlando della massa del neutrino: le teorie oggi accettate prevedono che abbia massa nulla e che di conseguenza debba muoversi (come i fotoni) esattamente alla velocità della luce. I fisici sperimentali comunque sono sempre tenuti a verificare le affermazioni delle teorie e sono riusciti a porre limiti superiori per la sua massa. Sappiamo quindi che se il neutrino ha massa, non può averla comunque maggiore di un certo limite; questo non è in contraddizione con la teoria, che prevede massa nulla. Avremmo una contraddizione fra teoria ed esperimento se si trovasse un limite inferiore per la massa del neutrino.

Grandi opere misconosciute - fabiomagnasciutti
 In ogni caso, tanto per cambiare, i veri asinacci calzati e vestiti sono stati i giornalisti che hanno titolato "i neutrini sono più veloci di 60 nanosecondi", frase che, se non si specifica la distanza base, è completamente priva di significato! Broncio (fonte)


Nu ger man sig på stackars Albert igen och påstår att han har fel; det visst går att färdas snabbare än ljuset. Neutrinerna kan. Fan tro’t. Again they are mobbing poor Albert. Now saying it is possible to travel faster than the light. At least for neutrinos. I bet on Albert.
Riber





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Lo sveltino
Bucnic




E=MO2(?) - Pierfrancesco Uva



https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl56ahqAHeq15NhhsrMhCXD38sTpndNLE2axhkoa5OVivVeSmXd0ij9l1jpL4PqEU7dxWv-iis3NAJyqQW_DxBQT0lahmKFfTeI3BCY0ozVmRrD5Cv1r898vLfprzFN9rp4AEpWzmuMKw8/s500/1859_23sett2011_einstein_cor.jpg
Rocco Grieco


Tu nel Tunnel - fabiomagnasciutti



Nota : La ministra appresa la notizia gongola e diffonde comunicato stampa
cliccare per ingrandire
Che gaffe!!
Ma la ministra gongola per il Tunnel


I neutrini del Cern più veloci della luce: l’elogio della Gelmini per il tunnel che non c’è
Secondo il ministro dell'Istruzione l’Italia avrebbe contribuito alla costruzione dell'infrastruttura che collega Ginevra ai laboratori del Gran Sasso. L'opera, però, non esiste
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvvMapG_Pt2iz9so8npnEfntJAH-RsXmiZ3-de4JmGc9MuKR_KiFEy6dDhnOx4CpOGHJ0oVM0wFFnnTjMi7gcNN-Bx8pfOCvx03VRXUlgRCpRCSfVTKFtFCbqbYAg6vGBiX-Z2Ik3EuXg/s600/Gelmini+tunnel+c.jpg
Il Tunnel del Gran Spasso
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: CERN, Gelmimi, Gran Sasso, neutrini
La notizia del superamento del limite della velocità della luce da parte di neutrini, un risultato fisico choc che sarebbe stato ottenuto nell’ambito di un esperimento del Cern, potrebbe essere oscurata dalla rivelazione che, secondo il ministro Mariastella Gelmini, l’Italia avrebbe contribuito “alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso”. Un tunnel unico di 732 chilometri che parte dal Gran Sasso e collega direttamente con la cittadina elvetica. Peccato che in realtà il tunnel non esiste.

L’incredibile svista del ministro è tratta dall’entusiastico comunicato stampa diramato ieri dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in cui Mariastella Gelmini intende esprimere le sue congratulazioni all’intero mondo della ricerca italiana, non avendo però esattamente chiaro cosa abbiano fatto gli scienziati italiani. “Credo che quello della Gelmini sia uno svarione notevole – ha commentato Giuseppe Longo, professore ordinario di astrofisica dell’università Federico II di Napoli – non c’è alcun tunnel costruito fra il Cern e i laboratori del Gran Sasso. I neutrini dell’esperimento sono stati accelerati nell’acceleratore Lhc costruito sotto Ginevra, e poi sono stati orientati e sparati verso il Gran Sasso. Queste particelle praticamente non interagiscono con la materia e quindi, sostanzialmente, trapassano la roccia. Non c’è nessun tunnel. Tra l’altro, se si fosse scavato per 730 chilometri, data la curvatura terrestre questa fantomatica infrastruttura avrebbe attraversato il mantello, e quindi si sarebbe fuso tutto».

I fasci di neutrini lanciati dal Cern di Ginevra verso i laboratori dell’Infn (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) del Gran Sasso hanno prodotto una grande quantità di dati, registrati nell’ambito dell’esperimento ‘Opera‘, che ora sono in fase di verifica da parte degli scienziati di tutto il mondo. “Questi dati sono a disposizione degli studiosi. La comunità scientifica li sta vagliando con cautela proprio in queste ore. Il Ministro, però, deve avere tra l’altro dei risultati tutti suoi, perché dà già per assodata la cosa” ha aggiunto Longo. Nel comunicato, infatti, il ministro emette già il giudizio: “Il superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la ricerca scientifica di tutto il mondo”. “Le informazioni che invece ha diffuso il Cern sono serie e professionali e hanno espresso tutte le cautele possibili e immaginabili sulla verifica di questo risultato” ha continuato Longo.
super Gelmini - Marilena Nardi

Nel comunicato stampa, inoltre, si fa riferimento agli investimenti italiani in questo progetto, a testimonianza del presunto grande impegno del Governo a favore della ricerca scientifica in Italia. Quello che però non c’è scritto è che l’esperimento ‘Opera’ ha come portavoce Antonio Ereditato, 56 anni, napoletano di origine, che ha avuto una cattedra non dal suo paese, ma dalla Svizzera. Da cinque anni, Ereditato è infatti direttore del Laboratorio di alte energie all’Albert Einstein Center for Fundamental Physics dell’Università di Berna. Si tratta di uno scienziato che “lavorava al Dipartimento di Fisica dell’Università Federico II di Napoli, era un mio collega. E certamente ricade nella categoria dei cervelli in fuga, dato che alla fine ha trovato una cattedra in Svizzera. Una categoria che testimonia l’assoluta eccellenza della ricerca italiana, e che però è costretta a scontrarsi con un mondo dell’università gestito dal Governo in modo incompetente come, tra l’altro, dimostra il recente comunicato del ministro Gelmini» ha concluso Longo.

di Stefano Pisani
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGr_7SUqfNyEGRamuVpTcgJ33grcRwVM7bK6mTRbPhFl8fFMzXuz20Le-fW-dwRmrwz9T9beA2vQZkasEn9s4K_jqWGsdNcYEgOFaNOO3_tQc_3pUTG6fpzOOXpUuOegSyFA-sxD90id8/s400/TOMAS_583.gif
La luce della scienza - Tomas


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 Maria Stella forse è il caso che dai un'occhiata al video qui sotto





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NEWS  La Gelmini: "45 milioni per il tunnel Gran Sasso-Ginevra". E ancora non sapete quanto è costato affrescare il muro del suono! [lyan]

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuADG3xQNh4DJkDgxhgahzZvIcJLRZ2Y9_XrLBqzH1Bylc4nSGw3UBN_ssXGDbyCwgR86Ys3lcFH1CbFmhvbVoDTLHwRV60U6E1DV9MHhf6ti4DO5foA5Y13PfI2oFAHnvC4LtjAOY8O2v/s500/16311+Tunnel+W+KS.jpg
LE GRANDI OPERE DI MARIASTELLA
Mariastella l'ha sparata grossa.
Un tunnel che collega Ginevra col Gran Sasso ( circa 800 Km )
Bella impresa, per un governo che non è riuscito neanche a costruire un ponte di 3 Km.
Ma intanto la cricca progetta nuove, fantasmagoriche opere pubbliche ...
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

N.N. Nomen nescio

Nadia Redoglia

Nostra nominale nebulosa nazionale, nominata navigata nozionista naif,  narcotizza notizia.  Necrotizzando neuroni nostrali, negoziandone natura (nimby nomati nomadi?) narra/ norma/nomencla neutrini novellandone natali, navigazione, neutralità. Nanosecondo: (nano) Nova notiziaci. Non nasconde nequizia, nega nessi, nemmanco nicchia noleggiando nefandi nei: "numeroso nugolo neutrini naviga novecentochilometrico "naviglio" nazionale!" N'ammo nefasta nuvoletta, nutrice neogenerazionale, noantri's nerd!  Neutrini non nuotano, nè navigano, nè nazionalizzano: non Nemo, Nautilus, Nettuno, neppure neocomunitari.  Necessita negazione.
"Nonudenti, noiosi, nauseanti, nioranti Notav: non neutrini, naturalmente naturalizzavo neutreni!"  (fonte)

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMeTL1KSkGrm_SNI6TxyxVpH4eAKRxFopN2T15yk3hk05Y49DsgZfqmNIqTX44XbHx1Jz9j2p2wkOVkPaiGPkH_mx0Ga58psCmc-NhnM6LfZxJ4MAkZpLzmFqoPgsEvf1QgderH1pB4-A/s1600/v2285.JPG
Il tunnel del divertimento - Paride Puglia

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoJQrH_usnpZepGy0q2E4gsvFIe0t2zID2hx8jlhctyAojnCDOHmiTYrkZJYNnxe421MaoBphq2wxYb01pxfepVdA9cGsvRchg5THE6vaJW1uwEB00UVDAFdsX9hqwBo47jnyLzVkNXl76/s540/latalpa-2011-RID.jpg
LA TALPA

La scoperta (non ancora confermata) dei neutrini più veloci dei fotoni e
quella sorprendente del "tunnel" tra Ginevra e il Gran Sasso sono di quelle
 destinate a restare abbinate agli scopritori per parecchio tempo.

Pubblicato da Gianfranco Uber
Etichette: GELMINI, istruzione



Il post è suscettibile di variazioni:
Modificato il 30/09/11

Link:
Mariastella Neutrini (video)







sabato 24 settembre 2011

Il Berlusconi di Dave Brown: Fiddling...

21settembre The Indipendent - Dopo la notizia del declassamento dell'Italia da parte dell'agenzie internazionali Dave Brown il  ha commentato la notizia con una splendida e colta vignetta.
Fiddling... e così facendo sottintende
Fiddling while Rome burns' (lett. suonare il violino mentre Roma brucia) significa perdere tempo in sciocchezze mentre succede qualcosa di grave.
La frase, scrive Franceschini sulla Repubblica, è stata ripresa dall' editoriale del Financial Times .
Il titolo è "Perder tempo a Roma" (ma il verbo usato è "to fiddle", che in inglese significa anche "suonare" uno strumento e viene usato in particolare nel caso di Nerone che suonava la cetra mentre Roma bruciava). Più esplicito il sottotitolo: "Berlusconi non può fare le riforme economiche di cui l'Italia ha bisogno". 
E altrettanto duro anche nei confronti dell'opposizione
"Nei suoi 18 anni in politica - prosegue l'editoria del Financial Times - Berlusconi ha sciupato innumerevoli occasioni di migliorare la prestazione economica dell'Italia. Sfortunatamente l'opposizione di centrosinistra non è più credibile per realizzare le riforme. E in un momento in cui è in dubbio il futuro dell'euro-zona, le elezioni anticipate potrebbero non essere nel migliore interesse dell'Italia. Ma l'Italia ha molto poco tempo da perdere. Più a lungo continua l'irresoluta leadership di Berlusconi, più è ovvio che egli deve andarsene". (22 settembre 2011)
Berlusconi suona con uno strumento particolare una donna succinta, lo spartito "Do the bunga bunga". Alle sue spalle il Colosseo brucia ed ai suoi piedi i fogli economici "The downgrandling blues" sono carta calpestata e straccia.
L'opera di Dave Brown è chiara citazione di questa affiche:

Il Merlo Maschio


che, a sua volta, parodiava una famosa foto di Man Ray:

(Le violon d'Ingres)


ispirata, credo, alle fanciulle dei dipinti d'Ingres.
Il Bagno  turco -Ingres
La piccola bagnante nell'arem (1828) di Ingres














Fiddling while Rome burns ovvero  giocherellare mentre Roma brucia ,  significa "occuparsi di cose senza importanza ed avere incuria delle priorità  durante una crisi.
Nerone suonava la cetra  mentre Roma bruciava, durante il grande incendio del 64 dC.
 Berlusconi suona un violino o meglio la viola d'amore mentre l'economia italiana è in gravi difficoltà finanziarie (il suo rating è stato appena retrocesso), e persegue il suo stile di vita promiscuo spudoratamente ( recentemente si è  vantato di aver dormito con otto donne in una notte ). Data la storia di Berlusconi piena di accuse di corruzione, in  'fiddling' ci potrebbe anche essere un gioco di parole, come 'maneggiare' che significa ' ottenere i soldi disonestamente'.
Link:
Economia entra 'fase pericolosa' (BBC News)
Berlusconi si vanta di dormire con otto donne in una notte (The Independent)
giocherellare mentre Roma brucia (The Finder frase)

Berlusconi come Nerone, duro editoriale del FT


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Ecco di seguito alcune delle altre opere del bravo Dave Brown che lo scorso anno ha vinto il premio

 il "Political Cartoon of Year" 2010...
Ho scelto tra le tante cose alcune rivisitazioni di quadri famosi. 

Saturday 6th August 2011
Dave Brown -The Indipendent



14 dicembre 2010 - Berlusconi Dave Brown
http://www.independent.co.uk/multimedia/archive/00626/cartoon220711_626752a.jpg
22 luglio 2011

http://www.independent.co.uk/multimedia/dynamic/00643/cartoon030911_643011s.jpg
Saturday 3rd September 2011
http://www.independent.co.uk/multimedia/dynamic/00630/cartoon300711_630101s.jpg
30 luglio 2011 - Up Wapping Creek

http://www.independent.co.uk/multimedia/dynamic/00602/cartoon300411_602046s.jpg
Il Bacio - 30 aprile 2011
Tutte le opere di Dave Brown sono state prese dalla galleria online di The Indipendent .

PS: ringrazio l'amico Salmastro per le fonti .

venerdì 23 settembre 2011

Premio satira di Forte dei Marmi 2011

39° Premio della satira  2011  Forte dei Marmi

IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA DEDICATO A "PINO ZAC" È STATO ASSEGNATO PER LA TV A:

GEPPI CUCCIARI
 Nonostante sia nata e vissuta in Sardegna, dopo Gramsci e Berlinguer e Francesco Cossiga che era un falso loquace, dopo il muto di Gallura e Renato Soru, e anche Gigi Riva sardo per caso, a dispetto delle sue stimmate nuragiche Geppi Cucciari fa davvero ridere. Una risata critica, si intende, che trasfigura le sue battute sulla civiltà dell’apparire in feroce satira dell’essere. La giuria ha deciso di premiarla all’unanimità, a una condizione: che ci spieghi perché si fa chiamare Geppi, invece che Peppa o Peppina o meglio Peppona!


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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL LIBRO «MISSION TO MARX» (Aliberti Editore) A:

LUCA BOTTURA

 Mission to Marx di Luca Bottura è la prima garzantina satirica della storia dell’umanità. Raccoglie migliaia di voci, biografie, fotografie inedite, tavole sinottiche sulla sinistra italiana. Un repertorio di tesi capziose e profonde analisi politiche travestite da plateali cazzate. O viceversa. L'urticante foto di gruppo del movimento che voleva cambiare la Storia e invece ha cambiato soltanto nomi e indirizzo per non farsi beccare dagli elettori inferociti. Un’allegra, rinfrescante, rigenerante presa per il culo. Da non perdere la foto del ciuffo di Matteo Renzi concorrente alla “Ruota della fortuna”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER “IL FATTO, IL MISFATTO E TUTTO QUELLO CHE HA FATTO” A:

RICCARDO MANNELLI

 Irriducibile, infaticabile, crudo e crudele, con la sua umile penna bic Riccardo Mannelli ha delineato in maestosi tratti e profetici la decomposizione della Prima Repubblica; così come oggi si ritrova fatalmente ad illustrare l’avanzatissima putrefazione della Seconda. Nel riproporsi di acconciature, smorfie, brufoli, occhiaie, sguardi pesti e tic dell’anima, l’anatomia patologica mannelliana continua a sezionare i volti e i corpi anche nudi del potere trasfigurando con un misto di torva meraviglia e ragionevole scetticismo l’eterna attualità del comando in visioni e allegorie che già sfidano non solo la Terza Repubblica, ma qualsiasi regime il futuro ci voglia disgraziatamente riservare.

PS: Mannelli già  uno dei vincitori del concorso Fasi 
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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAPHIC NOVEL A «GARIBALDI» (Rizzoli Lizard) DI

TUONO PETTINATO, nome d’arte di sapore borgesiano del vignettista ANDREA PAGGIARO.

L’Eroe dei due Mondi, celebrato nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, non perde nulla della sua verità storica, al punto da essere consigliato alle “giovini menti”, ma acquista sapore nelle vignette che pescano disinvolte nella tradizione di genere (Garibaldi ha quattro dita come Mickey Mouse, i suoi atteggiamenti s’ispirano al mago Wiz di Hart e Parker) per consegnarci un personaggio che alla fine si batte contro Cavour come insegnano i film western: lui con la pistola, lo statista con la penna. Indovinate chi vince.

GARIBALDI DI TUONO PETTINATO - XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA PER LA GRAPHIC NOVEL from Comitato Satira Politica on Vimeo.
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 IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SATIRA INDECENTE A

«DON ZAUKER» di Daniele Caluri e Emiliano Pagani

L’abito fa il monaco e Don Zauker lo sa come nessun altro. Con indosso l’abito talare tutto gli è concesso in un Paese-bue torbidamente privo di qualunque senso critico rispetto alla religione e alla Chiesa cattolica, come raccontano i suoi autori. Così, il falso prete esorcista, becero e volgare, summa di tutti i vizi dell’uomo, può dar fondo ai propri istinti più bestiali - dal sesso agli omicidi – non perdendo credito e venerazione. Questa feroce satira anticlericale, nata come striscia sulle pagine del Vernacoliere, è diventata un fumetto a volumi autoprodotto che ha avuto grande successo anche all’estero. E le migliaia di fans on line vorrebbero innalzare a Don Zauker una statua in porto a Livorno. Al posto della Madonna, ovviamente.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:

DENISE PARDO

“Da Razza cafona, il libro che raccontava nani e ballerine della Milano da bere e della Roma del Caf, al Pantheon, la rubrica sull'Espresso che ogni settimana svela tic e vizi di ministri e deputati al tempo delle escort e del bunga-bunga; dai segreti di Villa Certosa alla lista di nozze del ministro Brunetta; dal vocabolario della Cricca alla Sarah Palin italiana (al secolo Daniela Santanchè), da anni Denise Pardo castiga sorridendo i potenti dell'Italietta. Implacabilmente. Quando la realtà supera la satira”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TV A:

GLI SGOMMATI (Prod. Palomar – Sky)

 Dalle Teste di Gomma a Gli Sgommati. Il terzo polo tv non demorde e continua a sfidare con i mascheroni di gommapiuma  le facce toste dei politici e dei mezzi busti, nella certezza che la forza di un pupazzo sia proprio quella di poter dire tante cose interdette agli umani.
Attingendo ispirazione e collaborazioni dalla Rete, Gli Sgommati hanno raffinato la macchietta in caustica ironia, risarcendoci con la satira per quanto subiamo dall'ignobile  teatrino della politica.

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IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2011" È STATO ASSEGNATO A:

MICHELE PELLEGRINI

Michele Pellegrini da Forte dei Marmi è uno dei migliori sceneggiatori italiani. Di cinema e di serie tv. Con Gianni Zanasi ha scritto Non pensarci, la migliore commedia italiana vista recentemente al cinema, sulla saga dei Nardini, raccontati anche in una serie tv. Lo sguardo tragi-comico di Pellegrini sulla provincia e la piccola borghesia italiana è contemporaneo, fresco, felicemente narrativo. Finalmente non dovremo più lamentarci che una volta la commedia italiana la scrivevano Flaiano, Amidei, Zapponi. Ha in uscita vari film sceneggiati tra cui Bar Sport da Benni e Il venditore di farmaci di Morabito

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL LA TESI DI LAUREA “La satira giornalistica” (Facoltà di Lettere e Filosofia – Univ. La Sapienza, Roma) A:

STEFANIA VIGNAROLI

Laureata con 110 e lode alla Sapienza di Roma la Giuria riconosce a Stefania Vignaroli sia un’accurata indagine sulla storia e i significati della satira, dall’antichità ai giorni nostri, sia una sapiente interpretazione di quello che rappresenta oggi. Non più una critica dissacratoria la cui efficacia si manifesta nel mondo del costume e della politica, ma una cronaca di ciò che accade tutti i giorni, e a cui il potere sembra sempre più indifferente, sia che si tratti di satira scritta e disegnata, sia manifestata in teatro, per radio o in televisione.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER GLI AUTORI A:

FEDERICO TADDIA

Federico Taddia parla, scrive e scrive per altri che parlano.
E lo fa, benissimo, su “Topolino”, “la Stampa”, Radio 24. A Cento ha inventato "Teste Toste", rassegna annuale di lezioni tenute da docenti universitari ad un pubblico di ragazzi fino ai 14 anni. Esperienza che nel 2010 si è ripetuta al Politecnico di Milano in collaborazione con Focus Junior.
È l’autore della parte politica dei monologhi di Fiorello in radio, tv e teatro. È uno degli autori di Crozza. Che dire di più? È bravissimo. Ogni giorno sfida Luca Bottura in un derby emiliano di satira politica: Taddia sul dorso di Bologna di “Repubblica”, Bottura su quello del “Corriere”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:

SORA CESIRA

Sulle macerie della politica svolazza la Sora Cesira. E brandisce la melodia, mette in note la parodia, fa cantare e danzare la tecnologia, in pratica afferra un brano, un video, quindi li piega, li storce, li stravolge, li scaglia nel cyber-spazio. E allora, come per magia, la musica disvela il senso riposto del potere: l’immorale, l’inconfessabile, il tarocco, il cialtrone, il buffonesco. Musicista provetta, interprete virtuosa, poetessa del sottotitolo anglo-romanesco, la Sora Cesira inaugura un tipo di satira che nemmeno si sporca le mani con i suoi bersagli proiettandoli nella più plausibile irrealtà: dalla resistenza alla ri-creazione si misura un mondo parallelo di inaudita allegria.


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 IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:

I CRONISTI DEL BUNGA BUNGA: GIANNI BARBACETTO, PAOLO BIONDANI, PAOLO COLONNELLO e FIORENZA SARZANINI

Come è potuto succedere che un gruppo di eccellenti cronisti giudiziari sia stato mutato in uno straordinario autore collettivo di satira politica? Il Bunga Bunga, in quanto categoria giornalistica della «commedia umana all’italiana», giorno dopo giorno ha finito per impossessarsi delle parole della cronaca e dei cronisti che l’hanno raccontata e ancora la devono raccontare. Un esproprio! Riverbero immediato di un paese confuso in cui la politica è la continuazione della satira con altri mezzi. E viceversa. Esposti a gravi rischi di contaminazione etica, i cronisti del Bunga hanno saputo raccontare e ci racconteranno ancora che c’è poco da ridere. E perciò vengono premiati loro, con la triste consapevolezza che la risata è l’ultima risorsa della democrazia.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAFICA ITALIANA A:

MAKKOX

Acido come i toni dei colori che usa, intenso come il suo segno modulato e spontaneo. Makkox, al secolo Marco Dambrosio, è uno dei più validi disegnatori italiani delle giovani generazioni.
La sua produzione sfugge ai limiti del fumetto e anche della vignetta. Perfino la carta gli sta stretta. Molto meglio si trova sulla Rete dove è nato artisticamente; il web lo ispira e lo istiga a storie che scorrono veloci come un bel film, ma anche a vignette sapide e caustiche che scorrono in verticale come le pagine di un browser. Una satira, la sua che nasce dal profondo, dalla naturale reazione di un fumettista istintivo, capace ancora di indignarsi.


Per conoscere Makkox cliccare qui!
(fonte)
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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAFICA INTERNAZIONALE A:

MIKHAIL ZLATKOVSKY (Russia)

La satira più forte nasce dentro, dalla ribellione al potere, dal non sentirsi mai messi in riga. Più l'anelito di libertà è sofferto più alte sono le vette della satira. Il potere può umiliarti nel fisico, ma non può nulla contro la libertà della mente. Ogni sua reazione, anche la più drammatica otterrà solo di nutrire il senso di ribellione, quello che produce la satira più aspra, che toglie via la pelle e rende ridicolo il moloch del Potere. Zlatkovsky, uno dei più grandi disegnatori satirici viventi, sa cosa vuol dire tutto questo, perché lo ha vissuto sulla propria pelle in una Russia che sembra lontana nel tempo. Sembra, ma non lo è.
E' un onore per noi riaverlo a Forte dopo ventitré anni, e vantarlo nel novero dei premiati.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICAMENTE SCORRETTA È STATO ASSEGNATO PER LA VIGNETTA “ASSEDIO AI PAPPONI DI STATO” pubblicata da Libero il 19 luglio 2011 A:

BENNY alias BENEDETTO NICOLINI

Premio per la vignetta politicamente scorretta a Benny che su Libero, il 19 luglio scorso, ha disegnato un’Italia fumante a forma di pizza e intorno, con la forchetta in mano, Calderoli, Fini, Bersani e Napolitano. Titolo: “Papponi di Stato”. La Procura di Milano il giorno dopo ha spedito un avviso di garanzia per il reato di “offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato”.
Noi dissentiamo e premiamo quello che la Procura accusa. La satira ha il diritto di pronunciare anche le parole che non ci piacciono e le idee che non condividiamo. La libertà d’espressione – ha scritto Orwell - è dire quello che la gente non vuole sentirsi dire.

La vignetta ha fatto gridare allo scandalo per la presenza di Napolitano tra i Papponi di stato...
ma in realtà la cosa più scabrosa è l'assenza del 'pappone numero 1' !
Ti può interessare sulla vicenda la correzione : Papponi e Pepponi

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA AL POLITICAMENTE SCORRETTA È STATO ASSEGNATO PER IL SECOLO d’ITALIA del 27 febbraio 2011 A:

FLAVIA PERINA e VAURO SENESI

La cattiveria è il solo risarcimento possibile per qualcosa di molto importante che ti viene strappato via. L'ha scritto un noto critico, ma deve averlo pensato anche Flavia Perina ultima direttora del vecchio glorioso Secolo d’Italia prima della normalizzazione  berlusconiana.
Per un giorno Il Secolo sfida Il Male e rifà se stesso prendendo a prestito pezzi e servizi dagli house organ berlusconiani,  mostrando un futuro ormai dietro la porta e le nudità del Re.
Complice il Soccorso Rosso di un indomabile satiro vetero-comunista come Vauro, che mai avremmo pensato di veder giocherellare sul quotidiano che fu di Almirante.

Articolo correlato:
Il Secolo d'Italia e i Moschettieri del Duce

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA A:

CETTO LA QUALUNQUE - ANTONIO ALBANESE

           Da uno dei massimi artisti italiani, un’analisi spietata e realistica della politica contemporanea, firmata Cetto La Qualunque, politico e filosofo calabrese. Un’idea chiara e precisa, chiù pilu per tutti. Anche al cinema. Luogo davvero poco frequentato dalla satira. Tra misoginia e uguale disprezzo di natura e di cultura, Cetto esplicita tutto, non si nega nulla tra illegale e immorale. Il corrotto, il deforme, il cafone, il depravato, il bastardo: tratti naturalizzati nel corpo comico di Albanese in una lotta strenua perché il reale bracca e minaccia da presso l’iperreale.
Eppoi Antonio Albanese aveva già creato Epifanio, Pier Piero, Alex Drastico, Frengo, Perego, il Ministro della Paura, il sommelier, il filosofo Martinelli. La satira ringrazia. Per il divertimento sommo, l’intelligenza analitica, la creatività furiosa. Fisiche e sintetiche.



La Giuria:

Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli,
Pasquale Chessa, Pino Corrias,
Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini,
Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi,
Cinza Bibolotti. Franco A. Calotti
(fonte)



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