Marilena Nardi
25 aprile, la nostra festa
Oggi è Festa nazionale. Il che significa che la nazione italiana riconosce in quella data il fondamento della propria identità. Detto altrimenti: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani perché per far parte della Patria è necessario riconoscere – nel fatto storico che si celebra – la radice della propria comune cittadinanza. Ora, il 25 aprile è stato scelto a riassumere i giorni in cui i partigiani insorgono in tutte le più importanti città del nord, liberandole. “Aldo dice ventisei per uno” è la frase in codice trasmessa da radio Londra con cui il comando della Resistenza il pomeriggio del 24 aprile dà l’ordine dell’insurrezione generale.
Il 25 aprile è dunque la festa di tutti gli italiani perché è la festa della Liberazione, la festa della vittoria della Resistenza antifascista. La Resistenza antifascista è dunque il fondamento del nostro essere italiani. Chi della Resistenza antifascista nega o disprezza o combatte i valori sta semplicemente minando e negando l’identità e l’appartenenza che ci fanno Patria. Patria e Resistenza antifascista sono sinonimi, fino a che l’Italia vuole restare “Repubblica italiana” e non collassare di nuovo in quella mera “espressione geografica” di cui parlava Metternich.
La Resistenza antifascista fa tutt’uno infatti con la Costituzione repubblicana, che nasce nel pieno esplodere della guerra fredda e che tuttavia custodisce l’identità comune della Nazione, al di là di uno scontro politico sempre più aspro, proprio perché radicata nell’impegno comune – fino al sacrificio della vita – cui hanno saputo dar luogo i partigiani in montagna, i militanti dei partiti clandestini nelle città, nelle carceri, in esilio.
La Resistenza antifascista, e la Costituzione che ne codifica la “buona novella” (firmata dal democristiano De Gasperi e dal comunista Terracini, ed elaborata da figure straordinarie come Calamandrei), rappresentano perciò una sorta di religione civile, di ethos comune dell’Italia democratica, nel venire meno dei quali va in pezzi la Patria stessa, e resta la nuda forza degli “spiriti animali”, le “ragioni” di chi ha più potere ed eversivamente lo esercita in una sorta di guerra civile soft. Forse l’articolo 1 va cambiato davvero: “L’Italia è una Repubblica democratica… nata dalla Resistenza antifascista, ai cui valori si ispira”.
Oggi 25 aprile, giorno della Liberazione, della vittoria della Resistenza antifascista, è Festa nazionale. Festa dell’Italia. Chi non vi partecipa toto corde è perciò contro la Patria, dell’Italia si fa nemico.
Il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2011
Resistere
Uber per Radio3 - Tutta la città ne parla
25 aprile di Mauro Biani
Liberazioni
Alemanno sgombera ogni dubbio. E il Papa dice alla segreterìa che dice al sostituto che dice alla Caritas che dice al volontario che dice al Rom, che gli è vicino.
http://maurobiani.splinder.com/
A memoria del partigiano Giordano Cavestro detto "Mirko", fucilato il 4 maggio del 1944 dai nazifascisti
Paride Puglia
« Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata, ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà. » |
- ALLE FRONDE DEI SALICI. E come potevano noi cantare Con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.
Vauro http://www.vauro.net/
SatiRebus - XXV AprilePER INGRANDIRE IL REBUS CLICCATE QUA (CLICK HERE TO ENLARGE)Quando ho esternato ad amici, parenti e conoscenti la mia intenzione di comporre un rebus per celebrare il 25 Aprile qualcuno ha commentato: "E' il 25 Aprile stesso ad essere un rebus!" La cosa mi ha dato da pensare: da una parte un rebus nel rebus enigmisticamente parlando potrebbe essere un ghiotto boccone... tuttavia confesso che - rimuginandoci un pochetto in chiave storica - la cosa mi ha inaspettatamente indispettito! Ma come? - mi sono detto - Siamo giunti ad un tale livello di revisionisticismo (orrido neologismo assolutamente voluto, in tutta la sua cacofonica ismicità) da voler mettere dei paletti anche a quello che è stato chiamato Secondo Risorgimento o anche Risorgimento partigiano? Siamo diventati così ottusamente e storicamente smemorati da voler mettere in dubbio il valore di un movimento di popolo che ha portato un significativo contributo nello sradicare una delle più odiose tirannie della nostra storia? Poi mi sono reso conto che - a dire il vero - non mi ero neppure preso la briga di domandare all'ignaro commentatore cosa intendesse realmente con l'affermazione: "E' il 25 Aprile stesso ad essere un rebus!"... Magari non voleva introdurre revisionismi, fascistiloqui o nazinostalgie di sorta e pensava a tutt'altro... però mi ha sinceramente stupito come una semplicissima frase abbia fatto sorgere in me tali e tante reazioni & considerazioni! Ed è stato questo stupore a darmi il La per la composizione del SatiRebus di questo 25 Aprile: la constatazione che - per quanto noi ci si possa illudere di esserci liberati da oppressori, dittatori, ideologie aberranti e odiosi fascio-nazi-razzismi - è sempre meglio non dar nulla per definitivo e mantenere alta e vigilante la guardia! Buon 25 Aprile a tutti!
Il SatiRebus di oggi si ispira alla celebrazione del 25 Aprile
By Moise |
25 aprile Festa della Liberazione
D'Alema indice una tavola rotonda "Come liberare l'Italia da Berlusconi?
Giorgio Forattini - Venerdì, 22 Aprile 2011
Realitisciò di PORTOS Comic strip
Etichette: 25 aprile 2011, Affacciati al balcone...., La Russa*