giovedì 15 aprile 2010

la settimana in vignette: 5 -12 aprile legittimo impedimento, reazioni ai risultati elettorali ecc...

Dopo il Lunedì dell'Angelo ecco il mercoledì dell'Angelino (Alfano):
passa il legittimo impedimento.



Giannelli http://www.corriere.it/


ORA E' LEGGE
Napolitano non riscontra alcun motivo per ostacolare il desiderio del Presidente del Consiglio e promulga la legge del legittimo impedimento.
L'opposizione si domanda: "avrà capito bene?".

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Etichette: berlusconi, giustizia, NAPOLITANO, politica



Staino SERGIO STAINO

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Clicca per ingrandire la vignetta. E ora -LA- riforma. Brrr.
P.s. un'altra vignetta sul rinvio a giudizio di Fazio e dei "furbetti del quartierino"
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/
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Lino Giusti & Roberto Mangosi www.crepapelle.net

Cioccolata, croce e delizia di noi golosi ...
ma così sazi si parla meglio di risultati elettorali


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giors e gugu STRISCE BAVOSE
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Cercasi
giors e gugu STRISCE BAVOSE
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NECROLOGIO
di Eugenio Saint Pierre L'Asino

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PIU' CHE PARTITO...ANDATO
di Marilena Nardi
http://www.marilenanardi.it/


Auto-immobilismo di Roberto Corradi
Presentata oggi al Salone dell’auto di Ginevra la nuova nata in casa Fiat. Si chiama Fiat Pd ed ha 4 retromarce.


PORTOS Comic strip


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A Torino inizia l'ostensione della Sindone....
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VUKIC - vukicblog
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la tv piange
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Caccia al giudice
VADELFIO
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Esteri
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History Channel.
IL NUOVO TRATTATO START
Oltre alla firma del nuovo trattato per la progressiva riduzione delle armi nucleari Obama dichiara che in futuro saranno utilizzate solo per autodifesa.
Un esplicito avvertimento ai molestatori.

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Etichette: armi, centrali atomiche, IRAN, OBAM
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Grande cordoglio al popolo polacco!



Poland Mourns
By: Bob Englehart The Hartford Courant

e grande preoccupazione per i 3 operatori di Emergency

EMERGENCY nella guerra d'Afghanistan
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GRAFFI SU EMERGENCY
Alecella
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i quattro dell'apocalisse
caricature di Portos

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Cota e Zaia
In odore di santità i SS. Cota e Zaia, governatori leghisti di Piemonte e Veneto. Si sono dichiarati assolutamente contrari all’introduzione della pillola abortiva RU486 nelle farmacie delle loro Regioni, benché la legge lo preveda.
Dopo molte polemiche e dopo l’apparizione in sogno ai due governatori dell’Industria Farmaceutica con un ramoscello d’ulivo in bocca, i SS. Cota e Zaia hanno chiarito la loro posizione: sono contrari a un uso disinvolto della pillola abortiva.


Paolo Bergamo
Designatore arbitrale,risulta che lo abbiano chiamato nella speranza di ottenere favori Moggi, Moratti, Galliani, Meani, il barone De Coubertin, Iulio Iglesias, Kit Carson, Cuccureddu, Nonna Abelarda e i 4+4 di Nora Orlandi. L’unico che non sarebbe riuscito a contattarlo si dice sia Tiger Woods e i risultati si sono visti. La linea difensiva studiata dai suoi legali sembra essere comunque del tutto inattaccabile: come avrebbe potuto il Designatore Arbitrale fare qualcosa di poco corretto, se stava tutto il giorno al telefono?


Unione Petrolifera
Benzina nuovi rialzi.



Tarcisio Bertone
In questi giorni così problematici per la Chiesa Cattolica, nei quali a causa delle note vicende di pedofilia sono piovute dure critiche sul Vaticano dalla stampa di tutto il mondo, il cardinal Bertone si è distinto come uno dei più accaniti e insormontabili difensori del Santo Padre: non a caso si chiama Tarcisio come Burgnich, indimenticato, arcigno terzino della grande Inter.

PORTOS Comic strip
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Pubblicità progresso:
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Va di moda la..truffa allo stato con evasione fiscale
la notizia QUI
VADELFIO

Est, Est, Est!
Se ne va anche l'omino coi baffi, sigh... Qui la notizia.
max - http://max-fraparentesi.blogspot.com/
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una pillola di PV
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http://www.unavignettadipv.it/public/blog/upload/Elezioni%202030%20Low.jpg

Elezioni 2030
Pietro Vanessi -PV Una Vignetta di PV
------------------------------------------------------------QUI le altre del giorno di ... a gentile richiesta.

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martedì 13 aprile 2010

EMERGENCY nella guerra d'Afghanistan


Krazy Karzai
By Nate Beeler - The Washington Examiner

Conflitto in quest'area: La scheda paese:

Afghanistan, arrestati 3 di Emergency
"E' stata la Nato, intervenga Frattini"

Sono accusati di complotto contro il governatore
La polizia sostiene di aver trovato nell'ospedale munizioni e cinture esplosive


Vauro VAURO Le vignette di Vauro

Articolo 21 - Press a poco

Preghiere e vergogne disconosciute

Nadia Redoglia
“Oggi all'alba, i soldati della coalizione internazionale hanno sparato contro un autobus civile in transito nella zona. Almeno 4 persone sono morte e altre 18 sono rimaste ferite. Tra le vittime ci sarebbero anche donne e bambini” E’ pressappoco questo, a parte le varianti sul numero di morti e feriti, il contenuto giornaliero delle notizie dal fronte ove stiamo esportando la democrazia, perché noi, costituzionalmente, si ripugna la guerra. Qualche riga per condensare massacri, buoni da inserire, quando va bene, tra gli oremus domenicali. Tre italiani di Emergency sono stati arrestati dal governo locale in collaborazione con l’Isaf -che siamo anche noi-. Il nostro ministro dell’amore, ammirabile nel suo personale album fotografico piazzato sul sito del ministero, partecipa agli arresti alimentando il fuoco (amico) con dubbi sul servizio apolitico dell'organizzazione e prega. Prega di tutto cuore che non ci siano connazionali complici dei terroristi ché, come italiano, si vergognerebbe.
Preghiere e vergogne da massacratori -che siamo anche noi- di donne e bambini massacrati, che solo Emergency può testimoniare quotidianamente, non ci sono mai pervenute.



Appello "Io sto con Emergency" www.emergency.it
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Complotti e verità
I primi pensieri su ciò.
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/
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EMERGENCY

Incredibili le accuse formulate contro i medici di Emergency operanti in Afghanistan.
Molti possono non gradire la loro equidistanza, parecchi approfittarne e altri vederla con sospetto ma troppi dimenticano che esistono imperativi morali contro il dolore.
Pubblicato da uber Uber Humour
Etichette: afghanistan, guerra



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PORTOS PORTOS Comic strip

Maramotti L'Unità

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Nuovi Alleati
Paride Puglia PUNCH

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Emergenza libertà!
max

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Tomas


Paolo Lombardi L'Inserto Satirico

Vauro

"Sarebbe una vergogna per l'Italia"
Io come Frattini, "prego"!
Prego che non sia un modo per sbarazzarsi di Gino Strada e della sua organizzazione, perché altrimenti sarebbe veramente una vergogna, la più infima che questo governo può farci provare di fronte non solo al mondo, ma all'umanità.
Andrea AllaFoa L'Inserto satirico


Conferme e smentite. Il portavoce del governatore di Helmand a PeaceReporter: "Mai detto che i tre italiani hanno confessato". Sul loro rilascio: "Le indagini continuano, sono in mano ai servizi segreti"
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GRAFFI SU EMERGENCY
Alecella


Ultima Ora
A Kabul gli altri 5 italiani che operavano nel nosocomio. aperto un fascicolo a roma
Lashkar Gah, Emergency lascia l'ospedale «Hanno raggiunto il loro scopo»

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domenica 11 aprile 2010

Intervista ad Uber.

Ormai sono due anni che conosco, tramite via telematica, Gianfranco Uber... un grande!
Un cartoonist coi fiocchi ed una persona stupenda!!
Lo vedete qui sotto mentre disegna in compagnia del suo fedele amico ... una cagnolona stupenda ...
la Tata.

Due anni che le mando una pacca virtuale alla fine di ogni mail.
"Purtroppo la Tata è mancata proprio questa notte.
Avevamo deciso comunque di farla addormentare
perchè durante le crisi respiratorie soffriva troppo ma le mie nipotine
di Milano volevano vederla, ci sono riuscite per poco e per fortuna
venerdì sera e sabato mattina è stata abbastanza bene.
Ci lascia un grande vuoto...

Questa cosa è molto triste ma così è la vita come direbbe anche il grande Vonnegut."
E così mi sono ricordata di questa intervista dove appare anche lei ed ho deciso di farne un post...


Per ascoltare l'intervista si deve cliccare QUI

I flash di Alberto Roveri: Gianfranco Uber (intervista video)



Ritratto di Uber fatto dall'amico Franco Portinari in arte Portos


La vignetta vincente il primo premio Concorso Brunetta.


16 settembre 2008 - E' Gianfranco Uber, genovese, pensionato ex bancario di 65 anni il vincitore del concorso per la più graffiante vignetta contro il ministro Renato Brunetta e la sua politica di riforma della Pubblica Amministrazione. Lo ha deciso all'unanimità la giuria composta dal disegnatore Vincino, dal critico d'arte Achille Bonito Oliva e dal disegnatore e autore televisivo Stefano Disegni.

Dice di lui Vincino:


- Gianfranco Uber
La sua vignetta su Gheddafi è stata pubblicata sul Foglio nella terza settimana del concorso. Sposato con Silvana da tanti anni, tre figli grandi (Alessandro, Michela e Carola), cinque piccoli nipotini - la più grande ha 5 anni la più piccola 19 mesi (Silvia, Tommaso, Francesco, Linda, Ludovica) -, che, "quando tutti insieme, utilizzo per testare il mio residuo senso dell'umorismo".
"Ora in pensione dopo una lunga attività professionale nell'ambito dell'informatica bancaria ho ripreso la vecchia passione del disegno umoristico abbandonato in gioventù per vili questioni economiche. La recente affermazione nel concorso bandito dal ministro Brunetta mi ha incoraggiato dandomi l'idea di poter ancora dire qualcosa con la matita. La pubblicazione sulla carta stampata penso che resti ancora il traguardo ambito da ogni cartoonist (vignettista non mi piace)".



Qui sotto altre vignette di Uber :
http://img184.imageshack.us/img184/6417/ultimaep2.jpg
ESTATE PUCCINIANA 2008
Il tenore Brunetta non avrebbe certo sfigurato nella parte del Principe della Turandot.
All'alba vincerà?


SOSPENSIONI
Sospendere la satira non è mai una buona idea.
( il giullare è Vauro)

Paradiso digitale terrestre
Dal 3 aprile in Italia non possono essere più venduti televisori senza decoder per il digitale terrestre. Nolenti o volenti questa mela ce la dobbiamo mangiare!


CESARISMO
Lo stop di Bossi alla riforma per il presidenzialismo preoccupa Berlusconi.


le ultime dal suo blog Uber Humour :


IL NUOVO TRATTATO START
Oltre alla firma del nuovo trattato per la progressiva riduzione delle armi nucleari Obama dichiara che in futuro saranno utilizzate solo per autodifesa.
Un esplicito avvertimento ai molestatori.

Pubblicato da uber
Etichette: armi, centrali atomiche, IRAN, OBAMA
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMwtGYLMS4A7ByGpvqmZMsVLe5n2YnTRclP6phzxKlTKD-_EXs8PO_0IM8dqF1axIgggyLqAYBT18II47FOIqIf8YcWemPE4T53Yq6e7mLHhJ36OsjjJXVDKgvn_bOaobKeybXRyt0hLaB/s400/autousata-rid.jpg

USATO SICURO

La battuta sarcastica risale ai tempi di Richard Nixon ma sembra ancora valida ai giorni nostri.
Pubblicato da uber
Etichette: berlusconi, centrali atomiche, sarkozy




PS: il cappello del mio blog l'ho ricavato da questa vignetta di Uber :

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgdN2Z01Nixko1B0UgHrkJ5nzTSkT2i-d10V_N69SmlPpDtMMGvO_d33lgYWJRIMeJ2d5fpWelIgZvbsPoBz0t3-8gHaiE3xq9bcO6n_EiAtpQDRsj9wFS0DfHtkVixS57dUycGM05dHM/s400/littlecesar-RID.jpg

sabato 10 aprile 2010

Katyn 2010, 70 anni dopo si rinnovano le lacrime.



Katyn 1940 + 2010

By Arend van Dam

Katyn tristemente famosa per il suo eccidio è stata oggi a distanza di 70 anni ancora testimone di un grande e triste evento per la Polonia.
L' aereo col presidente e tutti quelli che lo accompagnavano per la grave ricorrenza è precipitato .



Lech Kaczynski
Lech Kaczynski.
Photograph: EPA



Katyn ancora fatale per la Polonia:
è la volta del presidente Kaczynski

Maledetta sia la foresta di Katyn per la Polonia. Destino cinico e baro, a trovarvi la morte questa mattina, proprio in corrispondenza dei 70 anni dall’eccidio dei 20 mila soldati polacchi ad opera della Russia comunista di Stalin, è stato il presidente, Lech Kaczynski, passeggero assieme alla consorte Maria e ad altri esponenti di alto rango del governo e delle istituzioni polacche (il capo di stato maggiore, Frantiszek Gagor, il governatore della banca centrale, Slawomir Skrzypek, il viceministro degli Esteri, Andrzej Kremer, alcuni deputati, il candidato conservatore alle prossime presidenziali Gosiewski, il vescovo cappellano dell'esercito, per citarne solo alcuni) del velivolo schiantatosi fatalmente in fase di atterraggio nei pressi dell’aeroporto di Smolensk, non lontano da Katyn quasi al confine russo-polacco. Il presidente era atteso oggi proprio a Katyn per le commemorazioni del famigerato eccidio; non a caso, della folta delegazione polacca facevano parte anche alcuni tra i parenti delle vittime. I morti sarebbero in tutto 96, compresi i membri dell’equipaggio, ma il bilancio finale potrebbe fornire numeri differenti. Non ci sarebbero superstiti. Il fratello gemello del presidente Kaczynski, Jaroslaw, non è tra le vittime, come si era vociferato inizialmente, essendo rimasto in Polonia.

Le dinamiche dell’accaduto non sono ancora del tutto chiare. Le autorità locali e i responsabili dell’aeroporto parlano di errore del pilota al quale sarebbe stato sconsigliato l’atterraggio vista la fitta nebbia; invece di tornare indietro in direzione di Minsk o proseguire verso Mosca, come gli avrebbe suggerito la torre di controllo, il pilota ha insistito nei suoi tentativi di atterraggio, e il terzo (alcuni riportano il quarto) sarebbe stato quello fatale. Prima di schiantarsi al suolo e prendere fuoco, l'aereo precipitando avrebbe toccato le cime degli alberi. In ogni caso, Varsavia aspetta di ricevere da Mosca «tutte le informazioni sulle cause che hanno portato alla caduta dell'aereo», come ha dichiarato l'addetto stampa dell'ambasciata polacca nella capitale russa, Pavel Koch. Come a dire che la versione delle prime ore fornita dalle autorità locali necessita di ulteriori verifiche. Verifiche che da parte russa verranno coordinate dal premier Vladimir Putin, subito nominato dal presidente Dmitri Medvedev a capo della commissione d’inchiesta incaricata di esaminare il caso.

Putin si era recato lo scorso giovedì proprio a Katyn per partecipare alla cerimonia di commemorazione delle vittime dell’eccidio, la prima volta per una massima autorità russa, alla presenza delle più alte cariche polacche di ieri e di oggi: il premier Donald Tusk, gli ex presidenti Lech Walesa, leader di Solidarnosc, e Tadeusz Mazowiecki, primo capo dello Stato dopo la caduta del regime comunista protetto da Mosca. Mancavano invece significativamente i fratelli Kaczynski, che in politica estera erano divenuti il simbolo di una Polonia dal forte senso d’identità nazionale nonché della grande voglia di riscatto di un paese vessato dalla storia che sente ancora di doversi guardare dai russi ad est e dai tedeschi ovest, e non si fida di francesi e inglesi, memore dell’abbandono nelle mani naziste subito all’inizio della seconda guerra mondiale, e guarda agli Stati Uniti per la propria sicurezza, sebbene incominci a diffidare anche dell’amministrazione Obama dopo la decisione di sospendere lo schieramento della difesa antimissile in Europa e il nuovo START firmato con il Cremlino. La presenza di Putin a Katyn secondo i Kaczynski non può quindi essere sufficiente a riconciliare Mosca e Varsavia, anche perché il premier ed ex presidente russo non si è mai scusato a nome del suo paese per l’eccidio compiuto, attribuendo ogni colpa al regime staliniano come se fosse stata qualcosa di disgiunto dal popolo russo e dalla sua storia.

Metaforicamente, si può dire che il vecchio Tupolev 154 di fabbricazione sovietica non ha voluto perdonare questo sgarbo diplomatico di Lech Kaczynski al leader russo, complice certamente l’imprudenza del pilota, le condizioni ambientali e atmosferiche, nonché la malasorte che continua a fare di Katyn un luogo tragico della memoria e dell’identità storica dei polacchi. Walesa ha parlato di «secondo disastro di Katyn», di come «i sovietici hanno ucciso l'elite politica polacca a Katyn 70 anni fa» e di come «oggi l'elite polacca è morta sempre a Katyn mentre si stava recando a rendere omaggio ai polacchi uccisi». Ma per quanto si tratti di un grave colpo morale per la nazione, sul piano interno il sistema politico democratico e pluralistico che ha spazzato via il comunismo si è ormai ampiamente consolidato ed è già pronto a ripartire, con il lutto al braccio ma deciso a non farsi destabilizzare da quanto occorso stamane al presidente e ai suoi autorevoli compagni di sventura, tanto è vero che verranno presto indette elezioni anticipate da cui emergerà il successore di Lech Kaczynski al vertice del paese. Per un popolo abituato a risorgere dalle macerie (basti pensare all’eroica ricostruzione della splendida città vecchia di Varsavia dopo l’armageddon nazista), si tratta in fondo solo di un doloroso incidente di percorso. Morto un presidente se ne fa un altro, la Polonia resta.

10 Aprile 2010

Polish tragedy
By Martin Sutovec - Slovakia


Polish President Lech Kaczynski
By Dave Granlund - Politicalcartoons.com

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Katyn
Paride Puglia PUNCH


Steve Breen