martedì 18 agosto 2009

Un anno di satira!



Un anno di satira!


Il Quotidiano della Satira (potete sfogliare QUI lo speciale) compie un anno di vita! Festeggiamo per l'occasione con un inserto di 8 pagine e con la collaborazione di circa cinquanta autori di fama nazionale e internazionale.
100 copie dell'edizione cartacea saranno distribuite gratuitamente durante la manifestazione Vigne e Vignette che si svolgerà a Sant'Agata de' Goti dal 20 al 23 agosto del 2009...

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Pubblicato da Giulio Laurenzi
Etichette: il quotidiano della satira, laurenzi
da http://www.insertosatirico.com

Sfogliatelo merita!!!




PS: l'omino coll'impermeabile è di Roberto Mangosi

Vignette ? no... quadretti!



Dopo un periodo di forzata inattività ecco il ritorno di uno dei più incisivi vignettisti italiani BRULLIOTOI






I quadretti di Brulliotoi

Ma chi è Tullio Boi é un vignettista che si firma Brulliotoi: quasi l' anagramma del vero nome, Tullio Boi, è un ingegnere cagliaritano quarantasettenne che si rilegge come Brullio (che in sardo vuol dire "scherzo")Nei suoi Quadretti si trova una satira a tutto campo, una via di mezzo tra vignette e strisce comiche, rigorosamente minimaliste, in grigio ed agrodolce: i protagonisti sono generalmente i Cervelli, ma talvolta i Cerbedhus (la versione sarda!) o Cau-Boi, il muccoide disabile. Se volete conoscerli meglio: www.brulliotoi.it


Sotto qualche quadretto ripescato nell'armadiodi CAU :

LA RESILIENZA







QUI il libro " Il cervello della mucca in carrozzina"

Curiosità : la mia amicizia con Tullio è nata un anno e 1/2 fa quando si è iscritto al forum di Aenigmatica per conoscere quella pazza che tutti i giorni raccoglie un cestino di vignette .

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17 agosto ' 09



da corriere.it

Strepitosa!


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MUSICALMENTE PARLANDO ...

Non ho mai avuto simpatia per Bossi (anzi!!!), ma quando parla di cambiare l'inno nazionale ... beh ... ad un musicofilo come me (che bypassa eventuali ragioni patriottiche) non può non venire un PENSIERO!


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Pubblicato da brulliotoi
Etichette: brulliotoi, inno nazionale

da INSERTO SATIRICO



QUI le altre di oggi a gentile richiesta

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lunedì 17 agosto 2009

Obama - Joker


Arts & Living: Comics

Arts & Living: Comics

Arts & Living: Comics


Obama , presidente americano è molto colpito dalla satira
questo è tutto nella norma ma
in questi giorni ha fatto molto scalpore la comparsa di poster che lo ritraggono come il personaggio dei fumetti il cattivo per eccellenza il supercriminale Joker l'antagonista di Batman
già dal n°1.

slideshow con le vignette che hanno fatto più scalpore
ed articolo sul washingtonpost.com

Poster
Il presidente è ritratto come il cattivo di Gotham City nell'ultima versione interpretata da Heath Ledger, col trucco nero agli occhi, il cerone bianco, le cicatrici ai bordi della bocca. Sotto il volto, al posto del consueto «Hope», compare la scritta «Socialism».
File:Drark knight1 gip.jpg




Altre notizie qui : New Anti-Obama 'Joker' Poster


16 agosto '09


Non ci fate caso: queste cose accadono solo dopo ...certi festini ferragostani
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Pubblicato da Andréa - ALLA FOA!!!
Etichette: ALLA FOA, Berlusconi, roberto maroni, sicurezza

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Pubblicato da Umberto Romaniello su http://www.insertosatirico.com/

Le altre del giorno QUI
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Benigni tra i terremotati.



«I COMICI DEVONO FA RIDERE» ed a lui riesce bene.

sabato 15 agosto 2009

14 -15 agosto '09



Bunker

Pubblicato da Mauro Patorno
Etichette: bunker, Patorno

da INSERTO SATIRICO


Buon Ferragosto!



PERSEIDI

Pubblicato da Mauro Patorno
Etichette: bunker, Patorno
da INSERTO SATIRICO


Le altre vignette le trovate QUI
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Sotto l'ombrellone : Buon Ferragosto! e... la torta per Roberto Mangosi!...AUGURI!

TUTTI ASSUNTI


Innanzitutto: Auguri di Buon Compleanno al mitico Roberto Mangosi!!!!!
Mille di questi giorni (Matusalemme).

Quanti anni compie? Vi posso solo dire che io ho 2 anni in più e, facendo la somma delle nostre età, superiamo di poco i 100 anni.
In pratica, assieme, siamo una quercia secolare!

Per Ferragosto si festeggia l'assunzione (in quanto, se uno viene assunto, si festeggia). Auguri, da parte del Governo, ai disoccupati, cassintegrati, prossimi al licenziamento autunnale e affini.
Eh, sì. A Fini pure.

Il soggetto della vignetta, della serie "Agosto, vignetta mia non ti conosco", è Bossi.
Causa colpo di sole a Isola La Russa, dorme beato; da duro leghista, di leggere questo Blog in italiano e siciliano, se lo sogna!



Benemerita

L'Italia ha quel che si Benemerita

Scoppia la polemica a seguito dell'articolo di Giorgio Bocca, in cui l'intellettuale accusa i Carabinieri di collusione con la Mafia ....


A loro va tutta la mia stima e solidarietà.
Personalmente non ho nulla in contrario nei loro confronti.
Prima di tutto perchè hanno una famiglia:




In secondo luogo, invece di alzare la paletta per prendermi la multa, preferiscono prendersela con una pallina:



In terzo luogo, giustamente bloccano chi ha preso il volo, non rispettando i limiti di velocità:




Poi, pensandoci bene, se non ci fossero loro, questo sarebbe il triste epilogo della Società:



Infine, il vero motivo è che a me piace tantissimo l'HI-FI:



L'Alta anzi, ALTISSIMA FEDELTA, Marescià!!!
link : www.crepapelle.blogspot.com

Grandiosi ... ma non dormiranno mai?

venerdì 14 agosto 2009

giochi per ferragosto


9 giochi in collaborazione per finire le ferie...

Con reg, questo è il mio contributo.



La dentista

La dentista

Dalla sua testa china,
sopra il mio volto teso,
scendono ricci scuri,
quasi a voler celare
i neri occhi profondi
che sembran ricordare
vaghe stelle d'oriente.
E sotto il bianco velo
immagini il profilo
di due labbra tumide
dischiuse nel sorriso...

ma la sua mano regge
il detestato trapano.
di Sergio Mori


Il cavadenti nell' arte:


Caravaggio - Il cavadenti 1609 Pittura ad olio 139,5 x 194,5 cm Firenze Palazzo Pitti



Il cavadenti-Pietro Longhi, ca 1750, Milano, Pinacoteca di Brera



Estrazione dentaria, Johann Liss, 1616.




Estrazione della pietra della follia, di Hieronymus Bosch.


Dedicato a Lori.

Ringrazio Sergio per la bella poesia .

Banksy vs Bristol Museum




BANKSY, l’artista invisibile

04 agosto 2009
| Chiara Meattelli

Londra. Per anni le autorità di Bristol hanno provato a catturarlo mentre imbrattava i muri della città con i suoi graffiti. Oggi sono costrette a proteggerlo mentre lui, in gran segreto, organizza la più grande esibizione delle sue opere nel museo comunale. Si intitola “Banksy Versus Bristol museum”, ovvero Banksy contro il museo di Bristol, ed è l’ultima sfida del più celebre artista di strada. L’esposizione, gratuita, include cento opere: dai graffiti a un camioncino di gelati bruciato in mezzo all’atrio, a un agente in tenuta antisommossa in sella a un cavallo giocattolo per bambini. Ci sono anche dipinti inediti, composti con la sua tecnica dello stencil, ovvero gli stampi che gli consentono di lasciare il segno nel minor tempo possibile. Poi ancora statue modificate con un senso estremo del paradosso, come il leone dalla cui bocca pende la frusta del domatore, del quale non resta altro che la divisa ai piedi del basamento.
--> Solo la direttrice del museo, Kate Brindley, e due consiglieri comunali, erano a conoscenza dell’installazione: «È stato Banksy a imporre la segretezza, è l’unico modo per lavorare con lui; mentre il suo team allestiva l’esibizione, ho detto allo staff che l’edificio era occupato dal set di un film». Da vandalo a patron artistico di Bristol: quella di Banksy, che oggi vive a a Londra, è una parabola del figliol prodigo in chiave urbana. La mostra resterà aperta fino al 31 agosto: l’obiettivo iniziale dei centomila visitatori non solo è stato già raggiunto, ma addirittura raddoppiato. Hotel, ristoranti e caffè della città registrano incassi record grazie al Banksy-effect. Il consigliere comunale Simon Cook ha disposto che dal 5 agosto il museo sia aperto fino tardi ogni mercoledì «per incontrare l’enorme richiesta del pubblico», inoltre è stato assunto ulteriore personale per gestire il grande afflusso di visitatori, con code già in strada.
In mostra c’è anche il “Pet Store”, gli animali robotizzati che l’artista aveva esposto lo scorso ottobre a New York: würstel che si cibano di senape, bastoncini di pesce che nuotano dentro un acquario e altre bizzarre rappresentazioni che servirebbero a sensibilizzare la coscienza sul benessere degli animali. «È la prima volta che utilizzano i fondi dei contribuenti per appendere i miei lavori invece che per toglierli di mezzo» dice il graffitaro più celebre del mondo alla Bbc, ma rigorosamente per posta elettronica. Infatti nessuno l’ha mai visto: la leggenda vuole che nemmeno il suo agente conosca la sua faccia e neppure i genitori conoscerebbero la sua identità artistica. Ma il Daily Mail, lo scorso anno, dichiarava di aver scoperto l’arcano: Banksy è Robin Cunningham, ha 35 anni e viene da una famiglia benestante di Bristol. Notizia né confermata né smentita, nonostante le fitte investigazioni del tabloid e di altre testate ben più rilevanti. L’unica cosa certa è che l’elusività dell’artista è un aspetto chiave della sua popolarità. La curiosità è talmente alta che qualcuno ha persino messo all’asta, su eBay, un cartone di pizza ritrovato a Los Angeles, con presunte tracce del suo dna.
Per molti Banksy è un genio, per altri solo un clown, ma nessuno gli ha mai negato un perspicace senso dell’umorismo. Irriverente e provocatore, usa l’ironia come un’arma ogni volta che attacca istituzioni, politici, capitalismo o quando riproduce scene e simboli di guerra: il graffito della bambina che abbraccia amorevolmente una bomba è ormai un’icona della guerrilla art, così come il lanciatore di fiori con il volto mascherato. A popolare le sue visioni ci sono milioni di ratti, soldati, poliziotti e scimpanzè, che in uno dei quadri in mostra prendono il posto dei ministri al parlamento inglese. In un altro, Simon Cowell, l’inventore dell’X Factor inglese, siede al tavolo di fronte alle ballerine di Degas.
È vero quel che dice parte della critica: le sue immagini sono simili, a volte indistinguibili, da quelle di Blek le Rat, alias Xavier Prou, l’artista di strada francese che, oltre ad aver utilizzato spesso i ratti nei suoi dipinti, inventava la tecnica degli stencil vent’anni prima del graffitaro di Bristol. Eppure, ironia della sorte, Prou è diventato popolare solo dopo, e solo grazie, al suo discepolo: «Banksy ha preso alcune mie idee e le ha cambiate; ha portato il mio stile a un livello internazionale, per me è come un figlio» spiega le Rat al “Times”. Viene in mente una delle opere esposte alla mostra di Bristol, una lastra su cui è incisa la frase di Picasso: “Il pessimo artista imita, quello bravo ruba”, con Banksy che ha manifestamente cancellato la firma del pittore per metterci la propria. L’arte di provocare oltre ogni limite, come quando scriveva sul suo sito: “È incredibile quanto, voi idioti, abbiate speso per comprare questa m...”. Dedicato, tra gli altri, a Brad Pitt e Angelina Jolie, i che avevano appena lasciato 200.000 dollari alla sua mostra di Los Angeles. Ma la lista è lunga: Banksy ha contraffatto 500 album di Paris Hilton inserendo titoli come “Perché sono famosa?”; è piombato nei musei, dal Metropolitan al Louvre, per sovrapporre i suoi quadri agli originali; ha dipinto scale e cieli paradisiaci sul muro israelo-palestinese in Cisgiordania. È un fenomeno globale, inarrestabile: qualche giorno fa hanno scoperto i suoi graffiti contro il capitalismo sui muri di Timbuktu, nel Mali. Genio o clown, conosciuto o anonimo, venduto a Hollywood o fedele solo alla smania di provocare, Banksy continua a sorprendere e far parlare di sé. Per quanto ancora?
Almeno fino quando, camminando per le strade di Londra, e incrociando l’inconfondibile segno del suo passaggio, non ci si senta più così tremendamente fortunati.
chiara_meattelli@yahoo.co.uk
da ilsecoloxix.it

se ne parla anche qui:
Banksy, l'arte a caccia di contraddizioni di Cesare Buquicchio FOTOGALLERY DELLA MOSTRA Banksy realizza una campagna video per la sua mostra a Bristol

giovedì 13 agosto 2009

13 agosto '09


da corriere.it






giovedì, 13 agosto 2009
E tu, di che razza sei?

Clicca per ingrandire la vignetta. A proposito della vigna, è in preparazione una campagna che uscirà a breve su Mamma! e chissà, magari anche su qualche cartaceo... Attendere prego.
P.s. dai, le mie vignette portano bene :-). La vicenda Innse si è conclusa positivamente e può essere che ha fatto storia. Quando alla resistenza di un gruppo convinto, pervicace ed unito, si accompagna anche un minimo di visibilità mediatica (ad esempio il "famigerato" Tg3). Tanto per dire a quelli che "la televisione non conta". Sì certo, come no.
Quote
Mauro Biani © broiolo|Feed RSS|ore 00:02 | Link diretto |
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Le altre di oggi QUI