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sabato 4 giugno 2022

International Cartoon Contest and Exhibition- NORWAY 2022

 

International Cartoon Contest and Exhibition- NORWAY 2022

“Refuse To Stay Silent: Stop Violence against Women

Worldwide"

243 million women and girls were abused by an intimate partner in the past years 2020-2021, according to the United Nations. Violence against women statistics was already painting a dark picture compared with previous years, and the virus has now severely aggravated the situation.

The already staggering numbers are not to be taken at face value, as a large proportion of cases go unreported. The frequent impunity of perpetrators, stigma towards the victims, and self-inflicted societal shame lead many women and girls to be silent. Abuse, traditionally represented as merely physical, manifests itself in many forms: battery, psychological abuse, marital rape, femicide, rape, forced sexual acts, unwanted sexual advances, child sexual abuse, forced marriage, street harassment, stalking, cyber-harassment, human trafficking (slavery and sexual exploitation), female genital mutilation, child marriage and more…

As countries went into lockdown to stop the spread of the virus, violence against women intensified, especially domestic violence, and the challenges of reporting it grew. Some countries saw calls for help rise significantly, with phone calls to helplines increasing five-fold. Yet,

the number of regular reports fell in others, as access to support via channels became more limited. In a perverse cycle, a lot of women found themselves more isolated as the risk of violence in intimate relationships increased, frequently only in contact with their own abusers for long periods of time, unable to ask for help.

We know the cartoons speak a universal language. Sometimes the text needs to be translated, but that is unnecessary for most cartoons. You can cry, laugh or get excited about them at first glance, and sometimes readers may have to think a little. cartoonists want you to laugh, cry or get mad about the sad, crazy, and cruel things on our planet, to raise awareness about what is happening. For that, our purpose in this contest is to create the main theme combining cartoonists from the whole world on tailored subjects about women's rights and stop violence against them worldwide and protect them because it's a global social crisis. And it has devastating consequences for the societies of the entire world.

We Shouting about the perpetuation of violence against women worldwide: ”stop”.

Terms and Conditions of Participation in the International cartoon contest and exhibition- Norway 2022.

Please read the terms and conditions of participation attentively!.

1. The main theme:

(Refuse To Stay Silent: Stop Violence against Women Worldwide). 

venerdì 26 novembre 2021

No alla violenza sulle donne


Maltrato -David Vela  Cervera, España .


No alla violenza sulle donne

di Francisco Punal Suarez

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per denunciare la violenza contro le donne in tutto il mondo e chiedere politiche in tutti i paesi per la sua eliminazione.

Tale data dovrebbe includere tutti i giorni dell'anno.

Sono molti i fattori che favoriscono l'aumento di questo flagello che fa vergognare la specie umana. Da tempo immemorabile prevalgono atteggiamenti sessisti. La società, la famiglia e gli stessi media lo hanno incoraggiato. L'educazione è essenziale per combatterlo, l'esempio quotidiano a casa e sul lavoro, non le molestie sessuali, che le donne guadagnano come gli uomini a parità di lavoro, la non discriminazione, la prevenzione degli inganni e dei rapimenti che portano alla forza della prostituzione, fino all'indifferenza dei giudici agli abusi e alle molestie subite dalle donne, e gli stupri quotidiani...

Ci sono state manifestazioni in molte città del mondo con la richiesta collettiva di fermare quello che è un oltraggio e denunciando la mancanza di una prospettiva di genere nella magistratura e nei responsabili dell'amministrazione della giustizia, una questione molto dibattuta negli ultimi tempi. Se la giustizia è sessista, non è giustizia.

I governi devono essere più preoccupati di garantire la continuità delle politiche volte a eliminare le norme sociali discriminatorie e rafforzare i programmi per prevenire e combattere la violenza di genere, queste sono state le richieste globali.

Delle migliaia di vignette realizzate sull'argomento, con il loro carattere critico e di denuncia, Fany Blog ne offre in esclusiva ai suoi lettori una breve selezione. 

Matrimonio -Marilena Nardi, Italia.

La manzana de Eva -  Elena Ospina, Colombia.

Machismo - Karry, Perú.


No a la violencia contra la Mujer

Por Francisco Punal Suarez

El 25 de noviembre es el Día Internacional para denunciar la violencia que se ejerce sobre las mujeres en todo el mundo y reclamar políticas en todos los países para su erradicación.

Esa fecha debe contemplar todos los días del año. 

Hay muchos factores que favorecen el aumento de esa lacra que averguenza a la especie humana. Las actitudes machistas predominan desde tiempos inmemoriales. La sociedad, la familia y los propios medios de comunicación la han fomentado. La educación es fundamental para combatirla, el ejemplo diario en la casa y en el trabajo, el no acoso sexual, el que la mujer gane lo mismo que el hombre en igual trabajo, la no descriminación, el impedir los engaños y secuestros que llevan a la fuerza a la prostitución, terminar con  la indiferencia de los jueces a los atropellos y acosos que sufren las mujeres, y las violaciones a diario...

Hubo manifestaciones en muchas ciudades del mundo con la demanda colectiva de parar lo que es una indignidad, y denunciando la falta de perspectiva de género en el poder judicial y los responsables de la administración de justicia, una cuestión muy debatida en los últimos tiempos. La justicia si es machista, no es justicia.

Es necesario que los gobiernos se preocupen más por garantizar la continuidad de las políticas dirigidas a la eliminación de las normas sociales discriminatorias  y el refuerzo de los programas de prevención y lucha contra la violencia de género, fue el clamor mundial.

De las miles de caricaturas realizadas sobre el tema, con su carácter crítico y de denuncia, Fany Blog le ofrece a sus lectores en exclusiva, una breve selección de ellas.

Afganistán - Anne Derenne, Francia.

Egoismo - Xaquin Marin, Galicia.

Libre - Zuleta, Colombia.

Malala - Stella Peralta, Colombia.

Muros -  Xavier Bonilla, Ecuador.

No al matrimonio infantil - Adene, Francia.

Prisión - Marco de Angelis, Italia.

Regalo navideño - Santiago Neltair Abreu, Brasil.


Talibanes -Hicabi Demirci , Turquía.

Violencia machista - Marcus Vinícius Billo, Brasil.

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mercoledì 21 aprile 2021

Grillo, babbo maschilista: "arrestate me!"

 

COPIA DAL VERO

Portos / Franco Portinari


Grillo Parlante

Gio / Mariagrazia Quaranta




Marilena Nardi : "Ringrazio Carolina Capria per questa lucida riflessione sulla cultura dello stupro":

La cosa secondo me più utile che possiamo fare non è parlare di Grillo ma piuttosto del perché quello che ha fatto Grillo è normale. E quindi di cultura dello stupro. 

Cultura dello stupro è l’insieme di quei comportamenti che vengono messi in atto all’interno della società per normalizzare lo stupro. 

Cosa significa “normalizzare lo stupro”? 

Non significa celebrare chi lo compie, anzi, ma ritenete che lo stupro sia una cosa che può capitare, una cosa che può rientrare nella vita di una donna, una fatalità con cui una donna è chiamata a fare i conti. E infatti sarà LEI a dover mettere in atto una serie di comportamenti finalizzati a evitarle la violenza. Non ci preoccupiamo di educare gli uomini al rispetto, all’affettività, a riconoscere le dinamiche di potere e sopraffazione, ma chiediamo alle donne di non ubriacarsi, non viaggiar, non andare in giro di notte, accelerare il passo se sono sole e si sentono osservate. 

Come si normalizza lo stupro? 

Tanto per cominciare analizzando sempre la condotta della vittima e mai quella dello stupratore - cosa che i media sono bravissimi a fare. È lei che mente, è lei che poteva comportarsi diversamente, è lei che non si è sottratta e ha lasciato che lui le sfilasse i jeans (celebre sentenza del 1998). È lei che doveva urlare, è lei che doveva correre alla polizia, sempre lei che doveva fare questo e fare quello per dimostrare di essere vittima. E poco ci importa che le vittime ci raccontino le difficoltà nel comprendere l’accaduto e reagire; noi sappiamo bene come quale debba essere la condotta della vittima perfetta. 

Poi derubricando la condotta dello stupratore a “ragazzata”, “stronzata”, “gioco sfuggito di mano”, sottintendendo così che tutto sommato agli uomini può capitare di perdere un po’ il controllo, sono pur sempre cacciatori. 

Dati questi presupposti, quello che ha fatto Grillo non rappresenta nulla di particolarmente significativo, è rimasto nei ranghi del sistema che le donne vittime di stupro e le persone che si occupano di violenza, denunciano ormai da decenni.



Riccardo Mannelli



Zoologia
Fulvio Fontana





CONTE DICE QUALCOSA SUL VIDEO DI GRILLO. FINALMENTE
Ci ha messo un po’ prima di dire ufficialmente qualcosa sull’incredibile video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro; ma alla fine anche Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S, ha emesso un comunicato. Eccolo qui sotto tra virgolette. Poteva esporsi con parole più severe e meno diplomatiche? Forse. Ma intanto, a differenza di tanti alti papaveri del Movimento che l’hanno buttata solo sulla “comprensione umana”, l’ex presidente del Consiglio ha citato la ragazza italo-svedese svillaneggiata da Grillo. "Comprendo le preoccupazioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la presunta vittima, la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che stanno vivendo anche loro momenti di dolore e sofferenza".
(La fotovignetta di Osho è presa dalla prima pagina del quotidiano "Il Tempo". "Le du' cose" sono ovviamente donne e magistratura).
Michele Anselmi
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1398252473871711&set=a.110979979265640


E' consenziente
Soria


Non mi resta che piangere!
Soria


Boscarol

giovedì 26 novembre 2020

25 novembre Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - 2020


Grido di Donna

Gio / Mariagrazia Quaranta





Qualche tempo fa un distinto signore, fra l’altro un grande artista da cui mi sarei attesa sensibilità e compartecipazione, mi ha rimproverata di disegnare troppo spesso le donne come vittime della violenza maschile. Non ne poteva più (…lui!) di questa raffigurazione della donna come vittima, a suo dire fuori tempo, fuori contesto, perché “lui, di donne in quella situazione non ne aveva mai incontrate e anche fra le coppie di sua conoscenza, uomini e donne avevano un rapporto paritetico e solidale”.

Un po’ come se io dicessi, siccome mangio tutti i giorni, non credo che qualcuno possa morire di fame...

Inutile replicare, l’arguto e gentile signore dal machismo ben dissimulato, ha chiuso la conversazione salutando ed eliminandomi dalle sue amicizie (social). Poco male si dirà. In realtà, anche atteggiamenti di questo tipo, certo in misura diversa, sono parte del problema.

Se proviamo ad analizzare oggettivamente, dati alla mano, il dramma della violenza sulle donne, scopriremmo che in Italia, per esempio, in periodo di lockdown, gli omicidi sono diminuiti ma i FEMMINICIDI sono aumentati: è stata uccisa UNA donna ogni DUE giorni.

La violenza non è però legata all’emergenza, è strutturale.

Come spiega la filosofa Giorgia Serughetti oggi su Domani, “la violenza che colpisce ad ogni angolo del globo è una pandemia che dura da millenni. A farne le spese sono donne di ogni nazionalità, condizione sociale, livello di istruzione o professionale. A commetterla sono uomini comuni, quelli di cui il vicino di casa dice ‘salutava sempre’, o di cui i media celebrano le virtù di ‘imprenditore di successo’. (...)

La violenza sulle donne da parte dei loro “uomini normali” è anche una scelta politica.

Durante la pandemia il fenomeno della violenza contro le donne si è aggravato a causa delle misure di confinamento, ma le istituzioni si sono mosse tardi e con difficoltà. Nella Giornata internazionale del 25 novembre, il bilancio dell’anno mostra una preoccupante sottovalutazione del fenomeno.”

#25Novembre #Domani #GiorgiaSerughetti #femminicidio #InternationalDayfortheEliminationofViolenceagainstWomen

MarilenaNardi #NoMoreViolenceAgainstWomen 



 



Giornata mondiale contro la violenza sulle donne International day for the elimination of the violence against women #courrierinternational #cartooningforpeace #cartooningforsolidarity

Marco De Angelis




wouldn’t it be good to be in your shoes

even if it was for just one day?

Magnasciutti


Dedicata a tutte le piccole e grandi principesse che vivono le storie scritte da altri, rinchiuse nelle torri in balia di draghi violenti e sempre in attesa di un principe che le salvi.

Dedicata alla mia bambina, perché possa scrivere da sé la sua storia e perché possa sempre trovare in sé la forza di scendere da qualsiasi torre.

#iodicono alla violenza sulle donne

Alagon



La cosa brutta delle “giornate” è che durano solo una giornata. E che molti non la rispettano neppure per 24 ore

#giornatacontrolaviolenzasulledonne #vignetta #donne #noviolenza

Lele Corvi




 Confesso di avere qualche riserva sull'efficacia di queste "giornate". 

Anche perchè ormai ogni giorno ce n'è una che ovviamente porta a far dimenticare l'argomento della precedente che invece, normalmente, dovrebbe essere ricordato in tutti i giorni dell'anno.

Ma in ogni caso voi, carissime, state sempre attente!

Gianfranco Uber



Il mio pensiero va a Marilena Nardi, una grande artista che spesso si confronta con piccoli uomini, in tutti i campi una donna di successo da fastidio a tanti maschietti anche nel mondo della satira, ma spesso si tratta di invidia.

Paolo Lombardi



#giornatacontrolaviolenzasulledonne

Averi.

Mauro Biani



Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

#25novembregiornatamondialecontrolaviolenzasulledonne #violenzadigenere

Durando




Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

#25novembregiornatamondialecontrolaviolenzasulledonne #violenzadigenere

Anne Derenne



#GiornataControLaViolenzaSulleDonne #femminicidi #25novembre #25novembre2020 #25Nov #panchinerosse #satiraneurodeficiente #noallaviolenzasulledonne #stopviolenceagainstwomen #IChinson

Mario Airaghi




Mario Bochicchio



25 novembre 2020 - Giornata Mondiale Contro La Violenza Sulle Donne. "Questo NON è Amore!" By Chenzo, www.chenzoart.it #giornatainternazionalecontrolaviolenzasulledonne #stopallaviolenzasulledonne #nonstozitta #25novembre #noallaviolenzasulledonne #chenzo

Lorenzo Bolzani - Chenzo.



Al di la dei sentimenti, quanti sbagli abbiamo commesso e commettiamo noi maschi...il bardo pero' gia' lo sapeva...

Tiziano Riverso

PS: la poesia molto probabilmente non è del bardo ma di un lavoro teatrale italiano ma quel che contano sono le parole, non l'autore!




Antonio Gallo


Oggi è la giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, obiettivo ancora molto lontano per tutti i Paesi del mondo.

Solo in Europa, 1 donna su 10 ha subito una qualche forma di violenza sessuale. Quando finirà? 

#25novembre #iolochiedo





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