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lunedì 27 febbraio 2023

MUTO COME UNA VIGNETTA di Claudio Mellana


 


Claudio Mellana


MUTO COME UNA VIGNETTA

ELOGIO DEL DISEGNO UMORISTICO SENZA PAROLE

2022, cm 21 x 30, pp. 304, colore


Il libro è una grande antologia di disegni umoristici senza parole raccolti in tutto il mondo e suddivisi per argomenti. Oltre 600 disegni e 332 autori arricchiscono le pagine di questo volume, davvero unico nel suo genere. Le tematiche spaziano su temi che vanno dal sesso alla religione, dai militari alla musica per arrivare all’amore e all’arte. Le pagine introduttive sono un corposo saggio dell’autore sul disegno senza parole.


Codice Prodotto: P63F92B73D17F7

EDIZIONI  IL PENNINO

https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?



L'AUTORE

Nato a Torino nel 1948. Con l'amicoDario Mairano ha fondato, nel 1970 la rivista underground "Pelo & Contropelo".

Dal 1972 ha collaborato con "Ca Bala", "La Stampa", "Paese Sera", "ABC" e "Planete". Con Dino Aloi ha pubblicato per Feltrinelli "Un lavoro da ridere" e per Il Pennino "Umoristi in Piemonte" e "Casimiro Teja, sulla vetta dell'umorismo".

Attualmente collabora con "Buduàr" e "Vicenzapiù".

martedì 27 dicembre 2022

venerdì 23 dicembre 2022

Auguri 2022 e i trent'anni del Pennino

 

Natale 2022

Auguri calorosi  (forse)

Dino Aloi


Auguri caro Dino e Tantissime Congratulazioni per i Trent'anni della tua casa editrice

UMORISMO, SATIRA, ARTE, NARRATIVA

https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?













Dove nasce la passione per l'umorismo

Dino Aloi nasce nel 1964. Nel 1981 organizza la sua prima mostra con i vignettisti. Nel 1987 crea Il Pennino d’Oro che nel 1992 trasforma nella ditta Il Pennino S.a.s. attraverso cui organizza mostre e edita libri legati a umorismo e satira.

Dino Aloi di Milko
Il Pennino gestisce mostre in Italia e all’estero sul tema storico utilizzando un archivio di oltre 40.000 giornali satirici che vanno dal 1848, anno di pubblicazione delle prive riviste del settore, per arrivare ai giorni nostri. Le mostre spesso hanno anche carattere tematico legate a prodotti locali (sia con ricerca storica che con materiale realizzato appositamente).

L’umorismo resta uno dei modi migliori per raccontare e comunicare messaggi, sia a carattere didattico che a carattere ludico. Per molte mostre organizzate per Enti pubblici (Comuni e Regioni) ha anche curato il coordinato di immagine relativo (comunicazione piana e comunicazione esterna con studio di immagine).

Contemporaneamente gestisce campagne pubblicitarie per vari enti e società private, sempre legate all’umorismo, lavorando con alcuni tra i migliori disegnatori italiani. Tra le altre ricordiamo alcune campagne per Seat e società consociate (Pagine Gialle Elettroniche), ASL e Enel attraverso l’agenzia Opera. Per altre società private ha organizzato e pianificato la realizzazione di mascotte, sempre con l’ausilio del disegno umoristico.

Le pubblicazioni de Il Pennino in tre decenni’anni sono oltre 200 mentre le mostre organizzate dal 1981 circa 350. La freschezza dl disegno e il sistema innovativo di comunicare argomenti o prodotti di qualsiasi genere mantengono immutati nel tempo un carattere particolare per promuovere o diffondere idee. Il Pennino è specializzato particolarmente in questo genere, divertente e di impatto forte e incisivo.




www.ilpenninodinoaloi.it

martedì 15 novembre 2022

Migranti: Scontro Italia - Francia

 

Sulla pelle dei migranti.

#giorgiameloni #oceanViking #migranti #france #macron #ong #portiaperti #caricatura #editorialcartoon

Marilena Nardi



Parigi ha rifiutato di ricollocare 3.500 richiedenti asilo dall’Italia, dopo che Roma a sua volta ha negato un porto di sbarco alla nave umanitaria Ocean Viking, che aveva salvato 234 persone lungo la rotta del Mediterraneo centrale. La nave umanitaria alla fine ha attraccato a Tolone, in Francia, dopo tre settimane di stand-off in mare.

La Francia ha contemporaneamente annunciato che non parteciperà più al meccanismo di ricollocamento, approvato nel giugno 2022 per emendare il regolamento di Dublino, ovvero le norme comuni europee secondo cui a prendere in carico le domande di asilo devono essere i primi paesi di ingresso in Europa. Il piano prevedeva inizialmente il ricollocamento di diecimila persone, poi diventate ottomila, che avrebbero dovuto essere trasferite dai paesi di approdo, come Italia e Grecia, in altri tredici paesi europei che avevano volontariamente aderito al progetto.

Da giugno tuttavia solo 117 persone sono state trasferite: di queste 38 sono andate in Francia dall’Italia alla fine di agosto. Altre 74 hanno lasciato l’Italia l’11 ottobre dirette verso le città tedesche di Hannover e Berlino. La Francia ha detto che ne avrebbe accolte altre cinquecento entro la fine del 2022. Il 13 novembre il portavoce del governo francese Olivier Véran ha chiesto all’Europa di reagire contro l’Italia. “La nostra risposta è stata umanitaria e abbiamo permesso alla nave di attraccare a Tolone”, ha detto. “Ma la seconda risposta è ricordare all’Italia i suoi obblighi, e se si rifiuta di farlo, prendere in considerazione ogni misura utile”. Box Content


GIANO BIFRONTEX
Quello che sembrava un buon passo verso una soluzione comune per il salvataggio e l'accoglienza dei migranti nell'Unione si è improvvisamente trasformato in un altro motivo di attrito tra Francia e Italia.
L'accordo di Sharm el-Sheikh tra Meloni e Macron sembra essere improvvisamente saltato e ora la nave Ocean Viking che stava navigando verso Marsiglia dove avrebbe dovuto sbarcare i 234 migranti, in prospettiva di una accoglienza europea, è nuovamente in attesa dell'indicazione di un porto sicuro.
Qualcuno a Parigi deve aver ricordato a Macron i benefici degli accordi di Dublino.
Gianfranco Uber



the kindness of strangers

Fabio Magnasciutti


#persone #migranti #indifferenza #razzismo 

Mauro Biani


NAPOLEONG
Beppe Mora


Vauro


Milko Dalla Battista

14 November 2022

Skirmishes

Diplomatic crisis between Italy and France on the reception of migrants.

crisis #Refugee #HumanRights #Migrants Italy





Quel che resta.

#italia #Francia #Rapporti #ilmanifesto 

Lele Corvi


Giannelli


Giannelli



Meloni prova a ricucire sui migranti, la sua strategia per la tregua con Parigi #meloni #ong #migranti #parigi #GovernoDegliOrrori

Durando



sabato 13 agosto 2022

L'ultima lezione di Piero Angela

 



Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana.

Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.

Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia.

È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati.

A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato.

Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese.

Un grande abbraccio

Piero Angela


Ci lascia oggi 13 agosto Piero Angela: un gigante.

Grazie per quello che ci hai insegnato, e per come lo hai fatto.  

Grazie per quello che hai dato a tutti noi.

Un abbraccio alla famiglia.


Grazie e buon viaggio #PieroAngela
Covino



When I was a kid I wanted to be a palaeontologist. This was largely because of the TV program "The planet of dinosaurs" hosted by Piero Angela. It was like having your uncle walking you through history and science: always patient, always dressed a bit agé, but without looking stiff. It was a very special experience.

Piero Angela was like that, a professional science communicator, of a kind that doesn't exist anymore. He shaped the Italian cultural landscape as few others did.

In the end, I never became a palaeontologist, nor a scientist, but I still am who I am also because of him.

He will be missed, especially now, that Italy is falling apart under the weight of the stupidity that he fought so hard against.

Thank you, Piero.

#pieroangela #albertoangela #superquark #rip #cartoon #editorialcartoon #illustration #italia
Emanuele DelRosso





CIAO PIERO!
Piero Angela – se non mi sbaglio – era agnostico!
Pare quindi abbastanza bizzarra una vignetta ove si vede Dio ansioso di incontrarlo…
Pure io sono agnostico, ma quello della vignetta NON E’ Dio tout-court, bensì la MIA versione fumettistica e umoristica di Dio… Come rimarcherebbe Giovannino Guareschi nell’Introduzione a “Mondo Piccolo” (cito a braccio):
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- “Se i Cattolici se la prendono con me per la figura di Don Camillo, padronissimi di riempirmi di schiaffoni…”
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- “Se i Comunisti se la prendono con me per la figura di Peppone, padronissimi di caricarmi di legnate…”
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- “Ma se i qualcuno volesse prendersela con me per la figura del Cristo dell’Altare , beh, quello è esclusivamente il MIO Cristo dell’altare… Roba personale, insomma!”
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Fonte QUA
https://www.ansa.it/.../addio-a-piero-angela-il-figlio...
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Musica QUA
https://www.youtube.com/watch?v=Q2q8OT91nDk
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#Moise #PaoloMoisello #Pubblicità #Fumetti #Vignette #Humor #Disegni #Marchi #Mascottes #Enigmistica #NarrazionePerImmagini


13 agosto 2022 - A 93 anni ci ha lasciati Piero Angela.
© Milko Dalla Battista


È morto oggi Piero Angela, il padre della divulgazione in Italia.
#PieroAngela 
Tartarotti

when you sleep
Fabio Magnasciutti

Grazie di cuore.
Gava


La Terra ormai ti stava stretta, ciao Piero. RIP
Luca Soncini



Anagramma: Piero Angela = PARLA: E' GENIO
di Giorgio Dendi



di Tiziano Riverso



#PieroAngela Buon viaggio. 
Mauro Biani


Fulvio Fontana




Giannelli



Romaniello


Addio... e grazie!
Rigotti










*** *** Lorenzo Tosa:
 Commosso fino alle lacrime, Alberto Angela è andato al microfono e ha lasciato il ricordo più bello, straziante e dolce su suo padre Piero, da parte della persona che lo conosceva meglio. “Ho avuto la sensazione di avere Leonardo Da Vinci in casa, che dava la risposta giusta sempre con una capacità di sintesi e analisi in modo pacato. Lui amava ripetere un aforisma di Leonardo da Vinci: 'Siccome una giornata ben spesa dà lieto dormire così una vita ben usata dà lieto morire'. Vorrei partire dall'ultima cosa che ha fatto papà, l'ultimo discorso è quello che avete letto, con poche forze, con mia sorella lo abbiamo trascritto. Un discorso poco ufficiale, pieno di affetto. Si è rivolto a chi lo ha amato, una persona che è riuscita ad unire e non a dividere. Il suo stile, il suo tatto lo conoscete tutti. La cosa bella come figli è stato vedere il ritorno, sui social, i messaggi, gli articoli. Questi messaggi che arrivavano erano pieni non di dolore ma di amore, un sentimento, qualcosa che rimane, che si trasforma in valori eterni. Il miglior vestito per papà. Lui ci ha insegnato tante cose, l'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L'ha affrontata con serenità, non l'ho mai visto nello sconforto e nella paura. Ha attraversato questo ultimo periodo con razionalità, come se fosse una missione Apollo, facendo un bilancio di quanto fatto. Dopo 24 ore che ha scritto il discorso se ne è andato. Per me continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l'eccellenza, nei ricercatori che cercano di andare a meta nonostante tutte le difficoltà, nelle persone che cercano di unire e non di disunire, che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita. L'eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un'eredità non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato 'Anche voi fate la vostra parte'. E io cercherò di fare la mia". La lettera, dolcissima, di un figlio al padre e, al tempo stesso, un discorso enorme, toccante, tra gli applausi scroscianti, che segna la fine di una vita lunga e straordinaria e sigla, anche simbolicamente - e definitivamente - il passaggio di consegne tra due grandi italiani. Grazie Alberto. 
Addio Piero.

lunedì 30 maggio 2022

Art flashmob "War in Ukraine" di Milko Dalla Battista, Italia

      22/05/2022 Voice of Ukraine 


Art flashmob "War in Ukraine"

Il quotidiano parlamentare "Voice of Ukraine" continua a pubblicare i lavori dei partecipanti al flash mob di cartoon e disegni "War in Ukraine".

Grazie per l'aiuto!

Gloria all'Ucraina!

Combattiamo insieme il terrore!

#supportukraine #stopputin #stopputinswar #saveukraine #stopwarinukraine   

venerdì 13 maggio 2022

50 edizione Umoristi a Marostica

 

Grand Prix Internazionale Scacchiera 2022: Marco De Angelis


Sabato 14 maggio inaugura al Castello Inferiore la mostra della 50^ edizione di Umoristi a Marostica, con opere selezionate e Salone d'Autore dedicato a Marlene Pohle

Segui dalle ore 17.00 sul canale You Tube Cultura Marostica

la DIRETTA con la partecipazione dei membri della Giuria

50^ Rassegna Internazionale di Grafica Umoristica "UMORISTI A MAROSTICA" 


Verbale di Giuria - Tema MEMORIA 

Da giovedì 17 marzo a mercoledì 13 aprile 2022 si sono svolti i lavori della Giuria di “UMORISTI A MAROSTICA” 2022. 

La Giuria, così composta 

mercoledì 20 ottobre 2021

Radiotorrigliasound: Acidus Scorie 3x1




Venerdì 15 ottobre alle ore 19:00 è tornato su Radio Torriglia Sound!

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https://www.radiotorrigliasound.it/

💥ACIDUS SCORIE 3X1💥

"LA DIGNITÀ DEI LAVORATORI VS LA VOLGARITÀ DEI FASCI"

Rieccoci, cari fedeli radioascoltatori, se pensavate che l'infezione da Acidus Scorie fosse passata, non avete fatto i conti con il nostro indice RT che va a mille!!! Iniaziamo questa terza stagione con un paio di argomenti leggeri, il diritto al lavoro e la dignità di chi lo perde in un modo veramente surreale e fascisterie varie che invece la dignità non sanno nemmeno dove stia di casa!

Se quindi vi sentite bruciare dalla febbre a causa della sindrome d'astinenza, ascoltate la prima puntata della terza serie di Acidus Scorie!

Ascoltate i podcast quando più vi aggrada!

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

Dario Salvetti


E chi non ci ascolta è un Fiore che sguazza nel letame!!!😆🤟



Cari amici chiedo scusa ma causa ferie e forse il troppo caldo mi sono accorta che mancano sul blog gli ultimi due podcast della seconda serie ... 

ma ecco che ho rimediato, guardate sotto!

Così nelle prossime giornate autunnali immersi nelle prime nebbie potrete scaldarvi con tanta buona satira tra una caldarrosta e l'altra.


© Milko


Allora, cari fedeli radioascoltatori, se vi sentite PRESTANTI, allora ECCO IL PODCAST DELLA 31^ PUNTATA DI ACIDUS SCORIE!!!

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https://www.radiotorrigliasound.it/acidus-scorie...

Siamo giunti alla penultima puntata di questa seconda stagione e vogliamo chiudere in crescendo, saremo in compagnia della grande Armanda Salvucci di "Sensuability"; Alagon e Milko Dalla Battista per parlare dell'arte preferita da noi decadentisti, ovvero l'Ars Amatoria, sì perché parliamoci chiaro saremo anche dei nerd sfigati, ma in quanto a sesso, soprattutto quello autopraticato, non siamo secondi a nessuno! E se anche dovessimo avere qualche lacuna, ci penserà la nostra grandissima ospite la Dott.sa Gerlanda Ester Schiaffazzi sessuologa, a portarci scientemente sulla via della perdizione!

E chi non ci ascolta riceverà una t-shirt con su scritto: "Ars longa, vita brevis; fava longa, cripta brevis"!

Dottoressa Schiaffazzi




© Luca Garonzi


Ebbene sì, cari fedeli radioascoltatori, se vi sì formerà un groppo un gola, se il fiato vi si bloccherà lasciandovi come in apnea, se sentite la necessità di accoccolarvi sul divano in posizione fetale e piangere, noi di Acidus Scorie vi capiamo e sappiamo quale è la causa...

La fine di una bella avventura come quella della seconda stagione di Acidus Scorie, può provocare questi sintomi riconducibili alla romantica malinconia... Come? Ah, non ve ne frega un cazzo? State a pezzi a causa del vostro partner, a causa del mutuo che non riuscite a pagare, a causa del Concordato Stato - C.C?...

Ehm... infatti è quello che intendevamo anche noi. Maledizione alla vita!

Ed è proprio per sopportare questi uno-due micidiali, questi ganci impietosi che la vita ci sferra ogni giorno, che vi consigliamo di ascoltare la trentaduesima puntata di Acidus Scorie, ecco il podcast solo su Radio Torriglia Sound!

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https://www.radiotorrigliasound.it/acidus-scorie

In questa ultima puntata ci limiteremo ai saluti, saluti a tutti voi che bene o male avete ascoltato i nostri sproloqui per tutto l'anno, senza mai sentire la necessità di mandarci un Tso... o la Digos.

Quindi grazie di cuore a voi, cari ascoltatori e un abbraccio forte forte, un saluto e soprattutto un grande 'andate a farvi vaccinare' a tutti!

E chi non ci ascolta, sarà oggetto di attenzione del Vaticano!

mercoledì 29 settembre 2021

La spigolatrice di Sapri, la statua (vignette e polemiche)

La nuova statua della Spigolatrice di Sapri scatena le polemiche: "Troppo formosa, uno schiaffo sessista"
Bufera sui social dopo l'inaugurazione dell'opera realizzata dallo scultore Emanuele Stifano. Ma il sindaco la difende: "Realizzata con maestria"
Christian Durando




Danilo Maramotti:
"LA SPIGOLATRICE DI SAPRI è OSCENA. Nudi femminili e maschili nella scultura ci sono sempre stati dalla notte dei tempi. Quella è oscena per l'imbarazzante livello dell'opera, per l'estetica da calendario parrocchiale o da scatola dei cioccolatini, non perché mostra il culo."


Si sa, tra statue e piccioni c'è sempre stato un ottimo rapporto. Presi come siamo tra Pandemia, Afghanistan e Crisi Climatica è giusto che ogni tanto qualche news ci aiuti a sollevare lo spirito. Quando ho visto stamane la notizia e le immagini sulla lettera di Artribune (a proposito abbonatevi è molto bella) sono rimasto sinceramente sorpreso, non scandalizzato per le nudità, ci mancherebbe. Sorpreso perché quella statua (bella, brutta non importa) con la vicenda del povero Pisacane non centra proprio nulla e ha ragione l'autore a trasferire tutte le critiche sulla committenza.
Gianfranco Uber


27 settembre 2021 - Feroci polemiche dopo l'inaugurazione a Sapri della statua dedicata alla "spigolatrice".
© Milko Dalla Battista

Malintesi a Sapri
Gianni Soria

Laura Boldrini:
"La statua appena inaugurata a #Sapri e dedicata alla #Spigolatrice è un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. 
Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato?
Il maschilismo è uno dei mali dell'Italia."





occhio alle curve
Fabio Magnasciutti

Monumenti
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami



Dedicato a tutti quelli che non vogliono vedere.
Fogliazza


par condicio: l'eroe dei due... "mondi".
Fogliazzza


LA SPIGOLATRICE POCO SPIGOLOSA
Fa discutere la statua dedicata alle spigolatrici di Sapri, 
le cui forme ricordano più quelle 
di una spogliarellista del Crazy Horse, 
che quelle di un'umile contadina. 
Direi una spigolatrice poco spigolosa.
Roberto Mangosi 









Chiara Savettieri*:
In questa pausa pranzo, voglio fare qualche considerazione, da storica dell'arte, sulla statua della Spigolatrice di Sapri che ha destato molte polemiche facendo gridare allo scandalo sessista. Aggiungo: giustamente. Tuttavia mi pare che sia utile andare oltre l'urlo scandalizzato e fare qualche considerazione che approfondisca il problema.
Lo scandalo deriva dal fatto che questa lavoratrice dei campi, che secondo la poesia di Mercantini, avrebbe seguito Pisacane e i suoi nel combattimento antiborbonico (conclusosi con un massacro), è raffigurata in abito succinto, molto aderente, tale da mettere ben in evidenza delle forme femminili secondo il canone (o meglio presunto tale) attuale - seni, cosce e sedere estremamente sodi stile fitness - e non certo secondo il gusto ottocentesco (che apprezzava corpi dalle linee ben più morbide).
Ora, la storia dell'arte, dall'antichità in poi, è piena di nudi femminili, in cui le cosiddette curve sono ben messe in evidenza (la statua in questione tecnicamente non è un nudo, ma nei fatti l'abito molto aderente lo tende tale). Il nudo femminile però fino press'appoco all'Olympia e al Dejeuner sur l'herbe di Manet era riservato fondamentalmente alle dee e alle figure mitologiche. Nell'Ottocento appunto con Manet ed altri artisti avviene una rottura del codice del nudo a cui hanno accesso donne normali, nel caso dell'Olympia, tra l'altro, una prostituta.
Potremmo leggere, forzando la mano ed anche di molto, tutto questo in chiave maschilista (semplificando che i nudi esprimono una visione sessista della donna), quando molto più probabilmente tutti questi nudi rivelano la fascinazione del corpo femminile sugli artisti, corpo non solo come oggetto erotico, ma corpo come oggetto estremamente complesso dal punto di vista della forma, dei volumi, delle ombre e della luce, che pone tutta una serie di problemi formali da risolvere nel momento in cui lo si rappresenta. Questo è il significato dello studio dal nudo femminile nelle Accademie: i giovani artisti si trovano dinanzi a una modella senza abiti e cercano di riprodurne i tratti corporei. In quel momento, quello dello studio del nudo dal vero, - chiedetelo a qualunque artista abbia fatto questa pratica - non esiste il corpo in quanto oggetto di desiderio, ma il corpo in quanto problema formale.
Perché allora il nudo della Spigolatrice è scandaloso e sessista, dopo che abbiamo visto i nudi di Manet, di Munch, di Klimt, di Schiele e tantissimi altri?
Il problema, in questo caso, è il decorum. Cosa è il decorum? E' una categoria rinascimentale, ma di origine antica (derivante addirittura dalla teoria degli ordini architettonici vitruviana), secondo cui una forma deve essere "adatta" alla funzione che deve svolgere e al soggetto raffigurato. La Spigolatrice è una donna umile e coraggiosa, che sposa la causa antiborbonica e che sfida anche la consuetudine per cui gli uomini combattono e le donne stanno a casa. Quindi, indipendentemente dal fatto che dal punto di vista storico l'artista non l'ha raffigurata correttamente (ad esempio con il costume della sua epoca che non era certo una camicia da notte attillata), non ha centrato il soggetto. Vorremmo vedere una donna coraggiosa, anticonvenzionale, e invece vediamo una pin up simile a quelle di certe trasmissioni TV. Certamente, nell'arte contemporanea il decorum non esiste più come criterio. Tuttavia siamo in presenza di un'opera a destinazione pubblica che ha una funzione celebrativa e di questo un artista deve sempre tenere in conto: può sentirsi libero, però in qualche modo deve rendere il suo soggetto riconoscibile anche a chi ad esempio ignora la poesia. Poteva certo rifiutare la verisimiglianza storica, ma per darci una interpretazione nuova, per farci vedere il soggetto sotto un punto di vista originale, e invece cade nella più bieca banalità e nella ripetizione di un presunto canone estetico quale viene propinato dai mezzi di comunicazione di massa. 
Infine, c'è un altro problema, e non da poco. In un'epoca come la nostra in cui si dibatte molto sugli stereotipi sessisti legati al corpo femminile, l'artista pecca contro il decorum da un punto di vista più profondo e forse ancora più grave. Non si pone infatti alcun problema relativamente a questo dibattito, sembra che questo non lo riguardi. Ora le opere d'arte non devono per forza essere "politicamente corrette" se mi lasciate passare questa espressione tanto in voga. Tuttavia in un'opera pubblica (e non privata e immessa nel mercato) il problema del contesto culturale un artista se lo deve porre. Rappresentare una donna oggi in una statua ha un significato molto diverso rispetto ai secoli passati.
Rimproveriamo dunque all'artista la banalità della sua scelta, o meglio la superficialità. Ed anche il cattivo gusto.

*= ricercatrice in Storia della Critica d'arte all'Università di Pisa








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La difesa dell'autore

Sono allibito e sconfortato da quanto sto leggendo. Mi sono state rivolte accuse di ogni genere che nulla hanno a che vedere con la mia persona e la mia storia. Quando realizzo una scultura tendo sempre a coprire il meno possibile il corpo umano, a prescindere dal sesso. Nel caso della Spigolatrice, poiché andava posizionata sul lungomare, ho "approfittato" della brezza marina che la investe per dare movimento alla lunga gonna, e mettere così in evidenza il corpo. Questo per sottolineare una anatomia che non doveva essere un'istantanea fedele di una contadina dell'800, bensì rappresentare un ideale di donna, evocarne la fierezza, il risveglio di una coscienza, il tutto in un attimo di grande pathos.
Aggiungo che il bozzetto preparatorio è stato visionato e approvato dalla committenza.
A chi non mi conosce personalmente dico che metto in discussione continuamente il mio operato, lavorando con umiltà e provando sempre a migliorarmi, lungi da me accostarmi ai grandi Maestri del passato che rappresentano un faro che mi guida e mi ispira.