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mercoledì 22 febbraio 2012

Cra cra cracking: un esercito di rane a Milano


COMUNICATO STAMPA      
CRACKING  ART GROUP,  UN  ESERCITO      
DI RANE  “ TEMPORANEE”  MULTICOLOR INVADE  BRERA

      
Centinaia di rane multicolore invaderanno il centro storico e artistico di Milano, a      
partire dal 27  febbraio.  Gli anfibi saranno  di varie dimensioni  e colore, in plastica      
rigenerabile, accompagnati dagli altri  animali del Cracking  Art Group:  lupi, conigli,      
suricati e chiocciole.             

L’installazione si chiama  “ranatemporanea” e sarà collocata  in  un grande spazio      
privato in piazza San Marco 6
, con doppia esposizione su via Fiori Oscuri.      
L’inaugurazione è prevista per lunedì 27 Febbraio dalle 19.             
“Ranatemporanea” è  un evento originale, concepito per un luogo dedicato  all’arte e      
allo stupore.                                                                                                                                     
“Cra cra cracking...”. Le rane  installate gracchieranno  per invitare tutti alla                       
riflessione: “Se con  tutto quello che abbiamo  fatto  va tutto male,  forse cambiando      
tutto andrà meglio”, come diceva Aristofane.          
                                                                  
La necessità di cambiamento ha raggiunto tutti,  la sensazione di disagio                                
nell’immobilismo proprio e altrui è diventata insopportabile. E’  così che  la litania senza      
significato della ripetizione assume un nuovo valore, diventa  un  nuovo messaggio.      
Capita spesso, nelle opere  teatrali (come nelle “Rane” di  Aristofane, appunto),  ma      
anche nei  romanzi e  in ogni scritto in cui si  racconti  una storia, che  un episodio, per      
quanto poco importante, diventi  un simbolo dell’intera storia. Il significato degli eventi      
si cristallizza  su questo simbolo, che acquista così importanza a prescindere da quanto      
spazio abbia nella vicenda.                                                                                                                   
La rivoluzione delle rane  è l’evento simbolico che vogliamo evocare.      
Evento realizzato con  la collaborazione di:      
c r a c k i n g a r t g r o u p
Ufficio stampa: Paolo Sciortino 3336258201      


PS:
Renzo Nucara uno degli artisti  del gruppo CracKing Art espone ad  Arte Genova (presso stand Allegrini Arte Contemporanea)
dal 24 al 27 febbraio.

Per chi si scrive online Biglietto Omaggio


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 puoi leggere anche
Cracking Art : 12 lumache a Milano

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj86jOG44pX6aH97Gp_KhyphenhyphenWLFv94pfpvpu0zeuJ9QagG8iTt58pgdQuicYBK__cON6VzVCjjDfRSqvpqk80vk2IinIZtrTNkCJsfM4P42hGyGl1tG_4rDKTA7A_8N0jOSWVjdh4YyX9L9s/s200/a1.jpg Cracking Art : lumache in viaggio


  Cracking Art : le lumache a Miami

lunedì 12 dicembre 2011

Piazza Fontana, la strage e i fumetti

42 anni dopo... per non dimenticare
tavola di Milo Manara da "Un fascio di bombe" (1975)

tavola di Milo Manara da "Un fascio di bombe" (1975)
Piazza Fontana, Milano
12 DICEMBRE 1969 - 12 DICEMBRE 2011
42° anniversario della strage di stato

Piazza Fontana

Dodici dicembre sessantanove
ventisei anni contavo
e novantacinque giorni
quel giorno
che spezzò il nostro divenire.
La mia vita non fu più, mai,
la vita di prima:
non più luogo all'ingenua attesa
non più all'innocenza.
Tutti,
tutti, conoscemmo la barbarie
quel giorno
dei demoni laidi
e ingordi della tenera carne dei fratelli.
Leviatano orribile,
antropofago,
tu stato infedele
feristi a morte
la tua stessa essenza
civile e repubblicana.

Luciano Lodoli 12 dicembre 2009

Piazza Fontana, il giorno della strage
Il 12 dicembre 1969, alle 16.37 una bomba esplode nella Banca Nazionale dell'Agricoltura: 14 i morti, 87 i feriti; tre non sopravviveranno. Nel giorno dei funerali si diffonde la notizia che uno dei fermati, l'anarchico Giuseppe Pinelli, è morto durante gli interrogatori. Ci vorranno 40 anni per iscrivere nelle parole del presidente Napolitano il suo nome come diciottesima vittima della strage, che introdusse la lunga stagione del terrorismo e dei misteri d'Italia
FOTO Le immagini della strage | I funerali di Pinelli
LEGGI :



static.repubblica.it (galleria fotografica)

Piazza Fontana di Francesco Barilli e Matteo Fenoglio(il libro)

giovedì 16 settembre 2010

Maurizio Cattelan a Milano

modificato 09-10 -10


Cattelan e  e l' arte della provocazione.
Milano, piazza Affari - La scultura del dito medio di Maurizio Cattelan. La mano in marmo di Carrara è alta 4 metri e 60 ed è posizionata sopra una colonna che porta l'altezza della scultura a quasi 11 metri complessivi.(foto©Alberto Cane)

Un mese fa nella mia posta classificata spam avevo trovato l'invito alla mostra della galleria Peruzzi
che fa da contorno alla grande retrospettiva comunale dedicata a Maurizio Cattelan.
Per fortuna che controllo sempre!
MAURIZIO CATTELAN  grafica e multipli
Sabato 18 e Domenica 19 Settembre 2010 alla Collezione Peruzzi - corso Lodi 78 - Milano  orario 11-19

Per festeggiare il proprio trentennale, oltre  alle importanti acquisizioni effettuate, visibili nel sito della Collezione www.collezioneperuzzi.it , la Collezione Peruzzi il 18 e 19  Settembre 2010 sarà aperta al pubblico con una mostra delle opere seriali, grafica e multipli, di Maurizio Cattelan.
 La mostra  si svolge in concomitanza con la grande retrospettiva che la città di Milano dedica a Settembre a  Cattelan, completando il panorama delle opere di questo Artista con la sua
produzione di  grafica e  multipli. Saranno visibili tutte le 9 opere di Cattelan appartenenti
alla Collezione, punto di riferimento in Italia,  per la sua dimensione,  organicità e  rigore delle scelte,  del collezionismo di opere seriali di arte contemporanea.


 La grande retrospettiva, ecco il punto proprio grande non direi...dovevano essere una decina di opere ma si sono ridotte a 4 e oggi in tv parlavano addirittura di tre . Ma senz'altro clamorosa, prima per la difficile scelta delle opere e poi per il manifesto.
Era stato preparato con la raffigurazione dell'Hitler pentito genuflesso in preghiera.



Comunità ebraica di Milano: che errore
*

Si sono levati maree di proteste... il logo del comune raffigurato accanto ad Hitler  e poi quelle  dei rappresentanti ebraici.
I manifesti  non verranno affissi per le vie di Milano per rispetto agli ebrei e per rispetto al simbolo del comune. ("Quell'opera è stata comprata da 3 ebrei)

Cattelan si chiedeva in un'intervista:  


«È una cosa strana: a chiamarmi è stato proprio il Comune dove conoscono bene il tipo di lavoro che faccio. Cosa si aspettavano? Non potevano certo pensare che non mi sarei misurato con il lavoro interrotto in piazza XXIV Maggio sei anni fa. Del resto il progetto della mano era noto anche al sindaco fin da marzo. Probabilmente è intervenuto un atteggiamento di prudenza dettato da ragioni politiche. Forse in questo momento l' amministrazione sta giocando in difesa facendo, a mio avviso, un errore tattico perché in queste situazioni bisognerebbe piuttosto attaccare. Sono convinto che se ci fosse stato Bossi come sindaco non solo avrebbe accettato la statua della mano, ma l' avrebbe voluta in permanenza perché è una statua che, collocata proprio di fronte al palazzo della Borsa, alla fine parla della rabbia dei cittadini verso quello che Bossi chiamerebbe il teatrino della finanza»
Sta parlando di Omnia Munda Mundis, l'enorme  mano mozzata di marmo da cui spunta un dito medio, che verrà installata in Piazza Affari.(Non è la mano di Bossi a pugno col dito medio alzato ma una mano con tutte le dita mozzate tranne il medio.  Il dito medio è ciò che è rimasto, c'è rimasta solo  la possibilità di fare un gestaccio... tutto il resto, ce lo devono aver tolto mentre eravamo distratti...)
Le altre tre dovrebbero essere La Nona Ora, Donna Crocifissa, e Drummer Boy col punto interrogativo.

Il dito in Piazza Affari resterà esposto solo dieci giorni e Palazzo Reale avrà, solo per la sua mostra, un orario ridotto a quattro ore al giorno; i manifesti pubblicitari non sono ancora comparsi in città. La sensazione è che il Comune le abbia riservato un basso profilo. Perché non ha mandato tutto all'aria?
«È un'amministrazione di roditori: hanno rosicchiato su tutto quello che potevano. In vent'anni non mi è mai successa una cosa così: vengo a sapere dai giornali cosa stanno decidendo in Comune! Sono andato avanti perché credo molto nel progetto della statua davanti alla Borsa: mi interessa la forza della piazza. E poi perché molti dei miei lavori migliori sono frutto o di errori o di situazioni come questa dove sei costretto a trasformare in positivo gli imprevisti. Alla fine le tre opere che esporrò a Palazzo Reale sono un trittico perfetto, la mia famiglia autobiografica: il padre, la madre e il figlio. Se mi fossi seduto a tavolino non mi sarebbe venuta in mente una mostra così».

Ha messo in mostra la sua famiglia?
«È una famiglia disfunzionale, come è stata la mia: il padre fa il Papa; la madre sostituisce il figlio in croce e il figlio non riesce a comunicare se non battendo il tamburo».

Questa interpretazione del Papa colpito dal meteorite come suo padre non l'avevamo mai sentita.
«La statua di papa Wojtyla è un lavoro del 1999 che era nato in piedi, ma non mi convinceva. A una settimana dalla mostra cominciai a pensare a come distruggerlo. Alla fine mi venne l'idea del meteorite e fu come un'illuminazione: capii che avevo abbattuto la figura del padre. Questo è quello che sanno fare i lavori importanti: se io ho avuto un'epifania, allora può averla anche qualcun altro».

Chissà come sarà contento suo padre a leggere questa rivelazione.
«A diciassette anni tentai di strangolarlo; fu allora che andai via di casa. Di giorno lavoravo otto ore, alla sera andavo a scuola: niente divertimento. Ma avevo bisogno di silenzio intorno a me: la casa era piccola e noi eravamo in troppi. È stato il cruccio di mia madre che era orfana e ha rivissuto l'abbandono».

Il bambino tamburino allora è lei?
«Decisamente: non posso togliermi dalla partita. Penso di essere un caratteriale, forse da piccolo molto più di adesso. Mia mamma, presa dalla disperazione, venne a chiedermi cosa non andava. Mi ricordo mezz'ora di silenzio dove nella mia testa c'erano migliaia di inizi di possibili dialoghi che non hanno mai preso forma verbale. Non era solo l'incapacità di esprimere le mie necessità, era un blocco emotivo. Io non avevo un tamburo, ma usavo il silenzio. Come ho montato il bambino nella sala delle Cariatidi è perfetto: è in alto sul cornicione, solo e distante; c'è e non c'è. Non è a livello delle altre figure ma è sospeso nel punto di vista esterno dello spettatore, quello che ho sempre usato nella vita».

Dunque la donna crocifissa è sua madre, quella che non l'ha mai baciato?
«Nell'arte la donna è la Madonna e la rappresentazione della bellezza, ma nella mia famiglia la donna era sofferenza. Quest'opera per me non è mai nata come una crocifissione invertita, ma in questo trittico mi sento di giustificarla come la mia visione domestica femminile».(continua)
http://www.flashartonline.it/uploads/testi/image/NEWS/25_8_la_nona_ora_g.jpg
La nona ora -Cattelan
Drummer Boy-Cattelan




Cattelan -Donna crocifissa sul muro di una chiesa 1 06 08


La donna crocefissa era stata esposta in Germania nella città di Pulheim, vicino a Colonia L'installazione si inseriva all'interno del progetto Synagogue Stommeln, una rassegna artistica organizzata dal 1991 in una ex sinagoga ora diventata chiesa cattolica.

 Ma chi è Cattalan?

È stato definito da Jonathan P. Binstock, curatore d'arte contemporanea come "uno dei più grandi artisti post dadaisti e post-duchampiani ed un 'furbacchione', anche".

Maurizio Cattelan, il più quotato sul mercato tra gli artisti italiani viventi, nasce a Padova nel 1960 e inizia a lavorare a Milano, realizzando oggetti non-funzionanti, in sintonia con le tendenze del concettuale. Il debutto espositivo è nel 1991, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna, dove presenta «Stadium 1991», lunghissimo tavolo da calcetto, con undici giocatori senegalesi e altrettanti scelti tra le riserve del Cesena. Già nel 1986 aveva lanciato una provocazione, con «Untitled», del 1986, una tela squarciata in tre pezzi alla maniera di Lucio Fontana, creando però la «Z» di Zorro, che sarà il suo «marchio» negli anni successivi. L'artista si guadagna un forte riscontro dal pubblico e dal mercato dell'arte. In una performance a Milano, Cattelan attacca al muro con lo scotch il suo gallerista Massimo De Carlo.
METEORITI SUL VATICANO - L'opera più nota più nota di Cattelan «La Nona Ora», scultura realizzata nel 1999 che raffigura Giovanni Paolo II abbattuto a terra sotto il peso di un enorme meteorite e circondato da vetri infranti. Al centro di molte polemiche, il lavoro è stato esposto alla Royal Academy di Londra e a Varsavia e battuto da Christiès nel 2001 per la cifra record di 886 mila dollari, all'epoca equivalenti a due miliardi di lire.
LA BIENNALE AI CARAIBI - Cattelan vive a New York, ma le sue provocazioni si trovano in mezzo mondo. Ai Caraibi l'artista ha organizzato la «sesta Biennale»: peccato che non ce ne fossero mai state prima e non ne siano seguite altre. L'«installazione» consisteva in due settimane di villeggiatura gratis per gli artisti invitati e nessuna opera esposta, lasciando a bocca aperta le delegazioni di critici accorsi inutilmente.
Venezia-Persino con la Biennale vera, quella di Venezia, Cattelan non ha scherzato. Nel '93 ha sconvolto la laguna mettendo in scena «Lavorare è un brutto mestiere», il cui obiettivo era quello di vendere a un'agenzia di pubblicità il suo spazio espositivo.
L'ASINO E I DOTTORI - A New York, sulla 20esima strada, Cattelan ha aperto una vetrina minimale, la «Wrong Gallery», dove di volta in volta viene esposto un artista. È sempre un evento e i newyorkesi ne vanno matti. Le quotazioni «stellari» delle sue opere generano spesso critiche e malumori, nel mondo dell'arte e non solo. Cattelan non si è risparmiato le sue uscite spiazzanti neanche nel giorno della laurea honoris causa conferitagli dalla facoltà di Sociologia dell'università di Trento. Identificandosi con un asino, ne ha regalato uno imbalsamato all'ateneo. Titolo dell'installazione «Un asino tra i dottori».

http://mauriziocattelan.altervista.org/
http://mauriziocattelan81.blogspot.com/

 

Nota di Gad Lerner

Comunità ebraica di Milano: che errore

giovedì, 16 settembre 2010

Dissento da Roberto Jarach, presidente della Comunità ebraica di Milano, che ha definito “inopportuno” il manifesto di Hitler genuflesso, opera di Maurizio Cattelan, con cui l’artista intendeva pubblicizzare la sua prossima esposizione in città.
Agli assessori comunali che lo consultavano, Jarach avrebbe dovuto rispondere che il presidente della Comunità ebraica non fa di mestiere il censore, nè ha titolo per occuparsi di arte contemporanea. A noi ebrei milanesi, poi, deve spiegare come mai la sua presidenziale sensibilità si manifesti a corrente alternata. Non mi risulta infatti che abbia sentito il bisogno di esprimersi quando, domenica scorsa, è stato il primo ministro del nostro paese a esibirsi in una barzelletta corriva su Hitler. E mi scuso con Maurizio Cattelan per il paragone, di certo offensivo per la sua opera. Già che ci siamo, auspicherei che alla vigilia del Kippur la Comunità ebraica tornasse a prendere una posizione chiara di denuncia della vera e propria caccia alle streghe messa in atto contro i Rom, di nuovo con la partecipazione cinica e strumentale di nostre autorità istituzionali.
Gad Lerner


 Altri articoli:


**= l primo ottobrere la giunta milanese ha deciso che la statua, che avrebbe dovuta essere rimossa lunedì, rimarrà in piazza Affari fino al 24 ottobre, data di chiusura della mostra di Cattelan a Palazzo Reale. E nel frattempo si è aperta anche la possibilità che l'opera rimanga in via permanente a Milano. Il sindaco Moratti, infatti, ha chiesto all'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory di presentarle una proposta in merito di cui si discuterà la prossima settimana. Non verrà invece prolungato il calendario della personale a Palazzo Reale ma solo per un problema di carattere tecnico. Infatti la sala delle Cariatidi, che ospita due delle tre opere in mostra, è in fase di ristrutturazione e non può essere utilizzata oltre la data stabilita.
Aggiornamento 9 ottobre
Maurizio Cattelan dopo che si è ventilato l'ipotesi di esporre l'opera in via permanente a Milano ha scritto una lettera formale all'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory.
"Sono felice che il Comune stia valutando la possibilità di accettare la donazione della scultura e sono più che contento di valutare qualsiasi proposta che rispetti però lo spirito originale del lavoro. Il progetto è stato realizzato per piazza Affari e lì deve rimanere, questa è la mia condizione. Se non in pianta stabile almeno per un numero di anni, una ventina per esempio. Perché tra vent'anni quella piazza sarà un'altra cosa e l'opera sarà stata metabolizzata."
Adesso si attende la decisione della Moratti che non dovrebbe tardare perché se la statua non dovesse restare a Milano bisognerà cominciare a organizzare il suo trasporto altrove entro il 24 ottobre, data di chiusura della mostra a Palazzo Reale.

sabato 24 luglio 2010

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos -11 luglio



Aldo Brancher
Il ministro con la vita più breve di quella di una farfalla.



Roberto Maroni e le percosse di assestamento.
Di fronte alla violenza non ci sono attenuanti.
Vergogna!



Dama bianca al tappone
Dopo il G8 canadese, Federica Gagliardi è soprannominata dai giornali 'la dama bianca' come la famosa amante di Fausto Coppi
Eh!Eh!... non riesce a farsi una ragione dei pettegolezzi su di lei! Ingenua?


Alessandro Di Priamo
Il 'Motivatore' implacabile , ha spinto 9 venditori immobiliari a camminare sui carboni ardenti. Risultato tutti e nove ricoverati con terribili ustioni.

Portos / Franco Portinari

I veri commenti di MarcoPresta li potete leggere ingrandendo l'immagine sottostante.



PS: altre due splendide vignette






domenica 21 febbraio 2010

Milano Via Padova disordini e razzismo

«Tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan, l'è on gran Milan.» Gioann D'Anzi) PORTOS Comic strip Milano, ucciso un ragazzo egiziano In periferia scoppia la guerra etnica (Qui la notizia) Ognuno stia al proprio posto! Pubblicato da ZARATHUSTRA INSERTO SATIRICO PORTOS Comic strip PADOVA STREET di Bandanax L'Asino Razzismo PV Una Vignetta di PV PROBABILE RESPONSABILE Un'ammissione di responsabilità per il fatto di non avere una politica sull'integrazione immagino sia chiedere troppo, ma almeno prendere atto del fatto che l'intolleranza non è la risposta, questo mi sembra doveroso. Fifo http://www.votafifo.blogspot.com/
Non dormirete più la notte. La scuola
Mauro Biani Disordini a Milano, LA RISPOSTA DI cALDEROLI. INSERTO SATIRICO Rastrellamento: casa x casa (casa al quadrato). La dittatura è fatta anche di frasi altisonanti ... paroloni enormi, che esprimono cazzate ancor più grandi. "Spezzeremo le reni al nemico" ne è uno storico esempio, fino ad arrivare alle boiate dei giorni nostri ... quelle del rastrellamento casa per casa per scovare gli extracomunitari. In effetti, una bella rastrellata ci vorrebbe !!! Roberto Mangosi Milàn l'è un gran Milàn Pubblicato da max INSERTO SATIRICO ---------------------------------------------- *alberto cane blog- Pagherete caro, pagherete tutto *Articolo 21 - Press a poco Sono ancora gli italiani ad attendere l’integrazione Nadia Redoglia *Editoriale - Milano come Rosarno. La guerra che stiamo perdendo Pino Agnetti

domenica 22 novembre 2009

Cracking Art : 12 lumache a Milano



Cracking Art REgeneration: 12 lumache fucsia a spasso per Milano



Ieri i cittadini di Milano, passeggiando per la città, hanno scoperto di essere vittime di un attacco da parte di 12 lumache giganti di colore fucsia sistemate in vari punti strategici del centro.
Non si tratta di un sogno nè di una visione ma della nuova installazione di Cracking Art, un gruppo di sei designer che due anni fa avevano esposto enormi coccodrilli colorati su alcuni edifici di Milano.
I designer hanno voluto di nuovo provocare sistemando dodici chiocciole fucsia, alte più di due metri e lunghe tre, facendole diventare simbolo di una città che si muove con talmente tanta velocità da dimenticarsi del resto, ancor più ora che si attende con ansia l'Expo 2015.
"La velocità non sempre è una virtù", ha spiegato l'assessore comunale alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, che ha patrocinato l'istallazione, "e queste chiocciole per le strade sono un invito non solo alla lentezza, ma anche all'ascolto, visto che la loro forma ricorda quella dell'orecchio. La chiocciola poi è un animale che si muove con la sua casa sulle spalle e noi vogliamo far muovere Milano assieme all'ambiente".
Cracking Art porterà le chiocciole anche fuori dall'Italia, partendo da Amman, Tel Aviv e Chicago, gemellate proprio con Milano, per poi riportarne 120 esemplari a Milano nel 2015, anno dell'Expo.
Le 12 chiocciole in plastica riciclata per ora sono arrivate in piazza San Fedele, a gennaio si sposteranno in piazzetta Reale e poi, in fila indiana, arriveranno davanti alla Stazione Centrale da dove partiranno per il loro lungo viaggio.
Il Cracking Art Group è attualmente composto da Renzo Nucara, Carlo Rizzetti, Marco Veronese, Alex Angi, Kicco e William Sweetlowe; il loro sito Internet è raggiungibile a questo indirizzo.

Questi ingombranti simboli della lentezza, realizzati in plastica riciclata, rappresenteranno un monito quotidiano a una città che corre verso l'Expo 2015 e che proprio quest'anno ha celebrato il centenario del futurismo


PS: ma le bavose come hanno reagito?



Purple snail



Qui la notizia.

http://www.crackingartgroup.com/installazioni/maxi/FOTO37.jpg

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https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj86jOG44pX6aH97Gp_KhyphenhyphenWLFv94pfpvpu0zeuJ9QagG8iTt58pgdQuicYBK__cON6VzVCjjDfRSqvpqk80vk2IinIZtrTNkCJsfM4P42hGyGl1tG_4rDKTA7A_8N0jOSWVjdh4YyX9L9s/s200/a1.jpg Cracking Art : lumache in viaggio











Cracking Art : le lumache a Miami