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sabato 31 gennaio 2015

Mattarella verso il Quirinale

Mattarella verso il Quirinale

ore 10.46 Attenzione votazioni in corso!

Bastano 505 voti!

ore 13.30 proclamazione Sergio Mattarella Presidente della Repubblica con 665 voti a favore ... segue lunghissimo applauso.


Buon lavoro Presidente !
e speriamo le piaccia la satira!




Riccardo Mannelli


Tiziano Riverso



Allegra


Pierpaolo Perazzolli



Che botta!
GLMart



Beppe Mora



Bochicchio


Ellekappa



Giannelli



Giannelli






La coppia BR disegnando l'inquilino del Quirinale ha appena fatto fuori Prodi.
Ugo Sajini
La Coppia BR facendo finta di litigare, fa digerire a tutti Mattarella , facendo fuori Prodi,
in vulgata, se magna la Mozzarella per non magnà la Mortadella.
Ugo Sajini



Monarchia e Repubblica
Non so come andrà a finire. Rispetto a due anni fa è un mortorio (d’altronde encefalogramma-renzi, dopo aver fatto fuori bersani e letta). Ora sbuca fuori Mattarella. Nella situazione data (encefalogramma… etc.) dice “l’ennesimo democristiano”. Beh Napolitano era comunista. E’ un mondo difficile.
Mauro Biani



L’ottimista triste
Mauro Biani


Zitella
GLMart



mezza bellezza
Magnasciutti


"Habemus Papam Tertium" (Il terzo Papa)
Bucnic



Ormai è fatta: sul colle sventola balena bianca…
Gianfalco



IL CAMBIAMENTO (?)
Il nuovo che avanza.
Mangosi



[...]
Leggevo questa mattina su “Repubblica” un’entusiasta e commossa Rosy Bindi che si augurava l’applicazione del metodo Mattarella «anche a tutte le altre future decisioni del partito e del governo». Mi veniva da dirle: sì, ciao, allora non hai capito niente del tuo segretario. Oggi gli sei servita, domani ti riasfalta: e tu abbocchi come una trota.

Ecco: oggi i cosiddetti dissidenti piddini sembrano essersi dimenticati un anno di governo di destra – che fa «le nostre stesse politiche economiche», secondo Berlusconi. Sono convinti di aver riportato Renzi all’ovile. Pensano di aver vinto – e in termini di risultato per il Quirinale ci sta, intendiamoci: ma da domani rischiano di essere quelli messi peggio.
Giglioli



Matteorellum
CeciGian



Lombardi




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Prossimo Presidente?

domenica 11 gennaio 2015

Checkpoint Charlie Hebdo

Questa è la quarta raccolta di disegni in memoria degli amici di Charlie Hebdo,
tutta italiana...


CHARLIE HEBDO
Ascoltavo Radio Anch'io.
Ha ragione Serra, noi alle libertà democratiche ci siamo arrivati lentamente e non senza dolore.
Sia chiaro che la condanna dei fatti di ieri a Parigi deve essere incondizionata e totale.
Resta per me il dubbio sul fatto che tutto quello che si può fare si debba fare o se limitare volontariamente la nostra libertà possa proprio scaturire da un maggior senso di responsabilità che la nostra civiltà dovrebbe avere.


Checkpoint Charlie Hebdo
di Nadia Redoglia
I Colleghi parigini puntavano la matita affilatissima. Mirando centravano perfettamente ogni entità che violentemente o pacatamente accampa il diritto di (arrogante) supremazia in quanto “eletta” e perciò autorizzata a stabilire che “tutti gli altri” possono pur essere schifosi o quasi e pertanto alla bisogna sterminabili.
La presunzione del termine “ELETTO” che segue sostantivi come “razza/popolo/stirpe ecc.” conduce SEMPRE alle più terrificanti piaghe per l’umano essere. L’ultimo che (ufficialmente) ne dimostrò l’assunto al mondo intero fu Hitler.

sabato 1 novembre 2014

Sentenza d'appello di Stefano Cucchi

Stefano Cucchi è morto da circa 5 anni. Oggi è arrivata la sentenza con la quale sono stati scagionati completamente tutti gli indagati. Poliziotti, medici e infermieri.
Non c'è nessun colpevole per lo Stato italiano.
Non c'è stata alcuna giustizia per lui e per la sua famiglia.

Oltre ad essere stato pestato e lasciato morire, si continua a infierire sui familiari e sulla sua memoria con frasi come questa che riporto dal Fatto (più sotto l'articolo completo):
Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, esprime “piena soddisfazione” per l’assoluzione in appello di tutti gli imputati. Non solo. Perché in una nota scrive: “In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori delloStato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/31/stefano-cucchi-sorella-meritiamo-giustizia-ferrero-si-autoassolve/1183405/
Marilena Nardi



"Il processo Cucchi è una delle peggiori vergogne dell'Italia di oggi."
Stefano Bartezzaghi



Sentenza
Di Mauro Biani per il Manifesto




E' Stato Cronos
Ancora sulla sentenza Cucchi.
Mauro Biani

Fulvio Fontana



di Apicella




Il dito media continua
Marco Careddu
la vignetta fa riferimento alla foto della scandalosa esultanza alla sentenza del primo processo qui sotto
Dita medi alzati dagli assolti a Cucchi
anno 2013




Sentenza
CeciGian


Orrore
CeciGian



di Pietro Vanessi





Prove insufficienti: un cadavere non basta
http://www.lastampa.it/2014/10/31/italia/cronache/caso-cucchi-tutti-assolti-in-appello-per-insufficienza-di-prove-WHni9dMihmx7avRNSdfE1M/pagina.html
Gianfalco


era il 2009
Paolo Lombardi




Orrore
fabiomagnasciutti





 Caso Cucchi: tutti assolti
 di Tiziano Riverso

*
un paese da sempre senza giustizia,in balia delle correnti dei magistrati
Vincino Gallo


Chi è Stato?
massimo gramellini
Recita il ritornello: le sentenze si rispettano. Però non possono diventare lotterie, come accade quando sugli stessi fatti il giudizio d’appello smentisce, ribaltandolo, il processo precedente. Per l’accusa Stefano Cucchi è morto in carcere di botte e di stenti. Per il primo giudice «soltanto» di fame e di sete. Per la corte d’assise neanche di quello. Ne dovremmo dedurre che sia ancora vivo. O che si sia ammazzato da solo. E infatti è questa la versione che ci vogliono apparecchiare: Cucchi si sarebbe lasciato morire di inedia. Se medici e infermieri hanno una colpa, è di non avere insistito con la forza per nutrirlo.
Una «responsabilità morale» ammette persino Giovanardi. E le fratture? E gli occhi pesti? E il corpo preso in consegna vivo dallo Stato e restituito cadavere alla famiglia? Una famiglia che ha sempre rispettato e aiutato le istituzioni, al punto di fornire prove a carico del figlio sul possesso di droga. Toccherà alla Cassazione mettere il timbro su questa storia allucinante, dove il latinorum dei giudici è contraddetto dalla potenza persuasiva delle foto. Purtroppo abbiamo fin d’ora una certezza: che quando una delle due sentenze risulterà sbagliata, nessun magistrato pagherà per il suo errore.
P.S. Solidarietà ai poliziotti e agli agenti penitenziari che accettano di farsi odiare dal prossimo per 1200 euro al mese. Ma il portavoce di un loro sindacato che - di fronte alla morte impunita di un uomo - dichiara: «Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute e conduce una vita dissoluta, ne paghi le conseguenze», dovrebbe fare soltanto una cosa. Vergognarsi.



di GLMart


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


occhio alla salute
Natangelo


Nessuna pietà
Natangelo


Staino- Corriere


Vauro

 
per leggere la striscia cliccare qui
Disegni - Il fatto quotidiano



di Mario Airaghi

lunedì 27 gennaio 2014

Giornata della memoria 2014

27 gennaio 2014
Coltiviamo la memoria

COLTIVIAMO LA MEMORIA!

L’Editoriale a Fumetti di oggi si ispira a questa ricorrenza QUA:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
  Moise
Un albero  alla Pisana per ricordare Shlomo Venezia
Marika Venezia, vedova di Shlomo scomparso il primo ottobre 2012, che ventenne fu deportato ad Auschwitz e fu condannato all’orrore, a lavorare nel Sonderkommando, a prelevare i cadaveri della camere a gas Racconta commosa: «Per anni non volle parlare di quella sua terribile esperienza. Poi, vide che a Roma apparivano scritte antisemite e non riusciva a comprendere perché nessuno intervenisse. Nel 1992 per la prima volta accettò di raccontare quanto gli era successo, di accompagnare una scolaresca ad Auschwitz per i viaggi della Memoria. E da allora, fino alla sua morte, non ha più cessato di raccontare alle giovani generazioni ciò che aveva vissuto».(fonte)

Giornata della memoria 2014
Ogni anno mi chiedo se è il caso di fare la vignetta per la giornata dedicata alla memoria visto che non amo molto le "giornate". Poi puntualmente mi rispondo che se ce n'è una che merita è proprio questa anche perchè non c'è solo il pericolo di dimenticare ma di spostarne il ricordo in una zona di maggiore tolleranza.
#giornodellamemoria


27 gennaio - Il giorno della memoria - PER NON DIMENTICARE!
Edy Perazzolli http://www.edydesign.com/
Tiziano Riverso
 

Romaniello
Gianfalco


Pietro Vanessi PV

di P.Uva



CeciGian


Topolino, Era fascista
Nella giornata della memoria, ricordiamoci anche dei crimini commessi dal Colonialismo italiano. “Topolino va in Abissinia” è un articolo di Igiaba Scego, che ricorda, attraverso la propaganda dell’epoca, i crimini di guerra italiani ai danni di Libia e Corno D’Africa. Qui la canzone di “Topolino in Abissinia”: http://www.youtube.com/watch?v=f0gazWouG4o
Mauro Biani



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