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venerdì 29 maggio 2020

La morte di George Floyd indigna il mondo



WOUNDER KNEE
L'atroce video della morte in diretta dell'uomo soffocato a terra dal ginocchio di un poliziotto negli USA sta provocando un'ondata di proteste in tutto il paese e di sdegno in tutto il mondo.
Purtroppo i precedenti non mancano (anche storici)  ma è inevitabile constatare che quasi sempre le vittime sono uomini di colore e appartenenti alle classi emarginate.
Gianfranco Uber


Violenza
Gianlorenzo Ingrami



#Minneapolis #BlackLivesMatter #MinneapolisRiot #Usa #GeorgeFloyd #JusticeForGeorgeFloyd 
Non respiro.
Oggi per @repubblica
Mauro Biani



George Floyd
Hemad Hajjaj
https://politicalcartoons.com/sku/239632



Persisten Racism
Dario Castillejos
https://politicalcartoons.com/sku/239654


Enablers standing silently by


George Floyd
David Zyglis
https://politicalcartoons.com/sku/239661/


George Floyd also can't breathe
Dave Granlund
https://politicalcartoons.com/sku/239522


Filming Police Brutality
Kevin Siers
https://politicalcartoons.com/sku/239520/


L'America nera non riesce a respirare  Maarten Wolterink
La morte violenta di George Floyd ha sconvolto l'America e il mondo.
29 maggio 2020
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/67586 
 

The murder of George Floyd  Marco De Angelis
...
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/67630


I can breathe now!.  Fadi Abou Hassan-FadiToOn
After George Floyd's Death.
28 May 2020
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/67609



Stati Uniti, afroamericano soffocato: esplode la rabbia.
#Statiuniti #USA #GeorgeFloyd #america
Durando

CRONACHE DI ORDINARIO RAZZISMO, LA PROTESTA INFIAMMA DETROIT.
Sono nazionalisti, suprematisti bianchi, negano l’olocausto, hanno una visione radicale ed estrema della religione cristiana o sognano di tornare ai bei tempi in cui gli Stati Uniti erano divisi in Nord e Sud e nei campi del Sud lavoravano gli schiavi. Il più antico è quello dei grotteschi incappucciati del Ku Klux Klan.
Durando




Steve Sack


Lacrima
GIO / Mariagrazia Quaranta

I Fatti
"Lasciatemi, non riesco a respirare...". Sono le ultime parole pronunciate da George Floyd, un uomo afroamericano morto in seguito al brutale trattamento a cui è stato sottoposto da un agente di polizia, che nel tentativo di arrestarlo lo ha bloccato a terra premendogli il collo con un ginocchio. È successo a Minneapolis, in Minnesota, e l'intera sequenza è stata filmata da una passante.

Nel video si vede l'agente di Polizia Derek Chauvin bloccare per diversi minuti Floyd - disarmato - dopo che era già stato ammanettato. "Per favore, non riesco a respirare, mi fa male lo stomaco. Mi fa male il collo. Ti prego. Non riesco a respirare", ripete Floyd. I passanti che si sono radunati intorno all'agente lo invitano a sollevare il ginocchio dal collo. Il poliziotto però non si muove, finché Floyd non smette di parlare.
Sul caso - simile a quello del newyorchese Eric Garner, ucciso ida un poliziotto nel 2014 - sta indagando l'Fbi.
 È successo a Minneapolis: nel video diffuso da una passante si vede un agente premergli un ginocchio sul collo per diversi minuti.
La sua morte ha fatto nascere grandi proteste a Minneapolis, diventate via via più violente nel corso degli ultimi giorni.

martedì 18 settembre 2018

I vincitori della prima edizione del Concorso LIBEX-2018

Dopo avere selezionato 55 vignette tra le 635 ricevute da 260 vignettisti di 55 paesi diversi del Concorso LIBEX-2018 sul tema “Immaginatione e potere nell’era digitale”, la Giuria ha scelto le sue 15 vignette preferite e tra queste le tre vincitrici:

Primo premio: Nikola Listes- Croatia.

© Nikola Listes



Secondo premio: Emanuele Del Rosso - Italia
© Emanuele Del Rosso




Terzo premio: Fadi Abou Hassan / FadiToOn - Norway
© Fadi ToOn


Da La repubblica di Bari (16/09/18)
Le vignette raccontano il doppio volto della Rete
di Gennaro Totorizzo
Una vignetta per raccontare le due facce della rete.
Quella potenzialità che consente di lanciare messaggi universali con un semplice clic, e i pericoli che da quel gesto così apparentemente innocuo, possono derivare. Sono tre i lavori premiati nella prima edizione del concorso internazionale di vignette satiriche Libex, indetto il 15 maggio scorso dal centro euro-mediterraneo Librexpression della fondazione Di Vagno, potrebbero essere interpretati da chiunque, in qualunque parte del mondo.
Nonostante gli autori provengano da Paesi diversi, e per questo abbiano differenti necessità d'espressione e parlino diversi linguaggi. Nikola Listes, che ha conquistato il primo posto, ad esempio, è croato. In Nuova odissea ha rivisitato una celebre scena di 2001: Odissea nello spazio, con le schegge di osso lanciate dall'ominide a comporre una "chiocciola".
L'italiano Emanuele Del Rosso, secondo, fa rivivere la protesta di piazza Tienanmen, dove al posto dei carri armati ci sono dei mouse, mentre il rifugiato siriano, ora norvegese, Fadi Toon stende panni nella celebre "f" di Facebook. Tutti sono accomunati dal tema "Immaginazione e potere nell'era digitale", lo stesso della 14esima edizione del festival Lectorinfabula, nel quale oggi, alle 16 nel chiostro San Benedetto di Conversano, saranno premiati e commenteranno le proprie opere. «La maggioranza dei partecipanti, 260 provenienti da 55 Paesi, aveva una visione assai critica dell'uso dei mezzi digitali spiega il presidente della giuria Thierry Vissol - Tutti hanno timore delle grandi società che operano sul web e dell'uso dei big data. Nonostante le sensibilità siano diverse, c'è un'unità di pensiero. E questo ci ha colpito moltissimo». La giuria, composta dai giornalisti Piero Ricci ( Repubblica Bari), anche presidente dell'Ordine dei giornalisti di Puglia, Gian Paolo Accardo (Voxeurop.eu) e Cristiana Castellotti (Rai Radio 3) e dai vignettisti Fabio Magnasciutti e Marco De Angelis, ha selezionato le opere (55 i finalisti) secondo diversi criteri: dalla coerenza con il tema proposto alla condizione di non essere state premiate a livello internazionale, dalla qualità grafica al messaggio trasmesso.
«Abbiamo ricercato qualcosa di originale. Quella di Odissea nello spazio è un'idea utilizzata tantissime volte, ma la maniera in cui è stata riproposta è unica».
Vissol è anche direttore editoriale di Librexpression, giornale di satira presentato proprio in occasione del festival: «La rivista contiene articoli seri, basati su fonti attendibili, e illustrati da vignettisti. Permette di leggere qualcosa di importante e proseguire la riflessione con la vignetta. La satira è fatta proprio per toccare un problema e indurre a pensarci su». Tanti i temi trattati: dalla libertà di espressione in Spagna e in Marocco alla Brexit, per finire agli errori della giustizia italiana.

Tra le quindici migliori vignette:

© Guido Clericetti

© Elena Ospina


© nadia Khiari

Presenti anche famosi vignettisti internazionali

Fadi Aboi Hassan, Fadi ToOn, Doaa Eladl e Marco De Angelis

Ismail Kizil Doğan, Tjeerd Royaards e Fadi ToOn




The ceremony of "Digital Era" International Cartoon Contest 2018 and announcement of results:
First prize: Nikola Listes- Croatia.
Second Prize: Emanuele Del Rosso -Italy.
Third prize: Fadi Abou Hassan | FadiToOn-Norway.

The Jury members:
-Cristina Castellotti-Journalist (Rai 3 channel).
-Gian Paolo Accardo- Journalist ( Voxeurop.eu).
-Pietro Ricci - Journalist ( La Repubblica).
-Marco Marco De Angelis - Journalist & cartoonist.
-Fabio Magnasciutti-cartoonist.
- Prof. Thierry Vissol - Writer & director of LIBREXPRESSION CENTRO.


Maggiori informazioni sono reperibili sul sito e sui canali social del Centro Librexpression:

giovedì 10 settembre 2015

Norway, Children in War International Cartoon Exhibition




Children in War
The Norwegian Cartoonist Gallery presents the exhibition «Children in War» to focus on the suffering of children in war- and conflict areas. Through media we are witnesses to children´s situation in Iraq, Syria, Ukraine, Gaza and Yemen among other places. We see children as refugees, terrified, wounded and murdered. They have lost their safety, their homes, schools and are even taken as hostages and soldiers.
The exhibition is produced in cooperation with the cartoonists Fadi Abou Hassan from Syria and Arifur Rahman from Bangladesh. They both live in Norway as political refugees under the protection of ICORN and Norwegian PEN.
We are deeply grateful to all participating cartoonists from 51 different countries. Their positive response and high quality of cartooning have made this exhibition possible.
With compliments
Fadi Abou Hassan
Arifur Rahman
Vigdis Wolden

Participants list of Children in war exhibition 2015 http://www.toonsmag.com/2015/04/participants-list-of-children-in-war.html

Facebook event https://www.facebook.com/events/405766029623806/
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Oggi, alle ore 14:30, è stata inaugurata la mostra "Children in War" ("Bambini in guerra") alla galleria d'arte "Avistegnernes Hus" di Drøbak, in Norvegia. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Arifur Rahman del Bangladesh e Fadi Abu Hassan della Siria, entrambi rifugiati politici, e vanta i contributi di 67 vignettisti di 51 paesi.

Gli italiani che espongono sono:

Enrico Bertuccioli
Fulvio Fontana 
Tomas 
lebiro 
Pietro Vanessi 
Paolo Morelli 
Agim Sulaj 
Valeriano Cappello 
Paolo Lombardi
Alcuni disegni in mostra:





"Childlike Innocence" - Nigeria
Paolo Morelli


di Paolo Lombardi



tOOns MaG
fadiabouhassan@Yahoo.com

sabato 28 marzo 2015

Children in War - International Cartoon exhibition 2015 Norway



Dear cartoonists,
We are happy to announced that we going to arrange an international cartoon exhibition in Norway.
Theme: Children in War
We received about 300 cartoons from all over the world.

Keep stay with us, we will update you soon when we going to exhibit.
Thank you for your participation.

Regards
Fadi Abou Hassan
&
Arifur Rahman
tOOns MaG


fadiabouhassan@Yahoo.com



lunedì 16 febbraio 2015

L'Italia precipita al 73esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa.

2015 World Press Freedom Index
L'Italia precipita al 73esimo posto nella classifica sulla libertà di stampa.

© Ann Telnaes (Etats-Unis)


© Tiziano Riverso







RSF Reporter Senza Futuro e (Contras)segni della libertà d’informazione


Quando ogni anno Reporter Senza Frontiere consegna l’indice della libertà d’informazione, quel dito lo sento puntato minacciosamente perciò sto qualche secondo in apnea, ma questa volta è un violento pugno. Su 180 Paesi monitorati nel mondo, siamo al 73esimo posto, scesi in un anno di 24 posizioni, collocati tra Moldavia e Nicaragua (!). Per esempio l’Estonia è al decimo, il Ghana al 22esimo, la Namibia è 17esima… Le principali infamanti ragioni: verso i cronisti 43 aggressioni fisiche9 attentati incendiari a beni personali129 cause per diffamazione “immotivate” intentate per lo più dai politici in pesantissimo afrore di censura. Tra gli “agenti non statali” è la mafia a controllare e minare la nostra Informazione allo stesso modo in cui Isis e cartelli della droga la controllano e la minano in quei paesi là
Altro che Je suis (intanto la Francia guadagna un posto collocandosi a 38).  “Che cosa siamo noi?!” meglio sarebbe chiederci ogni giorno a mo’ di catartica riflessione: sarebbe meno umiliante che esistere di vile blablologia.
Mi allevierebbe un poco sapere che il nostro ministro delle Comunicazioni condivide pur solo la metà delle mie amarezza, vergogna, rabbia, disonore. Ma noi non l’abbiamo neppure il ministro, pur essendo l’Informazione tra i fondamentali beni di Nazione in Stato di Diritto. Lo Renzi il munifico ha incaricato (il bravo giornalista) Antonello Giacomelli quale sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni.
L’Informazione noi, oltre che la releghiamo, infatti la deleghiamo.
14 febbraio 2015





by Fadi Abou Hassan ‎



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http://fr.rsf.org/
L'Italia precipita al 73esimo posto nell'Index sulla libertà di stampa

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NOTA:

Da 100 Dessin de cartooning for peace pour la liberté de la presse

© Mix & Remix (Svizzera)


© Plantu (Francia)


© Cotè (Canada)




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Disegni per il 3 maggio, giorno mondiale per la libertà della stampa.



sabato 4 maggio 2013

Disegni per il 3 maggio, giorno mondiale per la libertà della stampa.

3 maggio giorno mondiale per la libertà di stampa
Ogni anno WAN-IFRA mette a disposizione una serie di disegni per promuovere Press Freedom Day mondiale, che i giornali possono pubblicare liberamente.
Quest'anno in collaborazione con Cartooning for Peace sono stati scelti questi:




Plantu: Having started medical school, Jean Plantureux moved to Brussels to attend drawing lessons at Ecole Saint-Luc founded by Hergé. In 1972 he joined the newspaper Le Monde with a first cartoon on the Vietnam War. From 1980 to 1986 he collaborated with the newspaper Phosphore and since 1991 he has been publishing a weekly page in L’Express. In 1992 he won the "Rare document award" at the Angers Festival du Scoop for managing to get signatures by Yasser Arafat and Shimon Peres on the same drawing. In 2006 Plantu turned the wish he shared with Kofi Annan into reality – a large number of cartoonists were brought together and Cartooning for Peace finally saw the light of day.


 
Boligan: Originally from Cuba, Angel Boligán Corbo graduated in Fine Arts in Havana in 1987. He has lived in Mexico since 1992, where he works as a cartoonist for the newspaper El Universal, the magazine Conozca Más and the political humour magazine El Chamuco. He also chairs the agency CartonClub (latin caricature club).

Hassan: Artistic director, graphic designer and freelance cartoonist, Hassan Karimzadeh works for several Iranian publications, including Etemaad-e Melli (Confidence of the People). Hassan was jailed in 1992 for having produced a caricature representing the Ayatollah Khomeini. After countless campaigns of protest, Lawyers Without Borders were able to get him released after two years in prison.

Zlatkovsky: Zlatkovsky Mikhail lives and works as a political cartoonist in Moscow. Between 1999 and 2001, he moved to the United States before returning to Moscow where he is artistic director of a publishing conglomerate. He has won more than 200 awards worldwide and is considered by his peers as one of the greatest among them. His drawings are large frescoes where he deals with the major themes of freedom and democracy. Today, he is forbidden to draw Vladimir Putin, which prompts him to miss the liberal era of Boris Yeltsin.



Boukhari: Baha Boukhari has been a cartoonist since 1964. Working mainly for Al-Ayyam newspaper in Ramallah since 1999, he participates in many debates in Jerusalem and has had several problems with Hamas as a result of his cartoons.
fonte per richiedere i disegni in alta risoluzione
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World Association of Newspapers (WAN) (Associazione mondiale della carta stampata) è un'associazione no-profit, non governativa costituita da 76 associazioni nazionali di giornalismo, 12 Agenzie di stampa, 10 organizzazioni regionali di media e redattori e giornalisti in 100 paesi.

Fondata nel 1948, l'associazione rappresenta più di 18 000 pubblicazioni in cinque continenti. I giornali rappresentano circa un business di 190 miliardi di dollari USA con 1,6 miliardi di lettori al giorno. I giornali veicolano pubblicità con la percentuale seconda al mondo (29,8%), superiore a bilancio combinato di radio, all'aperto (sul suolo pubblico ecc.), cinema, riviste e internet. Combinato con le riviste periodiche, la stampa è il mezzo di pubblicità più grande del mondo con una quota del 42 per cento.
Gli scopi principali sono:

  • difendere e promuovere la libertà di stampa e l'indipendenza economica dei giornali come una condizione essenziale per tale libertà.
  • sostenere lo sviluppo editoriale della carta stampata nel mondo e promuovere comunicazioni e i contatti tra i redattori di giornali di diverse regioni e culture.
  • promuovere la cooperazione tra le organizzazioni aderenti, a livello nazionale, regionale o mondiale.

martedì 1 gennaio 2013

2013 - Beviamoci su, auguri! (cartoons from the world)


-NUEVO TWEETS
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 31 de Dic. 2012.

LES DESEO UN 2013 LLENO DE SALUD Y ÉXITOS!
Angel Boligan

David Rowe


BUONA FINE MIGLIOR INIZIO
Gianfranco Uber



Giannelli - Corriere della sera



Il nuovo che avanza
CeciGian


Anno
CeciGian

2012 goes, 2013 comes.. / 2012 går og 2013 kommer.../ 2012 gider, 2013 gelir../
Firuz Kutal



Dear friend,

The world won't be ended, but it changes.
We hope that it changes for you to a better world.

Have a good year.

Farhad &FarNasrin



Optimism
By Pavel Constantin, Romania - 12/28/201



Turcios


Elefantul africanu
Marian Avramescu


2012
Clay Bennett


2013 in the Arab World
Fadi Abou Hassan
@ Jo BenYousef سيكون عام الإسلاميين و البراهمات ( البراهمة من الدارجة الليبية و تعني الإسلاميين المتطرفين ) It will be the year of Islamists and Brahamat (Brahama comes from the Libyan dialect and means extremist Islamists)29 Dec 2012



01-01-12 weinig vertrouwen in het jaar 2013
Joep Bertrams

By Sofia Mamalinga


Happy Christmas and New Year
Sofia Mamalinga
Many wishes to all! 18 Dec 2012


Social
Mauro Biani





Luckovich: In with the new


Feliz 2013
Rafel Carrasco


Riber


Perspective
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 12/30/2012



"The Maya Prophecy" 
 Bruno Bozzetto: HAPPY 2013 !




Buon 2013
Tiziano Riverso




Paride Puglia


Please 2013 ... take care
Mohamed Sabra
After a bloody ,difficult and a tragedian year ...will 2013 continue ( will take the dynamite as in races ) that !!?? we hope not...
30 Dec 2012

Bon, qu'on en finisse avec 2012 !!!
Plantu


Elena Ospina


Luca De Santis IFIORIBLU


ANNO NUOVO: SI CAMBIA !!!
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

Buon 2013
Umberto Romaniello


mutanda rossa la trionferà
 fabiomagnasciutti

Strenne
Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/


Pietro Vanessi 

by Cintia Bolio (Mexico) for
http://www.facebook.com/CartooningforPeace



03 janvier
Bonne année 2013 !

© Vadot (Belgique)

Toute l’équipe de Cartooning for Peace vous souhaite une bonne et heureuse année!

Nous espérons vous retrouver toujours plus nombreux lors des événements Cartooning for Peace de l’année 2013!
 

L’anno nuovo par condito!

di Nadia Redoglia
Le testate fanno a gara a chi più pubblica foto e video con i “più” dell’anno che sta sfumando. Belli/ brutti, eleganti/sciattoni, gaffeurs/brillanti, spassosi/piagnoni, e così via nel gioco degli opposti, fino ad arrivare all’ultimo degli ultimissimi giorni riferito alla politica: saliamo/scendiamo, ma non legato ai sondaggi, bensì nell’accezione del suo moto a luogo. Per il premier dimissionario è l’empireo e dunque a questo si sale. Per quello licenziato, sedicente unto, è ovvio che si debba scendere dato che fu lui, ipse dixit, a creare l’empireo.
A parte quelli cui non è mai fregato di salire/scendere perché da sempre ci stanno e non intendono schiodare, la sana via di mezzo legata al significato e significante di politica, pare non interessi nessuno.
Toccherà dunque a noi elettori di buona volontà decidere chi avrà l’onere e l’onore dell’Arte di governare la società.
In ogni caso “saliamo” è il verbo che ci pare più appropriato, nel senso proprio d’essere noi capaci di aggiungere sale nella zucca dei candidati e, alla bisogna, saper infilare anche il pepe, non necessariamente solo in zucca…
Auguriamocelo per l’anno che verrà!
29 dicembre 2012