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martedì 9 novembre 2021

Per le donne afghane

Una nota attivista afghana per i diritti delle donne, l'economista Frozan Safi, di 29 anni, è stata uccisa insieme ad altre tre ragazze a Mazar-i-Sharif, in Afghanistan. I proiettili l'hanno resa irriconoscibile.

__A well-known Afghan women's rights activist, 29 years old economist Frozan Safi was killed along with three other girls in Mazar-i-Sharif, Afghanistan. The bullets made her unrecognizable.

#FrozanSafi #womenrights #thecartoonmovement #afghanistan #cartooningforpeace #cartooningforsolidarity #courrierinternational #LaRepubblica #repubblicaxl #lemonde

Marco De Angelis




 #FrozanSafi #Afghanistan

Hanno cercato di importi un burqa di pallottole, ma hanno perso.

Ora il tuo viso lo conoscono tutti.

Mauro Biani




Marilena Nardi

16 August 2021

Buried souls

Kabul surrenders to the Taliban. The Islamic Emirate is reborn. A fraternal hug to all Afghan Women and Girls. My thoughts are especially for them.

by Cartoonmovement

by Erbacce


Marilena Nardi
2 September 2021
Exporting democracy
Afghanistan now.
by CartoonMovement https://cartoonmovement.com/cartoon/exporting-democracy


Alla mia maniera, ricordando Safi Frozan attivista Afghana per i diritti delle donne.

#FrozanSafi #Afghanistan

Pierpaolo Perazzolli





Afghan women’s: freedom and Job!#AfghanWomen #afghanistannotsafe #Afghan_lives_matter #HumanRights

Atiq Shahid





Niels Bo Bojesen

16 September 2021

The Taliban Say That Women Can Study In Gender-Segregated Universities.

https://cartoonmovement.com/cartoon/taliban-say-women-can-study-gender-segregated-universities




Ivailo Tsvetkov

16 September 2021

Life in Afghanistan

Life under Taliban rule one month on. Visit our collection for more cartoons about the burqa.

https://cartoonmovement.com/cartoon/life-afghanistan



Alireza Pakdel

12 September 2021

The fate of Afghan women in the Taliban regime

https://cartoonmovement.com/cartoon/fate-afghan-women-taliban-regime



Cala la notte sull'Afghanistan di Joep Bertrams, Paesi Bassi 18/08/2021

https://www.politicalcartoons.com/sku/254557



great tension by Joep Bertrams, The Netherlands

https://www.politicalcartoons.com/sku/254779


Solidarity with Afghan women, always.
Andrea Arroyo


Meena Keshwar Kamal - GianLuca Costantini


Mai più tornerò sui miei passi

Sono una donna che si è destata

Mi sono alzata e sono diventata una tempesta

che soffia sulle ceneri

dei miei bambini bruciati

Dai flutti di sangue del mio fratello morto sono nata

L’ira della mia nazione me ne ha dato la forza

I miei villaggi distrutti e bruciati mi riempiono di odio contro il nemico,

Sono una donna che si è destata,

La mia via ho trovato e più non tornerò indietro.

Le porte chiuse dell’ignoranza ho aperto

Addio ho detto a tutti i bracciali d’oro

Oh compatriota, io non sono ciò che ero.

Sono una donna che si è destata.

La mia via ho trovato e più non tornerò più indietro.

Ho visto bambini a piedi nudi, smarriti e senza casa

Ho visto spose con mani dipinte di henna indossare abiti di lutto

Ho visto gli enormi muri delle prigioni inghiottire la libertà

nel loro insaziabile stomaco

Sono rinata tra storie di resistenza, di coraggio

La canzone della libertà ho imparato negli ultimi respiri,

nei flutti di sangue e nella vittoria

Oh compatriota, oh fratello, non considerarmi più debole e incapace

Sono con te con tutta la mia forza sulla via di liberazione della mia terra.

La mia voce si è mischiata alla voce di migliaia di donne rinate

I miei pugni si sono chiusi insieme ai pugni di migliaia di compatrioti

Insieme a voi ho camminato sulla strada della mia nazione,

Per rompere tutte queste sofferenze, tutte queste catene di schiavitù,

Oh compatriota, oh fratello, non sono ciò che ero

sono una donna che si è destata

Ho trovato la mia via e più non tornerò indietro.


Meena Keshwar Kamal

MEENA KAMAL (1957-1987) Meena Keshwar Kamal è stata un’attivista afghana impegnata nella difesa delle donne e fondatrice  del movimento femminista Associazione Rivoluzionaria delle donne dell’Afghanistan (RAWA). E’ stata assassinata dai fondamentalisti islamici nell’anno 1987 quando aveva appena compiuto trent’anni.(dalla bacheca di Nives Stabilini)


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L'ultimo articolo di Gino Strada ci spiega la guerra in Afghanistan

giovedì 18 marzo 2021

18 marzo 2021: Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus

 

©Franco Rivolli*

(Questa img di Franco Rivolli , 'la dottoressa che culla l'Italia' , disegnata nel marzo 2020 nei giorni più tristi della pandemia è diventata un immagine simbolo ed è stata condivisa da migliaia di persone sui social.)


Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la "Giornata nazionale in memoria di tutte le vittime dell'epidemia da coronavirus" che verrà celebrata il 18 marzo di ogni anno.

Roma, 18/03/2021





Per non dimenticare

Paride Puglia

@maurobiani
: #Covid19 
Il pianeta rosso. 



Oggi nella #GiornataNazionale dedicata alle vittime del Covid il pensiero ai medici, infermieri e autisti-soccorritori del Sistema 118 nazionale che da un anno lavorano senza sosta in prima linea per salvare quante più vite umane. Gianluca Costantini


La signora in rosso
Per Pasqua tutta Italia in zona rossa . 
Una strategia difensiva resa ancor più necessaria dal rallentamento delle vaccinazioni dovuto ai dubbi sulla pericolosità di  AstraZeneca ma che comunque  da sola non potrà bastare a coprire le vergogne della mancanza totale di un serio piano pandemico e di tutto quello che ne consegue.
Gianfranco Uber


Unità d'Italia
Lele Corvi



Forse ma forse (Epifanio Gilardi, personaggio di Antonio Albanese)

Paolo Lombardi



Fany è vicina alle famiglie delle vittime COVID19 alla cui memoria oggi è dedicata la Giornata Nazionale. Piango purtroppo anche dei cari amici.

Ai loro familiari voglio esprimere la più profonda vicinanza e rivolgere un affettuoso abbraccio.

Tantissime vittime 103.000 in Italia, 2.674.000 nel mondo, troppe! Cerchiamo di non sottovalutare la  grave situazione!

Con il contributo fondamentale della ricerca, coi vaccini e con il rispetto delle regole  sconfiggeremo la pandemia. 


martedì 20 ottobre 2020

Morti Enzo Mari e Lea Vergine ad un giorno di distanza

 


Enzo Mari ©Riccardo Mannelli


Morti Enzo Mari e Lea Vergine ad un giorno di distanza, il coronavirus ci ha privato di due grandi della cultura italiana.

IERI È MORTO ENZO MARI famoso designer: «Tutti dovrebbero progettare per evitare di essere progettati»

Oggi la moglie LEA VERGINE famosa critica d'arte: “L’arte non è necessaria. È il superfluo. E quello che ci serve per essere un po’ felici o meno infelici è il superfluo. Non può utilizzarla, l’arte, nella vita. ‘Arte e vita’ sì, nel senso che ti ci dedichi a quella cosa, ma non è che l’arte ti possa aiutare. Costituisce un rifugio, una difesa. In questo senso è come una benzodiazepina”

martedì 1 settembre 2020

Ebru Timtik

 

Ebru Timtik

 Avvocata turca morta dopo 238 giorni di sciopero della fame: chi era Ebru Timtik https://www.osservatoriodiritti.it/.../avvocata-turca.../ Osservatorio Diritti

Gianluca Costantini






L'avvocata Ebru #TimTik è morta in un carcere turco dopo 238 giorni di sciopero della fame.

Era stata condannata a 13 anni di reclusione per appartenenza al Fronte Rivoluzionario di liberazione nazionale dichiarato terroristico da Ankara.

Lei chiedeva un processo giusto per lei come per tutti quelli per cui si è sempre battuta.

Semplici oppositori che il regime "terroristico", questo si, di Erdogan non è in grado di tollerare.

Gianfranco Uber


Ebru Timtik, se muore la giustizia

#Turchia #EbruTimtik #erdogan #Nato

Gianni Falcone



Ismail Dogan




everybody’s got a hungry heart

Fabio Magnasciutti





Incarcerated #lawyer #EbruTimtik died after a long hunger strike. Let us not forget this brave woman who fought for an honest judicial system in Turkey. Her colleague #AytacÜnsal - also on #hungerstrike - is still alive but very weak. Shame on #Erdogan! #turkey #justice #prison #dictatorship Joop The Cartoon Movement Cartooning for Peace Justice for Ebru Timtik Libertà per la Difesa, libertà per Aytac Unsal Firenze: libertà per la difesa. Libertà per Aytac Unsal Turkish News AK Parti #akparti Amnesty International Human Rights Watch United Nations Human Rights

Maarten Wolterink




Libertà in Turchia

GIO / Mariagrazia Quaranta


Gli avvocati turchi in prigione, tra la vita e la morte
Anne Andlauer, Le Soir, Belgio
1 settembre 2020
Giovedì 27 agosto, in Turchia, è morta un’avvocata. È morta di fame. Il suo nome era Ebru Timtik, da 238 giorni rifiutava di nutrirsi. Pesava 30 chili quando il suo cuore ha ceduto. Ebru Timtik ha intrapreso lo sciopero della fame per chiedere per se stessa ciò che gli avvocati di solito richiedono per gli altri: un processo equo. In questo caso, un nuovo processo.
 In carcere da tre anni, era stata condannata insieme a 17 colleghi per “appartenenza a un’organizzazione terroristica”, il Partito-Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo (Dhkp-C), un movimento clandestino di estrema sinistra iscritto nella lista europea delle “entità coinvolte in atti di terrorismo”. Un tribunale le aveva inflitto, nel marzo 2019, una condanna a 13 anni e mezzo di carcere, confermata in appello. Timtik, 42 ​​anni, aveva denunciato un processo ingiusto. Da più di tre mesi sperava che la corte di cassazione ribaltasse la sua condanna. A metà agosto, dopo che l’avvocata era stata trasferita con la forza in un ospedale di Istanbul, la corte costituzionale aveva respinto la sua richiesta di rilascio sostenendo che la sua vita “non era in pericolo”.
La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di emozione tra i colleghi turchi e stranieri che seguivano con preoccupazione la sua vicenda. Il 28 agosto, centinaia di avvocati si sono riuniti davanti alla sede del loro ordine professionale a Istanbul. Sulle vesti nere con il colletto bordeaux avevano appuntato la foto di Ebru Timtik. Molti avevano le lacrime agli occhi.
Ahmet Kiraz, un avvocato franco-turco, era andato a trovarla in prigione alcuni mesi fa. “Mi spezza il cuore perdere una collega in queste condizioni”, dice. “Era stata condannata senza alcuna prova. Ma preferiva andare avanti con la protesta piuttosto che passare anni in prigione. È una scelta che non mi permetterei di giudicare”.
“Ebru non chiedeva favoritismi, voleva solo un processo equo”, ha aggiunto Melike Polat, un altro avvocato, indicando le irregolarità del processo: la sostituzione dei giudici che avevano ordinato la liberazione di Timtik e di molti suoi colleghi (subito annullata da un nuovo tribunale), testimoni ascoltati in assenza della difesa, il verdetto prevedibile.
Ebru Timtik, dicono i suoi amici, ha combattuto anche per la sua professione, sempre più rischiosa. Dopo il fallito colpo di stato del luglio 2016, più di 1.500 avvocati turchi sono stati portati in tribunale, seguendo lo schema ricorrente di equipararli ai loro clienti, e quindi accusarli degli stessi crimini. Ebru Timtik era nota per la sua difesa dei militanti del Dhkp-C. “Siccome difendi un sospetto terrorista, il governo ti considera un terrorista”, osserva Melike Polat.
Le autorità turche, silenziose e sorde al destino di Ebru Timtik durante il suo sciopero della fame, hanno protestato quando il suo ritratto ha coperto la facciata dell’edificio dell’ordine degli avvocati di Istanbul il giorno dopo la sua morte. “Condanno fermamente coloro che hanno appeso questa foto di una militante di un’organizzazione terroristica”, ha detto il ministro dell’interno Süleyman Soylu.
“Questo caso è un promemoria di come la giustizia in Turchia è sotto gli ordini delle autorità, che hanno fatto in modo che Ebru rimanesse in prigione fino alla fine”, ha detto il deputato dell’opposizione Sezgin Tanrikulu, anche lui avvocato. “La nostra priorità ora è fare di tutto per non perdere un secondo collega”. L’avvocato Aytaç Ünsal, processato nello stesso processo, è in sciopero della fame da 210 giorni. È in ospedale, in condizioni critiche.

(Traduzione di Stefania Mascetti)

giovedì 27 agosto 2020

Solidarietà ad EMAD HAJJAJ arrestato per una vignetta sull'accordo siglato fra Israele e gli Emirati Arabi

In Giordania arrestato il cartoonist Emad Hajjaj per una vignetta sull'accordo tra Israele e gli Emirati Arabi. La libertà di satira è ancora una volta nel mirino. Emad è inoltre fratello di Osama, vincitore e membro di giuria nelle passate edizioni del nostro World Humor Awards. A lui va tutta la nostra solidarietà. #cartooningforpeace #FreeEmadHaijaj
 In Jordan cartoonist Emad Hajjaj arrested for a cartoon on the agreement between Israel and the Arab Emirates. Freedom of satire is once again a target. Emad is also brother of Osama, winner and jury member in past editions of our World Humor Awards. All our solidarity goes to him.
 Marco De Angelis

 



IN SOLIDARIETÀ CON EMAD HAJJAJ. Il nostro collega è stato arrestato ieri dalle autorità giordane per un suo disegno riferito all'accordo siglato fra Israele ed Emirati arabi e pubblicato da Al Araby. Cartooning for Peace si sta mobilitando per sostenere Emad Hajjaj. Ne chiede il rilascio immediato e ci ricorda che nessun artista può essere arrestato per aver realizzato un disegno.
Marilena Nardi
 #FreeEmadHaijaj #CartooningForPeace
 https://www.cartooningforpeace.org/soutiens/alerte-jordanie-emad-hajjaj/


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Cartooning shouldn't be a crime! Release Jordanian cartoonist Emad Hajjaj

Firuz Kutal

#EmadHajjaj #free_hicham_hajjaj #firuzkutal #cartoonist #arrested #Jordan #cartooningforpeace #solidarity #cartoonistsolidari



Free Emad

Gio/ Maria Grazia Quaranta



الرسم ليس جريمة #الحرية_لعماد_حجاج كاريكاتور: فادي أبو حسان الحرية للرسام عماد حجاج حرية الكلمة ليس جريمة. Freedom to our friend, Jordanian cartoonist Emad Hajjaj Cartoon by Fadi Abou Hassan






La vignetta di Emad Hajjaj del 26 agosto.

August 26, 2020

The Jordanian cartoonist Emad Hajjaj arrested 

Cartooning for Peace joins the solidarity efforts and demands the release of the cartoonist from his network.

The Jordanian cartoonist, Emad Hajjaj, was arrested by the Jordanian authorities after the publication of a cartoon related to the signing of the agreement between Israel and the United Arab Emirates, published by Al Araby and subsequently posted on the artist’s website and social networks. The publication on social networks has since disappeared.

According to Nidal Mansour (screenshot below), head of the Jordanian Center for the Protection and Freedom of Journalists, the cartoonist was arrested for obstructing the Jordanian Information Systems and Cybercrime Law of 2015. An arrest that Emad Hajjaj’s brother, Osama, a cartoonist himself, confirmed. According to Reporters Without Borders, the publications of online newspapers or those of citizen journalists on social networks are punishable by prison sentences and lead to pre-trial detention in case of prosecution under this law. The cartoonist was taken to a court this morning to be heard.


La vignetta di Emad raffigura il leader degli Emirati Arabi Uniti, il principe ereditario Muhammad bin Zayed Al Nahyan , comunemente chiamato "MBZ", con in mano una colomba israeliana che ha sputato in faccia, con la saliva a forma di un caccia F-35 statunitense. Gli Stati Uniti hanno recentemente mediato un trattato tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti e in un accordo correlato gli Stati Uniti hanno accettato di vendere aerei F-35 avanzati agli Emirati Arabi Uniti. Israele però si oppone alla vendita, sostenendo che il vantaggio della difesa israeliana nella regione sarebbe compromesso se gli Emirati Arabi Uniti avessero i jet. Il disegno di Emad mostra che Israele ha messo in imbarazzo MBZ bloccando la vendita dopo che gli Emirati Arabi Uniti hanno accettato l'accordo di pace.

Al-Araby scrive che Emad è stato deferito alla "famigerata Corte per la sicurezza di Stato" dal procuratore generale di Amman. "Il SSC - i cui giudici sono nominati dal primo ministro - ha giurisdizione su crimini tra cui droga, esplosivi, armi, spionaggio e alto tradimento, tuttavia è stato sempre più utilizzato per processare manifestanti pacifici e critici del governo".

“La famigerata legge sui crimini informatici del 2015 è stata ampiamente criticata dai gruppi per i diritti umani, che affermano che è un pretesto per reprimere chiunque critichi il governo. Gli emendamenti aggiunti alla legge nel 2018 hanno anche reso la distribuzione di articoli considerati calunniosi punibile con una pena detentiva ".

sabato 9 maggio 2020

Ben tornata Silvia!

Silvia Romano è libera!
Gianlo
https://gianloingrami.blogspot.com/2020/05/bentornata.html


L'annuncio è stato dato tramite tweet da Giuseppe Conte



Silvia Romano era stata sequestrata verso la fine del 2018 all'età di appena 23 anni in un villaggio kenyota ad opera di un gruppo armato che aveva aperto il fuoco sugli abitanti ferendo cinque persone.
Silvia Romano si trovava in Kenya come cooperante con l'organizzazione Africa Milele che sostiene i bambini in questi paesi. La vicenda è stata sempre ammantata di un certo segreto. In Kenya i sequestri di stranieri sono abbastanza rari e quando questo succede ci sono conseguenze disastrose per il turismo. Per questo il governo fa di tutto per evitare che fatti del genere accadano.




Silvia Romano è libera!
#SilviaRomano
Gianluca Costantini





Mauro Biani
Grazie
@maurobiani
  grazie a te, e alla tua preziosa matita, #SilviaRomano è stata presente nei cuori, negli occhi e nei pensieri di tutti noi in questi lunghi mesi!
#SilviaLibera




In una giornata in cui ricordavamo due tristi notizie, almeno ne è arrivata una molto bella: la liberazione della volontaria Silvia Romano, rapita in Kenya un anno e mezzo fa. Bentornata!
Marco De Angelis



Silvia Romano libera. Conoscete altre cose più belle di questa?
Il nobile Signor Giancarlo concorderà sicuramente.

Bentornata Silvia
Marco Gavagnin











lunedì 18 marzo 2019

Greta Thunberg



Great Greta
GIO / Maria Grazia Quaranta

“Se l’uso dei combustibili fossili minaccia la nostra esistenza, come è possibile che continuiamo a usarli? Perché non ci sono dei limiti? Perché non è illegale farlo?”. Così ha scritto in una lettera al Guardian Greta Thunberg, la ragazza svedese ispiratrice delle migliaia di giovani che hanno partecipato al Climate strike, la marcia globale per il clima tenutasi il 15 marzo contemporaneamente in 105 paesi e 1.659 città, di cui 178 in Italia.


Friday for Future
Gianluca Costantini

Greta Thunberg Ernman ( Stoccolma, 3 gennaio 2003) è un'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet («sciopero della scuola per il clima»).


Sciopero degli studenti per il clima...
Paride Puglia

No, non a tutti piace Greta Thunberg, l'attivista svedese che a 16 anni è riuscita ad affermarsi come una delle voci più importanti nella lotta al cambiamento climatico. Lei, la sua storia personale di giovane affetta da sindrome di Asperger, il successo dei suoi venerdì di protesta verde - i #Fridaysforfuture - e la nomina social a candidata al Nobel per la Pace, stanno avendo grande riscontro nel mondo. Ma non solo.

Greta
Andrea Pecchia


Oltre alla polemica tutta italiana nata dopo le frasi di Maria Giovanna Maglie, cresce sui social un piccolo caso legato a una foto della giovane risalente al 22 gennaio scorso, quando la ragazza svedese ha partecipato al World Economic Forum di Davos raggiungendo la località svizzera con un viaggio in treno di 32 ore.


Forza Greta
Non so quanto realmente servirà l'odierna mobilitazione mondiale dei giovani per una maggiore attenzione ai cambiamenti climatici indotti e per una maggiore cura del nostro pianeta. E' bello però che loro ci credano.
Gianfranco Uber




A questa e altre critiche l'attivista aveva risposto lo scorso 2 febbraio pubblicando su Facebook una lettera aperta agli hater. "Molti sostengono che ci sia qualcuno dietro di me o che sono stata pagata o che vengo utilizzata. Dietro di me non c'è nessun altro oltre me". E ancora: "A volte collaboro con delle associazioni ma sono assolutamente indipendente e rappresento solo me stessa. Tutto quello che faccio lo faccio gratuitamente".



Greta
Gianlorenzo Ingrami





Non so per quanto tempo sentiremo parlare di Greta Thunberg, se sarà una colonna del movimento ecologista giovanile o una meteora. So che l'accanimento nei suoi confronti - in crescita giorno dopo giorno - è un chiaro segnale del timore che suscita da molte parti. Un fuoco di sbarramento molto indicativo, e in alcuni casi ridicolo nei confronti di una adolescente
Enrico Mentana


Greta
Bruno Olivieri



La frustrazione di questi adulti aridi e disillusi è non poter insultare una ragazzina di 16 anni (bene, forse è rimasto un po' di senso della vergogna). E allora la parola d'ordine è diventata "manipolata". Si sentono molto scaltri e originali a dirlo, ma nessuno ti spiega da chi o perché sia manipolata. In realtà questi furbi che "io non mi faccio condizionare dai giornali" ripetono semplicemente il concetto veicolato attraverso nuovi media dai vecchi potenti. Perché - caro vecchio rasoio di Occam - è semplicissimo capire a chi dia fastidio Greta e il movimento a cui ha dato origine. Io, che pure non sono esente da aridità e disillusione, provo a fare tesoro della sua caparbietà, la sua ingenuità, la sua voglia di lottare.
Emiliano Ruocco


Greta e la Maglie
Tartarotti

In pratica una ragazzina ha messo in piedi un movimento che per un po' metterà al centro del dibattito la crisi ecologica. E si discute di Asperger, trecce, aspetto fisico, aborto, strumentalizzazioni. Forse ha ragione il pianeta a farci fuori e a riprovarci con gli acari.
Gianluca Chiappini




Proteggiamo l’ambiente insieme con Greta Thunberg
Agim Sulaj




#nobelprize #nobel #förFred #nobelprizeforpeace #greta #gretathunberg #nobel2019 #climate #climatechange #klimaat #klimaatspijbelaars #climate
Luc Descheemaeker / O-SEKOER


Hand i hand för klimatet. Söndagsteckningen i Sydsvenskan.
Riber Hansson