ANCHE QUEST'ANNO MANGIAMO IL PANETTONE
La colomba della pace se l'è già mangiata qualcuno
Claudio Mellana
È banale anche fare quello che non sopporta le feste comandate, quello che in questo periodo si nasconderebbe volentieri in un paese dove non si festeggia sia natale sia capodanno ( non so se esista) ma non è tanto la festa comandata che mi fastidia, ne capisco l’utilità, principalmente quella di creare per un breve periodo un modo “altro” da quello che è, di far riporre l’ansia per quello vero, in un angolo profondo del nostro inconscio o di un’altra parte del cervello e lì tenerlo lontano da noi. Quello che mi disturba è la pigrizia, è leggere nella voce e negli occhi di chi ti fa gli auguri (non tutti ovviamente ma la maggior parte) un gelido automatismo, come se fossero una Tesla a guida autonoma. “Fai gli auguri!” e la loro testa/Tesla fa gli auguri.
E poi ci sarebbe da divertirsi a chiedersi l’utilità pratica degli auguri che, come quando diciamo “speriamo”, non hanno nessun effetto concreto .
Vediamo anche l’aspetto positivo, anche se ci augurassero del male non si verificherebbe nessun effetto concreto. Dunque è per questo che ci si augura del bene, il male si fa, non si augura.

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