Danza in cielo
Tiziano Riverso
"In tanti mi hanno chiesto come ci si sente a essere un mito. Ma i miei che erano dei lavoratori, padre tranviere, madre operaia mi hanno insegnato che il successo si deve guadagnare. E io ho lavorato, lavorato, lavorato... ".
Carla Fracci
#CarlaFracci
per la Repubblica
Mauro Biani
CARLA FRACCI.
Nico Pillinini
CARLA FRACCI
Valerio Marini
Si è spenta Carla Fracci.
Mia madre l'amava molto. Quando ero bambino mi portò anche a un suo balletto (se non ricordo male).
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Tartarotti
Carla Fracci, si è spenta una stella
Era una grande milanese, una grande italiana e anche una grande antifascista (che c’entra? C’entra, perché lei ci teneva tantissimo e quindi non dovrebbe mancare nella sua epigrafe).
Ma soprattutto, Carla Fracci, morta ieri a 84 anni, era una grande ballerina, la più grande di tutte e tutti, davvero il volto migliore dell’Italia: nella metafora — per la tenacia e il talento che l’hanno fatta diventare étoile ma restando pop — e nella realtà, quel bel facìn sempre sorridente che da ragazzina le era valsa l’ammissione alla scuola di danza della Scala e sempre restò la sua cifra, il suo modo di incoraggiare ogni persona a realizzarsi nella libertà, nell’arte e nel mestiere.
Oggi, i milanesi potranno renderle omaggio (dalle 12 alle 18) nel foyer della Scala, la casa elettiva dove, mentre imparava a danzare, sentiva il padre tranviere scampanellare per lei ogni volta che passava. Insieme, ogni mattina, uscivano dalla casa di ringhiera con bagno esterno di Calvairate, semiperiferia est.
Proposta: nella penuria di statue di donne che impoverisce Milano come ogni città del mondo, sbrighiamoci a farne una a Carla Fracci. In piazza della Scala. (Dal Corriere della Sera di oggi, 28 maggio 2021)
Ivano Sartori
Roby il Pettirosso
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