«Dicono che il mio segno è grottesco - spiegava Perini - ma come avviene nei pittori fiamminghi, a cui mi ispiro, grottesca, a dire il vero, è la realtà».
Perini ha vissuto tra Roma e Cuba: «Riviste satiriche da noi non se ne fanno più, non mi occorre lavorare in Italia».
Nel suo passato prodigi di abilità («Disegnavo monete sul pavimento del Liceo Ripetta, la gente si chinava a raccoglierle») e una lunga serie di vignette su Cossiga: «Quando le lesse mi mandò i corazzieri con una cassa di champagne...» e tante altre cose...
Il saluto di Alessandro Schwed / Jiga
È uscito da quella porta Roberto Perini, il disegnatore dadaista del Male.
Romanissimo. Simpaticissimo. Grandissimo. Erano in due i disegnatori romani del nostro immenso, forsennato, irripetibile settimanale satirico, due romani da dire romani, ma romani che più non si poteva, uno era Roberto e l'altro il grande Angese, scomparso anni fa nel suo esilio umbro a cavallo di un caval. Per me lui e Roberto erano i gemelli della moto. Arrivavano con le loro grandi moto sotto la redazione e la sera, o anche a pranzo, andavano via insieme. Scanzonati. Ridendo. Sembrava sempre che andassero a fare una scampagnata fuori porta, o a Fiumicino a fare una mangiata di pesce. Non riesco a disgiungerli umanamente, e ora che Roberto ha raggiunto Sergio, so che sono via tutti e due a darsi gomitate in qualche osteria di un Testaccio celestiale. Da molti anni Roberto se n'era andato a vivere a Cuba, ogni tanto tornava in Italia e facevamo insieme un'avventura satirica. Poi si è fermato a Roma. Ci trovavamo e facevamo le vocine, come due liceali che continuano tutta la vita a scherzare nello stesso modo, l'universale modo di chi rimane felicemente ragazzo. Roberto non era solo spiritosissimo, disegnava come una divinità. Non sottolineava come lui fosse bravo in un modo stratosferico, lui arrivava e guardava gli altri come se fosse per caso nella stanza col cappellino da baseball, per caso al bar come fosse per strada e ovunque, sbucato dalla porta accanto. Ciao Roberto, chiaro che ti voglio un gran bene
Tuo, Jiga
Alcune delle tantissime opere di Perini condivise sui social:
foto Mencarini per il Salone di Lucca 1986 |
Lucca, 1986. Roberto Perini, illustratore, disegnatore, vignettista e scenografo. Ha fondato con Roland Topor il movimento antifuturista Frou-frou contro la velocità della vita moderna - © Marcello Mencarini
Una delle sue invenzioni più note era stata il signor Cossiga Francesco, in cui immaginava la vita domestica e quotidiana dell’allora presidente della Repubblica. |
VINCINO, VAURO, ROBERTO PERINI
foto: Laura Marras per IL MALE | http://www.ILMALE.net/ presso Circolo Arci Fuori Orario.
Il saluto di Vauro:
Vauro
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Da Repubblica:
Addio a Roberto Perini, disegnatore de «Il Male» con Vauro e Vincino
Aveva 69 anni, fu uno degli animatori della rivista che ha segnato gli anni ‘70 e ‘80 del Novecento. Romano, ha vissuto a Cuba per molti anni ed è stato anche lo straordinario illustratore di libri di Daniel Pennac in Italia, pittore di grandi tele e caricaturista
di Paolo Brogi
A poco tempo di distanza da Vincino se ne è andato un altro grande illustratore del «Male». la rivista satirica che ha segnato gli anni ‘70 e ‘80 del Novecento: Roberto Perini, romano de Roma, cubano per una lunga parentesi della sua vita, è stato anche lo straordinario illustratore di libri di Daniel Pennac in Italia, gemellato con Roland Topor, vocazione apertamente surrealista, pittore di grandi tele, caricaturista come era stato per anni su «Il Riformista»: celebre il suo Cossiga.
In giro per il mondo
Perini è deceduto nella notte in una clinica romana al termine di una malattia che non aveva fiaccato le sue energie pronte sempre al gioco e allo scherzo. Il 24 gennaio aveva festeggiato i suoi 69 anni, spesi in giro per il mondo con un lunghissimo soggiorno a Cuba e poi di nuovo a Roma dove aveva esordito dopo gli studi di architettura vincendo un premio per «Paese Sera» nei primi anni ’70 con un nuovo personaggio dei fumetti. Tra i fondatori del «Male» Roberto Perini aveva collaborato con Linus, Il Sale, Tango, Cuore, Comic Art, Frigidaire. Due i premi conseguiti al festival di Lucca con i cortometraggi «Upupa», realizzato con Enzo Sferra, e «I grandi film in due minuti».
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