sabato 8 giugno 2013

Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS (2)

Seconda parte
Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS
vignette dall' Italia


 
La battaglia d' Istanbul in difesa di seicento alberi,
novecento arresti, mille feriti, quattro accecati per sempre,
la battaglia d' Istanbul
è per gli innamorati a passeggio sui viali,
per i pensionati, per i cani,
per le radici, la linfa, i nidi sui rami,
per l' ombra d' estate e le tovaglie stese
coi cestini e i bambini,
la battaglia d' Istanbul è per allargare il respiro
e per la custodia del sorriso.
Erri De Luca



Protests in Turkey
Paolo Lombardi
The protests in Turkey are the biggest in years, and comparisons are made with Tahrir Square. Is this the dawn of a Turkish Spring? As with the Arab Spring, social media is playing an important role in the protests; Turkish Prime Minister Erdogan called Twitter and other social media a 'menace to society'. 03 Jun 2013





Turchia, la lotta per gli alberi diventa rivolta
I protestanti chiedono al premier Erdogan di fermare la costruzione di un centro commerciale
nel parco Gezi vicino alla centralissima Piazza Taksim
Pierfrancesco Uva





Instanbul tree
Paolo Lombardi
. 01 Jun 2013


THE FORBIDDEN KISS
Gianfranco Uber
Kisses in public? "Degenerate Art". As democracy. 04 Jun 2013
Subroom: Protests in Turkey



SMOKY SPRING
Gianfranco Uber
05 Jun 2013
Subroom: Protests in Turkey




Repression in Turkey 
Pietro Vanessi



Fight to the last drop
Cecigian
...of water, we hope 04 Jun 2013
Subroom: Protests in Turkey






  Ad Istanbul la protesta contro la distruzione di un parco per costruire un centro commerciale diventa politica e prende di mira l’esecutivo. Oltre 1000 feriti.
Mauro Biani




Turkish spring revolution?
Enrico Bertuccioli
Is the "bird" the sign of the upcoming arrival of a revolutionary spring in Turkey? 03 Jun 2013
Subroom: Protests in Turkey


young hearts
fabiomagnasciutti


O NO'?

Allora, la rivolta turca di questi giorni.: qualche ambientalista si incatena davanti agli alberi che devono abbattere al Gezi Park. Si vuole la distruzione di un parco, di un centro di aggregazione naturale per far spazio all’ennesimo centro commerciale. Pertanto se da una parte si vuole che l’islamizzazione continui (i voti fanno sempre comodo.., alla faccia della Repubblica laica e secolare di Ataturk.!), quindi un ritorno al passato, dall’altra si passa all’occidentalizzazione, importando e diffondendo brand e marchi vari”. Un controsenso che si capisce derivare da una cosa: “Soldi e corruzione”, mentre Bruxelles sta a guardare, o no?
Paride Puglia




 


 No TurkIran
di Marco Careddu 




Per Erdogan la colpa è di Twitter
di Valerio Marini

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Link:

No a distruzione Gezi Park, scontri a Istanbul

Bagno di sangue in Turchia


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 Prima Parte.

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