mercoledì 12 ottobre 2011

E' tornato " Il Male"... i "Il Male", ed è baruffa di satira!

Venerdì 7 ottobre, dall'edicolante...
- Buongiorno, è uscito "Il Male"?
- Buongiorno signora, si è uscito, ma ce ne sono due quale vuole?


‎...Torna "IL MALE" ...e "IL MALE"!... (sic!)   Ricciardi Federico - RiKo.iT  

 
Dall'articolo di Valentina Avon su Il Fatto Quotidiano:
"Il Male contro il Male: trent’anni dopo la chiusura del celebre giornale satirico, in edicola ne tornano due, armati di (reciproca) cattiveria. Il Male di Vauro e Vincino, un progetto annunciato più di un anno fa, debutta il 7 ottobre, ma quattro giorni prima è arrivato Il nuovo Male di Sparagna, già uscito brevemente nel 2005 e che riproposto ora alimenta la confusione. Tanto che domenica La Stampa ha dedicato due pagine all’atteso Il Male di Vauro e Vincino e, senza rendersene conto, ha illustrato gli articoli con la copertina de Il nuovo Male, gentilmente fornita (su richiesta) da Sparagna assieme alle vecchie prime pagine con i celebri falsi quotidiani de Il Male."



Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBaha2wCbkTRjMNvJdZBCtxPYl6E-PEnE33ZU3p04hutW74OxP9DijeJ5tEtY0qwobX3EANBN3bgrgmkY2Pwiyxw7FI1-kMEkiY_uQBNC1XRY3rx5j1eD7AKhwhXQQu5tmxJ3cfN6FU1E/s640/Malesi.jpg
• "IL MALE CONTRO IL MALE" (Il Fatto Quotidiano, 3 ottobre 2011)
"LA SATIRA FA MALE. RITORNA IN EDICOLA IL PIÙ' DISSACRANTE PERIODICO ITALIANO" (Lettera43, sett.2011)
• "NOI NON RACCONTIAMO BARZELLETTE" Intervista (Vanity Fair, sett.2011)
"TORNA «IL MALE» CON VAURO E VINCINO" (Corriere della Sera, 2 ott.2011) 



Ho letto i Mali

ho indossato tutte le giacchette: vignettaro, grafico interno alla redazione, art director ecc… Quindi credo di poter comprendere le legittime aspirazioni di tutti gli attori coinvolti in questa piece. Fra l’altro mi sembrerebbe antipatico fare le pagelle di colleghi e amici, diversi dei quali ben più blasonati di me. I materiali belli ci sono, quelli imbarazzanti pure (su quello di Sparagna c’è pure l’immancabile ectoplasma di Pazienza. Ma ce l’avevamo anche a Cuore). Preferirei ragionare sul movente. Più che cui prodest, a chi si rivolge e per fare che, in quanto Male?

Il Male si scazzottava con un paese democristo ancora bello tonico, ancorchè in stato confusionale. E aveva la puzza dei movimenti, dei gruppi, delle band, dei cenacoli artistici di quel momento storico. Cuore fu il capoclasse del “popolo di sinistra” che si apprestava a una lunga traversata del deserto. Una specie di stazione di partenza, dove si ragionava sul cosa mettere nello zaino e cosa buttare. Fu un grande abbraccio prima di dirsi addio.

Entrambi (e altri, come Tango o Frigidaire, che sono stati importanti ma un po’ meno “bandiere”) hanno avuto una funzione aggregante straordinaria. Cuore, addirittura, aveva tantissimi lettori che lo avrebbero voluto come partito da votare. Quello che non vedo in questi (questo) Male è la disponibilità ad essere una nuova stazione di posta, un palmizio sotto il quale prendere fiato e ricominciare a ragionare o anche solo a reagire. Un giornale di satira oggi magari non può più prendersi tanta responsabilità, ai tempi del web e dei contenuti scaricabili? Se non può, o non vuole, allora a me non interessa un granchè. Non mi acchiappa la sequenza di orticelli sociali, con dentro vignette più o meno rigogliose, a secondo della maestrìa dell’ortolano: giro in rete e ne trovo quanti ne voglio.

“il Misfatto”, con i suoi mezzi limitati ma con molta buona volontà e addirittura con proprietari che fanno gli editori della concorrenza, mi pare che ci provi. A me insomma piacerebbe che tutte le testate potessero farcela e si confrontassero in edicola ogni settimana, magari preoccupandosi maggiormente di addentare la realtà e da essa farsi addentare e meno di vecchi rancori. Sulla grafica & impagniazione, consentitemi di allontanarmi fischiettando ;)



Il nuovo Male di Frigidaire contro la finta satira da salotto
di Vincenzo Sparagna - 30-09-2011
http://www.lanazione.it/umbria/cultura/2011/10/04/594152/images/942625-il_nuovo_male.jpg
cliccare per vedere la copertina intera
Da sabato primo ottobre è in edicola IL nuovo MALE. Non quello pensato come una penosa furbata editoriale dalle nuove star della satira da salotto televisivo ovvero Vauro e Vincino, ben foraggiati dal Corriere della Sera, dal Foglio di Ferrara e da altri centri della disinformazione italiana (Rai ecc.ecc.), ma quello fatto da noi di Frigidaire contro tutti i potenti e i prepotenti del mondo. Sono 16 pagine tabloid a colori libere da qualsiasi censura, scanzonate e divertenti, ma anche capaci di far riflettere su tante cose. Non perdetelo, costa solo 2,50 euro e li vale tutti. L’idea di fare questo nuovo Male è frutto della reazione incredula di fronte alla corruzione ideale e alla deriva barzellettistica che stanno distruggendo quel poco che restava della cosiddetta satira italiana. Ormai ogni autore che non sia proprio un brocco (e che non abbia una sua morale e delle vere convinzioni) si lascia comprare senza neppure chiedersi dove vanno a finire le sue cose, di quale progetto facciano parte, che senso abbia parteciparvi. Contano solo quelli che il mio amico Vincino chiama, alla maniera siciliana, i piccioli. E, impercettibilmente, i comprati si adeguano a chi gli da i piccioli. Poi c’è Vauro, suo compare ridanciano nel progetto di fare un giornaletto di satira che usa il marchio Male per accreditarsi. Costui, ex fuggiasco dopo il n.3 del vero Male per paura che lo accusassero di essere estremista, dopo aver fatto il cretino ad Anno Zero si atteggia a compagno interpretando il ruolo dell’antiberlusconiano accanito. Ora dicono che faranno un settimanale. Lo dicono da un anno. Forse ci riusciranno, visto che hanno avuto un po’ di soldi da un paio di azionisti de Il Fatto e hanno assoldato una nutrita banda di mercenari e vagabondi, giovani ingenui e con poca qualità, e vecchi satiri di un tempo che fu. Beh, io dico che era meglio l’Armata Brancaleone, almeno a dirigerla c’era il grande Monicelli! In ogni caso che decidano i lettori tra il nostro Frigidaire, con il suo supplemento indipendente IL nuovo MALE, e il giornaletto di satira salottiera annunciato. Ma sono sicuro che il giornalino della coppia tosco-siciliana piacerà a certa gente... frizzante, alla moda, un po’ di destra e un po’ di sinistra. Nell'immagine: la nostra copertina de IL nuovo MALE in edicola da ottobre. L'immagine è di Giuliano, già importante protagonista del Male di trenta anni fa.




 Torna «Il Male» con Vauro e Vincinohttps://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiznbrzpt8mRKQUsA5BSdTwWviMI3dteQqVbIAqUeTYE-ogz8C5gcToI0gzxEROCYD0PuRuZfreNV5aRZ5bkxAbp3mQUqle8bjrTt-MCH4VhE3ZFbvmvU3Jh0EVzkhJ4OXtGiPM7kvkjxGm/s1600/male300x600.gif
Adesso è ufficiale. «Il Male», il periodico satirico più dissacrante e corrosivo d' Italia, tornerà in edicola il 5 ottobre dopo quasi trent' anni di assenza (in alto una delle ultime copertine). Ad annunciarlo ieri al Festival della satira politica di Forte dei Marmi due degli storici fondatori (insieme con Pino Zac e Jacopo Fo) della rivista: Vauro e Vincino. Molto disegnato, pagine a colori e un sito, il nuovo «Male» dovrà superare una fase sperimentale di sei mesi, poi si deciderà con gli editori (Aliberti e Monteverdi, tra gli azionisti del «Fatto») se andare avanti o sospendere nuovamente le pubblicazioni. «Se supereremo le centomila copie vendute - dicono Vincino e Vauro - saremo ok. Altrimenti ci sarà qualche problema». Vauro e Vincino, che saranno direttore e condirettore, sono ottimisti. «Sarà totalmente diverso dal vecchio "Male" - spiega Vincino -. Sono passati più di trent' anni e ogni giornale di satira deve raccontare il suo tempo con nuovi linguaggi. Ma sarà un giornale di satira completamente diverso da quelli oggi in edicola. Faremo un concorso per ingaggiare cinque giovani disegnatori, cinque fotografi e cinque scrittori che lavoreranno con noi». Nello staff redazionale potrebbero arrivare anche vignettisti del «Vernacoliere», il foglio satirico livornese. Gasperetti Marco




Male assoluto
Evviva il settimanale di Vincino e Vauro, tre euri per fare satira senza farsi fregare dalla realtà
Teologico: è un bene che ci sia il Male.
Andreottiano: a pensare Male si fa peccato ma s’indovina.
Berlusconiano: meno male che il Male c’è!
Assicurativo: bonus Male.
Popolare: andar di Male in peggio.
Popolare2 (adattato): Male non comprare, risate tu non fare.
Canzonettistico (adattato): qui dove il Male luccica e tira forte il vento.
Letterario (adattato): il Male per vivere. (continua)

galleria fotografica (Male Assoluto)

Il M.A.A.A.L.E. grande concorso
http://www.aspettandoilmale.net/wp-content/uploads/2011/10/il-male_vincio.jpg
• L'unico MALE di Vauro e Vincino •
Settimanale satirico, tutti i venerdì in edicola — 52 pagine a colori, € 3,00
www.ILMALE.net
scadenza 19 ottobre per
5 giovani disegnatori
5 giovani fotografi
5 giovani scrittori            





dopo i primi due Mali, il diluvio


PS: si, io li comprati entrambi  ... W LA SATIRA!!

Modifica 16/10/2011 ore 11.30
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkVjWhxo4MKeA1tfy5kFQdGl5aykvlOSZSydVL91ex1XoMbrtJUZFrX-RUdKjI3poHX30rSNOIlY1cK_OHPOKK9dPckRFMudjtEo7ubmdNCwuGmXDHFZFzyinh4fpDmHhMuQaNsv0ei2I/s400/TOMAS_590.jpg
Maluccio - Tomas


Non c'era una battuta una
Sunday, 16 October 2011 08:08 Marco
Benvenuti nel mondo della satira. Due monoliti dell'edicola : Il Male ed il Misfatto , con generosità invitano il popolo a cimentarsi in quest'arte riservata a pochi. Con esiti più che deludenti. Il male, già diretto da Vauro e Vincino aveva invitato i " giovani" a cimentarsi nell'esercizio della vignetta, della battuta e del cinema. Bene, nel numero due leggiamo un occhiello che recita più o meno così: Ci avete provato in centomila, ci siamo smazzati nel leggervi tutti e non possiamo mettere nessuno di voi sulla carta. Fate tutti pena, riprovateci. Il Misfatto oggi ha subito lo stesso smacco. Nella rubrica: provateci voi, si propone di settimana in settimana una vignetta con nuvolette vuote di testo. I bravi lettori devono riempire gli spazi vuoti. Anche nel Misfatto nessun lettore ha raggiunto lo standard minimo accettabile per essere pubblicato. Il primo caso, quello del Male lascia veramente perplessi. Nessun autore dilettante ha raggiunto il già basso livello della rivista ? Siamo sconvolti. Sappiamo per certo che molti autori di pregio hanno mandato dei lavori. Sarà lo stato confusionario del concorso che invita i giovani senza specificare chi lo è e quando smette di esserlo, sarà per i lettori la voglia di esserci e partecipare. Nessuno ha superato la soglia minima visto quello che avete inserito nelle pagine ? non ci crediamo. Non le avete manco guardate. I motivi sono tre. Il primo è che gli autori di pregio sono stati contattati da molti mesi, crediamo che in redazione abbiano materiale " di pregio" per molti numeri. L'impaginazione racconta il nome della rivista, di Vauro e Vincino , infatti all'interno ci trovate: Vauro e Vincino intercalati come punteggiatura da altri autori. Ci dev'essere un'equazione più ne metto/ più incasso. Ma non siamo così maliziosi, lo sappiamo. Gli autori di pregio contattati stanno già facendo i conti delle tavole inviate e non pubblicate, il malumore serpeggia . E voi ? gli altri, quelli che hanno intasato la mail del Male ? Non ci siete buoni. Cari amici ci vuole onestà, cosa rara. Basta dire che ogni singolo spazio retribuito è impegnato, basta dire : abbiamo scherzato. La partecipazione, quando è richiesta, è un dialogo con il lettore. Una pagina dedicata alla satira fatta anche dai bambini delle scuole elementari sarebbe comunque meglio di una qualsiasi realizzata da questi due tromboni mestieranti. Anche pubblicare la peggiore sarebbe meglio, questo se il Male non è la Sacra Sindone dove è vietato sporcare. Il Misfatto è più onesto. Come il Male ha una sovraesposizione del direttore, che è comunque più generoso. La rubrica ha sempre avuto una battuta dei lettori, evidentemente non c'era niente da attaccare. Non escludiamo che il disegno della vignetta non ispirasse più di tanto. Anche quello conta, se è banale il disegno lo sarà anche la battuta. Concludiamo dicendo che ci sono avventure in corso più stimolanti. Altre strade sono state intraprese , fanno fatica ma sono più fresche. Le riviste di satira sono tutte grandi imbuti, in tanti arrivano e pochi escono , bisogna fidarsi di quelle non gestite da disegnatori . Hanno un ruolo che prevede spietatezza, critica verso se stessi se si vuole esercitarla verso gli altri, gusto critico. Quelli bravi questo fanno e ci sono. Avviso: Non cercate tra le mail il nome dello scrivente per poter dire: ecco perché si lamenta, non lo troverete. Ce ne sono tanti altri, a guardare. Marco Careddu

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