domenica 16 ottobre 2011

Indignazione

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La Russa: "Violenti hanno trovato alibi in toni politici contro governo ... strano... mi fa specie, che non sia successo niente nel resto del mondo."


Ieri in 951 città di 82 Paesi del mondo sono scesi in piazza cittadini di ogni età, ma soprattutto giovani, per protestare contro un sistema economico che si preoccupa di salvare le banche prima dei cittadini. Sono i cosiddetti «Indignati», che hanno preso il nome dai manifestanti spagnoli che in primavera hanno occupato la Puerta del Sol a Madrid per denunciare la disoccupazione crescente, la precarietà dilagante e i privilegi della casta economica e di quella finanziaria.[...]
In 950 città le manifestazioni sono state assolutamente pacifiche: colorate, rumorose ma ordinate.
In una soltanto si è scatenata una violenza spaventosa e senza freni: a Roma. Anche ieri abbiamo mostrato al mondo un’anomalia italiana.
Anche oggi ci tocca vergognarci.(La Stampa)
DEJA VU
Obbiettivo reale o pericoloso derivato? I soliti balordi violenti annullano la civile e giustissima protesta (sono con Draghi) degli indignati lasciando solo la solita inquietante domanda: cui prodest?

Pubblicato da uber
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Zurum


Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV

Draghi - Mauro Biani per Liberazione


corpo a corpo ordine-blackbloc


Un mio amico operaio in mobilità venuto con la Fiom nel corteo IMMENSO e NONVIOLENTO,
è stato fermato col corteo e deviato per altre strade.
Non ha potuto raggiungere S. Giovanni. Stasera piangeva.
Blackbloc (?) pagati, infiltrati, ***-di-loro, lo sappiano:
le vetrine delle banche non le rompete, ne state costruendo di nuove.

Mauro Biani http://maurobiani.splinder.com/

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Gianni Falcone http://www.gianfalco.it/



Rocco Grieco
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Marco Marilungo

Gramellini prima e dopo...
13/10/2011
99%
«Noi siamo il 99 per cento», gridano gli Indignati in tutte le lingue del mondo. E 99 è già diventato il numero simbolico della protesta, l'emblema di una crisi che mortifica i tantissimi per privilegiare i pochissimi. Sarà che nell’Occidente delle culle vuote i giovani sono troppo rari per fare da soli, ma questa è la prima generazione che pretende di rappresentarci tutti, non solo gli studenti e gli operai come avveniva nel Sessantotto, ma anche quel ceto medio che all’epoca del benessere era il più conservatore del mondo, mentre oggi si ritrova trascinato sull’orlo della miseria dal crollo dello Stato Sociale.
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Origone - L'Asino

L’enfasi sul 99 lascia intendere che deve esserci un 1 che se la spassa alle spalle degli altri. Qui gli Indignati hanno idee un po’ diverse dagli adulti, cresciuti con l’idea che la politica contasse ancora qualcosa e perciò portati a incolparla di ogni disastro, erigendo la Casta degli onorevoli a capro espiatorio. Gli Indignati puntano più in alto: direttamente ai banchieri. Per loro è difficile credere che Scilipoti, ma persino Obama, possano raddrizzare un mondo reso storto dall’avidità della grande finanza, che ha ucciso il capitalismo dei produttori e, mentre impone col ditino alzato cure dimagranti ai cittadini e alle nazioni, continua ad assegnarsi prebende e «bonus» milionari. La morale è che basta 1 a rovinarne 99. Vale per tutti, ragazzi, anche per voi: attenti a quell’1 con la testa calda che si annida in qualsiasi corteo e può pregiudicare i messaggi giusti dei 99 con un gesto violento e dunque sempre sbagliato.

17/10/2011
I soliti noti
Chissà se per calcolo o per pigrizia mentale, politici e commentatori governativi si comportano come dei Cicchitto qualsiasi e affrontano il fenomeno mondiale degli Indignati attingendo all'armamentario del secolo scorso. Li descrivono come un branco di figli di papà che vanno in piazza perché non hanno voglia di lavorare, violenti e complici dei violenti. Si tratta di una ricostruzione fasulla e stucchevole, che non distinguendo fra Indignati e Infiltrati finisce per fare il gioco di questi ultimi nel cancellare dal dibattito pubblico le ragioni della protesta. Vogliamo ricordarle? Le critiche all'avidità dei banchieri di Francoforte, Londra e Wall Street che hanno assassinato il capitalismo dei produttori, avvelenandolo con le loro alchimie finanziarie. La difesa
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Ugo Furlan - L'Asino
dello Stato Sociale, cioè delle conquiste che, pur fra sprechi evidenti, ci hanno garantito condizioni di sicurezza e benessere mai raggiunte nella storia. Il rifiuto di rinunciare ai propri diritti per consentire ad altri di conservare i propri privilegi. La proposta di una società nuova, fondata sul Noi anziché sull'Io, e contraddistinta dalla partecipazione attiva alla vita del territorio e alla gestione di beni comuni come l'acqua e l'istruzione.

Sono ideali di destra o di sinistra? Boh, non saprei. Sono ideali. E di questi bisognerebbe discutere, non del teppismo dei soliti noti, che dagli stadi ai cortei sono sempre gli stessi, così come sempre la stessa è l'incapacità dello Stato di toglierli di mezzo, una volta per tutte.




Giannelli http://www.corriere.it/



er macht weiter...
Klaus Stuttmann
http://de.wikipedia.org/wiki/Klaus_Stuttmann


Giannelli http://www.corriere.it/
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Paride Puglia



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occupy indignados
PORTOS / Franco Portinari
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UN'IDEA COME UN'ALTRA

Chi sono veramente i Black Bloc ? Cosa vogliono ? Ma soprattutto lo sanno ?


Pubblicato da uber
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