Non è nuova la notizia, ma ora più che mai fa polemica.
IL MENU' DELLA CRISI
La pubblicazione del Menù e del realtivo listino prezzi del ristorante riservato ai Senatori della Repubblica sta ulteriormente sollevando l'indignazione contro la Casta.
La notizia non è nuova (vedi post del 2009 qui) ma oggi cade in un clima particolarmente caldo per la crisi economica in atto.
Pubblicato da uber
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L'Angelo
di Portos per il Misfatto
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Cameriere?! il conto
Lele Corvi
Vergogna
nico pillinini
greppie
Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/
fabiomagnasciutti
Faccio una premessa
Massimo Gramellini 12/08/11
«Signori Senatori, Signori Deputati. Prima di enunciare i sacrifici che chiederemo ai nostri datori di lavoro, gli italiani, vorrei rammentarvi un aneddoto di 140 anni fa che ha per protagonista il mio predecessore più illustre, Quintino Sella, anche lui alle prese con il totem del Pareggio Di Bilancio. Recatosi alla Camera per esporre i suoi celebri tagli “fino all’osso”, l’illustre ministro propose come atto preliminare una sforbiciata allo stipendio dei parlamentari. Qualcuno gli fece notare che sarebbe stato un risparmio ben misero, se paragonato all’entità monumentale della manovra. Non ho trovato il testo stenografico della risposta di Sella, ma testimonianze unanimi riferiscono che il senso fu questo: “Lo so bene. E però toglierci qualche soldo dalle tasche ci permetterà di guardare in faccia i contribuenti mentre li toglieremo a loro. Una classe dirigente deve dare l’esempio”. Lo fecero fuori alla prima occasione. Ma dopo un secolo e mezzo lui è ancora Quintino Sella. Mentre noi cosa saremo, anche solo fra sei mesi, se ci ostineremo a rimanere sganciati dalla vita dei cittadini comuni? Sono qui a chiedervi di compiere un gesto. Minimo, purché immediato. Dimezzarci lo stipendio. O almeno raddoppiare i prezzi del ristorante del Senato, dove la spigola con radicchio e mandorle costa 3 euro, e le penne all’arrabbiata 1,60. Altrimenti, Signori, la gente diventerà così arrabbiata che le penne finiranno per spiumarle a noi». (fonte) (Brano, misteriosamente scomparso, del discorso pronunciato ieri mattina dal ministro Tremonti davanti alle commissioni parlamentari). | |
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