lunedì 11 settembre 2023

Lectorinfabula 2023 ✨ La misura del mondo.

 


Lectorinfabula 2023 ✨ La misura del mondo.

Dal 18 al 24 settembre torna a Conversano il festival.

La misura del mondo il tema della XIX edizione, perché l’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro.

Sette giorni di Festival, con oltre 140 eventi (80 incontri al mattino per le scuole e 65 incontri pomeridiani e serali), 252 tra ospiti e relatori provenienti da diverse parti del mondo e 5 Comuni coinvolti (oltre Conversano anche

Bari, Putignano, Noicattaro e Rutigliano).

Tanti gli argomenti che verranno approfonditi nel corso delle giornate: politica e geopolitica, filosofia ed economia, letteratura e satira, teatro e poesia, lavoro e precarietà, diritti civili, università e scuola, cambiamenti climatici e legalità.

🗓 Scopri il programma completo sul sito di Lectorinfabula.

https://www.lectorinfabula.eu/

Lectorinfabula è organizzato dalla Fondazione "Giuseppe Di Vagno (1889-1921)" per Granai del Sapere. Con il patrocinio e il sostegno di Consiglio d’Europa, del Ministero della Cultura, di Regione Puglia e Città di Conversano, dell’ Università degli Studi di Bari - "Aldo Moro" della Friedrich Ebert Stiftung e Cepell - Centro per il libro e la lettura.

Partner culturali Rai Radio3, associazione culturale Hamelin, Pagina21, Centro LIBREXPRESSION, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Il piacere di lavorare. 

Partner Fondazione Vincenzo Casillo.

Sponsor Banca di Credito Cooperativo di Conversano, Master Italy e Autoclub Group. Partner tecnici AESSE Soluzioni Informatiche Proattive.

Tantissimi i relatori, qui sotto in anteprima.










Orgogliosi di presentare l’illustrazione ufficiale di Lectorinfabula 2023 ✏️

Opera dell’autrice Marilena Nardi, che ci racconta il processo creativo dietro lo splendido disegno:

“Per il tema di questa edizione di LectorinFabula ho iniziato, com’è mia abitudine, a visualizzare le idee attraverso rapidi bozzetti. Cercavo un’immagine che potesse racchiudere il senso della “misura” inteso come sguardo, scoperta, prospettiva. Giocando graficamente con le forme dei pesi e dei metri, la soluzione si è palesata nella coppia di figure posta al centro della scena.

Nel mio disegno, l’essere umano è inteso come una piccola componente dell’universo che cerca di orientarsi muovendo dal proprio punto di vista: non più centro, ma tuttavia strumento e misura delle cose.”

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Professoressa di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Marilena Nardi, ha disegnato per molti periodici italiani e stranieri. Ha ricevuto molti premi internazionali per la sua attività grafica ed editoriale. Fa parte di Cartooning for Peace, United Sketches, France Cartoon e Cartoon Movement.


Alla XIX edizione di Lectorinfabula saranno presenti le artiste e gli artisti, Adene (Anne Derenne-Spagna), Alagon (Virginia Cabras-Italia), Lido Contemori (Italia), Marco De Angelis (Italia), Khalid Gueddar (Marocco), Fabio Magnasciutti (Italia), Marilena Nardi (Italia), Ramses (Cuba/Svizzera), Fadi Toon (Fadi Abou Hassan-Norvegia/Palestina).

Tre gli appuntamenti previsti nel programma di Lector in Fabula.

I vignettisti editoriali: un giornalismo indispensabile_venerdì 22 settembre, ore 20:00
con Khalid GueddarRamsesFabio MagnasciuttiAdeneFadi Toon e Oscar Buonamano.

Presentazione graphic novelChi ha rapito San Gennaro?_sabato 23 settembre ore 10:30
con Marco De AngelisLido ContemoriMarilena Nardi e l’autore dei testi, Marco Sarno.

Satira al femminile, una sensibilità diversa?_sabato 23 settembre ore 18:00
con AdeneAlagonMarco De AngelisKhalid GueddarMarilena Nardi.

Tutti gli incontri saranno introdotti e moderati dal direttore di Libex, Thierry Vissol

A partire dai giorni della manifestazione sarà possibile acquistare, nella libreria del festival, il catalogo della mostra e il sesto numero del giornale di Libex, dedicato all’analisi dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul nostro mondo, ventiquattro pagine scritte da studiosi e giornalisti, illustrate con vignette satiriche da autori di tutto il mondo.

domenica 10 settembre 2023

Fabio Norcini (1957- 2023)

 Fabio Norcini 

gli ultimi omaggi degli amici e l'ultimo libro:


ENTRARE NELLA STORIA DELL'ARTE - Beppe mi telefona per chiedermi se mi va bene se arriva lunedì 17 da me. Benissimo. Buffo che solo tre giorni prima sia venuto Riccardo, che con Beppe è il mio artista preferito. Oltre che amici carissimi, con i quali ho spartito avventure, provocazioni, mostre, insomma bellissime esperienze che sarebbe troppo lungo enumerare. Come ho fatto con Riccardo lascio le immagini a sunteggiare il momento e l'emozione che ho provato. E considero il gesto di chi in 24 ore si spara un viaggio a/r Treviso Firenze per la mia faccia: il mio forzato silenzio mi ha concesso di bearmi più del solito delle sue acrobazie verbali, dei funambolismi col linguaggio e rivivere i nostri comuni ricordi dal suo punto di vista. Poi al mattino, dopo avermi fatto posare, giunge il momento del commiato. Sarà l'ultima volta? Per intanto "sono entrato nella storia dell'arte e l'inferno può attendere", come mi scrive nella dedica al suo disegno struggente Mora mio.

Fabio Norcini 19 luglio 2023



Si sono svolti nella Basilica di San Miniato al Monte i funerali di Fabio Norcini, scomparso il 26 agosto dopo una lunga battaglia contro un male incurabile.

Nato a Firenze il 27 luglio 1957, Norcini è stato "un intersecatore di intelligenze e riparatore di parole", personaggio molto noto nell’organizzazione di eventi culturali . "Specialista di ottica illusa e arte inutile", ha curato più di 200 mostre e relativi cataloghi, collaborando con parecchie testate, tra cui l’edizione toscana di Repubblica e prima ancora con la rivista "Seconda mano". Ha seguito vari uffici stampa legati al mondo culturale e artistico fiorentino. Tra questi l’ufficio stampa del teatro di Rifredi dalla fine degli anni Ottanta e fino al 1997-1998. Saputa la tragica notizia, Giancarlo Mordini, coordinatore dell’attività artistica del Teatro di Rifredi, ha condiviso un post "con un groppo in gola" per annunciare la scomparsa del "carissimo amico di sempre". E Norcini, uomo preciso, professionale, altruista, amante della vita e dell’arte – tantissimi i giovani artisti che negli anni ha ospita nello spazio Studio Rosai di arte contemporanea dietro Piazza Pitti – sui social era molto attivo. Proprio qui ha scelto, prima ancora di Michela Murgia, di condividere la sua malattia, la sua sofferenza e voglia di combattere.

"Raramente sono d’accordo con lei e non la amo particolarmente quale scrittrice (Accabbadora a parte) ma di questa sua dichiarazione sottoscrivo parola per parola, convivendo da più di un anno, da quando lo so, con il medesimo ‘ospite’ in corpo" scriveva lo scorso 6 maggio. L’ultimo post, datato 22 agosto, intrinseco di sofferenza: "Cari amici, che in questi giorni mi avete scritto in tantissimi con tutti i tipi di messaggi, vi chiedo di perdonarmi per il mio silenzio, dovuto alle mie pessime condizioni di salute che non mi permettono di rispondere ad personam come vorrei. Vi abbraccio quindi tutti".

Barbara Berti per la Nazione

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/mondo-convenienza-scontri-o9keff2i


Il ritratto di Alessandra Crescioli , che è già autrice di una delle opere di maggior rilievo di "A mia immagine", il grande Battistero che campeggia nella 'sala principale'.

"Un fiore per te", opera di Luc Garçon inaspettato regalo che arriva il giorno del 66esimo compleanno, fresco di giornata...
Fabio Norcini


ECCOCI QUI
Sulla soglia ci abbracciamo e quasi mi stritola. Facendomi sprizzare simultaneamente milioni di attimi passati insieme, alla luce del ricordo bellissimi quanto irraggiungibili. Con Riccardo, tra lockdown e altri impedimenti , non ci vedevamo da quasi quattro anni; è però come ci fossimo salutati ieri e riannodiamo come se niente fosse i nostri saltabeccanti conversari con la consueta sintonia ed entusiasmo, passione e ironia. Gioia all'intelligenza e al cuore, sentirsi dire ciò che l'altro stava pensando in quel preciso istante... Il tempo dell'incantato incontro vola: nel donarmi il libro mi fa mettere in posa per un ritratto che a bic traccia sulla terza pagina, "così se lo vuoi incorniciare ti tocca rovinare Satira madre". Mentre è all'opera vedo dipingersi sul suo volto il mefistofelico sorriso tipico di quando è soddisfatto e divertito: " è stranissimo - mi dice nel porgermelo - non gli somiglia un cazzo ma SEI tu!". Resto sbigottito mentre tento di rintuzzare il groppo alla gola. Arte pura, uno specchio riflettente tutto il mio qui e ora che ho dentro. Compresa la tenerezza spietata dello sguardo del mio grande amico.
Sì Ricca', eccoci qui. E forse è questa l'eternità. 15 luglio 2023
Fabio Norcini


E poi mi arriva una notizia che non vorrei mai ricevere, anche se ce lo nascondevamo c'era da aspettarselo, Fabio Norcini dopo una lunga malattia ci ha lasciato.
Uomo di grande cultura, è stato direttore artistico del teatro Puccini di Firenze, uomo di grande spirito e senso dell'umorismo che lo ha caratterizzato anche nel periodo della malattia.
Parlando con lui mi disse che aveva origini casentinesi, per la precisione di Memmenano (Poppi), praticamente di  fronte casa mia.
Erano davvero tanti quelli che ti volevano bene, ti si voleva bene caro Fabio, in tanti in questi mesi sono venuti a trovarti, ecco a me rimane il rimpianto di non averti conosciuto di persona e me ne vergogno un po, perchè da casa mia a Firenze dove abitavi, è un tiro di schioppo o quasi, mi ero ripromesso di portarti questo disegno che ti avevo dedicato.
Ci mancherai, con la tua positività, l'ottimismo e il buon umore che trasmettevi a tutti, ma anche la tua eleganza, perchè eri un vero signore.
Paolo Lombardi 27 agosto 23



E.J. Dedicato a Fabio Norcini
Beppe Mora 19 agosto 2023



Fabio Norcini,
rabdomante della cultura
di Lido Contemori

Teatro, letteratura, musica, arte, cinema, fotografia, satira disegnata. Le tante e vaste praterie creative attraversate da Fabio Norcini in veste di appassionato viaggiatore e sicuro pilota del pensiero nei passati 40 anni. Protagonista di una lunga stagione di creatività e coerenza, sempre ferocemente e felicemente avverso alla superficialità e alla standardizzazione dell’industria culturale. Già nei primi articoli pubblicati su Secondamano traspariva l’acume e la sensibilità critica che poi con la successiva collaborazione con La Repubblica e le consulenze per il gruppo editoriale Spagnol diventeranno il suo marchio inconfondibile: ricerca delle belle novità nascoste e valorizzazione dei talenti. Infaticabile rabdomante della cultura, intersecatore delle creatività, perennemente mosso da un suo irrefrenabile spirito di curiosità. Spaziando dove lo portava la ricerca e la gran passione del momento. Dal sodalizio, talvolta burrascoso, con Paolo Marini della galleria d’arte L’Indiano alle recenti mostre curate per lo Studio Rosai. Dall’ amicizia col regista Mario Garriba alla passione per il cinema di animazione d’autore, magari sconosciuto ai più. Una sorprendente competenza che spaziava senza confini e affinata negli uffici stampa. Come per il Teatro di Rifredi in quella felice stagione del Teatro Nero di Praga e del gruppo Raffaello Sanzio o per gli eventi musicali del Festival dei Popoli alla FLOG. Sempre coerente e come il suo mito letterario Luciano Bianciardi, ostinato e abituato ad andar controcorrente, generoso, rigoroso, amante della cultura senza compromessi. Valorizzatore di spazi eccentrici e inconsueti nella città di Firenze, una città che spesso non comprendeva e viceversa. Ricordiamo le memorabili mostre di satira disegnata nel foyer del Teatro Puccini. Inutile far nomi, ci sono passati tutti i più grandi umoristi e satirici d’Italia. La satira gli era congeniale, organizzò, ma su al nord, un’esposizione di disegni dal titolo “Tanto tumore per nulla”, dedicata in modo quasi scaramantico a un terribile argomento da mutare in giocoso sberleffo. Gli ultimi anni sono stati all’insegna dell’ “Art Off”, una sorta di collana di eventi artistici allo Studio Rosai di via Toscanella. Art Off, già in uso fin dalle mostre al Puccini, è un nome perfetto per sottolineare la ricerca di un’ arte particolarissima e preziosa, magari inedita e nascosta oppure nota ma per appassionati diciamo così “di nicchia”, comunque fuori dal mainstream. Con la pittura, le illustrazioni, le vignette, la musica (memorabile la serata con i Deadburger di Vittorio Nistri) e i cartoni animati. L’ultimo grande evento un anno fa: ‘Baptistery-A – Omaggio a Silvio Loffredo”, una mostra ‘immersiva’ presso la LdM Gallery a Palazzo Pucci, un mix di fotografia e pittura, con Pietro Schillaci e Roberto Pupi autori di una installazione multimediale dedicata al Battistero di Firenze. Finita l’esperienza dello Studio Rosai, Art Off traslocò in casa e Fabio, già malato, ospitava gli amici e visitatori per una visita guidata nella sua galleria d’arte domestica. Instancabile e appassionato ha lavorato fino all’ultimo. E’ uscito postumo, da pochi giorni “Louis Scutenaire. Da Mes Inscriptions” il bel libro curato per l’editore torinese Il Pennino, con gli aforismi surreali e spiazzanti di un particolarissimo scrittore art-off. 
Su Cultura Commestibile 501 di oggi a pag 25 il mio ricordo di Fabio Norcini.
La rivista: https://maschiettoeditore.com/.../Cultura-Commestibile...

Firenze, casa/studio dello splendido Fabio Norcini, genio incompreso e suadente operatore della parola. In ogni angolo piccoli capolavori, da Mannelli a Manara, da Sardelli a Sironi, ma sono centinaia.
Giada Aloi / Il Pennino


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Il libro uscito postumo: 





a cura di Fabio Norcini

LOUIS SCUTENAIRE
DA MES INSCRIPTIONS
2023, cm 15 x 21, pp. 48, bianco e nero

genere: aforismi, umorismo, satira

Codice Prodotto: P64F07FA876B8E
Prezzo 10 euro

UN URLO CONTRO L'IMBECILLITÀ - L'immagine di copertina di "Mes Inscriptions" di Louis Scutenaire, puntasecca su plexiglass di Iain Antony Macleod , prima copia di 1/10. Il libro .(Il Pennino editore, Torino), uscirà i primi di settembre
Scriveva Fabio Norcini il 18 agosto 2023



Sentite condoglianze alla famiglia.


giovedì 7 settembre 2023

Mostra: Risate piccanti (Diamante CS)

TUTTI I GIORNI ORE 19/24

 Lungomare (Zona palme)

Mostra di satira Risate Piccanti

Disegni e vignette di 42 artisti

da diciotto paesi del mondo

a cura di Julio Lubetkin

https://www.peperoncinofestival.org/


 "Risate piccanti" mostra dedicata al peperoncino e organizzata dal 18° Festival Internazionale di Humor Grafico (a cura di Julio Lubetkin), che si tiene a Diamante dal 6 al 10 settembre. 

The "Hot Laughters" exhibition on the hot chili pepper, organized by the 18th International Festival of Graphic Humor (curated by Julio Lubetkin) which is held in Diamante (Italy) from 6 to 10 September.



Alcune delle tante vignette dedicate ai peperoncini:


© Lido Contemori

© Marco De Angelis

© Marilena Nardi

© PassePartout

© Pecchia

© Mauro T

© Lele Corvi

© Momot

© JBosco

© Turcios

© Davide Charlie Ceccon

© Jezek

© Igor Vartchenko

© Waldez




...sul lungomare di Diamante è tutto pronto per la 31.edizione del Diamante Peperoncino Festival...noi siamo presente con il nostro 18.Festival Internazionale di Humor Grafico...Risate Piccanti...tanti auguri all'Accademia Italiana del Peperoncino 🌶...in bocca al lupo...

Julio Lubektin

mercoledì 6 settembre 2023

World Humor Awards 2023: la premiazione

 World Humor Awards 2023: la premiazione

Le foto:


World Humor Awards

Matite irriverenti e ironiche

Salsomaggiore, oggi alle 17,30 premiazione al Palazzo dei Congressi

di Marzio Dall’Acqua  3/9/23


Come è possibile organizzare una manifestazione a livello mondiale di alto profilo e qualità, con una spesa inferiore a quella di una banale sacra locale? 

Sono 8 anni che ce lo dimostra fattivamente Gianandrea Bianchi con il premio World Humor Awards “dal Mondo piccolo al Mondo grande", ormai ben radicato in quel territorio guareschiano che è stimolo di iniziativa e di fantasiosa concretezza. 

martedì 5 settembre 2023

Dedicato ad Amarena

“È entrata nella mia proprietà ho avuto paura e ho sparato”. Così si è giustificato l’uomo che ha assassinato l’orsa marsicana #Amarena. 

Gli occhi di Amarena

Non ho voluto disegnare l'orsa Amarena su una nuvoletta insieme a suo figlio Juan Carrito, morto anche lui investito da un'auto ad inizio anno o ricordarla in un prato insieme ai suoi due nuovi cuccioli.

Per me era più importante invece che ci guardasse negli occhi, sicuramente stupita e dubbiosa del nostro comportamento schizofrenico, da un lato il finto amore di coloro che la inseguono per una foto o di chi in modo del tutto sbagliato lascia del cibo in giro, e dall'altra di odio per questo animale tranquillo che fa semplicemente l'orso, mangiando frutta, polli o miele con l'indennizzo regolare alle aziende e agli allevatori da parte dei Parchi abruzzesi.

L'orso bruno marsicano poi è una specie che non ha mai aggredito nessuno! https://www.ilcentro.it/l-aquila/ci-sono-l-orsa-e-due-cuccioli-la-lezione-di-san-sebastiano-dei-marsi-video-1.3177837?fbclid=IwAR04MsbCljyy6-TYU7fHQJb-tCLY9ms072sEfr2oSbhlNJUtiuIRZ30Uqqw

Se si ha la fortuna di vivere in campagna, occorre convivere con gli animali (e siamo noi che stiamo invadendo il loro territorio con strade, aziende, impianti vari, disboscamenti, motoraduni!), non c'è alternativa, altrimenti si può andare a vivere a Roma!

Quindi è fondamentale conoscere il comportamento dei coinquilini: gli animali selvatici, ... come noi d'altronde, preferiscono il cibo facile rispetto ad un cervo o ad un cinghiale che scalcia, ed è per questo che i Parchi abruzzesi fanno sensibilizzazione continua sui cassonetti dei rifiuti che devono essere rinforzati in metallo, così i pollai che non possono essere di legno ma di mattoni con porte di metallo, e ancora le recinzioni elettrificate a bassa tensione attorno le coltivazioni, ecc. Quando si rende il "nostro" cibo difficile, gli animali selvatici ritornano ad essere selvatici e a predare in montagna, invece che scendere in città!

GIO / Mariagrazia Quaranta

www.caricaturegio.altervista.it





dedicato ad #amarena

Animazzoli 


5 settembre 2023 - Orsa Amarena, il direttore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise: «Non esiste un “modello Abruzzo”, serve cambiare la cultura».
© Milko Dalla Battista




Attento al lupo.

#Scuderi #Giambruno

Durando

PS: L'attivista Scuderi contro Giambruno: "Anche l’orsa Amarena, se non fosse uscita, non avrebbe incontrato il lupo?"


#uomo #armi #orso #orsaAmarena #Amarena Parco Nazionale d'Abruzzo.
L'animale più pericoloso.
Mauro Biani





the stars they are

Fabio Magnasciutti


“È entrata nella mia proprietà ho avuto paura e ho sparato”. Così si è giustificato l’uomo che ha assassinato l’orsa marsicana #Amarena. 

Perché uccidere un’orsa che da anni si aggira pacifica per Sebastiano dei Marsi senza mai aver aggredito, divenendo insieme ai suoi cuccioli parte della vita quotidiana del paese? 

Perché non entrare in casa e chiamare i soccorsi? Perché sparare? 

Forse perché - ipotizzo - siamo stati tutti sottoposti alla propaganda su quando sia legittima la legittima difesa? 

Forse perché abbiamo dibattuto per settimane sulla barbarie della condanna a morte, in #Trentino, di un orso che poi si è scoperto essere incolpevole?

Non so, ma l’uso della violenza punitiva fai da te, quando colpisce il mondo animale, non è più solo ascrivibile al perimetro della colpa, ma diventa un atto grottesco.

L’assassino dell’orsa ha considerato la sua proprietà come limite invalicabile e luogo in cui poter imporre la sua legge proprio perché era nella sua terra. Come chi diceva “ la difesa è sempre legittima”. 

 Lo ha dichiarato lui stesso: “È stato un atto impulsivo, istintivo”, perché così da anni viene orrendamente proclamato da più parti: armati, spara, difenditi. Così l’istinto che si va formando in alcuni è proprio questo: entri nella mia proprietà, sparo. D’istinto. Come se il solo valicare rendesse uomini e animali bersagli da abbattere.

Amarena non ha aggredito, cercava cibo e acqua per sé e i cuccioli. Nient’altro. Gli animali non conoscono e riconoscono proprietà ma rispettano i territori. Cercare cibo è rispettarli.

Amarena si è fidata dell’essere vivente più crudele del pianeta, l’uomo.

Roberto Saviano

venerdì 1 settembre 2023

Attente al lupo

 “Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che alla fine il lupo lo trovi”.

Andrea Giambruno


"Se non uscivi di casa,se non andavi nel bosco da sola,se non mettevi quell'eccitante coso rosso, non ti mangiavo."

Mauro Biani



Ellekappa
i lupi non mancano mai
#violenza #stupro
#GovernoMeloni #Gianbruno
Marilena Nardi


Attente al lupo
Christian Durando



in questi giorni ho provato a mettere insieme uno straccio di analisi riguardo ai fatti di ignobile violenza e della marea di parole, spesso mostruose, che hanno generato o riguardo ai modelli educativi
non ne sono capace
come figlio non ricordo di aver ricevuto particolari insegnamenti, né momenti tipo "ora ci sediamo e ti spiego come funziona"
semmai un vago sentore di Tognazzi nel primo episodio de I mostri di Dino Risi
chi mena pe' primo mena du' vorte, là fòri è 'na giungla e tutte queste cazzate
comunque il male è sempre da un'altra parte, guai a guardarsi dentro o poco distante
c'è da dire che collezionavano una licenza elementare in due, va bene così
gli ambienti degradati che ora si corre a bonificare, un po' li conosco
gli ambienti borghesi o signorili, quotidiane sedi di violenza e predazione, vanno bene così
non ci sono video né chat, solo muto dolore
tanto il male è altrove 
Fabio Magnasciutti



Fulvio Fontana 



Enrico Biondi






Fogliazza


Attente al lupo - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
Mario Natangelo
#meloni #fratelliditalia #giambruno #bocchino #larussa Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo

Take care - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
Mario Natangelo
#caivano #meloni #fratelliditalia #giambruno Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo





Riccardo Mannelli





Dottor Giambruno, io il lupo l'ho incontrato un giorno di fine ottobre. Erano le sette del mattino, camminavo spedita verso la stazione, dovevo prendere il treno che mi avrebbe portata in facoltà: il corso di diritto privato iniziava alle 8.10 e di quell'esame non ho mai perso una lezione, mi terrorizzava. Non sarei potuta uscire di casa più tardi di così - diversamente avrei mancato l'inizio -, ma nemmeno prima, perché le strade sarebbero state più vuote ancora e la desolazione più temibile. La vita di una donna è un delicato gioco di equilibri, dottor Giambruno. E lo saprebbe, se fosse nato con le ovaie.
Indossavo un paio di jeans, quella mattina, e una camicetta bianca, virginale, abbottonata con "decoro". Sopra la camicia stava una giacca grigia, a quadri; sotto i jeans le scarpe da ginnastica: a guardarmi da fuori, sembravo la sorella di Hermione Granger, pronta per Hogwarts e Grifondoro. A colazione avevo bevuto un espresso. Io non mi sono mai ubriacata, dottor Giambruno, sa? Mai, non una volta in trentasette anni. Non ho mai fumato e non ho mai assunto droghe, di alcun genere. Una vita di merda, direbbe qualcuno.
Per giunta, ho sempre avuto la fortuna di scegliere gli uomini con cui sc*pare, vivendo il sesso con la libertà che decidevo per me stessa.
Eppure, quel giorno, il lupo l'ho incontrato comunque. Aveva intuito quale strada dovessi percorrere, quale fosse la mia destinazione finale, e pensò bene di circuirmi con l'auto un paio di volte, seguendomi. Al momento della svolta in un vicolo - che purtroppo non potevo evitare -, sterzò con inaudita violenza, placcandomi tra la macchina e il muro alle mie spalle. Non riuscivo a muovermi. Due netturbini lavoravano a pochi metri dalla scena: videro tutto, non alzarono un dito. Mi salvò mio fratello, dottor Giambruno. Avevo avuto la prontezza di chiamarlo per tempo, fiutando - a proposito di lupi - la fine che stavo per fare. Arrivò scodando con la sua Lancia Y: indossava ancora il pigiama e le pantofole, lo ricordo come fosse ora.
All'università andai lo stesso, seguii la lezione per intero, presi appunti, non capii nulla. Al rientro mi aspettava mio padre. Avevo ventiquattro anni. O giù di lì. Non ricordo bene.
Nel tempo a venire ho imparato a difendermi da molte cose e oggi so che i lupi non c'entrano niente: gli animali sono creature integre, leali, sempre pronte a difendere i propri cuccioli. Il vero problema sono gli uomini, dottor Giambruno, certi uomini, certi maschi, certi sistemi patriarcali, certe logiche di potere, di possedimento. Ma se proprio vogliamo azzardare un paragone animale, se proprio vogliamo osare il linguaggio delle immagini, dottor Giambruno, non scomodiamo i lupi. Piuttosto, invochiamo i minchiotauri. Che ne dice? Invochiamo quella particolare specie umana che parla senza cognizione di causa e rintraccia la colpa, o una parte della colpa almeno, nella vittima. Se ha una figlia femmina, dottor Giambruno, una nipote, una sorella, un'amica, le metta in guardia da loro.
Antonia Storace



Bei risvegli

(Sublime battuta di Vale LaPenna)

#andreagiambruno #giambruno #governomeloni #uomini #donne #mogli #cartoon #vignette #vignetta #watercolor #satira #satirapolitica
Luca Garonzi