lunedì 19 settembre 2022

Sfanghiamola!

 

Sfanghiamola!

Gio

www.caricaturegio.altervista.it



Il decalogo del/la piccolo/a Amministratore/rice:

(Attenzione! questo decalogo contiene soprattutto esortazioni a "non fare" perchè è sempre meglio non farlo il danno! è una cosa scontata? allora leggete e contiamo quante situazioni potenzialmente dannose conosciamo da vicino)


1) Riusa il costruito spesso sottoutilizzato senza consumare ulteriore suolo naturale

2) Non cementificare le sponde dei fossi, tanto meno dei fiumi e stomba i corsi d'acqua dal cemento già messo

3) Non costruire la piazza del paese nell'alveo dei torrenti

4) Non ostacolare il più possibile i corsi d'acqua con infrastrutture inadeguate

5) Evita di far costruire l'amico industriale nelle aree di inondazione controllata dette di laminazione

6) Evita di dare permessi di costruzione a nuove casette tanto carine in zone fragili idrogeologicamente

7) Evita di pulire gli argini tramite sghiaiamento o risagomatura dei letti dei fiumi perchè si accelera la velocità dell'acqua!

8) Assumi i geologi, che non sono degli iettatori,  per un livello di conoscenza adeguato del territorio

9) Redigi o tieni conto della cartografia di piano esistente che garantisce il rispetto delle caratteristiche ambientali spesso più che note

10) Se fai tutto ciò e non ti rieleggono, cambia paese!

Riassumendo ... l'acqua ha memoria e va dove è sempre andata!


#ClimateCrisis #ClimateEmergency #Clima 
#Marche 
Affondare.
Mauro Biani




DAL 1986 PROGETTI PER RIPULIRE E ALLARGARE IL FONDO DEL MISA

OGNI VOLTA LAVORI RINVIATI. I 45 MILIONI DEL GOVERNO RENZI?

■ di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

Trentasei anni per assistere impotenti ad almeno tre alluvioni, costate una ventina di morti e danni per milioni di euro, e a una miriade di episodi minori collegati comunque a ondate di maltempo che non sono stati sufficienti per spingere chi avrebbe dovuto a mettere in sicurezza il fiume Misa. Un corso d’acqua «a carattere torrentizio» che — come l’ingegner Alessandro Mancinelli, già consulente del Ccomune di Senigallia aveva spiegato tempo fa in una sua relazione sul Piano straordinario di individuazione delle aree a rischio idraulico — è capace «di portate nulle nel regime di magra e di piene da centinaia di metri cubi». Anche senza bombe d’acqua, evidentemente.

È in particolare dal 1986, quando sono stati stanziati miliardi per la messa in sicurezza degli argini del Misa con i Fondi per gli investimenti e l’occupazione (Fio), che si comincia a parlare di cantieri da aprire a Senigallia per evitare le alluvioni che si sono susseguite numerose fin dal 1765: solo dal Novecento sono già state 13, le ultime tre in soli 16 anni. 

Tutto ruota attorno alla creazione delle aree di laminazione, che servono a invasare le acque della piena e impedire che escano dagli argini e vengano mandate a valle. «Si tratta di milioni di metri cubi d’acqua», spiega Erasmo D’Angelis, ora segretario generale dell’Autorità di bacino del Tevere ma che nel 2014 — proprio all’indomani dell’alluvione del 3 maggio che ha colpito sempre Senigallia provocando quattro morti — era il coordinatore della struttura di missione di Italia sicura, il programma del governo Renzi che aveva stanziato 45 milioni di euro degli otto miliardi complessivi, proprio per la costruzione della cassa di espansione per il Misa.

«Immensi contenitori, vasche enormi — spiega D’Angelis — che servono a immagazzinare l’acqua per frenarla. Il governo Conte ha cancellato Italia sicura e quel progetto, ma analoghe iniziative già finanziate a Genova e Firenze sono andate avanti». Anche questa avrebbe seguito la stessa strada, se tutto non si fosse fermato nel settembre 2020.

 «Per una questione di espropri — aggiunge — la procedura si è bloccata ancora per un anno e solo nel febbraio scorso, dopo le pressioni dei sindaci del territorio, c’è stata la consegna dei lavori, ma ancora non è partito nulla. Sono state sistemate solo alcune arginature».

Già il progetto del 1986 della Regione Marche non aveva visto la luce perché bocciato in quanto prevedeva un enorme cassone in cemento armato che, non solo era stato considerato dagli esperti un errore dal punto di vista idraulico, ma avrebbe anche avuto un impatto negativo sull’ambiente. Il successivo progetto, che prevedeva l’impiego di altri materiali, con la terra battuta, era stato invece inserito nel piano di Italia sicura. 

«Vi avevano partecipato tutti, dall’Autorità di bacino alla Protezione civile, e poi il Comune e la Regione — ricorda D’Angelis — non se n’è fatto nulla, ma quel progetto non era politico ma una necessità per il territorio, come si vede oggi. Le casse di espansione, due delle quali sono già state progettate, erano necessarie. In questo campo il tempo fa la differenza, se lo butti corri rischi».

Senza contare che già nel 2009 la Regione aveva avviato gare per i lavori di messa in sicurezza del fiume perché ritenute «urgenti e prioritarie» ma anche in questo caso, nonostante i fondi fossero a disposizione, solo una minima parte degli interventi sul Misa è stata portata a termine. 

Un caso di mala-burocrazia che si è trascinato fino al 2018 con i primi bandi, gli appalti assegnati ma solo per un tratto di Misa, con il blocco dei lavori a causa di problemi collegati alla valutazione di impatto ambientale. La modifica del progetto è durata altri tre anni, fino al 2021 quando finalmente i 900 mila euro stanziati per il posizionamento delle vasche di espansione hanno un loro utilizzo in un cantiere che viene aperto, appunto, pochi mesi fa. In questo caso in località Bettolelle.

Eppure sono state proprio le Marche a considerare il Misa un’area «a rischio idrogeologico molto elevato» (R4) nel Piano di assetto idrogeologico regionale. L’alluvione del 2006 ha portato alla progettazione di interventi con il posizionamento di casse di espansione in vari punti del fiume, come nel bacino del rio Scaricalasino. 

Ma a tutt’oggi gli interventi hanno riguardato, solo quando è stato possibile, la bonifica del letto del fiume e il dragaggio per cercare di rimuovere i detriti dell’alluvione del 2014. Troppo poco, evidentemente. Senza contare il nodo della pulizia dei terreni colpiti dall’ondata di siccità di quest’estate, che non hanno opposto resistenza all’acqua uscita dagli argini, come evidenziano ancora oggi dalla Protezione civile, che fa notare anche l’importanza fondamentale di mantenere i fiumi puliti e che le abitazioni non si trovino proprio a ridosso dei corsi d’acqua già a rischio.




CHE LA PIENA DEL MISA SVUOTI LE URNE MARCHIGIANE

Quanti governi sono passati dal 1986? Tanti, e delle più svariate combinazioni cromatiche. E ancor più sono passate amministrazioni comunali, provinciali, regionale. Ma nessuna ha fatto nulla per irregimentare le acque indocili e lasciare che fluissero senza far danni. Non sono bastati trentotto anni, alle suddette istituzioni, per risolvere un problema noto. È il momento che i responsabili paghino. Non in tribunale, poiché nessuno riuscirà a portarveli, ma colpendoli in quel che hanno di più caro: il voto.

Anziché infilare la scheda nell’urna, le popolazioni marchigiane alluvionate hanno la possibilità di affidare i loro certificati elettorali al Misa, alla sua corrente tanto devastante quanto innocente nella sua naturalezza non educata. Il primo che grida al sabotaggio ha ragione. L‘astensione di massa è manifestazione di volontà popolare non meno di una croce su di un simbolo o il dome di una persona che non farà nulla se non per conservare il proprio scranno. È indice di scontento, di una rabbia che i riti della democrazia, ormai ridotti a bizantinismi del potere, non riescono più a incanalare e placare. È una forma di protesta che la scadenza elettorale del 25 settembre può mettere in risalto evidenziandone la forza. Un modo originale per farsi sentire. Un’occasione da non perdere. L’immobilità politica va sabotata con un pestone sui piedi dei questuanti di voti. E quale momento può essere migliore di questo, mentre li vanno a elemosinare come carmelitani scalzi? Sui piedi nudi, il pestone fa più male. E qualcuno dirà ahi, ma che fai?
(Il ritaglio è tratto dal Corriere della Sera) 
Ivano Sartori




Per la destra italiana il cambiamento climatico non è mai esistito e Greta era ed è una cretina, la Meloni nel suo programma elettorale ha scritto di voler rallentare la transizione ecologica..... Allora vuol dire che nelle Marche non è successo nulla e le vittime sono morte di sonno !!

Paolo Lombardi




by Fabio Magnasciutti

venerdì 16 settembre 2022

Winners of the 38th Aydın Doğan International Cartoon Competition ( Turkey)


 First Prize - Engin SELÇUK - Türkiye



Turkish artist Engin Selçuk's work was deemed worthy of the first prize in the competition renowned as the “Oscar of Cartoons”. While Iranian artist Mahmood Nazari was awarded the second prize and Italian artist Marco De Angelis was awarded the third prize, the 'Empowered Girls, Empowered Futures' Award was given to Fethi Gürcan Mermertaş from Türkiye.

L'opera dell'artista turco Engin Selçuk è stata ritenuta meritevole del primo premio del concorso noto come "Oscar dei cartoon". Mentre il secondo premio è stato assegnato all'artista iraniano Mahmood Nazari e il terzo all'artista italiano Marco De Angelis.

Il premio "Empowered Girls, Empowered Futures" è stato assegnato alla turca Fethi Gürcan Mermertaş.

Second Prize - Mahmood NAZARI - Iran


Third Prize - Marco De ANGELIS - Italy


Empowered Girls Empowered Futures Special Award - Fethi Gürcan MERMERTAŞ - Türkiye


A jury composed of cartoon masters

This year, 564 cartoonists from 63 countries participated in the competition, which brings together artists from all over the world who bring different ideas and beliefs into cartoons and allows them to express their art, with a total of 1,531 works.

The international jury composed of world-renowned cartoonists and artists including Ercan Akyol (Türkiye), Fawzy Morsy (Egypt), Gürbüz Doğan Ekşioğlu (Türkiye), Liza Donnelly (USA), Marlene Pohle (Argentina), Piyale Madra (Türkiye), Pol Leurs (Luxembourg) ) and Tan Oral (Türkiye) under the chairmanship of Antonio Antunes (Portugal) evaluated 93 works of 76 cartoonists from 30 countries that passed the pre-selection stage.

Success Award to 3 artists

The Selection Committee also deemed Nikola Listes from Croatia, Halit Kurtulmuş Aytoslu and Şevket Yalaz from Türkiye worthy of the Success Award.

Una giuria composta da maestri dei cartoon

Quest'anno, 564 vignettisti provenienti da 63 Paesi hanno partecipato al concorso, che riunisce artisti di tutto il mondo che portano nei cartoni animati idee e convinzioni diverse e permettono loro di esprimere la propria arte, con un totale di 1.531 opere.

La giuria internazionale composta da fumettisti e artisti di fama mondiale, tra cui Ercan Akyol (Türkiye), Fawzy Morsy (Egitto), Gürbüz Doğan Ekşioğlu (Türkiye), Liza Donnelly (USA), Marlene Pohle (Argentina), Piyale Madra (Türkiye), Pol Leurs (Lussemburgo) ) e Tan Oral (Türkiye), sotto la presidenza di Antonio Antunes (Portogallo), ha valutato 93 opere di 76 fumettisti provenienti da 30 Paesi che hanno superato la fase di preselezione.

Premio di Eccellenza a 3 artisti

Il Comitato di selezione ha ritenuto meritevoli del Premio di Eccellenza anche Nikola Listes dalla Croazia, Halit Kurtulmuş Aytoslu e Şevket Yalaz dalla Turchia.

Succss Award - Nikola LISTES - Rep. Of. Croatia



Succss Award - Halit Kurtulmuş AYTOSLU - Türkiye


Succss Award - Şevket YALAZ - Türkiye



MIKHAIL GORBACHEV 1931 - 2022

 Mikhail Gorbaciov, 1931 - 2022

E' morto lo scorso 30 agosto, all'età di 91 anni Mikhail Gorbaciov, l'ex leader sovietico che pose fine pacificamente alla Guerra Fredda e sovrintese al crollo dell'Unione Sovietica .

Mikhail Gorbachev, 1931 - 2022

Mikhail Gorbachev, the former Soviet leader who brought the Cold War to a peaceful end and oversaw the collapse of the Soviet Union, dies aged 91.

disturbing stain by Joep Bertrams, The Netherlands

https://politicalcartoons.com/sku/266476


Good Bye Gorbachev

Chappatte - https://www.chappatte.com/en/images/good-bye-gorbachev



Mikhail vs Vladimir

Chappatte - https://www.chappatte.com/en/images/mikhail-vs-vladimir


Niels Bo Bojesen
@nielsbobojesen
·
31 ago
#Gorbachev
#Mikhailgorbachev
#MikhailGorbachevDies 
#MikhailGorbachevRIP
#Russia
#Glasnost 
#Perestroika
#SovietUnion
#USSR

 #Gorbachev #Putin #Russia #Ukraine #SovietUnion #USSR

Dave Brown


Christian Adams on #MikhailGorbachev #Gorbachev #Putin


David Rowe on #MikhailGorbachev #Gorbachev #Putin



Zap
1 September 2022
Mikhail Gorbachev dies
Mikhail Gorbachev, the former Soviet leader who brought the Cold War to a peaceful end and oversaw the collapse of the Soviet Union, dies aged 91. 
https://cartoonmovement.com/cartoon/mikhail-gorbachev-dies


Marco De Angelis
31 August 2022
Remembering Mikhail Gorbachev with this cartoon from 1990
Farewell to Mikhail Gorbachev, the last president of the Soviet Union, the man of perestrojka and glasnost'. His policy of rapprochement with the West, which led to the end of the "cold war" and then the collapse of Soviet communism, earned him the Nobel Prize. Of the dozens of cartoons and caricatures that I have published about him, perhaps one of the most representative and "affectionate" is this one from the January 1990.
https://cartoonmovement.com/cartoon/remembering-mikhail-gorbachev-cartoon-1990



Inutile dire che il vero statista…. #GorbachevRIP #Putin
Peter Brookes



Russian Evolution REPOST by Taylor Jones, Hoover Digest
https://politicalcartoons.com/sku/266466

Adio Mikhail Gorbachev by Nikola Listes, Croatia, politicalcartoons.com


#Gorbachev #putin #russia #satire #cartoon
KAL

https://www.corriere.it/.../brindando-morte-8a2e291a-2964...
Portos / Franco Portinari



È morto Mikhail #Gorbaciov, padre della perestroika.

un vecchio proverbio arabo recita: “Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani”. #Rizzo*
*= Rizzo ha festeggiato la morte di Gorbaciov 


Jeremy Banx




Mi ricordo perfettamente il tentato colpo di stato. La paura. Il sollievo. E poi la sconfitta.
Perché volevate forse vincere?
Buon viaggio #Gorbachev
Mauro Biani



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martedì 13 settembre 2022

50° EDIZIONE Premio Satira Politica Forte dei Marmi : tutti i vincitori

 

Il satiro di Altan

Sarcasmo, caricatura, ironia e paradosso: torna, sempre diretto da Beppe Cottafavi, il Premio Satira Politica Forte dei Marmi, edizione numero 50, che sabato 17 settembre trasformerà la cittadina balneare della Versilia in capitale italiana della dissacrazione. Alle 18, alla Capannina di Franceschi, il celebre locale che ha accolto tante edizioni del riconoscimento ospitando anche il set di un film cult come Sapore di Mare, verrà premiato il graffio satirico italiano e internazionale di scrittori, autori, giornalisti, disegnatori e comici. Sul palco, a fare gli onori di casa e in perfetta linea con il tocco irriverente della manifestazione, ci sarà l’attrice, regista e autrice satirica Michela Andreozzi.

L’ingresso è GRATUITO (fino a esaurimento posti). Consigliata la prenotazione rivolgendosi   all’Ufficio Informazioni Turistiche di Forte dei Marmi, via Carducci 6 tel. 0584 280292.


La giuria è composta da Stefano Andreoli, Beppe Cottafavi, Giulio D’Antona, Fabio Genovesi


I PREMIATI DELLA  50° EDIZIONE


Premio Satira per il giornalismo a FRANCESCA FAGNANI

Lo stile è tutto. Per il giornalismo satirico di Francesca Fagnani. È diretta, graffiante, ironica, sagace, sfrontata e veloce. Senza fisime né pregiudizi. Una belva feroce dagli occhi angelici. Il punto è che conosce il male, ingrediente fondamentale della satira, e lo sa raccontare. Perché ha un dottorato di filologia dantesca.  Le sue interviste cult somigliano a un incontro di boxe. Il terreno di scontro è un ring, all’interno del quale si muove con eleganza ammaliando il suo avversario fino a sferrare il colpo finale. Diventando – impensabile per un talk show – virale anche tra i giovanissimi: su TikTok l’hashtag #Belve ha milioni e milioni di visualizzazioni.


Premio Satira per il libro La riunione Feltrinelli a PIETRO GALEOTTI




In questo manuale di sopravvivenza ci sono regole valide un po’ per qualunque tipo di riunione.

Una testimonianza di dolorosa leggerezza di un autore televisivo che racconta il suo mestiere in un memoir ironico e feroce, popolato di personaggi in bilico tra entusiasmo e rassegnazione: “Resistiamo il più possibile, ci pagano un tanto a umiliazione”.

Aneddoti, storie di flop e di successi, di scelte incomprensibili della dirigenza e del pubblico.

E intanto la riunione continua.



Premio Satira per la stand up a ELEAZARO ROSSI




Eleazaro, più di qualsiasi altro stand-up comedian della sua generazione, è stato in grado di fare suoi i fondamentali del genere elevandoli a un livello superiore fino a renderli accessibili a tutti.

Chiunque può ritrovarsi in un suo monologo, senza bisogno di immedesimarsi troppo e senza la necessità di immaginarsi altrove. È tutto ciò che un comico dovrebbe essere: diretto, brutale, sincero. Mai banale, mai scontato, mai atteso. Stupefacente, senza forzare la mano. È riuscito a restare sé stesso anche a Le Iene, senza farsi fagocitare dai ritmi serrati della trasmissione. Una sorpresa.




Premio Satira per la musica a VALERIO LUNDINI E I VAZZANIKKI



I Vazzanikki sono orgogliosamente fuori dal tempo, ancorati a un momento, una moda, una musica e un gusto che non esistono più. Sono il nonsense fatto a band e la freschezza fatta a musica, spaziando dal virtuosismo al nonsense, fino alla parodia dell’impegno sociale. Senza pretese ma anche senza troppi rimpianti, se non quello del Rock’n’Roll: il concetto stesso di comico applicato alla musica.






Premio Satira per il podcast a EDOARDO FERRARIO E LUCA RAVENNA / CACHEMIRE


In due stagioni, Cachemire ha incarnato qualcosa di molto simile alla voce di una generazione: quella della ritrovata stand-up comedy e del vuoto causato da due anni di incertezza e chiusure. Ferrario e Ravenna, assieme a Cecilia Attanasio, Alice Olivieri, Tahir Hussain e Carmelo Avanzato, hanno cavalcato i nuovi mezzi e li hanno domati, dando all’Italia il suo primo, vero, maturo, podcast comico.


Premio Satira per i social a le ETEROBASICHE


C’è chi si riconosce nelle loro battute, per averle pronunciate almeno una volta nella vita, e chi mente. Maria Chiara Cicolani e Valeria De Angelisi, le creatrici del profilo Eterobasiche (quasi 200mila follower su Instagram, una filosofa, l’altra designer), interpretano le mille sfumature del maschio eterobasico con ironia e leggerezza, decostruendo gli stereotipi di genere con una risata. Dal campo di padel al traffico del Raccordo, dal centro commerciale alla curva Nord, è un ritratto dell’uomo medio spietato e desolante, ma anche irresistibilmente divertente. La prova del loro successo è che molti follower sono maschi eterobasici che invece di fare gli hater, le adorano. E le loro fidanzate pure. Perché in fondo, c’è un piccolo maschio eterobasico in ognuno di noi. Uomini e donne. Tanto vale riderci sopra.


Premio Satira per lo spettacolo live e per il libro a ALESSANDRO GORI


Confessioni di una coppia scambista al figlio morente: basterebbe il titolo del suo ultimo libro da Rizzoli Lizard per raccontare il mondo di Alessandro Gori, che maneggia il grottesco con la grazia di un suonatore di arpa, mescolando riferimenti di attualità a un immaginario pop fuori dal tempo fatto di consegne a domicilio di surgelati, di trasmissioni di Daniele Piombi, di merendine del discount. Una sintassi comica altissima, precisa nei minimi dettagli, che si esalta nei suoi spettacoli dal vivo. Il professor Claudio Giunta, filologo preclaro (Premio Satira 2015) lo ha definito “Il miglior scrittore comico italiano”: non possiamo che dargli ragione.



Premio Satira per illustrazione e animazione a CARTONI MORTI



In tempi in cui linguaggio, la velocità e il tempismo sono tutto, la satira animata di Andrea Lorenzon si distingue da anni per la capacità di essere sempre sul pezzo, raccontando l’attualità e il costume con una qualità e una vivacità apprezzata da milioni di follower. Tuttofare, scrive, anima e doppia i suoi “Cartoni morti” tutto da solo, senza tirarsi indietro neppure quando si tratta di tuffarsi nel mare della politica e misurarsi con chi, ormai, fa ridere di professione.





Premio Satira per la tv a LUCA E PAOLO


Da Mtv a Sanremo, da Le Iene a Camera Café, da Ciro – Il figlio di Target alle copertine di Dimartedì, la satira di Luca e Paolo ha attraversato l’ultimo quarto di secolo restando sempre fedele a sé stessa: hanno preso in giro tutto e tutti, tenendosi alla larga dal pensiero dominante e senza mai cercare di sedersi dalla parte dei “buoni”. Nella traiettoria delle carriere di artisti e intellettuali (brillanti promesse, soliti stronzi, venerati maestri) si sono accomodati sul gradino centrale, e sembrano trovarcisi benissimo. Tant’è vero che una delle loro maschere più riuscite è quella dei cugini Merda, sempre pronti a demolire il vip di turno: una perfetta ­– e premonitrice – metafora dei social, che non perdonano né i successi né gli insuccessi.


Premio Satira internazionale a IVAN URGANT


Negli ultimi, spettrali giorni del 2020, costretti in casa dal lockdown, tutto ci aspettavamo fuorché di trovarci a ridere a crepapelle per lo show di un comico russo. E invece l’idea folle di Ivan Urgant di celebrare l’anno nuovo con lo stile dei varietà scollacciati dell’Italia degli anni Ottanta (e di farlo in italiano, traducendo sketch e canzoni) si è rivelata un successo: Ciao 2020 e Ciao 2021 sono capolavori di ironia da vedere e rivedere, pieni di citazioni e tocchi di classe. Purtroppo, complice un tweet contro la guerra in Ucraina, lo show di Urgant è sparito dai palinsesti: speriamo di rivederlo presto, possibilmente in tempo di pace.


Il satiro di Altan Il Premio Satira consiste in un satiro azzurro dalle unghie affilate disegnato da Altan. Meraviglioso. E non si prende affatto sul serio, ma è importante perché è il presidio della satira, e quindi della libertà, in anni non certo felici per questo linguaggio.

Comunicato stampa Comune di Forte dei Marmi

sabato 10 settembre 2022

Il vignettista cubano Carlos David Fuentes è il vincitore dello European Cartoon Award 2022. Due secondi classificati a pari merito, tra cui la vignettista italiana Marilena Nardi.

Il vignettista cubano Carlos David Fuentes è il vincitore dello European Cartoon Award 2022. Due secondi classificati  a pari merito, tra cui la vignettista italiana Marilena Nardi.

Maastricht, NL (10 settembre 2022) Lo European Press Prize e Studio Europa Maastricht, fondatori dello European Cartoon Award, annunciano i nomi del vincitore e dei secondi classificati dell’edizione di quest’anno del premio. Il primo premio è stato vinto dal vignettista cubano Carlos David Fuentes, per il suo lavoro “Putin in Ucraina” pubblicato dalla rivista francese Courrier International. I due secondi classificati sono Marilena Nardi (Italia) e Harry Burton (Irlanda). Menzioni d’onore sono state assegnate a Jean-Michel Delambre (Francia) e Vasco Gargalo (Portogallo). 


 Carlos-Fuentes-Courrier-International.


I lavori del vincitore e dei secondi classificati sono stati selezionati tra oltre 400 candidature provenienti da 29 paesi - entro e fuori i confini dell’Europa - da una giuria composta da vignettisti pluripremiati, finalisti dell'anno precedente, attivisti ed esperti.


Janet Anderson, chair del Panel of Judges:

"La giuria è rimasta colpita dalla forza della narrazione e dalle immagini di grande impatto di molte delle vignette presentate. Tom Janssen ha giustamente detto che la vignetta di Carlos David Fuentes è l'immagine giusta per rappresentare questo anno difficile; ha un impatto drammatico, ed è molto forte. La vignetta di Harry Burton sul diritto all'aborto affronta un tema molto importante con arguzia e con un'immagine chiaramente riconoscibile. Infine, potrebbe sembrare che la questione dell'Afghanistan sia scivolata fuori dall'agenda del mondo, ma i problemi di fondo sono ancora enormi e la vignetta di Marilena Nardi racconta questa storia in modo semplice ma molto efficace."

 Ecco le vignette dei due secondi classificati, Marilena Nardi (pubblicata dal quotidiano italiano ‘Domani’) e Harry Burton (pubblicato dal giornale irlandese ‘Irish Examiner’)

Marilena Nardi -Domani

Harry Burton - ‘Irish Examiner’


La giuria ha deciso di assegnare anche due menzioni d’onore, a Vasco Gargalo e

Jean-Michel Delambre.

Ancora Janet Anderson, chair del Panel of Judges:

La vignetta di Jean-Michel Delambre tratta il tema dell';invasione

dell'Ucraina in modo umoristico, pur portando avanti una questione

molto importante. La vignetta del lecca-lecca di Vasco Gargalo tratta

un tema che sta ancora interessando gran parte del mondo e, per il

suo scioccante richiamo, la giuria ha deciso di assegnarle una

menzione speciale."


La giuria dello European Cartoon Award 2022 è composta da: Tom Janssen

(vincitore 2021), Janet Anderson, Catherine André, Jen Sorensen, e Niels Bo

Bojesen. E, per il primo round di selezione, si è unita al voto una giuria composta da

quattro finalisti dell’anno precedente: Osama Hajjaj, Saeed Sadeghi, Konstantinos

Tsanakas, e Vitor Neves.

Due menzioni d’onore


De Lambre


 Vasco-Gargalo.

16 vignette finaliste

Dopo due round di valutazione, le due giurie hanno identificato un gruppo di 16 vignette qualificate per la selezione finale. Ecco la lista dei 16 finalisti autori delle vignette: 

Toso Borković (Serbia), Dave Brown (UK), Harry Burton (Irlanda), Hajo de Reijger (Paesi Bassi), Jean-Michel Delambre (Francia), Carlos David Fuentes (Cuba), Vasco Gargalo (Portogallo), Emad Hajjaj (Giordania), Silvano Mello (Brasile), Marilena Nardi (Italia), Pierre Pauma (Francia), Tjeerd Royaards (Paesi Bassi), Gatis Šļūka (Lettonia), Matías Tejeda (Argentina), Mahnaz Yazdani (Iran), Nahid Zamani (Iran).


Emanuele Del Rosso, Head of Communications dello European Press Prize e organizzatore dell’ECA 2022: “L'incredibile potere delle vignette editoriali è evidente quando si guardano le sedici opere selezionate per la fase finale dell'ECA e, ancor più, i vincitori del premio di quest'anno. Si tratta di opere che raccontano un'intera storia in una sola immagine. Trasmettono molteplici significati, ci fanno riflettere e ci aiutano a interpretare una realtà culturale e politica sempre più difficile da comprendere.”

Gonny Willems, direttrice di Studio Europa Maastricht: “Le vignette finaliste dello European Cartoon Award illustrano in modo adeguato l'anno turbolento che abbiamo alle spalle. Decisive, provocatorie, a volte scioccanti e altre divertenti: queste vignette sono uno specchio per gli europei e commentano sia le questioni urgenti del nostro continente sia il modo in cui interagiamo con il resto del mondo. Ciò le rende una parte cruciale del dibattito pubblico in cui vengono messe in discussione vecchie idee e ne vengono introdotte di nuove.”

Sullo European Cartoon Award

L'European Cartoon Award è stato fondato dallo European Press Prize e da Studio Europa Maastricht nel 2019, anno in cui il New York Times ha deciso di non pubblicare più vignette editoriali. L'ECA premia il coraggio e la qualità nel campo delle vignette e promuove il dibattito sul tema dell'Europa e delle sue democrazie.

Per la lista completa dei finalisti, e maggiori informazioni sullo European Cartoon Award, si prega di visitare https://europeancartoonaward.com/ o contattare emanuele@europeanpressprize.com


The 4th Libex competition : the 10 finalist

 

Fourth International Editorial Cartoons Competition - 2022

Librexpression/Libex the Giuseppe 

di Vagno Foundation (1889-1921)

« Towards the End of Humanity?”


For this competition, 281 professional editorial cartoonists from 63 countries submitted 490 cartoons. An international jury selected 55 semi-finalist cartoonists from 30 countries. Their cartoons will be presented in an exhibition in the Monastery of Conversano (Italy) from 19 September to the end of December 2022 and published in a printed catalogue. 

- The 10 finalists will be announced on September 10, 2022.

- The 3 winners will be announced on September 24, 2022.

Jury members: 

Fabio Magnasciutti (Italy) and Marilena Nardi (Italy), Tom Janssen (Netherlands), Siri Dokken (Norway), Raffaella Spinazzi (Italy), KAP (Jaume Capdevilla-Spain), President: Thierry Vissol (Director of Libex)

A competition in collaboration with:

Giuseppe di Vagno Foundation - Lector In Fabula www.lectorinfabula.eu / www.pagina21.eu  / www.voxeurop.eu  / Fany Blog https://fany-blog.blogspot.com/  / Dibujantes Sin Frontieras https://listocomics.com/dibujantes-sin-fronteras/  


He are the 10 finalist:

Niels Bo Bojesen - Denmark

Apolo Doroteo Guerra Mechain- Perù

Ilya Katz - Israel

Vladimir Kazanewsky - Ukraine

Jitet Kustana - Indonesia

Paolo Lombardi - Italy

Elena Ospina - Colombia

Cristina Sampaio - Portugal

Gatis Sluka - Latvia

Trax (Christine Traxeler) - France


Niels Bo Bojesen - Denmark - Estinzione


Apolo DOROTEO GUERRA MECHAIN (Peru)-Guerra



Ilya KATZ (Israele)-Pericolo

Vladimir KAZANEVSKY (Ucraina)-(Senza titolo)


Jitet KUSTANA (Indonesia) - affondando nelle vittime


Paolo LOMBARDI (Italia)-Terrore atomico


Elena OSPINA (Colombia)- Infestazione

Cristina SAMPAIO (Portogallo)-Guerra


Gatis SLUKA (Latvia)-Tank


TRAX (Christine Traxeler-Francia)-Autodistruzione




Theme of the competition:

For the first time in its long history, humanity is in an increasing, perhaps inevitable, danger of extinction as a result of human activity. 

Until recently, we were focused on the growing ecological threats and the return of deadly global pandemics. Air, water, sea and nature pollution, global warming and climate change have reached unsustainable levels. 

Since the 24th of February 2022, the existence of planet Earth is once again threatened by a third world war or even by the outbreak of a nuclear war! A risk forgotten by the man in the street since the end of the Cold War. 

With this return of tragedy, humanity is in danger of disappearing. To prevent this new form of doomsday from happening, it must reconcile itself with itself and with its history. Human beings must understand that this is not only an environmental issue but also and above all a geopolitical, political, economic, and social issue. On a global scale. 

Inequality, violated rights, demography, migration, poverty, pandemics, wars, national and international power struggles and hegemonies, dictatorships, disinformation, ignorance, are all open issues that can produce global upheavals in a short time and change the course of human history. 

It is urgent to act, even if it may already be too late. Yet everything is happening with a kind of general indifference.  Will humans be able to forge a new destiny?