martedì 24 agosto 2021

I vincitori del concorso CARICARUSO



Si è tenuta sabato sera (21 agosto) la premiazione del concorso Caricaruso. Una caricatura per Enrico Caruso promosso dall’Associazione nazionale Case della Memoria nell’ambito del cartellone di eventi messo a punto dalle rete di case museo per ricordare il grande tenore in occasione dei cento anni dalla scomparsa (1873-1921). Oltre che un maestro del canto, Caruso, che ha tuttora a Lastra a Signa (Firenze), una Casa della memoria e un museo che lo ricordano, è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis.

La manifestazione ha registrato la partecipazione di 134 caricature pervenute da tutto il mondo. Fra queste sono state scelte le 81 finaliste, protagoniste della mostra promossa da Comune di Viareggio e Fondazione Festival Pucciniano. Un’esposizione inaugurata il 2 agosto nel foyer del Gran Teatro Puccini e che, alla luce del successo registrato, è stata prorogata fino al 30 agosto.

L'evento ha registrato la partecipazione di 134 caricature ricevute da tutto il mondo.

Tra questi gli 81 finalisti, protagonisti della mostra promossa dal Comune di Viareggio e Fondazione Pucciniano Festival.

Una mostra inaugurata il 2 agosto nel foyer del Gran Teatro Puccini e che, visto il successo registrato, è stata prorogata fino al 30 agosto Tra gli 81 finalisti sono stati scelti i vincitori, selezionati da una giuria internazionale di esperti e da una giuria popolare. 

 

Questi sono i risultati: 

Primo premio ex aequo: ad Alireza Pakdel (Iran, tecnica digitale) e Theodosis Teneketzidis (Grecia, matita su carta). 

 

Secondo premio ex aequo a:

Morhaf Youssef (Siria, tecnica manuale e digitale)

Emil Idzikowski (Polonia)

Pedro Silva (Portogallo lapislazzuli)

Raffaello Gori (Italia, tecnica digitale)

 






Cinque menzioni speciali:

Marco Martellini (Italia, matita su carta)

Ángel Ramiro Zapata Mora (Colombia, tecnica digitale)

Omar Zevallos Velarde (Perù, inchiostro)

Enrico Guerrini (Italia, tecnica tradizionale)

Chistophe Bod' (Francia, Tecnica) digitale)


Un grazie speciale all' Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas nella persona del suo Presidente, Néstor Dámaso del Pino, che oltre a essere coorganizzatore ha anche donato la caricatura di Enrico Caruso che è diventata l’immagine del concorso.



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lunedì 23 agosto 2021

L'European Cartoon Award 2021 annuncia i suoi 16 candidati

 


L'European Cartoon Award 2021 annuncia i suoi 16 candidati

L'European Cartoon Award annuncia i nominati per la sua edizione 2021. 16 opere sono state selezionate dalla giuria e dalla giuria dei vincitori su un totale di 287 proposte, inviate da fumettisti provenienti da 28 paesi. Queste vignette raccontano la storia dell'anno passato, che vanno dalla pandemia di coronavirus e dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, alla Brexit, alle migrazioni e al più recente attacco ai giornalisti in Bielorussia.

A settembre uscirà il nome del fumettista vincitore del prestigioso premio ECA 2021 di 10.000 euro e dei due secondi classificati.

Guarda le 16 vignette a questo link : https://www. Europeanpressprize.com/ cartoon-award/shortlist-2021/


I nominati

Dal gruppo di 14 fumettisti che hanno raggiunto la fase finale dell'ECA, la giuria identificherà un vincitore e due secondi classificati, scelti per l'intensità e la rilevanza che il loro lavoro ha avuto a livello internazionale. I nominati sono: André Carrilho, Vitor Neves e Vasco Gargalo e Pedro Silva dal Portogallo; Marco de Angelis dall'Italia; Niels Bo Bojesen dalla Danimarca; Musa Gumus dalla Turchia; Osama Hajjaj dalla Giordania; Tchavdar Nikolov dalla Bulgaria; Saeed Sadeghi dall'Iran; Tom Janssen, Hajo de Rejiger e Tjeerd Royaards dai Paesi Bassi; e Konstantinos Tsanakas - DINO, dalla Grecia.


La giuria

La giuria era composta da: Janet Anderson (presidente), Khalid Albaih, Gian-Paolo Accardo, Paulo Jorge Fernandes, Anne Derenne. La giuria dei vincitori ha contato cinque tra i nominati dell'anno precedente: Costel Patrascan, Mette Dreyer, Claudio Antonio Gomes, Halit Kurtulmuş, Tomás Serrano.


Una parola dagli organizzatori

Thomas van Neerbos , direttore dell'European Press Prize

“I fumettisti sono una 'specie in via di estinzione': affrontano sempre più resistenze, minacce e talvolta anche censure. Il loro spazio sta diventando sempre più ristretto, sia nel "tempo di trasmissione" letterale che nei temi che affrontano. Questo vale anche per i fumettisti qui in Europa».

Gonny Willems , direttore dello Studio Europa Maastricht

“In questi tempi di polarizzazione senza precedenti, c'è sempre più una mancanza di comprensione per la prospettiva dell'altro e un suono critico ben fondato. Il potere delle vignette politiche è di offrire un'apertura alla verità dell'altro con ironia, umorismo e acutezza”.

A proposito del Premio Cartoon Europeo

L'European Cartoon Award è stato fondato dall'European Press Prize e dallo Studio Europa Maastricht nel 2019, anno in cui il New York Times ha deciso di interrompere del tutto la pubblicazione di vignette editoriali. Entrambe le organizzazioni mirano a premiare il coraggio e la qualità nel campo del fumetto, incoraggiando i fumettisti a continuare il loro compito essenziale, cruciale per una sana società democratica, sia all'interno che all'esterno dell'Europa. 


Il centro Librexpression ha recentemente aderito all'ECA come partner editoriale.




sabato 21 agosto 2021

Concorso LIBEX 2021: 56 sono i semi-finalisti, per la mostra di Conversano.

 


Terzo concorso internazionale di vignette di stampa Libex 2021 – Cancel culture e politically correct

Per questo concorso, 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, sono stati invitati personalmente da Libex a partecipare. 90 da 40 paesi hanno accettato la sfida, inviando 218 vignette. Una giuria internazionale ha selezionato 56 vignettisti, provenienti da 28 paesi. Le loro vignette saranno presentate in una mostra nel Monastero San Giuseppe di Conversano (Italia) dal 20 settembre alla fine di dicembre 2021 e pubblicate in un catalogo cartaceo. 

I 3 vincitori saranno annunciati il 26 settembre.

Membri della giuria: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), 

Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), Presidente: Thierry Vissol 



Troisième concours International de dessins de presse Libex 2021 – Cancel culture et politiquement correct

Pour ce concours, 160 dessinateurs de presse professionnels, originaires de 55 pays, ont été personnellement invités par Libex à participer. 90 d'entre eux, originaires de 40 pays, ont relevé le défi en envoyant 218 caricatures. Un jury international a sélectionné 56 dessinateurs, originaires de 28 pays. Leurs dessins seront présentés dans une exposition au monastère San Giuseppe de Conversano (Italie) du 20 septembre à la fin décembre 2021 et publiés dans un catalogue papier. 

Les 3 gagnants seront annoncés le 26 septembre.

Membres du jury : Marlene Pohle (Argentine), Marilena Nardi (Italie), Joep Bertrams (Pays-Bas), 

Z (Tunisie), Gian Paolo Accardo (Italie), Oscar Buonamano (Italie), Président: Thierry Vissol  


Third International competition of editorial cartoons Libex 2021 – Cancel Culture and politically correct

For this competition, 160 professional editorial cartoonists, from 55 countries, have been personally invited by Libex to participate. 90 from 40 countries accepted the challenge, sending 218 cartoons. An international Jury have selected 56 cartoonists, coming from 28 countries. Their cartoons will be presented in an exhibition in the Monastery of Conversano (Italy) from the 20th of September to the end of December 2021 and published in a paper catalogue. 

The 3 winners will be announced on the 26th of September.

Members of the Jury: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italy), Joep Bertrams (Netherlands), 

Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italy), Oscar Buonamano (Italy), President: Thierry Vissol 





Odio, violenza, ostracismo: il pericolo della cancel culture e del politicamente corretto 

Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression/Libex – Fondazione Giuseppe Di Vagno

La cultura “woke” è un sistema di credenze, una consapevolezza delle ingiustizie sociali e razziali (da cui il termine “woke” in inglese o “svegliato”), con l’imperativo di agire per risolverle. Discende del calvinismo, che aveva un duplice obiettivo: stabilire il regno di Dio sulla terra e la giustizia totale. La Repubblica di Ginevra e il suo Governo dei Santi, inizio Seicento, con la sua ossessione per la rettitudine morale stabiliva un controllo sociale senza precedenti. Un "Concistoro" fu creato per sorvegliare la comunità e tenere d'occhio l'esistenza di ogni cittadino, non solo loro comportamenti ma anche loro parole, loro opinioni e idee. Secondo Stefan Zweig (in “Conscience vs Violence”) era una forma di Gestapo della morale. Il “wokismo” tipico della politica americana e del suo puritanesimo, risale agli anni ’20 del secolo scorso, per poi svilupparsi nella società civile, con le “guerre culturali” da cui il fine era e rimane il dominio di un ethos culturale e morale sull'altro. Dalla sfera della cultura, i litigi si sono allargati all'aborto, all'omosessualità, ai diritti dei transgender, alla pornografia, al multiculturalismo, ai punti di vista razziali e ad altri conflitti culturali basati su valori, moralità e stili di vita. Assumerà qualche anno fa una dimensione mondiale con i movimenti identitari di razza e di genere e le campagne come #metoo e #black lives matter.

Nessuno può mettere in dubbio la legittimità delle battaglie contro le discriminazioni, contro il sessismo e la misoginia, il razzismo, le disuguaglianze, né l’importanza politico-sociale di permettere alle minoranze di esprimere i loro disaggi e le loro rivendicazioni che non sono trattate dai media mainstream. Tuttavia, il fine non può mai giustificare i mezzi.  Soprattutto, quando tramite azioni coordinate da collettivi di diffamatori, con la delazione o l’ampia risonanza offerta ad essi grazie agli social network, queste forme di “fatwa” permettono di censire, annullare, boicottare o umiliare pubblicamente individui - del passato o del presente - le cui opinioni o i comportamenti sono ritenuti offensivi o giudicati divergenti, fastidiosi, non consensuali, infami o disonorevoli. Quando l’obbiettivo è quello di minare la carriera o la reputazione di quelli “giudicati” devianti dalla Doxa, delle voci dissenzienti, fino a volerne cancellare le tracce per far sì che le loro parole, azioni o memorie non siano più ne menzionate ne ammirate, le statue distrutte. 

Come lo dimostrano centinaia di esempi recenti, sembra che, durante il sonno della sua ragione, il popolo degli “svegliati” si sia trapiantato nel cervello gli algoritmi dei social network. Censurano, insultano, incitano all’odio, ostracizzano, reagendo ad una parola o ad una espressione senza spesso capirne il contesto storico, educativo, letterario, né essere in grado di distinguerne l’ironia, l’umorismo o la poesia. Sempre più numerosi sono quelli che nel mondo dei media, dell’educazione, dell’editoria, persino della politica - per interesse, per convinzione o nel terrore di diventare anche loro un bersaglio o per paura di perdere il loro mercato -, danno retta e credibilità a queste vittime e indignazioni circoscritte, contribuendo a creare una situazione di polarizzazione dei dibattiti, alla radicalizzazione e alla violenza del clima sociale.

Questa wokizzazione crea una seconda società composta da tribù o “comunità” in guerra permanente, sicure del loro diritto e della loro purezza ideologica. Agiscono fuori del campo della politica e delle istituzioni giudiziari, rifiutando persino di contare su di esse, di accettare il dibattito contradittorio e la libertà di espressione che caratterizza le democrazie. La conseguente “cancel culture” o cultura dell’annullazione, secondo il filosofo austriaco Konrad Paul Liessmann, condurrà a una barbarie intellettuale e politica



Un concorso in collaborazione con:

Un concours en collaboration avec :

A competition in collaboration with:



lunedì 16 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte seconda)

 

«Non sono un pacifista, sono contro la guerra»

Gino Strada ❤

#GinoStrada #emergency #GinoStradaEmergency #pace #guerra #cura

#MarilenaNardi #inchiostro #ink #portrait

Marilena Nardi


Risparmiateci condoglianze e coccodrilli. Gino Strada era un buonista del cazzo per tutti quelli, a destra e sinistra, per i quali esistono guerre giuste, specialmente quando hanno cariche di governo o autorità politica. Oggi è morto un utopista convinto che la pace sia un utopia realizzabile con la volontà e con la passione. Oggi è morto un sognatore che tentava di praticare i sogni. Oggi è morto un realista certo che la pace non si costruisce con le armi. Oggi è morto un cretino come me e come qualche altro. Spero solo che il cretinismo buonista sia contagioso più del covid. La speranza è l’ultima a morire dicono ma con Gino io ho imparato che l’ultima a morire è la disperazione.

Vauro


Gino - Un Saluto Bambino
Riccardo Mannelli


collaboro con Emergency da molti anni
devo questo onore a Michela
niente più che disegni e qualche canzone
quella E è anche una congiunzione
che possa traghettare il lavoro e l'esperienza di un essere umano straordinario verso le molte, troppe, sfide future
buon lavoro a Rossella e a tutte le persone che dedicano tempo, abilità ed energia
la mia vicinanza e la mia stima a Cecilia per ciò che sta facendo, proprio ora
Fabio Magnasciutti



I grandi Uomini, quando se ne vanno, ci lasciano un'eredità enorme. I loro pensieri, idee e umanità resteranno per sempre.
.
#Vignetta #IlManifesto #lelecorvi #GinoStrada #Gino #Strada #emergency #medici #medico #pace #noallaguerra #nowar #umanità #mondo #vittime #cure #ultimi
Lele Corvi


#GinoStrada
p.s. qui le mie vignette, negli anni, su Emergency: https://maurobiani.it/tag/emergency/
Mauro Biani



GINO STRADA
1948 - 2021
🙏😞❤️
“La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventati delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che è una follia razionale, scientifica ed etica. Si mette il medico in condizioni di dover fare o di ambire a fare più prestazioni perché così si guadagna e quindi si inventano nuove malattie e cure, oppure si fanno interventi chirurgici inutili”.
“L’obiettivo non è più la salute, ma il fatturato. Il profitto va abolito nella sanità, perché abolendolo e rendendo una sanità gratuita a tutti coloro che sono sul territorio italiano, si avrebbero 30 miliardi di euro da investire ogni anno”.
🌟
#ginostrada #emergency #sanità #umanità #vignette #noprofit #sofferenza #cuore 
Mike Comics


Un pensiero per il grande Gino
Arcangelo Carrera




Roby il pettirosso


Ciao Gino
Paride Puglia


13 agosto 2021 - Ci ha improvvisamente lasciati Gino Strada, cofondatore e anima di Emergency.

© Milko Dalla Battista



Addio a Gino Strada, il chirurgo contro tutte le guerre! "Il pianto" 
by Chenzo, www.chenzoart.it #GinoStrada #ginostradaemergency #emergency Gino Strada EMERGENCY #chenzo



Tiziano Riverso



sabato 14 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte prima)

 

Un Mito

Gio / Mariagrazia Quaranta


Il nostro amato Gino è morto questa mattina.

È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di 

EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

-- Lo staff di EMERGENCY



Cambiare il Mondo è impossibile, renderlo migliore è possibile, sicuramente Gino Strada lo ha reso migliore a milioni di persone in tante zone dimenticate e marginali dove guerre e ingiustizie sono sovrane
Paolo Lombardi


Molte vignette che ho disegnato sono state ispirate da quello che Gino Strada faceva in tante parti del mondo, questa è una, ricordo la sua rabbia quando raccontava delle vittime delle mine, vittime in gran maggioranza bambini, mine spesso costruite in Italia, a Brescia per esattezza
Paolo Lombardi



Addio a un GRANDE uomo!
Umberto Rigotti



Un altro mondo è possibile!
Non serve essere Santi, non serve essere Supereroi, ma uomini.
Uomini nel senso più pieno e profondo.

E Gino Strada lo era.

Sarà difficile portare avanti questa lezione di umanità.

Il mio omaggio a Gino Strada
Alagon / Virginia Cabras



È morto Gino Strada.
#Emergency EMERGENCY #GinoStrada #Lutto
Stefano Tartarotti

Dedico questa mia vecchia illustrazione del 1987 a Gino Strada, scomparso oggi, fondatore della ONG Emergency, medico al fronte contro tutte le guerre. Grazie!
I dedicate this old illustration of mine from 1987 to Gino Strada, deceased today, founder of the ONG Emergency, doctor at the front against all wars. Thank you!
Marco De Angelis



Vanessi


Kutoshi Kimimo

La Rotta

#ginostrada #ginostradaemergency #emergency #sketch #cartoon #vignette #watercolor #drawing
Luca Garonzi


Alla mia maniera in ricordo di un grade personaggio che troppo presto è andato avanti... buon viaggio #GinoStrada !
Perazzolli



A Gino Strada.
https://www.nicocomix.it/gino-strada/
#Nicocomix #GinoStrada #Emergency #ospedali #umanità #fumetti #vignette #artist #painting #drawing #emergencymedicine #13agosto


Riposa in pace e... grazie!

#GinoStrada #emergency #Gino @emergency_ong #satiraneurodeficiente #disegni #Vignette
Mario Airaghi


Gallo


Ciao Gino.
#ginostrada #emergency
Romaniello

Andrea Savostano




La mia vignetta pubblicata su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO l'11 luglio 2007. Gino Strada lascia l'Afghanistan per le accuse infamanti che descrivono Emergenzcy fiancheggiatrici di al-Qaeda. Il medico accusa il nostro governo di non aver smentito immediatamente le gravi accuse. Adesso che è morto non ci sarà città che non gli dedicherà UNA STRADA.
Nico Pillinini


LA NOTTE DI SAN NESSUNO... era il 2005.
Fogliazza




“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, è la frase che Emergency ha voluto sottolineare per ricordare al meglio Gino Strada.
Christian Durando



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Addio, Gino
È morto oggi a 73 anni Gino Strada, fondatore di Emergency e da sempre paladino dei diritti umani. Nato a Sesto San Giovanni nel 1948, studiò al Liceo classico Carducci per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano, specializzandosi in Chirurgia d'urgenza. Aveva una spiccata sensibilità Gino Strada, un'umanità rara che lo aveva portato a diventare uno dei più grandi esperti di trapianti di cuore e cure delle vittime di guerra. Tra il 1989 e il 1994 ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, Pakistan, Gibuti, Etiopia, Bosnia ed Erzegovina, Perù e Somalia.
Quando fondò nel 1994 Emergency forse non immaginava che la Ong sarebbe diventata una delle più importanti associazioni umanitarie internazionali che avrebbe curato e salvato circa 11 milioni di persone in tutto il mondo. Tra le posizioni critiche assunte, quelle più veementi riguardarono la partecipazione dell'Italia in Afghanistan nell'Operazione Isaf. Proprio nel Paese oggi di nuovo in mano ai talebani, Strada visse sette anni. Il programma di Emergency partì in Afghanistan nel 1999 e, con tre ospedali e 40 cliniche, ha permesso di curare oltre sette milioni e mezzo di persone. Fu tra i primi già negli anni '90 a ritenere un errore la guerra nel Paese e a profetizzare che non avrebbe portato a nessuno degli obiettivi sperati. Strada aveva dichiarato di non votare alle elezioni politiche da circa trent'anni, perché contrario alle scelte di politica estera di vari governi a sostegno delle missioni, alla partecipazione del Paese in diversi conflitti e alle politiche di gestione del fenomeno migratorio.
A seguito delle dimissioni dei vari commissari straordinari alla sanità in Calabria nel 2020, il nome di Strada era circolato per ricoprire questo ruolo, ma alla fine non se ne fece niente. Strada decise allora di creare e gestire con Emergency un reparto Covid in un ospedale da campo a Crotone. (adnkronos)




venerdì 13 agosto 2021

Caricaruso , inaugurata la mostra al teatro Puccini a Torre del Lago (LU)

 



CARICARUSO. 

Omaggio a Enrico Caruso dai disegnatori di tutto il mondo. il video riporta 80 caricature, delle 134 pervenute, selezionate dedicate al grande tenore. L’iniziativa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, della Fondazione Festival Pucciniano e dell’Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas in occasione dei 100 anni dalla scomparsa. Oltre che un maestro del canto, Caruso è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis.

 

 Iran, Giappone, Perù, Cina, Brasile, Germania, India, Portogallo e tanti altri Paesi saranno rappresentati nella mostra che è stata inaugurata il 2 agosto a Torre del Lago (LU), in occasione della grande serata “Caruso Forever” promossa da Comune di Viareggio e Fondazione Festival Pucciniano con lo spettacolo di Stefano Massini.

 In mostra ci sono le 56 opere finaliste (sulle 134 pervenute da tutto il mondo) del concorso "Caricaruso. 

Una Caricatura per Enrico Caruso” promosso dall’Associazione Nazionale Case della Memoria nell’ambito del cartellone di eventi messo a punto dalle rete di case museo per ricordare il grande tenore in occasione dei cento anni dalla scomparsa (1873-1921). Oltre che un maestro del canto, Caruso è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis. Tra le caricature in mostra, ci sarà anche l’opera di Giovanni Francesco Caruso, pronipote del tenore che ha ereditato da lui la passione per il disegno e la caricatura. Tra gli autori delle 56 opere in mostra saranno infine selezionati i tre vincitori del concorso andranno i premi messi in palio dall’associazione. Il loro nome sarà annunciato il 21 agosto nella serata conclusiva del festival. «Siamo felici di inaugurare questa mostra – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione nazionale Case della Memoria – che celebra Caruso ricordando le sue capacità di caricaturista, meno note rispetto a quelle di tenore, ma assolutamente importanti per comprendere a 360 gradi la sua figura poliedrica. Per ricordarle, abbiamo indetto un concorso, aperto a professionisti nazionali e internazionali, chiamati a realizzare una caricatura di Enrico Caruso. Un omaggio dei ‘colleghi di lapis’ che ci permette di scoprire ancora un po’ di questo grande artista. Ringraziamo la Fondazione Festival Pucciniano che ha collaborato con noi e Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas nella persona del suo Presidente, Néstor Dámaso del Pino, che oltre a essere coorganizzatore ha anche donato la caricatura di Enrico Caruso che è diventata l’immagine del concorso».

 «Siamo lieti di accogliere nel nostro teatro questa altra iniziativa per celebrare il più grande tenore di tutti i tempi. La Fondazione – dichiara la presidente Maria Laura Simonetti - ha creduto sin dall’inizio e si è impegnata affinché il nostro Paese con il mondo intero celebrasse Enrico Caruso. Invito tutti a visitare questa originale Mostra che allestita nel nostro foyer e ringrazio l’Associazione Case della Memoria per aver pensato a questa originalissima proposta».

 Ecco i nomi degli artisti selezionati dalla giuria del concorso: 
Husan M. Sodiqov (Uzbekistan),Ahmed Khabali (Marocco), Ameem Alhabarah (Arabia Saudita), Amin Montazeri (Iran), Amin Famil Baghestani (Iran), Antonella Basso (Italia), Fábio (Brasile), Alireza Pakdel (Iran), Asier Sanz (Spagna), Ning Bin (Repubblica Popolare Cinese), Basire Hasni Shariat Panahi (Iran),Cristina Rodriguez Acosta Garrido (Spagna), Carlos M Rguez Hdez (Canarie – Spagna), Omar Pérez (Argentina), Theodosis Teneketzidis (Grecia), Fatemeh Mamilzadeh Niri (Palestina), David Hafez (Stati Uniti), Eduardo González Rodríguez (Tenerife – Spagna), Gamika Premarathme (Sri Lanka), Frederico Ozanan Pinto Gomes Pereira – Fred (Brasile), Giovanni Francesco Caruso (Italia), Enrico Guerrini (Italia), Enn Ehala (Estonia), Des Buckley(Gran Bretagna), Raffaello Gori (Italia), Hamid Soufi (Iran), Daniel Sahade – Das (Giappone), Jorge Luis Cabrera Garcia (Cuba), Iman Nemati (Iran), Marco Martellini (Italia), Gabriel Lopez (Messico), Mario Bochicchio (Italia), Danilo Paparelli (Italia), Hossein Eskandary (Germania),Emil Idzikowski (Polonia), Mykola Voloshyn – Nico (Ucraina), Paulo José Barbosa Pinto(Portogallo), Chistophe Bod’ (Francia), Omar Zevallos Velarde (Peru), Amorin (Brasile), Petronella Milea (Romania), Martin Follocca (Argentina), Mehrdad Mirshekari (Iran), Yustinus Anang Jatmiko (Indonesia), Zahra Fatemi Qomi (Iran), Pascal Kichmair (Austria), Tayebe Khalili Mehr (Iran), Luis Silva (Argentina), Ángel Ramiro Zapata Mora (Colombia), Pedro Silva(Portogallo), Pedro Ribeiro Ferrera (Portogallo), Konda Raviprasad (India), Gianni Soria (Italia), Morhaf Youssef (Siria), Jalil Saberi Mahmoudi (Iran), Mansoureh Fatemi Qomi (Iran).


 

giovedì 12 agosto 2021

Le Olimpiadi 2020: i protagonisti

 La fiamma olimpica si è spenta in Giappone l’8 agosto, mettendo fine allo strano spettacolo dei giochi ai tempi della pandemia. 

I giochi, tenutisi in stadi vuoti in un clima di diffusa avversione da parte della popolazione, saranno probabilmente ricordati come un esempio di quanto strana e inquieta era diventata la vita durante la pandemia.

Mai nella storia delle Olimpiadi moderne hanno debuttato tanti nuovi sport come a Tokyo 2020. Skateboard, surf, arrampicata sportiva e karate hanno adesso i loro primi campioni olimpici, mentre softball e baseball sono tornati ai Giochi dopo l’ultima apparizione nel 2008.

Cinque anni fa il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha deciso di includere questi sport per attirare i giovani. Si trattava inoltre di sport rilevanti per il Giappone, il paese che ha ospitato i Giochi. Il baseball è lo sport più importante in Giappone, il karate è quello tradizionalmente preferito e lo skateboard è diffusissimo tra i giovani.

Sono state le olimpiadi di Simone Biles: "Ho dovuto fare un passo indietro per mettere in salvo me e la mia salute mentale. Quando salgo sul tappeto siamo solo io e i demoni che ho nella testa" e della consapevolezza dell'umanità degli atleti.

Sono state le olimpiadi delle bellissime 40 medaglie italiane ma anche dei magnifici 4 posti.

Bravissimi Tutti!!!


Si chiudono le Olimpiadi di Tokyo 2020 (2021), Giochi da record per l'Italia!

#olimpiadetokyo2020 #olimpiadi #sport #comitatoolimpiconazionale #Repubblica #LaRepubblica #repubblicaxl #Tokyo2020

Marco De Angelis


#Tamberi #Jacobs Italia. #Tokyo2020 
Mauro Biani






Nahid Zamani

3 August 2021

Athletic Women and Sexualized Olympic

German women’s Olympic gymnastic team made headlines around the world for taking a stand against sexism. The Team has an outspoken and inspiring approach to empowering other women and girls within the sport. They have made waves throughout the competition and attracted media attention from all over the world to bolster important conversations about sexualization and sexual misconduct.

https://cartoonmovement.com/cartoonist/12484



Vasco Gargalo
29 July 2021
Simone Biles-Mental health
https://cartoonmovement.com/cartoon/simone-biles-mental-health






#SimoneBiles 
@Simone_Biles
 
Un attimo. Sì.
Mauro Biani



Alexander Dubovsky
23 July 2021
olympik relay-race
https://cartoonmovement.com/cartoon/olympik-relay-race


Italiani Primi 
Paolo Lombardi


L’uomo più veloce del mondo è un italiano.
Marcell Jacobs,. Medaglia d’oro nei 100 metri alle Olimpiadi!!!
Christian Durando


LA FAVOLOSA STAFFETTA
Amo un po' tutto lo sport ma, grazie ad un magnifico prof di ginnastica e poi allenatore della storica Colombo,  il mio cuore batte sempre un po' di più per l'Atletica. E ieri ha battuto forte specialmente per quei cambi e naturalmente per quella fantastica vittoria. 
Gianfranco Uber





#TeamRefugees 
@TeamRefugees
 
alla seconda partecipazione alle Olimpiadi dopo Rio2016. E' composta da 29 atleti provenienti da 13 paesi (tra cui Siria, Sudan, Eritrea, Iran, Iraq, Congo Sud Sudan).
Mauro Biani



Thiago Lucas

3 August 2021

Olympic dream

https://cartoonmovement.com/cartoon/olympic-dream




Il calembour della vita. Quando l’Italia era ancora a 39 medaglie, il Sommo ha telefonato personalmente a Malagò (“va benissimo anche un bronzo!”, con voce concitata) perché motivasse gli atleti delle gare rimanenti a conquistare la quarantesima. E così è stato.

Ma la Redazione è certa che anche senza il quarantesimo risultato il Maestro si sarebbe arrangiato comunque con un dignitosissimo “febbre a 39°”.

E sempre sull’onda dell’entusiasmo per la quarantesima, ha poi voluto sottolineare la rivoluzione italiana dell’atletica, citando l’uomo che ormai è diventato un’icona di tutte le rivoluzioni e così ha scritto fieramente sulla medaglia “Games of che”.

Hasta el Maestro siempre!

[OlympicGiannelli]