martedì 22 settembre 2020

Ruth Bader Ginsburg, l'omaggio dei cartoonist

Usa, è morta la giudice liberal della Corte Suprema
 Ruth Bader Ginsburg, paladina dei diritti 
di donne, di genere e pari oppurtunità.
Banx



Clay Bennett, the Pulitzer-winning cartoonist for the Chattanooga Times Free Press, had a similar response: “With Justice Ginsburg’s established record of beating whatever health challenges were thrown at her, maybe I was lulled into a false sense of security. Whatever the reason, I wasn’t expecting to address this issue in a cartoon for some time to come.”




“I was floored by the news, which came in during an otherwise warm and friendly family dinner,” says Signe Wilkinson, the Pulitzer Prize-winning cartoonist for Philadelphia’s Inquirer.com. “I looked at my just-born granddaughter and thought: She could be in her 40s or 50s before a Trump-appointed jurist retired from the bench.”

(Signe Wilkinson/Inquirer.com/WPWG)




John Darkow (Columbia Missourian)




Ramses




Justice Ruth Bader Ginsburg is undergoing treatment for a recurrence of cancer but in a written statement says, “I have often said I would remain a member of the court as long as I can do the job full steam. I remain fully able to do that.”

Ann Telnaes

https://washingtonpost.com/opinions/2020/07/17/super-rbg/



Dave Grandlund




Andrea Arroyo


Steve Sack



Deb Milbrath
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=4079672395383358&set=p.4079672395383358&type=1&theater



Loisa Bertman
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10157505614949135&set=a.439349089134&type=3&theater



God speed dear lady.
Ed Hall
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10225299714186072&set=p.10225299714186072&type=1&theater




Ruth Bader Ginsburg
Jan Op De Beeck
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10158562638164297&set=p.10158562638164297&type=1&theater



RBG
Nick Anderson
https://ko-fi.com/nickanderson
or:
www.patreon.com/editorialcartoons



RIP RBG
Joe Heller

Non si può comprendere fino in fondo la lunga traiettoria dei diritti delle donne negli Stati Uniti e nel mondo senza conoscere questa donna qui, Ruth Bader Ginsburg, storica giudice della Corte Suprema portata via ieri sera a 87 anni da un tumore al pancreas con cui combatteva da tempo. RBG non era una semplice giudice ma un’icona pop. Talmente grande e idolatrata da finire sulle t-shirt e sui poster come una rockstar. Era arrivata ad Harvard nel 1955 già madre di una bambina di pochi mesi, in un’epoca in cui le donne iscritte al suo corso di Giurisprudenza erano appena 9 su 500. La sua famiglia, rassegnata, di lei diceva: “Se fallisce, almeno è sposata.” Dopo la laurea fece il giro di tutti gli studi più o meno importanti di New York, ma nessuno all’epoca assumeva una donna. Così cominciò a insegnare alla Columbia con un corso su “Genere e Legge”, durante il quale viaggiò come ricercatrice in Europa, conoscendo da vicino la condizione della donna in Svezia e il ritardo clamoroso sulla parità di genere negli Stati Uniti. Infine si trasferì come docente alla Rutgers University, dove percepiva uno stipendio molto inferiore rispetto ai colleghi maschi in quanto moglie di un uomo abbiente. È con questo lungo bagaglio di conoscenze dirette e diritti negati che, negli anni ‘70, RBG cominciò a seguire le cause di discriminazione sessuale, che trattava al pari di quelle razziali, vincendo una battaglia dietro l’altra e riscrivendo letteralmente la storia dei diritti civili e della donna negli Usa. “Mi vedevo come una maestra d’asilo che deve insegnare ai giudici che non sanno che esiste la discriminazione sessuale” avrebbe raccontato in seguito. Fino a quando, un giorno di molti anni dopo, nel 1993, quell’avvocata dal fisico minuto e un talento oratorio smisurato, venne nominata dal Presidente Bill Clinton seconda donna giudice della storia della Corte suprema americana, passando dall’altra parte della barricata. Sono gli anni della fama e della notorietà, senza smettere mai fino all’ultimo giorno di combattere per le battaglie di una vita. “Non chiedo favori per il mio sesso” disse una volta in aula durante un’arringa. “Chiedo solo che smettano di calpestarci". RBG se n’è andata stanotte lasciando una poltrona vacante che Trump si prepara già ad occupare con una nomina dal sapore regressivo. Restano le sue conquiste, la sua impronta indelebile sugli ultimi cinquant’anni di cultura americana, i suoi “I dissent” recitati come mantra. La sua ultima volontà, espressa poco prima di andarsene, è un manifesto di resistenza. “Non rimpiazzatemi fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca". Le vite, quelle grandi. Lorenzo Tosa

+++

 Nel 1972 fonda una delle associazioni chiave di quegli anni «Women’s Rights Project», con l’American Civil Liberties Union. E in questi lunghi anni alla Corte suprema ha contribuito in modo decisivo a costruire la giurisprudenza sulle pari opportunità, l’autodeterminazione della donna sull’aborto, il matrimonio tra omosessuali. Il suo principale avversario-interlocutore era Antonin Scalia, la quinta essenza della dottrina conservatrice americana. I due hanno animato fiere discussioni e coltivato un’intensa amicizia, oltre che la passione comune per l’opera. Nel 2015 la rivista Time inserì Ruth Bader Ginsburg tra i 100 personaggi più influenti e chiese proprio a Scalia di scriverne il profilo. Un’impresa. Difficile afferrare fino in fondo una personalità come la sua. Il suo tratto severo è attenuato da occhi verdi, orecchini vivaci e guantini di pizzo. Nelle sentenze adottava un linguaggio ricercato, non convenzionale per la cultura americana. Di recente aveva usato l’espressione francese faute de mieux , «in mancanza di meglio», costringendo gli addetti ai lavori ad affannose ricerche on line. Due volte alla settimana si presentava in una palestra di Washington: 10 flessioni, qualche esercizio alla panca. Indossando una felpa con la scritta: «Super diva» .


My Statement on the Passing of Justice Ruth Bader Ginsburg (Obama)

Ruth Bader Ginsburg, morta a 87 anni la giudice della Corte Suprema



Il Regno Unito non vuole rispettare gli accordi già presi su Brexit



 Andrzej Krauze sull'ultima manovra Brexit di Boris Johnson - 

Il Regno Unito, con una visione gonfiata del suo potere negoziale, minaccia di rinnegare l'accordo di recesso dell'UE 




A little help for Boris

The Brexit negotiations continue. 

Marian Kamensky





On 14 September, British MPs adopted a bill that partly contradicts the commitments made by the United Kingdom in the Withdrawal agreement from the EU signed by Prime Minister Boris Johnson in January.

The bill drew criticism from all sides, including Johnson’s own Conservative Party, for contravening an international treaty. It will have to be further discussed anyway, and may be amended before it is finally adopted. The prospect of a comprehensive agreement on the future relationship between the UK and the EU by 31 October thus seems to be fading away.

Shot




Working towards a Brexit deal. 

Royaards

https://twitter.com/Royaards/status/1304665157574983681/photo/1

#politicalcartoons #editorialcartoon #Brexit #BorisJohnson #NoDeal

- - - -






Il governo del Regno Unito ha confermato che non intende rispettare alcune clausole dell’accordo stretto su Brexit con l’Unione Europea, il cosiddetto Withdrawal Agreement, approvato all’inizio di gennaio dal Parlamento britannico e perciò diventato legge. La decisione è stata confermata dal primo ministro Boris Johnson dopo giorni di indiscrezioni, e ha attirato moltissime critiche: sia per le modalità con cui è stata comunicata – la Commissione Europea ha accusato il Regno Unito di avere tradito la fiducia necessaria per proseguire i negoziati attualmente in corso, che riguardano il futuro accordo commerciale – sia per i contenuti della legge, che potrebbero violare alcune norme del diritto internazionale. Laura Kuenssberg, capo della redazione politica di BBC News, ha scritto che nei giorni scorsi fonti interne al governo britannico avevano descritto la legge come «un’opzione nucleare». «Alla fine hanno deciso di premere il bottone», scrive Kuenssberg. La decisione del governo guidato da Boris Johnson potrebbe avere conseguenze molto concrete già nelle prossime settimane. La Commissione Europea ha chiesto a Johnson di ritirare la legge proposta, lasciando intendere che in caso contrario abbandonerà i negoziati in corso sul futuro accordo commerciale. Se le due parti non trovassero alcun compromesso e l’1 gennaio il Regno Unito completasse l’uscita dall’Unione senza alcun accordo, le conseguenze a breve termine sull’economia britannica – e in misura minore sui paesi europei che hanno maggiori legami commerciali col Regno Unito – sarebbero estremamente negative.
https://www.ilpost.it/2020/09/09/brexit-governo-britannico-accordo/

giovedì 17 settembre 2020

LIBEX 2020: I 10 disegni finalisti e la mostra.

Post modificato il 26-09-2020 

I vincitori LIBEX 2020

1° premio Marilena Nardi

2° premio Agim Sulaj

3° premio Joep Bertrams

Congratulazioni a tutti!







The 10 cartoons finalists of the LIBEX  competition -Italy 2020
1-Marilena Nardi (Italia).
2-Agim Sulaj (Albania_Italia).
3-Joep Bertrams (Netherlands).
4-Fabio Magnasciutti (Italia).
5-Patrick Chappatte (Swiss).
6-ADENE (France).
7-Pierre Ballouhey (France).
8-Niels BO BOJESEN (Denmark).
9-Milenko Kosanovic (Serbia).
10-Pol LEURS (Lussemburgo).


1-Marilena Nardi (Italia)-Rivelazioni 



2-Agim Sulaj (Albania_Italia)-freedom of expression 


3-Joep Bertrams (Paesi Bassi)-speaking box

4- Fabio Magnasciutti (Italy)

5-Patrick Chappatte (Svizzera).


6- ADENE (France) Satire in danger 

7-Pierre Ballouhey (Fancia)-Satira Parietale.

8-Niels BO BOJESEN (Danimarca).

9- Milenko Kosanovic (Serbia)

10-Pol LEURS (Lussemburgo)-The protester 01



pannello introduzione mostra Libex 2020


 “La libertà di espressione e satira politica in pericolo”
Li 4 novembre 1950 i membri del Consiglio d’Europa firmarono a Roma la Convenzione europea dei diritti umani. Il suo articolo 10 affermava la Libertà di Espressione
1- Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera... Per assicurare il rispetto dei diritti umani nei paesi membri, nel 1957 fu creata la Corte europea dei diritti umani (CEDU)
Benché questi diritti vengano riaffermati dalla Corte, per molti motivi, la libertà di espressione e la satira politica sono in pericolo nei paesi membri del Consiglio d’Europa. Sono sempre meno numerosi i giornali che accettano di pubblicare delle vignette politiche graffianti e di pagare dei vignettisti come collaboratori, per paura di rappresaglie politiche, economiche o reazioni d’odio sui social network, mentre i giornalisti-vignettisti hanno contribuito alla reputazione della stampa indipendente durante il secolo scorso. Censura e autocensura dei giornali e degli artisti, amplificate dalla crisi del Covid-19, conducono alla scomparsa della figura del vignettista editoriale, e, quindi indebolisce le democrazie. 
Per questo motivo il Centro Librexpression/LIBEX della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), dedicato alla promozione della libertà di espressione e della satira politica, ha deciso di dedicare il suo secondo concorso internazionale al tema “la libertà di espressione e la satira in pericolo”, in collaborazione con Cartooning for Peace e il sito web multilingue Voxeurop.eu. Il Centro ha invitato 160 vignettisti editoriali di 41 dei 47 paesi membri del Consiglio d’Europa. 118 vignettisti editoriali di 32 paesi hanno risposto all’invito e mandato 287 vignette. 
Una giuria internazionale ha selezionato le 55 vignette esposte in questa mostra-


La mostra si svolgerà nel Castello-museo di Conversano (BA-Puglie) dal 25 settembre al 6 dicembre 2020. Sarà inaugurata il 26 settembre, in presenza delle autorità della fondazione, della città e della regione e di una parte della giuria del concorso, nell’ambito della XVI° edizione del festival Lector In Fabula della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1886-1921).

sabato 12 settembre 2020

WORLD HUMOR AWARDS : Tra vignette e caricature, un sorriso salva il mondo

Dalla Gazzetta di Parma 


 World Humor Awards

Tra vignette e caricature un sorriso salva il mondo.

 Dal Mondo Piccolo al Mondo Grande: con le opere di oltre 250 artisti da 71 nazioni. 

Mostra e Premiazioni sabato 12 settembre a Salso.


 Marzio Dall'Acqua


 Probabilmente questa quinta edizione di un Premio internazionale sull'Umorismo è il segno più incisivo ed efficace della ripresa, del ritorno al sorriso e alla vita dopo mesi di appiattimento a causa della pandemia. Come in un certo senso, non è stato casuale che il World Humor Award nato da un'idea di Gianandrea Bianchi e portato avanti, quasi nel silenzio delle istituzioni locali, con impavida tenacia, sin dall'inizio dedicato a caricaturisti ( a tema libero) e a disegnatori di grafica umoristica internazionali, quasi profeticamente dedicato, lo scorso anno, nel bando a illustrare il tema inquietante de “L'acqua fonte di salute”, in un certo senso anticipando il mare a venire.

Si tratta di un premio straordinario nell'ideazione, tutta affidata all'informatica, con costi ovviamente estremamente ridotti, che, nei suoi pochi anni è cresciuto in misura quasi esponenziale. Sono giunti 400 disegni da oltre 250 autori da 71 paesi, in modo particolare dalla Cina e dal mondo musulmano. L'unica istituzione, da noi, attenta a questa iniziativa è stata la regione Emilia Romagna, che per il secondo anno, attraverso l'attività editoriale dell'Assemblea Legislativa pubblica il catalogo, con una prefazione di Emma Pattini, presidente della stessa Assemblea.

 Questo intreccio tra incertezza, sofferenza e riso non solo è della vita, ma come ha scritto Mark Twain: “La segreta fonte dell'Umorismo stesso non è la gioia, ma il dolore. Non c'è umorismo in paradiso”.

Il World Humour Awards è un premio decisamente globale e locale insieme, poiché hai dedicato, sin dall’ anteprima del 2015, a Giovannino Guareschi con il titolo Dal Mondo Piccolo al Mondo Grande. Titolo che poi è rimasto come payoff nelle edizioni successive della rassegna.

I vincitori saranno proclamati ufficialmente sabato alle ore 18 nella Taverna Rossa del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore, mentre l'esposizione si terrà nella Sala delle Colonne dello stesso Palazzo.

 Per la caricatura sono stati premiati:

 con il Golden Trophy Regina Vetter (Svizzera);

 con il Silver Trophy Ernesto Priego (Spagna); 

con il Bronze Trophy Leonardo Cannistrà (Italia).

 Per i cartoon, ovvero la grafica umoristica:

 Golden Trophy Qiang Liu (Cina);

 Silver Trophy Hicabi Demirci (Turchia); 

Bronze Trophy Virginia Cabras (Italia); 

Eccellenze Trophy:

 Andrea Pecchia(Italia), KeyvanVaresi (Iran), Toso Borkovic (Serbia), Elena Zheleznyak (Ucraina) e Christine Traxeler (Francia).

Premi speciali:

 Claudio Onesti “Clod” (premio Rino Montanari per la per la caricatura);

 Guido Silvestri Silver, per l'umorismo nei fumetti;

 Bruno Bozzetto (maestro dell'arte leggera)

 e una segnalazione speciale a Gradimir Smudja (Serbia).

  A questi premi  va aggiunto il Premio “Giovannino Guareschi” assegnato quest'anno a Giancarlo Governi che verrà consegnato allo scrittore dagli eredi Guareschi nel museo Guareschi a Roncole Verdi, domenica 13 settembre alle ore 11.

I 250 artisti che hanno partecipato, parlano una sola lingua comune, di fatto, a tutta l'umanità, per cui diventa vera la frase dello scrittore francese Mark Levy: “L’umorismo che splendido modo per neutralizzare la realtà quando essa ci cade addosso.”

E questa apocalisse da vero ci sovrasta e, in equilibrio instabile, ci sta periclitante sopra la testa. 




Da domenica 13 settembre e fino a domenica 20 settembre, saranno in mostra nella Sala delle Colonne del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme i disegni degli umoristi che hanno partecipato alla quinta edizione dei World Humor Awards. La mostra sarà visitabile gratuitamente dalle 17:00 alle 19:00 dal 13 al 20 settembre 2020.

Sarà possibile concordare visite fuori orario per le scuole e per le comitive contattando il direttore artistico Gianandrea Bianchi.


venerdì 11 settembre 2020

World Humor Awards: Premio Guareschi 2020 a Giancarlo Governi

 By WHA



Premio Guareschi 2020 a Giancarlo Governi


Premio Giovannino Guareschi per l’Umorismo nella Letteratura 2020


allo scrittore


Giancarlo Governi


Il premio verrà consegnato


Domenica 13 settembre 2020, ore 11.00


presso l’Archivio Guareschi di Roncole Verdi, Busseto (Parma)


Presentano lo scrittore Guido Conti e Gianandrea Bianchi


MOTIVAZIONE


Il premio Giovannino Guareschi per la letteratura per l’anno 2020 è stato assegnato allo scrittore e giornalista romano Giancarlo Governi, noto al grande pubblico non solo per la sua ricca produzione editoriale ma soprattutto per aver lavorato alla Rai, protagonista di importanti ritratti di comici, attori e cantanti che hanno fatto la storia del teatro, della commedia e del cinema italiano, senza dimenticare i divi dello sport: Fausto Coppi, Primo Carnera, Anna Magnani, Maria Callas, Vittorio De Sica, Silvana Mangano, Giulietta Masina, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Domenico Modugno, Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Lucio Battisti, Nino Manfredi e tanti altri. Con Guido De Maria, Bonvi ed altri autori (tra i quali Hugo Pratt, Sergio Bonelli, Bruno Bozzetto e Silver) ha dato vita a Gulp! e Supergulp!, un centinaio di trasmissioni andate in onda su Rai 2 nel decennio tra il 1971 e il 1981 in cui erano protagonisti i fumetti, nobilitando così questo genere di racconto anche attraverso la televisione.


Il Novecento è stato un secolo tragicomico, di grandi tragedie ma anche di straordinari umoristi che hanno saputo resistere alla violenza della Storia con la parola e con il disegno, dietro e davanti una macchina da presa o sulle assi di un teatro. Quest’anno il Premio Guareschi ha voluto allargare i suoi orizzonti verso un autore Governi, che ha saputo raccontare, attraverso trasmissioni e con monografie dedicate, chi ha fatto dell’umorismo un modo di vivere e di guardare la realtà, raccontando con una scrittura agile ed efficace, un novecento ai più sconosciuto. Governi ci ha mostrato con la sua opera, come Giovannino Guareschi vada letto in un contesto culturale molto più ampio, che attraversa tutto un Novecento per molti aspetti ancora da scrivere e da studiare. Per questo premiamo Governi la sua attività di scrittore e divulgatore, che ha saputo raccontare questo Novecento attraverso i libri e la televisione come nessun’altro.



giovedì 10 settembre 2020

Liliana Segre

Buon Compleanno senatrice!
Liliana Segre compie oggi 10 settembre 90 anni.


Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati
 

 


© Paolo Lombardi


© Tiziano Riverso





Una farfalla gialla che sa volare oltre il filo spinato: grazie Liliana Segre per aver chiuso un intervento intenso e importante raccontando il disegno di un bambino 💛.

Qui si può recuperare il discorso: https://www.tpi.it/politica/discorso-segre-parlamento-ue-giornata-della-memoria-20200129536751/

Marianna Balducci




Buon compleanno senatrice 

#LilianaSegre. E grazie, sempre.



foto Vivere Pesaro


"Grato di poter donare a Liliana Segre il mio murale ‘Ricorda’, grazie alla città di Pesaro. Nel fondo lacrime e colori dell’Italia, perché l’Italia emanò le leggi razziali, poi lei bambina con suo papà, e lei oggi."

@diavu David Diavù Vecchiato

Il murales è stato inaugurato a Pesaro il 2 settembre 2020 alla presenza della senatrice , presso il Campus scolastico.


foto Print

"Pensate a un ponte tra bene e male ogni volta che passate qui sotto", Le parole commosse della senatrice sopravvissuta alla Shoah legatissima alla città 



mercoledì 9 settembre 2020

Philippe Daverio

Un piccolo omaggio al grande storico dell'arte Philippe Daverio da parte di Fany-Blog e dei disegnatori amici del blog.



Garbo, intelligenza, acume, eleganza, competenza. Philippe Daverio era tutto questo, ed era uno degli ultimi a resistere in qualche modo, in un'Italia dove quelle doti assumono sempre più sembianza di handicap.
Signore fino all'ultimo, non si lasciò andare ad ingiurie nemmeno quando la solita lungimirante Rai chiuse il suo programma Passepartout, uno dei pochi per cui valesse ancora la pena pagare il canone. E da signore, si congeda.

Grazie Philippe, grazie per averci provato. ❤️


Se n’è andato nel modo più lontano da come riempiva la scena: in silenzio, senza preavviso, per un male non curabile di cui fino all’ultimo non ha voluto parlare. Aveva 70 anni: troppo presto per chiunque. Abbastanza per aver lasciato una traccia indelebile. Dandy d’altri tempi, istrionico, europeista sfegatato, appassionato avversario del sovranismo (che lui preferiva chiamare “cretinismo”), eppure amante come pochi dell’Italia di cui ha ereditato la metà di sangue paterno, Philippe Daverio è stato, soprattutto, e prima di tutto, un grande storico dell’arte e divulgatore televisivo e non solo. Chi lo ha potuto conoscere, o anche solo ascoltare, ha in mente l’incanto di quelle lectio ovunque affollatissime in cui l’arte diventava scusa per parlare di noi, delle nostre bellezze e delle nostre miserie. Un viaggio. Eppure, oggi che quel viaggio è concluso, la prima parola che esce fuori spontanea da tutte le persone note o meno note che lo stanno salutando è “simpatia”. La seconda è “garbo”. Perché questo era Philippe Daverio: un gentiluomo. E perché, in fondo, quando cala il sipario, puoi essere anche un gigante della cultura, ma quello di cui si ricordano tutti è chi sei stato e cos’hai lasciato. Spero che un po’ di questo affetto se lo stia gustando, sotto gli occhialini tondi e il suo papillon. Buon viaggio. Lorenzo Tosa





“E' l’essere umano, nella sua essenza ontologica, a essere irrimediabilmente complicato e proprio per questo motivo così curiosamente creativo e degno di nota.”
Philippe Daverio

Grazie...

© Umberto Rigotti



© Roby il pettirosso



© Valerio Marini






© Perazzolli



Daverio





Philippe Daverio , oggi ci ha lasciato l’ultimo divulgatore dell’arte in TV. 
©️Gbeduschi’2020



©Tiziano Riverso



Un saluto al grande Philippe Daverio, ai suoi inconfondibili occhialini tondi e ai suoi coloratissimi papillon; un saluto a quella sua fantastica ed elegante intelligenza. Ciao Philippe! By Chenzo, www.chenzoart.it #philippedaverio #Philippe #passepartout #chenzo
© Lorenzo Bolzani


© Soria


Philippe Daverio
Pier Francesco Uva


2 Settembre 2020
Un piccolo, semplice, ma sincero Omaggio a Memoria di Philippe Daverio, Persona Eccezionale, dal 'Vs' Mike, 
© Mike Comics.




" Con questo disegno Emilio Giannelli, vignettista del Corriere della Sera, fa dell'ironia sul premio «12 Apostoli» che ha ricevuto a Verona nel 2012. Nella vignetta sono presenti lo stesso Giannelli, Philippe Daverio e alcune firme del Corriere, tutti ritratti come nel affresco di Leonardo «L'ultima cena». Ma questa volta, come ha spiegato l'autore, a morire sarà solo il gallo.





+++++++++++++++++++++

Tra i tanti filmati per ricordare Daverio ho scelto questo dove parla di cose di Parma la mia terra 😏
 
 


E Adesso chi ci resta? Sgarbi? 
Ma Daverio, come potete vedere nel filmato sotto pensa che Sgarbi ...


© Riverso

+++++ ++++



I putti della Madonna Sistina dipinta da Raffaello commentano la dipartita del grande critico e con rammarico non trovano un degno successore.
https://www.nicocomix.it/philippe-daverio/
#Nicocomix #PhilippeDaverio #arte #storico #storicodarte #criticodarte #Raffaello #RIP #2settembre #Sgarbi #fumetti #vignette #satira #satirapolitica #drawing #painting #artist
© Nicocomix