martedì 22 settembre 2020

Il Regno Unito non vuole rispettare gli accordi già presi su Brexit



 Andrzej Krauze sull'ultima manovra Brexit di Boris Johnson - 

Il Regno Unito, con una visione gonfiata del suo potere negoziale, minaccia di rinnegare l'accordo di recesso dell'UE 




A little help for Boris

The Brexit negotiations continue. 

Marian Kamensky





On 14 September, British MPs adopted a bill that partly contradicts the commitments made by the United Kingdom in the Withdrawal agreement from the EU signed by Prime Minister Boris Johnson in January.

The bill drew criticism from all sides, including Johnson’s own Conservative Party, for contravening an international treaty. It will have to be further discussed anyway, and may be amended before it is finally adopted. The prospect of a comprehensive agreement on the future relationship between the UK and the EU by 31 October thus seems to be fading away.

Shot




Working towards a Brexit deal. 

Royaards

https://twitter.com/Royaards/status/1304665157574983681/photo/1

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Il governo del Regno Unito ha confermato che non intende rispettare alcune clausole dell’accordo stretto su Brexit con l’Unione Europea, il cosiddetto Withdrawal Agreement, approvato all’inizio di gennaio dal Parlamento britannico e perciò diventato legge. La decisione è stata confermata dal primo ministro Boris Johnson dopo giorni di indiscrezioni, e ha attirato moltissime critiche: sia per le modalità con cui è stata comunicata – la Commissione Europea ha accusato il Regno Unito di avere tradito la fiducia necessaria per proseguire i negoziati attualmente in corso, che riguardano il futuro accordo commerciale – sia per i contenuti della legge, che potrebbero violare alcune norme del diritto internazionale. Laura Kuenssberg, capo della redazione politica di BBC News, ha scritto che nei giorni scorsi fonti interne al governo britannico avevano descritto la legge come «un’opzione nucleare». «Alla fine hanno deciso di premere il bottone», scrive Kuenssberg. La decisione del governo guidato da Boris Johnson potrebbe avere conseguenze molto concrete già nelle prossime settimane. La Commissione Europea ha chiesto a Johnson di ritirare la legge proposta, lasciando intendere che in caso contrario abbandonerà i negoziati in corso sul futuro accordo commerciale. Se le due parti non trovassero alcun compromesso e l’1 gennaio il Regno Unito completasse l’uscita dall’Unione senza alcun accordo, le conseguenze a breve termine sull’economia britannica – e in misura minore sui paesi europei che hanno maggiori legami commerciali col Regno Unito – sarebbero estremamente negative.
https://www.ilpost.it/2020/09/09/brexit-governo-britannico-accordo/

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