venerdì 22 gennaio 2016

Acqua di Colonia

Sexual agressions in Cologne on New Year’ eve.
Bado


Acqua di Colonia
MASSIMO GRAMELLINI
Secondo l’autorevole parere di un imam di Colonia, Sami Abu-Yusuf, la responsabilità delle violenze di Capodanno non sarebbe da attribuire ai maschietti che intimidivano e palpeggiavano, ma alle indigene che li provocavano andandosene in giro mezze nude e intrise di profumo. Rimango un ostinato fautore del dialogo, però vorrei che qualche illuminato ci spiegasse come si fa a dialogare con un troglodita che considera demoniaca la femminilità e vorrebbe estirparne ogni traccia, almeno in pubblico. Uno che, pur vivendo in Germania da decenni, non ha mai compiuto un solo passo verso la cultura che lo ha accolto, comportandosi nei fatti come un invasore arrogante e ottuso. Chiunque di noi, quando va all’estero anche solo per un giorno, si sforza di adeguarsi al contesto. A questo imam, invece, del nostro contesto non importa un fico. Ci considera una massa di degenerati e si rifiuta di prendere in considerazione la possibilità che una ragazza in Occidente si vesta come le pare e si profumi quanto le pare perché è un suo diritto farlo, senza doversi preoccupare delle reazioni ormonali che le sue scelte estetiche produrranno sui maschi irrisolti e frustrati.

La donna di Colonia potrà essere provocante, ma non è provocatoria. Si prende la libertà che il suo mondo le consente. E il suo mondo gliela consente in quanto libertà condivisa, che migliora la qualità del vivere di tutti. È una conquista recente, parziale, ancora molto fragile e proprio per questo non trattabile. Chi non è disposto ad accettarla va accompagnato alla porta con una boccetta di profumo come ricordo.



Dai  cartoons due suggerimenti per salvaguardarsi dalle violenze maschili


il primo molto occidentale

Safe shopping in Cologne    Maarten Wolterink
After the rapes and thefts on New Year's Eve 2015/2016, the mayor advised women to keep men on arm's length...
20 Jan 2016


il secondo molto orientale 

  Express yourself    Bart van Leeuwen
In response to the Cologne New Year gang assaults on women.
14 Jan 2016

L'inno di Mameli disegni di Ugo Sajini

23/01 Café italien (17h Librairie « Le temps de vivre » à Aixe/Vienne)
Domani a Aixe sur Vienne si apre l'esposizione dei disegni dell'Inno d'Italia a cura della Dante Alighieri di Limoges.
Un Grazie particolare a Yvette Coulon
Ugo Sajini

L'inno di Mameli
disegni di Ugo Sajini













Nota: 


Testo dell'Inno Nazionale

 Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa. Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli Calpesti, derisi, Perché non siam popolo, Perché siam divisi. Raccolgaci un'unica Bandiera, una speme: Di fonderci insieme Già l'ora suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci, l'Unione, e l'amore Rivelano ai Popoli Le vie del Signore; Giuriamo far libero Il suolo natìo: Uniti per Dio Chi vincer ci può? Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia Dovunque è Legnano, Ogn'uom di Ferruccio Ha il core, ha la mano, I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla, Il suon d'ogni squilla I Vespri suonò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano Le spade vendute: Già l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia, Il sangue Polacco, Bevé, col cosacco, Ma il cor le bruciò. Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò
fonte www.quirinale.it 

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L'Humour di Ugo Sajini

martedì 19 gennaio 2016

Alan Rickman

Il 14 gennaio è morto Alan Rickman, uno dei più importanti attori britannici, diventato popolarissimo negli ultimi anni per avere interpretato il personaggio di Piton nei film di Harry Potter.

Alan Rickman
Jean-Marc Borot





Appitonati
MASSIMO GRAMELLINI
Alan Rickman era uno di quei formidabili attori di teatro che le scene inglesi sfornano con generosità. Ma se la sua morte ha guadagnato le prime pagine è perché gli era toccato di interpretare al cinema il personaggio forse più affascinante della narrativa contemporanea: Severus Piton. Nella saga di Harry Potter il professor Piton incarna il male nella sua accezione servile. È il reggicoda di Voldemort e rattrista in ogni modo la vita dell’eroe. Solo alla fine scopriamo che era una finta. Piton faceva il doppio gioco per proteggere l’inconsapevole Harry. E lo faceva in memoria della madre, che da giovane aveva preferito a Severus un compagno di corso più disinibito, ma che lui non aveva mai smesso di amare nemmeno dopo la sua morte.

All’inizio delle riprese la vera natura di Piton la conoscevano soltanto in due: la scrittrice J.K. Rowling e l’attore con cui si era confidata, pregandolo di non rivelare il colpo di scena a nessuno. Un libro e un film dopo l’altro, Rickman ha vissuto sulla propria pelle la condizione umana di Piton: detestato e incompreso, eppure capace di resistere in silenzio per un bene superiore. Rickman se n’è andato negli stessi giorni di Bowie, a 69 anni anche lui. Mi piace immaginarli da qualche parte in abiti da scena mentre cantano «Heroes» insieme.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

The Alan Rickman scale of character badness from @TelegraphFilm 



In December, he narrated a video showing only a tortoise eating a strawberry and conjured it into a must-see charity plea for refugees.
As the tortoise munched away, Rickman explained how viewers only need to watch the clip to prompt donations to Save the Children and Refugee Council.
"Together, you and this tortoise can make a difference," he said.
You may never hear a more convincing argument to watch a tortoise dining.
Pubblicato il 13 dic 2015
By watching this, you have donated to Save the Children and Refugee Council. YouTube gives advertising revenue to whoever uploads a video. The more views on the video, the more money we receive. We will pass all that money on to charities (LINKS BELOW). Share this video to make an impact. With thanks to Alan Rickman.

http://www.savethechildren.org.uk/
http://www.refugeecouncil.org.uk/

Director: Oliver Phillips
DP: Aimeé Kwan/ Annie Flynn
Editor: Michaela Brady

http://oneclickgiving.co.uk/


Il post di Daniel Radcliffe per ricordare Alan Rickman

I Simpson salutano Rickman e Bowie ecco l’omaggio ai due grandi artisti




L'omaggio di David Rowe su twitter


domenica 17 gennaio 2016

Parma candidata capitale cultura 2017

Parma candidata 2017 capitale della cultura
- NON VEDO IL NOME DI MONICA MANGANELLI*
- SI VEDE CHE NON È ABBASTANZA "LA PIÙ MIGLIORE"
di Gianluca Foglia/ Fogliazza



Dossier Parma Capitale della Cultura: un ponte verso il futuro
Presentato al Workout Pasubio dal sindaco e dall'assessore alla cultura il corposo di Parma candidata come "Capitale italiana della cultura 2017". L'esito atteso per il 25 gennaio. Ferraris: "Comunque vada, il percorso non si fermerà".



E' sicuramente una sfida importante e una grande stimolante avventura quella che Parma sta vivendo per presentare la sua candidatura a "Capitale Italiana della Cultura 2017".

Se l'obiettivo sarà centrato lo sapremo il 25 gennaio prossimo, ma intanto la città è entrata nel lotto delle finaliste, e, comunque vada a finire, "il percorso non si fermerà".

Parola dell'assessore Laura Maria Ferraris, che ha presentato il progetto insieme al sindaco al Workout Pasubio, uno dei luoghi in cui si fonde l'anima innovativa e di riscoperta delle radici di Parma.

Al centro l'idea del ponte, inteso come collegamento con il mondo, ma anche come legame fra passato e futuro, un passato di 2.200 anni che si celebra proprio nel 2017.

"Questa avventura della candidatura - ha ricordato Federico Pizzarotti - è stata un'operazione lunga e faticosa, ma anche esaltante, abbiamo costruito questo "ponte" considerandolo un'occasione per ripensare la città, per porci nuovi obiettivi,

per rendere Parma consapevole di sé stessa.

Nel dossier ci sono tanti spunti per la ripartenza. Non è un libro dei sogni, bensì un progetto vico e concreto in fase di realizzazione. Intanto siamo arrivati in finale, vedremo come andrà a finire.

Tuttavia non andrà perduto il contributo di cittadini, imprese, associazioni culturali, istituzioni che si sono adoperate per arricchire il dossier.

E comunque coglieremo l'occasione per celebrare adeguatamente i 2.200 anni di Parma, qualificando anche i luoghi della sua vita culturale e rendendo la cultura, in tutte le sue espressioni, davvero accessibile a tutti".

Concetti, quelli del sindaco, pienamente condivisi dall'assessore Laura Maria Ferraris, che, intervallandosi con tanti artisti e rappresentanti di enti e associazioni enti che hanno presentato le loro proposte speciali, ha illustrato il dossier e ha

elencato le decine di manifestazioni che accompagneranno Parma al 2017: "E' stato davvero un lavoro di squadra - ha ricordato Laura Maria Ferraris - con tanti contributi progettuali e di sostegno".

Dentro le linee guida e i 4 obiettivi strategici ci stanno tanti progetti che toccano praticamente tutte le espressioni artistiche, dalla musica al teatro, dal cinema alle arti figurative.

L'assessore ha anche ricordato che nel 2017 si celebrerà il 150° anniversario della nascita di Arturo Toscanini, e anche questo verrà degnamente celebrato.

"La storia di Parma - - ha detto ancora l'assessore Ferraris - spazia dal ponte Romano al ponte a Nord, con tutto il suo carico di eventi e di contraddizioni. E la cultura è alla base delle scelte di sviluppo della città.

Il "ponte" del 2017 ci proietterà verso il futuro. Noi abbiamo già indicato la strada, e sarà una scelta vincente comunque vada. Rimaniamo fiduciosi - ha concluso - fino alla scelta della Commissione ministeriale, ma il percorso non si fermerà, e lo

sforzo collettivo e il lavoro che ci hanno portato alla soglia del traguardo non saranno resi vani".



Al Workout Pasubio la presentazione del documento a sostegno della candidatura (leggi il testo integrale nel link sotto) . Su Fb sfottò per uno svarione dell'assessore alla cultura  al secondo 40 nel video e a cui fa riferimento la vignetta di Fogliazza.
Assessore alla cultura: "Abbiamo cercato di descrivere la Parma più migliore ... ecc."

Dossier cultura, il testo


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La ballata dei senzatetto di Monica Manganelli vince al LOS ANGELES SHORT FILM FESTIVAL

sabato 16 gennaio 2016

Il premio delle Nazioni Unite "Ranan Lurie 2015"

The 2015 
United Nations / Ranan Lurie 
Political Cartoon Award 
WINNERS

These awards are granted for the best political cartoons reflecting the spirit and the principles of the United Nations.


First Place - $10,000 Winner


Aristides Hernandez Guerrero

Publication: Courrier International
Cuba


Second Place - $5,000 Winner


Raimundo Rucke

Publication: O Dia
Brazil


Third Place - $3,000 Winner


Mike Luckovich

Publication: The Atlanta Journal Constitution
USA




Citations for Excellence



Panos Maragos

Publication: Ethnos of Sunday
Greece



Marco De Angelis

Publication: Buduar
Italy


“Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi” di Mario Natangelo

Renzi e l'U.E. - da il fatto quotidiano 



© 2015 Mario Natangelo e Magic Press Edizioni srl.

Un disegnatore disilluso, una militante infervorata: si incontrano, si piacciono, provano a vivere il loro amore all’epoca del grande rottamatore, Matteo Renzi. Si ritroveranno alle prese con una “House of Cards” all’italiana, tra assassinii politici, tradimenti, sedute psicanalitiche, attentati terroristici e improvvisi ritorni di fiamma. Chi non si adegua a questo Nuovo Mondo viene travolto. Anche l’amore. O forse no? Una parodia sui trentenni di oggi e sull’intimismo autoreferenziale della facebook generation, in cui politica e vita quotidiana si mescolano senza soluzione di continuità dando corpo ai sogni e alle paure di chi – come tutti noi – questo cortocircuito lo vive ogni giorno sulla propria pelle. “Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi”, il nuovo libro di Mario Natangelo, in cui il vignettista de Il FATTO QUOTIDIANO racconta sé stesso e il suo lavoro senza risparmiare nessuno. Nemmeno chi gli paga lo stipendio. [Dal comunicato stampa dell'editore]






Sul numero in edicola di Scuola di Fumetto, Sal Tascioni racconta – come non ho mai saputo fare io – il mio libro “Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi”:

Boris Battaglia osserva spesso come manchi ai fumettisti “la voglia” di raccontare la storia italiana contemporanea. Difficile si tratti di una coincidenza, che manchi a tutti i fumettisti l’occasione per essere storici del nostro tempo, e forse la causa va cercata proprio nelle peculiarità del presente. Pensavo fosse amore invece era Matteo Renzi è un libro a fumetti, forse un graphic novel, forse una raccolta di vignette, ma soprattutto è un libro di storia contemporanea. “Mario”, professione vignettista di un quotidiano, racconta la storia d’Italia dalla caduta di Berlusconi a oggi, riordinate in uno storyboard e intercalate dalle sue vicende personali. Il punto di vista dell’autore, mascherato da impertinente superficialità, è che la storia attuale è tanto più inconoscibile quanto più i fatti sono grotteschi e mostruosi, e proprio per questo è necessaria la vignetta satirica, per ricostruire il vero volto dei protagonisti, quello lontano da botox, twitter e telecamere. Annoto inoltre che il libro fa ridere, e potevamo finirla qui.


mercoledì 13 gennaio 2016

Marilena Nardi ed il 2016

cari Amici,

sono come le disgrazie… sono tornata.
buon 2016!  in ritardo, ma di cuore

Marilena






Ben tornata Marilena!
Contraccambio gli auguri di tutto cuore


Fany

David Bowie


David Bowie
 #davidbowie #glenbatoca #art #arte #artedigital #digitalart #caricatura #caricatures #dibujo #desenho #drawing #drawingoftheday #music #música #pop #rock #rockstar #illustration #ilustracion #ilustração #instaart #instartist #artesvisuais #visualarts #draw
Glen Batoca


Omar


Bowie
Bruno Tesse


David Bowie
Marzio Mariani


David Bowie
Alireza Pakdel



Marian Avramescu



Dalcio




Sir David Bowie dies of cancer aged 69. R.i.P David.. Emoticon frown /art by: firuz©Kutal
Black Tie White Noise: https://youtu.be/pU7aU71KWr8
Firuz Kutal


David Bowie, paper.
Abel Joachim Crayon
3 novembre 2014



















© DAVID BOWIE by/por WALTER TOSCANO
Collage and marker / Collage y marcador
2016
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See more in/Vea más en: http://wtoscano.blogspot.com/
Todos los derechos reservados.Copyrigh
Mi primera caricatura del año 2016 / My first caricature of 2016.
Siempre me pareció un tipo muy Pop, y obviamente su caricatura tenía que ser de esta manera, con colores planos, encendidos y líneas negras para remarcar sus rasgos icónicos de los 70's. R.I.P. +


Bowie( Earthling). 
Dalcio

*

lunedì 11 gennaio 2016

Vento di Hila Sedighi

"Il vento ha portato via la tua casa 

e tu ti preoccupi ancora del vento tra i miei capelli."

Hila Sedighi



Paolo Lombardi


Iran, nuovo arresto di intellettuali: in manette poetessa Hila Sedighi

10 GENNAIO 2016

Dubai (Emirati Arabi Uniti), 10 gen. (LaPresse/Reuters) - La poetessa iraniana Hila Sedighi è stata arrestata al suo rientro nel Paese e poi rilasciata su cauzione, dopo essere stata informata di essere stata condannata in absentia per accuse legate alle sue attività culturali. Lo ha fatto sapere un suo familiare, spiegando che la donna è stata arrestata all'aeroporto Imam Khomeini di Teheran, al ritorno dagli Emirati Arabi dove vive da tre anni con il marito. Le è stato confiscato il passaporto. Il suo caso è solo l'ultimo di una serie di arresti di artisti, giornalisti, attivisti e intellettuali, nel corso della repressione di quella che le autorità iraniane definiscono "infiltrazione" occidentale. Da ottobre sono stati decine gli artisti motivati da accuse come pubblicazione di "propaganda", mentre si avvicinano le elezioni parlamentari e del Consiglio degli esperti (che sceglie il successore della guida suprema) a febbraio.
La poetessa, che torna abitualmente in Iran, ha presentato ricorso in appello. Le autorità di Teheran non hanno commentato il caso. L'intellettuale nel 2012 ha vinto il premio Hellman/Hammett di Human Rights Watch per la libertà di espressione, la stessa onoreficenza ricevuta dal giornalista Isa Saharkhiz, arrestato a novembre. Sedighi nelle presidenziali del 2009 sostenne il candidato riformista Mirhossein Mousavi e una delle sue poesie fu usata per la sua campagna. Ora Mousavi è agli arresti domiciliari. Durante le contestazioni sulll'esito del voto, che portò alla vittoria Mahmoud Ahmadinejad, la poetessa declamò nelle strade le sue poesie. Fu interrogata diverse volte dal ministero dell'Intelligence e nel 2011 una Corte rivoluzionaria la condannò a quattro anni di carcere, con pena sospesa.
Oggi ha scritto sulla propria pagina Facebook un lungo testo in cui critica il modo in cui è stata trattata dalle autorità iraniane. Racconta di essere stata "trasferita in una gabbia come i criminali" e di aver trascorso una notte "nel centro di detenzione di Shapour, dove sono in cella pericolosi criminali". Dice di aver dovuto passare la notte in una piccola cella, vicino a otto prigionieri "che si comportavano nei modi più osceni possibile".
Fonte Reuters - Traduzione LaPresse

venerdì 8 gennaio 2016

Abusi a Colonia

Almeno 120 donne sono state aggredite, molestate o derubate la notte di San Silvestro da folti gruppi di giovani a Colonia, ma denunce simili sono state presentate anche ad Amburgo e Stoccarda. Le donne che sarebbero state derubate, minacciate o molestate sessualmente durante la festa in piazza da gruppi di uomini in gran parte ubriachi tra i 18 e i 35 anni.

Il capo della polizia di Colonia ha detto che i responsabili sarebbero di origine "araba o nord africana" e il capo del sindacato di polizia della regione, secondo il giornale tedesco Die Welt, avrebbe detto che tra di loro ci sarebbero rifugiati.

La vicenda ha alimentato dubbi sulla reale capacità della Germania, che nel 2015 ha accolto 1,1 milioni di rifugiati l'anno, di integrare la nuova ondata di stranieri e appelli a ridurre il numero di nuovi arrivi. Il parrtito di Merkel, i Cristiano-democratici (Cdu) hanno chiesto pene più severe contro i richiedenti asilo che commettono reati, secondo la bozza di un documento visto da Reuters prima di una riunione dei vertici di partito a Magonza.

Il documento propone che chi sia condannato al carcere o alla libertà vigilata non possa ottenere asilo.

Dal canto suo Angela Merkel ha chiesto «che la piena verità venga messa sul tavolo» senza «sconti ed edulcorazioni» perché altrimenti si avrebbe un «danno» allo stato di diritto e alla grande maggioranza dei profughi che non ha alcuna colpa.
giovedì 7 gennaio 2016
CAPODANNO A COLONIA

Sembra ormai certo che i brutti fatti della sera di San Silvestro alla stazione di Colonia siano stati generati da una banda di nordafricani da tempo "operante" a Dusseldorf.
Mi auguro che la Polizia tedesca operi velocemente per consegnare alla Giustizia tutti i responsabili delle violenze inaccettabili verso le donne e, cosa non meno grave, del danno alle costose aperture della Cancelliera a favore di una migliore politica di integrazione.
in home page di CartoonMovement

Gianfranco Uber


abuse in cologne
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  1/8/2016



"Help"
BY AREND VAN DAM, POLITICALCARTOONS.COM  -  1/8/2016




Petar Pismestrovic

Responsabilità

Da Colonia
Mauro Biani



Portos


Premio Roberto Morrione 2016 (bando quinta edizione)


Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Roberto Morrione e finanzia la realizzazione di progetti di inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale rilevanti per la vita politica, sociale o culturale dell’Italia, quali l’attività delle mafie e delle organizzazioni criminali, i traffici illegali (rifiuti tossici, armi, esseri umani, droghe, ecc.), le attività di corruzione e di intimidazione, l’attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, le violazioni dei diritti umani.
A partire dalla quinta edizione, il Premio si apre con decisione ai linguaggi polimediali e ai processi di comunicazione e di costruzione di senso caratteristici dell’era di internet. Per questa ragione, oltre ai consueti progetti di destinazione esplicitamente televisiva, ne verranno selezionati due – che definiamo “WebDoc” – ispirati ai modelli espositivi della cultura della rete.

A chi è rivolto


Il Premio è aperto a tutti coloro che non abbiano ancora compiuto 31 anni di età alle ore 24 del 20 Gennaio 2016, il momento della scadenza stabilita per l’invio del progetto al Premio. Possono partecipare anche gruppi di persone nel numero massimo di 3 componenti per ciascun progetto (in corso di produzione non possono essere aggiunti altri componenti al gruppo). Il limite di età indicato è da considerarsi per ciascun partecipante (in particolare: nessuno, nemmeno se parte di un gruppo, può superarlo). Si può partecipare singolarmente o in gruppo, ma non in più gruppi né associando la partecipazione singola a quella di gruppo.


giovedì 7 gennaio 2016

Charlie Hebdo un numero speciale, un anno dopo la strage.

la copertina


EDITO N°1224
Crève, Charlie !
Vis, Charlie !
Le 7 janvier 2015, vers 11 h 35, quelque chose de particulier est arrivé. Quelque chose qu’on avait imaginé, mais jamais réellement envisagé. En 2006, quand Charlie publia les caricatures de Mahomet, personne ne pensait sérieusement qu’un jour tout ça finirait dans la violence. Il n’était pas pensable qu’au XXIe siècle, en France, une religion tue des journalistes…

Crève, Charlie !
Vis, Charlie !
Il 7 gennaio 2015, alle 11 h 35, è accaduto qualcosa di speciale. Qualcosa che avevamo immaginato, ma mai veramente considerato. Nel 2006, quando Charlie ha pubblicato le vignette su Maometto, nessuno ha seriamente pensato che un giorno tutto questo sarebbe finito nella violenza. Era impensabile che nel ventunesimo secolo, in Francia, una religione uccida dei giornalisti ...


Un anno dopo la redazione di Charlie Hebdo non è più al 10 di rue Nicolas-Appert ma in un luogo misterioso dall’altra parte della città, il “bunker” lo chiamano i giornalisti del settimanale satirico. Nell’edicola, il nuovo numero di Charlie: c’è dio in copertina, con la barba lunga e, anche lui, un kalashnikov sulle spalle. Sopra c’è scritto: «L’assassino è ancora in giro». Molte le polemiche su quest’ennesima scelta controcorrente, mentre nelle edicole le file interminabili per comprarlo non ci sono più: non come un anno fa, quando tutta la Francia divenne Charlie.

Qui sotto alcuni dei disegni del numero speciale.
Notevole quello con protagonista Casimir, le gentil dinosaure, amato personaggio creato da  Yves Brunier.








https://charliehebdo.fr/