Museo Della Satira e della Caricatura
Forte di Leopoldo I - Forte dei Marmi
30 Luglio - 2 Ottobre 2016
“Renziade” una mostra satirica divertente e dissacrante da luglio a settembre
Si intitola “Renziade. Da Rignano a Palazzo Chigi l’epopea del Sindaco degli Italiani” una divertente e dissacrante mostra dedicata al protagonista politico del momento, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che sarà ospitata a Forte dei Marmi (Lucca), da luglio a settembre. L’esposizione inaugurerà la sede ristrutturata del Museo della Satira presso il Forte di Leopoldo I, che in anni passati ha ospitato le mostre “Craxeide”, “Berlusconeide” e “Napolitaneide”.
I migliori disegnatori satirici italiani si sono divertiti, con una punta di veleno, a mettere sotto la propria lente satirica le imprese di Renzi, le sue promesse, le sue avventure politiche, facendo emergere da tutto ciò un sorprendente ritratto corale, come solo la migliore vena satirica riesce a delineare. “Matteo Renzi è il personaggio che domina la scena politica italiana: con le sue espressioni, i suoi modi di fare, sempre affiancato dal suo gruppo di ministri e fidati collaboratori, rappresenta un’icona – sorprendentemente satirica – dell’Italia proiettata verso il 2020”, si legge in un comunicato degli organizzatori della mostra. Il Museo della Satira ha invitato i disegnatori satirici italiani a dire la loro sulla figura del presidente del Consiglio e il risultato è una divertente epopea satirica. A presentare in catalogo i disegni è il giornalista Marco Damilano, firma politica del settimanale “L’Espresso”, che ha voluto analizzare il fenomeno Renzi, trovatosi come molti altri leader politici in passato, sulla strada della satira italiana al racconto politico. Damilano spiega come “con Matteo Renzi la rappresentazione benevola e solare che ogni potere vuole dare di sé si è fatta, definitivamente e grazie anche al dominio dei social network, compiuta auto-rappresentazione. Raffigurazione che non accetta mediatori, che si fa da sé”.
Dall'introduzione in catalogo di Marco Damilano:
In queste storie satiriche, nelle Renziadi, c'è un elemento del potere di Matteo sempre poco considerato dagli analisti. E invece chiarissimo a chi, per mestiere, è abituato a deformare la realtà, per comprenderla meglio. Visto da qui, dalla base, come fa Sergio Staino («Si può stare con il papa pur essendo atei? Più facile che stare con Renzi pur essendo di sinistra»), da un'altra ottica visuale spunta l'attitudine educativa, pedagogica, tipica dell'ex capo-scout. La voglia di cambiare il mondo, un obiettivo che va ben al di là di fare una nuova legge sul mercato del lavoro e di riscrivere la Costituzione. Renzi vuole cambiare la testa, l'umore dei governati.
(…) Si vedrà qui il Renzi petulante che vuole convincere il cittadino comune che il brutto è bello, che ciò che è disgustoso va invece portato a casa e messo nella vaschetta del pesce rosso, il Renzi che fin da piccolo decide tutto lui, che strepita che lui di scarpa porta il numero ventuno («non mi faccio imporre il numero delle mie scarpe da un venditore di scarpe, e neppure le riforme dall'Europa»), il Renzi in guerra con il mondo.
La satira lo ha già capito, è più avanti. E Altan, con la solita genialità, già tratteggia quale sarà il patto futuro tra il nuovo Capo e il suo popolo: «Dice il Renzi che se non ci garba, lui se ne sbatte». «Allora l'intesa è possibile».
Il Museo della Satira ha invitato il presidente del Consiglio Matteo Renzi a visitare la mostra, perché come diceva Ethel Barrymore, attrice americana di fine ‘800, “si cresce davvero la prima volta che si ride di sè stessi”.
Questi i disegnatori partecipanti alla mostra: Achille Superbi, Allegra, Aloi, Altan, Athos Careghi, Beduschi, Benny, Beppe Mora, Bertolotti e De Pirro, Bicio Fabbri, Bucchi, Cecigian, Contemori, D. Paparelli, Darix, DM-Danilo Maramotti, Donarelli, F. Natali, Fabio Magnasciutti, F.Bianco, Frago, Franzaroli, Giannelli, Isca, Istituto Lupe, Lele Corvi, Leo, Leoni, Luca Garonzi, M. De Angelis, Ma – Mario Airaghi, Mannelli, Marco Careddu, Marco Scalia, Marengo, Massimo Presciutti, Mauro Biani, Migneco e Amlo, Milko, Minoggio, Nardi, Natangelo, Passepartout, Pat, Pillinini, PV, Ricciarelli, Riverso, Roberto Mangosi, Sergio Staino, Stefano Disegni,Vauro, Vincino. Marilena Nardi, in copertina di catalogo, disegna Renzi seduto regalmente sul proprio nome, moderno granduca di Toscana, con corona e scettro fiorentino.- Il Renzi di Massimo Bucchi pensa, come il cantante Domenico Modugno, “che un sogno così non ritorni mai più”.
Benny lo dipinge mirabilmente nei panni di Lorenzo il Magnifico. Il personaggio Bobo di Sergio Staino ammette ormai rassegnato che Renzi sia “il nostro petrolio”: ”Dobbiamo usarlo cercando di limitarne i danni, dandosi da fare per sostituirlo al più presto con le energie rinnovabili”. Biani lo raffigura come Dorian Gray, che nello specchio vede Berlusconi; Vauro lo disegna mentre nasconde Verdini ai carabinieri, arrivati a prelevarlo; l’Istituto Lupe, gruppo di satirici popolari sul web, lo rappresenta in miriadi di fotomontaggi esilaranti, uno fra tutti, Renzi-sfinge di Cheope.
In alto la copertina del catalogo di Marilena Nardi.
Sotto l'opera di Benny.
qui il catalogo online
ed alcune delle vignette
Sergio Staino
Altan
Magliacano
Pietro Vanessi PV
venerdì 29 luglio 2016
mercoledì 27 luglio 2016
Richard Thompson
Richard C. Thompson (October 8, 1957 – July 27, 2016) was an American illustrator and cartoonist best known for his syndicated comic strip Cul de Sac and the illustrated poem "Make the Pie Higher". He was given the Reuben Award for Outstanding Cartoonist of the Year for 2010.
da Fumettologica
Richard Thompson, l’autore della striscia Cul de Sac, è morto oggi all’età di 58 anni. La notizia arriva dal blog ufficiale dell’autore, che cita come fonte il miglior amico di Thompson.
Nato nel 1957, Thompson ha avuto una lunga carriera come illustratore il New Yorker, National Geographic,The Atlantic Monthly e Washington Post, sui cui pubblicò anche Richard’s Poor Almanac, una serie di domenicali a tema vario. Ma è noto al grande pubblico per la striscia Cul de Sac, in Italia pubblicata su Linus.
Basata sulle avventure quotidiane della piccola Alice Otterloop e pubblicata su svariati quotidiani di tutto il mondo, Cul de Sac aveva iniziato la sua vita editoriale il 9 settembre 2007, dopo un tentativo di breve durata nel 2004, ottenendo da subito il plauso di autori come Bill Watterson e Stephan Pastis.
Nel 2009, all’autore venne diagnosticato il Morbo di Parkinson, che però non colpì la sua mano destra, permettendogli di continuare a disegnare in autonomia la striscia fino al marzo 2012. Coadiuvato dall’illustratore Stacy Curtis, dovette infine ritirarsi dalle scene nel settembre dello stesso anno.
Per raccogliere fondi per la ricerca sulla malattia, sono state organizzate mostre e retrospettive dedicate a Thompson e alla sua arte. Perfino Bill Watterson era tornato a disegnare – in veste di ospite sulla stripPearls Before Swine – per contribuire alla raccolta.
Da queste iniziative era stato realizzato il corto The Art of Richard Thompson, che racconta le sue opere e gli ultimi anni della sua carriera.
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Da leggere:
Richard Thompson, acclaimed ‘Cul de Sac’ creator and Post contributor, dies at 58
By Michael Cavna
martedì 26 luglio 2016
Australia, abusi in un carcere minorile
Vergogna, vergogna, vergogna...
.@roweafr reacts to #4corners report into the so-called NT child 'torture' http://bit.ly/29Wm1Oe #auspol #ntpol
David Rowe (Australia)
I fatti
Australia, abusi in un carcere minorile. La rete Abc pubblica i video choc
Una serie di filmati dall’interno dei centri di detenzione minorile di massima sicurezza Alice Springs e Don Dale a Berrimah, un sobborgo di Darwin in Australia, rivelano una scandalosa storia di abusi. La rete televisiva ABC TV Four Corners è riuscita, grazie a lunghe indagini, a scoprire i maltrattamenti a cui venivano sottoposti alcuni detenuti. In particolare le immagini riguardano il diciassettenne Dylan Voller che veniva spogliato, incappucciato e legato ad una sedia per ore. Gli abusi si sono verificati tra il 2010 e il 2012, quando Voller era un adolescente, e sono continuati fino al 2015, sin quando le guardie carcerarie hanno utilizzato gas lacrimogeno all’interno delle celle d’isolamento. L’indagine completa, presentata al governo nel 2012, non fu mai presa in considerazione dal parlamento australiano. Le testimonianze da parte dei detenuti hanno dipinto un quadro agghiacciante dei soprusi a cui Voller è stato sottoposto. Il ragazzo ora maggiorenne, è detenuto nel centro di correzione per adulti di Darwin. Gillian Triggs, commissario per i diritti umani in Australia ha chiesto una commissione indipendente per appurare le responsabilità all’interno dei centri di detenzione.
.@roweafr reacts to #4corners report into the so-called NT child 'torture' http://bit.ly/29Wm1Oe #auspol #ntpol
David Rowe (Australia)
I fatti
Australia, abusi in un carcere minorile. La rete Abc pubblica i video choc
Una serie di filmati dall’interno dei centri di detenzione minorile di massima sicurezza Alice Springs e Don Dale a Berrimah, un sobborgo di Darwin in Australia, rivelano una scandalosa storia di abusi. La rete televisiva ABC TV Four Corners è riuscita, grazie a lunghe indagini, a scoprire i maltrattamenti a cui venivano sottoposti alcuni detenuti. In particolare le immagini riguardano il diciassettenne Dylan Voller che veniva spogliato, incappucciato e legato ad una sedia per ore. Gli abusi si sono verificati tra il 2010 e il 2012, quando Voller era un adolescente, e sono continuati fino al 2015, sin quando le guardie carcerarie hanno utilizzato gas lacrimogeno all’interno delle celle d’isolamento. L’indagine completa, presentata al governo nel 2012, non fu mai presa in considerazione dal parlamento australiano. Le testimonianze da parte dei detenuti hanno dipinto un quadro agghiacciante dei soprusi a cui Voller è stato sottoposto. Il ragazzo ora maggiorenne, è detenuto nel centro di correzione per adulti di Darwin. Gillian Triggs, commissario per i diritti umani in Australia ha chiesto una commissione indipendente per appurare le responsabilità all’interno dei centri di detenzione.
venerdì 22 luglio 2016
Disegnatori italiani in mostra al prestigioso Musèe de la bande dessinée di Bruxelles
Des dessins réalisés par des auteurs italiens pour le CBBD,
Centre Belge de la Bande Dessinée,
en réaction aux attentats... Merci à eux!
Questa raccolta di disegni nasce per non dimenticare i fatti drammatici che tutta Europa il 22 Marzo 2016 ha visto dalle televisioni e dai social network da Bruxelles . Le immagini e i commenti che mi arrivavano non erano sicuramente felici e più passava il tempo più il dolore e il senso di tristezza mi riempiva il cuore. Subito ho pensato al vostro eroe TinTin che piangeva la sua gente e quindi ecco che nasce in me di inviarvi subito una vignetta di un TinTin consolato da un amico Italiano. Per questo dopo che avete ricevuto la mia vignetta , ho pensato di mobilitare tutti gli amici disegnatori italiani che in quel momento con la loro matita lasciavano sui siti internet o facebook una loro opera in segno di solidarietà alla popolazione belga. Ecco quindi la raccolta sperando che sia per voi un segno di affetto e di unione tra le nostre culture. Credo che l’umorismo sia un modo per combattere intolleranze di ogni sorta. Un vecchio amico mi diceva spesso: “Vale più un messaggio di una bella vignetta , che tanti proclami di politici e imperatori”.
Ringrazio gli amici che hanno aderito a questa mia richiesta inviandomi i loro contributi e ringrazio il museo Bande Desinèe Centre di Bruxelles che avrà da oggi un gruppo di amici Autori italiani che con la loro matita continuerà a starvi vicino e combattere con carta e pennarello questa provocazione e strategia del terrore .
Nessuno potrà mai uccidere la libertà e la pace.
Cette collection de dessins a été créé pour ne pas oublier les événements dramatiques qui à travers Europe 22 Mars 2016 pour voir sur les réseaux de télévision et sociaux de Bruxelles. Les images et les commentaires qui me sont venues étaient certainement pas heureux et plus le temps passait la douleur et le sentiment de tristesse rempli mon cœur. Je me suis immédiatement pensé à votre héros TinTin qui pleurait son peuple et voici que je vous envoie immédiatement un dessin animé d'un TinTin réconforté par un ami italien. Pourquoi après avoir reçu ma vignette, je pensais à mobiliser tous les designers italiens amis qui, à ce moment-là avec leur crayon laissés sur les sites Internet ou facebook leur travail en solidarité à la population belge. Donc ici, je suis en espérant que la collection soit pour vous un signe d'affection et de l'unité entre nos cultures. Je pense que l'humour est un moyen de lutter contre l'intolérance de toutes sortes. Un vieil ami disait: «Il est plus une question d'un beau dessin animé, que tant de proclamations des politiciens et des empereurs."
Je remercie les amis qui se sont joints à cette ma demande en envoyant leurs contributions et remercie Bande Desinèe musée Centre à Bruxelles, qui sera désormais un groupe d'amis qui, avec leurs auteurs italiens crayon va continuer à y rester à proximité et se battre avec du papier et pennarelle cette provocation et la stratégie de la terreur.
Personne ne sera jamais tuer la liberté et la paix.
Un abbraccio
une étreinte
Giovanni Beduschi
insieme a tutti i colleghi disegnatori Italiani
BRUXELLES 22 MARZO BRUXELLES MARS 22
OMAGGIO DEI DISEGNATORI ITALIANI
HOMMAGE DE DESIGNERS ITALIENS
cliccando qui su FB potete ammirare tutti i disegni
o qui per chi non ha account facebook
sotto le biografie degli autori partecipanti
Centre Belge de la Bande Dessinée,
en réaction aux attentats... Merci à eux!
Questa raccolta di disegni nasce per non dimenticare i fatti drammatici che tutta Europa il 22 Marzo 2016 ha visto dalle televisioni e dai social network da Bruxelles . Le immagini e i commenti che mi arrivavano non erano sicuramente felici e più passava il tempo più il dolore e il senso di tristezza mi riempiva il cuore. Subito ho pensato al vostro eroe TinTin che piangeva la sua gente e quindi ecco che nasce in me di inviarvi subito una vignetta di un TinTin consolato da un amico Italiano. Per questo dopo che avete ricevuto la mia vignetta , ho pensato di mobilitare tutti gli amici disegnatori italiani che in quel momento con la loro matita lasciavano sui siti internet o facebook una loro opera in segno di solidarietà alla popolazione belga. Ecco quindi la raccolta sperando che sia per voi un segno di affetto e di unione tra le nostre culture. Credo che l’umorismo sia un modo per combattere intolleranze di ogni sorta. Un vecchio amico mi diceva spesso: “Vale più un messaggio di una bella vignetta , che tanti proclami di politici e imperatori”.
Ringrazio gli amici che hanno aderito a questa mia richiesta inviandomi i loro contributi e ringrazio il museo Bande Desinèe Centre di Bruxelles che avrà da oggi un gruppo di amici Autori italiani che con la loro matita continuerà a starvi vicino e combattere con carta e pennarello questa provocazione e strategia del terrore .
Nessuno potrà mai uccidere la libertà e la pace.
Cette collection de dessins a été créé pour ne pas oublier les événements dramatiques qui à travers Europe 22 Mars 2016 pour voir sur les réseaux de télévision et sociaux de Bruxelles. Les images et les commentaires qui me sont venues étaient certainement pas heureux et plus le temps passait la douleur et le sentiment de tristesse rempli mon cœur. Je me suis immédiatement pensé à votre héros TinTin qui pleurait son peuple et voici que je vous envoie immédiatement un dessin animé d'un TinTin réconforté par un ami italien. Pourquoi après avoir reçu ma vignette, je pensais à mobiliser tous les designers italiens amis qui, à ce moment-là avec leur crayon laissés sur les sites Internet ou facebook leur travail en solidarité à la population belge. Donc ici, je suis en espérant que la collection soit pour vous un signe d'affection et de l'unité entre nos cultures. Je pense que l'humour est un moyen de lutter contre l'intolérance de toutes sortes. Un vieil ami disait: «Il est plus une question d'un beau dessin animé, que tant de proclamations des politiciens et des empereurs."
Je remercie les amis qui se sont joints à cette ma demande en envoyant leurs contributions et remercie Bande Desinèe musée Centre à Bruxelles, qui sera désormais un groupe d'amis qui, avec leurs auteurs italiens crayon va continuer à y rester à proximité et se battre avec du papier et pennarelle cette provocation et la stratégie de la terreur.
Personne ne sera jamais tuer la liberté et la paix.
Un abbraccio
une étreinte
Giovanni Beduschi
insieme a tutti i colleghi disegnatori Italiani
BRUXELLES 22 MARZO BRUXELLES MARS 22
OMAGGIO DEI DISEGNATORI ITALIANI
HOMMAGE DE DESIGNERS ITALIENS
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sotto le biografie degli autori partecipanti
giovedì 21 luglio 2016
7 compleanno Fany-Blog
Sette anni che raccolgo animali... no vignette!!
Seven years I collect animals? ... no cartoons !!
wow
you're all invited!!
Siete años que recogen animales de dibujos animados? ... no cartoons !!
wow
están todos invitados !!
Sept ans je collectionne les animaux ... pas de bande dessinée !!
impressionner
vous êtes tous invités !!
Sete anos eu recolher animais ... não dos desenhos animados !!
wow
todos vocês estão convidados !!
Le vignette dedicate all'avvenimento
Lunga vita!!!
Tiziano Riverso
Tanti cari auguryahoooooooooo!!!!
Paride Puglia
Buon Compleanno, da me stesso in persona!
Armando Lupini
AUGURISSIMI
Mario Bochicchio
Ciao Raffa Raffaella Spinazzi...
Leo Magliacano
Auguri!
Olimpia De Angelis
Lamberto Tommasini
Tra settenni ci s'intende :D Ciao :)
Umberto Romaniello
Tanti Auguri FANY-BLOG! Abbraccio del Brasile!
Silvano Mello
Auguri da una delle tante matite a cui Raffaella da sempre risalto
Paolo Lombardi
Auguroni FANY-BLOG!
Mario Airaghi
Augurissssimi ...
naturalmente con i colori dell'arcobaleno!!!
Ciao
Gio
I miei ringraziamenti più sinceri a tutti in particolar modo ai lettori
Un po' di numeri:
1.703.095 pagine lette ad oggi
e
2249 post pubblicati
Nota:
Thanks a Vladimir Kazanevsky per la cover evento
Seven years I collect animals? ... no cartoons !!
wow
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Siete años que recogen animales de dibujos animados? ... no cartoons !!
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están todos invitados !!
Sept ans je collectionne les animaux ... pas de bande dessinée !!
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Sete anos eu recolher animais ... não dos desenhos animados !!
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Le vignette dedicate all'avvenimento
Lunga vita!!!
Tiziano Riverso
Tanti cari auguryahoooooooooo!!!!
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Buon Compleanno, da me stesso in persona!
Armando Lupini
AUGURISSIMI
Mario Bochicchio
Ciao Raffa Raffaella Spinazzi...
Leo Magliacano
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Lamberto Tommasini
Tra settenni ci s'intende :D Ciao :)
Umberto Romaniello
Tanti Auguri FANY-BLOG! Abbraccio del Brasile!
Silvano Mello
Auguri da una delle tante matite a cui Raffaella da sempre risalto
Paolo Lombardi
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Mario Airaghi
Augurissssimi ...
naturalmente con i colori dell'arcobaleno!!!
Ciao
Gio
I miei ringraziamenti più sinceri a tutti in particolar modo ai lettori
Un po' di numeri:
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Lombardi,
Lupini A.,
Magliacano L.,
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Romaniello,
Tomas
Il giornale satirico turco LeMan è stato chiuso dalla polizia di Erdogan
Turkish satire magazine "LEMAN" today closed by Erdogan's police.
Dear friends, please share this notice !!
Questa è la copertina del numero speciale sul golpe sarebbe dovuto uscire nelle edicole
Ma nella notte il giornale è stato chiuso così pure il sito web
Qui l'articolo sullo Spiegel
Nel disegno, la mano sinistra dice: "Io guido i soldati." La mano destra dice: "Vedo [come Accetto la vostra sfida] ., Guido il 50%" (Erdoğan spesso dice di avere 50 % dei voti.)
la notizia anche su CRNI
Dear friends, please share this notice !!
Gli amici Turchi mi hanno invitato a diffondere la notizia che il giornale satirico "LEMAN" oggi è stato chiuso dalla polizia di Erdogan, diffondete per favore !!!!
Questa è la copertina del numero speciale sul golpe sarebbe dovuto uscire nelle edicole
Ma nella notte il giornale è stato chiuso così pure il sito web
Qui l'articolo sullo Spiegel
Nel disegno, la mano sinistra dice: "Io guido i soldati." La mano destra dice: "Vedo [come Accetto la vostra sfida] ., Guido il 50%" (Erdoğan spesso dice di avere 50 % dei voti.)
la notizia anche su CRNI
Freedom for LeMan #Istanbul— Gianluca Costantini (@channeldraw) 21 luglio 2016
The Police Prevented @lemandergisi from Being Printedhttps://t.co/3xM7sGtc34 @bayanyani pic.twitter.com/uCzHGTVVFN
martedì 19 luglio 2016
Turchia: storia di un golpe
martedì 19 luglio 2016
GOLPE A MOLLA
Ammetto che è una delle tante possibili interpretazioni.
In attesa di saperne di più, a me comunque le liste di proscrizione già pronte
per i magistrati mi hanno abbastanza insospettito (e preoccupato).
SPRING GOLPE
su CARTOONMOVEMENT
Gianfranco Uber
Oggi facciamo un po' di dietrologia sugli ultimi avvenimenti turchi.
Il colpo di Stato in Turchia 2016 è un fallito golpe militare messo in atto da una parte delle forze armate turche il 15 luglio 2016 per la presa del potere nel Paese.
Alcuni analisti hanno ipotizzato altre versioni sui reali motivi del sollevamento militare. Secondo il presidente turco Erdogan, l'organizzatore sarebbe Fethullah Gülen, che replica indicando invece nello stesso presidente l'ideatore.
Il tentativo di rovesciamento del potere ha portato alla morte di 290 persone e al ferimento di altre 1440. I dati forniti dal Governo riportano inoltre che, alla conclusione dell'evento, sono stati arrestati 2893 golpisti e 2745 giudici sono stati rimossi dall'incarico dall'Alto Consiglio. In particolare nella città di Istanbul, alcune agenzie di stampa hanno riportato il ferimento di molte persone che manifestavano contro i militari sul Ponte sul Bosforo, occupato dalle forze armate.
Le reazioni internazionali al colpo di Stato sono state particolarmente caute, anche se nella notte i principali leader internazionali hanno condannato il tentativo di presa di potere dei militari. (fonte)
Probabilmente il golpe non è stato organizzato direttamente da uomini di Erdogan ma penso che questi non potevano non sapere che migliaia di militari e giudici stessero ordendo un colpo di Stato.
E’ evidente che Erdogan ed i suoi li hanno lasciati fare, si sono preparati con leggi ben precise, tipo la cancellazione dell'immunità per i parlamentari dell'opposizione, per poi al momento giusto, intervenire, fermarli schiacciandoli e rendendo la Turchia un Paese ancor più fondamentalista. Ora vogliono ripristinare la pena di morte per i colpevoli di tradimento.
Kerry parla debolmente di mantenere standard di democrazia all'interno del paese, ma lo stesso Erdogan ricorda che la stessa America ha la pena di morte in molti stati.
Il presidente turco in una intervista alla Cnn fa sapere che reintrodurrà la pena di morte se il Parlamento la varerà. "La pena di morte -ha detto poi in mattinata - c'è negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in diversi Paesi nel mondo. Solo in Europa non c'è". In Turchia era stata eliminata, "ma non ci sono statuti irrevocabili".
domenica 22 maggio 2016
UN BRUTTO SEGNALE
Un emendamento del Governo Turco cancella l'immunità per i parlamentari dell'opposizione.
Gianfranco Uber
Turkish F(a)iled coup d'état Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
erdogame over? Nope.
15 Jul 2016 23:35
Coup in Turkey? Fact of Fiction? #Ankara pic.twitter.com/i5yzhN7ECB— Carlos Latuff (@LatuffCartoons) 15 luglio 2016
vorrei capire
Fogliazza
Erdogan
Bertelli
Military Coup in Turkey
Mohammad Ali Khalaji
Military Coup in Turkey 2016
By: Firuz©Kutal 16/06/2016 00:04
Putsch now Paolo Lombardi
.
16 Jul 2016
Editoriale a Fumetti su afNews QUA: http://www.afnews.info/wordpress/2016/07/17/non-golpevole/
Su Flickr QUA: https://www.flickr.com/photos/moisevivi/28284349531/
Fonte QUA: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2016/07/15/colpo-di-stato-in-turchia-carri-armati-ed-f16-su-ankara_432c117d-f188-423f-9f72-05260b0cc20c.html
Moise
16 luglio 2016 - Fallito colpo di Stato, Turchia nel caos: centinaia di morti, migliaia i feriti e altrettanti militari arrestati.
© Milko Dalla Battista
— franco portinari (@portoscomic) 18 luglio 2016
Tiziano Riverso
Mario Bochicchio
Bagno turco
Pierfrancesco Uva
La grande bufala del turco più pericoloso del mondo ...
Roberto Mangosi
FALSITA' POLITICHESE
Definire il governo turco
"democraticamente eletto"
è stata la peggior balla
che i governi occidentali
potessero concepire.
Roberto Mangosi
The noose Cecigian
Erdogan plans to reintroduce the death penalty: a real suicide for Turkey.
18 Jul 2016
ElleKappa
Nizza emerge dallo stato d’emergenza
mentre Istanbul fa gol (pe)?!
Nadia Redoglia
La strada era chiusa al traffico automobilistico per i fuochi pirotecnici che partivano dalla spiaggia.
La Francia, Corsica compresa, si trovava al momento dei fatti in stato d’emergenza. Dopo gli attentati del 12 Novembre 2015 il governo francese l’ha dichiarato con ben tre decreti in sinergia con il plan rouge (prefettizio). Lo stato di emergenza è misura di governo severissima, ovvero con questo s’instaurano forme di restrizioni eccezionali (possono portare persino alla censura di stampa) in quanto si dichiara ufficialmente lo stato di pericolo imminente. Ne consegue che non solo qualsiasi eccezione deve essere autorizzata e preventivamente intercettata, ma comporta anche l’organizzarsi nei casi in cui OGNI fatto anomalo (compresi l’accidentale e l’incidentale) sia “trattato”, dunque “attrezzato” per scongiurarlo in modo differente da ciò che comporta la sicurezza in stato di ordinaria amministrazione. Vedasi europei ove, perciò, non accadde strage.
Domanda: com’è che il carnefice nizzardo, a bordo del suo enorme autoarticolato frigorifero, è potuto invece (emergere) transitare prima lentamente e poi in accelerazione su quel rettilineo, senza alcun tipo di prevenzione ante?
…
Mentre il globo era pesantemente coinvolto su Nizza, Ankara e Istanbul (location turche più globalmente conosciute) coglievano l’attimo per un colpo di stato. Umani internazionali di buona volontà l’hanno pure seguito in diretta elucubrando speranze e timori…
I fatti oggi dimostrano che Erdogan solo in questo modo gliela poteva fare a mettere a rete (a maggior dimostrazione di presa per il culo mondiale: pure su rete internet da lui censurata) ovvero realizzare il suo obiettivo latente da anni. Stiamo parlando di potenza nucleare Nato che oggi, a tutti gli effetti, in persona del suo presidente, può perciò impunemente dichiarare: ho sconfitto chi mi vuole male, potenzialmente ho diritto di condannare a morte, censurare, eliminare migliaia/milioni di persone che io giudico contro di me. E infatti così sta agendo.
Minchia signor tenente (del potere)…
Attentati e Golpe
Altan
Eventi
Alle ore 22:00 (ora locale) di venerdì 15 luglio 2016, la Jandarma effettua la chiusura di due ponti sul Bosforo con dei carri armati.
Alle ore 22:19, il ministro Binali Yıldırım conferma le voci riguardanti un tentativo di alcuni militari di effettuare un colpo di Stato dopo che alcuni jet ed elicotteri erano stati avvistati a sorvolare, a bassa quota, sia Istanbul che Ankara e dopo aver udito degli spari nei pressi della sede del parlamento turco.
Alle 22:21, l'esercito turco invita la popolazione a rientrare nelle proprie case.
Alle 22:22, viene bloccato qualsiasi accesso ai social network, tra cui Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat, ma non alle Virtual Private Network (VPN) che consentono a chiunque di continuare a postare.
Alle 22:25, i militari irrompono nella sede della rete radiotelevisiva turca TRT ad Istanbul vengono interrotte le trasmissioni televisive. I militari si dichiarano appartenenti ad un "Consiglio di Pace Turco" con l'obiettivo di formare un nuovo governo.
Alle 22:41, i militari bloccano con i carri armati gli accessi all'aeroporto Kemal Ataturk di Istanbul dopo aver disarmato gli agenti di polizia addetti alla sicurezza e, inoltre, viene bloccato l'accesso anche all'aeroporto di Ankara.
Alle 22:43, l'esercito mette in atto alcune sparatorie nei pressi del quartier generale della polizia ad Istanbul.
Alle 22:49, i golpisti riescono ad addentrarsi nel quartier generale dell'esercito turco ad Ankara ed a prendere in ostaggio Hulusi Akar, il capo di stato maggiore delle forze armate turche.
Alle 22:56, i militari autori del colpo di stato si dichiarano pronti a mantenere intatte le relazioni con l'estero e che "lo stato di diritto rimarrà una priorità".[12]
Alle 23:02, i voli in partenza e in arrivo dall'aeroporto di Ataturk vengono cancellati dagli occupanti.
Alle 23:13, la televisione di stato turca diffonde dei comunicati delle forze armate che annunciano l'introduzione del coprifuoco e la proclamazione della legge marziale.
Alle 23:18, i golpisti irrompono nella sede del partito AKP e s'impossessano dell'edificio.
Alle 23:20, i militari provocano un'esplosione nei pressi del Centro di formazione delle forze di sicurezza di Gölbasi, in provincia di Ankara.
Alle 23:24, i militari dichiarano alla TV di stato l'intenzione di creare una nuova costituzione garante della democrazia e della laicità.
Alle 23:35, il presidente Erdoğan si collega da un luogo sconosciuto, attraverso FaceTime, con la CNN Turk per denunciare il tentativo di colpo di Stato dei militari e per incitare il popolo turco a "resistere e scendere in piazza". Anche dalle moschee di tutto il Paese sono partiti incitamenti per combattere contro i golpisti. Durante la notte, numerose persone hanno accolto favorevolmente l'appello del presidente ed hanno organizzato dei movimenti di resistenza nei confronti dei militari. In piazza Taksim, a Istanbul, alcuni civili, dopo essersi scontrati con i militari, sono saliti sui carri armati ed hanno fatto capire agli occupanti che non avrebbero mai sostenuto il rovesciamento del governo di Erdoğan.
Alle ore 04:30, riprendono le trasmissioni televisive delle reti occupate precedentemente dai militari.
Alle 05:30, il governo turco riesce a riprendere il controllo del Paese, mentre Erdoğan ritorna ad Istanbul ed il generale delle forze armate Hulusi Akar viene liberato.
Alle 10:32, viene confermata l'uccisione di 104 presunti golpisti, l'uccisione di 47 poliziotti e la morte di 41 civili (poi diventati 265), i quali sono stati definiti "martiri".
Alle ore 11:50 del 16 luglio 2016, viene confermato il fallimento del colpo di Stato anche se un piccolo gruppo di militari (circa 150) rimane asserragliato nel quartiere generale del comando delle Forze armate ad Ankara per cercare di trattare la propria resa.
Conseguenze
Arresti ed epurazioni governative
Il primo ministro, Binali Yıldırım, ha confermato l'arresto di 2839 soldati di vario grado, di 100 militari uccisi e altri 200 arresi, mentre altri sono stati espulsi dall'esercito. Tra i soldati arrestati vi sono almeno 34 tra ammiragli, generali e colonnelli. Tra gli arrestati vi sono:
Erdal Ozturk, comandante della Terza armata, arrestato per presunta complicità.
Akin Ozturk, ex capo di stato maggiore dell'aeronautica.
Adem Huduti, comandante della Seconda armata.
Avni Angun, vicecomandante della Seconda armata.
Nejat Atilla Demirhan, comandante del dipartimento Mediterraneo e della guarnigione di Mersina, per aver comunicato alla gendarmeria dell'area di sua competenza una presa del potere da parte dell'esercito.
Secondo il governo turco, inoltre, alcuni golpisti hanno tentato la fuga dalla Turchia ed è per questo che si sono intensificate operazioni di polizia lungo le frontiere. Otto ufficiali dell'esercito, invece, sono fuggiti, atterrando con un elicottero in Grecia per richiedere asilo politico. Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, dopo essersi confrontato con il ministro degli esteri greco Nikos Kotzias, ha richiesto ed ottenuto l'estradizione per i golpisti fuggiti.
I 2.745 magistrati rimossi dall'incarico sono stati arrestati e cinque membri del Consiglio superiore dei giudici e dei pubblici ministeri (HSYK) sono stati destituiti per presunti legami con Fethullah Gulen, considerato da Erdoğan come il responsabile principale del fallito golpe. Sono stati arrestati due giudici della Corte costituzionale, Alparslan Altan e Erdal Tercan, e 58 membri del Consiglio di Stato. Per 140 membri della Suprema corte d'appello sono stati emessi dei mandati d'arresto, 11 dei quali già eseguiti.
Tra gli arrestati vi è anche Bakir Ercan Van, il capo della base militare di Incirlik, accusato di complicità. Secondo il governo turco, infatti, la base sarebbe stata utilizzata per rifornire uno dei caccia utilizzato dai golpisti.
Inoltre, Umit Dundar è stato nominato nuovo capo di stato maggiore per sostituire Hulusi Akar.
Perdite
104 militari uccisi e 2839 arresti
2 UH-60 abbattuti
114 militari uccisi (41 poliziotti e 2 soldati)
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