martedì 21 ottobre 2014

Cinegiornale Cgil: Renzi e il notiziario in stile fascista


Per vedere il video cliccare sulla freccia rossa qui sotto!


Cinegiornale Cgil: Renzi e il notiziario in stile fascista

Un telegiornale parodia dei notiziari di epoca fascista dal titolo ''l'Italia cambia verso'' che ha come protagonista il premier Matteo Renzi e il suo Jobs act.
 Il video, che spiega in modo satirico la riforma del lavoro del governo, è stato realizzato da Radio Articolo 1 in vista della manifestazione nazionale del prossimo 25 ottobre, prodotto da Vertigo con i testi di Paolo Hendel e Marco vicari. Dello slogan di Steve Jobs 'siate affamati, siate folli' resta solo il 'siate affamati'. Infine l'annuncio di un nuovo rapporto di lavoro: "Da oggi niente licenziamenti a sorpresa grazie all'innovativa formula del contratto 'flash back': ti assumo oggi ma ti ho già licenziato ieri, tiè"

lunedì 20 ottobre 2014

Bonus ovuli nella Silicon Valley


di Fulvio Fontana


Ovulo lì, cartello ulula…

Anni 70/80: mi sposai sui 20 anni, ma scelsi di diventare madre a 30. La nascita di mia figlia fu per me la “cosa” nella mia vita più bella e straordinaria.  Oggi per una madre avere il primo figlio a 30 anni è norma. Negli anni 70/80 la donna (potenzialmente madre) di 30 anni, anche se ancora lottando molto più dell’uomo potenzialmente padre, poteva naturalmente armonizzare il suo -se desiderato- bisogno d’essere madre con il suo -se desiderato- bisogno di “carriera” sociale.
Oggi nel primo ventennio dei 2000 le è praticamente impossibile, impedito, vietato. La trentenne di quest’epoca vaga tra le porte bloccate della provvisorietà, si sbatte nei labirinti dell’incertezza, è costretta a inserirsi nel sistema (altrimenti detto cartello) know-how:  dunque deve saper fare e saper essere. Sapere?! E il suo essere e basta, per naturale DNA, lo buttiamo nel cesso?!
A 40 anni la donna d’oggi è la trentenne del mio ieri, ma è il suo apparato riproduttivo che sta ancora fermo a quella natura dell’essere più che del sapere. Lui s’è bloccato “ai tempi andati”, ovvero:  a 40 anni produce assai meno ovuli che a 30 e da lì a circa 10 anni li finisce proprio (cfr menopausa)  E’ perciò naturale (termine che oggi pare esser diventato turpiloquio) che le quarantenni trovino più difficoltà delle 20/30enni a “innestare” il primo figlio.
Stando così le cose mi sento, a differenza dei soloni sociologi che li trattano come Frankenstein Junior new generation, d’abbracciare i padroni  Facebooke Apple.  ‘Sti qua offrono alle loro dipendenti (mica solo alle femmine top manager, ma proprio a tutte) la possibilità a gratis di congelare i loro ovuli nel fresco della loro potenzialità.  (NB: in proprio costerebbe un patrimonio).   Per quanto crudo e impattante possa sembrare questo “tecnico supporto” al momento i due planetari signori indiscussi del virtuale sono i soli a dimostrare una qual sensibilità non ipocrita verso tutte le donne che vogliono semplicemente essere madri, ma che sostanzialmente oggi sono costrette a rinunciarvi fin dal concepimento dell’idea. Senza il congelamento degli ovuli potrebbero essere costrette a rinunciarvi del tutto e per sempre.
Se proprio-proprio vogliamo indagar su mostri (junior o senior che siano) non è su questi che dobbiamo lavorare, ma su quelli che li hanno preceduti…
16 ottobre 2014



Eggs Benefit 
 By John Darkow, Columbia Daily Tribune, Missouri - 10/17/2014



Ovulo in carriera
MASSIMO GRAMELLINI
La notizia: una donna giovane che, lavorando in Apple o in Facebook, non avesse intenzione di interrompere l’arrampicata professionale con i prodromi e i postumi di una gravidanza potrà congelare gli ovuli a spese dell’azienda. La prima sensazione: ammirata, in linea con l’immagine di progresso che quei marchi sapientemente diffondono. Il consiglio: diffidare della prima sensazione.

Dietro lo specchio per tordi della pubblicità, Apple e Facebook sono imprese con una visione totalitaristica del lavoro. Mi sentirei di escludere che ai loro giovani ma già scafatissimi manager interessi il risvolto umano delle dipendenti, tranne forse delle più brave, ma solo perché temono di vederle passare alla concorrenza. Quella che viene sbandierata come un’opportunità è una forma sottile di condizionamento. Per una lavoratrice sarà ancora più difficile compiere la scelta della maternità, in presenza di un’alternativa offerta dall’azienda e di colleghe che ne usufruiranno allo scopo di sorpassare le altre. Come tante innovazioni spacciate per ampliamento delle libertà, anche questa rischia di ampliare solo la competizione: non quella - benedetta - che si basa sul merito, ma quella fondata sulla compressione dei diritti naturali. Non stupisce che due aziende che dell’insinuarsi nelle vite altrui hanno fatto la loro ragione sociale cerchino di insinuarsi in quella delle loro dipendenti. L’unica magra consolazione è che non riusciranno a farlo con le nostre: in Italia le donne giovani rinunciano a diventare madri non perché hanno troppo lavoro, ma perché non riescono a trovarne uno.

venerdì 17 ottobre 2014

Nobel per la pace 2014 a Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi

 

«Hanno combattuto contro l’oppressione dei bambini e per il diritto all’istruzione»
Nobelprize.org

Il Nobel per la pace a  Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi , i paladini dei bambini
Il riconoscimento alla giovane attivista sopravvissuta a un attentato dei talebani e all’eroe indiano della lotta contro i baby schiavi.

Le vignette:

L'alluvione di Parma

Pizzarotti e l'alluvione
di Tiziano Riverso



Si cerca di tornare alla normalità a Parma dopo l’alluvione di lunedì 13 Ottobre ma diverse zone risultano ancora prive di corrente, della linea telefonica o di acqua potabile.
A quattro giorni dall’alluvione che ha sconvolto la città di Parma, proseguono incessantemente le operazioni per cercare di riportare i quartieri più colpiti da acqua e fango alla normalità. A provocarla l’esondazione del torrente Baganza, le cui acque hanno in pochi minuti raggiunto diverse strade di Parma portando con se tonnellate di fango che ha invaso abitazioni, box, cantine e coperto automobili.
 Evacuati l’ospedale delle Piccole figlie e la casa protetta Villa Parma. Ingentissimi i danni.


RACCOLTA FONDI - "Parma e la sua provincia si sono ritrovate in un incubo. Lavato il fango, resterà il grave danno economico per tanti, soprattutto per chi viveva già in una situazione di precarietà. In questa circostanza, MUNUS onlus, Comitato per la Fondazione di Comunità di Parma, risponde alle richieste di tanti soggetti del territorio per la costituzione di un fondo dedicato alle persone colpite dall'alluvione, in città ma anche nei comuni della provincia". Lo rende noto Fortum Solidarietà.

Appelli, raccolte fondi e finanziamenti

lunedì 13 ottobre 2014

Uber e l'Europa

 Membro della giuria 2014 a Ferrara per il  concorso ad "Una vignetta per l'Europa" del festival dell'Internazionale è stato Gianfranco Uber, come il vincitore del concorso 2013.
Uber non si è accontentato di premiare i concorrenti, ma ha voluto anche partecipare fuori concorso alla manifestazione.
Gianfranco disegna l'Europa facendo riferimento al mito greco di Europa (principessa così bella che Zeus tentò di sedurla con le sembianze di un toro bianco).

UNA VIGNETTA PER L'EUROPA - LO STAGNO
Questa la mia vignetta per l'edizione 2014 del concorso "Una vignetta per l'Europa".
Come vincitore della precedente edizione ero nella giuria e quindi l'ho presentata fuori concorso anche perchè non mi piace vincere facile.
Il tema del dibattito di quest'anno era "chi comanda in Europa ?" al quale ho tentato di dare una risposta con un piccolo video artigianale visibile qui
 Gianfranco Uber
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Gianfranco Uber è un vignettista italiano. Ha lavorato per anni nel settore dell’informatica bancaria, per poi dedicarsi al disegno satirico e umoristico. Collabora con il sito di umorismo e satira internazionale Cartoonmovement.
Il blog di Gianfranco Uber
• Su Twitter: @gfuber
Gianfranco Uber is an Italian cartoonist. He contributes to the humorist and satiric website Cartoonmovement
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venerdì 10 ottobre 2014

Rottama Italia: 16 autori e 13 vignette

Cari amici,
vi invio un testo che Carlin Petrini ha scritto per "Rottama Italia", un insieme di testi e vignette curato da Tomaso Montanari e da me comprendente molti contributi scritti e disegnati sul tema del decreto Sblocca Italia formulato dal governo Renzi. Vi invierò al più presto le indicazioni per potere scaricare il tutto. Intanto spero vi faccia piacere questa anticipazione che fra l'altro è lo scritto di chiusura dell'intero pamphlet.
Credo che questo di Carlin sia un contributo davvero interessante non solo per noi legati alle problematiche di Slow Food e di Terra Madre, ma per tutti quelli che hanno a cuore il futuro della nostra Italia. Personalmente lo sottoscrivo parola per parola, compreso anche l'accorato appello a Renzi con cui si chiude lo scritto. Un appello che ricorda a Matteo le tante promesse e dichiarazioni fatte al momento delle primarie con Bersani e che ora sembrano del tutto dimenticate.
Sperando anche di strapparvi un sorriso vi allego la vignetta fatta per Left di sabato prossimo.
Ciao,
Sergio



Rottama Italia 
Sedici grandi "firme" prendono posizione sul decreto "Sblocca-Italia", che -nel tentativo di "rilanciare" l'economia italiana- rischia di essere un pesante contributo alla devastazione del paesaggio, e un regalo alle lobby.
Un libro -corredato da 13 vignette dei più graffianti autori satirici italiani- disponibile gratuitamente in formato pdf, affinché -mentre il decreto viene discusso in Aula-, si apra il dibattito nel Paese e lo Sblocca-Italia (che in realtà è un "Rottama-Italia") si possa fermare

giovedì 9 ottobre 2014

3, 4, 5, ..., 8 ottobre purtroppo ogni giorno

3 ottobre 2013
               un anno è passato 
                              ma ogni giorno ancora...


Marilena Nardi ricorda il 3 ottobre 2013
Barricate - l'informazione in movimento, N. 7

Il loro giorno
3 ottobre 2013. Trecentosessantotto persone. Vicine, vicinissime a Lampedusa.
E mentre si ricordava la vergognaaltri naufragi, altri omicidi.
Mauro Biani

mercoledì 8 ottobre 2014

Tavecchio sospeso per sei mesi dalla UEFA

Semestre Europeo
Tavecchio
di PORTOS / Franco Portinari


07 ottobre 2014 - Milano
La Uefa ha sospeso il presidente della Federazione Italiana Giuoco calcio Carlo Tavecchio per 6 mesi per i commenti discriminatori, il famoso discorso sul fantomatico "Optì Poba". La decisione è arrivata per le frasi pronunciate durante la presentazione della sua candidatura in FIGC, lo scorso luglio. Tavecchio non potrà partecipare per 6 mesi a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso a marzo 2015. Resta però, da quel che fa sapere la Figc, la "rappresentatività internazionale" del presidente federale, anche per le gare degli azzurri dei prossimi mesi.
Tavecchio squalificato

"Le sentenze non si commentano, si rispettano, ma non cambia nulla riguardo alla mia posizione in Figc" ha detto Tavecchio. L'Uefa non poteva non intervenire, viste anche tutte le iniziative prese in questi anni sul tema della discriminazione razziale, ma la sospensione per Tavecchio riguarderebbe quindi solo la partecipazione agli organismi interni della Uefa, come le commissioni, di cui peraltro al momento non faceva parte. Una macchia, dunque, e una sanzione: ma che non comprometterebbe il suo ruolo di presidente federale. [...]

... e chi lo schioda da quella poltrona?

martedì 7 ottobre 2014

Internazionale Festival - Concorso Una vignetta per l'Europa 2014: I Vincitori

Ecco i vincitori del concorso per la migliore vignetta dell’anno sull’Europa, scelti da una giuria e dal voto del pubblico.

La premiazione è avvenuta a Ferrara durante il festival di Internazionale 2014.



Primo Premio


Marco Tonus, Il Momento, giugno 2014



Secondo Posto


Walter Leoni, Libero, 22 giugno 2014


Terzo Premio


Marco de Angelis, Buduàr, giugno 2014



Premio speciale del pubblico


Simone Sbragi/Serkan, informarezzo.com, 8 giugno 2014



Premio speciale della giuria


Cecigian, Avvenire, 22 marzo 2014


Fonte
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Marco Tonus, a destra, vincitore del concorso “Una vignetta per l’Europa” riceve il premio da  Gianfranco Uber, vincitore dell'edizione 2013. (Cinzia Domizi)
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Ritratto di Ruggero Savinio

 Il 31agosto  su la Repubblica un grande ritratto di Riccardo Mannelli
e l'intervista di Antonio Gnoli
a Ruggero Savinio




Ruggero Savinio: Io, "figlio di" e "nipote di" ho ereditato 
le loro ossessioni

Il padre era Alberto, lo zio Giorgio de Chirico. Nonostante questo peso ha deciso di seguire 
la stessa strada. Tra ricordi di Parigi e di amici perduti, racconta "la stagione dei superuomini", 
ormai finita
di ANTONIO GNOLI
La verità ha sempre qualcosa di impassibile. Un po' come la grande arte. Dove mi trovo, 
nell'ampia casa di Ruggero Savinio, in un quartiere popolare di Roma (non distante da piazza 
 Vittorio) penso, istintivamente, che ci voglia molto coraggio ad affrontare la verità di un passato familiare segnato dalla presenza di due geni. Due fratelli che hanno a loro modo segnato una 
parte non trascurabile del Novecento europeo: Andrea e Giorgio De Chirico.

Per distinguersi Andrea prese il nome di Alberto Savinio: "Non si sa bene come nacque Savinio. 
Ho conservato il cognome per una continuità con mio padre e con le sue storie", dice

lunedì 6 ottobre 2014

DISABILLKILL - Il libro di Pietro Vanessi e Tullio Boi



Si può ridere sulla disabilità?
E fino a che punto ci si può spingere?


Disabile è una parola che esprime un sacco di cose ma porta con sé anche una montagna di pregiudizi, di luoghi comuni e di domande che uno abile difficilmente si pone. Ma poi, chi è davvero disabile e chi no?




"Se tutti potessero volare, anche Bolt si sentirebbe un disabile".
Alex Zanardi




PRENOTA ORA il libro senza anticipare un centesimo!
Lo pagherai a metà novembre, DOPO la chiusura di questa raccolta fondi!

Il libro DISABILLKILL
uscirà infatti a fine novembre!

Un progetto di Pietro Vanessi e Tullio Boi con i contributi di:

Allegra, Biani, Bertelli, Bozzetto, Campagna, Careddu, Castagna, Corvi, Darix, Frago, Gava, Gianfalco, Laurenzi, Lupini, Mangosi, Magnasciutti, Maramotti, Nardi, Passepartout, Rasori, Romaniello, Sam, Scalia, Sommacal, Stivali, Tauro, Totaro, Trucco, Uber, Uva e Vincino... 

presentazione di Alex Zanardi

e  prefazione illustrata di Sergio Staino.


Un Progetto che diventerà anche una mostra itinerante, per riflettere, discutere e ...sorridere sulla disabilità.

Una sorta di "piccolo dizionario" dalla A alla Z per affrontare e parlare di argomenti cari al mondo della disabilità, affrontati da punti di vista inusuali e originali.

Gran parte del ricavato servirà a finanziare un progetto culturale a favore della disabilità, presso un'associazione autorevole in via di definizione.

Il libro sarà venduto in offerta a 10 € (+ 2 € di spese di spedizione) fino al 9 novembre.

Poi il prezzo potrebbe subire un aumento...


Dati tecnici:
F.to: 10 x 15 cm
Copertina: Plastificata 300 gr a 4 colori
Interno: Pagina 130 gr a 4 colori
Pagine: 100
Prezzo: 10 € 

PRENOTALO subito: https://www.produzionidalbasso.com/project/disabill-kill/

sabato 4 ottobre 2014

182 licenziamenti al teatro dell'Opera di Roma

Esternalizzazione dell'Opera di Roma
vignetta di Tiziano Riverso



Il primo trombone
massimo gramellini

L’unico capolavoro da sempre in cartellone all’Opera di Roma è l’ottusità di certi sindacati. Pur di difendere privilegi di casta, il partito del demerito è riuscito a fare perdere il posto a duecento orchestrali e coristi. L’Opera è l’Alitalia dei teatri: ha costi da Metropolitan e produttività da banda di paese (con molte scuse alle bande di paese). Appena il piatto ha cominciato a piangere, ci si è trovati a scegliere tra l’aumento dei concerti e la riduzione degli stipendi. Ma i burocrati dello spartito hanno optato per una terza soluzione: ridurre i concerti, lasciando inalterati gli stipendi. E poi si chiedono perché Muti è scappato ululando. Perlomeno non hanno preteso l’aumento, anche se si vocifera di un braccio di ferro con l’amministrazione del teatro sulla diaria giornaliera per le trasferte: 190 euro tra pranzo e cena. I contabili volevano ridurlo a 160, appena sufficienti per un pieno di champagne, ma la proposta è stata respinta come un attentato alla cultura.



Saputo dei licenziamenti, un sindacalista che per ironia della vita occupa lo scranno di primo trombone ha intonato la solita romanza del complotto contro l’arte, confondendo la sacralità di quest’ultima con le bizze da divo di chi talvolta impugna il suo strumento come una pratica d’ufficio da sbrigare con il minore dispendio possibile di energie. Ora i martiri del posto comodo hanno due possibilità. Pretendere da qualche giudice compiacente la restaurazione di un mondo che non tornerà. Oppure fondare una cooperativa e mettersi a lavorare il doppio. Come succede nei teatri di mezza Europa. In giro ci sono troppi diritti da difendere per potersi ancora occupare dei capricci.


 
Opera Lirica
Natangelo
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Giovedì 2 ottobre il consiglio di amministrazione del Teatro dell’Opera di Roma - che è presieduto dal sindaco di Roma Ignazio Marino – ha approvato una procedura per fare in modo che orchestra e coro siano gestiti con un servizio esterno (esternalizzazione) e l’avvio della conseguente procedura di licenziamento collettivo. La decisione è arrivata dopo mesi di crisi, dissidi, accuse interne e scioperi. Lo scorso 14 settembre, inoltre, Riccardo Muti aveva annunciato la sua rinuncia a dirigere l’Aida e gli altri appuntamenti previsti per la stagione. Muti era stato nominato Direttore Onorario a vita nel 2011.
Il licenziamento riguarderà 182 persone. La procedura prevede dei giorni per le trattative sindacali e altri giorni per la trattativa nei tavoli istituzionali (dura al massimo 75 giorni). Poi si procederà al licenziamento effettivo: nei prossimi tre mesi tutti i dipendenti manterranno posto e stipendio. L’idea è di trovare un soggetto esterno che si faccia carico di gestire i servizi di orchestra e coro. I risparmi conseguenti al licenziamento saranno di circa 3,4 milioni di euro.
(continua)

venerdì 3 ottobre 2014

Andrea Pecchia in mostra a Berlino

"ANDREAM" - vernissage

AKA
Pflügerstrasse 6 - 12047 BERLIN



ANDREAM 4 october - 9 november 2014 - AKA Berlin

Andream is a permanent dream drawn on our Social Body.
A permanent tattoo overcoming any physical border through dream, art and vision.
Being a visionary tattooist and painter, like a contemporary William Blake, Andrea Pecchia's imagery displays multiple meaning and perspective. His aim to frame a new sense of the world is built up through vision and di-vision, through crushing language and brilliant colours.
Tools become icons. Figures become symbols.
Ordinary objects are renewed and filled up with new sense and meaning.
A music staff, sales receipts, stamps, envelopes. Everyday stuff is turned into a fabulous material ready to be painted, worn-out daily “canvas” to be rewritten and drawn.
“Leg-end” is a broken heart, torn out by a lady's leg flowing into passion, reflected by a shining sword. A train ticket is turned into an artistic tweet. A magical stair hides a music staff climbed by a singing cock.
Daily objects change into sublime pieces of work and fantasy. Everyday “bodies” become multiple means of expression of an endless sense.
Andrea Pecchia rewrites reality out of the ordinary, making it unique, touching, emotional.
His artistic intention shows overflowing, colourful vibrations, marking a permanent search for life.
Andream is a symbolic journey, a dream of colour and word through daily light and night obsessions. Tattoes are the expression of such a journey, a living reflection of life. The strong author's intuition guides his “traveller” into the light and shade of nature, gathering the two human brain hemispheres into mutual correspondence. The close relationship between logical reason and dreamlike vision is translated into a unique colourful fusion of image and word showing the complexity of human soul.
Intuition is the special key for Andrea Pecchia to explore the human soul and express the art of living.
Pecchia carves a new path in painting permanent emotion on body and soul. Bodies are means of an endless “transport”, moving through different languages and codes, making each moment unique and permanent.
Andream is a soul journey through a dreaming reality of symbols. An awaking journey for all human conscience: Nessun dorma!

Giammarco Spineo

Da sabato 4 ottobre al 9 ottobre Andrea Pecchia espone a Berlino per Aka.
Molto bello il manifesto del vernissage dove l'artista rivisita la Porta di Brandeburgo, simbolo di Berlino e della passata separazione delle due Germanie, sostituendo alle colonne delle briose gambe di donna.


Alcune delle tante opere dell'artista romano:


...all roads lead to AKA!




BY-CICLES


Autunno 2014 - Parigi




Nessun dorma










Cappuccetto rosso (Wolf is death)


ANDREAM
Andrea Pecchia - Portrait




Andrea PECCHIA 1972
Nasce a Roma (Italia) il 26 giugno 1972. Si interessa con passione di tutto quanto concerne la comunicazione visiva, e nel 1989 consegue la maturità artistica; nel 1992 porta a termine il corso di scenografia presso il teatro dell'Opera di Roma e nel 1995 si laurea in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti.
Si occupa di creatività, dipinge ed espone cartoon e disegni satirici, ricevendo segnalazioni premi e riconoscimenti.
Gli piace divertirsi con l'immaginario, e scrive storie per ragazzi.


l'evento su Facebook
www.andreapecchia.com
giottotattoo@gmail.com
 http://akaberlin.com/

mercoledì 1 ottobre 2014

Risultati Concorso: "Non ci resta che ridere" a Pergine Valsugana (TN)

Assegnati i premi del concorso nazionale di vignette, illustrazioni e disegni dedicato a Massimo Troisi.

La giuria di professionisti incaricata di assegnare i premi del Troisi Festival
si è riunita e ha decretato vincitore

Paride Puglia, artista emiliano

che vince un weekend in Trentino;

segnalati Moreno Chistè, Luciano Caratto e Lamberto Tommasini.


Paride Puglia (Vincitore a "Non ci resta che ridere"- Pergine Valsugana )


Chistè Moreno (Menzione d'Onore a "Non ci resta che ridere"- Pergine Valsugana )

Luciano Caratto (Menzione d'Onore a "Non ci resta che ridere"- Pergine Valsugana )



Tomas (Menzione d'Onore a "Non ci resta che ridere"- Pergine Valsugana )




Visto il successo riscosso dalla mostra sia durante che dopo la manifestazione i disegni verranno inseriti in una esposizione più ampia dedicata a Troisi a Pompei per l'intero 2014, gestita da Alfredo Cozzolino, amico del famoso attore.
 
Qui le opere in gara 
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Troisi


SEGRETERIA DEL FESTIVAL
Loc. Fratte 49 Pergine Valsugana tel. 0461/534912 
www.noncirestacheridere.net 

lunedì 29 settembre 2014

Buduàr 18

Un premio a BUDUÀR. Che viva BUDUÀR.

E così Buduàr ha vinto il premio Pino Zac a Forte dei Marmi.
[...]
Ho scritto "che viva Buduàr" perchè spero sinceramente che il nostro progetto possa continuare ad andare avanti e possa essere conosciuto sempre più raggiungendo anche i ragazzi più giovani. L'umorismo è passione e piacere, ma è anche vita, da godere con un sorriso.
(dall'Editoriale di Buduàr n.18 di Dino Aloi)




ATTENZIONE. ABBIAMO RISCONTRATO PROBLEMI DI VISUALIZZAZIONE CON CHROME. NON DIPENDONO DA NOI, MA DAL BROWSER.
PER LEGGERE SENZA PROBLEMI BUDUAR UTILIZZATE FIREFOX O SAFARI.

COPERTINA DI LIDO CONTEMORI
Un numero leggermente autocelebrativo con un lungo servizio sul Premio satira Politica di Forte dei Marmi, ma anche un numero particolarmente ricco di sorrisi e di storia. Il resoconto della giornata a Le Piastre per il Premio della Bugia, un ricordo dell'amico Paolo del Vaglio, il punto sul Cabaret stilato con dovizia di particolari da Emilio Isca, una finestra sull'animazione e molto altro in più di 100 pagine di qualità garantita.
In questo numero:
Dino Aloi, Giada Aloi, Mirko Amadeo, Pietro Ardito, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Carlo Baffi, Emanuele Begliomini, Antonio Botter, Graziano Braschi, Franco Bruna, Berlinghero Buonarroti, Gian Paolo Caprettini, Luciano Caratto, Athos Careghi, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavallo, Davide Ceccon, Gianni Chiostri,Lido Contemori, Lele Corvi, Milko Dalla Battista, Vincenzo D’Agostino, Marco De Angelis, Paolo Della Bella, Paolo del Vaglio, Umberto Domina, Antonio Ghirelli, Guido Giordano, Firuz Kutal, Emilio Isca, Gianlorenzo Ingrami, Sergio Ippoliti, Benito Jacovitti, Enzo Lunari, Boris Makaresko, Ro Marcenaro, Fabio Magnasciutti, Melanton, Claudio Mellana, Giulio Mellana, Marco A. Morini, Marco Novarino, Angelo Olivieri, Andrea Pecchia, Omar Perez, Danilo Paparelli, Passepartout, Alessandro Prevosto, Federico Ricciardi, Umberto Romaniello, Robert Rousso, Giuliano Rossetti, Ugo Sajini, Francois San Millan, Doriano Solinas, Carlo Squillante, Sergio Staino, Achille Superbi, Lucio Trojano, Pietro Vanessi, Fabrizio Zubani.
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