martedì 25 marzo 2014

Divieto di twitter in Turchia


Erdogan tenta di contrastare il dissenso proibendo l'accesso ai Social Network ma la sua fine politica sembrea ormai segnata.
(vignetta pubblicata nel giugno del 2013 su  CARTOONMOVEMENT )

L’oscuramento di twitter si rivela un boomerang globale per il premier turco Erdogan. Il web è stato invaso dall’hashtag #TwitterisblockedinTurkey e dalle spiegazioni di esperti informatici su come aggirare il divieto di cinguettare imposto ad Ankara.
L’onda della protesta è stata immediatamente cavalcata anche dall’opposizione.
“Il divieto sarà tolto presto, non importa se lo vogliono o no. L’immagine della Turchia è rovinata. Tutti i Paesi civili del mondo hanno criticato la Turchia per questo divieto” ha affermato Levent Gok, deputato del Partito popolare repubblicano.
Da quando è stato imposto il bavaglio, in realtà in Turchia si twitta molto più di prima. Il tentativo di Erdogan di arginare la diffusione delle intercettazioni sullo scandalo corruzione che lo vede coinvolto, in vista delle amministrative del 30 marzo, si sono infranti contro la forza del web.



ne yaparsan yap..
o kuşlar yine uçacak..
ne kadar engellesen de..
doğrular toplumla buluşacak!!!.
...
Erdogan Karayel





TWITTER BLOCKED IN TURKEY after PM Erdogan vow’s to eradicate!!
by erdogan karayel



Censur i Turkiet
Jan-Erik Ander



Turkey: Erdogan's censorship
Paolo Lombardi
. 08 Mar 2014




Erdogan's Fear
Brandan Reynolds
Turkish PM has blocked Twitter after allegations of corruption were posted on the site. But thousands of people have found ways to skirt the restrictions, and sharing instructions on how to do so. 21 Mar 2014


Hunter
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 3/21/2014




Erdogan vs Twitter
Portos


Erdogan blocks Twitter
 By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 3/21/2014



twitter yok!
Sofia Mamalinga
Tayyip Erdogan forbids twitter in Turkey 21 Mar 2014







The Tweater
Cecigian
The dish of the day in Turkey 21 Mar 2014




Erdogan turns off Twitter
By Emad Hajjaj, Jordan - 3/22/2014



Web runner
Tomas
Erdogan's attempt to block Twitter in Turkey proved to be quite impossible. After he threatened to limit the social media, the number of Twitter users has doubled. 23 Mar 2014


The bird must die!



Carlos Latuff


Hurriyet Daily News @HDNER
No drop in number of tweets despite ban, becomes TT
 http://bit.ly/1r42Kdd 






Animation: Turkey’s Twitter via
Ann Telnaes

You've been quoted in my story "" http://t.co/WWGWnJqtER


 Turkey twitter
Riber 


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Nota:



IL VIZIETTO DEI PREMIER
Da tempo c'era più che un sospetto di corruzione del Premier turco Erdogan ma la pubblicazione delle telefonate con il figlio Bilal sul come far "sparire" milioni di Euro ha fatto esplodere il caso con il crollo della Lira turca e della Borsa.
Troppo spesso dietro le roboanti promesse di riforme ideali e progressiste dei Leaders si nascondono squallidi casi di furto con destrezza.
(votabile su CARTOONMOVEMENT) 01/03/2014



 
Loop for Erdogan
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 12/26/2013


Erdogan on a tottering thron
 By Riber Hansson, Sydsvenskan - 12/26/2013


Ultima ora :
Oggi 27 Marzo
Turchia, Erdogan “spegne” YouTube
Dopo Twitter il governo colpisce la piattaforma di video.Il premier accusa
i social network di essere strumento di un complotto contro il suo esecutivo






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LinKs:
Il web protesta per Twitter bloccato in Turchia, in tanti aggirano il divieto

No drop in number of tweets despite ban, #TwitterisblockedinTurkey becomes TT

lunedì 24 marzo 2014

Ciao Rocco Grieco!


Ciao Rocco!
Insieme condividevamo le pagine di Inserto Satirico e da allora è stato mio compagno di viaggio in tantissime altre avventure. A Rocco Grieco de V'rnall va il mio ultimo saluto. Ciao.
Umberto Romaniello

Ma che tristezza scoprire col disegno di Umberto dalle pagine di Inserto Satirico dove ti ho conosciuto che te ne sei andato! 
Ciao Rocco, amico gentile.
 La nostra amicizia è nata tanto tempo fa, quando ho stravolto la tua vignetta


sorridi Fany diceva ... ed invece ora piango...


Sul tuo sito così ti definivi
 " Sono figlio della terra e del cielo stellato "
- Lucano, di Bernalda 
che le stelle ti accolgano e la terra ti sia lieve.
ti saluto con i versi di Alda...



Che la terra ti sia finalmente lieve

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
(Alda Merini, Terra d’Amore, 2003)


Mi, ci mancherai...
un grande abbraccio ai tuoi familiari 

Fany




Alcuni dei tuoi disegni:

 Grieco 12/08/09




 

C'ERA UNA VOLTA L'ACQUA
Rocco Grieco - Coriandoli.It



'Giorgio Napolitano' di Rocco Grieco



" IL MURO "

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiv0SR-lBCnNeH3PHA_5vigTnRsZMoBh89chNensv9-LCLEx9RtQ8DE62xbOpWy4XpH4mfzSDZnwhsy_pg-zWTfJrZPiyStofTxGeGdHCn7I5N5I9hUG1x28nfAhUGyPLlgkWWaplTOQEs/s400/1304_09_aldamerini_W.jpg

CIAO ALDA

http://www.coriandoli.it/





Tommy





  www.coriandoli.it


Da un'intervista di Lucanianet a Rocco Grieco
La vignetta più riuscita?
Quelli che parlano bene e con la puzza sotto il naso usano dire che  l'opera più riuscita è l'ultima. Io invece ne preferisco più d'una e, purtroppo, sono quelle che mi prendono totalmente, quelle che parlano di fatti tragici, che parlano della morte. Vedi quella in occasione dei fatti di Londra, scelta da www.segnalidifumo.it come la migliore della settimana oppure quella disegnata in occasione della morte di Papa Giovanni Paolo II scelta a simbolo da siti di cartoons di importanza internazionale come FanoFunny e Iran Cartoon.

Gli ingredienti per renderla efficace?
Tanto amore, sempre?


 - Rocco Grieco ha vinto il nono round con una vignetta sul presidente Giorgio Napolitano. E' lucano di Bernalda (Matera). Dice di sè: "Illustratore, vignettista e... nonnissimo di Giulia e Alberto". Vive  a Fano (Pesaro) ed è un ex tecnico Eni, settore gasdotti: “Praticamente, un lavoro del tubo...". Autodidatta, disegna da sempre, a zonzo tra i siti web dal 2003. Ha fatto due mostre e vinto il primo premio del concorso “Un sorriso attraversa la città" (2005 a Napoli) e il primo premio del Concorso “Vigne e Vignette“ del 2009. Ha collaborato con 'Il Secolo XIX' e 'Il Quotidiano della Satira'.
Vincino

Sulla lapide di un vignettista, non troverai scritto:
"Nato il... , Morto il... "
Sulla lapide di un vignettista, troverai sempre scritto:
"Ha iniziato a disegnare il... e non ha mai smesso!"

Ciao, Rocco!
Ignazio Piscitelli

domenica 23 marzo 2014

L'EGO di Renzi e la similitudine con Silvio


L'EGO
di fabiomagnasciutti




La sinistra diventa pop
13/03/2014
Anche ieri la mia parte snob ha provato a resistere al dolce stil novo del monello di Firenze. Ha sorriso schifiltosa alla vista dei cartelloni, una via di mezzo tra una pubblicità Esselunga e il catalogo Postalmarket, con cui la giovane marmotta di Palazzo Chigi andava annunciando le offerte speciali del governo.

Ha scosso imbarazzata la testa davanti ai suoi giochi di parole - la svolta buona, usiamo i fondi per non toccare il fondo - che costringeranno l’imitazione di Crozza a ritirarsi per concorrenza sleale. Si è addirittura ribaltata sulla scrivania ascoltando il premier del suo Paese arringare i cronisti con un tono che ricordava le televendite col risucchio di Roberto «Baffo» da Crema, ma più che altro gli interventi del Comitato nei giochi a premi di Magalli.

Le auto blu all’asta, la foto di un carrello della spesa al posto dei diagrammi soporiferi di Monti e la strepitosa, surreale lista dei provvedimenti di cui «non» avrebbe parlato. Stentava a credere, la mia parte snob, che l’autore di quello show del mercoledì sera fosse l’ultimo erede della tradizione socialista: da Matteotti a Matteo, titolerebbe lui.

Al confronto, il contratto con gli italiani di Berlusconi mi è volteggiato nella memoria come una scrivania piena di polvere risalente all’età di De Gasperi.

Ma, al pari di tutti, anch’io custodisco una parte più semplice, che dopo tanti sospiri e lacrime desidera illudersi che questa sia davvero la volta, pardon, la svolta buona. Ed è a questa parte semplice che si rivolgeva ieri quel diavolaccio di un fiorentino. A differenza dei suoi recenti predecessori, se ne infischiava dei politici, dei mercati e dei giornalisti. Parlava direttamente agli elettori. E con un linguaggio smaccatamente di destra diceva cose abbastanza di sinistra. Anzi, le cose più di sinistra che abbia mai detto in Italia un premier di sinistra: più soldi in busta paga ai poveri, più tasse sulle rendite finanziarie. E le diceva mettendo nella voce un ardore così diverso dall’umore medio dell’italiano medio che di questi tempi, quando non urla, riesce soltanto a mugugnare.

Renzi vendeva sogni come Berlusconi, eppure persino la mia parte snob deve riconoscere che non era Berlusconi. Altrettanto furbo, ma molto più politico. Se l’antico Silvio si lamentava che il presidente del Consiglio non potesse decidere nulla, l’imberbe Matteo emanava bullismo rassicurante da tutti i nei. E i suoi sogni, dopo lungo peregrinare, atterravano finalmente su una realtà fatta di cifre e di date. A tarda sera le due parti di me stesso hanno trovato l’accordo su un punto inequivocabile: dopo vent’anni di politica al servizio della pubblicità, con questo tipetto che promette o minaccia di durare altrettanto è la pubblicità a essersi messa al servizio della politica.
Gramellini





Renzi PSE
Portos

 un uomo di mondo, sa...
Riccardo Mannelli


Gianfranco Uber


C'era una svolta
La conferenza stampa di Renzi con slide (diapositive).
Mauro Biani



Il piano economico
Natangelo


La canzoncina di Renzi
Natangelo


CeciGian



Nico Pillinini


di Tiziano Riverso



La vignetta di Giannelli


La vignetta di Giannelli


SCHIZORENZI!
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L’Editoriale a Fumetti di oggi è visionabile anche sul mio Spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/12519400704/
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…e sulla rubrica “MoisEditoriali” di afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2014/02/14/schizorenzite-perniciosa/
Moise


INQUIETANTI ANALOGIE..........
Pietro Vanessi (PV)


Il metodo Renzi

Vukic 




Matrioska - dal Vernacoliere di Febbraio.
Romaniello
IFIORIBLU: evolution man
http://www.ifioriblu.it/marzo14.html


RitrattoMauro Biani


 Renzi è come Berlusconi?
 

Di Ferdinando Camon
 
Da destra lo dice Fedele Confalonieri, amministratore delle aziende di Berlusconi: “Renzi è un Berlusconi con quarant’anni di meno”. Da sinistra lo dice Paolo Ferrero, di Rifondazione Comunista: “Renzi non è di sinistra”. È così? Renzi è un altro Berlusconi, più giovane, ma con molti lati in comune? Sta a sinistra, ma in realtà è un destrorso travestito? Vediamo.
Anzitutto, affrontiamo il dubbio di Paolo Ferrero. Ferrero da un governo di sinistra si aspetta una manovra radicale, che secondo lui metterebbe fine alla continua proliferazione di tasse: un prelievo dai maxi patrimoni, la famosa patrimoniale. È una tassa calcolata sul patrimonio del contribuente, non sul reddito. Sulla ricchezza che sta “ferma”, non su quella che viene creata. Su queste richieste della ultra-sinistra bisogna fare due ragionamenti: qui c’è anche un’idea punitiva della grande ricchezza, che in una democrazia di tipo europeo-occidentale è improponibile; noi abbiamo nel governo anche partiti che rappresentano le classi abbienti, la storia impone un equilibrio o compromesso, chiamatelo come volete, e le richieste di una tassazione punitiva sulle grandi ricchezze costituiscono un margine ideologico che la storia in questo momento non permette di realizzare. Forse Ferrero non ha torto, ma è fuori della storia. Per essere di sinistra, bisogna essere fuori della storia? Dal Pci al Pds al Ds al Pd, l’Italia lo ha sempre creduto. E sbagliava. Non può continuare così. Renzi è la rottura. Essendo la rottura di questa idea di sinistra, è la rottura della linea che dal Pci al Pd manteneva al potere sempre gli stessi nomi. Renzi è un esterno. Essendo un esterno, è odiatissimo dall’interno, dove stanno D’Alema-Civati-Cuperlo-Zanonato. L’interno sa benissimo che, se il suo potere s’interrompe adesso, s’interrompe per sempre. Renzi è dunque una nuova sinistra. La vecchia sinistra parlava come partito, Renzi parla come uomo. Il partito ci metteva l’ideologia, Renzi ci mette la faccia. L’ideologia è di tutti, la faccia è personale. Renzi fa politica come persona. Lo stesso faceva Berlusconi. Berlusconi conquistò il potere promettendo un nuovo miracolo italiano, in un momento in cui la sinistra parlava di disoccupazione. La sinistra era funebre, Berlusconi era gioioso. Lo stesso oggi: la sinistra fa discorsi sul default, Renzi fa discorsi sulla rinascita. Per la sinistra la ripresa chissà quando verrà, forse mai. Per Renzi è cominciata. La casta politica è corrotta, i partiti sono fonti di corruzione, nella mente del popolo, e il Pd è un partito, mentre Renzi è un uomo che si muove da solo. È diventato sindaco quando il partito non lo voleva neanche alle primarie. La richiesta del popolo a Berlusconi era: “Tu sei ricco, non importa come, facci ricchi, e non importa come”. La richiesta a Renzi è diversa: i partiti sono immobili e ci lasciano morire, tu cerca di correre e tiraci fuori. L’offerta di Berlusconi, “farò un miracolo”, era stupefacente come oggi quella di Renzi: “Gli altri vi tolgono denaro, io darò 1.000 euro a dieci milioni di voi”. Berlusconi andava in tv, Renzi va nelle scuole. Le tv sono il medium del dopo-lavoro, dopo-cena, uno strumento per la borghesia che sta bene e una sotto-borghesia che vuole star bene. La scuola è un luogo di disagio: ci vive una categoria di lavoratori col titolo di studio più alto, la laurea, ma con lo stipendio più basso. Berlusconi li odiava perché li accusava di essere di sinistra, che nel suo sistema voleva dire anti-stato, anti-sociali, anti-progresso. Nessun altro premier di sinistra andava per scuole. Renzi è una novità, e tra le cose nuove che fa, fa una nuova sinistra. A dire che non è di sinistra sono quelli della vecchia sinistra, che sta morendo con mezzo secolo di ritardo. Mentre Renzi va in Europa, Berlusconi sta per andare ai domiciliari o ai servizi sociali e chiede una raccolta di firme per salvarsi: è condannato per frode fiscale, cioè per furto a noi, il che significa che la richiesta del popolo che lo votava, “fatti ricco ma facci ricchi”, lui l’ha rovesciata nel contrario: s’è fatto ricco rubando al popolo.
17 marzo 2014
(fercamon@alice.it)



Renzi cambiaverso
Natangelo

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Governo Renzi