martedì 11 settembre 2012

Una Donna de poche parole


 Una Donna di Poche Parole, com obras de Marilena Nardi. Exposição no Centro Nacional de Humor Gráfico, no Engenho Central, de 25 de agosto a 14 de outubro, de terça-feira a quinta-feira, das 14h às 18h, e aos sábados, domingos e feriados das 10h às 21h. Entrada gratuita.


Marilena Nardi è tornata da pochi giorni dal Brasile dove ha inaugurato
una sua mostra personale dal titolo "Una donna di poche parole", al Salão Internacional de Humor de Piracicaba (Brasile) ed ha fatto parte della prestigiosa giuria del premio 39º Salão Internacional de Humor de Piracicaba.
Marilena è docente di Belle Arti all'Accademia di Venezia e pubblica sui maggiori quotidiani italiani.
Il suo sito








C. Veloso

G. Gil

L. Pelè

la locandina


Link:

Piracicaba, Marilena Nardi traz mostra “Una Donna di Poche Palore” para 0 Salão de Humor

Italiana expõe em paralela do 39º Salão de Humor de Piracicaba



domenica 9 settembre 2012

Convention democratica: parla Michelle Obama

Convention democratica: parla Michelle Obama al popolo americano:
"Mio marito sa cosa state passando e cosa significa soffrire per il sogno americano perché lui stesso ha vissuto simili difficili momenti"

"Barack conosce l'America Dream - ha detto la First Lady riferendosi al sogno Americano - perché lui stesso lo ha vissuto e vuole che ognuno in questa nazione abbia le stesse opportunità, indipendentemente da chi è, da dove proviene, dalla sua apparenza o da chi ama".



Charlotte
PORTOS


Convention Democratica Americana...
Tiziano Riverso


Michelle Obama in the spotlight 
 By Riber Hansson, Sweden - 9/6/2012

Grande la rivalità tra le due rivali Michelle Obama e Anne Romney:


Jan-Erik Ander
Michelle Obama and Anne Romney seems to be more popular than their husbands..



Mujeres Fuertes 
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 9/6/201





Ann Romney Bones Up
Zina Saunders
After Michelle Obama's excellent speech last night at the Democratic National Convention, I think Ann Romney's got a lot of boning up to do. 05 Sep 2012


c'era tante volte il west
fabiomagnasciutti

sabato 8 settembre 2012

Artefacto 54: Jota Leal e gli 80 anni di Quino


Artefacto 54
la splendida rivista  di Omar Zevallosed i suoi collaboratori è disponibile online e scaricabile gratuitamente
al sito http://artefacto.deartistas.com/artefacto-nro-54/
Tantissimi gli articoli tra cui la presentazione con intervista di un grande caricaturista brasiliano
Jota Leal  eccovi un piccolo assaggio:


Marilyn at the Beach

THE JOKER
Heather Ledger as The Joker. Unique mono-painting available.

MOBY DICK
Moby Dick painted by Jota Leal. Queequeg and Captain Ahab sit for a portrait with their creator, Herman Melville.



e Buon Compleanno QUINO !!!!!!
80 anni !!!!!!



http://artefacto.deartistas.com/
Qui il sito di Jota Leal

venerdì 7 settembre 2012

"Senza di me" di Massimo Calisti


Senza di me di Massimo Calisti
edizioni Lulu
Anteprima
Un uomo, un po' barbone e un po' ritrattista da strada, trascorre i suoi pomeriggi davanti al NEMO, il centro di ricerca scientifica di Amsterdam. Non ricorda nulla del suo passato, e qualcosa gli dice che non sia un male. Bibien van der Zee, brillante laureanda di psicologia, si propone invece fermamente di riportare alla luce quanto rimosso dall’uomo. Se è possibile che – prima o poi - l'impresa riesca, gli effetti che quel passato potrà avere sul futuro non sono in alcun modo controllabili.
Massimo Calisti è nato il 25 ottobre del 1965 a Roma, dove tuttora lavora nel settore informatico. Vive a Viterbo. Questo è il secondo romanzo che ha deciso di pubblicare (visti gli stratosferici successi del primo).


Un giovane amico autore al suo secondo libro, un bel libro!!!!!
 QUI l'autopromozione dell'autore e tutte le informazioni per averlo.
Massimo ha anche uno splendido blog Pensiero Alternativo visitatelo!!

*

video presentazione "Senza di me"

giovedì 6 settembre 2012

Metodo "Eastwood" ai politici italiani?

E se si applicasse il metodo "Eastwood" anche ai politici italiani? "Quando qualcuno non fa il proprio lavoro dobbiamo mandarlo via?"
Marilena Nardi
(Sul Fatto Quotidiano, articolo di Stefano Feltri)

Eastwood ha intervistato una sedia vuota fingendo che ci fosse seduto Obama. Invece c’era Bersani.
www.spinoza.it

Il buono, il brutto e l’invisibile.
ALBO

*****************************************

Ti potrebbe interessare:

Clint Eastwood alla convention repubblicana

mercoledì 5 settembre 2012

Clint Eastwood alla convention repubblicana

 David Horsey / Los Angeles Times (August 31, 2012)

Giovedì sera, 30 agosto durante la convention del Partito Repubblicano organizzata a Tampa, in Florida, l’attore e regista statunitense Clint Eastwood, 82 anni, è intervenuto sul palco con un monologo di circa 12 minuti, “ospite a sorpresa”.
Eastwood ha messo in scena un dialogo con un immaginario presidente Obama, seduto su una sedia vuota.
(Il video di Clint Eastwood alla convention repubblicana)
Il pubblico ha applaudito nonostante tutto.






 mike-luckovich




 


SPAGHETTI CONVENTION
Gianfranco Uber
Clint Eastwood "the good". 01 Sep 2012




Clint Eastwood
 By Bob Englehart, The Hartford Courant - 9/3/2012

Clint Eastwood
Bennett September 1st, 2012


Clint Eastwood
by Damien Glez

Link:

Il disastro Clint Eastwood

 ****************************************************
PS:



Imaginary Obama
By Nate Beeler, The Columbus Dispatch - 9/2/2012




 Anch'io!!!...
 eccovi una precedente raccolta di ritratti e caricature del celebre attore e regista:

FANY-BLOG: Clint Eastwood




clint eastewood
By Petar Pismestrovic


martedì 4 settembre 2012

Mitt Romney e la Convention Repubblicana

Dave Brown -The Indipendent 
 
Il 28 agosto a Tampa, Mitt Romney è stato ufficialmente designato vincitore delle Primarie, durante la Convention del Partito Repubblicano.
Romney, 65 anni è quindi il candidato ufficiale alle elezioni presidenziali 2012 contro Obama.


Dave Brown -The Indipendent


Mitt Romney. Dessin du Vif/L'Express du 30 août 2012.
Nicolas Vadot

Is Tropical Storm Isaac a divine message to Republicans in Tampa?
David Horsey / Los Angeles Times (August 28, 2012)

 
Paul Ryan and Ann Romney are Mitt Romney's most compelling advocates
David Horsey Los Angeles Times

Altri cartoons di David Horsey

 
GOP Platform - Timesfreepress.com
Clay Bennett

 
The Romney Campaign
by Clay Bennett

Il suo programma è in sei punti. Primo: l’America deve essere più forte utilizzando le sue grandi riserve energetiche, gas, petrolio, nucleare, alternative. Secondo: la scuola deve essere il luogo che ti accompagna al lavoro. Terzo: nuovi trattati economici e commerciali che diano vantaggio all’economia americana. Quarto: tagliare il deficit e ridurre il debito, ma senza toccare le spese militari. Quinto: ridurre le tasse per la piccola impresa e la classe media. Sesto: cancellare la riforma sanitaria di Barack Obama.





RNC Platform Committee


Pinocchio Ryan


Ryan Medicare Vouchers


Akin Guide to the Female Body


War on Intelligence


Ryan Medicare Plan

Mitt Romney et la Chine
Chappatte



MITT ROMNEY:LA CAMPAGNE PRÉSIDENTIELLE AMÉRICAINE: les propositions très à droite de Mitt Romney incitent presque à voter Mélenchon.
Plantu

sabato 1 settembre 2012

Carlo Maria Martini

 "Che ognuno di noi sappia dimenticare se stesso, e dare frutto con la grazia della carità".
Carlo Maria Martini


E' morto il Cardinale Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano. Grande biblista, indicato come papabile nel Conclave che ha eletto Papa Ratzinger ma in realtà troppo impegnato nel cercare le risposte sui temi più spinosi per la Chiesa Cattolica degli ultimi anni quali l'eutanasia, il celibato dei sacerdoti, l'inseminazione artificiale, la sessualità per poter avere qualche probabilità di successo.


Gianfranco Uber




"La persona, protagonista di ogni preghiera. E' senza dubbio giusto e doveroso sottolineare la vocazione sociale che è inscritta in ogni atto dell'uomo e l'indole ecclesiale della intera vita cristiana. Ma non bisogna mai dimenticare che alla sorgente di tutto sta il mistero della persona, mistero sempre singolare e singolarmente inedito, non sommabile, non raffrontabile.
Anche se costituito in una condizione e in una natura che egli riceve per generazione e condivide con tutti i suoi simili, l'uomo trova la ragione prima della sua grandezza nel fatto di provenire, secondo il nucleo originario e inconfondibile del suo essere, immediatamente dal Dio creatore, che dall'eternità lo ha chiamato per nome; e nel fatto di dover tornare a Colui che è al tempo stesso il suo principio e il suo destino, con una decisione (o, meglio, con una serie di decisioni) di cui egli porta la responsabilità totale, perché non è condizionabile in modo determinante da nessuna creatura diversa da sé."
(Carlo Maria Martini)




Fnsi: grazie Cardinal Martini

Anche i giornalisti italiani hanno un profondo grazie da dire al Cardinal Martini. La straordinaria immagine del “lembo del mantello”, da lui usata nella lettera pastorale dei primi anni Novanta per parlare del ruolo dei media nella societa’ di oggi, resta uno dei richiami più incisivi alle responsabilita’ e alle potenzialita’ della comunicazione. Nessuna visione apocalittica, ma un appello fiducioso al ruolo che gli operatori dei media (credenti e no) possono esercitare. Parole di speranza da portare con noi, ora che sempre più pesanti si fanno le pressioni sui media dei poteri economici e politici, e che sembra avere sempre più forza il tentativo di svuotare di senso la comunicazione per ridurre ogni persona a consumatore passivo e acritico.
31 agosto 2012 fonte

Tante le polemiche sulla stampa per la sua scelta del non accanimento terapeutico
la vignetta di Mauro Biani accenna a questa cosa:


 

 Accordo ultras
E’ morto Martini. Non era Papa.
Mauro Biani


Carlo Maria Martini
PORTOS / Franco Portinari

 



Adesso che è morto tutti amici...
Tiziano Riverso

****************************************************************
ANAGRAMMA di Marco Minelli
CARLO MARIA MARTINI = RAMMARICA NOIALTRI
****************************************************************

Aggiornamento 06 09 2012

04/09/2012 - la lettera della nipote
"Così zio Carlo ha chiesto
di essere addormentato"

Giulia Facchini, nipote del cardinal Martini, durante i funerali nel Duomo di Milano
Ecco la lettera scritta dall’avvocato Giulia Facchini, nipote del cardinale Carlo Maria Martini, che è stata al suo fianco negli ultimi istanti di vita pubblicata dal Corriere della Sera e dalla Stampa

milano

Quando venerdì il tuo feretro è arrivato in Duomo la prima persona, tra i fedeli presenti, che ti è venuta incontro era un giovane in carrozzina, mi è parso affetto da Sla.

D’improvviso sono stata colta da una profondissima commozione, un’onda che saliva dal più profondo e mi diceva: «Lo devi fare per lui» e per tutti quei tantissimi uomini e donne che avevano iniziato a sfilare per darti l’estremo saluto, visibilmente carichi dei loro dolori e protesi verso la speranza.

Lo sento, Tu vorresti che parlassimo dell’agonia, della fatica di andare incontro alla morte, dell’importanza della buona morte.

Morire è certo per noi tutti un passaggio ineludibile, come d’altro canto il nascere e, come la gravidanza dà, ogni giorno, piccoli nuovi segni della formazione di una vita, anche la morte si annuncia spesso da lontano. Anche tu la sentivi avvicinare e ce lo ripetevi, tanto che per questo, a volte, ti prendevamo affettuosamente in giro.

Poi le difficoltà fisiche sono aumentate, deglutivi con fatica e quindi mangiavi sempre meno e spesso catarro e muchi, che non riuscivi più a espellere per la tua malattia, ti rendevano impegnativa la respirazione. Avevi paura, non della morte in sé, ma dell’atto del morire, del trapasso e di tutto ciò che lo precede.

Ne avevamo parlato insieme a marzo e io, che come avvocato mi occupo anche della protezione dei soggetti deboli, ti avevo invitato a esprimere in modo chiaro ed esplicito i tuoi desideri sulle cure che avresti voluto ricevere. E così è stato.

Avevi paura, paura soprattutto di perdere il controllo del tuo corpo, di morire soffocato. Se tu potessi usare oggi parole umane, credo ci diresti di parlare con il malato della sua morte, di condividere i suoi timori, di ascoltare i suoi desideri senza paura o ipocrisia.

Con la consapevolezza condivisa che il momento si avvicinava, quando non ce l’hai fatta più, hai chiesto di essere addormentato. Così una dottoressa con due occhi chiari e limpidi, una esperta di cure che accompagnano alla morte, ti ha sedato.

Seppure fisicamente non cosciente - ma il tuo spirito l’ho percepito ben presente e recettivo - l’agonia non è stata né facile, né breve. Ciò nonostante, è stato un tempo che io ho sentito necessario, per te e per noi che ti stavamo accanto, proprio come è ineludibile il tempo del travaglio per una nuova vita.

È di questo tempo dell’agonia che tanto ci spaventa, che sono certa tu vorresti dire e provo umilmente a dire per te.

La chiave di volta - sia per te che per noi - è stata l’abbandono della pretesa di guarigione o di prosecuzione della vita nonostante tutto. Tu diresti «la resa alla volontà di Dio».

A parte le cure palliative di cui non ho competenza per dire, è l’atmosfera intorno al moribondo che, come avevo già avuto modo di sperimentare, è fondamentale.

Chi era presente ha sentito nel profondo che era necessaria una presenza affettuosa e siamo stati con te, nelle ultime ventiquattro ore, tenendoti a turno la mano, come tu stesso avevi chiesto. Ognuno, mentalmente, credo ti abbia chiesto perdono per eventuali manchevolezze ed a sua volta ti abbia perdonato, sciogliendo così tutte le emozioni negative.

In alcuni momenti, mentre il tuo respiro si faceva, con il passare delle ore, più corto e difficile e la pressione sanguigna scendeva vertiginosamente, ho sperato per te che te ne andassi; ma nella notte, alzando gli occhi sopra il tuo letto, ho incontrato il crocefisso che mi ha ricordato come neppure il Gesù uomo ha avuto lo sconto sulla sua agonia.

Eppure quelle ore trascorse insieme tra silenzie sussurri, la recita di rosari o letture dalla Bibbia che stava ai piedi del tuo letto, sono state per me e per noi tutti un momento di ricchezza e di pace profonda.

Si stava compiendo qualcosa di tanto naturale ed ineludibile quanto solenne e misterioso a cui non solo tu, ma nessuno di coloro che ti erano più vicini, poteva sottrarsi. Il silenzio interiore ed esteriore, i movimenti misurati, l’assenza di rumori ed emozioni gridate - ma soprattutto l’accettazione e l’attesa vigile - sono stati la cifra delle ore trascorse con te.

Quando è arrivato l’ultimo respiro ho percepito, e non è la prima volta che mi accade assistendo un moribondo, che qualcosa si staccava dal corpo, che lì sul letto rimaneva soltanto l’involucro fisico. Lo spirito, la vera essenza, rimaneva forte, presente seppure non visibile agli occhi.

Grazie Zio per averci permesso di essere con te nel momento finale. Una richiesta: intercedi perché venga permesso a tutti coloro che lo desiderano di essere vicini ai loro cari nel momento del trapasso e di provare la dolce pienezza dell’accompagnamento.
 GIULIA FACCHINI MARTINI