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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 9 gennaioappendice alla settimana in vignette: 7 - 14 febbraio 2011
ANGIOLA TREMONTI
Non bastava il fratello.
Angiola, sorella del ministro delle Finanze, nella sua veste di consigliere comunale indipendente (dal buon senso) a Cantù, ha proposto l’abbattimentodituttiicanirandagi,che costano al Comune più della Protezione civile. L’alternativa era proporre l’abbattimento di Franco Gabrielli, l’erede di Bertolaso, ma probabilmente Angiola non se l’è sentita. La soluzione che la bionda signora propone, appare decisamente troppo drastica e ha suscitato più di una preoccupazione: venuta a conoscenza della proposta, l’associazione or-fanelli di Cantù, con un comunicato ufficiale, ha pregato la signora Tremonti di non arrovellarsi per trovare una via d’uscita ai suoi numerosi problemi.
Insomma, prima il cognato di Gianfranco Fini, ora la sorella del buon Giulio.
Viene da chiedersi: che farà adesso il cugino di La Russa? Si tratta certo di uno dei tanti, inquietanti interrogativi di questa nostra Italia: è purtroppo impossibile dare una risposta. Non sappiamo se quella che è già stata definita l’Erode canina riuscirà a portare a compimento la sua mostruosa minaccia, anche se la millenaria saggezza popolare c’invita a non drammatizzare: Cantù che abbaia non morde. LETIZIA MORATTI
Il Sindaco ha sbandierato il servizio, facendo la fanatica anche davanti all’ignaro Napolitano.
Si è poi scoperto che era uno spazio a pagamento, un advertising dossier.
Niente di male, in fin dei conti, si tratta di un meccanismo caro alle nostre Istituzioni, utilizzato pure dal Presidente del Consiglio per sentirsi dire da qualche bella ragazza che è ancora un turbocompressore. Non si sa chi sia stato a pagare l’inserzione pubblicitaria sull’autorevole quotidiano britannico, ma ci sono fondati sospetti che dietro ci sia una colletta organizzata dai cittadini milanesi, nella speranza che gli inglesi, leggendo tutti quegli elogi sperticati, si piglino Letizia come sindaco di Birmingham o di Newcastle.
Del resto, gli abbiamo già appioppato Balotelli, potrebbe anche darsi che il giochetto funzioni di nuovo.
Se, invece, a sborsare la congrua cifretta è stato il Comune, come qualcuno insinua, allora Palazzo Marino ha peccato d’ingenuità.
Poteva rivolgersi a Il Giornale di Sallusti, che i dossier li pubblica gratuitamente.
LUIS DURNWALDER
Nonostante il nome da wafer al cioccolato, Durnwalder è il Presidente della provincia autonoma di Bolzano, un uomo per cui addirittura il ministro Calderoli è un terrone sfaticato,
sempre con il mandolino in mano.
Ha annunciato a sorpresa che lui e la sua Giunta non parteciperanno ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità nazionale, perché si sentono una minoranza austriaca
che non ha scelto di far parte dell’Italia.
Le minoranze vanno difese, sempre, quindi anche questo gruppo di minorati austriaci merita il massimo rispetto. “Al posto delle celebrazioni per l’unità italiana
– ha chiarito in una conferenza stampa Durnwalder – noi festeggeremo solennemente il 12 aprile,
anniversario dell’inizio della menopausa della principessa Sissi”.
Non bisogna essere troppo duri nel giudicare l’atteggiamento di Durnwalder: egli vorrebbe con tutto il suo cuore che il Sudtirolo tornasse a far parte dell’Austria.
Così, finalmente, anche lui troverebbe qualcuno che lo consideri un terrone sfaticato,
sempre con il mandolino in mano.
SARA TOMMASI
La bella soubrette napoletana, nel corso di un’intervista radiofonica, ha accusato il talent scout Lele Mora di essere il fornitore ufficiale di gnocca, il concessionario di ciccia baffa dei festini di Arcore. Quanta amarezza: come si fa ad accusare una personcina del genere, con quel volto innocente e cordiale, un filantropo che ha strappato Walter Nudo alla fonderia e Luisa Corna alla cassa di un bar tabacchi? Un uomo trasparente come un baby doll, che meriterebbe senza dubbio di sedere negli scranni del gruppo misto in Parlamento, tra i suoi pari.
Invece, accusandolo di turpi efferatezze, addirittura di aver drogato le ragazze versando loro nel bicchiere una pozione (la cosiddetta pozione del missionario), la Tommasi lo pone qual nano cattivo tra Brontolo e Pisolo, con il nome infamante di Subdolo.
Ma in tanti conoscono la sua vera natura, la sua generosità, gli vogliono bene e si fidano di lui. Ci raccontano le cronache, infatti, che una sua procace assistita nei giorni scorsi, sentendosi abbandonata da Lele a causa delle note vicende giudiziarie, ha trovato a stento la forza di sussurrare al telefono ad una collega: “Che vuoi, cara amica… ormai… si va avanti per forza di nerchia…”
Tratti da Il Misfatto Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano http://www.ilmisfatto.it/
Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.
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Altre vignette della settimana di Portos:
I RealitiSCIO***********************************
- Arcore, salta fuori una minorenne di origine brasiliane - Occhio che se il nonno è Pelè è competenza Fifa - ( Giustizialismo sportivo) |
-In Egitto è allarme che prendono il potere i fratelli musulmani... -Tipo cognati cristiani, qui da noi? |
- Dice che non è competente ne Milano ne Monza - Finisce che è competente solo Ferrara |
by PORTOS Comic strip