martedì 12 ottobre 2010

Banksy firma l'ultima sigla dei Simpson...ed è polemica!!

eiLa scorsa notte negli Stati Uniti è andata in onda una puntata dei Simpson molto speciale. La sigla infatti era stata realizzata da Banksy, il celebre street artist dall'identità sconosciuta. La clip, lunga 1:45, ha fatto da introduzione alla puntata Money Bart. La sequenza, macabra e ironica allo stesso tempo, si ispira al trasferimento di una grossa fetta della produzione dell'amatissima serie animata in Corea del Sud. La scelta "sovversiva" sta facendo molto discutere dentro e fuori la Fox
La film corporation fondata da William Fox se l’è proprio andata a cercare, o forse ha sottovalutato la portata sarcastica di Banksy.
L'artista londinese, al quale è stato semplicemente chiesto di personalizzare la parte finale della sigla, si è spinto oltre il mandato e, prima dell’inizio dell’episodio ‘Bart Money’, ha colto la palla al balzo per trattare un tema a lui caro, l’etica politica, utilizzando le inedite scene come messaggio rivolto alla Fox, accusata dall’artista street art di sfruttamento nei confronti dei suoi dipendenti.


http://www.rumors.it/sites/all/files/simpson_1.jpg


http://www.rumors.it/sites/all/files/images/simfr.jpgL'intro parte come sempre, con i componenti della famiglia Simpson che dopo la giornata di lavoro e studio rientrano a casa di fretta per non perdersi la loro trasmissione preferita. Ma c'è un dettaglio fuori copione: la firma di Banksy scritta sui muri della città di Springfield... E allora, una volta riuniti in sala, Homer, Marge, Bart, Lisa e la piccola Maggie non assisteranno alla sit-com, bensì a uno show macabro, seppur in formato cartoon.
Dentro una fabbrica coreana, in un clima dark al limite dell'horror, si vedono disegnatori 'condannati' a realizzare i vari personaggi della serie tv, bambini che producono il merchandise, animali incatenati e utilizzati come macchinari. Un filo spinato circonda questa specie di tugurio, una colonna sonora dalle note funebri fa il resto. Il dito è chiaramente puntato contro la Cina e tutti quei Paesi dove si pratica il lavoro minorile.
La clip è stata rimossa da YouTube a causa di un reclamo di violazione del copyright da parte della Fox stessa. Rumors, però, ha continuato a esplorare dentro il 'tubo' e ualà, ecco a voi i Simpson 'remixati' da Banksy. Sempre che nel frattempo non abbiano censurato anche questa...







by Corriere.it


"Non devo scrivere sui muri"
 scrive sulla lavagna  l'artista di strada Banksy più noto al mondo nei panni di Bart Simpson e firma la sigla che da 22 stagioni introduce la vita quotidiana della famiglia più celebre dei cartoni made in Usa
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puoi leggere anche per scoprire l'artista

Banksy vs Bristol Museum

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 10 ottobre

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 10 ottobre
appendice alla settimana in vignette: 4 -11 ottobre.


MONS. RINO FISICHELLA

   Dopo il Lodo Alfano (sempre sia lodato), siamo arrivati finalmente al Lodo Bestemmia. Mons. Rino Fisichella, arcivescovo e teologo, ha giustificato l’espressione blasfema con cui il Premier ha concluso una delle sue irresistibili storielle, specificando che il fatto va “contestualizzato”: in sostanza, la bestemmia è male, è un grave peccato, un’offesa al Sommo Creatore e un atto che incrina l’antica alleanza con lui, ma se serve a chiudere una bella barzelletta, allora è un tutto un altro discorso. Del resto, il Berlusconi in doppiopetto ha ormai da tempo lasciato il campo a quello in doppio peto, amante della battuta grassa: può permetterselo, perché ha vinto le elezioni e il popolo è con lui. Per portare avanti il suo programma, in fin dei conti, chiede solo qualche modifica alla Costituzione, lo scioglimento della magistratura e l’abolizione, sulle famose tavole di Mosè, dei comandamenti numero 2,6,7,8,9 e 10, che gli impediscono di governare. Se no si va a nuove elezioni! Che poi Dio, a dirla papale papale, nell’iconografia tradizionale (vedi il Giudizio Universale di Michelangelo), somiglia anche vagamente al giornalista Eugenio Scalfari. Non ci sembra il caso di aggiungere altro.






PAOLO ROMANI

   E’ lui e solo lui il nuovo Ministro dello Sviluppo Economico, dopo 154 giorni d’interim da parte del Premier, che ha tentato fino all’ultimo, con un gesto estremo e commovente, di tenere per sé il dicastero: si è presentato al Quirinale con un parrucchino e vistosi baffi neri, affermando di chiamarsi Alfio Trombetta e d’essere stato designato da Gianni Letta. Purtroppo, non è stato creduto. Paolo Romani, nonostante un cognome che lo rende profondamente inviso alla Lega, ce l’ha fatta e ha giurato nei giorni scorsi davanti al Presidente Napolitano: in base al clima scanzonato e informale instaurato da Berlusconi, ha utilizzato la nuova formula, cioè “Signor Presidente, sotto il ponte di Baracca, c’è Pierin che fa la cacca, fa uno stronzo duro duro e io giuro, giuro, giuro”. Queste sono le grandi riforme istituzionali per un’Italia che cambia. Gli ordini che la Presidenza del Consiglio ha dato ai collaboratori del neoministro sono di farlo divertire il più possibile, freneticamente: segretarie scosciate, voli di Stato a piene mani e regali come se piovesse. Se si va a elezioni a Marzo, come sembra ormai probabile, il suo ministero avrò avuto un’esistenza più breve di quella di un criceto siberiano.



ROBERTO FORMIGONI

   E’ accusato di aver falsificato delle firme importanti, come i cinesi fanno con Gucci e con le sorelle Fendi. Roberto non se lo aspettava e ha somatizzato. I Radicali affermano che sul listino che ha sostenuto Formigoni alle elezioni regionali ci sono 374 firme false, tutte opera della stessa mano. “Siamo un Partito molto unito e coeso, abbiamo tutti un solo ideale, un solo obiettivo, una sola calligrafia”, ha ribattuto in conferenza stampa il Governatore, profondamente amareggiato. Eppure, c’è la perizia di un esperto a sostenere la teoria dei Radicali. “Le firme sono tutte autentiche e inconfutabili- ha ribattuto fiero Formigoni – e rappresentano i nomi d’onesti cittadini lombardi come Tarzan, Juri Gagarin, Agrippina e Steven Spielberg. Come si può dubitare della loro autenticità? Dove andremo a finire di questo passo?”. Allo stato attuale, comunque, l’ipotesi è quella di far ripetere le elezioni, anche se, a tale proposito , ci sono numerosi pronunciamenti molto chiari da parte d’Istituzioni varie e Associazioni umanitarie internazionali: costringere l’elettorato di centro-destra a votare un’altra volta per Formigoni, è contro i più elementari diritti dell’essere umano.



GIANNI MORANDI

   Ne abbiamo uno che sa cantare e lo mettiamo a presentare: ma può andare bene questo Paese? E’ ufficiale, sarà Gianni Morandi a condurre il prossimo Festival della canzone italiana. Che poi, dopo aver assistito all’ultima edizione, le sole cose che si possono ancora presentare a Sanremo, sono le proprie scuse. Auguriamoci ora di non vedere in gara Pippo Baudo, anche se a lui, probabilmente, la cosa non dispiacerebbe. Essere fuori ruolo e rallegrarsene è ormai una tragica prerogativa nazionale: aspettiamoci quindi Alba Parietti che parla di politica internazionale in tv, Luciano Gaucci che scrive un’enciclica, Carletto Mazzone che interviene a un congresso di chirurgia maxillofacciale e Silvio Berlusconi che riscrive il Kamasutra (ops, scusate, questo in effetti rientra nelle sue funzioni istituzionali). Le ripercussioni di questa scelta della Rai, Dio solo può saperle ma, temo, lascerà che le scopriamo da soli. Quando, infatti, sentiranno Povia e Morgan mugolare da par loro sul palcoscenico dell’Ariston di Sanremo, inevitabilmente, milioni di nostri connazionali saranno presi dalla selvaggia voglia di afferrare per il bavero della giacca Gianni Morandi e gridargli in faccia “Canta Scende la pioggia, maledetto… canta!” 


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto  Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

Altre vignette della settimana di Portos:

Essere privo di Giudizio - PORTOS Comic strip

RealitiSCIO' - PORTOS Comic strip
ULTIMA ORA - Penati: la campagna
"Porta a porta" del PD c'è e crescerà"!
portos

l'Angelo - PORTOS Comic strip

l'Angelo - PORTOS Comic strip

l'Angelo - PORTOS Comic strip

lunedì 11 ottobre 2010

Obesity day - vignette


Uber Humour


Il progetto Obesity Day si pone varie finalità:
  • Sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti dei rischi dell'obesità e del sovrappeso
  • Spostare l'attenzione sull'obesità da problema estetico a problema di salute
  • Dare visibilità ai Servizi di Dietetica e Nutrizione Clinica ospedalieri e territoriali sia all'interno sia all'esterno delle strutture di appartenenza
  • Creare rapporti stabili tra i vari Servizi di Dietetica e tra i centri ADI che si occupano di obesità e sovrappeso
  • Fare crescere nella popolazione la consapevolezza di poter disporre attraverso i centri ADI di validi punti di riferimento tecnico nella cura di obesità e sovrappeso
  • Identificare punti critici dell'attuale modalità di approccio e trattamento di obesità e sovrappeso
http://img89.imageshack.us/img89/8870/49621600.jpg
Fat Leonardo
Tab, The Calgary Sun





Junk Food
Jiho, France



Fat World
Angel Boligan, Cagle Cartoons, El Universal, Mexico City
The trap
Angel Boligan, Cagle Cartoons, El Universal, Mexico City


Significative le vignette dei cartoonist.
Ricordiamoci che non siamo bidoni della spazzatura
Ricordiamoci che gli obesi hanno un'aspettativa di vita inferiore
Abbandoniamo ogni tanto il pc per fare un po' di attività fisica.

http://www.obesityday.com/home/


Usa. Statue of obesity - PORTOS

Premio Nobel per la Pace 2010 Liu Xiaobo

Nobel Laureate Liu Xiaobo
BY TAYLOR JONES, EL NUEVO DIA, PUERTO RICO - 10/13/2010



Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace 2010 per la sua "lunga e non violenta battaglia per i diritti umani fondamentali in Cina".
Nel darne l'annuncio il Comitato Nobel norvegese ha anche sottolineato di aver da sempre ritenuto che esista uno stretto legame tra diritti umani e pace.

Cinquantacinque anni, Xiaobo è uno dei più noti dissidenti cinesi e sta attualmente scontando una condanna a 11 anni di carcere per tentativo di "sovversione dei poteri dello Stato".

L'Istituto del Nobel ha scelto di premiarlo, malgrado la minaccia di Pechino di conseguenze sulle relazioni con Oslo se fosse stato scelto un dissidente cinese. Era stato lo stesso direttore dell'istituto del Nobel, Geir Lundestat, lo scorso 27 settembre, a denunciare le pressioni, giunte all'inizio dell'anno in occasione della visita in Norvegia del vice premier cinese Fu Ying.

Il nuovo status della Cina nel mondo impone l'assunzione di "accresciute responsabilità", sottolinea ancora il presidente del comitato norvegese del Nobel Thorbjoern Jagland. Negli ultimi decenni, ha aggiunto, la Cina ha compiuto progressi economici che a stento trovano casi paragonabili nella storia. Il paese è diventato la seconda economia al mondo. Centinaia di milioni di persone sono state fatte uscire dalla povertà. Si è anche ampliato il raggio di azione per la partecipazione politica. Il nuovo status della Cina deve implicare un'accresciuta responsabilità. La Cina viola diversi accordi internazionali di cui è firmataria, oltre alle proprie norme relative ai diritti politici. L'articolo 35 della costituzione cinese afferma che "i cittadini della Repubblica popolare cinese godono di libertà di espressione, stampa, riunione, associazione, manifestazione". Nella pratica, tali libertà sono risultate limitate in modo diverso per i cittadini cinesi.

Nato a Changchun, nella provincia di Jilin, il 28 dicembre 1955, Liu è stato educato alla religione cristiana. Scrittore e attivista per i diritti umani è stato condannato a 11 anni di carcere lo scorso 25 dicembre. La pena è stata confermata in appello l'11 febbraio. Più volte arrestato, sconta questa volta il suo essere promotore della 'Charta 08', un manifesto in favore della libertà di espressione in Cina, pubblicato nel dicembre 2008 in occasione del 60esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il documento, che ha raccolto 10mila firme, si ispira dichiaratamente alla Charta 77 scritta dai dissidenti cecoslovacchi nel 1977.

Liu è da tempo impegnato per i diritti umani e ha partecipato alle proteste di piazza Tienanmen nel giugno 1989. Nel gennaio 1991 fu condannato per "propaganda ed istigazione controrivoluzionarie", ma senza finire in carcere. Nell'ottobre 1996 fu mandato a trascorrere tre anni in un campo di rieducazione a causa delle sue critiche al partito comunista. Nel 2007 fu arrestato e interrogato in carcere a proposito di suoi articoli apparsi sui siti web stranieri. Liu è stato prelevato dalle autorita' l'8 dicembre 2008 a causa della sua adesione a 'Charta 08' e portato in un luogo sconosciuto. L'arresto è stato formalizzato solo nel giugno 2009 e il processo per sovversione dello stato si è svolto a dicembre.

La sua vicenda è stata seguita con attenzione a livello internazionale: diplomatici di 17 paesi hanno atteso fuori dall'aula il verdetto di appello in febbraio. Il primo a reagire è stato l'ambasciatore americano Jon Huntsman, che ha diffuso un comunicato in cui si lamentava "la persecuzione" dei cittadini che esprimono le proprie idee politiche e si chiedeva l'immediata scarcerazione di Liu. Ex presidente dell'associazione di scrittori Pen Club internazionale, una carica che è stata ricoperta anche dal Premio Nobel per la letteratura assegnato ieri Mario Vargas Llosa, Liu ha numerosi contatti all'estero. Il dissidente, che si è laureato e avuto un dottorato all'università di Pechino, ha lavorato in passato anche all'università di Oslo in Norvegia e, negli Stati Uniti, alla Columbia University e l'universita' delle Hawaii. La scelta di premiare Liu era stata caldeggiata da altri due premi Nobel per la pace: l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu e il leader spirituale tibetano, il Dalai Lama, la cui premiazione irritò fortemente Pechino.

Sponsor di Liu è stato anche l'ex presidente ceco Vaclav Havel, uno dei promotori di Charta 77.
(fonte Androkonos)



Nobel Chair

BY FREDERICK DELIGNE, NICE-MATIN, FRANCE  -  12/11/2010 


Giannelli http://www.corriere.it/ 


UN NOBEL A PIAZZA TIENANMEN
L'assegnazione del Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo suona come una rivincita di un a 09:06 0 commenprotagonista della protesta di piazza Tienanmen e Pechino non fa mistero di considerarla come una grave provocazione.

Pubblicato da uber  Uber Humour
Etichette: CINA, libertà, politica internazionale
 Felice Felice Felice Felice Felice Occhiolino
come far incazzare i cinesi...
Paride Puglia  Paride Puglia PUNCH

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Egli forse ignora
Pubblicato da Haldeyde Haldeyde's graffiti


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDCi8b5hp_YkcwHetA4XRvdo5WogEmQeqi5tXNG-zh-mheVGkyBgJ2hyM2KUHC0Vc6JN6m6_Lw8t5XStQrafCvUFknfeQwTWHLlY8WKQOGc8pvwrf6C1lD-Rj2eKNaSXJlPmoCn2UomjE/s1600/nobelpace2010.jpg
Nobel per la pace 2010
TOTO' CALI' http://totocali.blogspot.com/

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXdksRZmybEVafzp3CwuH5VPsmdgOGZmVkpwlEcqyskMKbEVGm_DuM7egFjyNts54h9zVtI9GR-JZPbBlbvOJ0rpUIN1IsyTJ1qwDLmUhcNgxBpLFPTko9-dsbWMQkvoCNHl_SKZ5RZcE/s1600/News2010-234.jpg
Una botta di Nobel
Pubblicato da Mauro Patorno Mauro Patorno







Degrado etico, capitalismo corrotto

china.liu.xiaobo.von.cnn.640x360
«Indebolimento dello Stato di diritto, insufficiente tutela dei diritti umani, degrado dell’etica pubblica, capitalismo corrotto, disuguaglianza crescente tra ricchi e poveri, sfruttamento spietato dell’ambiente naturale nonché di quello umano e storico, esacerbarsi di una lunga teoria di conflitti sociali e animosità sempre più esasperata tra funzionari statali e comuni cittadini».
Micromega pubblica in italiano il testo dell’appello per la democrazia in Cina per il quale Liu Xiaobo, appena premiato con il Nobel per la pace, sta scontando in carcere una condanna a 11 anni per “sovversione”.(Alessandro Gilioli- Repubblica.it)









Liu Xiaobo
BY RAINER HACHFELD, NEUES DEUTSCHLAND, GERMANY  -  10/11/2010 12:00:00 AM


Nobel peace prize for Liu
BY PARESH NATH, THE KHALEEJ TIMES, UAE  -  10/8/2010


China Furious Over The Nobel
BY PATRICK CHAPPATTE, LE TEMPS, SWITZERLAND  -  12/10/2010
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Jailed China Dissident Liu Xiaobo Wins Nobel Peace Prize (VOA Learning English with audio)
Liu Xiaobo Wins the Nobel Peace Prize (The New Yorker)
A Nobel Peace Prize to Celebrate (Financial Times)
Nobel Peace Prize reaction: China's angry, the U.S. is subdued (Washington Post)*

domenica 10 ottobre 2010

Il dossier bufala

Ecco il dossier su Emma Marcegaglia

Lo hanno costruito l'Espresso, il Fatto Quotidiano, La Repubblica e l'Unità: noi lo ripubblichiamo integralmente. Così si scopre una volta per tutte chi sparge fango e chi invece se lo prende in faccia

Forattini


Quelli che seguono sono gli articoli che costituiscono il famigerato dossier del Giornale sulla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia:
- Emma concilia - L'Espresso (8 ottobre 2010)
- Il comunicato del Cdr - Il Sole-24Ore
- Marcegaglia fa l'utile a spese dei fornitori - il Fatto Quotidiano (18 settembre 2010)
- Marcegaglia fa rima con Alitalia (l'Unità, 19 aprile 2009)
- Antonio Marcegaglia patteggia per una tangente a Enipower (Corriere della sera, 29 marzo 2008)
- Sembra la Carfagna ma è la Marcegaglia (L'Espresso, 12 giugno 2008)
- Sviste pulite (il Fatto Quotidiano, 24 febbraio 2010)
- Quanti guai per l'azienda di Emma la zarina (il Fatto Quotidiano, 8 ottobre 2010)
- Per Emma è già autunno (L'Espresso, 4 agosto 2010)

Fonte Il Giornale.it 



http://www.aenigmatica.it/oedipower/Smileys/classic/lipsrsealed.gif

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Può interessare anche:
Bravi Giornalisti

Il cordoglio

Cordoglio per i 4 alpini caduti nella missione di pace in Afghanistan...
... ma non solo per loro ... ma anche per tutti quelli caduti precedentemente... 
...fa più notizia quando il numero dei caduti è alto ma anche una vita  sola è troppo importante per essere persa... 34 sono i militari caduti dal 2004 in Afghanistan...
Un pensiero a tutti i familiari.

Giannelli http://www.corriere.it/ 


totocalì Inserto Satirico
TOTO' CALI' http://totocali.blogspot.com/


C'è posta per te!
Matteo Bertelli


Un mondo di animali
Andrea Alla Foa!!! Inserto Satirico


Missione di pace!
Umberto Romaniello



La tragedia afghana mi ha fatto inevitabilmente pensare al programma scolastico "Allenati per la vita" il programma scolastico sottoscritto da Gelmini e La Russa
EbEr- EbEr Album



Penne più nere
Mario Bochicchio

Bang!
 GAVA http://gavavenezia.blogspot.com/

IL CORDOGLIO

Unanime il cordoglio per le quatto vittime italiane della guerra in Afganistan.
Anche il generale Petreus ha espresso il suo dolore e il suo ringraziamento per lo sforzo militare italiano.
Il progressivo sganciamento degli USA da questa avventura, che ormai viene definita comunemente "un nuovo Vietnam", è destinato ad incidere pesantemente sull'impegno italiano che sarebbe auspicabile venisse immediatamente rivalutato.Uber Humour