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sabato 9 maggio 2020

Ben tornata Silvia!

Silvia Romano è libera!
Gianlo
https://gianloingrami.blogspot.com/2020/05/bentornata.html


L'annuncio è stato dato tramite tweet da Giuseppe Conte



Silvia Romano era stata sequestrata verso la fine del 2018 all'età di appena 23 anni in un villaggio kenyota ad opera di un gruppo armato che aveva aperto il fuoco sugli abitanti ferendo cinque persone.
Silvia Romano si trovava in Kenya come cooperante con l'organizzazione Africa Milele che sostiene i bambini in questi paesi. La vicenda è stata sempre ammantata di un certo segreto. In Kenya i sequestri di stranieri sono abbastanza rari e quando questo succede ci sono conseguenze disastrose per il turismo. Per questo il governo fa di tutto per evitare che fatti del genere accadano.




Silvia Romano è libera!
#SilviaRomano
Gianluca Costantini





Mauro Biani
Grazie
@maurobiani
  grazie a te, e alla tua preziosa matita, #SilviaRomano è stata presente nei cuori, negli occhi e nei pensieri di tutti noi in questi lunghi mesi!
#SilviaLibera




In una giornata in cui ricordavamo due tristi notizie, almeno ne è arrivata una molto bella: la liberazione della volontaria Silvia Romano, rapita in Kenya un anno e mezzo fa. Bentornata!
Marco De Angelis



Silvia Romano libera. Conoscete altre cose più belle di questa?
Il nobile Signor Giancarlo concorderà sicuramente.

Bentornata Silvia
Marco Gavagnin











martedì 24 marzo 2020

Nasrin Sotoudeh ha annunciato l’inizio di uno sciopero della fame. Liberatela!

Libertà!Libertà! Liberta!
© Gio/Mariagrazia Quaranta

By Amnesty
Aggiornato il 19 marzo 2020 – Nasrin Sotoudeh, la nota avvocata iraniana per i diritti umani  è stata condannata a 33 anni di carcere e a 148 frustate.
La condanna è stata confermata in appello.
Dovrà trascorrere in carcere almeno 12 anni in base all’articolo 134 del codice penale che prevede, in caso di condanna per tre o più reati, di scontare quella più lunga imposta per la più grave delle imputazioni. In più, è previsto che debba scontare fino in fondo una condanna a cinque anni inflittale in un altro processo nel 2016.
Le accuse contro di lei sono la conseguenza del suo pacifico lavoro in favore dei diritti umani, inclusa la suadifesa delle donne che protestano contro l’obbligo di indossare il velo in Iran e la sua pubblica opposizione alla pena di morte.
A seguito della grande mobilitazione online e delle decine di migliaia di firme già raccolte, il marito di Nasrin ci ha mandato questo messaggio:
Cari amici, attivisti e soci di Amnesty International, tutto ciò che ognuno di voi sta facendo in diversi paesi a sostegno di Nasrin Sotoudeh, dalle campagne alle manifestazioni, e le vostre immediate reazioni contro l’atroce condanna che le è stata inflitta hanno suscitato l’attenzione del mondo intero sul caso, al punto che il giudice è stato costretto a dire assurdità ai giornalisti e a smentire la sentenza. Grazie a voi Nasrin e la sua crudele condanna sono diventati oggetto di preoccupazione internazionale. Vi ringraziamo per tutti gli sforzi e i sacrifici che state facendo e ci congratuliamo con voi e con i difensori dei diritti umani di tutto il mondo per la solidarietà in favore delle vittime di violazioni” Reza Khandanm, marito di Nasrin Sotoudeh
A seguito dell’emergenza Covid-19 in Iran, Nasrin ha annunciato l’inizio di uno sciopero della fame per chiedere il rilascio di tutti prigionieri politici in Iran, una decisione presa per i timori che la sicurezza dei detenuti potrebbe essere messa a repentaglio dall’epidemia che sta travolgendo il sistema sanitario iraniano.
Nasrin è una prigioniera di coscienza e deve essere rilasciata immediatamente!

Amnesty International raccoglie le firme per la liberazione di Nasrin!

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Appello per Nasrin Sotoudeh

giovedì 6 febbraio 2020

A sostegno di Vasco Gargalo


Satire and freedom of expression abused again    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
This is becoming unbearable. We should start protesting against sionist fascism before is too late for freedom of expression. Ça devient trop. On devrait faire quelquechose pour se manifester contre le fascisme sioniste avant que ça soit trop tard pour la liberté d'expression. Some colleagues have been brutally accused of antisemitism for using metaphores (Cartooning tool) disliked by israeli government. First Antunez in NY Times, now Gargalo, Who's next?

... e sì, non mi interessano i premi, i festival, i boicottaggi o la censura ... è sottostanziale per proteggere la nostra professione ed è necessario alzare la voce per combattere per la libertà di espressione e contro ogni tipo di minaccia politica o ricatto professionale. Se stiamo zitti mentre vediamo i nostri colleghi attaccati, condannati all'ostracismo e allo stigma per aver osato trattare determinati argomenti, allora facciamo parte del problema e non rispettiamo abbastanza la nostra professione. Molti di noi ora Antunes o Gargalo o chiunque sarà il prossimo, sappiamo che accusare perfettamente quei professionisti dell'antisemitismo è pura diffamazione nel tentativo di mettere a tacere qualsiasi prospettiva legittima di alcuni argomenti che vogliono essere imposti come un tabù, in questo caso il genocidio in corso in Palestina. Non dimenticare mai, il sionismo non è semitismo. Dixit. Questo è un segno di solidarietà per il mio collega Vasco Gargalo . Non sei solo.
Elchicotriste

by DNA
Dessins antisémites : la Ville de Strasbourg et Courrier international retirent son prix à Gargalo
La Ville de Strasbourg et l’hebdomadaire Courrier international ont « fermement » condamné les dessins antisémites du dessinateur portugais Vasco Gargalo, qui avait reçu le prix du public de « Plumes libres pour la démocratie », lors du Forum mondial de la démocratie, en novembre dernier à Strasbourg. La Ville et l’hebdomadaire indiquent qu’ils « viennent de découvrir » ces dessins, « et notamment celui caricaturant Benyamin Netanyahou "enterrant" les Palestiniens dans un four crématoire, surmonté de la sinistre inscription d’Auschwitz "Arbeit macht frei"».

Ils condamnent un « amalgame odieux consistant à utiliser la représentation de la Shoah pour illustrer la politique du gouvernement israélien ». « Il va sans dire que si [nous avions] eu connaissance [de ces] productions antisémites, aucun de ces dessins n’aurait fait l’objet d’une publication ou d’une participation à un prix », souligne le communiqué commun. En conséquence, par fidélité « aux valeurs des droits de l’homme et de la démocratie », la Ville de Strasbourg et Courrier International « considèrent aujourd’hui que Vasco Gargalo ne mérite plus de se prévaloir d’un Prix qui promeut ces mêmes valeurs, qu’il a transgressées ».

Vasco Gargalo est un caricaturiste régulièrement publié dans des journaux européens. Il a reçu son prix à Strasbourg un dessin rendant hommage à Marielle Franco, élue brésilienne engagée contre le racisme, l’homophobie et les violences policières, assassinée en mars 2018.




domenica 27 ottobre 2019

Solidarietà a Liliana Segre

Modificato 30 ottobre 2019

Insulti razzisti a Liliana Segre, 200 post  al giorno sui social



Liliana
Gianlorenzo Ingrami





Odiatori anonimi
Liliana Segre ha rivelato di ricevere più di 200 insulti via "social" istiganti all'odio razziale.
Quanti di questi siano immessi da "persone" reali, ancorchè un po' disturbate, e quanti invece prodotti automaticamente da generatori software creati per deprecabili interessi politici non è dato di sapere.
Resta il fatto che l'anonimato protegge questi fini e non certo la libera informazione che dovrebbe essere il vero obbiettivo del WEB.
E' vero che ogni provider di Internet (sia per il cellulare che per l'ADSL casalingo) deve, per la legge italiana, identificare e registrare i richiedenti e renderli visibili eventualmente alla Polizia Postale, ma
le successive aperture di Accounts possono essere fatte con pseudonimi o nick name in numero illimitato presso siti ubicati nel mondo che rendono difficile se non impossibile risalire alla persona fisica.
E' per questo che, probabilmente in contrasto con molti, appoggio il tentativo della Senatrice Monica Cirinnà (a sua volta vittima di messaggi allucinanti) di portare alla discussione del Parlamento il disegno di Legge sull'anonimato in rete.
Gianfranco Uber


C'è un brutto clima di odio, sono arrivati a offendere pesantemente Liliana Segre
Paolo Lombardi


OH, LA PAURA CHE FANNO LE GRANDI DONNE AGLI UOMINI PICCOLI...
KUTOSHI KIMIMO




dedicato a quelli che in parlamento stanno seduti e non applaudono Liliana Segre: ringraziate di non poter capire quello che ha passato.

Gianlo
https://gianloingrami.blogspot.com/2019/10/paura_31.html
#nazifascimo #lilianasegre #auschwitz #halloween


Liliana Segre ha 89 anni e il numero 75190 tatuato sull’avambraccio. È sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, dove invece è morto suo padre, lei solo bambina.

 Un anno fa, dopo essere stata nominata senatrice a vita dal presidente Mattarella, Segre ha presentato una proposta per istituire una “Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza”.
Sui suoi profili social riceve una media di 200 messaggi pieni di tutto questo – intolleranza, razzismo, antisemitismo, odio e violenza - ogni giorno. Oggi il Senato ha detto sì alla nascita della “sua” commissione, ma senza i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. 151 sono stati i senatori a favore, nessuno contrario, 98 gli astenuti. La vicepresidente della Camera Mara Carfagna, forzista, ha twittato: “La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull’antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle”. Matteo Salvini, presente in Aula, ha dichiarato: “Siamo contro il razzismo ma non vogliamo il bavaglio”. Giorgia Meloni ha parlato di rischio regime.

La signora Segre, dopo l’applauso di Palazzo Madama, ha scelto parole delicate.
 “Ai più rabbiosi naviganti delle Rete suggerirei di convertire i loro aggressivi percorsi in navigazioni della bellezza. La vita è brevissima, abbiamo poco tempo davanti e mille cose interessanti a cui pensare. Usare anche un solo momento del proprio preziosissimo tempo per insultare il prossimo è un inutile spreco di energia vitale”.

mercoledì 23 ottobre 2019

Cartoon Movement bloccato in Cina, Iran Russia e Turchia.


Cartoon Movement blocked in China, Iran, Russia and Turkey

If you can read this post, you are part of the diminishing group that enjoys free access to the Internet (or using a VPN). An old saying about cartoonists states that a good cartoon always needs to piss off someone.

We tend to agree, and it seems we are doing a good job pissing off those in power, especially those despots who fear a few lines will make them lose their power. How do we know this? Cartoon Movement is currently blocked in China, Iran, Russia and Turkey

Cartoon Movement bloccato in Cina, Iran, Russia e Turchia

Se puoi leggere questo post, fai parte del gruppo sempre più piccolo che gode di un accesso gratuito a Internet (o utilizzando una VPN). Un vecchio detto sui disegnatori satirici afferma che una buona vignetta deve sempre far incazzare qualcuno.
Tendiamo ad essere d'accordo, e sembra che stiamo facendo un buon lavoro per far incazzare chi è al potere, specialmente quei despoti che temono che alcune linee li faranno perdere il loro potere. Come facciamo a saperlo? Cartoon Movement è attualmente bloccato in Cina, Iran Russia e Turchia.


Gravissima la denuncia di Tjeerd Royaards.
Condivido l'articolo di denuncia dal loro blog mettendo la traduzione in italiano.
Cartoon Movement per chi ancora non lo conoscesse è direi la più importante piattaforma europea di vignette politiche.
Qui il loro sito : https://www.cartoonmovement.com/


Cartoon Movement è un'azienda che offre una piattaforma online globale per cartoons e fumetti politici.  Con sede a L'Aia, nei Paesi Bassi, Cartoon Movement riceve tra le 60 e le 100 vignette ogni giorno da oltre 220 fumettisti freelance in oltre 80 paesi. Wikipedia (inglese)
Cartoon Movement è iniziato nel 2010 quando i fondatori del movimento VJ Thomas Loudon e Arend Jan van den Beld hanno iniziato a lavorare con il fumettista editoriale Tjeerd Royaards per promuovere il cartoon politico come stile fondamentale del giornalismo e per sostenere la libertà di stampa e i diritti dei fumettisti editoriali.
Uno dei progetti iniziali di Cartoon Movement è stato una serie di cartoon di Royaards, Matt Bors e altri sulle condizioni ad Haiti dopo il terremoto di Haiti del 2010 . Il lavoro è stato sottoscritto da una sovvenzione del governo olandese.
Il movimento Occupy fu un altro progetto iniziale e Cartoon Movement ricevette vignette editoriali da fonti Occupy in tutto il mondo.
Cartoon Movement supporta Cartoonists Rights Network, l' educazione internazionale e sui diritti umani nelle scuole.

domenica 17 marzo 2019

Appello per Nasrin Sotoudeh



di Bruno Bozzetto




Da Ammnesty International l'appello per la libertà di Nasrin Sotoudeh 

Aggiornato l’11 marzo 2019 – Nasrin Sotoudeh, la nota avvocata iraniana per i diritti umani ora in carcere, è stata condannata a 33 anni di carcere e a 148 frustate, dopo due processi gravemente iniqui.

Le accuse contro di lei sono la conseguenza del suo pacifico lavoro in favore dei diritti umani, inclusa la sua difesa delle donne che protestano contro l’obbligo di indossare il velo in Iran e la sua pubblica opposizione alla pena di morte.

Nell’agosto 2018 ha scritto una lettera dal carcere per annunciare l’inizio del suo primo sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione arbitraria e contro le pressioni giudiziarie a cui sono soggetti i suoi amici e la sua famiglia. Lo sciopero era indirizzato in particolare all’arresto del suo amico e difensore dei diritti umani Farhad Meysami.

Nel novembre 2018, Nasrin Sotoudeth inizia un nuovo sciopero della fame per protestare contro la continuativa detenzione di Farhad Meysami e per l’arresto di suo marito, Reza Khandan, avvenuto il 4 settembre 2018. Entrambi gli uomini sono stati condannati per “propaganda contro il sistema” e “raccolta e collusione per commettere crimini contro la sicurezza nazionale” e condannati ad un totale di sei anni di carcere in relazione al loro sostegno della campagna contro l’obbligo di indossare il velo (hijab).

È una prigioniera di coscienza e deve essere rilasciata immediatamente!




For Nasrin Sotoudeh the Iranian activist and human rights lawyer whom sentenced to 38 years, 148 lashes.


Iranian authorities have sentenced Nasrin Sotoudeh, a human rights lawyer, to 148 lashes and 33 years in jail.
Freedom for Nasrin Sotoudeh and for all women's rights defenders in patriarchal countries!
Adene 



‏Human rights lawyer, a mother of two, and a truly ⁦‪#inspiringwoman‬⁩ Nasrin Sotoudeh faces up to 34 years in prison & 148 lashes.
Shahrokh Heidari

38 years in prison
148 lashes
on each of us.
Free Nasrin Sotoudeh now
Alagon


Nasrin Sotoudeh the Iranian Activist and Human Rights Lawyer who was sentenced to 38 years imprisonment and 148 lashes.
Smitha Bhandare Kamat






Grazie a Mauro Biani per la toccante vignetta dedicata a Nasrin Sotoudeh.

L'appello di Amnesty International - Italia da firmare per chiedere il suo immediato rilascio in quanto prigioniera di coscienza, e l'abolizione di una condanna vergognosa ed inaccettabile:
https://www.amnesty.it/appelli/liberta-per-nasrin/?asset_code=35317&utm_source=facebook&utm_medium=post&utm_campaign=org_nasrin_19&fbclid=IwAR2li7P9zIBDCOVV4QHuCKyHbjcjGW3CIKJpG7vZdbz79hcT3yWgZtPU--I

domenica 23 settembre 2018

Colombia : Nani è stata ingiustamente denunciata di creare odio razziale con le sue vignette.


Marilena Nardi :" Una volta di più si prendono fischi per fiaschi. Massima solidarietà alla mia amica Adriana Mosquera, in arte Nani, autrice delle strisce di Magola."

E' stata denunciata  la vignettista colombiana Nani, Adriana Mosquera, per "istigazione all'odio contro i venezuelani".
Questa è la terza denuncia in Colombia a causa di vignette satiriche quest'anno, si legge in questo articolo di JMora.
A marzo è stato il turno di Matador, anche se la denuncia è stata finalmente respinta, ma pochi giorni dopo Diego Garcia è stato denunciato per calunnia e diffamazione dal sindaco della Florida Hector Mantilla ed ora è la volta di Nani.

La figura dell'azione di tutela in Colombia è simile a quella del reclamo qui e viene eseguita rapidamente, è una procedura purtroppo preferenziale e sommaria. Per la sua risoluzione sono stabiliti 10 giorni lavorativi. La tutela mira a proteggere i diritti costituzionali fondamentali degli individui "quando ritengono che questi siano stati violati dall'azione o dall'omissione di qualsiasi autorità pubblica o di individui nei casi indicati nel presente decreto".


Mi associo a Marilena Nardi nella solidarietà dell'artista colombiana Nani e spero che le autorità si rendano conto dell'assurdità della denuncia.
Ho scritto a Nani , che mi ha mandato la vignetta incriminata e la mail dove spiega l'accaduto.





Estimada amiga
Gracias por tu interés

Actualmente en Colombia sufrimos una gran represión los caricaturistas, se coarta nuestra libertad de expresión y practicamente no se puede opinar.
Pero lo más preocupante es la gran ignorancia que envuelve todo. Por ejemplo se ha interpuesto una demanda judicial en mi contra por la mala interpretación de la tira que te adjunto.

El ciudadano que interpuso la demanda dice que invito a la discriminación, al racismo contra los inmigrantes venezolanos, al odio, y que vulnero los derechos de los desplazados.

Yo soy inmigrante colombiana en España, y comprendo la situación de estas pobres personas que ahora tienen que salir de Venezuela rumbo a Colombia con las manos vacías. Soy incapaz de hacer nada en contra de ellos y en la tira está clarísimo, de hecho el ciudadano que interpuso la acción judicial, realmente defiende los mismos ideales que yo, pero ahora tengo que esperar a que la justicia hable y si es el caso me sancione o no.

El funcionario que recibió la demanda también debería haberse dado cuenta que es simplemente absurdo.

Pero así están las cosas.
un abrazo
Nani


Cara amica

Grazie per il tuo interesse

Attualmente in Colombia subiamo una grande repressione dei vignettisti, la nostra libertà di espressione è limitata e non abbiamo praticamente alcuna voce in capitolo.
Ma la cosa più preoccupante è la grande ignoranza che avvolge il tutto. Ad esempio, è stata intentata una causa contro di me per cattiva interpretazione della striscia allegata.

Il cittadino che ha intentato la causa ha detto che ho invitato alla discriminazione, al razzismo contro gli immigrati venezuelani, all'odio e alla violazione dei diritti degli sfollati.

Sono un colombiana immigrata in Spagna, e capisco la situazione di questa povera gente che ora deve lasciare il Venezuela per la Colombia a mani vuote. Sono incapace di fare qualcosa contro di loro e la striscia è molto chiara, infatti il cittadino che ha intentato l'azione legale, difende davvero gli stessi ideali come me, ma ora devo aspettare che la giustizia parli e se è il caso sarò sanzionato o meno.

Il funzionario che ha ricevuto la denuncia dovrebbe anche aver capito che la situazione è semplicemente assurda.

Ma è così che stanno le cose.
Un abbraccio
Nani

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Adriana Mosquera “Nani” (Bogotá D.C.) es caricaturista, bióloga, diseñadora y escritora hispano-colombiana, autora de Magola, una de las tiras cómicas más conocidas en Iberoamérica,1​ a través de la cual trata temas de humor social y de parejas, de actualidad e igualdad de género. Ha participado en una docena de exposiciones en diversos países y organizado una itinerante titulada Las mujeres creadoras y el arte de la caricatura. Cuenta con una decena de premios, entre los que destacan el Gran Premio Diógenes en Argentina. Es profesora honorífica del humor por la Universidad de Alcalá de Henares. Reside en España desde 1997, miembro de Cartooning for Peace-Francia.

Adriana Mosquera "Nani" (Bogotá D.C.) è una fumettista, biologa, designer e scrittrice spagnola e colombiana, autrice di Magola, una delle strisce comiche più note in America Latina,  attraverso la quale affronta temi di umorismo sociale e coppie, attualità e uguaglianza di genere. Ha partecipato a una dozzina di mostre in vari paesi e ha organizzato una mostra itinerante dal titolo Donne creatrici e l'arte della Caricatura. Ha una dozzina di premi, tra cui il Gran Premio Diogenes in Argentina. È professore onorario di umorismo all'Università di Alcalá de Henares. Risiede in Spagna dal 1997, membro di Cartooning for Peace-France.

lunedì 14 maggio 2018

The Art of Resistance: The Winners

Da Cartoonmovement
 
First Prize: Pete Kreiner, Australia

With a total 1781 submissions from 76 countries we think our first international cartoon competition was a huge success! Out of all these submissions we made a shortlist of 200 cartoons; on March 5, this shortlist was presented to a professional jury, tasked with the difficult job to select the cartoons that will be featured in the upcoming exhibition ‘The Art of Resistance’ and to determine the winners.
The jury consisted of Hajo, a well-known Dutch cartoonist, Saskia van Loenen, chairperson of Pers & Prent (a foundation promoting political cartoons and organizer of the yearly Dutch cartoon award Inktspotprijs) and Michiel van Hattem, president of vfonds, a Dutch NGO with a focus on peace.
Together, they selected 57 cartoons, including 9 honorable mentions and 3 winners. Today, we announced the winners at the Freedom Festival in Flushing, the Netherlands.

Con un totale di 1781 contributi da 76 paesi, pensiamo che il nostro primo concorso internazionale di cartoni animati sia stato un grande successo! Tra tutti questi contributi abbiamo realizzato una selezione di 200 cartoon; il 5 marzo questa rosa è stata presentata a una giuria di professionisti, incaricata del difficile compito di selezionare i cartoon che saranno presentati nella prossima mostra 'The Art of Resistance' e di determinarne i vincitori.
La giuria era composta da Hajo, un noto fumettista olandese, Saskia van Loenen, presidente di Pers & Prent (una fondazione che promuove i cartoon politici e organizza l'annuale premio olandese Inktspotprijs) e Michiel van Hattem, presidente di vfonds, una ONG olandese che si occupa di pace.
Insieme, hanno selezionato 57 cartoon, tra cui 9 menzioni d'onore e 3 vincitori. Oggi abbiamo annunciato i vincitori al Freedom Festival di Flushing, nei Paesi Bassi.
Second Prize: Oguz Demir, Turkey
Third Prize: Bruce MacKinnon, Canada



Honorable Mentions


giovedì 3 maggio 2018

PD, CONTRO LA SATIRA CHIAMA LA POLIZIA





PD, CONTRO LA SATIRA CHIAMA LA POLIZIA
Lo street artist Sirante torna a dire la sua sulla situazione politica. Stavolta lo fa prendendo spunto dall'affresco di Raffaello 'Incendio di Borgo', ospitato nei Musei Vaticani, riletto in chiave anti-renziana. Stamattina a largo del Nazareno, a pochi passi dalla sede nazionale del Pd, è comparsa l'opera che raffigura, al posto delle figure raffaelliane, Renzi che porta sulle spalle Berlusconi, e intorno Boschi, Orfini, Verdini. Il lavoro, come già i precedenti, è stato prontamente rimosso ma è lo stesso Sirante a spiegare sulla sua pagina Fb il messaggio: "Da quando Matteo Renzi ha preso la guida del Partito Democratico - scrive - è iniziato un lungo declino che ci ha portato fino ad oggi ... a quattro anni dall'innesco, il partito è avvolto dalle fiamme dell'indecisione. L'ex segretario del partito ha governato con plurindagati e pluricondannati ma ora, assumendo finte posizioni etiche, di principio, snobba chiunque gli proponga anche solo un semplice dialogo. Non abbandonerà mai il suo Silvio, non può fare a meno dei consigli di Verdini... Salverà il suo anziano e fedele 'padre', il suo fedelissimo Orfini e i soliti vecchi amici?". (la Repubblica)




Un suo lavoro era già apparso nei dintorni del Quirinale nei giorni delle consultazioni. Allora a ispirare l'artista era stato il quadro 'I bari' di Caravaggio, con i ritratti di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio al posto dei volti dei tre personaggi.



Era invece firmata da Tvboy l'altro lavoro di street art apparso nei vicoli di Roma, il bacio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, diventato popolarissimo in rete. Anche questo fatto subito sparire per motivi di decoro urbano
03 maggio 2018

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Cartellino espositivo de "L'incendio al Nazareno", il titolo dell'opera appesa oggi vicino alla sede centrale del Partito Democratico, a Roma, che immagina la fuga dei leader di Pd e Forza Italia da un "partito ormai in rovina avvolto dalle fiamme". E che prospetta un "nuovo governo". Presenti Matteo Renzi che porta in salvo Silvio Berlusconi sulle sue spalle, accompagnati da Matteo Orfini e Maria Elena Boschi. Ed intanto Denis Verdini scappa dal fuoco scavalcando un muro.


Raffaello 'Incendio di Borgo', Musei Vaticani,

domenica 21 gennaio 2018

Free Nuriye and Semih

Free Nuriye and Semih
Gio / Mariagrazia Quaranta



Nuriye Gulmen, docente universitaria, e Semih Ozakca, insegnante di scuola primaria, sono da sei mesi in sciopero della fame contro le epurazioni di Erdogan.

Alcuni dei tanti disegni per Nuriye e Semih
dal gruppo di  FB
SUPPORT FROM WORLD CARTOONISTS TO NURIYE AND SEMIH!





#NuriyeSemih
SILVANO MELLO/BRAZIL


OLEKSY KUSTOVSKY/UKRAINE



ISMAIL DOGAN / BELGIUM
" We are All #NuriyeSemih ! "

Erdogan Karayel
22/01/2018






Nuriye e Semih insegnanti, come già disegnatoOggi per il manifesto.
Oggi, venerdì 20, ci sarà il processo a Nuriye e Semih insegnanti simbolo delle purghe erdoganiane post-Golpe. Attivisti dei diritti umani, giornalisti e avvocati partiranno oggi dall’Italia per seguire il processo. Auspicherebbero che la nostra rappresentanza diplomatica in Turchia fosse presente all’udienza. Fino ad ora è stata presente la sola rappresentanza diplomatica canadese. Sempre dalla prima pagina, il reportage di Dimitri Bettoni.
Nuriye e Semih insegnanti, in Turchia
Mauro Biani


MARCO DE ANGELIS/ITALIA




VASCO GARGALO/PORTUGAL

venerdì 5 gennaio 2018

Free Ramòn Esono Ebalé

 © Gio/Maria Grazia Quaranta


 © Marilena Nardi



Join the call to #FreeNseRamon in 2018! 105 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression. Cartoon by @nadimcomics #HNY2018



International cartoonists in support of imprisoned #EquatorialGuinea cartoonist Ramón Esono Ebalé - Join the call to #FreeNseRamon.   By Peruvian cartoonist @omarzev
 © Omar Zevallos



@maurobiani
 29 dic 2017
Altro
Imprisoned cartoonist Nsé Ramón Ebalé, over 95 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression @CRNetInt #FreeNseRamon Per @ilmanifesto http://www.nigrizia.it/notizia/liberate-ramn-nse …
Mauro Biani

nternational cartoonists join in the call to free Equatorial Guinea cartoonist Ramón Esono Ebalé - Details here -
https://cartoonistsrights.org/call-to-action-freenseramon/ … Cartoon by @Adenecartoon #FreeNseRamon
Adene



#FreeNseRamon!  International cartoonists send their greetings to imprisoned #EquatorialGuinea cartooninst Ramón Esono Ebalé, calling for his release.
By @Ballouhey


Please join us in calling for the release of, whilst wishing #FelizNavidad to, imprisoned cartoonist Nsé Ramón Ebalé, over 95 days in one of Africa's worst prisons in #EquatorialGuinea in retaliation for his art & #FreedomOfExpression By @halltoons #FreeNseRamon


Ramón Nsé Esono Ebalé, an Equatorial Guinean cartoonist who works under the pen name Jamón y Queso was detained by government security officers on September 16th. Seized in a restaurant in the capital city, Malabo, Ebalé is being held without charge.

Human Rights Watch reports:

“The arrest of the cartoonist, Ramón Nsé Esono Ebalé, is the latest episode of government retaliation against artists who have used their work to criticize the government. EG authorities should repeal the country’s colonial-era defamation statute, which allows for the criminal prosecution of people who criticize the president and top government officials. They should abandon any plans to charge Ebalé under that law and, if he is accused of no other crime, release him immediately and without charge.”

“Prosecuting a cartoonist for unflattering satirical drawings is incompatible with free speech and only highlights the power of the pen,” said Sarah Saadoun, researcher at Human Rights Watch.

See the full report from Human Rights Watch here: https://www.hrw.org/news/2017/09/19/equatorial-guinea-political-cartoonist-arrested

Cartoonist Rights Network International urges people to contact the Equatorial Guinean government and express their concern for the welfare of Ebalé and demand his immediate release.

An easy email form for the Equatorial Embassy can be accessed here


fonte CRNI

 © Ramon Ebalé


 © Ramon Ebalé


Liberate Ramón Esono Ebalé

Il vignettista della Guinea Equatoriale impegnato nella difesa dei diritti umani è stato incarcerato in assenza di accuse dal settembre 2017 per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione, su ordine del presidente Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, al potere dal 1979.
Ancora una volta, la comunità di fumettisti, in particolare il CNRI (Cartoonists Rights Network International http://cartoonistsrights.org) e France Cartoons di Pierre Ballouhey (http://www.france-cartoons.com), si sta mobilitando per renderlo libero.
Ecco l’articolo pubblicato da Voice project :
http://voiceproject.org/campaign/free-ramon-esono-ebale/
Ramón Esono Ebalé è un vignettista e attivista politico della Guinea Equatoriale arrestato dalla Sicurezza di Stato il 16 settembre 2017. Esono deve ancora presentarsi a un giudice o essere accusato, in violazione della legge Guinea equatoriale, secondo cui nessuna persona sarà detenuta più di 72 ore senza addebito.

Il lavoro di Esono è salito alla ribalta diversi anni fa tramite il suo blog “Las locuras de jamón y queso“, che conteneva pareri feroci sul governo equatoguiniano e sul presidente Teodoro Obiang, sempre accompagnato dalle sue vignette. Il blog è stato infine bloccato in Guinea Equatoriale. Nel 2014 pubblica una graphic novel insieme ad altri due artisti, prima in inglese e poi in spagnolo, intitolato “La Pesadilla de Obi”, che ritrae un personaggio ispirato dal presidente Obiang che si sveglia e si ritrova un normale cittadino che soffre “le conseguenze del regime che lui stesso ha creato “. Lo scopo del lavoro, secondo Esono, era quello di “de-deificare qualcuno che è percepito come una sorta di dio” in Guinea Equatoriale.

Mentre Esono ha vissuto all’estero per molti anni, prima in Paraguay e ora in El Salvador, è stato costretto a tornare in Guinea Equatoriale questo mese per rinnovare il suo passaporto dopo aver scoperto che non poteva essere fatto al consolato equatoguiniano di Madrid. Secondo i familiari che sono stati in grado di visitare Esono durante la sua detenzione, era consapevole che al momento del suo ritorno sarebbe stato preso di mira per il suo esplicito impegno politico, che viola lo statuto di diffamazione dell’era coloniale della Guinea equatoriale che proibisce le critiche al presidente o ad altri funzionari di alto livello.

Durante il suo primo interrogatorio, Esono fu informato che l’impegno politico in sé non era un crimine, ma che per essere coinvolto gli sarebbe stato richiesto di registrare un partito politico o unirsi a uno già esistente.

Tale censura delle opinioni politiche dissenzienti è un pericoloso attacco alla libertà di espressione e non deve essere tollerata. Inoltre, la Guinea Equatoriale dovrebbe abrogare le sue leggi sulla diffamazione e rilasciare immediatamente Ramón Esono Ebalé, permettendogli di tornare in El Salvador, il suo paese di residenza.


Ramón Esono Ebalé    Paolo Lombardi
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06 Jan 2018

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