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mercoledì 18 gennaio 2017

Il 2017 è iniziato, non bene!

Il 2017 è iniziato molto negativamente

Prima tanta neve e tanto freddo giù nei paesi del terremoto, al centro Italia!

Oggi tre nuove forti scosse di terremoto, paura e crolli, mentre imperversa una bufera.

 Persone costrette a scavare fra la neve per uscire dalle abitazioni.

Mi scrive l'amica Gio :


Altre 2 scosse dopo la principale!
E' venuta un po' tremolante ... ma può servire, no?

Mariagrazia Quaranta / Gio


e poi Tauro


Mannaggiasanda Edition.
Tauro


ed anche Giuliano



la sensazione è questa
Giuliano






domenica 5 aprile 2015

Buona Pasqua

AUGURI A TUTTI!

Sergio Tessarolo

Andrea Pecchia


Valerio Marini



Da Grande
CeciGian



Allfio Leotta



Tiziano Riverso

Marianna Balducci



Romaniello


Pasqua 2015

© Milko Dalla Battista



Mario Airaghi



Fulvio Fontana



Palex Prevosto



Moise



TANTI CARI AUGURI A TUTTI!
(La vignetta, trasmessa a Sardegna1 tv stamattina, ironizza sulla possibilità che le scorie nucleari vengano spedite in Sardegna. "Scorrio", in sardo, sta per "litigio".)
Tullio Boi




PASQUA 2015

AUGURI A TUTTI
...e soprattutto a chi vuole la Pace o almeno la cerca.
UBER



Paride Puglia



Ugo Sajini


1976 - Humor Graphic 18
Ugo Sajini


Magnasciutti


Marco De Angelis


Paolo Lombardi


David Rowe


Marco Careddu 


Tauro 



Gava 



8Max

sabato 10 gennaio 2015

Je suis Charlie - Fanylab

Questa è la terza raccolta di disegni in memoria degli amici di Charlie Hebdo:
sono quelli del mio gruppo Fanylab.
Grande è stato lo sconforto dell'attentato, e fin dalle prime notizie, gli amici artisti hanno iniziato a  condividere con me i loro cartoons.
Vi ripropongo queste opere in ordine cronologico, tranne la prima.
La prima, di Ugo Sajini, è quella che ho scelto come foto del gruppo.

Cara Raffaella, 
sono addolorato, li conosco, anzi li ho conosciuti tutti, ho mangiato, chiacchierato passeggiato con loro. Molte, tante volte. Adesso vedo i coraggiosi emuli che ne approfittano a fare matite grondanti sangue, o tradurre la vignetta di Charb, pur di fare un post col proprio bel nome. 
Cazzo sono persone, con i loro famigliari e magari ho conosciuto pure questi. Non una considerazione  sul perché; perché una religione che tante persone nel nostro paese abbracciano, spinga a questo assolutismo prima becero e adesso mortale. L'importante è fare una vignetta disponibile a qualche mi piace. Che ambiente di merda è quello che gravita su FB.
 Non ci si chiede perché ... santo cielo!
Questo tipo di satira fatta così per apparire non serve un cazzo.
La satira vera, invece serve, purtroppo a scatenare anche gli istinti più bestiali, oggi i mussulmani in Francia, ieri i fascisti in Italia e Spagna e ancora prima ...c'è sempre stato un pasquino da far fuori.
 La satira segnala, ma purtroppo non riesce a correggere, modificare, cambiare, 
solo far incazzare gli scemi e poi morire per loro mano.
Basta!

Ugo Sajini (07/01/2015)




Charlie Hebdo

Elchicotriste: 'First response to our dead colleagues. I never felt attracted by caricaturing Mahoma til now. A message to fanatism, for every dead drawer you will get 15 charicatures of the god you shame with your murders. And you will never be able to stop us because we are with too many. More than you are. RIP CHERB, CABU, WOLINSKY, TIGNOUS...'
07 Jan 2015

martedì 19 agosto 2014

L'Antipanico, scandalo alla Sapienza


vigna sui “maestri italioti” (spunto: vedi voce Schettino).
 Mauro Biani


L'ANTIPANICO
Le sconsolanti stime dell'ISTAT sulla decrescita del PIL gettano nel panico il Governo.
Convocato d'urgenza il comandante Schettino a palazzo Chigi.
UBER


Cattedra
CeciGian

il panico
Tullio Boi


Lectio Magistralis
Stefano Trucco


università la saccenza
 fabiomagnasciutti
Etichette: magnasciutti, panico, schettino, università



C'è chi sale e chi affonda
Paride Puglia



In-docenza
Tomas



SU DAGOSPIA : http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/avvocato-schettino-canta-vittoria-non-ci-siamo-imbucati-nome-82470.htm
Mario Bochicchio


l'insipienza
Tauro- Antonio Silvestri

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 I Fatti:
Polemiche e sdegno per un seminario che il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, ha tenuto  in un'aula universitaria di Roma lo scorso 5 luglio. Secondo quanto riporta il quotidiano La Nazione,  è successo al termine di un master in scienze criminologiche organizzato dalla cattedra di psicopatologia forense della facoltà di Medicina dell'università La Sapienza. Furioso il rettore dell'ateneo Luigi Frati, che oltre a prendere le distanze da "un'iniziativa autonoma e indegna assunta da un docente" deferisce al Comitato etico Vincenzo Mastronardi, il professore che aveva invitato l'ex ufficiale.

Mastronardi però replica: "Basta polemiche, chiarirò tutto. Incontrerò presto il rettore dell'Università Sapienza per spiegare ogni singolo passaggio di questa vicenda. Quell'incontro non è stato fatto nel contesto universitario della Sapienza né di altre università - tiene a ribadire il criminologo -, era un evento riservato ad esperti. Una mia iniziativa collaterale e non un master".

"Fatto sconcertante", commenta il ministro dell'Università Stefania Giannini.  "L'autonomia universitaria - aggiunge in una nota - non puo' essere declinata in spregio alle famiglie delle vittime della tragedia della Concordia che rappresenta ancora una ferita aperta per questo Paese". "Non si puo' certo pensare - continua il ministro - di rendere più attrattivi Master e seminari sfruttando l'onda mediatica perchè si tratta di un atteggiamento che non fa onore alla nostra Accademia. Le nostre Università devono continuare a essere luoghi in cui si trasmettono il sapere, la dottrina e il metodo e non dove si produce spettacolarizzazione". (fonte)


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era il 25 gennaio 2012 e Uber disegnava un tubetto di Pasta di Capitano
Non affonda
A me sembrava quasi impossibile che il cap. Schettino avesse abbandonato la nave prima di cercare di mettere in salvo tutti i passeggeri. Ora però l'intercettazione ambientale non lascia spazio ai dubbi: è proprio uno s......

sabato 28 giugno 2014

World Cup 2014: Italia a casa

«La difesa sballata, il centrocampo endemicamente fioco, l’attacco composto di gente molto sollecita a impaurirsi. E dove credevamo di andare?»
Gianni Brera (1966 dopo la partita persa con la Corea)

Calimario
di Marco Tonus


La notizia del momento è senz’altro data dall’eliminazione dell’Italia, che al termine di una gara assai contestata per l’arbitraggio perde contro l’Uruguay, abbandonando così anzitempo la competizione.
L'Italia così si aggiunge alla Spagna ed Inghilterra, le illustri decadute di questo Mondiale.
A Natal, l’Uruguay, sconfitto nel primo match, si qualifica e ora spera di rivivere i fasti messi in atto al Maracanà ben 64 anni orsono.
Prandelli ed Abete rassegnano le dimissioni.
Tante le polemiche per l'arbitraggio ed il gioco giocato dagli italiani.



Hola Italia!
Paolo Lombardi




PORTOS / Franco Portinari


Corcovado e Corcotorno
di Giovanni Angeli



Duri
CeciGian

Gambe rubate all'agricoltura
Riverso





21/06/2014
 Un Paese immobile
Massimo Gramellini
Hai un centravanti sopravvalutato, che ha segnato poco e parlato troppo ovunque sia stato. Il classico pacco dalla confezione luccicante: bello, statuario, un personaggio che fa notizia per il fatto stesso di esistere e che esiste per fare casino e mandare tweet banali che i giornali riportano con entusiasmo. Come tutti i sopravvalutati, il pacco azzurro è un asso nel vendersi e nell’incantare gli innamorati dei luoghi comuni. Diventa il simbolo della squadra e segna un gol all’esordio contro una difesa di paracarri. Tutti sanno che a ogni suo rarissimo acuto seguono mesi di catalessi, eppure tanto basta per farne un titolare inamovibile.
Hai un altro centravanti che ha segnato ventidue gol negli ultimi sei mesi ed è circonfuso di grazia celeste: corre come un satanasso dietro a qualsiasi cosa si muova e ogni palla che lo sfiora si trasforma in una carambola imprendibile. E’ un bravo ragazzo del Sud, serio e lavoratore, si diceva una volta. Giovane e dalle prospettive illimitate, però forte e perbene, quindi poco spendibile sul mercato della panna montata. Viene svenduto all’estero, con la convinzione sottintesa che si tratti di una meteora, e convocato in azzurro a furor di statistiche, ma solo per accomodarsi in panca a fare da riserva a uno che vede la porta molto meno di lui. Hai questi due centravanti e, poiché sei italiano, preferisci il bluff patinato al benedetto dal destino. Ti meriti di perdere: la partita e Immobile. E di tenerti Balotelli.


La vignetta di Giannelli

Tifosi speciali
Umberto Romaniello






Dalcio


 Restare gelati
Tauro



Krancic



 Delusione mondiale
SERGIO STAINO



Nottambuli deambulanti...
Armando Lupini





L'arma segreta... richiesta per passare agli ottavi
Alfio Leotta



Figure
Beppe Mora


Creste
Beppe Mora


Niente sfilate, nessuna notte magica...
UVA




come quando fuori
Fabio Magnasciutti



wherever I lay my hatfabio magnasciutti



lessi
fabio magnasciutti



Milko


25/06/2014
Morsi e rimorsi 
Massimo Gramellini
Speriamo che la Nazionale non sia lo specchio della Nazione, altrimenti dovremmo tutti imitare Prandelli & Abete e dimetterci irrevocabilmente da noi stessi. Ieri l’immagine dell’Italia nel mondo era una combriccola di abulici che faticavano a mettere insieme tre passaggi di fila, figuriamoci un tiro in porta. Quattro anni fa avevano perso i vecchi e si invocò il ricambio generazionale. Ma quattro anni dopo hanno perso soprattutto i giovani, il cui simbolo è l’indisponente Balotelli, un eterno incompiuto spacciato per fuoriclasse da un sistema mediatico che ha smarrito il senso delle proporzioni. Persino il mio Immobile, che in Italia si era aggirato per le aree di rigore come un lupo mannaro, sembrava un barboncino al guinzaglio della difesa uruguagia.
Certo, l’arbitro dal cognome recidivo (Moreno), l’espulsione esagerata di Marchisio e il comportamento da roditore di Suarez, che ha affondato i suoi incisivi nella pellaccia di Chiellini. Ma il lamento è un diritto che va meritato. E questa Italia depressa e deprimente, senza talento né carattere, merita soltanto di tornarsene a casa e ricominciare daccapo, con meno squadre e meno stranieri, come accadde dopo la Corea del 1966. Quando fummo eliminati al primo turno per la seconda volta consecutiva, proprio come adesso, e Gianni Brera scrisse: «La difesa sballata, il centrocampo endemicamente fioco, l’attacco composto di gente molto sollecita a impaurirsi. E dove credevamo di andare?». Più che un’analisi, una profezia.

 

Uruguay ai vinti
Fuori. La vignetta (questa la foto originale di Mujica) oggi per il manifesto.
 Mauro Biani
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 PS:
anche la Barilla scherza sull'eliminazione dai Mondiali con una serie di twitter

Finisce il mondiale dell'Italia. L'Uruguay ha vinto 1 a 0. Cosa è mancato agli azzurri?


Repubblica : l'ironia di Barilla