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lunedì 1 gennaio 2024

Buon feliz happy joyeux

 


I hope that it will be a better year for everyone / Che sia un anno migliore per tutte e tutti

#NewYearsEve2024 #editorialcartoon #MarilenaNardi

By Marilena Nardi

venerdì 8 dicembre 2023

Viva l’Italia antifascista

 

Viva l’Italia antifascista #vivalitaliaantifascista 

Durando

#satira #scala #milano


Prima un urlo dal pubblico, “viva l’Italia”. Poi una risposta, sempre dal pubblico, come a voler dare un seguito: “viva l’Italia antifascista”. E questo secondo urlo, risuonato dal loggione a pochi secondi dall’inizio del “Don Carlo” per la Prima della Scala e subito dopo l’inno di Mameli, ha generato una reazione sbalorditiva: ha smosso la Digos, intervenuta per identificare la persona che ha risposto.

Gli agenti hanno identificato Marco Vizzardelli, appassionato di lirica, loggionista e giornalista esperto di equitazione. "L'ho buttata sul ridere, ho detto agli agenti che avrebbero dovuto legarmi e arrestarmi se avessi detto il contrario, “viva l'Italia fascista”, ma così no", ha detto lo stesso Vizzardelli.

Vizzardelli ha spiegato che "a metà del primo atto si è avvicinato un individuo e ho capito che si trattava di un agente in borghese. Mi sono un po’ spaventato e mi ha fatto un gesto di stare tranquillo. Alla fine dell'atto - ha aggiunto - mi ha mostrato il tesserino e mi ha detto che voleva identificarmi, ma gli ho risposto che non avevo fatto nulla di male e che non aveva nessun senso in un paese democratico".


La Prima alla Scala di Milano
Tomas



#vivalitaliaantifascista #digos #scala #identificatecitutti #salvini #LaRussa  #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo
Natangelo



Alecos Prete

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Ellekappa




Ellekappa



Il paese è diviso come il divano. La parte sinistra è a contatto con il suolo, mentre quella destra vola staccata dalla realtà. L'orologio sul comò aspetta solo di prendere vita per dire che è tempo di cambiare. La vita è fatta a Scala, c'è chi scende e c'è chi Sala. Ma forse ora la minestra è troppo salata. Aggiungi un posto al palco che c'è un cognato in più. Chi alla Prima arriva prima alloggia [Primaiproverbi] 
Giannelli



Prosegue il Ciclo Scaligero.
L’intento del Maestro era quello di focalizzarsi sul complicato puzzle dell’assegnazione dei posti nel Palco Reale, così ieri alle 17,45 si è sintonizzato su Rai 1, pronto a ritrarre la disposizione dei vari personaggi. Ma i virtuosi gorgheggi di Elisabetta di Valois ben presto gli hanno fatto ciondolare la testa e sull’aria “O Carlo, ascolta...Io morrò ma lieto in core” si è trovato in piena fase Rem.
Al brusco risveglio sugli applausi finali non ha potuto fare altro che affrettarsi ad accendere il fax e inviare quanto fatto: una vignetta onirica e meno affollata che nella realtà, con Salvini contrariato perché le sporgenti orecchie di La Russa gli tolgono visuale e visibilità. Il lampadario vagamente Menorah ricorda la festa ebraica delle luci, ma a guardarlo bene ci si accorge che è un quadro campato in aria, al pari delle polemiche che hanno preceduto l’opera. [BuonaLaPrima]
Giannelli


Milano, 7 dicembre 2023 - Palco Reale alla Scala
Allucinaxione a sinistra.
Franco Portinari / Portos




#VivalItaliaAntifascista
"Viva l'Italia, l'Italia che non ha paura".
Mauro Biani


Viva l'Italia antifascista!

#8dicembre #vivalitaliaantifascista
Marilena Nardi



La Costituzione

Disposizioni transitorie e finali

I-II-III-IV-V-VI-VII-VIII-IX-X-XI-XII-XIII-XIV-XV-XVI-XVII-XVIII

Elenco Completo

XII

E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.



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venerdì 24 novembre 2023

Basta! Non una di più!

 Basta! chiedete aiuto, non siete sole!

Ci sono tante persone che vi possono aiutare!

Basta

Fogliazza


Non una di più.
GIO / Mariagrazia Quaranta 
www.caricaturegio.altervista.it





Nessuno insegna alle donne la legittimità del desiderio, di Raffaella Silvestri.
disegno di Marilena Nardi


Monireh Ahmadi
23 November 2023
November 25, International Day for the Elimination of violence Against women.
https://cartoonmovement.com/cartoon/november-25-international-day-elimination-violence-against-women-0
Monireh Ahmadi
23 November 2023
No comment
November 25, International Day for the Elimination of violence Against women.
https://cartoonmovement.com/cartoon/no-comment-75

Monireh Ahmadi
23 November 2023
No comment
Violence against women is not always physical, verbal, psychological, emotional violence and control and restriction are all other forms of violence that are much more damaging than physical violence and unfortunately are not recognized in many societies. This type of violence is silent because it cannot be seen and requires more attention. From the lower levels of society to the middle and upper class, they experience this model of violence.
https://cartoonmovement.com/cartoon/no-comment-76


VERBAL AGGRESSION 
by Angel Boligan, El Universal, Mexico City, www.caglecartoons.com



Da leggere, meditare, non dimenticare.
(Dal "Corriere della sera"

La lettera di Elena Cecchettin: «I "mostri" non sono malati, sono figli sani del patriarcato»
di Elena Cecchettin
La lettera della sorella di Giulia Cecchettin al Corriere. Fin dalle prime ore Elena ha preso posizione perché la tragedia sia spunto di riflessione sulla violenza di genere
Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura. 

Viene spesso detto «non tutti gli uomini». Tutti gli uomini no, ma sono sempre uomini. Nessun uomo è buono se non fa nulla per smantellare la società che li privilegia tanto. È responsabilità degli uomini in questa società patriarcale dato il loro privilegio e il loro potere, educare e richiamare amici e colleghi non appena sentano il minimo accenno di violenza sessista. Ditelo a quell’amico che controlla la propria ragazza, ditelo a quel collega che fa catcalling alle passanti, rendetevi ostili a comportamenti del genere accettati dalla società, che non sono altro che il preludio del femminicidio. 

Il femminicidio è un omicidio di Stato, perché lo Stato non ci tutela, perché non ci protegge. Il femminicidio non è un delitto passionale, è un delitto di potere. Serve un’educazione sessuale e affettiva capillare, serve insegnare che l’ amore non è possesso. Bisogna finanziare i centri antiviolenza e bisogna dare la possibilità di chiedere aiuto a chi ne ha bisogno. Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto.





the sound of silence
Fabio Magnasciutti




domenica 19 novembre 2023

In ricordo delle donne vittime di violenza

 Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...


In ricordo delle donne vittime di violenza

GIO / Mariagrazia Quaranta



" tu sei MIA"...

Bruno Bozzetto



🖤 Giulia,
buttata in dirupo di 50 metri.

Costantini


Lo sapevamo tutte, ma speravamo ancora.
Il disegno è d'archivio di Marilena Nardi. Le parole, invece, sono di Beatrice Zerbini

La tua salvezza è la nostra salvezza,
noi non siamo
nella vertigine di un fossato,
non siamo nell’abisso, guardiamo il lago
come increspa, non crepiamo sul fondo,
ti aspettiamo insonni, le palpebre alzate,
per non chiuderti gli occhi,
ti reggiamo i ventricoli con il fiato sospeso,
con l’ansia di una sabbia, non lasciamo
che ti alzi fino al cielo e
come acqua ti raccogliamo a palmi fermi,
per non disperdere una lacrima, ma sei
la cascata
di questa grazia in rovina, sei nell’aria,
è passiva la speranza, allora noi
non speriamo nemmeno più, noi siamo
e in te viviamo e ci muoviamo
e con discorsi a denti stretti
noi corriamo con te, per te
scappiamo più forte, sorvoliamo sussurri,
perché le tue gambe non incespichino
come fanno le parole.

Beatrice Zerbini
17/11/2023, a Giulia Cecchettin
scritta quando ancora potevamo aspettarla. 




Lascia andare, disperato figlio mio. Lascia andare. Lascia che ti dimentichi, che cambi strada, che sorrida ad altri, che non ti pensi. Lascia che sia più veloce di te o che sia più lenta, che si distragga durante la via o che abbia l'obiettivo davanti allo sguardo. Lascia che scelga come vestirsi e quanto, che balli sguaiata, che faccia l'amore perché le va, che solo lei sia proprietaria del suo domani.
Kutoshi Kimimo 
#violenzadigenere #violenzasulledonne #relazionetossica #controllo #nonunadimeno #abusi #patriarcato #giuliacecchettin #filippoturetta #femminicidio #perte




Femminicidio
Durando
 #giuliacecchettin #omicidio #femminicidio


da giorni gira questo grafico che illustra, come altri, gli spostamenti del carnefice, in attesa di un plastico che scandagli morbosamente i fatti
mi lasciava delle scorie oltre la retina che ora metto insieme: vedo un fiore
uno di quelli schiacciati tra le pagine di un libro
uno dei primi capitoli del libro, dove si presenta la protagonista: i sogni, le speranze, quando il futuro è ancora smisurato e la morte un'astrazione
non so se scrivo da illustratore, da docente di ragazzi coetanei di Giulia, da padre di una figlia ventenne, da sognatore, da uomo, da persona, infine
queste parole poco utili, se non a me stesso per lenire il dolore procurato da questa vicenda, da tutte le altre precedenti e da quelle che, purtroppo, la seguiranno, allungando il luttuoso elenco di donne vittime di violenza
leggo una giustificata rabbia, condivisibili proposte di soluzioni di carattere educativo
ora sono schiacciato dall'idea di limite, sempre più labile, quello che viene oltrepassato quando il mostro si fa carne e il pensiero diventa azione, troppo spesso irreversibile
mi dico che su questo si potrebbe lavorare
sogno quel giorno in cui si potrà smettere di dire "voi uomini, noi donne", "noi femmine, voi maschi"
quel giorno, magari, potremo dire "noi, esseri umani"
Fabio Magnasciutti


so free her
Fabio Magnasciutti


”Ho un problema col”#possesso”,col tollerare la #frustrazione,con il #controllo dell’#impulso.
Però stai tranquilla:ti amo”
Mauro Biani


Il valore di un uomo è direttamente proporzionale alla sua capacità di accettare certi NO.
#Nicocomix #femminicidio #femminicidi #no #unbravoragazzo #violenzadigenere #CodiceRosso #nonunadimeno #giuliacecchettin #germania #FilippoTuretta #omicidio
Nicocomix


Tutti i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.
È stato ritrovato nei pressi del Lago di Barcis il cadavere di Giulia Cecchettin. Gettato in un canalone dall’uomo che diceva di amarla.
Un copione quasi identico a quello di Giulia Tramontano. E oggi come allora sono stati spesi fiumi di inchiostro per non dire l’unica cosa che in una storia come questa ha senso di essere pronunciata: che qui, in questo ennesimo femminicidio - la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno - l’amore, la “pista passionale” (mi fa anche schifo scriverlo) non c’entrano nulla.
Non c’era nessun dubbio, nessun mistero, nessun “giallo” inestricabile.   
C’era e c’entra solo la mostruosità di maschi ineducati a gestire il rapporto con la propria intimità e con l’altro sesso, al punto da diventare assassini freddi e calcolatori.
Un pensiero di dolore e commozione a Giulia, alla famiglia, a chi, nonostante tutto, continua a credere che questa battaglia quotidiana si combatta, prima ancora che con le leggi (sacrosante e insufficienti), con la cultura e l’educazione.
R.i.p. Giulia

Lorenza Tosa.





giovedì 2 novembre 2023

STOP CEASEFIRE NOW!

 




STOP CEASEFIRE NOW!


1.400 israeliani assassinati dal 7 ottobre, inclusi 332 soldati • 242 tenuti in ostaggio da Hamas, quattro ostaggi rilasciati, uno salvato

Il Ministero della Sanità palestinese ha pubblicato i dati aggiornati sulle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza. Secondo i dati aggiornati, dal 7 ottobre sono state uccise almeno 8.796 persone, tra cui 3.648 bambini e 2.290 donne. Risultano però ancora disperse circa 2.000 persone, tra cui 1.100 bambini. Si ritiene che la stragrande maggioranza di queste persone sia morta e sepolta sotto le macerie. Almeno 22.219 persone sono state ferite.


STOP, CEASEFIRE. 

The conflict in the Middle East must be stopped. No more bombs on civilians! Enough with the killing of children! On one side and on the other. Enough!

 #Gaza #Israel #Palestine #ceasefire

Marilena Nardi


Cessate il fuoco, adesso.

Gianluca Costantini


War on terrorism? - 
© Chappatte in NZZ am Sonntag, Zürich >
 https://chappatte.com/en/images/war-terrorism

BRAINWAVE
Joep Bertrams


Children under attack.
FaditoOn

pause... #Gaza  
@FinancialReview
David Rowe


a letter to you BIBI 
@FinancialReview
David Rowe



Oltre 8000 morti a Gaza.

#Gaza #Palestina #Israele #Hamas #giustizia
Tjeerd Royaards



CHIEDI UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A TUTTE LE PARTI IN CONFLITTO PER PORRE FINE ALLA SOFFERENZA DELLA POPOLAZIONE CIVILE

L’escalation senza precedenti del conflitto tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall’altro sta distruggendo innumerevoli vite.

Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.

L’assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante, costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente.

Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra.

Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità.

Firma la nostra petizione e sollecita i leader mondiali a chiedere un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e a porre fine alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.

Amnesty International

martedì 17 ottobre 2023

Povere popolazioni!

 

Lago di sangue

GIO /Mariagrazia Quaranta


È un massacro continuo, di civili, di malati, di bambini.
Com’è possibile continuare così ?
Occhio per occhio e tutti più ciechi.

[il disegno é del 2012]

Marilena Nardi 

#Israele #palestina #gaza



Tjeerd Royaards

15 October 2023

Gaza offensive

The planned ground assault of Gaza will likely be a bloodbath of Palestinian citizens.

https://cartoonmovement.com/cartoon/gaza-offensive


#war #Israele #peace #terror #children #middleeast #cartooningforpeace #thecartoonmovement #lemonde #courrierinternational #pagina21
https://cartoonmovement.com/cartoon/destinies-gaza
Marco De Angelis



Fadi Abou Hassan
15 October 2023
No comment
Gaza
#Israel #Palestine #Hamas #Gaza #war #peace #victimis
https://cartoonmovement.com/cartoon/no-comment-67


Ben Jennings fa uso della   famosa  scalinata Penrose resa celebre da MC Escher, per riflettere la spirale di violenza in Medio Oriente


Gaza emergency

 by Schot, De Volkskrant, Netherlands

https://politicalcartoons.com/cartoon/279102


Dave Brown sabato ha reso Benjamin Netanyahu protagonista di una ricostruzione di  Le semeur  (Il seminatore, 1850) di  Jean-François Millet . 

for @Independent #Netanyhu #IsraelPalestineConflict #Israel #Palestine #Gaza #GazaUnderaAttack #Hamas


OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE
Si dice che "Dio acceca chi vuole perdere" e nel caso di questo e annoso e suicida duello tra israeliani e palestinesi quell'unico Dio in cui entrambi credono mi pare abbia  perso la pazienza togliendogli anche la capacità di comprendersi.
Gianfranco Uber 

Medio Oriente, in fuga dalle bombe verso Sud: “Non ci sono né acqua né cibo”
Chi non può andarsene è rassegnato: #HamasTerrorist #IsraelPalestineConflict #IsrealPalestineconflict
Durando



fabio magnasciutti



Portavoce dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani: Ravina Shamdasani

17 ottobre 2023 Geneve

Con l’incredibile cifra di 4.200 persone uccise, oltre un milione di sfollati in soli 10 giorni e vaste aree della Striscia di Gaza ridotte in macerie, nutriamo gravi timori per il tributo di civili nei prossimi giorni. Le operazioni militari non mostrano segni di cedimento, il continuo assedio di Gaza sta colpendo l’approvvigionamento idrico, il cibo, le medicine e altri bisogni primari, e ci sono indicazioni quotidiane di violazioni delle leggi di guerra e del diritto internazionale sui diritti umani.

Il bilancio delle vittime comprende un gran numero di donne e bambini, oltre ad almeno 11 giornalisti palestinesi, 28 membri del personale medico e 14 colleghi delle Nazioni Unite. Non è chiaro quanti altri corpi potrebbero essere sepolti tra le macerie – molte famiglie perdono i propri cari, terrorizzate dal loro destino incerto.

Con numerose strutture sanitarie colpite dai bombardamenti e altre ormai al limite, ci sono serie preoccupazioni circa l’accessibilità alle cure mediche per le molte migliaia di feriti – e per le circa 50.000 donne incinte, nonché per le persone con problemi cronici di salute fisica e mentale. Le attuali ostilità stanno aggravando il già limitato godimento del diritto alla salute derivante dal blocco in corso di Gaza. Gli attacchi contro strutture sanitarie, personale medico, feriti e malati sono vietati dal diritto umanitario internazionale.

Le spaventose notizie secondo cui civili che tentavano di trasferirsi nel sud di Gaza sono stati colpiti e uccisi da un'arma esplosiva devono essere oggetto di indagini indipendenti e approfondite, così come tutte le accuse di gravi violazioni del diritto umanitario internazionale.

Esortiamo le forze israeliane a evitare di prendere di mira civili e beni civili o di condurre bombardamenti di zona, attacchi indiscriminati o sproporzionati, e di prendere precauzioni per evitare, e in ogni caso ridurre al minimo, la perdita di vite civili, lesioni ai civili e danni a beni civili.

Coloro che sono riusciti a rispettare l’ordine di evacuazione delle autorità israeliane sono ora intrappolati nel sud della Striscia di Gaza, con scarsi ripari, scorte alimentari in rapido esaurimento, accesso scarso o nullo all’acqua pulita, ai servizi igienico-sanitari, alle medicine e ad altri bisogni primari.

Finora, circa 400.000 sfollati interni sono accolti in varie località, molti dei quali negli edifici dell'UNRWA. Il diritto internazionale richiede che qualsiasi evacuazione temporanea legittima da parte di Israele, in quanto potenza occupante, di un’area sulla base della sicurezza della popolazione o per imperativi motivi militari debba essere accompagnata dalla fornitura di alloggi adeguati per tutti gli sfollati, effettuata in condizioni soddisfacenti di igiene, salute, sicurezza e nutrizione. Sembra che non vi sia stato alcun tentativo da parte di Israele di garantire ciò agli 1,1 milioni di civili a cui è stato ordinato di trasferirsi. Siamo preoccupati che questo ordine, combinato con l’imposizione di un “assedio completo” su Gaza, possa non essere considerato un’evacuazione temporanea legittima e equivarrebbe quindi a un trasferimento forzato di civili – in violazione del diritto internazionale.

Facciamo eco all’appello delle Nazioni Unite per una pausa umanitaria per consentire la consegna degli aiuti e per prevenire ulteriori sofferenze e morti della già molto assediata popolazione civile di Gaza. È necessario garantire un accesso umanitario urgente, immediato e senza ostacoli.

Gli ultimi rapporti indicano che circa 199 israeliani sono tenuti in ostaggio da gruppi armati palestinesi a Gaza. E ancora una volta invitiamo i gruppi armati palestinesi a rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti gli ostaggi civili e a fermare l’uso di proiettili intrinsecamente indiscriminati contro Israele.

Siamo inoltre preoccupati per l’aumento della violenza nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est. Dal 7 ottobre, 52 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dalle forze di sicurezza israeliane e altri cinque sono stati uccisi dai coloni. Esortiamo le autorità israeliane a garantire che le forze di sicurezza israeliane si astengano dall’uso di munizioni vere se non come ultima risorsa per affrontare una minaccia imminente alla vita o lesioni gravi e le esortiamo a prendere misure immediate per porre fine alla violenza dei coloni contro i palestinesi e per garantire la protezione della popolazione palestinese.

Deve essere compiuto ogni sforzo per garantire il rigoroso rispetto da parte di tutte le parti delle leggi di guerra nella condotta delle ostilità e nel trattamento dei civili e delle persone fuori combattimento, e per garantire che l’assistenza umanitaria salvavita possa raggiungere i civili nel territorio Striscia di Gaza per prevenire ulteriori inutili perdite di vite umane.