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giovedì 13 ottobre 2022

Angela Lansbury

 

Angela Lansbury pencil 2013

Jan Op De Beeck 


Angela Lansbury
GIO / Mariagrazia Quaranta


Animazzoli


Ieri, 11 ottobre 2022, è deceduta a Los Angeles in California, Angela Lansbury, un'attrice, doppiatrice e scrittrice britannica con cittadinanza irlandese naturalizzata statunitense, vincitrice dell'Oscar alla carriera nel 2014. Era nata il 16 ottobre 1925 a Londra, Regno Unito.
Carrera Arcangelo





David García Vivancos...

RIP #AngelaLansbury
Ed Hall


Angela Lansbury, la famosa Signora in Giallo, parte per la sua ultima indagine, all'età di 96 anni. Chissà se finalmente qualcuno riuscirà a sgominare la banda più diffusa e radicata al mondo.
#AngelaLansbury #angelalansburyrip
Roberto Mangosi



rebel yellow
#angelalansbury
Fabio Magnasciutti



Angela Lansbury
Marzio Mariani
#caricature #dailydrawing #procreate #drawing #funnyface #angelalansbury #jessicafletcherforever #instaart


#legislatura #PresidenzaDelSenato #AngelaLansbury 
Giallo, horror. La signora Fletcher sapeva già.
Oggi su la Repubblica
Mauro Biani



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 Interessante l’intervista all’attrice inglese che fu pubblicata da “Vanity Fair” 

di Paola Jacobbi.

Prima o poi doveva succedere, però che dispiacere. Considero una delle (tante) fortune della mia vita da giornalista averla incontrata così, a casa sua, senza nemmeno un ufficio stampa a tenere il tempo. Fu un'intervista cercata con insistenza, un inseguimento durato cinque anni.  

Scrissi la prima mail alla sua assistente facendo subito una gaffe. Mi riferivo a lei chiamandola Dame, dando per scontato che un’attrice inglese, così famosa da tanto tempo e in tutto il mondo, avesse già ricevuto un’onorificenza dalla corona britannica. Alla risposta della terza mail, nel mezzo di un continuo rimandare di date e luoghi, l' assistente mi segnalò garbatamente che la signora Lansbury voleva farmi sapere di non essere mai stata insignita di alcunché e che quindi non era il caso che la chiamassi Dame.

Ho chiesto scusa, ho pregato di intendere le mie parole come auspicio, ho scritto che, insomma, a mio modesto parere, la signora avrebbe meritato un riconoscimento. Altre mail, altri rinvii (loro), altre insistenze (mie), ma niente intervista.

Nel frattempo, Lansbury, che si avvicina ai 90,  gira il mondo, letteralmente. Torna a recitare e riempie i teatri in Australia, a Londra, a New York. Riceve un Oscar onorario. Rilascia anche, con mio sommo dolore, un’unica intervista a Christiane Amanpour della Cnn.

Io, più o meno ogni volta che incoccio in un episodio della Signora in giallo in tivù, corro al computer e insisto, niente da fare. A un certo punto, la regina Elisabetta  la fa Dame of the British Empire. Mi congratulo, scrivo con impertinenza «visto, che avevo ragione?». Silenzio. Passa un altro anno, su Internet, per poche ore, un giorno gira persino la bufala della sua morte. Io, timidamente, provo a scrivere di nuovo.

Arriva un sì.

Ecco l'intervista

E adesso sono qui, davanti alla porta di un appartamento di New York. Ho in mano un ingombrante mazzo di fiori male assortiti e Angela Lansbury apre la porta. Indossa pantaloni neri, una bella camicia stampata a disegni bianchi e neri, è leggermente truccata.

Comincio col dire che sono ammirata dal fatto che non abbia mai smesso di lavorare. In teatro, poi.

«Io amo il teatro, il mio cuore è lì. Ogni volta che, nella mia vita, qualcosa non andava bene, ci sono sempre tornata. Dopo la morte di mio marito (il produttore Peter Shaw, ndr) sono stata ferma tre anni per il dolore ma poi il teatro mi ha riportato un po’ di gioia. E, anni prima, quando scappai da Hollywood, fu il palcoscenico a farmi sentire bene di nuovo».

Lei è nata a Londra, si è trasferita negli Stati Uniti da ragazzina e, nel ’44 ha debuttato nel cinema, nel film Gaslight con Ingrid Bergman e Charles Boyer. 

«Avevo 19 anni, loro erano due star ma furono gentilissimi. E, del resto, io avevo molto talento, adesso lo posso dire! Il cinema allora si faceva provando ogni scena, a volte per giorni interi. La Metro Goldwyn Mayer mi mise sotto contratto. Cominciai a guadagnare benissimo: 500 dollari a settimana per 62 settimane. Un sacco di soldi. Ma pochissima libertà».

In che senso? 

«Non si poteva scegliere niente. Eravamo burattini messi in un film o nell’altro a seconda delle esigenze produttive. Ci obbligavano ad andare alle prime e ci dicevano anche con chi saremmo dovuti arrivare alla serata».

Vi fornivano anche i vestiti? 

«No, quelli ce li dovevamo comprare. O, al massimo, potevamo prenderli in prestito al guardaroba dello studio. Non c’era l’interesse che c’è oggi per i vestiti addosso alle attrici. È tutto un parlare di Tizia che indossa Balenciaga e io non ho niente contro Balenciaga o altri stilisti ma vorrei anche capire se in giro ci sia gente capace di recitare o solo di indossare dei begli abiti da sera».

Le attrici di oggi guadagnano un sacco di soldi facendo pubblicità a marchi di moda e profumi.

«Anche noi facevamo i testimonial per dei prodotti, ma i soldi li prendeva lo studio. E di me, inglese, non la classica bellezza che andava di moda allora, Hollywood non sapeva che farsene. Scappai a Broadway, a fare musical. Adoravo cantare e ballare. A furia di ballare e saltare mi sono rovinata le ginocchia e le anche. È tutto finto, adesso, sono piena di protesi. Ma funzionano, ed è quel che conta».

Nei primi anni a Hollywood si sposò la prima volta, con l’attore Richard Cromwell. Lui era gay e la lasciò dopo nove mesi con un biglietto che diceva: «Non posso andare avanti così». 

Una cosa del genere oggi non potrebbe più succedere.

«No, oggi una ragazza non sarebbe così ingenua ed è ormai rarissimo che i gay si nascondano dietro matrimoni di facciata. Ma io ero affascinata: era bellissimo, era un artista, era intelligente».

Ma con Peter, il suo secondo marito, è stata molto felice.

«Sì, e mi manca ogni giorno. Era tutta la mia vita, partner e complice, padre dei miei figli, un uomo attento agli altri, fin nei piccoli gesti. Era di quelli che ti aprono la portiera della macchina, capisce? Un uomo di quelli che oggi non esistono più. Conosco donne giovani che darebbero un occhio della testa per incontrarne uno».

Avete avuto due figli. 

«Anthony e Deirdre, sì, ma considero mio figlio anche David, che Peter aveva avuto da un matrimonio precedente. Quando Anthony e Deirdre erano adolescenti hanno avuto problemi di droga, io e mio marito eravamo impegnatissimi con il lavoro e non ci siamo resi conto subito di che cosa stava succedendo».

E poi? 

«Poi, per fortuna, abbiamo preso in mano la situazione e ci siamo dedicati a loro, fino a farli uscire dalla strada che avevano preso.L’importante è che tutto sia finito per il meglio. Deirdre ha sposato un italiano e insieme gestiscono un ristorante, Enzo e Angela».

E Anthony? 

«Anthony inizialmente voleva fare l’attore ma poi ha capito di essere più bravo come regista ed è venuto a lavorare con me, mio fratello Bruce e il suo fratellastro David. Ha diretto moltissimi episodi della Signora in giallo, mio fratello li ha scritti e David li ha prodotti, seguendo le indicazioni di suo padre che è rimasto sempre nell’ombra ma che era il vero ispiratore di tutto».

Più che la signora in giallo, una famiglia in giallo! 

«Sì, è stato il nostro progetto. Io avevo 58 anni, le occasioni al cinema e a teatro scarseggiavano e, con mio marito, decidemmo che era arrivato il momento della televisione. Non fu facile far passare l’idea di una serie tivù con una protagonista della mia età».

Già, ma poi 264 episodi e un successo che neanche abbiamo bisogno di spiegare. Ma lei che rapporto ha con Jessica Fletcher? «So benissimo che sarà nella prima riga del mio necrologio, quando morirò.  L’anno scorso, a Londra, ogni sera, quando uscivo da teatro per andare a casa, c’erano decine di persone ad aspettarmi. Italiani, spagnoli, francesi, turchi… Erano tutti lì per Jessica. Mi sono sentita una rockstar, il che alla mia età è un po’ ridicolo. Preferirei essere conosciuta per il mio lavoro a teatro o al cinema? Forse. Ma così è la vita!».

Lei viene da una famiglia di politici, suo nonno è stato leader del Labour Party e anche suo padre è stato un attivista di sinistra. A lei interessa la politica? 

«No, forse proprio perché vengo da quella famiglia lì me ne sono sempre disinteressata».

Le piace il presente, l’epoca in cui viviamo?

«Mi piacerebbe dirle di sì, per civetteria, per sembrare giovane, ma non posso. Non mi interessano i film di fantascienza che vanno di moda e non capisco niente delle nuove forme di comunicazione. Francamente, anche fossi in grado di maneggiarle, le pare che alla mia età, possa mettermi a twittare?».

giovedì 29 settembre 2022

Giorgia Meloni (prima parte)

La destra radicale ha vinto le elezioni. Ha vinto soprattutto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (Fdi), che sarà la forza politica più rappresentata nel nuovo parlamento, mentre lei potrebbe diventare la prima donna a guidare un governo italiano. Hanno perso invece la Lega di Matteo Salvini e il Partito democratico (Pd) di Enrico Letta. E si tratta di sconfitte che probabilmente non resteranno senza conseguenze.

Questa è la prima parte delle caricature di Giorgia Meloni:



Giorgia Meloni #artofinstagram #caricature #politica #giorgiameloni #dailydrawing #satira

Marzio Mariani


Non c’è nulla di rassicurante in Giorgia Meloni e nel suo pensiero politico. 
Su Domani, dalla A di "aborto" alla U di "Ungheria", il vademecum di Giulia Merlo per difendersi dal melonismo.
#GiorgiaMeloni #politica #elezionipolitiche2022 #italia #FDI
 #caricature #disegno #disegnoeditoriale #domani #MarilenaNardi


Vecchie fiamme.
su Domani, l'editoriale di #MarcoDamilano
#giorgiameloni #politica #elezionipolitiche2022 #italia #FDI
#caricature #disegno #disegnoeditoriale #domani #editorialcartoon #satira #satirapolitica #MarilenaNardi


Sicuri, sicuri!
Gio / Mariagrazia Quaranta


Vauro


La grande abbuffata
Bochicchio


I cari estinti
Moise




Paolo Calleri
26 September 2022
News from Melonia
Far-right leader Giorgia Meloni has claimed victory in Italy's election, and is on course to become the country's first female prime minister.



Alessio Atrei
26 September 2022
Ursulaaaa
Meloni breaks in Europe




La mia visione di Giorgia Meloni....

Frank Federighi



Paride Puglia



QueenKong

 La destra non ha stravinto ma la Meloni si. E' riuscita a diventare  moderata come piace agli italiani e come le ha indubbiamente suggerito un consigliere come Guido Crosetto che da tempo la tiene non solo in braccio ma anche d'occhio. 

In un colpo solo si trova una sinistra che non può far altro che meditare sui propri errori e degli alleati che non dovrebbero dare alcun fastidio. Ma qui il condizionale è d'obbligo.

Gianfranco Uber



Portos


SUA ALTEZZA

Quella fisica è il minimo dei problemi.

Roberto Mangosi



Riccardo Mazzoli Animazzoli




Giorgia Meloni

"Meglio ingoiar!

Anagramma di Giorgio Dendi

giovedì 25 marzo 2021

Dantedì: 25 marzo 2021

 Il 25 marzo è la giornata nazionale in memoria del poeta Dante Alighieri e quest'anno ricorrono inoltre i 700 anni dalla sua morte. 

Quella del 25 marzo non è una data scelta a caso perché, secondo gli studiosi, sarebbe la data d'inizio del viaggio nell'aldilà della Divina Commedia. Il primo canto dell'Inferno infatti dovrebbe collocarsi nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 marzo del 1300, anno in cui Dante Alighieri aveva 35 anni. "Nel mezzo del cammin di nostra vita" ci indica l'età del poeta, 35 anni, perché secondo il Salmo XC.10, "I giorni dei nostri anni arrivano a settant'anni e per i più forti a ottanta". Se si considera perciò che l'età media di un uomo è di circa settant'anni, la metà di questa cade proprio a 35.

In occasione del Dantedì ecco, con il mio disegno, una anticipazione della bella mostra che si inaugurerà il 25 Settembre a Lucca, a Villa Bottini, durante il Festival LuccAutori e il Premio letterario Racconti nella Rete.                                                                         

On the occasion of Dantedì (Dante's Day) here is, with my cartoon, an anticipation of the beautiful exhibition that will be inaugurated on September 25 in Lucca, in Villa Bottini, during the LuccAutori Festival and the Racconti nella Rete literary prize.

Marco De Angelis



DANTE 2021
che poi diranno che l'Inferno non esiste
Gianfranco Uber





"Dante 7 volte 100" 

Mostra in omaggio al 700° anniversario della morte di Dante Alighieri a cura di Stefano Giraldi. LuccaAutori - Villa Bottini, Firenze, 25-09-2021

© Milko Dalla Battista


"Considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza”
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno canto XXVI, 118-120)
#dantedì
Milo Manara

#Dantedì
Walter Leoni

Dantedì, il 25 marzo 1300 iniziava il viaggio del Poeta

#Nicocomix #dantedì2021 #dantealighieri #danteday #Dante2021 #dante700 #Dante #dantesinferno #25marzo #25marzo2021 #25march #25M #fumetto #fumettoitaliano #vignette #artist
Nicoletta Sant'Agostino / nicocomix


Antonio Gallo


Antonio Gallo


Dantedì
Paride Puglia

#Dantedì #Dante700
Beatrice.
Mauro Biani


Da 700 anni
Mauro Biani


Lasciate ogni speranza...

AntonioCabras per Sputnink

#dantedì #Dante #inferno #divinacommedia #satirapolitica #vignetta #antoniocabras #sputnink


Oggi è il celeberrimo #Dantedì, la giornata mondiale dedicata a Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte, e così oggi il #giovedìgiannelli viene sostituito da una vignetta del Maestro dedicata al sommo poeta con la straordinaria esegesi del dantista Simone Marchesi, professore di letteratura italiana a Princeton nonché autore dell’ultimo libro “A proposito di Dante - cento passi nella Commedia” (Keller Editore) con i disegni di Roberto Abbiati.
Buona lettura.

È la sera dei miracoli, fai attenzione: qualcuno nei vicoli di Siena, con la bocca fa a pezzi una canzone. In questo fumoso sesto cerchio tormentato da vampe di grisou-grisagliato (CH4O), invece, un loquace e togatissimo Giulio Cesare, con la schiena appoggiata a un’infernale Fiesta al Curaçao, fa a pezzi il palinsesto della Rai. Non è una sera dolce, questa, che si potrebbe bere, ma una sera strana e profonda che lo dice anche la radio – anzi la Rai la manda in onda. E l’imberbe Paolo Conte nell’avello, che evidentemente non ha digerito la scelta istituzionale di abbinare il piccolo diavolo al Padre Dante, non la manda a dire. Lo sdegno da novello Farinata, in un ipermetro rigurgito di anidride solforosa (SO2), fa scattare sull’attenti un Alighieri burattinato a molla e rizzare il ciuffo a un quasi implume Benigni, improbabilmente bardato come se andasse agli Oscar. Che di eresia si tratti, il Maestro lo sa, e si sublima. Che la satira tenti, tre volte tanto, pure. E che sul bordo di quel cerchio, come sul limitare di questa striscia, ci si debba fermare per abituarsi al tanfo d’idrogeno solforato (SH2) che ci viene incontro lo aveva detto pure il padre Dante. Diavolo di un Giannelli! [PapaAnastasioIoGuardo:CH4O+2SO2=2SH2+CO2 OH]


Ricordando Dante, il Sommo Poeta. 25 marzo 2020 - 25 marzo 2021, è il Dante dì! #Dantedi2021 #Dantedi #ioleggoDante #25Marzo #chenzo

Sperando presto di uscire "a rivedere le stelle".

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/03/inferni.html
#Dante #Dantedì
Gianlo





CAMBIANO I TEMPI
700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Altri tempi, altri panorami.
Mangosi


La divina tragedia.
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#Dante #dantedi #vignetta #illustrazione #disegno #poeta #italia #italiani
Lele Corvi


Dantedì
Tiziano Riverso


Dante pensaci tu
Tiziano Riverso

Franco Portinari

Draghedì
Franco Portinari


Poeta divino
GIO/Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it

BaDante
Mario Bochicchio



Il sommo poeta
Gianni Fioretti


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 Si inaugurerà il 25 Settembre a Lucca, a Villa Bottini, durante il Festival LuccAutori e il Premio letterario Racconti nella Rete "Dante 7 volte 100"