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venerdì 1 agosto 2014

Ruby, e l'assoluzione.

A soluzione 19/07/2014
Makkox



Ruby, cambiare la legge con il Pd e farsi assolvere. Il delitto perfetto di Berlusconi


L’avevano votata per questo e alla fine per questo è servita. Silvio Berlusconi strappa un’assoluzione in secondo grado per il caso Ruby  anche grazie alla legge Severino: il sedicente articolato anti-corruzione approvato nel 2012 da Pd e Pdl che, dopo aver permesso alle Coop di uscire per prescrizione dall’inchiesta sulla Tangentopoli di Sesto San Giovanni e a Filippo Penati di veder eliminate parte delle sue accuse, svolge ora egregiamente la sua funzione anche nei confronti dell’ex Cavaliere e neo Padre della Patria....continua

PORTOS / Franco Portinari

PORTOS / Franco Portinari


L'eredità Monti

Il grande Monti, perfetto esempio di antipolitico, nel senso di perfetta negazione di ciò che dovrebbe essere un politico, nominato senatore a vita per meriti sconosciuti ai più,

e che comunque nel giro di un anno a scanso di equivoci si è affrettato a cancellare, ci ha lasciato in eredità la più efficace delle leggi ad personam del ventennio, e grazie a tale legge Berlusconi guadagna un'assoluzione che non solo va, come ammesso dallo stesso avvocato Coppi, al di là delle sue più rosee aspettative, ma anche al di là della logica. 

Per quanto riguarda la prostituzione minorile, invece, i giudici si sono limitati a credere a un uomo notoriamente poca accorto. Le motivazioni della sentenza saranno probabilmente stringatissime, si limiteranno a un benevolo richiamo a essere meno distratto in futuro, informandosi per esempio di che cosa sia una loggia massonica prima di iscriversi o verificando prima di partecipare a una festa di compleanno, magari avvalendosi del supporto dei servizi segreti se dovesse occupare la carica di presidente del consiglio, che sia il diciannovesimo e non il diciottesimo. 



domenica 20 luglio 2014
ASPETTANDO COPPI
Sarà perchè sto seguendo con piacere il Tour de France, sarà perchè adoro Paolo Conte, sarà perchè proprio l'altro ieri era il centenario della nascita dell'indimenticato campione toscano a me la vittoria dell'avv. Coppi mi ha ispirato.
Chissà quanto parodie si potrebbero fare con il testo della canzone.
Ad esempio
..gli italiani che si incazzano
e i giornali che svolazzano
c'e' un po' di vento
abbaia la campagna
e c'e' una luna in mezzo al blu.
ZA ZARA ZA, ZA ZARA ZA ...
Gianfranco Uber



Assolti
Abbiamo scherzato.
 Mauro Biani



Bungaburla
19/07/2014

Massimo Gramellini 

Dunque non era un reato, ma solo una gigantesca figura di m. Prima che, sull’onda della sentenza di assoluzione, l’isteria superficiale dei media trasformi il fu reprobo Silvio in un martire, ci si consenta (direbbe lui) di ricordare che il bunga bunga potrà anche essere legale, ma rimane politicamente incompatibile con un ruolo istituzionale quale quello che il sant’uomo rivestiva all’epoca dei fatti.

Tocca ricorrere al solito esempio stucchevole, ma non c’è purtroppo altro modo per fare intendere a certe crape giulive il nocciolo della questione. Se il capo di qualsiasi governo occidentale, poniamo Obama, avesse telefonato dalla Casa Bianca a un funzionario della polizia di New York per informarlo che la giovane prostituta da lui fermata per furto era la nipote del presidente messicano e andava subito consegnata a Paris Hilton invece che ai servizi sociali – e si fosse poi scoperto che Obama medesimo nella sua casa privata di Chicago si intratteneva in dopocena eleganti con la medesima prostituta e una fitta schiera di «obamine» – forse il presidente americano sarebbe stato costretto a dimettersi l’indomani, ma più probabilmente la sera stessa. E allora quell’erotomane di John Kennedy che si intratteneva con due donne al giorno? Intanto è morto prima che lo si scoprisse, ma soprattutto agiva con discrezione, appunto, presidenziale. Non è moralismo. E’ la consapevolezza di rappresentare un Paese senza mettersi nelle condizioni di sputtanarlo a livello planetario. E’ senso dello Stato. Qualcosa che Berlusconi e i suoi seguaci non comprenderanno mai.


 Cadei



SERGIO STAINO


Beppe Mora


Beppe Mora


Assolti
Franco Stivali


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


 
Krancic

 
La vignetta di Giannelli


La vignetta di Giannelli



Tiziano Riverso



L'innocente
Fulvio Fontana

Le conseguenze


Mario Airaghi



Lupini





venerdì 18 luglio 2014
L'ASSOLTO ALL'ASSALTO

La Corte d'Appello di Milano assolve Berlusconi nel processo Ruby con formula piena.
Probabili grosse svolte nel processo delle Riforme Costituzionali per le quali era quasi tramontata l'ipotesi presidenzialista.
Gianfranco Uber

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Nota

Intanto B. sta scontando un'altra pena


Peter Brookes

http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Severino

sabato 28 giugno 2014

World Cup 2014: Italia a casa

«La difesa sballata, il centrocampo endemicamente fioco, l’attacco composto di gente molto sollecita a impaurirsi. E dove credevamo di andare?»
Gianni Brera (1966 dopo la partita persa con la Corea)

Calimario
di Marco Tonus


La notizia del momento è senz’altro data dall’eliminazione dell’Italia, che al termine di una gara assai contestata per l’arbitraggio perde contro l’Uruguay, abbandonando così anzitempo la competizione.
L'Italia così si aggiunge alla Spagna ed Inghilterra, le illustri decadute di questo Mondiale.
A Natal, l’Uruguay, sconfitto nel primo match, si qualifica e ora spera di rivivere i fasti messi in atto al Maracanà ben 64 anni orsono.
Prandelli ed Abete rassegnano le dimissioni.
Tante le polemiche per l'arbitraggio ed il gioco giocato dagli italiani.



Hola Italia!
Paolo Lombardi




PORTOS / Franco Portinari


Corcovado e Corcotorno
di Giovanni Angeli



Duri
CeciGian

Gambe rubate all'agricoltura
Riverso





21/06/2014
 Un Paese immobile
Massimo Gramellini
Hai un centravanti sopravvalutato, che ha segnato poco e parlato troppo ovunque sia stato. Il classico pacco dalla confezione luccicante: bello, statuario, un personaggio che fa notizia per il fatto stesso di esistere e che esiste per fare casino e mandare tweet banali che i giornali riportano con entusiasmo. Come tutti i sopravvalutati, il pacco azzurro è un asso nel vendersi e nell’incantare gli innamorati dei luoghi comuni. Diventa il simbolo della squadra e segna un gol all’esordio contro una difesa di paracarri. Tutti sanno che a ogni suo rarissimo acuto seguono mesi di catalessi, eppure tanto basta per farne un titolare inamovibile.
Hai un altro centravanti che ha segnato ventidue gol negli ultimi sei mesi ed è circonfuso di grazia celeste: corre come un satanasso dietro a qualsiasi cosa si muova e ogni palla che lo sfiora si trasforma in una carambola imprendibile. E’ un bravo ragazzo del Sud, serio e lavoratore, si diceva una volta. Giovane e dalle prospettive illimitate, però forte e perbene, quindi poco spendibile sul mercato della panna montata. Viene svenduto all’estero, con la convinzione sottintesa che si tratti di una meteora, e convocato in azzurro a furor di statistiche, ma solo per accomodarsi in panca a fare da riserva a uno che vede la porta molto meno di lui. Hai questi due centravanti e, poiché sei italiano, preferisci il bluff patinato al benedetto dal destino. Ti meriti di perdere: la partita e Immobile. E di tenerti Balotelli.


La vignetta di Giannelli

Tifosi speciali
Umberto Romaniello






Dalcio


 Restare gelati
Tauro



Krancic



 Delusione mondiale
SERGIO STAINO



Nottambuli deambulanti...
Armando Lupini





L'arma segreta... richiesta per passare agli ottavi
Alfio Leotta



Figure
Beppe Mora


Creste
Beppe Mora


Niente sfilate, nessuna notte magica...
UVA




come quando fuori
Fabio Magnasciutti



wherever I lay my hatfabio magnasciutti



lessi
fabio magnasciutti



Milko


25/06/2014
Morsi e rimorsi 
Massimo Gramellini
Speriamo che la Nazionale non sia lo specchio della Nazione, altrimenti dovremmo tutti imitare Prandelli & Abete e dimetterci irrevocabilmente da noi stessi. Ieri l’immagine dell’Italia nel mondo era una combriccola di abulici che faticavano a mettere insieme tre passaggi di fila, figuriamoci un tiro in porta. Quattro anni fa avevano perso i vecchi e si invocò il ricambio generazionale. Ma quattro anni dopo hanno perso soprattutto i giovani, il cui simbolo è l’indisponente Balotelli, un eterno incompiuto spacciato per fuoriclasse da un sistema mediatico che ha smarrito il senso delle proporzioni. Persino il mio Immobile, che in Italia si era aggirato per le aree di rigore come un lupo mannaro, sembrava un barboncino al guinzaglio della difesa uruguagia.
Certo, l’arbitro dal cognome recidivo (Moreno), l’espulsione esagerata di Marchisio e il comportamento da roditore di Suarez, che ha affondato i suoi incisivi nella pellaccia di Chiellini. Ma il lamento è un diritto che va meritato. E questa Italia depressa e deprimente, senza talento né carattere, merita soltanto di tornarsene a casa e ricominciare daccapo, con meno squadre e meno stranieri, come accadde dopo la Corea del 1966. Quando fummo eliminati al primo turno per la seconda volta consecutiva, proprio come adesso, e Gianni Brera scrisse: «La difesa sballata, il centrocampo endemicamente fioco, l’attacco composto di gente molto sollecita a impaurirsi. E dove credevamo di andare?». Più che un’analisi, una profezia.

 

Uruguay ai vinti
Fuori. La vignetta (questa la foto originale di Mujica) oggi per il manifesto.
 Mauro Biani
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 PS:
anche la Barilla scherza sull'eliminazione dai Mondiali con una serie di twitter

Finisce il mondiale dell'Italia. L'Uruguay ha vinto 1 a 0. Cosa è mancato agli azzurri?


Repubblica : l'ironia di Barilla