Visualizzazione post con etichetta Franco Stivali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Franco Stivali. Mostra tutti i post

venerdì 1 agosto 2014

Ruby, e l'assoluzione.

A soluzione 19/07/2014
Makkox



Ruby, cambiare la legge con il Pd e farsi assolvere. Il delitto perfetto di Berlusconi


L’avevano votata per questo e alla fine per questo è servita. Silvio Berlusconi strappa un’assoluzione in secondo grado per il caso Ruby  anche grazie alla legge Severino: il sedicente articolato anti-corruzione approvato nel 2012 da Pd e Pdl che, dopo aver permesso alle Coop di uscire per prescrizione dall’inchiesta sulla Tangentopoli di Sesto San Giovanni e a Filippo Penati di veder eliminate parte delle sue accuse, svolge ora egregiamente la sua funzione anche nei confronti dell’ex Cavaliere e neo Padre della Patria....continua

PORTOS / Franco Portinari

PORTOS / Franco Portinari


L'eredità Monti

Il grande Monti, perfetto esempio di antipolitico, nel senso di perfetta negazione di ciò che dovrebbe essere un politico, nominato senatore a vita per meriti sconosciuti ai più,

e che comunque nel giro di un anno a scanso di equivoci si è affrettato a cancellare, ci ha lasciato in eredità la più efficace delle leggi ad personam del ventennio, e grazie a tale legge Berlusconi guadagna un'assoluzione che non solo va, come ammesso dallo stesso avvocato Coppi, al di là delle sue più rosee aspettative, ma anche al di là della logica. 

Per quanto riguarda la prostituzione minorile, invece, i giudici si sono limitati a credere a un uomo notoriamente poca accorto. Le motivazioni della sentenza saranno probabilmente stringatissime, si limiteranno a un benevolo richiamo a essere meno distratto in futuro, informandosi per esempio di che cosa sia una loggia massonica prima di iscriversi o verificando prima di partecipare a una festa di compleanno, magari avvalendosi del supporto dei servizi segreti se dovesse occupare la carica di presidente del consiglio, che sia il diciannovesimo e non il diciottesimo. 



domenica 20 luglio 2014
ASPETTANDO COPPI
Sarà perchè sto seguendo con piacere il Tour de France, sarà perchè adoro Paolo Conte, sarà perchè proprio l'altro ieri era il centenario della nascita dell'indimenticato campione toscano a me la vittoria dell'avv. Coppi mi ha ispirato.
Chissà quanto parodie si potrebbero fare con il testo della canzone.
Ad esempio
..gli italiani che si incazzano
e i giornali che svolazzano
c'e' un po' di vento
abbaia la campagna
e c'e' una luna in mezzo al blu.
ZA ZARA ZA, ZA ZARA ZA ...
Gianfranco Uber



Assolti
Abbiamo scherzato.
 Mauro Biani



Bungaburla
19/07/2014

Massimo Gramellini 

Dunque non era un reato, ma solo una gigantesca figura di m. Prima che, sull’onda della sentenza di assoluzione, l’isteria superficiale dei media trasformi il fu reprobo Silvio in un martire, ci si consenta (direbbe lui) di ricordare che il bunga bunga potrà anche essere legale, ma rimane politicamente incompatibile con un ruolo istituzionale quale quello che il sant’uomo rivestiva all’epoca dei fatti.

Tocca ricorrere al solito esempio stucchevole, ma non c’è purtroppo altro modo per fare intendere a certe crape giulive il nocciolo della questione. Se il capo di qualsiasi governo occidentale, poniamo Obama, avesse telefonato dalla Casa Bianca a un funzionario della polizia di New York per informarlo che la giovane prostituta da lui fermata per furto era la nipote del presidente messicano e andava subito consegnata a Paris Hilton invece che ai servizi sociali – e si fosse poi scoperto che Obama medesimo nella sua casa privata di Chicago si intratteneva in dopocena eleganti con la medesima prostituta e una fitta schiera di «obamine» – forse il presidente americano sarebbe stato costretto a dimettersi l’indomani, ma più probabilmente la sera stessa. E allora quell’erotomane di John Kennedy che si intratteneva con due donne al giorno? Intanto è morto prima che lo si scoprisse, ma soprattutto agiva con discrezione, appunto, presidenziale. Non è moralismo. E’ la consapevolezza di rappresentare un Paese senza mettersi nelle condizioni di sputtanarlo a livello planetario. E’ senso dello Stato. Qualcosa che Berlusconi e i suoi seguaci non comprenderanno mai.


 Cadei



SERGIO STAINO


Beppe Mora


Beppe Mora


Assolti
Franco Stivali


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


 
Krancic

 
La vignetta di Giannelli


La vignetta di Giannelli



Tiziano Riverso



L'innocente
Fulvio Fontana

Le conseguenze


Mario Airaghi



Lupini





venerdì 18 luglio 2014
L'ASSOLTO ALL'ASSALTO

La Corte d'Appello di Milano assolve Berlusconi nel processo Ruby con formula piena.
Probabili grosse svolte nel processo delle Riforme Costituzionali per le quali era quasi tramontata l'ipotesi presidenzialista.
Gianfranco Uber

-------------------------------------------------------------------------------

Nota

Intanto B. sta scontando un'altra pena


Peter Brookes

http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Severino

martedì 8 ottobre 2013

Angelino Alfano diversamente berlusconiano.

"La mia lealta' al presidente Berlusconi e' longeva e a prova di bomba. La lealta' non e' malattia dalla quale si guarisce oggi lealta' mi impone di dire che non possono prevalere posizioni estremistiche estranee alla nostra storia, ai nostri valori e al comune sentire del nostro popolo".

"Se prevarranno quegli intendimenti il sogno di una nuova Forza Italia non si avverera'". "So bene che quelle posizioni sono interpretate da nuovi Berlusconiani ma, se sono quelli i nuovi berlusconiani, io saro' diversamente berlusconiano".
Angelino Alfano


DIVERSAMENTE BERLUSCONIANO
Primi timidi tentativi di Alfano di emancipazione dal padre.
Gianfranco Uber

giovedì 30 maggio 2013

Franca Rame

"Te l'avevo detto che non stavo tanto bene", era la sua frase, quella con cui salutava gli amici e le persone che conosceva. Non era nemmeno un lamento, così, era un ritornello. Il ritornello di una donna infaticabile. Una che dalla mattina alla sera correggeva le bozze dei testi del marito, teneva l'economia della compagnia, rispondeva ai giornalisti, si divideva tra i tanti conoscenti che venivano a chiederle aiuto.

Franca Rame
 Pessimo anno, questo 2013...
Marilena Nardi





Ieri la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, la violenza domestica e il femminicidio. Ora il testo passa al Senato per l’approvazione definitiva, ma anche allora la Convenzione non sarà esecutiva fin quando non verrà ratificata da almeno dieci Stati, otto componenti del Consiglio d’Europa (ad oggi sono cinque, Italia compresa, insieme a Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo).
La Convenzione intende contrastare ogni forma di violenza, sia essa fisica o psicologica, sulle donne. Le forme di violenza contemplate dal testo sono svariate: dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali. La Convenzione prevede l’impegno degli Stati firmatari sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo “la concreta parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”.

Ieri proprio ieri, 29 maggio 2013, se n'è andata Franca Rame, che per tutta la vita ha portato avanti la battaglia contro la violenza alle donne, violenza che purtroppo nella sua vita ha dovuto subire personalmente, e che coraggiosamente ha saputo portare a distanza se pur di anni sul palcoscenico.


Franca Rame
di  InkyJohn

Dario Fo ogni tanto con la mano indica la loro stanza. Franca è là, distesa sul loro letto. Addormentata per sempre, attorno al viso un foulard rosa pallido, il colore di quegli orecchini di corallo, dono di Dario, che indossava sempre. «Il solo conforto è che ero qui. Fosse successo solo un'ora dopo, quando ero già partito, non mi sarei mai dato pace». Neanche lei l'avrebbe permesso. Mai sarebbe potuta andarsene senza un ultimo abbraccio di Dario. «Ci siamo amati tanto, ma non tutto è stato rose e fiori. Ci sono stati momenti difficili...».
Si dice che che: "Vicino ad un grande uomo c'è sempre una grande donna", e questa volta l'affermazione è un po' più vera... non solo una moglie... una compagna...
Franca è stata  un'attrice teatrale, drammaturga e politica italiana.

Il teatro e le commedie recitate sono stati la sua vita.
 "Mio marito ha vinto il Nobel, ma per metà quel premio è mio", diceva con autoironia. Però era vero. Dario Fo non sarebbe stato Dario Fo senza la determinazione, la meticolosità, la precisione di Franca Rame che metteva a posto i suoi testi, parlava con gli editori, ricorreggeva le bozze. E a proposito del Nobel del 1997, era stata Franca a decidere che il lauto assegno venisse interamente devoluto alle famiglie di handicappati che ne avevano bisogno. Un impegno che le era costato anni di fatiche, stress perché, diceva "in questo paese anche fare la beneficenza è un'impresa".

Franca Rame 
di Mario Dimpo



Flavio Oreglio
CI HA LASCIATI ANCHE FRANCA RAME - E' un anno terribile. Stiamo perdendo pezzi importanti della nostra storia. Ciao anche a te Franca. Un bacio.


Bella ciao
Mauro Biani





By Enzo Apicella


VAUROper Franca Rame


Riposa in pace.Franca Rame,  più di una semplice, per quanto formidabile attrice, sei stata  capace di affrontare le dure battaglie della vita con determinazione, fierezza e grandissima dignità. Una femminista nell'accezione più genuina del termine, al di là della militanza degli anni '70. Grazie Franca, ci hai dato esempi di come deve essere un cittadino, di come deve essere un italiano.

"Oltre al dolore per la sua scomparsa abbiamo assistito inorriditi al modo in cui il servizio pubblico di questo Paese ha presentato la notizia al Tg2 delle 13. Questo messaggio lascia quasi intendere che la bellezza fisica abbia potuto in qualche modo giustificare un atto di violenza come lo stupro, senza nemmeno sentirsi in dovere di specificare che in realtà è stato l'atto ignobile di cinque estremisti di destra, cinque fascisti che hanno usato lo stupro come arma politica per punire una donna per il suo attivismo. È ingiustificabile cadere in errori tanto grossolani che creano un'informazione distorta. Ciò accade giusto oggi quando appena 24 ore fa questo parlamento ratificava la Convezione di Istanbul contro la violenza sulle donne con un grande susseguirsi di interventi, non solo nostri, che denunciavano la responsabilità anche dell'informazione per il degrado dell'immagine femminile e per il poco rispetto della sua dignità. Franca Rame è stata una donna straordinaria, esempio per tante donne e la società tutta, che ha saputo trasformare perfino un episodio di violenza così grave in un'occasione di crescita individuale e collettiva, ha saputo donare parte di sé agli altri nonostante il dolore. A nome di tutto il Movimento 5 Stelle e dei tanti cittadini dichiariamo il nostro amore per Franca Rame".Roberto Fico parlamentare del M5S- Blog Beppe Grillo

 Paride Puglia



 All'inferno tutti i politici!
Franco Stivali



Nota:
Franca Rame
ritratto di Dario Fo
"Fuori dal liceo Mamiani di Roma è apparsa una scritta che diceva grossomodo: “Franca Rame ha goduto a essere stuprata”. Si tratta di un antico insulto alle donne vittime di violenza sessuale. Vuol dire che sei tanto troia che ti piace comunque. Chi ha scritto questa frase evidentemente non ha idea di molte cose. Mia madre fu ustionata con le sigarette accese e tagliata con le lamette. La perizia medica misurò tra l’altro una ferita lunga quasi 30 centimetri. Poi fu violentata dai componenti del commando fascista che l’aveva sequestrata armi alla mano. L’aggressione fu talmente disumana che perfino uno dei membri del commando, disgustato, chiese agli altri di smetterla e ricevette per questo un ceffone che lo riportò all’ordine. Ora io mi chiedo che idea del sesso abbia uno che è convinto che una donna possa godere ad essere violentata. E mi chiedo che piacere sessuale possano trarre le donne che si accoppiano con questo individuo. E mi chiedo di che dimensioni sia il deserto interiore di questo maschio rampante, e quanta paura debba avere di non essere all’altezza di un vero incontro d’amore e di passione. Forse se entrasse nelle scuole una buona educazione al sesso e ai sentimenti questo vuoto esistenziale potrebbe essere colmato nelle generazioni future. La malattia dell’Italia non è solo politica, è morale, filosofica e sentimentale. Molti non sanno neppure cosa siano i sentimenti. Vivono tenendo carcerate le loro emozioni. (…) Io non credo che l’Italia cambierà seguendo chi è bravissimo a denunciare la corruzione e la violenza del capitalismo ma si dimentica di parlare di amore, amicizia, tenerezza, sesso, parto dolce, sentimenti, emozioni, ascolto di sé, educazione non autoritaria, scuola comica, arte, valore della vita, necessità di dare un senso anche alla morte. Il futuro migliore lo si costruisce casa per casa, migliorando i nostri baci e smettendo di consumare energia elettrica prodotta dal petrolio. E scendendo per strada a distribuire abbracci gratis. La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore.."
Jacopo Fo



Franca Rame, Luca Casarini e Don Gallo(Genova G8 ) fonte


Bella ciao!
Tiziano Riverso






Dario per Franca

dal blog di Beppe Grillo

di Dario Fo

"Franca ed io abbiamo scritto quasi sempre i testi del nostro teatro insieme. Io mi prendevo l’onere di mettere giù la trama quindi gliela illustravo e lei proponeva le varianti, spesso li recitavamo a soggetto, all’improvvisa, come si dice... Questo era il metodo preferito ma non sempre funzionava. Si discuteva anche ferocemente, si buttava tutto all’aria e si ricominciava da capo. In verità mi trovavo a dover riscrivere di nuovo il testo da solo. Poi lo si discuteva con più calma e si giungeva ad una versione che funzionasse e che andasse bene a tutt’e due.

Anche Franca è stata l’autrice unica di alcuni testi. Ci sono opere, come per esempio “Parliamo di donne”, che furono stese da lei completamente a mia insaputa. Quando mi ha dato da leggere questa commedia già ultimata sono rimasto un po’ perplesso... e seccato! Ma come ti permetti?!? No, scherzavo...

Io ho proposto qualche variante ma di fatto si trattava di un’opera del tutto personale.

Pochi lo sanno ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti, elaborati e poi li ha recitati al completo spesso anche da sola. E io mi sono trovato a collaborare solo per la messa in scena.

Vi dirò di più: testi quali Mistero Buffo e Morte Accidentale di un Anarchico - che io avevo realizzato come autore unico - hanno avuto grande successo anche all’estero con centinaia di allestimenti dall’America all’Oriente, per non parlare dell’Europa.

Ma dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in scena è Coppia Aperta, Quasi Spalancata che è stato replicato con diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene l’autrice unica di questo testo è Franca. L’ho sempre tenuto nascosto!

C’è in particolare un lavoro o meglio, un monologo, che Franca ha recitato solo qualche volta quest’anno, e di cui bisogna che io vi parli perché è fortemente pertinente alla situazione a dir poco drammatica che io sto in questi giorni vivendo.

Da tempo Franca aveva scoperto l’esistenza di alcuni testi apocrifi dell’Antico Testamento nei quali la Genesi è raccontata in termini e linguaggio molto diversi da quelli cosiddetti canonici.

Attenti, non sto parlando dei Vangeli apocrifi, ma dell’Antico Testamento... Apocrifo!

Ebbene da uno di questi testi Franca ha tratto un racconto che vi voglio far conoscere, quasi in anteprima. Eccovelo!

Siamo nel Paradiso terrestre. Dio ha creato alberi, fiumi, foreste animali e anche l’uomo. O meglio il primo essere umano ad essere forgiato non è Adamo ma Eva, la femmina! Che viene al mondo non tratta dalla costola d’Adamo ma modellata dal Creatore in un’argilla fine e delicata. Un pezzo unico, poi le dà la vita e la parola. Il tutto “prima” di creare Adamo; tant’è che girando qua e là nel paradiso Eva si lamenta che... della sua razza si ritrovi ad essere l’unica, mentre tutti gli altri animali si trovano già accoppiati e addirittura in branco. Ma poi eccola incontrare finalmente il suo “maschio”, Adamo, che la guarda preoccupato e sospettoso. Eva vuol provocarlo e inizia intorno a lui una strana danza fatta di salti, capriole e grida da selvatica... quasi un gioco che Adamo non apprezza, anzi prova timore per come agisce quella creatura... al punto che fugge nella foresta a nascondersi e sparisce; ma viene il momento in cui il Creatore vuole parlare ad entrambe le sue creature, umane. Manda un Arcangelo a cercarli. Quello li trova e poi li accompagna dinnanzi a Dio in persona.
L’Eterno li osserva e poi si compiace: “Mica male! mi siete riusciti... E dire che non ero neanche in giornata... ! Voi non lo sapete perché ancora non ve l’ho detto ma entrambi siete i proprietari assoluti di questo Eden! E sta a voi decidere cosa farne e come viverci. Ecco la chiave. E gliela getta. Vedete, qui ci sono due alberi magnifici (e li indica), uno – quello di sinistra – dà frutti copiosi e dal sapore cangiante. Questi frutti, se li mangiate, faranno di voi due esseri eterni. Sì, mi rendo conto che ho pronunciato una parola che per voi non ha significato: eternità... Significa che avrete la stessa proprietà che hanno gli angeli e gli arcangeli, vivrete per sempre, appunto in eterno! A differenza degli altri animali non avrete prole, perché, essendo eterni, che interesse avreste di riprodurvi e generare uomini e donne come voi, della vostra razza? L’altro albero invece produce semplici mele, nutrienti e di buon sapore. Ma attenti a voi, non vi consiglio di cibarvene! E sapete perché? Perché non creano l’eternità... ma in compenso, devo essere sincero, grazie a loro scoprirete la conoscenza, la sapienza e anche il dubbio.
Ancora vi indurranno a creare a vostra volta strumenti di lavoro e perfino macchine come la ruota e il mulino a vento e ad acqua. No, non ho tempo di spiegarvi come si faccia, arrangiatevi da voi. ... tutto quello che scoprirete; e ancora queste mele, mangiandole, vi produrranno il desiderio di abbracciarvi l’un l’altro e di amarvi... non solo, ma grazie a quell’amplesso, vi riuscirà di far nascere nuove creature come voi e popolare questo mondo. Però attenti, alla fine ognuno di voi morirà e tornerà ad essere polvere e fango. Gli stessi da cui siete nati.
Pensateci con calma, mi darete la risposta fra qualche giorno. Addio.”
“No. Non c’è bisogno di attendere, Padre Nostro! – grida subito Eva – Per quanto mi riguarda io ho già deciso, personalmente scelgo il secondo albero, quello delle mele. S devo essere sincera, Dio non offenderti, a me dell’eternità non interessa più di tanto, invece l’idea di conoscere, sapere, aver dubbi, mi gusta assai! Non parliamo poi del fatto di potermi abbracciare a questo maschio che mi hai regalato. Mi piace!!! Da subito ho sentito il suo richiamo e mi è venuto un gran desiderio di cingermi, oh che bella parola ho scoperto cingermi!, cingermi con lui e farci... come si dice?! Ah, farci l’amore! So già che questo amplesso sarà la fine del mondo! E ti dirò che, appresso, il fatto che mi toccherà morire davanti a tutto quello che ci offri in cambio: la possibilità di scoprire e conoscere vivendo... mi va bene anche quello. Pur di avere conoscenza, coscienza, dubbi e provare amore... ben venga anche la morte!”
Il Padreterno è deluso e irato quindi si rivolge ad Adamo e gli chiede con durezza: “E tu? ...che decisione avresti preso? Parlo con te, Adamo sveglia! Preferisci l’eterno o l’amore col principio e la fine?” E Adamo quasi sottovoce risponde: “ Ho qualche dubbio ma sono molto curioso di scoprire questo mistero dell’amore anche se poi c’è la fine"."
Dario Fo


Franca, amica mia carissima
di Nadia Redoglia

Te ne sei andata prima che mi ricordassi di chiederti (ma giusto per buffa mia curiosità) in tutti questi anni che abbiamo condiviso le passioni comuni, com’è che sempre portavi quegli orecchini a goccia di corallo rosa…Gli è che quel maledetto uranio impoverito che falcidiava (e prosegue a falcidiare) i nostri soldati (altrimenti detti missionari di pace) mandati al macello in mutande e canottiera, a differenza degli alleati americani fin dagli anni ’90 dotati per legge almeno d’indumenti protettivi, ci aveva preso, tu come parlamentare me come giornalista, anima e corpo. E chi aveva tempo e testa, dunque per pensare ad altro? Tu al Senato urlavi quei fatti, fatti già ben documentati nella commissione d’inchiesta di cui facevi parte. E’ grazie a quella che i nostri soldati e i loro familiari sono stati ascoltati (quelle che precedettero si risolsero in qualcosa che possiamo definire solo ridicolo) e in parte hanno ottenuto un po’ di giustizia. Quanto hai lavorato Franca cara e quanti, come me, sanno veramente quanti di tuo hai sacrificato in quei percorsi?

E tutto il resto? Eh sì eh. Mica t’occupavi “solo” dell’uranio impoverito. Anni e anni prima dell’ufficialità istituzionale per odierna crisi, già tu denunciavi lo stato delle famiglie costrette a rovistare a fine mercato, della precarietà dei loro figli, dell’esponenziale forbice tra i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il compenso ricavato da senatrice, detratte le spese che scrupolosamente documentavi (fino all’ultimo scontrino per pochi euro di cancelleria) lo devolvevi in beneficenza. Del resto col miliardo di lire ottenuto per il nobel di Dario, compraste decine di pulmini attrezzati per disabili…

Ah sì, poi c’era anche la tua straordinaria bravura d’attrice di Teatro (doverosa T maiuscola) sulle cui scene sei pure riuscita a portare la scarnificante esperienza che solo donna può comprendere…
Franca amica mia carissima…quanto s’è da te preteso? 30 maggio 2013
Link:
  Franca Rame Mistero Buffo
Franca Rame: "lo Stupro"
Franca Rame Wikipedia
Passa il testo contro il femminicidio, stalking, matrimoni forzati e mutilazioni genitali
«Le urlavo di respirare È morta tra le mie braccia»
la fotostoria di La Repubblica
Franca Rame, piazza e palco "Per metà quel Nobel è mio"

mercoledì 8 maggio 2013

Giulio Andreotti (seconda parte)





Serenamente
CeciGian

 
A volte ritornanoCeciGian

 
Ali (4 maggio 2012) 
CeciGian


way down in the hole
 l'affetto dei suoi cani
fabiomagnasciutti


Camel senza filtro
fabiomagnasciutti



Tullio Boi



Luciano Lodoli




una più del diavolo
Franco Stivali

tomas


Pierfrancesco Uva


Krancic







Andreottwitter
massimo gramellini
Una volta Montanelli scrisse che in chiesa De Gasperi e Andreotti si dividevano i compiti: De Gasperi parlava con Dio e Andreotti col prete. «Sì, ma a me il prete rispondeva», gli replicò Andreotti. Forse ora toccherà a lui parlare con Dio e non se la potrà cavare con una delle sue battute. Ciniche, gelide, brevi: da star di Twitter prima di Twitter. Se Dio esiste, ci sono forti dubbi che sia democristiano (ecco, questa potrebbe averla detta lui) e meno che mai della sua corrente, per un pregiudizio anzitutto estetico (Sbardella, Vitalone, Evangelisti: più che ritratti sono foto segnaletiche).

Senza l’ambizione di rubare il mestiere al pubblico ministero celeste, un lungo soggiorno in purgatorio deve averlo messo in preventivo anche Andreotti. Fin dal giorno in cui, ancora imberbe, decise di sporcarsi le mani con il potere. Perché il potere logora chi non ce l’ha, ma sporca tutti coloro che lo toccano, e chi sostiene il contrario è solo un fanatico, o un ipocrita.

Resta l’ironia, molto andreottiana, della scomparsa di un uomo che dopo sessant’anni di vita pubblica sembrava incarnare la prova dell’immortalità: non dell’anima, ma del corpo. Se ne va col suo carico intatto di misteri, ma dopo averne chiarito almeno uno: non è vero che tirare a campare è sempre meglio che tirare le cuoia, come recita uno dei suoi tweet più celebri. Proprio perché a tutti succede di tirarle, prima o poi, tanto vale campare a testa alta e a cuore acceso.



Milko




Milko Dalla Battista


Il coccodrillo come fa





 
È morto Andreotti. Immagina, puoi.

È morto Andreotti. Chissà cosa ha avuto in cambio.

(Avevo in serbo una battuta per questa occasione. Ma oggi stonerebbe il riferimento al Commodore 64)

Niente camera ardente per Andreotti. Avrà un girone tutto suo.

Domani i funerali di Stato. A seguire quelli di Andreotti.

Berlusconi: «Con Andreotti c'era un'Italia che voleva la libertà». Per questo fecero l'aula bunker.

«Il potere logora chi non ce l’ha» è la frase perfetta per il suo epitaffio. Di Bersani, dico.

Daniela Santanchè: «Andreotti non sia ricordato solo per il bacio a Riina». Pochi infatti sanno di quel pompino a Provenzano.

Giorgio Napolitano: «Lo giudicherà la storia». È l'ultima chance.
[Ma come, solo nove battute? Provate a ricaricare la pagina cliccando sull'immagine e avrete una sorpresa] 
By SPINOZA 

***********************************************
 

Povero vecchio Giulio... lassù qualcuno lo aspetta.

 
Ei fu... Giulio Andreotti 



**********************************************

giovedì 27 dicembre 2012

BUON NATALE A TUTTI! (III)



Christmas Present
Andrea Pecchia
The birth of Jesus is a gift for humanity. Andrea Pecchia wishes you happy Holidays. 16 Dec 2012
Umberto Romaniello






fabiomagnasciutti




Giorgio Forattini


Krancic
KHALIL
Per il Natale Solidale di Emergency, Nonna Concetta reincontra Khalil, il piccolo protagonista di War Side Effects (il corto animato sui cosiddetti "effetti collaterali della guerra").
Giulio Laurenzi



Claudio Cadei


SERGIO STAINO



il salvatore
 Franco Stivali


perseguitati si nasce
 Franco Stivali



pazienti come alberi
Franco Stivali


Nico Pillinini




Palex

Ugo Sajini

Ugo Sajini



Milko


Valerio Marini



 Gianni Fioretti


Caratto per Buduar n3

Santa Claus: Laid Off
Lamberto Tomassini (Tomas)
Because of the crisis, this year there is no more need of a person to deliver gifts. 16 Dec 2012



Merry Christmas and Happy New Year.
Lamberto Tomassini (Tomas)
Happy Holidays to all friends of Cartoon Movement. 18 Dec 2012


Cinepresepanettone
Tauro


Pietro Vanessi


 Stefano Disegni



Come sopravvivere al Natale
Natangelo


Roberto Mangosi www.enteroclisma.com


Ti possono interessare anche:
 


BUON NATALE A TUTTI! (I)
 
BUON NATALE A TUTTI! (II)
-----------------------------------------------------------------------

Continua...