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lunedì 9 dicembre 2019

La banana di Maurizio Cattelan e le vignette


SCOTCH BANANE E OPERE D'ARTE
La banana appiccicata al muro di Cattelan sta ispirando mezzo mondo, la migliore performance per ora è di quell'artista che se l'è mangiata incurante del valore attribuito all'opera (120mila dollari) ma che probabilmente  aumenterà grazie alla maggiore pubblicità.
Obbiettivo un'altra volta raggiunto dall'artista padovano che ha capito da tempo  che più le proprie opere sono discutibili più raggiungono il vero obbiettivo di far discutere.
Gianfranco Uber


Ramón y sus dilemas artísticos.
Ramses


Banana Art, really??!!
The most expensive banana in history is 120 thousand dollars!!!?!.
https://demotix.com/this-is-the-most-expensive-banana-in-history/

Illustration by FadiToOn 019



Bananartists...    Amorim
.
10 Dec 2019


Fogliazza




Banana Art & René Magritte    Shahrokh Heidari
An artwork that sold last week for $120,000 and was hailed as “a symbol of global trade” has been eaten, in what might seem a fitting end for something that was an ever-ripening banana duct-taped to a wall.
The piece, titled Comedian, by Italian artist Maurizio Cattelan was on show at the international gallery Perrotin at Art Basel in Miami when New York performance artist David Datuna ate it, saying he was hungr
10 Dec 2019



IMPARA L'ARTE E BASTA
Banane attaccate al muro, sacchi di tela tagliati, scarabocchi su una tela.
La truffa è servita.
Ti inventi una scemenza, la pubblichi online,
la fai commentare da un "critico"
e sei un artista diplomato.
Un insulto a Michelangelo, Leonardo, Caravaggio
e tanta gente di talento,
cresciuta in una bottega imparando i segreti
della pittura e della scultura.
L'arte vera,
non quella dei cialtroni incapaci.
Roberto Mangosi


Pur non essendo appassionato di arte contemporanea, al Nostro non è certo sfuggita la banana di Cattelan presentata all’Art Basel di Miami e successivamente mangiata da un altro artista-performer.
E’ anche l’occasione per rimettere il suo amato-odiato Renzi al centro della scena: notate come questa volta la somiglianza con Mister Bean sia ancora più precisa. O forse il Maestro allude al Sordi di “Polvere di Stelle” che canta “Ma ’n do’ Hawaii, se la banana non ce l’hai”. Comunque sia, il concetto è quello della politica come performance artistica, più comica che altro; non è certo un caso che l’opera di Cattelan si intitolasse “Comedian”. [MenteCattelan]
By Capire Giannelli



COMEDIAN
La BANALITÀ del male di Salvini riguarda tutti noi.
Dall'opera di Cattelan le banane sono un simbolo del commercio globale e fonte di umorismo".
Durando


 "Ecco il mio salame con lo scotch per Parma 2020". Opera dell'artista e graphic designer parmigiano Luca Soncini: "Unite le due comunicazioni attuali più discusse ed otterrete la miglior creatività di Parma 2020. Questo è il mio omaggio e lo rivendico!", scrive su facebook.

"Posso dire che trovo quest'opera di Luca Soncini davvero riuscitissima? Perché, come dev'essere, man mano che la decodifichi la sua complessità cresce, dal globale al locale e ritorno. Forse la cosa più profondamente satirica che ho visto finora su #parma2020. Bravo!", è il commento dell'assessore alla cultura Michele Guerra.
Luca Soncini



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La notizia:

La banana di Maurizio Cattelan “staccata e mangiata”. Colpo di genio di David Datuna: l’artista americano, noto per la serie Viewpoint of Millions, ha divorato la banana da 120 mila dollari esposta all’Art Basel di Miami. L’opera dell’irriverente Maurizio Cattelan, dal titolo “Comedian”, consisteva in una banana vera e propria, in buccia e polpa attaccata al muro con una striscia di nastro adesivo argento. Il significato? La banana è simbolo del commercio globale e al tempo stesso uno strumento umoristico. E Datuna ha risposto a suo modo: è entrato nel museo, l’ha staccata dal muro e l’ha mangiata sotto gli occhi divertiti e stupefatti dei presenti. “Si tratta di performance artistica – ha detto Datuna – la banana era proprio buona. Sono un artista affamato”. L’artista newyorkese è stato cacciato, mentre il direttore della galleria di Miami, Herald Lucien Terras, ha rassicurato gli acquirenti: “Datuna non ha distrutto l’opera d’arte. Ci sono altri due esemplari”. Il valore dell’opera è dato dal certificato di autenticità, non dalla banana che i proprietari possono sostituire. Tuttavia, per evitare altre alzate d'ingegno o gesti di emulatori, il museo ha messo delle guardie a vegliare sul nuovo frutto in esposizione.

lunedì 25 novembre 2019

25 novembre: No alla violenza contro le donne.


Occhio blu
GIO / Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it


Le botte fanno notizia, l'aggressività e la mancanza di rispetto no.
Ognuna di noi ha avuto a che fare almeno una volta con uomini violenti, o anche "solo" aggressivi, nella propria vita.
In famiglia, al lavoro o nel sociale.
Ognuna di noi al 99,99% ha in mente un uomo che le ha rovinato, se va bene solo in parte, l'esistenza almeno in uno di questi ambiti.
Mi spingo anche oltre nel rivendicare il nostro diritto di espressione a tutto tondo, lo facciamo con passione per le crisi internazionali e poco per noi stesse, e sono certa che qualcuno, anche donna, penserà che io stia esagerando e che quest'articolo non la riguardi.
Ma sono certa che a tutte sia capitato, molto più di una volta, di aver dovuto subire il comportamento sottile, a volte anche gentile, ma sistematico, di non ricevere l'attenzione dovuta da un uomo per la propria opinione, quando va bene di non poter finire una frase, di non ottenere in generale la giusta considerazione per idee e competenze personali.
E non sono solo le massaie le vittime di questa sottovalutazione paternalistica ma persino donne potenti come la Clinton.
Sottolineo che molti uomini sono già avanti in questo cammino soprattutto culturale, ma non dobbiamo perdonare gli altri che sono e vogliono rimanere indietro, affinchè non siano da esempio alle nuove generazioni.
La chiave è prima di tutto avere rispetto di noi stesse, lasciando i violenti, quelli "veri", e riprendendoci la nostra vita!
Una donna

Stop violence
Marilena Nardi




“È colpa delle donne", 4%.
”Se serie non vengono  stuprate", 6%.
"Se ubriaca è responsabile", 15%.
"Dipende da come si vestono", 24%.
“Se davvero non volessero...”, 40%.
Questo è ciò che pensano gli italiani secondo l’Istat.
E allora, di cosa parliamo?
#stopviolenzasulledonne
Antonella Napoli








Diventare
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami

Partita
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami


Pugno di mosche
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami


Finché morte non vi separi...Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
- Until death separates you... International Day for the Elimination of Violence Against Women.
Marco De Angelis


VIOLENCES CONTRE LES FEMMES.
Dessin publié dans Le Monde.
Plantu

Paride Puglia


#violenzasulledonne #nonunadimeno #denuncia #25novembre
Durando


#violenzasulledonne #donne #nonunadimeno #ViolenceAgainstWomen #orangetheworld
Stefano Tartarotti


#violenzasulledonne
Lele Corvi


OGGI è una Giornata che non vorremmo MAI venisse "festeggiata" perché non vorremmo più sentire e vedere di donne ammazzate da uomini violenti e disumani..
Pietro Vanessi


w w w w w w w le Donne.....!!! 25 Novembre
Alfio Leotta


25 November    Doaa Eladl
stop violence Against Women
25 Nov 2019


Stop violence against women    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
International Day for the Elimination of Violence against Women
25 Nov 2019


Le labyrinthe. Siné Madame N. 5.
Marilena Nardi



Alagon



where the wild roses grow
Fabio Magnasciutti



La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981.
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono stuprate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.

***


martedì 17 settembre 2019

Ciao Mary Zins!

Una gran brutta notizia è apparsa sui social, è scomparsa a soli 55 anni Mary Zins, bravissima artista americana.
Ciao Mary Zins, grazie per la tua arte e per la tua satira raffinata.

Qui sotto il tributo dei colleghi:

Ciao Mary!!!
Gio 
www.caricaturegio.altervista.it




Our colleague    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Big hug.


"Good Bye, Dear Mary"    Antonio Rodríguez
Dear Mary Zins, thank you very much for being with us, as an amazing friend, colleague and part of our daily life in the art of cartooning, always brave, supportive and kind. I will miss you. Rest in peace, my sweet friend.



Rest in peace Mary 🌷    Arwa Moukbel
...



Good bye dear Mary Zins    Dariusz Dabrowski
MZ



Goodbye, Mary Zins!!!.    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
We will miss you and your art!.
17 Sep 2019





Pubblicato il 17 set 2019
Condolence Message to a Cartoonist, the Late Mary Zins https://www.toonsmag.com/condolence-m...
Interview with cartoonist Mary Zins https://www.toonsmag.com/interview-wi...
Toons Mag profile https://www.toonsmag.com/members/mary...
Search in Toons Mag https://www.toonsmag.com/?s=Mary+Zins
Search in Toons Mag Plus https://plus.toonsmag.com/search?q=Ma...


Mary Zins is a freelance illustrator and cartoonist based in Tacoma WA USA. She has worked as a graphic artist for the Cleveland Metroparks Zoo and a graphic designer for the Cleveland Museum of Natural History. She has worked as a freelance illustrator for over 12 years and she received several international awards. Her work has also been highlighted in the Union of World Cartoonists Magazine, Tomato Cartoon Magazine, Cairocature, Cartoon Home Network International and Bir Kitap Bin Dost. She was a member of the Association for American Editorial Cartoonists, Union of World Cartoonists, United Sketches and Le Crayon. She was daughter of Chuck Zins, commercial illustrator, and Dolores.

Sincere condolences to the family.

venerdì 14 giugno 2019

Il New York Time contro i cartoonist

Dopo la decisione del New York Time di sopprimere le vignette politiche sulla sua edizione internazionale, da tutto il mondo dei cartoonist si è levata una grande disapprovazione e preoccupazione.
Qui sotto alcune delle tantissime vignette sull'argomento:

 New York Times against cartoonists..! Part two


This cartoon is for all my friends - political cartoonists in New York Times..! Kao što znate ukinuli su političku karikaturu u New York Timesu ..! Terrible!
Nikola Listes


Shame! No more political cartoons on The New York Times: the scissors of the censorship attack the freedom of expression and humour!
(cartoonmovement.com)
Marco De Angelis


Joep Bertrams




NYT new logo
Gio
www.caricaturegio.altervista.it




The newest edition of Counterpoint is out which includes a special cartoon I created to answer the cartoon killers at the New York Times.
Please sign up! It's free and it supports cartoons while others are determined to vanquish them. https://news.yourcounterpoint.com
Here's the cartoons:
https://mailchi.mp/yourcounterpoint/edition-no-208639?e=7140c0e275&fbclid=IwAR0n1dIrqh3bhCbCeuDzyfh9guPu8yTo7g-4ME7vFqFzWJe9SodA290GChQ
Kal




‏نیویورک تایمز بخاطر چاپ این کارتون ترامپ و ناتانیاهو (کارتون از انتونیو انتونس) به چاپ کارتونهای سیاسی پایان داد !
‏اونا هم کارتون موهون دارن !!!
Firoozeh Mozaffari



ALL THE NEWS THAT FIT'S TO PRINT
Il più autorevole quotidiano americano non pubblicherà più cartoons editoriali. La decisione presa dopo che una vignetta, critica nei confronti del Presidente israeliano Netanyahu, è stata accusata di antisionismo.
Il New York Times scopre ora che, in ossequio al proprio motto, non vale la pena pubblicare satira,  d'ora in poi solo del vecchio e sano umorismo.
Gianfranco Uber



Il cane guida
Al New York Times privato dei cartoons editoriali mancherà qualcosa.
Anche se spesso o proprio perchè in contrasto con la linea politica di un giornale la vera satira è un indispensabile cane da guardia della libera informazione.
L'alternativa è dotarsi di un cane guida.
Gianfranco Uber

We deplore the disappearance of the press cartoon in the NY Times!.
FadiToOn 2019
https://www.chappatte.com/en/the-end-of-political-cartoons-at-the-new-york-times/?fbclid=IwAR1IJL0qPlF5bi1FCwT-CxYJ6gKZHjO-7dTFUdT0GVPcCkbUETcu3G4ZYFI




:::||| The end of Humor! |||:::
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The New York Times cuts all political cartoons
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/58308
Cartoon by : Javad Takjoo


LE NEW YORK TIMES renonce à publier des caricatures.
Plantu


LIBERTÉ D’EXPRESSION : Après la décision du NEW YORK TIMES de ne plus publier de dessins de presse,  voici le dessin publié à la Une du journal LE MONDE de ce jeudi 13 juin.
Plantu
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Da AAEC

This time the "failing New York Times" really is failing, big time

Editorial cartoonists across America and the world have consistently, uniformly and vigorously defended the ideal of a free press from the attacks of tyrants, dictators and twittering demagogues. But now cartoonists are united in their outrage as it has become apparent this week that The New York Times has indeed sadly failed. Monday, the Times announced it would no longer publish in-house editorial cartoons in its editions, ending their regular publication of the work of internationally acclaimed cartoonist Patrick Chappatte.

This decision comes weeks after the Times was burned by their own editorial negligence in running a syndicated cartoon that was widely condemned as being anti-Semitic. Doubling down on this clumsiness in response to the resultant furor, the Times announced that they would no longer run syndicated editorial cartoons. Their decision now to not run in-house cartoons as well only adds to that ham-handedness, blaming the medium of cartoons for what resulted from their own lack of editorial oversight.

In a statement defending their action, the Times said they “plan to continue investing in forms of Opinion journalism, including visual journalism, that express nuance, complexity and strong voice …” From this description, it seems the type of “visual journalism” the Times envisions has more to do with storytelling than with expressing strong opinions.

The best editorial cartoons are not celebrated for their nuance. It is their clarity and pointedness, the sharpness of their satire, that make them such powerful vehicles for expressing opinion. There is no “on the other hand” in an editorial cartoon. This power, understandably, makes editors nervous, but to completely discontinue their use is letting anxiety slide into cowardice. With their decision to end using editorial cartoons, the Gray Lady, as the Times has been called, has become even more gray and dingy. And the environment for free expression and the free exchange of ideas has become even more bleak.

The Board of the Association of American Editorial Cartoonists

Kevin Siers, President

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Agencia AJN.- Il quotidiano New York Times ha riferito che smetterà di pubblicare fumetti politici nelle sue edizioni della sua edizione internazionale, secondo la radio pubblica israeliana Kan, sul suo sito web.
Si noti che settimane fa il giornale si è scusato pubblicamente dopo una pubblicazione in cui ha visto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro israeliano, Binyamin Netanyahu, caricaturali come un cane di lazzarillo.
James Bennet, direttore del New York Times, ha affermato che per un anno il giornale ha pianificato di fermare i cartoni animati nella sua edizione internazionale. Nell'annuncio fatto ieri, Bennet ha chiarito che cesseranno dal primo luglio.
Patrick Chappatte, uno dei principali cartoonist del giornale, ha scritto sul suo sito web che la decisione era direttamente correlata alla rappresentazione grafica di Trump e Netanyahu, che ha causato così tante polemiche.
Sebbene abbia condannato la pubblicazione dello stesso, ha espresso il suo timore che i media siano stati infranti dopo pressioni politiche e critiche nei social network.
"Negli ultimi anni alcuni dei migliori fumettisti hanno perso il lavoro perché i loro redattori hanno considerato le loro opere troppo critiche nei confronti del presidente Trump", ha detto il cartoonist, "Forse dovremmo iniziare a preoccuparci".