domenica 23 gennaio 2022
Novak Djokovic is out.
martedì 1 settembre 2020
Ebru Timtik
Ebru Timtik
Avvocata turca morta dopo 238 giorni di sciopero della fame: chi era Ebru Timtik https://www.osservatoriodiritti.it/.../avvocata-turca.../ Osservatorio Diritti
Gianluca Costantini
L'avvocata Ebru #TimTik è morta in un carcere turco dopo 238 giorni di sciopero della fame.
Era stata condannata a 13 anni di reclusione per appartenenza al Fronte Rivoluzionario di liberazione nazionale dichiarato terroristico da Ankara.
Lei chiedeva un processo giusto per lei come per tutti quelli per cui si è sempre battuta.
Semplici oppositori che il regime "terroristico", questo si, di Erdogan non è in grado di tollerare.
Gianfranco Uber
Ebru Timtik, se muore la giustizia
#Turchia #EbruTimtik #erdogan #Nato
Gianni Falcone
Ismail Dogan
everybody’s got a hungry heart
Fabio Magnasciutti
Incarcerated #lawyer #EbruTimtik died after a long hunger strike. Let us not forget this brave woman who fought for an honest judicial system in Turkey. Her colleague #AytacÜnsal - also on #hungerstrike - is still alive but very weak. Shame on #Erdogan! #turkey #justice #prison #dictatorship Joop The Cartoon Movement Cartooning for Peace Justice for Ebru Timtik Libertà per la Difesa, libertà per Aytac Unsal Firenze: libertà per la difesa. Libertà per Aytac Unsal Turkish News AK Parti #akparti Amnesty International Human Rights Watch United Nations Human Rights
Maarten Wolterink
Libertà in Turchia
GIO / Mariagrazia Quaranta
mercoledì 1 gennaio 2020
Happy 2020!
©Marilena Nardi
©Marco De Angelis
©Romaniello
©Ismail Kizil Doğan
©Palex
©Durando
©Ugo Sajini
©Mario Airaghi
©Farzane Vaziri Tabar
©Gianlo
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©Firuz Kutal
©Moise
©Lido Contemori
©Gianfranco Uber
©Niels Bo Boyesen
martedì 1 gennaio 2019
I post più popolari del 2018
di Fany-Blog
Amici cari grazie di avermi seguita per tutto il 2018!
ed un grazie particolare a Francisco Punàl Suarez per l'aiuto speciale.
Totale post editi 188.
Primo in classifica
Marilena Nardi: "Disegnatori del mondo date un segnale forte"
Secondo
mercoledì 30 maggio 2018
Trento, mostra LIBREXPRESSION: "Lo stato dell'Unione" vignette sull'Europa
Europa-Trento-foto mostra |
Conoscendo il lavoro fatto da Thierry Vissol ed i suoi collaboratori per promuovere la satira politica e la libertà di espressione, chiedono al Centro LIBREXPRESSION di preparare una piccola esposizione di 20 vignette sullo "Stato dell'Unione". Sono state quindi selezionate quelle vignette per coprire diversi aspetti: quelli umanitari (tra cui la migrazione e la povertà), l'economia, le tensioni centripete e lo stato di avanzamento. La mostra è stata presentata sulla piazza (Piazza Santa Maria Maggiore) dove è stato organizzato il festival.
La storia non è mai stata un lungo fiume tranquillo.
Alterna periodi di relativa quietezza, o di progresso umano, economico e sociale, con periodi di tempesta, di violenza, di regressione politica, economica e sociale. Interessi strategici divergenti, intolleranze religiose ed etniche, violenza intrinseca e gratuita dell’essere umano, che lo rendono più vizioso e pericoloso della più selvagge specie animale e sono in perpetuale lotta contro la parte più luminosa delle persone fatta di empatia, di solidarietà, di amore e rispetto degli altri. Pur troppo, le lezioni della storia, dopo periodi di calma, si dissolvono poco a poco e si perdono nei meandri degli interessi e desideri immediati, dell’ubriacatezza del potere, portando spesso – se non contrastati – a nuovi periodi di turbolenza e di sofferenza, particolarmente per i meno abbienti.
Sembra che dopo l’illusione della fine della storia creata dalla caduta del muro di Berlino e dal collasso dei regimi d’ispirazione comunista, la ruota della fortuna gira di nuovo verso un periodo di rischi, favorito dall’irresponsabilità di leader illusionisti e lo sbocciamento di democrazie autoritarie e illiberali, quando non di regimi dittatoriali. Dai primi anni del ventunesimo secolo, la crisi dell’euro e delle migrazioni, la crescita delle disuguaglianze nei paesi e tra i paesi, la multilateralizzazione dei poteri economici, politici e finanziari, la nuova corsa verso l’accaparramento delle materie prime indispensabili allo sviluppo e all’egemonia, lo risveglio del potere politico delle religioni spinto da queste turbolenze, hanno fatto entrare l’Unione europea – e non solo – in un periodo di instabilità e di alto rischio.
Davanti alle stesse sfide pesanti (approvvigionamento energetico, terrorismo, migrazioni, dominazione delle multinazionali, concorrenza tra potenze…) che deve affrontare ogni paese membro dell’Unione, quali per pura razionalità dovrebbero essere affrontate insieme e non ognuno per conto suo, sembra che molti politici e popoli europei, dimenticando che l’unione fa la forza, propongono e desiderano ripiegarsi su loro stessi e praticare la politica dello struzzo. Dalle crisi di queste ultimi anni, l’Unione è stata spaccata tra Nord e Sud et tra occidente ed Oriente. Populismi anti-europei, neo-fascismo, governi democratici illiberali si stanno sviluppando in tutta Europa. La speranza creata dall’elezione del Presidente francese Emmanuel Macron l’europeo ha suscitato molte speranze, ma la sua voglia di andare verso una vera sovranità europea non sembra creare entusiasmo tra i suoi partners, paralizzati dalle opposizioni interne e dagli egoismi nazionali. I popoli sono arrabbiati chi dall’impoverimento, dal timore dell’altro diverso, chi dalla crescita delle disuguaglianze o dal trattamento disumano dei migranti. Colpa di Chi? Forse dall’incapacità dei politici a rispondere a queste sfide, con un progetto, con la difesa dei valori fondanti dell’Unione, della volontà di superare nostre piccole differenze con lo sviluppo di quello, ben superiore di quello che ci unisce. L’Europa è politica, solo la politica, cioè i cittadini, la possono cambiare. E’ un lavoro di Sisifo, ma deve essere fatto da tutti quelli che capiscono che l’Europa non è più al centro del mondo, che la sua disunione non è solo la sua scomparsa, ma il rischio di dipendenza di ognuno di noi dalle grandi potenze non europee. Sono questi messaggi che vignettisti di tutta Europa ci propongono.
Thierry Vissol, direttore del centro LIBREXPRESSION
Una mostra organizzata dall’Europdirect di Trento con il Centro Euro-mediterraneo LIBREXPRESSION – Fondazione Giuseppe di Vagno.
https://siamoeuropa.provincia.tn.it/Altre-proposte/Lo-Stato-dell-Unione-vignette-sull-Europa
Ismail Dogan (TurchiaBelgio) “Doppio linguaggio” |
Marco De Angelis (Italia) “Regalo”. |
Tom Janssen (Olanda) “Euro tagli”. |
Antonio Antunes (Potogalo) “Brexit, le nuove frontiere”. |
Gian Lorenzo Ingrami (Italia) “Piano d’azione per il mediterraneo”. |
Mauro Biani (Italia) “Piano contro la Povertà”. |
Marilena Nardi (Italia) “fasci-tweet”. |
Dino Aloi (Italia) “Contro le fake news”. |
Niels Bo Bojesen (Danimarca) “l’Europa en marche. |
Walter Leoni (Italia) “Allucinazioni”. |
Khalid Gueddar (Morocco) “Catalonia, mio amore”. |
lido Contemori (Italia) “memoria e futuro”. |
GianLorenzo Ingrami (Italia) “E’ grave dottore”. |