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mercoledì 22 settembre 2021

Lectorinfabula 2021 - Conferences LIBEX

 

"Woke et unwoke"   -   Copyright  Christine Traxeler (France)


Lectorinfabula 2021 - "Il tempo degli Eroi"

"IL TEMPO DEGLI EROI" è il titolo della XVII edizione di Lectorinfabula european cultural festival, che si terrà dal 20 al 26 settembre a Conversano (BA).

Voltare pagina, rinnovarsi, rigenerarsi, innovarsi. L'edizione 2021 è un invito a guardare al di là della crisi con la capacità di costruire il presente, ma anche il futuro di una società che, di fronte all'impatto violento e inaspettato del Covid 19, si è trovata impreparata e senza punti riferimento. Un vuoto che ha spinto tutti a cercare degli «eroi».

Medici, infermieri, insegnanti, rider, persone comuni che continuano a mettersi in gioco per gli altri, per un senso del dovere e un amore per la vita che va oltre ogni possibile spiegazione razionale.

Lectorinfabula vuole riportare l'attenzione al sacrificio e alla generosità, al coraggio e alla solidarietà nella quotidianità, raccontare attraverso decine di incontri, quanto accaduto in questo lungo anno.

Tante storie dalle quali abbiamo imparato che si vive sì alla giornata, in un mondo assediato dalla pandemia e lontani l'uno dall'altro, ma con la consapevolezza di aver ricercato piccoli miracoli che hanno permesso a ciascuno di noi di andare avanti.

Non sapremo mai se questo davvero sarà il tempo degli eroi.

Di sicuro è il tempo delle idee.

Cento gli eventi in programma: gratuiti e aperti a tutti, dal vivo e in diretta web: dibattiti, confronti, presentazioni di libri e interviste, workshop, musica, reading e letture dal vivo, per un totale di circa duecento ospiti tra politici, opinion leader, giornalisti, intellettuali provenienti da tutte le parti d’Europa.

www.lectorinfabula.eu





Lector In Fabula 17° edition – Conferences LIBEX


Conference #1)Friday 24th September 2021– 17:30

EN-Satire and freedom of expression in danger 

According to Cartooning for Peace and Courrier International, 2020 - as 2019 - has been a black year for satire and freedom of expression. Since the beginning of the health crisis, the situation further deteriorated, with a systematic increase in attacks on freedom of expression. State censorship, the embodiment of political authoritarianism, is on the rise in Europe and neighboring countries. Threats, intimidation and harassment of cartoonists by political representatives, and not only, are now on the agenda, as reported in the annual reports of Cartooning for Peace, RSF or Council of Europe.

IT-Satira e libertà di espressione in pericolo 

Secondo Cartooning for Peace e Courrier International, il 2020 - come il 2019 -, è stato un anno nero per la satira e la libertà di espressione. Dall'inizio della crisi sanitaria, la situazione è ulteriormente peggiorata, con un aumento sistematico degli attacchi alla libertà di espressione. La censura di Stato, incarnazione dell'autoritarismo politico, è in aumento in Europa e nei paesi vicini. Minacce, intimidazioni e molestie ai vignettisti da parte di rappresentanti politici e non solo sono ormai all'ordine del giorno, come riportato nei rapporti annuali di Cartooning for Peace, RSF o Consiglio d'Europa.

FR- La satire et la liberté d'expression en danger 

Selon Cartooning for Peace et Courrier International, 2020 - comme 2019 -, a été une année noire pour la satire et la liberté d'expression. Depuis le début de la crise sanitaire, la situation s'est encore dégradée, avec une augmentation systématique des atteintes à la liberté d'expression. La censure d'État, incarnation de l'autoritarisme politique, est en hausse en Europe et dans les pays voisins. Les menaces, les intimidations et le harcèlement des caricaturistes par des représentants politiques, et pas seulement, sont désormais à l'ordre du jour, comme l'indiquent les rapports annuels de Cartooning for Peace, de RSF ou du Conseil de l'Europe.

Participants : Catherine André (FR), Sylvain Platevoet (FR), Gigi Riva (IT)

Moderated by : Marina Lalovic (RAI-News24) 


Conference #2)Vendredi 24 septembre 2021 – 20:00 h

FR- Politiquement correct et lynchage médiatique – le terrorisme des minorités

La « cancel culture », autrement dit la tendance à vouloir faire taire des voix jugées dissonantes, dangereuses ou supposées haineuses s’est développée sur les réseaux sociaux. Ce phénomène se traduit par des mobilisations d’activistes qui ont fini par provoquer des démissions, des renvois, d’enseignants et de journalistes, parfois de meurtres (Samuel Paty en France), d’annulations de conférence, de destructions de statues, etc. Nombreux sont les dessinateurs de presse à en avoir souffert. Quelles que soient les raisons invoquées, la conséquence en est qu’il est de plus en plus difficile de prendre la parole ou la plume sans craindre des représailles. Nous en faisons déjà les frais, à en juger par l’aversion au risque qui se développe parmi les écrivains, les artistes et les journalistes, inhibés par la peur de perdre leur gagne-pain s’ils s’écartent du consensus politiquement correct ou même s’ils ne font pas preuve du zèle attendu pour s’y conformer. Restreindre ainsi les débats et l’information ou la culture, que ce soit le fait d’un gouvernement répressif ou d’une société intolérante, nuit immanquablement à ceux qui ne détiennent pas le pouvoir et nous rend tous moins aptes à participer à la vie démocratique.

EN- Political correctness and media lynching - the terrorism of minorities

The 'cancel culture', or the tendency to silence voices that are deemed dissonant, dangerous or considered hateful, has developed on social networks. This phenomenon is reflected in mobilizations of activists that have led to resignations, dismissals of teachers and journalists, sometimes murders (Samuel Paty in France), conference cancellations, destruction of statues, etc. Many cartoonists have suffered. Whatever the reasons, the consequence is that it is increasingly difficult to speak out or write without fear of reprisals. We are already paying the price, judging by the risk aversion that is developing among writers, artists and journalists, inhibited by the fear of losing their livelihoods if they deviate from the politically correct consensus or even if they do not show the expected zeal to conform to it. Restricting debate and information or culture in this way, whether by a repressive government or an intolerant society, inevitably harms those who do not hold power and makes us all less able to participate in democratic life.

IT- Politicamente corretto e linciaggio mediatico - il terrorismo delle minoranze

La "Cancel Culture", ovvero la tendenza a mettere a tacere le voci ritenute dissonanti, pericolose o considerate odiose, si è sviluppata sui social network. Questo fenomeno si riflette in mobilitazioni di attivisti che hanno portato a dimissioni, licenziamenti di insegnanti e giornalisti, a volte omicidi (Samuel Paty in Francia), annullamenti di conferenze, distruzione di statue, ecc. Molti fumettisti hanno sofferto. Qualunque siano le ragioni, la conseguenza è che è sempre più difficile parlare o scrivere senza paura di rappresaglie. Ne stiamo già pagando il prezzo, a giudicare dall'avversione al rischio che si sta sviluppando tra scrittori, artisti e giornalisti, inibiti dalla paura di perdere i loro mezzi di sussistenza se si discostano dal consenso politicamente corretto o anche se non mostrano lo zelo previsto per conformarvisi. Limitare il dibattito e l'informazione o la cultura in questo modo, sia da parte di un governo repressivo o di una società intollerante, danneggia inevitabilmente coloro che non detengono il potere e ci rende tutti meno capaci di partecipare alla vita democratica.

Participants : GIPI (Italy), Xavier Gorce (France), Sergio Spaccavento (Italie, auteur du livre “Che cazzo ridi? Dialoghi sulla libertà di ridere” Sagoma editore 2021

Modéré par : Thierry Vissol (Directeur de Librexpression)


Conference #3) – Samedi 25 septembre 2021 – 16:00 h

FR- L’évolution de la jurisprudence de la Cour européenne des droits de l’homme e de l’Italie

en matière de blasphème

Depuis l’arrêt Handyside (1976), la jurisprudence de la Cour a évolué, particulièrement vis-à-vis « d’offenses » à certaines religions, par exemple : Arrêt Otto-Preminger-Institut c/ Autriche, A-295/A. 20 septembre 1994 ; L’arrêt Wingrove c/ Royaume-Uni du 25 novembre 1996 ; Arrêt E.S/Autriche du 25 octobre 2018. Dans un contexte sociétal général qui donne l’étrange impression désormais de vouloir faire prévaloir le droit à la liberté de religion sur les droits à la liberté d’expression, la Cour européenne des droits de l’homme a confirmé en 2018 une jurisprudence sur le blasphème, alors même qu’un certain nombre de pays européens avaient abrogé entre temps leurs législations sur ce délit (Angleterre et Pays de Galles en 2008, Danemark en2017, Irlande en 2018). Toutefois, tous les juristes ne s’accordent pas sur l’interprétation à donner à ces différentes décisions de la cour, ni sur l’impact qu’elles pourraient avoir vis-à-vis d’un retour à des sanctions de propos jugés blasphématoires, ni même à la définition de ce concept.

IT- L'evoluzione della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e dell'Italia

sulla blasfemia

Dopo la sentenza Handyside (1976), la giurisprudenza della Corte si è evoluta, in particolare in relazione ai "reati" contro alcune religioni, per esempio: Otto-Preminger-Institut v. Austria, A-295/A. 20 settembre 1994; Wingrove c. Regno Unito sentenza del 25 novembre 1996; E.S c. Austria sentenza del 25 ottobre 2018. In un contesto generale della società che ora dà la strana impressione di voler dare la precedenza al diritto alla libertà di religione sul diritto alla libertà di espressione, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha confermato nel 2018 una giurisprudenza sulla blasfemia, anche se diversi paesi europei avevano nel frattempo abrogato la loro legislazione su questo reato (Inghilterra e Galles nel 2008, Danimarca nel 2017, Irlanda nel 2018). Tuttavia, non tutti i giuristi sono d'accordo sull'interpretazione da dare a queste diverse decisioni giudiziarie, né sull'impatto che potrebbero avere su un ritorno alla punizione del discorso blasfemo, o anche sulla definizione di questo concetto.

EN- The evolution of the case law of the European Court of Human Rights and Italy

on blasphemy

Since the Handyside judgment (1976), the case law of the Court has evolved, particularly in relation to "offences" against certain religions, for example: Otto-Preminger-Institut v. Austria, A-295/A. 20 September 1994; Wingrove v. United Kingdom judgment of 25 November 1996; E.S v. Austria judgment of 25 October 2018. In a general societal context that now gives the strange impression of wanting to give precedence to the right to freedom of religion over the right to freedom of expression, the European Court of Human Rights confirmed in 2018 a case law on blasphemy, even though several European countries had in the meantime repealed their legislation on this offence (England and Wales in 2008, Denmark in 2017, Ireland in 2018). However, not all legal experts agree on the interpretation to be given to these various court decisions, nor on the impact they could have on a return to the punishment of blasphemous speech, or even on the definition of this concept.

Participants : Giuseppe Zaffuto (CoE), Marina Castellaneta (Ialie-professeure de droit - Université de Bari),

Valerio de Gioia (Italie - Magistrato)

Modéré par : Nicola Colaiani (Italie, magistrat et professeur)


Conference #4) – Saturday25th September 2021– 18:30 h

EN- The last 12 months seen through political satire 

Satirical cartoons often contain more ideas and elements for reflection than a journalistic article. More and more television and the internet use this communication format. Three well known cartoonists of different horizons (Netherlands, Italy and Portugal) and sensitivities tell us through cartoons their vision on the main events of the last 12 months, hard to forget.

FR- Les 12 derniers mois au travers de la satire politique

Les dessins humoristiques satiriques contiennent souvent plus d'idées et d'éléments de réflexion qu'un article journalistique. La télévision et l'internet utilisent de plus en plus ce format de communication. Trois dessinateurs réputés d'horizons (Pays-Bas, Italie et Portugal) et de sensibilités différentes nous livrent à travers des caricatures leur vision sur les principaux événements des 12 derniers mois, difficiles à oublier.

IT- Gli ultimi 12 mesi visti attraverso la satira politica 

Le vignette satiriche contengono spesso più idee ed elementi di riflessione di un articolo giornalistico. Sempre più televisioni e internet utilizzano questo formato di comunicazione. Tre famosi vignettisti di diversi orizzonti (Olanda, Italia e Portogallo) e sensibilità ci raccontano attraverso vignette la loro visione sui principali eventi degli ultimi 12 mesi, difficili da dimenticare.

Participants: Joep Bertrams (Nl), Antonio Antunes (Portugal), Marilena Nardi (Italy), 

Moderated by: GianPaolo Accardo (Voxeurop)


LECTOR IN FABULA - Programma-LIBEX 2021


  • Inaugurazione della Mostra “Cancel-liamoci” - Martedì 21 settembre

  • Satira e libertà di espressione in pericolo – venerdì 24 settembre – 17:30

  • Catherine André (Francia)

  • Sylvain Platevoet (Francia)

  • Gigi Riva (Italia) – Giornalista L’Espresso

Modera: Marina Lalovic (RAI-news24) 

  • Politicamente corretto e linciaggio mediatico - Venerdì 24 – 20:00

    • Gianni Pacinotti (GIPI)

    • Xavier Gorce (Francia)

    • Sergio Spaccavento

Modera: Thierry Vissol (Librexpression)


Sabato 25: Presidente Sergio Mattarella per il centenario della morte di Giuseppe Di Vagno


  • L’evoluzione della giurisprudenza della CeO – Sabato 25 – 16 :00

  • Giuseppe Zaffuto (Strasburgo-Francia)

  • Marina Castellaneta (Bari)

  • Valerio De Gioia (magistrato)

Modera: Nicola Colaianni (già magistrato e professore)

  • L’anno in vignette - Sabato 25 settembre – 18:30

  • Joep Bertrams (Paesi Bassi) -

  • Marilena Nardi –

  • Antonio Antunes (Portogallo) –

Modera: Gianpaolo Accardo (Voxeurop)

  • Europa presente e futuro – Domenica 26 settembre – 12:00

  • Antonio Parenti (Rappresentanza Commissione europea)

  • Claudio Cappon (Copeam)

  • Adriana Agrini (regione Puglia – direttrice Università di Bari)

Modera: Tiziana Di Simone (RAI-Radio1-Roma) –

  •  Premiazione del Concorso LIBEX2021 - Domenica 26 settembre 17:00

    • Tom Janssen

    • Altri Presenti: autorità regione, città, Fondazione, Membri della giuria: Thierry Vissol,

    • Oscar Buonamano, Gianpaolo Accardo, Marilena Nardi Joep Bertrams (Paesi Bassi) -

Connessione via Zoom:

  • Marlene Pohle, membro della giuria (Argentina) - 

  • Elena Ospina (Colombia) -

  • Marco De Angelis -

Conduttrice: Annamaria Minnuno (Fondazione Di Vagno)




___________________________________________ Il festival, organizzato dalla Fondazione "Giuseppe Di Vagno (1889-1921)" e Centenario Giuseppe Di Vagno, si svolge ogni anno con il patrocinio e il sostegno della Commissione europea – Rappresentanza in Italia, del Council of Europe, del Ministero della cultura, della Regione Puglia, PiiiL Cultura Puglia, Città Metropolitana di Bari e Città di Conversano. Con la collaborazione della Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Friedrich-Ebert-Stiftung, Radio3 Rai, Eurozine, Voxeurop, Copeam, Brainpull, Hell in the cave, Pagina21, Il Piacere di lavorare, Centro LIBREXPRESSION, BCC Conversano. #LINF21

giovedì 2 settembre 2021

Libex 2021: le dieci vignette finaliste, il 26 settembre saranno annunciati i vincitori

 Aggiornato il 30-09-2021



Dove ci porteranno i nuovi anatemi del politicamente corretto? 

È proprio il tema della terza edizione del Concorso Internazionale LIBEX2021 "Cancel Culture e politicamente corretto”. Indetto dal Centro Euromediterraneo LIBREXPRESSION (Fondazione Giuseppe Di Vagno -1889-1921), sono stati invitati a partecipare 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, che hanno inviato 218 vignette satiriche. Il materiale è stato esaminato da una giuria internazionale composta da: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), e presieduta da Thierry Vissol direttore del centro Librexpression.

Le 56 vignette semifinaliste selezionate dalla giuria saranno esposte, dal 20 settembre al 31 dicembre, in una mostra nel chiostro del Monastero di Conversano (Italia) e pubblicate in un catalogo. Dieci sono le vignette finaliste, presentate qua, che diventeranno anche cartoline illustrate a disposizione del pubblico. 

I tre vincitori saranno annunciati e premiati il 26 settembre a Conversano (BA) durante la XVII° edizione del festival Lector In Fabula della Fondazione Giuseppe Di Vagno. 

Congratulazioni ai finalisti!

Il concorso LIBEX2021 è stato organizzato in collaborazione con Cartooning for Peace https://www.cartooningforpeace.org/en/ e www.voxeurop.eu.


Elenco dei dieci finalisti per ordine alfabetico:

 

Niels Bo Bojesen (Danimarca) – “Annullamento della cultura”

Toso Borkovic (Serbia) – “Monumento”

Lido Contemori (Italia) – “Politically correct”

Marco De Angelis (Italia) – “Rinnovamento”

Yoemnis Del Toro (Cuba) – “Il taglia legna”

Tom Janssen (Paesi Bassi) – “Black Lives matter”

Izabela Kowalska-Wieczorek (Polonia) – “Immersi nella pattumiera della storia”

Walter Leoni (Italia) – “In un Plin”

Elena Ospina (Colombia) – “Censura”

Tjeerd Royaards (Paesi Bassi) – “Dibattito politico”

 


Background: Cancel Culture e Politicamente Corretto

 

La cultura Woke, ideologia della Cancel Culture e del Politicamente Corretto, è una teleologia morale caratterizzata da una consapevolezza delle numerose ingiustizie sociali e razziali esistenti nei paesi occidentali (da cui deriva il termine inglese “Woke” che significa “svegliato”). Da questa consapevolezza delle ingiustizie nasce l’imperativo categorico di agire per risolverle. Il Wokismo, con le sue guerre culturali, tipico della politica e della società americana e del suo puritanesimo, risale agli anni ’20 del secolo scorso. Nel tempo, i temi si sono allargati all'aborto, all'omosessualità, ai diritti dei transgender, alla pornografia, al multiculturalismo, ai punti di vista razziali e ad altri conflitti basati su valori, moralità e stili di vita. Si è diffusa adesso in tutti i paesi occidentali con i movimenti identitari di razza e di genere fino ad arrivare alle campagne come #BlackLivesMatter, #Metoo, #transgender o #lgtbq.

Nessuno può mettere in dubbio la legittimità delle battaglie contro le discriminazioni, contro il sessismo e la misoginia, il razzismo, le disuguaglianze, sempre presente nelle nostre società. Né puo essere sottostimato l’importanza politico-sociale di permettere alle minoranze di esprimere disagi e rivendicazioni che non sono trattate dai media mainstream. Tuttavia, il fine non può mai giustificare i mezzi.  Soprattutto, quando tramite azioni coordinate da attivisti delatori e l’ampia risonanza offerta dagli social network, queste forme di “fatwa” permettono di censurare, boicottare o umiliare pubblicamente individui - del passato o del presente - le cui opinioni o i comportamenti sono ritenuti offensivi, fastidiosi o giudicati divergenti da questa nuova Doxa Woke;  quando l’obiettivo è minare la carriera o la reputazione delle voci dissenzienti, fino a volerne cancellare le tracce per far sì che le loro parole, azioni o memorie non siano più né menzionate né ammirate, le statue distrutte, come lo dimostrano centinaia di casi di cronaca.

Sempre più numerosi sono quelli che danno credibilità a queste indignazioni nel mondo dei media, dell’educazione, dell’editoria, persino della politica - per interesse, per convinzione o nel terrore di diventare anche loro un bersaglio o per paura di perdere il loro mercato -. Purtroppo, in questo modo si contribuisce a radicalizzare i dibattiti di società, e ad alimentare un clima sociale sempre più violento. Un risultato opposto a quello della cultura Woke che dovrebbe promuovere il vivere insieme nella diversità, un lusso che, purtroppo, solo le società occidentali si potrebbero ancora permettere.

 

Il centro Librexpression

Creato nel 2017 presso la Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) a Conversano (BA), il Centro Euro-mediterraneo LIBREXPRESSION promuove la libertà di espressione e la satira politica. Le attività del centro includono: 

- La promozione del lavoro dei membri (circa 200 da 55 paesi), vignettisti, grafici, illustratori, fotografi... tramite siti web, conferenze, mostre, pubblicazioni e banca-dati dei membri e del loro lavoro. Nel 2018 è stato creato un concorso internazionale di vignette di stampa satiriche.

- Un centro di documentazione e una biblioteca sui temi della libertà di espressione e di stampa, della satira politica dall’antichità ad oggi, inclusi nella Biblioteca della Fondazione “Il granai del sapere”. 

- Delle Attività didattica per giornalisti, studenti e docenti: formazione alla libertà di stampa, alla ricerca e alla verifica dell’informazione e alla lettura delle immagini (vignette e foto).

- La rivista Web della Fondazione www.pagina21.eu pubblica ogni giorno 2 vignette dei membri del centro, su temi legati all’attualità internazionale.

Il Centro è coordinato da Thierry Vissol, con l’aiuto di un Consiglio Scientifico da 28 membri: professori universitari e giornalisti specializzati nei campi d’interesse del Centro, fotografi e vignettisti dai due latti del mediterraneo.



Niels Bo Bojesen-Danimarca-Annullamento della cultura

Toso Borkovic-Serbia-Monumento


Lido Contemori-Italia-Politically Correct.j


Marco De Angelis-Italia-Rinnovamento.




Yoemnis  Del Toro-Cuba-Il taglialegna.


Tom  Janssen_Paesi Bassi_Black Lives Matter.



Izabela Kowalska-Wieczorek_ Polonia-'Immersi nella pattumiera della storia'.


Walter Leoni-Italia-In un plin.



Elena Ospina-Colombia-Censura.


Tjeerd Royaards-Paesi Bassi-Dibattito Pubblico.

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Il primo premio è andato all'olandese Tom Janssen (nella foto di Gianpaolo Mastronardi), il secondo alla colombiana Elena Ospina e il terzo all'italiano Marco De Angelis.






sabato 21 agosto 2021

Concorso LIBEX 2021: 56 sono i semi-finalisti, per la mostra di Conversano.

 


Terzo concorso internazionale di vignette di stampa Libex 2021 – Cancel culture e politically correct

Per questo concorso, 160 vignettisti di stampa, provenienti da 55 paesi, sono stati invitati personalmente da Libex a partecipare. 90 da 40 paesi hanno accettato la sfida, inviando 218 vignette. Una giuria internazionale ha selezionato 56 vignettisti, provenienti da 28 paesi. Le loro vignette saranno presentate in una mostra nel Monastero San Giuseppe di Conversano (Italia) dal 20 settembre alla fine di dicembre 2021 e pubblicate in un catalogo cartaceo. 

I 3 vincitori saranno annunciati il 26 settembre.

Membri della giuria: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italia), Joep Bertrams (Olanda), 

Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italia), Oscar Buonamano (Italia), Presidente: Thierry Vissol 



Troisième concours International de dessins de presse Libex 2021 – Cancel culture et politiquement correct

Pour ce concours, 160 dessinateurs de presse professionnels, originaires de 55 pays, ont été personnellement invités par Libex à participer. 90 d'entre eux, originaires de 40 pays, ont relevé le défi en envoyant 218 caricatures. Un jury international a sélectionné 56 dessinateurs, originaires de 28 pays. Leurs dessins seront présentés dans une exposition au monastère San Giuseppe de Conversano (Italie) du 20 septembre à la fin décembre 2021 et publiés dans un catalogue papier. 

Les 3 gagnants seront annoncés le 26 septembre.

Membres du jury : Marlene Pohle (Argentine), Marilena Nardi (Italie), Joep Bertrams (Pays-Bas), 

Z (Tunisie), Gian Paolo Accardo (Italie), Oscar Buonamano (Italie), Président: Thierry Vissol  


Third International competition of editorial cartoons Libex 2021 – Cancel Culture and politically correct

For this competition, 160 professional editorial cartoonists, from 55 countries, have been personally invited by Libex to participate. 90 from 40 countries accepted the challenge, sending 218 cartoons. An international Jury have selected 56 cartoonists, coming from 28 countries. Their cartoons will be presented in an exhibition in the Monastery of Conversano (Italy) from the 20th of September to the end of December 2021 and published in a paper catalogue. 

The 3 winners will be announced on the 26th of September.

Members of the Jury: Marlene Pohle (Argentina), Marilena Nardi (Italy), Joep Bertrams (Netherlands), 

Z (Tunisia), Gian Paolo Accardo (Italy), Oscar Buonamano (Italy), President: Thierry Vissol 





Odio, violenza, ostracismo: il pericolo della cancel culture e del politicamente corretto 

Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression/Libex – Fondazione Giuseppe Di Vagno

La cultura “woke” è un sistema di credenze, una consapevolezza delle ingiustizie sociali e razziali (da cui il termine “woke” in inglese o “svegliato”), con l’imperativo di agire per risolverle. Discende del calvinismo, che aveva un duplice obiettivo: stabilire il regno di Dio sulla terra e la giustizia totale. La Repubblica di Ginevra e il suo Governo dei Santi, inizio Seicento, con la sua ossessione per la rettitudine morale stabiliva un controllo sociale senza precedenti. Un "Concistoro" fu creato per sorvegliare la comunità e tenere d'occhio l'esistenza di ogni cittadino, non solo loro comportamenti ma anche loro parole, loro opinioni e idee. Secondo Stefan Zweig (in “Conscience vs Violence”) era una forma di Gestapo della morale. Il “wokismo” tipico della politica americana e del suo puritanesimo, risale agli anni ’20 del secolo scorso, per poi svilupparsi nella società civile, con le “guerre culturali” da cui il fine era e rimane il dominio di un ethos culturale e morale sull'altro. Dalla sfera della cultura, i litigi si sono allargati all'aborto, all'omosessualità, ai diritti dei transgender, alla pornografia, al multiculturalismo, ai punti di vista razziali e ad altri conflitti culturali basati su valori, moralità e stili di vita. Assumerà qualche anno fa una dimensione mondiale con i movimenti identitari di razza e di genere e le campagne come #metoo e #black lives matter.

Nessuno può mettere in dubbio la legittimità delle battaglie contro le discriminazioni, contro il sessismo e la misoginia, il razzismo, le disuguaglianze, né l’importanza politico-sociale di permettere alle minoranze di esprimere i loro disaggi e le loro rivendicazioni che non sono trattate dai media mainstream. Tuttavia, il fine non può mai giustificare i mezzi.  Soprattutto, quando tramite azioni coordinate da collettivi di diffamatori, con la delazione o l’ampia risonanza offerta ad essi grazie agli social network, queste forme di “fatwa” permettono di censire, annullare, boicottare o umiliare pubblicamente individui - del passato o del presente - le cui opinioni o i comportamenti sono ritenuti offensivi o giudicati divergenti, fastidiosi, non consensuali, infami o disonorevoli. Quando l’obbiettivo è quello di minare la carriera o la reputazione di quelli “giudicati” devianti dalla Doxa, delle voci dissenzienti, fino a volerne cancellare le tracce per far sì che le loro parole, azioni o memorie non siano più ne menzionate ne ammirate, le statue distrutte. 

Come lo dimostrano centinaia di esempi recenti, sembra che, durante il sonno della sua ragione, il popolo degli “svegliati” si sia trapiantato nel cervello gli algoritmi dei social network. Censurano, insultano, incitano all’odio, ostracizzano, reagendo ad una parola o ad una espressione senza spesso capirne il contesto storico, educativo, letterario, né essere in grado di distinguerne l’ironia, l’umorismo o la poesia. Sempre più numerosi sono quelli che nel mondo dei media, dell’educazione, dell’editoria, persino della politica - per interesse, per convinzione o nel terrore di diventare anche loro un bersaglio o per paura di perdere il loro mercato -, danno retta e credibilità a queste vittime e indignazioni circoscritte, contribuendo a creare una situazione di polarizzazione dei dibattiti, alla radicalizzazione e alla violenza del clima sociale.

Questa wokizzazione crea una seconda società composta da tribù o “comunità” in guerra permanente, sicure del loro diritto e della loro purezza ideologica. Agiscono fuori del campo della politica e delle istituzioni giudiziari, rifiutando persino di contare su di esse, di accettare il dibattito contradittorio e la libertà di espressione che caratterizza le democrazie. La conseguente “cancel culture” o cultura dell’annullazione, secondo il filosofo austriaco Konrad Paul Liessmann, condurrà a una barbarie intellettuale e politica



Un concorso in collaborazione con:

Un concours en collaboration avec :

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giovedì 17 dicembre 2020

“Femme battue” il calendario 2021 per i diritti delle donne

 

 

Illustratrici e illustratori di tutto il mondo 
per il calendario 2021 di G.I.R.A.F.F.A. onlus 
realizzato con il Centro LIBREXPRESSION

Si chiama “Femme battue” il calendario 2021 voluto dall’associazione GIRAFFA Onlus (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile) formata da donne che si occupano di altre donne vittime di violenza, insieme con il centro antiviolenza dedicato a “Paola Labriola”, a una casa rifugio denominata “Casa dei diritti delle donne” e alla casa in semiautonomia V.i.t.A. (Vola in piena autonomia).

Un calendario straordinario realizzato con la collaborazione del Centro LIBREXPRESSION/LIBEX della Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), il Centro Euro-Mediterraneo della Fondazione Di Vagno (1881-1920) per la promozione della libertà di espressione e della satira politica. 
Dodici tra illustratrici e illustratori di tutto il mondo hanno raccontato le diverse declinazioni della violenza (domestica, sessuale, mgf, stalking, economica, ecc.) e hanno donato le loro tavole per sostenere il futuro delle donne presenti nella casa in cohousing e per offrire loro la possibilità di riannodare i fili della propria vita e volare in alto verso una riappropriata dignità. Il ricavato della vendita servirà, infatti, ad attivare una borsa lavoro o a pagare un corso di formazione per entrare nel mondo del lavoro.

<<Sento dire che il calendario è passato di moda o che è inflazionato perché ognuno ha il suo – ha sostenuto la presidente di GIRAFFA, Maria Pia Vigilante - Personalmente sono convinta che il calendario rappresenti uno strumento di comunicazione e sensibilizzazione importante. Il nostro calendario, così come realizzato, ci racconta e ricorda che ogni giorno una donna viene picchiata, molestata, mutilata, violentata, diventa vittima di tratta, in ogni latitudine e longitudine. Da qui "Femme battue", cioè, donna maltrattata. Le bellissime tavole che le illustratrici e gli illustratori, indicatici dal Centro LIBEX, ci hanno messo a disposizione, e che ringraziamo per questa loro sensibilità ed attenzione, ci offrono la possibilità immediata di vedere cosa può succedere sul corpo di una donna per le violenze agite da un uomo. Con le tavole del calendario – ha aggiunto l’avvocata Vigilante - intendiamo fare una mostra subito dopo l’emergenza Coronavirus così come abbiamo fatto con le foto "Le crepe nell'anima" di Olga Diasparro, foto che componevano il calendario 2020>>.

Le illustrazioni sono di Anne Derenne in arte ADENE, francese residente a Madrid, dell’illustratrice francese Bénédicte, di Doaa EL ADL vignettista egiziana nota per i suoi cartoni satirici con forti temi politici, sociali o religiosi, della marocchina Zainab Fasiki fumettista e attivista per i diritti delle donne e per la democrazia di genere, del vignettista turco Oğuz Gürel anche membro dell’Unione europea dei Cartoonists (FECO), di Kianoush Ramezani in arte Kianoush artista iraniano in esilio a Parigi come rifugiato politico, di Michel Kichka uno dei maggiori rappresentanti del fumetto israeliano, del giornalista e vignettista libanese Patrick Pinter, dell’olandese Tjeerd Royaards direttore di Cartoon movement, e degli italiani Maurizio Boscarol psicologo, informatico e fumettista, Virginia Cabras archeologa e vignettista satirica con lo pseudonimo di Alagoon e Marilena Nardi illustratrice che collabora con periodici nazionali e internazionali, vincitrice di diversi premi per la sua attività grafica ed editoriale.
 
<<Molto spesso la lotta contro la violenza sulle donne è vista come una battaglia specifica delle donne. Non è così. – ha affermato Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) - La volontà di alcuni uomini, società o religioni, di considerarle inferiori, di avvilirle, di tenerle in schiavitù, di negare loro gli stessi diritti dei quali godono gli uomini, è una violenza simile a quella agita per ragioni di colore, di religione, di origine o di orientamento sessuale in alcune società o regimi. I diritti all’uguaglianza e alla dignità devono essere universali, non si possono declinare in livelli differenti o essere dimenticati secondo criteri fissati da norme sociali o dogmi religiosi. Una persona è una persona qualsiasi sia il suo sesso o la sua sessualità, il colore della sua pelle o il suo credo. Spetta a tutti coloro che credono nell’universalità dei diritti della persona, combattere queste violenze. Senza il rispetto delle persone e dei loro diritti non ci può essere libertà d’espressione. E non può esserci nemmeno in una società che considera metà della popolazione inferiore tanto da credere che non meriti la stessa libertà, la stessa considerazione e la stessa dignità degli uomini. Per tutti questi motivi – ha concluso Vissol - il Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) e i suoi membri (vignettisti e vignettiste, illustratori e illustratrici, fotografi e fotografe), sono pronti a mettere il loro talento, le loro matite o macchine fotografiche, al servizio del pieno rispetto di questi diritti umani inalienabili>>.

Il calendario “Femme Battue” (il cui costo ammonta ad € 8,50) può essere prenotato inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica info@giraffaonlus.it
Il versamento potrà essere fatto sul c/c Banca Etica intestato a “Giraffa onlus” (Iban: IT53F0501804000000010001147 ) con la causale Calendario Giraffa 2021.
Per informazioni: 080 574 1461.

G.I.R.A.F.F.A. – O.N.L.U.S • via Napoli, 308 • 70123 BARI (Italia)

tel. +390805741461 •  tel/fax +390805741461 - E-mail: info@giraffaonlus.it. Sito web:www.giraffaonlus.it

Cod. Fisc. 93193630725


Una piccola anticipazione del bellissimo calendario:

Maggio illustrato da Kianoush Ramezani


Agosto illustrato da Doaa Eladl

Novembre illustrato da Marilena Nardi



Per quanto riguarda il matrimonio di Pinter

© Zainab Fasiki



© Alagon