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martedì 25 agosto 2020

Arrestato Steve Bannon



Marilena Nardi:
Fine dei giochi per il grande truffatore
Steve Bannon.
#Bannon, #scam, #truffa
#MarilenaNardi #NardiCartoon



Steve Bannon è quello che ha gestito la campagna elettorale di Trump, oggi in USA è stato arrestato per frode, il personaggio per un lungo periodo ha soggiornato in un Hotel di lusso a Roma dove quasi giornalmente incontrava molti esponenti politici della Lega, FDI e del M5S per istruirli e finanziarli, tra questi c'erano Salvini, Meloni e Grillo.
Paolo Lombardi


"The Best People"

Steve Sack





Ciao Steve, mannace na cartolina ogni tanto.

#bannon #stevebannon #breitbart #altright #sovranisti #satira #antoniocabras



Here's another one.

Ed Hall


Drawing while waiting for the convention to start. Thanks for sharing. #SteveBannon #SteveBannonArrested #bannon #wall #BuildTheWall #BannonArrested 

Ed Hall https://twitter.com/halltoons/status/1296628894473355264


Seemingly unpublishable drawing from a while ago, running in today's AIR MAIL online [with the new caption "Steve Bannon preps for the taste of prison food"]

Barry Blitt https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10158584092211192&set=p.10158584092211192&type=1&theater



Fulvio Fontana



"He Build His Jail"

Steve Bannon and “We Build the Wall” organizers arrested for defrauding donors. Former adviser to President Donald Trump and other organizers involved in an online fundraising campaign to build a private wall on the US border. and Mexico, which allegedly defrauded investors, were arrested this week. Antonio rodriguez Garcia

#Bannon #StephenBannon #WeBuildtheWall #thewall ##BannonArrested #SteveBannon #SteveBannonArrested #Trump



 Bannon wall fraud scam by Dave Granlund, PoliticalCartoons.com

https://politicalcartoons.com/sku/242610/



Stephen K. Bannon, former chief strategist and Trump campaign chief executive, joins an ever-growing list of people connected with President Trump to be arrested in connection with illegal acts.

Ann Telnaes https://www.washingtonpost.com/opinions/2020/08/22/trumps-chain-gang/

Bannon.

Mauro Biani

http://maurobiani.it/2020/08/22/sovranisteggiando/


All’inizio della campagna elettorale che ha portato Donald Trump sulla poltrona dello studio ovale, nessuno tra gli osservatori più accreditati, negli Stati Uniti o altrove, scommetteva sulla sua vittoria. Anzi, quasi tutti giuravano che la candidatura di Trump fosse poco più che una trovata pubblicitaria malriuscita. Sconfiggere la macchina da guerra del “clan Clinton”, dell’establishment di sinistra ma anche di destra, sembrava un obiettivo francamente irraggiungibile per un uomo dalla scarsa se non inesistente storia politica. Ma nella notte di novembre che, sugli schermi televisivi di tutto il mondo, vide l’America assegnata Stato dopo Stato a al più improbabile dei candidati, pochi sapevano che, per assicurarsi la vittoria, Donald Trump aveva stretto un patto con il diavolo. Il diavolo aveva l’aspetto trasandato e bizzarro di Steve Bannon, fino ad allora noto in patria solo per dirigere il sito di destra Breitbart, e subentrato alla guida della campagna elettorale di Trump quando mancavano pochi chilometri all’arrivo. Steve Bannon, con una storia personale improbabile e nessuna somiglianza con gli altri spin doctors presidenziali, aveva capito una cosa che nessun altro sembrava comprendere: in un mondo che non riconosce più le vecchie regole, non è importante seguire le regole per vincere. Il volume è un libro che mischia indagine, reportage e biografia e che rivela i meccanismi usati da Bannon per vincere in America - gli stessi che in queste settimane sta tentando di utilizzare in Europa.

Descrizione di Il Diavolo di Joshua Green, illustrazione di Beppe Mora, grafica di Ettore Festa. Editore LUISS University Press (febbraio 2019) https://www.lafeltrinelli.it/libri/joshua-green/diavolo/9788861053571


lunedì 18 maggio 2020

L'omaggio dei disegnatori italiani a Ezio Bosso


La prematura e improvvisa scomparsa di Ezio Bosso ha rattristato e commosso chiunque lo conoscesse. Era una persona, unica, speciale e meravigliosa e non posso che aggiungere al dolore profondo di tutti, anche il mio, che stavolta sfiora anche la mia vita professionale.
Mi ha infatti ricordato un suo grande sogno, che voleva realizzare e che mi riguardava in prima persona.
Anni fa ebbi infatti l’onore e l’opportunità di conoscerlo a Torino, e l’incontro nacque proprio da una sua specifica richiesta, perché voleva raccontarmi personalmente un suo grande desiderio : girare l’Italia dirigendo un’orchestra che suonasse in diretta la colonna sonora di “Allegro non troppo”, proiettato contemporaneamente sugli schermi dei teatri.
Amava moltissimo quel film e accarezzava da tempo quest’ambiziosa idea che lo stimolava e appassionava.
Mantenere i sincroni del film in diretta, con un’orchestra dal vivo, era un’impresa difficilissima, e glielo dissi, ma mi assicurò che per lui sarebbe stato possibile.
E naturalmente non avevo dubbi e l'idea non poteva che entusiasmarmi, conoscendo chi me la proponeva…
Con la sua scomparsa, oltre ad una magnifica e grande persona, muore così anche questo fantastico sogno, destinato a restare nel mondo della fantasia, ma che rappresentava perfettamente il suo coraggio e il desiderio di sfide sempre nuove e stimolanti.
E si è spenta anche una fiammella dentro di me.
Bruno Bozzetto


Mi è stato chiesto se potevo disegnare qualcosa sulla scomparsa di Ezio Bosso, musicista e pianista torinese che soffriva da alcuni anni di una malattia neurodegenerativa.
Ho aperto in photoshop un documento quadrato bianco e ho iniziato a disegnare a mente libera. Questo è quello che ne è uscito. Spero sia adeguato.
#EzioBosso #musica #Torino
Stefano Tartarotti





Ezio Bosso è LA risposta! #eziobosso #watercolor #drawing #cartoon #vignette
Luc Garcon


A Ezio Bosso. Ars est celare artem, l’arte consiste nel celare l’arte. Come in un disegno il segno si nasconde in altri segni, nella musica accade lo stesso, il gioco a nascondino accresce il mistero nel far convivere solennità e sberleffo, dolore e scherzo. Dolore traslato in consolazione. In un tempo in cui l’arte non è rappresentata, essa vibra più potente di prima. Te ne sei andato amplificando questo sentire, con una forza che trasforma il fatale destino in rinascita. Non potevo non omaggiarti di un piccolo e personale ringraziamento, che mi viene dal midollo, laddove neanche il cuore basta più ad accogliere la più profonda, insondata e potente verità, la meraviglia che si fa vita.
Beppe Mora



Ezio Bosso" - Omaggio al grande compositore, pianista e direttore d'orchestra che ha commosso e incantato il mondo, morto a Bologna il 15 Maggio scorso ....Addio al Maestro..di musica e di vita
Marco D'Agostino



Dedico ad Ezio Bosso una mia vecchia vignetta sulla musica. E' una melodia che avrebbe potuto dirigere o suonare lui stesso.
Marco De Angelis

Umberto Rigotti



Alagon /Cabras


Grazie, Ezio.
#eziobosso
https://gianloingrami.blogspot.com/2020/05/grazie-ezio.html



#EzioBosso
Oggi su la Repubblica
Mauro Biani


Lele Corvi


Il maestro che faceva volare le note
Antonio Gallo



CIAO EZIO!
Grazie per la Musica che ci hai regalato!
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Fonte QUA:
https://www.lastampa.it/spettacoli/musica/2020/05/15/news/e-morto-ezio-bosso-il-pianista-che-sapeva-commuovere-1.38846979
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AfNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2020/05/15/ciao-ezio/
Moise


Ricordatevi che la musica, come la vita, si può fare in un modo solo: insieme". Ezio Bosso
Paride Puglia

Omaggio a Ezio Bosso
Paride Puglia


Così ricordavo il Maestro Ezio Bosso nel 2016.... mi piaceva molto come artista e come persona. La sua scomparsa fa ancora più triste questa giornata piovosa
Perazzolli
Buon viaggio maestro
Perazzolli





L'intervista di Diego Bianchi a Ezio Bosso (10/04/2020)
15 maggio 2020 muore a 48 anni Ezio Bosso, vi riproponiamo una delle sue ultime apparizioni televisive qui a Propaganda Live il 10 aprile




GRAZIE EZIO!

lunedì 20 aprile 2020

Totò



Totò
Andrea Pazienza per il Male




CINQUANTATRE ANNI FA...

Totò, pseudonimo di Antonio de Curtis (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), attore e comico italiano.

Simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata», è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani.


Totò
Marzio Mariani



Totò cinquantenario
Gio / Maria Grazia Quaranta



TOTÒ (ANTONIO DE CURTIS)
by WALTER TOSCANO
Traditional work.




Totò
Antonio Bottone




Totò
Agim Sulaj

Omaggio a Totò
Romaniello


Totò
Gianni InkJohn










"Mi chiamo Guardalavecchia, ma guardo dove mi pare".
Totò
Marilena Nardi


Totò
Angel Boligan


Il Principe fresco di giornata.
Beppe Mora


Fonte Ansa
Immortale Totò, principe della risata e imperatore solitario
Cosa si può dire ancora di Totò, per gli amici Antonio De Curtis ma per l'anagrafe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi de Curtis di Bisanzio, scomparso il 15 aprile 1967 nella sua casa romana di Viale Parioli a soli 69 anni di una vita furibonda e frenetica? Tanto fu applaudito ed esecrato in vita, specie dalla critica, tanto suscitò passioni ed amori nel pubblico e nelle donne, tanto fu un'anima solitaria come solo i grandi comici sanno essere e tanto visse sempre nell'angoscia di non essere ricordato se non per la sua maschera farsesca. Dopo una consacrazione postuma che lo ha innalzato ai vertici della popolarità e dell'arte, dopo le mille e mille righe a lui dedicate da studiosi (Umberto Eco) e artisti (Pasolini scrisse che la "sua maschera riuniva perfettamente l'assurdità e il clownesco con l'immensamente umano") cosa resta da dire?

Figlio illegittimo del Barone Giuseppe De Curtis e di Anna Clemente, Antonio "N.N." Clemente detto Totò nasce il 15 febbraio 1898 nel cuore della "guapperia" napoletana al Rione Sanità in quella casa modesta che oggi sarebbe il suo museo ed è invece lasciata nell'incuria a rischio di crollo. Malinconico e solitario, poco versato per gli studi e complessato per il suo stato di "figlio di nessuno" (il padre lo riconobbe dopo i 20 anni), Totò si rifugia fin da bambino dietro la maschera del comico e dell'istrione, le sole armi con cui si fa amare da compagni e grandi. Esordisce sui palcoscenici periferici di Napoli già nel 1913, ma è solo dopo la Grande Guerra (sotto le armi ma lontano dal fronte) che abbraccia il suo destino sul palcoscenico della Sala Napoli scritturato da Eduardo D'Acierno.

Il padre riunisce la famiglia a Roma e qui Totò, nella totale disapprovazione dei genitori, comincia la sua vera gavetta da "straordinario" di compagnia, aggregato a diverse formazioni, spesso lasciato senza lavoro e senza soldi, solo a fatica in grado di farsi largo nel mondo della commedia dell'arte e dell'avanspettacolo. Il fortuito incontro con Giuseppe Iovinelli, l'impresario dell'Ambra Iovinelli di Roma e l'inaspettato successo delle sue macchiette ne fanno rapidamente un divo della scena comica. Non scorderà mai però la fatica degli esordi: "La miseria - diceva - è il copione della vera comicità... Non si può essere un vero attore comico senza aver fatto la guerra con la vita". Simile in questo a Charlot, che spesso additò a modello, desolato come Buster Keaton a cui fin troppo spesso veniva accostato per la gestualità straniata, Totò fu però soprattutto un formidabile autodidatta, capace di cogliere nei tic della gente comune i tratti che poi elevava a gesti comici (da bambino lo chiamavano 'o spione per la sua attenzione al lato buffo degli altri), anarchico nel lavoro quanto meticoloso nella costruzione di sé e delle sue maschere.

Nel pantheon dei grandi interpreti "del corpo" assomma i tratti di Eduardo e Tati, Chaplin e Keaton, ma non viene mai meno a una originalità senza limiti che, lo faceva applaudire anche dagli stranieri (dalla Svizzera alla Spagna), mentre solo la pigrizia e la timidezza provinciale gli preclusero i palcoscenici più grandi, compreso quello americano dove venne invano invitato. La sua eredità non viene ben descritta dai numeri, comunque impressionanti: 97 lungometraggi interpretati a passo di carica dopo l'esordio nel 1937 con "Fermo con le mani", voluto da Goffredo Lombardo che cercava volti nuovi per il cinema; oltre 50 spettacoli tra commedia, rivista, avaspettacolo nell'arco di tempo che va dal 1928 al 1957 quando l'aggravarsi di una acuta malattia agli occhi lo rese praticamente cieco. In parallelo ci sono poi le prove da cantante (con un successo speciale per "Malafemmena"), le apparizioni televisive (memorabile "Studio Uno" con Mina), le poesie (la raccolta di "A' livella"), i fumetti, le pubblicità, le apparizioni a sorpresa. Ma il cuore di un successo che ancora oggi lo fa primeggiare su ogni altro protagonista della scena italiana (a grande distanza da Alberto Sordi e Massimo Troisi) viene da una genialità interpretativa che sempre lo fece autore di se stesso, in una dimensione sospesa tra osservazione del reale e astrazione surrealista, satira e farsa, intuizione verbale (celeberrimi i modi dire che sono entrati nel lessico comune) e costruzione fisica (la maschera-automa, il guitto e il poeta, il pulcinella e il nobile).

Benché abbia avuto al cinema pigmalioni come Cesare Zavattini e De Sica, poi grandi sodali come Carlo Ludovico Bragaglia, Steno e Monicelli o perfetti complici del suo genio (da Corbucci a Mattoli a Mastrocinque), solo a fine carriera ebbe l'onore dei maggiori autori italiani: lo voleva Fellini per mai realizzato "Viaggio di G. Mastorna", lo scelse Pasolini (da "Uccellacci e uccellini" a "Che cosa sono le nuvole"), lo chiamarono Risi, Bolognini, Lattuada. Eppure nell'immaginario popolare vive soprattutto per i film interamente modellati su di lui, da "Miseria e nobiltà" a " Totò le mokò", da "I pompieri di Viggiù" a "47 morto che parla" fino ai vari episodi di " Totò e Peppino" in coppia con l'amico De Filippo.

Fece scalpore anche nella vita privata, segnata da grandi passioni e dolori: dal suicidio della prima moglie, la sciantosa Liliana Castagnola, fino alla tormentata e appassionata storia con Franca Faldini. Si fece adottare, nel 1933, dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas, in rincorsa a quel prestigio aristocratico che gli sembrava riscattare le sue origini; si sentiva davvero erede del sacro romano impero e della corona di Costantinopoli, anche se le battaglie legali gli fruttarono spesso denunce e delusioni. Come in una pièce di Pirandello ebbe l'onore di 3 funerali: il primo a Roma, vegliato per due giorni dai più grandi di cinema e teatro; il secondo a Napoli in un bagno di folla con 250.000 anime straziate dietro al feretro; il terzo nel cuore di Spaccanapoli dove un guappo locale organizzò la cerimonia intorno a una bara vuota. Ma a quel punto la sua arte volava ormai da giorni nel firmamento dei geni.

sabato 30 novembre 2019

Mostra: Humor Biodegradabile a Zagarolo, Roma.

© Gargalo,
scelta come copertina del 16 Festival Internazionale di Humor Grafico
a cura di Julio Lubektin, direttore e Luca Bertolotti

HUMOR 
BIODEGRADABILE
100 AUTORI DA TUTTO IL MONDO
IN UN MARE DI PLASTICA

DAL 30 NOVEMBRE AL 7 DICEMBRE
IN MOSTRA A PALAZZO ROSPIGLIOSI
Piazza Indipendenza n° 6 - Zagarolo (Roma)
Orario: dal lunedì al venerdì 8 - 20; sabato 8 - 13

* APERTURA DELLA MOSTRA IL 30 NOVEMBRE ORE 17
Incontro con il direttore del Festival Julio Lubektin
e con il giornalista Marco De Angelis

*WORKSHOP CON GLI STUDENTI IL 2 DICEMBRE ORE 10
Incontro con i disegnatori Andrea Pecchia 
e Passepartout / Gianfranco Tartaglia

* WORKSHOP E MASTERCLASS PER GIOVANI PROFESSIONISTI
APPASSIONATI DEL FUMETTO IL 7 DICEMBRE ORE 17
Incontro con i disegnatori Fabio Magnasciutti e Mauro Talarico

INGRESSO LIBERO


giovedì 25 aprile 2019

25 Aprile




"Se volete andare in pellegrinaggio 
nel luogo dove è nata la nostra costituzione, 
andate nelle montagne dove caddero i partigiani, 
nelle carceri dove furono imprigionati,
nei campi dove furono impiccati.
Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì,
o giovani, col pensiero perchè lì è nata la nostra costituzione."

(Piero Calamandrei)


-
Tiziano Riverso

lunedì 5 marzo 2018

Maratona vignette elettorali: i risultati





Elezioni politiche 2018
Portos







Effetto Dumbo
Tiziano Riverso


Taglio alla sinistra
 Vanessi




Benvenuti al Sud
Mario Bochicchio


Massimo Ottavi / 8max



Renzi affonda
#Renzi
#Renzi opposizione
#renzismo
#elezioni2018 #PartitoDemocratico
Durando


Dov'è che sbaglio?
Beppe Mora



Fulvio Fontana




CIRCO ITALIA
Tutto come previsto, il Rosatellum bis ha mantenuto la promessa di un risultato elettorale difficilmente gestibile. Adesso è il turno del domatore.
Gianfranco Uber









Altan per l'Espresso