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Non necessariamente. Ma è necessario vedere.
Mauro Biani
Pasolini, poeta del sottoproletariato e critico del consumismo, è l’archetipo a cui Mauro Biani ricorre per osservare il presente. E dietro a un paio di occhiali da sole neri, i suoi occhi non potrebbero che rilevare una contraddizione: è il 2025, un momento storico in cui lo sfruttato sembra amare il suo sfruttatore. È una contraddizione, ma “quid est veritas”, che cos’è la verità?
Poi, però, da New York arriva un’altra apparente contraddizione a smentire la prima: nella città simbolo del capitalismo globale, diventa sindaco un socialista. È la vittoria di Zohran Mamdani, che promette rivalsa a immigrati e precari oppressi dal sistema delle grandi corporation.
La democrazia rischia di diventare teatro dell’assurdo, con l’amore distorto per il carnefice. Ma nella culla della sinistra liberal, può nascere una nuova verità.
Mauro Biani
2 novembre 1975 -2025. Cinquant’anni senza Pier Paolo Pasolini.
Piero Tonin
Pensatore libero!








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