lunedì 5 marzo 2012

TAV si - TAV no




giovedì 1 marzo 2012
IL TUNNEL DELLA DISCORDIA

Era inevitabile che oggi anche a "tutta la città ne parla" di Radio3 si parlasse appunto dei NO TAV in Valle di Susa.
Il mio commento grafico offre un'interpretazione umoristica di un particolare che però meriterebbe veramente di essere trattato seriamente.
Dove sono già i francesi? Di fronte infatti alla necessità che l'opera venisse per tempo approvata anche dalla popolazione viene sovente sollevata la questione che ormai tutto è deciso e che, lato Francia, stanno già scavando come matti.
Cosa che se non fosse proprio vera magari potrebbe favorire una seria valutazione delle alternative.
Del "pecorella" e dell'encomio al carabiniere per essersi comportato semplicemente come doveva comportarsi scusate ma non ho nulla da dire.

Gianfranco Uber http://humour-ugb.blogspot.com/


La miniera
Monti ha deciso : i lavori per la galleria in Val di Susa devono proseguire speditamente.
Il Governo ha valutato che i benefici saranno superiori ai costi e ai disagi.  Una decisione francamente difficile sulla quale  ha pesato un po' troppo la volontà di non cedere ai ricatti. 
Gianfranco Uber



NO TAV- SI TIR 
Portos
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Portos
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Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


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Vincino





 Aggressione a Troupe Tv da parte dei No T(A)V...
Gianni Fioretti


Arnald




Giannelli http://www.corriere.it/



Giannelli http://www.corriere.it/


Giannelli http://www.corriere.it/



Nuove possibilità di dialogo
Mauro Biani


Distrazioni
Venghino siori, venghino.
Mauro Biani



Tralicci
 Forza, Luca.
Mauro Biani

Pugno duro del governo sulla TAV
Luca De Santis


TAV
Matteo Bertelli


Sì TAV
Matteo Bertelli













ERRI DE LUCA:
Ai No Tav: "Voi non siete gli indiani d’America, scacciati dai vostri pascoli da...llo sterminio dei bisonti e dalla posa di una via ferrata. Voi siete i legittimi eredi di una terra aggredita da interessi estranei, che vogliono asservirla. Voi non siete i nemici del progresso ma l’avamposto di una nuova speranza di progredire insieme al proprio suolo."


Eroi...
Tiziano Riverso



Non vedono aldilà del loro naso...
Tiziano Riverso


fabiomagnasciutti



IL TRENO DEI DESIDERI Continua la protesta dei No Tav. MA anche la protesta dei viaggiatori, saltuari o abituali, costretti a subire ogni giorno ritardi, sporcizia e disservizi.
Roberto Mangosi


L'ora del pasto
Bucnic


Bandanax

 
Tav o no tav? - Moise
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video Erri De Luca 
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Mail di Marilena Nardi
per ragionare sul TAV, una lettera del prof. Angelo Tartaglia e in fondo il link con un'intervista a Luca Mercalli:

Torino, 04/03/2012

Illustrissimo Sig. Presidente del Consiglio,

ho ascoltato e poi letto le sue dichiarazioni riguardo al problema TAV tra Torino e Lione e vorrei provare a scriverle pubblicamente, come pubbliche sono state le sue parole.

Io sono stato membro dell’Osservatorio Tecnico sulla Torino-Lione fino alla fine del 2009.
Dopo tale data il governo decise di escludere dall’osservatorio le amministrazioni comunali che non dichia-rassero a priori di accettare l’opera. Fino ad allora l’osservatorio aveva raccolto una considerevole mole di documentazione, valsa tra l’altro a sfatare la leggenda dell’imminente saturazione della linea storica, ma non aveva mai discusso l’utilità e la rilevanza economica della nuova ferrovia. La motivazione addotta allora dal presidente dell’osservatorio per questa mancata discussione era che l’analisi costi-benefici sarebbe stata fatta in seguito, in presenza di una progetto esecutivo.

Dall’inizio del 2010 il compito del nuovo osservatorio, depurato delle voci critiche, è stato esclusivamente quello di occuparsi del come fare la nuova linea e non dell’accertarne l’utilità. Peraltro il commissario di go-verno e presidente dell’osservatorio ha anche affermato in televisione qualche giorno fa che i comuni interes-sati dalla nuova opera sono solo due, omettendo di dire che nel nuovo osservatorio ce ne sono molti di più e anche del tutto estranei a qualsiasi versione della costruenda linea. La sua affermazione, inoltre, si riferisce esclusivamente allo sbocco del tunnel internazionale. Ora è chiaro che se l’intervento dovesse limitarsi al so-lo tunnel di base la capacità complessiva della linea resterebbe esattamente quella di oggi in quanto la portata di un condotto è determinata dalla sua sezione più stretta, non dalla più ampia.

Torno al problema dei vantaggi e degli svantaggi. Nel luglio del 2009, in occasione di un incontro con i sin-daci della valle, svoltosi presso la prefettura di Torino, l’allora ministro Matteoli affermò che sulla base di studi in suo possesso la linea storica si sarebbe prestissimo saturata. Non essendo in quella sede consentito ai tecnici di prendere la parola gli scrissi subito dopo pregandolo di far pervenire all’osservatorio gli studi su cui si basavano le sue affermazioni, visto che l’osservatorio stesso non ne era a conoscenza e anzi era arriva-to a conclusioni opposte. Dopo alcune settimane mi arrivò una risposta burocratica di poche righe, ma nessu-no studio o documento.

Il 4 novembre 2011 si svolse, al Politecnico di Torino, un seminario pubblico sull’utilità o meno del TAV Torino-Lione. In quella sede due esponenti dell’osservatorio (di cui ormai non facevo più parte) fecero af-fermazioni in merito all’economicità dell’opera che sarebbe stata comprovata dall’analisi costi-benefici effet-tuata da quell’organo tecnico. Sollecitati o a rendere esplicite le loro argomentazioni o a produrre lo studio cui si riferivano, dissero che non lo facevano per correttezza in quanto l’analisi costi-benefici aveva avuto qualche ritardo tecnico ma stava per essere resa pubblica.

Quattro mesi dopo (venerdì scorso) Lei ha dichiarato che l’analisi costi-benefici mostra l’utilità dell’opera e che sarà presto pubblicata.

Capirà che un osservatore neutrale potrebbe trovare singolare che per un’opera proposta ormai più di vent’anni fa, e con tutto quello che sta succedendo, una analisi costi-benefici non sia ancora stata resa pub-blica.

Molti trovano anche curioso che per un’opera di tale rilevanza l’analisi tecnico-scientifica circa vantaggi e svantaggi venga fatta dopo aver assunto la decisione e non prima di assumerla.

Io vorrei vivissimamente pregarla di utilizzare tutta l’autorità di cui dispone per far sì che effettivamente l’analisi costi-benefici venga pubblicata in tempi brevissimi e naturalmente anche che possa essere sottoposta ad esame critico tra pari, come è uso che avvenga negli ambienti scientifici. Lei ha il vantaggio di non aver bisogno di ricorrere a fiumi di parole roboanti e vaghe, come è vizio della politica corrente, e ha le compe-tenze per cogliere la rilevanza e fondatezza delle argomentazioni che le vengono prospettate.
D’altra parte credo che si renda perfettamente conto che, data la storia e le premesse di questo problema, non è possibile venirne a capo in termini di ordine pubblico.

La prego, consenta a tutti di riportare questa vicenda sui binari della razionalità, senza sconti e senza presup-posti. Grazie
Distinti saluti


Prof. Angelo Tartaglia
Dipartimento di Scienza Applicata e Tecnologia
Politecnico di Torino

«Chi ha ragione? Fuori i numeri» Il Manifesto.

1 commento:

  1. Sul TAV il caos regna sovrano...si potrebbe parafrasare la canzone di Elio e Le Storie Tese: il TAV il TAV no, gnamme! se famo du spaghi?...che un po'quello che stanno facendo un po' tutti, chi pro e chi contro! allora...prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè, c'è un commando che ci aspetta per assassinarci un po'!
    Perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi! o no?

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