venerdì 9 novembre 2018

Claudio Mellana (2)




LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA: 18/10/2018

Tentazione





LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA: 25/10/2018

Violenza cieca



L'Aforisma

La Differenza Tra Una brava persona atea e Una brava persona credente E che il primo lo è gratis.

LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA: 2/11/2018

Legittima offesa


L'Aforisma

Pensate come sarebbe cambiata la storia se fossero stati i bambini a mangiare i comunisti.



LA VIGNETTA DELLA SETTIMANA: 9/11/18

Tra anatre


L'Aforisma (egocentrico)

Penso di essere il nuovo San Francesco. Spesso infatti quando parlo con gli altri mi sembra di rivolgermi a degli animali.



Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948[1]) è un illustratore e fumettista italiano.
Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo.
La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera.
Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL.
Partecipa a numerose mostre, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi.
Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino.
Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette.

mercoledì 7 novembre 2018

“Leave no one behind”, the Jury - Norvegia



Jury: Raffaella Spinazzi (Italy), Erdogan Karayel (Germany), Seyran Caferli (Azerbajian),
Hemad Hajjaj (Jordan), Virginia Cabras (Italy), Thierry Vissol (Italy) and Fadi Abou Hassan
(Norway) Organizer and Jury Member. 
Committee for choosing the best 100 cartoons for the international virtual exhibition" leave no one behind" in support for the blind people in our societies..we have declared choosing the best one hundred artificial work out of two hundred and forty nine participating work and published the date of publishing the international virtual exhibition on our page as well as the pages of our partners in 28 October at two o'clock pm and it was not published then because l was ill and other members of the committee were involved in other artificial activities. .today we declare the names of the committee of choosing. Our new appointment will be at the seventeen November 2018 on our page and on pages of our partners in Azerbaijan. .Italy. ..Germany. .Jordan. .Britain. .Turkey and Norway and as gratitude and appreciation gesture for all those who took part with us and supported every blind person in our societies we will grant estimate certificates for one hundred and fifty-six cartoonists around the world .. and we promise you with more humanitarian initiatives which contribute in spreading the spirit of cooperation, love and peace among peoples everywhere ..we are the voice of the voiceless and tribune for those who have no one and you are welcome every time!.

Thank you!.

Best regards,

*Fadi Abou Hassan | FadiToOn.
Editor in chief of Cartoon Home Network International | CHNI.


Aspettando i risultati delle elezioni americane di Medio termine 2018

Elephant Trump
GIO
www.caricaturegio.altervista.it

ANSA
Seggi aperti in tutti gli Stati Uniti per le elezioni di metà mandato in cui gli americani sono chiamati a rinnovare gran parte del Congresso. Dalla East alla West Coast si registrano ovunque lunghe file che fanno presagire un'altissima affluenza. I repubblicani possono ancora perdere la Camera "ma nessun bagno di sangue": questa la posizione che sarebbe stata espressa da Donald Trump, secondo quanto riferiscono fonti a lui vicine in queste ore. Intanto secondo un sondaggio della Cnn:i l 39% degli elettori che sono andati oggi alle urne per la Camera nelle Midterm ha riferito che il suo voto era contro Donald Trump, il 26% a favore, mentre per il 33% il presidente non rappresentava un fattore di voto. Per il 56%, inoltre, il Paese è nella direzione sbagliata e il 41% su quella giusta. La sanità e l'immigrazione sono i due temi più a cuore agli elettori americani, quelli che hanno tenuto in considerazione esprimendo ai seggi le loro preferenze. E' quanto emerge da un sondaggio condotto dall'Associated Press quando i seggi sono ancora aperti in tutti gli Stati Uniti. Oltre la metà degli americani boccia Donald Trump. E' quanto emerge da un sondaggio condotto da Nbc, secondo il quale il 47% degli interpellati disapprova in modo forte il presidente, mentre un altro 7% lo disapprova in parte. Il 37% degli americani approva fortemente invece il tycoon mentre il 13% lo approva in parte.

C'è una prima vincitrice nell'Election Day delle midterm: Lou Leon Guerrero, democratica, è stata eletta governatrice del territorio di Guam, nel Pacifico. Lo riportano alcuni media americani. Da otto anni il governatore dell'isola era repubblicano.




Mr. Orange, Again!!.
FadiToOn 018




Did i mention the economy? David Rowe by FinancialReview
 #MidtermElections2018 #MidtermElections




What are the president's priorities? https://nyti.ms/2CVZONi
Chappatte




My cartoon Friday @TheTimes. Liar,liar....#Trump should look to his own inflammatory rhetoric for US #PipeBombs.
Peter Brookes




Ognuno ha i suoi #selfie Le elezioni di #Midterm2018 viste da @makkox #Trump #SalviniIsoardi https://www.ilfoglio.it/makkox/2018/09/07/gallery/le-vignette-di-makkox-212797/ …
#goodmorning #trump #world #shithappens
#Midterms2018 #MidtermSunshine #MidtermsMatter #Midterms #trump #TrumpRally #usa
Luc Descheemaker



Midterms
Joep Bertrams


ROLLING SANCTIONS    Gianfranco Uber
Trump Rolls the ball of sanctions targeting Iran to hit the EU too, adding also a disruptive effect by the exclusion of Italy and Greece.
Tiro ad effetto -Probabilmente anche per motivi elettorali (oggi il voto di midterm)  Trump ha fatto rotolare la boccia delle sanzioni contro l'Iran ma mirando anche alla UE. Ha anche abilmente aggiunto al tiro un effetto dirompente escludendo (per il momento) la Grecia e l'Italia.
Gianfranco Uber


America, your democracy has fallen on hard times- so go #VOTE
Ann Telnaes


POLITICO cartoonist Matt Wuerker takes on voting.

domenica 4 novembre 2018

4 novembre 2018, 100 anni dopo la fine della Grande Guerra

4 Novembre 1918-2018
Paolo Lombardi



Disegni di Marco De Angelis per la app per ipad "In volo nella Grande Guerra" - realizzata con alcuni colleghi di Repubblica *



#GrandeGuerra 100 anni. Per @ilmanifesto
Mauro Biani


Caduti 
CeciGian


Ugo Sajini


Le guerre le fanno i ricchi, le combattono i poveri.100 anni fa come oggi.
 Giuseppe Scalarini 1922


Marco D'Agostino

4 Novembre 2018 - Centenario della fine della Grande Guerra -
per il Calendario Storico dell'ANFCDG
Marco D'agostino



"Forse, grazie alle celebrazioni per la Liberazione del 25 aprile, ma anche ai racconti dei nostri nonni per chi ha la mia età, la Seconda Guerra Mondiale è più presente nei nostri ricordi rispetto alla Prima.
Non voglio apparire impassibile e farne una mera questione di numeri, ma stavo guardando i dati dei due conflitti e ho visto che al termine di quello 1939-45, tra civili e militari, i morti italiani furono circa 472.000 su una popolazione di quasi 44 milioni di abitanti.
Ma, su una popolazione di quasi 36 milioni, i caduti nella Prima Guerra Mondiale furono 1.240.000, circa il 3,5% del totale degli abitanti, per tacere dei 500.000 mutilati.
Una guerra in cui siamo entrati, contro la volontà popolare, a un anno dal suo inizio, mostrandoci neutrali e tenendo contatti con entrambe le parti per ottenere i maggiori compensi possibili per poi tradire l'Alleanza - di cui il Regno faceva parte dal 1882 - nei primi giorni di maggio 1915 e dichiararle guerra una ventina di giorni dopo, anzi, per dichiarare guerra a uno dei due ex-alleati, l'Austria-Ungheria, perché con la Germania, anche se l'avevamo mollata, volevamo comunque rimanere amici.
40 mesi e 1.240.000 morti dopo, qualcuno ebbe il coraggio di chiamarla vittoria.
E così fanno ancora in molti oggi, a 100 anni esatti dalla sua fine.
Non io.
Per me, era e resta una carneficina e quei contadini e operai sfruttati da vivi e mandati al massacro nell'inferno delle trincee, andrebbero almeno lasciati riposare da morti."
Augusto Rasori


4 Novembre 1918
Italy: November 4, 1918, Victory Day
Paolo Lombardi


Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore
viaggia e viaggia, capitò nel paese senza vittorie
in quel paese si commemoravano i defunti, se si voleva
si celebravano le persone degne
si incoraggiavano le altre a diventarlo
nel paese senza vittorie ci si era riappropriati della parola “onore”
non era più legata ad azioni di guerra (in quel paese era bandita per sempre) o al coraggio, ma ai comportamenti quotidiani, ordinari e straordinari, e non aveva colore
nel paese senza vittorie si custodiva la memoria e le guerre non venivano celebrate, ma ricordate e rese monito
nella biblioteca comunale, nel libro di storia contemporanea-contemporanea, la parola guerra era presente una sola volta, dove si ricordava che lì era ripudiata
eppure quel libro non era più esile di quelli passati, era pieno di pagine che sembravano sorridere a sfogliarle
e si aggiornava ogni volta che veniva aperto
“che bel paese questo paese senza vittorie” disse Giovannino e aggiunse: “non vedo l’ora di tornarci”

e io con lui
Fabio Magnasciutti

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La Domenica del Corriere festeggia sulla copertine la fine della guerra.

copertina n 45 10-17 novembre  1918 La Domenica del Corriere

copertina n 46 17-24 novembre 1918 La Domenica del Corriere

*:
Gabriele D’Annunzio lancia i suoi volantini su Vienna.
Disegno di Massimo Jatosti


IN VOLO NELLA GRANDE GUERRA
***

giovedì 1 novembre 2018

Enzo Apicella ( 1922 - 2018 )

Last night I tweeted that I'd just heard about the death of the great cartoonist, designer and Restrauteur #EnzoApicella, aged 96. About an hour after the email announcing his death, another arrived from his email account. Here's what it contained. What a pro, what a trooper. RIP
Martin Rowson



Ieri 31 ottobre si è spento Enzo Apicella, disegnatore comunista.

Nato a Napoli nel 1922, Vincenzo, detto Enzo, Apicella, personaggio eclettico, è stato un fumettista, designer, pittore e un giornalista.
Il suo talento di disegnatore emerse subito anche se cominciò ad esprimerlo compiutamente solo nel 1953 quando contribuì a fondare la rivista “Melodramma”, a Venezia nel 1953.
Trasferitosi a Londra, Apicella si è occupato di scenografie e cartoni animati per la televisione.
Ma è stato anche un disegnatore d’interni per circa 150 ristoranti e locali di tendenza, non solo in Gran Bretagna.
Lo storico dell’arte inglese Bevis Hillier lo ha descritto come “Uno dei creatori degli anni sessanta”.

Apicella è stato anche un membro della Chartered Society of Designers ed è inserito nel Dictionary of British cartoonists and caricaturists.
Comunista convinto, il fumettista napoletano ha sempre messo a disposizione il suo talento artistico e la sua professione di giornalista al servizio dell’impegno politico.
Ha pubblicato vignette e articoli su
The Observer, The Guardian, Punch,
The Economist, Private Eye, Harpers & Queen e il quotidiano italiano “Liberazione”, organo del Partito della Rifondazione Comunista.
I suoi disegni sono stati spesso dedicati alla questione palestinese e al Medio oriente.
La sua assistente Cristina Micalusi ha riferito che il disegnatore, gravemente ammalato, si è spento ieri mattina in una clinica di Roma.


Enzo era litigioso e veemente nel sostenere le sue ragioni e le sue idee, spesso settario, ma sempre con il sorriso, con l’ironia, l’autoironia e con tantissima generosità, politica e umana. Sempre coerente con se stesso e le sue idee.
Quando pubblicavo una vignetta secondo lui sbagliata mi riprendeva subito e mi spiegava il motivo. Mi mancheranno le sue vignette, i suoi like, i suoi commenti che sempre mi stupivano per la sua attenta e vigile partecipazione al mondo della satira politica.
Un caro abbraccio ai suoi familiari.

L'ultima vignetta postata su https://www.instagram.com/viciapicella/
il 10 ottobre scorso










Qui sotto qualche omaggio degli amici:

Enzo Apicella.
Per @ilmanifesto
Mauro Biani

RIP Enzo Apicella,descansa em paz.
RIP Enzo Apicella, riposa in pace.
Bonfim



Londra 31/10/18....se n'è andato Enzo Apicella giornalista e vignettista napoletano. Ho avuto modo di conoscerlo allo Spotornocomics nel 1999. Un mio ricordo di allora. Fai buon viaggio Enzo!
Pier Paolo Perazzolli

lunedì 29 ottobre 2018

La caricatura personale e il ritratto nell'opera di Andrés Casciani

Christine Lagarde y Mauricio Macri - Andrés Casciani (2018).

La caricatura personale e il ritratto nell'opera di Andrés Casciani
Di Francisco Punal Suarez
Speciale per Fany Blog

 Il lavoro dell'artista sperimentale argentino Andrés Casciani (Mendoza, 1982) è un arcobaleno di possibilità in cui si trovano le arti plastiche, l'illustrazione e l'umorismo grafico, con la forza del colore e della forma, che alcuni definiscono espressionista.
 Quando ci si immerge nell'opera pittorica di questo artista visivo, ci si rende conto della sua immensa immaginazione e capacità espressiva di concentrarsi sulla figura umana, ma anche sulla forza "astratta" delle texture, delle macchie e dei piani dei suoi disegni.  E si ammira il loro grande livello di osservazione, sia delle posture, dei gesti e delle fazioni, delle persone e dell'universo in cui viviamo. Per lui, il disegno è la sua passione. Dobbiamo anche riconoscere che la famiglia ha influenzato la sua visione artistica del mondo, essendo suo padre, Walter Casciani, musicista, e sua madre, Cecilia Franks, artista plastico.
Inoltre, Casciani è un essere umano impegnato nel suo tempo e nella società in cui vive, amante delle cause di solidarietà, nulla gli è estraneo e molte delle sue opere denunciano gli abusi e l'arbitrarietà che si verificano in Argentina.

sabato 27 ottobre 2018

Horacio Cardo ( 1944-2018)

From www.horaciocardo.com
“My work is perhaps the conductive thread that has saved me from dissolution.
I am and have been many, although none of them so consistent, whether by determination or necessity, as the one who keeps on painting.”
(from an interview by Douglas Mac Donald)


autoritratto


El 22 de octubre a las 17.30 hs. nuestro querido padre Horacio Fidel Cardo falleció en el Hospital de Pinamar debido a complicaciones causadas por un ACV.
Sus restos serán velados hoy, 23 de octubre, en la cochería Vel-Sam 1605 esq. De la Corvina 1605, Pinamar, Buenos Aires, Argentina de 11 a 16 hs.
On October 22nd, at 5:30 pm, our beloved father, Horacio Fidel Cardo, passed away at Pinamar Hospital due to complications caused by a stroke.
His wake will be held at Cocheria Vel-Sam, located at 1605 De La Corvina Street, Pinamar, Buenos Aires, Argentina, from 11 am to 4 pm.

Alcune delle sue opere:

martedì 23 ottobre 2018

Il mondo di JACOVITTI - MOSTRA dal 27 ottobre 2018 al 28 aprile 2019

Regione autonoma della Valle d’Aosta
Assessorato Istruzione e Cultura

Il mondo di

 JACOVITTI

Un viaggio attraverso la lunga carriera dell’artista con i suoi infiniti personaggi e molti disegni esposti per la prima volta

Una mostra per divertirsi con con le intramontabili surreali e brillanti trovate di Jac



Aosta, Centro Saint Bénin
Via Festaz 27
Dal 27 ottobre 2018 al 28 aprile 2019

Orari
Martedì- domenica 10 -13/14 - 18
chiuso il lunedì

Cura mostra Dino Aloi & Silvia Jacovitti

Con la collaborazione di
Milko Dalla Battista, Fiorenzo Grasso,Claudio Mellana e Alessandro Prevosto

lunedì 22 ottobre 2018

Il Jesus di Staino saluta Avvenire

Da Sergio Staino blog



Avvenire, 21 ottobre 2018
Staino saluta con un abbraccio: «Jesus» non merita il microscopio



Caro Direttore,
non te la prendere troppo: ci abbiamo provato. È stato bellissimo trovarmi sulle pagine del tuo giornale, in mezzo ai tanti articoli che ogni giorno ci parlano delle sofferenze del mondo, delle lotte degli umili contro l’infamia, lo sfruttamento e l’ingiustizia. Un giornale attento alle grida di dolore che si levano dalle parti più lontane e nascoste del mondo e che, per questo, troppo spesso vengono dimenticate.
Certo il mio Jesus non risponde completamente ai canoni tradizionali: suona il basso, legge “internazionale” e ha la mamma ancora giovane che forse vede su Netflix qualche serial di troppo, ma, nelle mie intenzioni, mantiene tutta la carica rivoluzionaria contenuta nel messaggio evangelico. Per questo mi piaceva, da non credente, essere al fianco di quel grande rinnovamento che osserviamo oggi nella chiesa cattolica guidata da Francesco. Non pensavo assolutamente che qualcuno potesse prenderla così male anche se so benissimo che la satira e il fumetto, con la loro ironica ambiguità, possono facilmente risultare poco comprensibili da chi, per età e formazione, non è abituato a frequentarli.
Le prime lettere e i primi messaggi arrivati anche a me non lasciavano promettere bene, ma speravo fossero sparute figure rancorose che si trovano sempre dentro ogni comunità. Uno di questi messaggi, nella sua cattiveria mi ha fatto anche sorridere: «aspetto il giorno», mi diceva, «di vederla bruciare nelle Fiamme dell’inferno accanto a quell’attorucolo che oggi siede sul seggio di San Pietro». Ovviamente non ho battuto ciglio e sono andato avanti sorretto dalla tua amicizia e dalla stima che mi hai sempre dimostrato.
Ma adesso è troppo. Adesso le voci dissonanti, a volte al limite della volgarità sono troppe ed investono, sfruttando strumentalmente il mio lavoro, la tua figura, il valore del giornale da te diretto, fino, oserei dire a colui che oggi guida il mondo cattolico. È chiaro che in questa situazione è ben difficile lavorare: prendere la matita in mano sapendo bene che qualunque cosa io disegni verrà passata sotto microscopio alla ricerca di punti o sfumature che possano esser letti come offensivi o blasfemi, fa sì che venga a mancare quella serenità di fondo che permette di far incontrare il sorriso fraterno laico con un sorriso fraterno cattolico.
Per questo, caro Marco, è forse meglio chiudere qui o se vogliamo essere ottimisti, sospendere qui la nostra esperienza comune.
Un augurio di buon lavoro e un abbraccio forte a te e ai lettori che mi hanno seguito con affetto e curiosità fino a oggi,
Sergio Staino



Caro Sergio,

quando abbiamo avviato questa collaborazione, giusto un anno fa, pensavo a tutto meno che a metterti in una condizione che ti avrebbe tolto serenità... E invece è andata in questo modo. Ti ringrazio per la tua schiettezza e il tuo rigore morale. E mi dispiace, mi dispiace davvero.
Così come mi dispiace che altre persone, turbate e in qualche caso eccitate anche solo dall’idea di un «ateo che disegna per “Avvenire”», abbiano perso la loro serenità fino a concepire e scrivere invettive come quella che citi. Anche passandosi parola. Terribile, ma purtroppo per me non sorprendente. Proprio come la lente da microscopio ostile che hai sentito addosso, soprattutto per dimostrare che “Staino deride Gesù”, sebbene il “tuo” Jesus abbia fatto e faccia pensare e sorridere in modo dolce o amaro sulla vita, sulle ingiustizie, sul prezzo dell’amore per la verità, sulle scelte dei potenti, e mai sia oggetto e vittima di sberleffo, come fu fin sulla croce... Sappi, però, che non somigliano, quelle parole arse e brucianti, ai pensieri e alle parole di tanti cattolici accanto ai quali io cammino dentro le pagine di questo giornale “uguale e speciale”, ma prima ancora, e ormai da una vita, nella Chiesa e sulle strade del mondo. Strade che non sono solo nostre e lungo le quali incontriamo e affianchiamo donne e uomini che vengono da altre direzioni, ma hanno voglia di parlare la stessa lingua, di riconoscere il bene, di capirsi e di appassionarsi insieme per l’umanità e soprattutto per i più poveri e i più piccoli. Ognuno porta la luce che ha, e accende quella che trova o che gli viene donata lungo il cammino. Tu sei così.
Grazie, caro Sergio, per le parole che riservi ai nostri lettori e al nostro lavoro. Grazie per la limpida preoccupazione per il nostro Papa. Grazie per il tuo abbraccio di saluto in forma di “striscia”. Lo ricambio con altrettanta forza, perché so che non resterai svenuto... Diranno che ora sei senza avvenire, ma non è vero.
Marco Tarquinio


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Grazie Sergio,

di aver condiviso con i tuoi lettori questa tua decisione.

Ero a conoscenza di quell'articolo del Giornale che parlava della vignetta di Jesus e Salvini

che riporto qui sotto.



Avevo sorriso quando Franco Portinari ti ha disegnato, vestito da curato,


ed ha insinuato che di questo passo saresti stato l'unico del PD a prendere i voti.


Ma che amarezza leggere di tutti quei commenti che ti hanno scritto.
"Ma adesso è troppo. Adesso le voci dissonanti, a volte al limite della volgarità sono troppe ed investono, sfruttando strumentalmente il mio lavoro"

Non è facile fare satira come tu sai fare Sergio, sempre senza volgarità.
Ti eri messo in gioco anche se sei ateo in un giornale cattolico.
Il tuo Jesus non era affatto blasfemo ma faceva pensare alle ingiustizie alle cose amare della vita, alle scelte dei potenti e dei politici.

Continua a disegnare, per favore non avvilirti per le troppe voci dissidenti.

Abbiamo bisogno di buona satira, di satira libera.

Fany