giovedì 2 giugno 2016

Sara e i mostri


l'amor letale
Marilena Nardi


«Ti amo anche oggi», ha scritto Vincenzo, con la vernice, imbrattando un muro. Mentre con la sua gelosia sporcava la sua storia con Sara. Due anni insieme fatti di tira e molla, di liti e ritorni, di scenate e pentimenti. «Scusa non lo farò mai più», le diceva lui dopo uno sfogo di rabbia dettata dal possesso. E lei gli credeva. «Io ti cambierò», deve aver pensato come fanno, sbagliando, ancora troppe donne. Ma non si cambia con il solo cuore un animo malato. Un uomo infettato dalla cultura del possesso. Anche se oggi i vicini di casa, gli amici, le compagne di danza di Sara dicono che sembrava «uno a posto». [...]


l'amore asfissiante
Marilena Nardi



l'appuntamento
Marilena Nardi




L'amore ossessivo

Cuori di pietra
CeciGian

Un minuto di silenzio per Sara...
ElleKappa

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Mostriamo i mostri


[Mostro: essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale. In quanto tale, induce  paura e o stupore]
L’orrore che Sara ha subito è mostro. Se lo analizziamo, ordinando in modo naturale tutti i tasselli che lo scatenano, impareremo a (ri)conoscerlo.
L’embrione dell’orrore è partito nel momento in cui l’assassino si è arrogato il potere di tormentare la sua vittima tempestandola di segnali. Lei ha rassicurato i suoi cari sottovalutando il pericolo, confidando che prima o dopo avrebbe smesso. L’assillo inflitto alla vittima designata (vera e propria tortura) è di per sé indice di squilibrio mentale, prodromo di patologia severa che non regredisce, semmai aumenta, se non curata in tempo. Perciò è da considerare campanello d’allarme e dunque va denunciata e il portatore velocemente perseguito.  L’orrore è poi stato allevato dal lassismo, diventando adulto nel momento in cui la vittima  ha accettato  di stare con il carnefice ancora una  volta. La paura tremenda di Sara si è  manifestata fuggendo e urlando aiuto. Ci sono state persone che non hanno raccolto quel terrore, quelle urla,  comunque non hanno raccolto quelle significative espressioni estranee al consueto ordine naturale. E’ in questo tutto che l’orrore ha potuto portarsela via.
Il limitarci a chiamare “mostro” solo il carnefice, seppure fra i più feroci, è puerile, ancorché vile perché non è certamente archiviando in quella definizione le nostre emozioni che il caso si chiude. Non solo non lo chiudiamo,  ma spalanchiamo un’altra porta al prossimo mostro e, ancor peggio,  così agendo corriamo il rischio, sempre più vicino, di classificarlo con caratteristiche  non più estranee, ma compatibili con il “consueto ordine naturale” dove, com’è noto, abbiamo già sistemato mostruosità come l’ignavia, l’indifferenza, il menefreghismo…

2 giugno 2016


Al post tuo
Fabio Magnasciutti






#stopfemminicidio
Romaniello



Violence against women is...    Tomas
... a very primitive behaviour, resulting from a prehistoric mentality.
30 May 2016


#saranonsarà
Tiziano Riverso
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Femminicidio

mercoledì 1 giugno 2016

Angelo Lopez wins the 2016 RFK Journalism Award for Cartoons

Fonte Michael Cavna



On May 25, Angelo Lopez will receive the RFK Journalism Award for Cartoons in a ceremony at the Newseum.
“I’m thrilled to receive the award,” Lopez tells The Post’s Comic Riffs, “and a little stunned, too.”
The RFK Journalism Awards, as presented by the Robert F. Kennedy Human Rightsorganization, “celebrate excellence” in a dozen categories, including investigative reporting, new media and international photography. (To see the full list of 2016 RFK journalism and book award recipients, including Post associate editor David Maraniss, click here.)
Lopez, who studied illustration at San Jose State, has been a political cartoonist at the Bay Area-based Philippines Today since 2012, while also working at a library. The author-artist’s cartoons last year offered sharp commentary on such issues as religious intolerance, sexual violence, women’s rights and censorship. He especially spotlights the challenges faced by marginalized Filipino Americans and Filipinos overseas.



Comic Riffs caught up with Lopez to talk about his influences, his heroes and the current state of controversial politics in the Philippines:
MICHAEL CAVNA: Congratulations on the award, Angelo. How did you receive the news … and have you yet received the standard call from the Kennedy family to congratulate you?
ANGELO LOPEZ: Robert Kennedy is one of my biggest heroes, and I admire all the social-justice work that the Kennedy family has done for our country. I received the news about a week ago. I got an email at my work, then received a call and found out I won the award. I was happy and also a bit stunned. It was a very surreal moment. When I was hearing about the news, I kept thinking to myself: “This doesn’t seem real.” I had won the Sigma Delta Chi award a few weeks ago, and was still getting over the thrill about that.
I haven’t received a call yet from one of the Kennedy family, but I’m going to meet Ethel and Kerry Kennedy in two weeks. … I’m excited and very nervous to meet [them]. I have a tendency to put my foot in my mouth when I get starstruck, and I’m definitely going to be starstruck when I meet Ethel and Kerry. My wife Lisa will be with me, so I’m hoping she slaps me upside the head before I do something that is too embarrassing.
MC: What were some of the hot-button issues that you think made for striking cartoons in your winning portfolio? Were there political or social matters you felt particularly passionate about last year?
AL: Over the years, I’ve focused a lot on the struggles of overseas Filipino workers and the struggles in this country of domestic workers. I think it’s important to comment on the most marginalized members of the Filipino American community, and to highlight the struggles of Filipinos overseas, and I think the judges detected that. In Mindanao, for instance, there is a lot of violence between the indigenous people and mining companies over the right to extract mineral resources from the land. Pope Francis’s efforts to reform the Catholic Church are having profound effects on Filipino Americans, as they are predominantly Catholic. This will effect Filipino attitudes towards divorces, LGBT individuals and the poor.
MC: Do you think you are continuing to improve and just get better, year to year [after eight years in the industry]?
AL: I think I’m improving. I’m always trying out new techniques whenever I see something I like. I work in a library to pay the bills, so I get exposed to a lot of great art books, graphic novels and comic collections. [···]


Angelo Lopez per Cartoon Movement
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Su Fany-Blog anche:
Domande al Papa di un non credente.

Nota:
Tutti i vincitori

48th Annual Robert F. Kennedy Journalism Awards (for 2015 Coverage)

High School Broadcast Winner
“The Jellybean Jar of Life: Nick’s Story,” Becca Kristofferson, Jacob Jaeger, Dylan Goodman, and Seamus Levin, Mexico High School, Missouri

High School Print Winner
“What One Family Can Never Forget,” Anthony Kristensen, North Star, Francis Howell North High School, Missouri

College Journalism Winner
“Land of Broken Promises,” Depth Reporting Class, Meek School of Journalism and New Media, University of Mississippi

Domestic Print Winner
“Beware the Fine Print,” Jessica Silver-Greenberg, Michael Corkery, Robert Gebeloff, and Christine Kay, The New York Times

International Print Winner
“Seafood from Slaves, “ Martha Mendoza, Margie Mason, Robin McDowell, and Esther Htusan, The Associated Press

Domestic Photography Winner
“The Geography of Poverty,” Matt Black, MSNBC

International Photography Winner
“Europe’s Migrant Crisis,” Carolyn Cole, Los Angeles Times

Radio Winner
“Injured Nurses,” Daniel Zwerdling, NPR News

New Media Winner
“Exxon: The Road Not Taken”, Neela Banerjee, John Cushman, Jr., David Hasemyer, and Lisa Song, InsideClimate News

Cartoon Winner
“Editorial Cartoons,” Angelo Lopez, Philippines Today

Domestic Television Winner
“Citizenfour,” Laura Poitras, HBO

International Television Winner
“Escaping Isis,” Edward Watts, Raney Aronson, John Bredar, Andrew Metz, and Evan Williams, FRONTLINE/WGHB

lunedì 30 maggio 2016

Roma - TATTOO FOR PEACE



MACRO Testaccio 
1° giugno 24 luglio 2016. 


TATTOO FOR PEACE 


 Il Grande Canale della Pace® 
3a Edizione 




IL GRANDE CANALE DELLA PACE® presenta: TATTOO FOR PEACE

Nell’ambito di un’importante e ampia rassegna internazionale sul tatuaggio, l'iniziativa di MultiOlistica "Il Grande Canale della Pace®", giunta alla sua terza edizione denominata per l’occasione “TATTOO FOR PEACE”, si integra in maniera armoniosa, in primis per la presenza del 13° Festival Internazionale di Humor Grafico i cui prestigiosi vignettisti provenienti da tutto il mondo presentano per la prima volta opere riferite a quest'arte. Usiamo il termine arte per quanto riguarda il tatuaggio perché la storia ci insegna che, fin dalla notte dei tempi, il supporto per la rappresentazione figurativa è stato tra i più vari; che fosse inizialmente roccia per poi arrivare alla tavola, alla tela ed ai materiali più disparati, sicuramente da epoche remote questo supporto è stato anche il corpo umano. A questo proposito, recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce insediamenti dell'Homo Sapiens nell'Africa del Sud. Qui le favorevoli condizioni per procurarsi il cibo sembra abbiano dato l'opportunità alla specie di non scomparire; sicuramente questo ha fornito tempo per periodi di quiete e di conseguenza per lo sviluppo di quell'elemento essenziale che è la fantasia. Ed ecco quindi che 80.000, o addirittura 100.000 anni fa, nasce il primo linguaggio universale che è la pittura, e con essa molto probabilmente la lingua parlata e di conseguenza la tradizione. Nell'età in cui iniziano le migrazioni, la pittura viaggia tanto sulla roccia quanto sul corpo; il tatuaggio quindi è a pieno diritto una forma d’arte che vanta il retaggio più antico con tutte le susseguenti evoluzioni, così come è accaduto per la pittura, la scultura e tutte le altre tecniche. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una forma emozionale sia per l'esecutore che per l'osservatore, nonché per il soggetto che porta sulla propria pelle l'opera d'arte stessa. È un metodo di riconoscimento, e sicuramente in molti casi anche di narrazione, e qui si nota l'assonanza con i vignettisti che ci ricordano i grandi Maestri del passato che raccontavano episodi storici tramite una sequenza di affreschi; o ancora ci torna alla mente uno dei personaggi più interessanti di "Straniero in terra straniera" che aveva il corpo completamente tatuato da vignette come fosse un fumetto. Indubbiamente il tatuaggio aveva anche un significato tribale, ma non si deve pensare che diversi gruppi di appartenenza arrivassero necessariamente allo scontro, anche perché l'esiguità della popolazione mondiale avrà dovuto trovare metodi di convivenza e d'integrazione per la sopravvivenza stessa della specie. E in questo contesto si inserisce “Il Grande Canale della Pace®”, una mostra itinerante che vede anche in questa occasione la presenza dei due testimonial Dario Fo e Romina Power con la partecipazione di un gruppo di artisti della cordata: il maestro argentino Federico Brook, il giovane e talentuoso pittore Daniele Bongiovanni e l’interessante e originale scultore Paolo Di Nozzi, tutti presenti con opere ispirate alla tematica della mostra. Questo nel convincimento che l'arte sia il vero linguaggio globale, il primo idioma dell'uomo che è coinciso proprio con la nascita del tatuaggio in questo concetto di universalità e di appartenenza all'umanità che dovrebbe ambire a vivere pacificamente.

Prof. Gregorio Rossi

Curatore del GCDP


Pubblicato il 22 mag 2016
Il Grande Canale della Pace® è un progetto internazionale che ha lo scopo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra. Il progetto, nato a Venezia a maggio 2015, è successivamente sbarcato a Roma con l’obiettivo ambizioso di renderla la capitale mondiale dell’arte contro la guerra. La prima edizione del GCDP romano (novembre 2015), con il patrocinio del Comune e del Ministero dei Beni Culturali, è stata una rassegna ampia e articolata di eventi artistici: mostre, concerti, spettacoli, letture, rappresentazioni. Un percorso di un mese all’insegna della cultura e dei diritti umani, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo un attivo e partecipe messaggero di pace. La prossima edizione si svolgerà sempre a Roma, al MACRO Testaccio nell'ambito della mostra Tattoo Forever, dal 1 giugno al 24 luglio 2016.

Quella del Macro è la prima mostra dedicata al tatuaggio, inteso come forma di arte contemporanea. Oltre alla sezione storica, ce n’è una dedicata ai più grandi tatuatori al mondo. Nell’ambito della manifestazione ci sarà anche il 13° Festival Internazionale di Humor Grafico con opere satiriche sui tatuaggi. Fra gli artisti ci sarà con la sua “Cappuccetto Rosso” anche Andrea Pecchia – alias Giotto Tattoo – da noi intervistato.
Red Hood 2009,  © Andrea Pecchia
I tatuaggi di Giotto Tattoo sono opere d’arte ad hoc. L’artista Andrea Pecchia attua un doppio lavoro sottile, uno con la macchinetta per tatuare, quindi epidermico, l’altro con la sensibilità dell’artista che interagisce con le particelle sottili dell’anima del tatuato. Si entra così in una simbiosi personale, percettiva, capace di captare frequenze immortali e immortalarle in un attimo infinito chiamato Arte, Body Art. Ogni tatuaggio è disegnato studiando la personalità dell’individuo, restituendo un senso di unicità e di complicità con l’artista. Secondo Andrea Pecchia “I tatuaggi devono rispecchiare fuori ciò che si è dentro”. I suoi sono disegni che non si trovano nei cataloghi, ma nel DNA di chi sceglie di indossare Arte, fino alla fine…(fonte)



Il Grande Canale della Pace presenta:
il padiglione TATTOO FOR PEACE@TATTOO FOREVER ‪#‎GCDP‬
Inaugurerà il primo giugno prossimo al MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma, presso gli spazi de La Pelanda 2 e della Factory, Tattoo Forever la più grande mostra internazionale mai realizzata sul tatuaggio, inteso come moderna e originale espressione artistica.
TATTOO FOREVER
Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 24 luglio 2016
MACRO Testaccio La Pelanda 2 e Factory
Piazza Orazio Giustiniani n°4, Roma
Informazioni: 060608
Prevendite: 06.32810811 www.ticketone.it
Orari
Dal martedì al giovedì 15.00 - 20.00
venerdì 15.00 - 23.00
sabato 11.00 - 23.00
domenica e festivi 11.00 - 20.00
Biglietti
8,00 € intero
6,00 € ridotto (per gruppi superiori alle 15 unità, maggiori di 65 anni, giovani tra i 18 e i 25 anni)
5,00 € ridotto speciale (per minori di 18 anni)
gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo di adulti, diversamente abili e un accompagnatore, un insegnante per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino


Illustrazione per la mostra - curata da Julio Lubetkin - "Tattoo ai confini della realtà", al MACRO, Museo di Arte Contemporanea, Testaccio, Roma. Dal 1° giugno al 10 luglio.
Luca Bertolotti


di Lido Contemori

venerdì 27 maggio 2016

Concorso: CARTOONSEA 2016





CARTOONSEA 2016!
IL PREMIO NAZIONALE DI UMORISMO E SATIRA SUL TEMA:
“MISURE STRAORDINARIE – Mettiamo in sicurezza il lavoro!”
(Provvedimenti per tutelare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro)
Dopo il successo dell’edizione 2015, è con grande entusiasmo che CartoonSEA annuncia l’apertura ufficiale delle iscrizioni all’ottava edizione del Premio Nazionale di Umorismo e Satira, promosso da SEA Gruppo srl di Fano.
Un invito aperto a tutti i cartoonists, vignettisti, illustratori, autori satirici e grafici italiani ad esprimersi sul tema “MISURE STRAORDINARIE – Mettiamo in sicurezza il lavoro!” (Provvedimenti per tutelare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro).
I premi in palio sono suddivisi in un Grand Prix da 1.000€, due Prix da 500€ ciascuno e un Premio Speciale “Franco Origone” (dedicato esclusivamente agli under 29) da 200€.
Inoltre, come di consueto, una selezione delle opere pervenute sarà ospite della mostra che avrà luogo a Fano a fine luglio, corredata da relativo catalogo.
Il termine ultimo per l’ammissione al Premio CartoonSEA è fissato al 26 giugno 2016.
Il bando, completo di ogni dettaglio, è disponibile sul sito www.premiocartoonsea.it
La forte crescita del numero dei partecipanti delle ultime edizioni e l’alta qualità dei lavori pervenuti testimonia che CartoonSEA è una manifestazione fresca e giovanile che attinge da un humus di “satiri”, di età e provenienze diverse, molto sensibile e attento alle tematiche serie e fondamentali che il Premio Nazionale vuole stimolare.
SEA Gruppo, l’azienda ideatrice e promotrice di CartoonSEA, si occupa professionalmente e quotidianamente di sicurezza sul lavoro, tutela ambientale, medicina del lavoro e igiene alimentare attraverso i servizi di consulenza, di formazione professionale, laboratorio analisi ed interventi specifici.
Con grande auto-ironia, d’altra parte, SEA Gruppo si mette in gioco proponendo una sfida difficilissima: trattare con humor questioni gravi e serie, perché “una buona vignetta satirica, con l’immediatezza del suo messaggio, produce spunti di riflessione morale”.






Ufficio Stampa CartoonSEA
press@premiocartoonsea.it
0721-860053 

Via P. Borsellino 12/d
61032 Fano (PU)

mercoledì 25 maggio 2016

Marilena Nardi in mostra a FestivaLOVE 2016 di Scandiano Reggio Emilia

Nelle culture antiche gli alberi erano il simbolo della vita.

Al loro riparo donne e uomini dichiaravano il proprio amore, e mentre affidavano se stessi all’altro sentivano che più in alto, fra i rami, fiorivano i nidi, germogliavano le stagioni.

I poeti seppero vedere questa immagine, e la tramandarono nei secoli fino a quando l’Ariosto “incontrò” il Boiardo: fu così che l’Angelica affidò ad un albero il proprio amore per Medoro, fu così che l’Orlando si fece furioso.


FestivaLOVE già dallo scorso anno aveva invitato vignettisti e fumettisti e quest’anno per continuare a dare spazio a questi linguaggi, verrà realizzata nell’Appartamento Estense, a piano terra, la mostra dal titolo Dell’amore e d’altri tormenti di Marilena Nardi.
Si tratta di vignette, alcune realizzate appositamente dall’artista per il festival, altre che riassumono la sua intera produzione artistica, che verranno stampate in grandi dimensioni e allestite nelle varie stanze della Rocca.

27 - 28 - 29 maggio 2016



Dell’amore e d’altri tormenti


mostra di Marilena Nardi


Dell’Amore ho tracciato soprattutto alcune linee fosche. I tormenti, le ansie, i sogni, le paure, i desideri, la mancanza, i ricordi, la passione che brucia e devasta l’anima.
Gianlorenzo Ingrami, eccellente vignettista e soprattutto l’amico che mi ha coinvolto in questa esposizione, ha visto i lavori in anteprima. Mi ha scritto alcune righe che vorrei riprendere, al netto delle cose più personali:
“(…) Marilena è pericolosa.
Nei suoi disegni non ci si riposa indenni. L'uso del nero di china sporca la carta per renderla materia in movimento, il colore è capace di sottolineare la luce di un buon sentimento ma più spesso è utilizzato per illividire le carni sofferenti dei personaggi rappresentati.
Il visitatore di questa mostra, in occasione del FestivaLove 2016 a Scandiano, non se ne andrà certo rassicurato o consolato. Troverà in questa raccolta di opere, di cui molte realizzate espressamente per l'occasione e per la prima volta esposte al pubblico, una rappresentazione della bellezza ma anche del lato oscuro dell'amore, quello in cui la sua più vera unità di misura è il dolore. (…)”.
Ecco, Ingrami ha colto nel segno. Ed ecco spiegato il perché del titolo “dell’Amore e d’altri tormenti”.
Perché dell’Amore ho tracciato soprattutto il suo lato più tormentato, il dolore.


E’ una visione dell’amore al femminile? Forse sì, forse no.
Di sicuro mi preme dar voce, con il mio disegno, anche alle altre donne. Perché troppo spesso, e impunemente, l’amore che si dà e sul quale si costruiscono sogni e progetti di vita viene frantumato e offeso da compagni, mariti o amanti che prendono la vita dalle loro compagne, e con crudeltà la godono, la spremono e la gettano via.


E’ un lavoro autobiografico? Forse sì, forse no.
Forse il sentimento che ho espresso è più comune di quanto non si creda. Semplicemente, attraverso il disegno è possibile renderlo palese e condivisibile.


Dell’Amore rimane ancora molto da dire e da disegnare.
C’è una parte che ancora non è emersa e non ha trovato spazio sulla carta, una parte che ancora rimane blindata in fondo al mio cuore.
Non credo si saprà mai, perché l’Amore è soprattutto Amor segreto.
                                                          …...................................................


Marilena Nardi – biografia


Insegnante all’Accademia di belle arti di Venezia, illustratrice e umorista grafica da una vita, approda alla satira una decina di anni fa, grazie alla possibilità di pubblicare le proprie vignette in rete, in tempo reale.
Ha disegnato a lungo per Diario, per gli inserti del Corriere della sera, per Gente Money, Borsa & Finanza, Salute Naturale, Monthly, Avvenimenti e vari altri periodici.
 Collaborazioni più recenti sono quelle per Barricate! e le riviste satiriche Il Misfatto, L’Antitempo, Il Ruvido, l’internazionale Fire. Qualche disegno anche per Il Nuovo Male e MicroMega online e molti di più per blog di informazioni e giornali online tra cui l’Asino, Fany-blog, Aspirina la rivista, Anpi.it e Buduàr. In Francia sue vignette sono state pubblicate da DNA e Ouest-France.
Collabora con Il Fatto Quotidiano fin dai primi numeri e con il trimestrale francese Espoir.
 È membro della FECO-France, di Cartoon Movement e ambasciatrice per l’Italia di United Sketches for Freedom.

Oltre 50 i premi conferiti. Tra i molti, il Primo Premio al World Press Freedom Cartoon di Ottawa nel 2011 e il Premio Forte dei Marmi per la Satira politica per il Disegno satirico nel 2013.
 Nei mesi scorsi, per la vignetta Vecchia Europa le è stato assegnato: il Secondo Premio a Puebla in Messico, all’Octavo Festival Internacional de Mentes Brilantes La Ciudad de las Ideas, il Primo Premio al Concorso Una vignetta per l’Europa, indetto dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, in collaborazione con Internazionale e VoxEurop e infine, in Francia, il Prix Kronik.







Il programma del Festival 2016

sabato 21 maggio 2016

Piovono coccodrilli per Pannella


venerdì 20 maggio 2016
PIOVONO COCCODRILLI
E' morto Marco Pannella.
Fino a ieri tutto sereno, oggi piovono coccodrilli che Dio li manda.
Gianfranco Uber



Pannella Già cinto…


Marco Pannella è stato l’Uomo che direttamente e indirettamente ha ottenuto più voti di chiunque altro. Quale Persona nella nostra storia repubblicana può pregiarsi di questo straordinario primato? Nessuno.  E, si badi bene, tutti quei voti sono mai stati per lui, ma grazie a lui per nostro esclusivo interesse. Abbiamo potuto “usarlo” a seconda di ciò che a noi interessava personalmente per coltivare l’orticello, riflettendo assai poco sul fatto che in Democrazia la conquista di un diritto è civiltà che consegna un bene inestimabile per tutta la comunità indipendentemente dal fatto che (al momento) parte di quella non sia interessata…
Ora Marco non c’è più.  I giornali ne esaltano le gesta, i sacrifici, le provvide provocazioni. Le istituzioni adesso lo chiamano  leone, guerriero, leader politico, ma in vita sono le parole di Pannella che meglio focalizzavano:«…un cornuto divorzista, un assassino abortista, un infame traditore della patria con gli obiettori, un drogato, un perverso pasoliniano, un mezzo-ebreo mezzo-fascista, un liberalborghese esibizionista, un nonviolento impotente». Oggi c’è chi rinfaccia alle istituzioni il non averlo nominato senatore a vita, ma io volo anche più basso! Perché al più grande conquistatore di diritti per la Democrazia italiana, ovvero per laRes publica, le istituzioni hanno manco riconosciuto un’onorificenza al merito…
Come sarà identificato, sotto il suo nome, nelle targhe che (molto probabilmente) stradine e piazzette chiameranno “Marco Pannella”?
Già cinto...

20 maggio 2016



Tiziano Riverso




Krancic













Nota:

Mi scrive SAL

se dedicherai una pagina del tuo blog a Marco Pannella e se in essa posterai il corsivo di Nadia, ho la risposta alla domanda finale:

Come sarà identificato, sotto il suo nome, nelle targhe che (molto probabilmente) stradine e piazzette chiameranno “Marco Pannella”?

Galantuomo (cfr. De Gregori, "Il signor Hood")

buon FS

Sal :D

buon FS

Sal :D








ciao,  Signor Hood

https://www.radioradicale.it/home

venerdì 20 maggio 2016

Marco Pannella 1930 - 2016



Marco Pannella “non mai avuto in vita i riconoscimenti adeguati, nessuno glieli ha mai attribuiti”. Così Emma Bonino, storica leader dei Radicali, ricordando Marco Pannella, dopo la sua scomparsa, sulle frequenze di Radio Radicale.”Ma ci lascia una riflessione di cosa deve essere la politica, l’ impegno e la passione.- ha detto Emma Bonino -. Credo che il suo modo di essere, la sua irruenza, il suo modo per rompere conformismi incrostati debba far riflettere molti, ci mancherà e mancherà al Paese piu che a noi Radicali che lo abbiamo fatto nostro: mancheranno il senso delle istituzioni, delle regole e dello Stato di diritto, che serve ai piu deboli e fragili, perché i potenti lo ritengono spesso un intralcio.
“Molti diranno che Marco aveva il senso dello sberleffo e dello spettacolo, non è così: era piu profondo il suo modo di usare il corpo nella prassi della nonviolenza. Molte cose che rimarranno in questa società e al Paese. Marco Pannella è stato molto amato, ma gli sono stati poco riconosciuti i meriti”, ha aggiunto la storica esponente radicale.(fonte)


Fulvio Fontana


L'ultimo idealista.
Romaniello


Perazzolli



Mario Airaghi


Paride Puglia


#MarcoPannella #Pannella #mortoPannellavivaPannella
The Hand


Ellekappa






è stata l'icona degli ultimi sessant'anni della repubblica
Giuliano




Grazie Marco per

Per il referendum sul divorzio
Per il referendum sull'aborto
Per il referendum sul nucleare
Per il referendum sull'abolizione del proporzionale
Per i tuoi scioperi della fame e della sete
Per i bavagli pro informazione
Per le battaglie sulla legalizzazione delle droghe leggere
Per la battaglia sull'eutanasia
Per la tua grande sete di giustizia

Fany




Pannella, così.
Mauro Biani










ciao,  Signor Hood

https://www.radioradicale.it/home

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Nota 

Era l'ottobre  del 2011

Accade in TV

Pannella intenzionato a chiedere asilo politico in Mongolia. Tanto lì, mongolo più mongolo meno, manco se ne accorgono.



COERENZA

Un Pannella amareggiato dalle critiche che piovono dall'opposizione e dalla brutta accoglienza ricevuta durante la manifestazione di domenica dichiara di voler migrare in Mongolia e se la prende con la solita informazione.

Gianfranco Uber 
Etichette: informazione, politica, tv