domenica 24 marzo 2013

Artefacto 59: Ulisses Araujo e Adiós al maestro Yuriy Kosobukin

 

artefacto 59



Hola a todos!!!

Aquí va la edición Nro. 59 de la revista Artefacto con un buen material para disfrutar. Espero les guste y la difundan entre sus contactos.
Un abrazo

Omar Zevallos


Molto bello questo numero della rivista di Omar Zevallos sfogliatela merita

Tra le tante cose ho scelto per il mio blog qualche caricatura di Ulisses...









Il sito di Ulisses Araujo


... e un piccolo omaggio 
al grande maestro Kosobukin



Yuri Kosobukin 1950-2013 (Badosblog)
Kosobukin Tribute Gallery di ECC

sabato 23 marzo 2013

In nome del popolo insultato

Mauro Biani


In nome del popolo insultato

di Nadia Redoglia
Da un lato abbiamo quelli del Pdl che sabato 23 porteranno nelle piazze romane il popolo tutto unito contro la magistratura che processa e condanna gli onesti, cioè loro. Perciò, portandosi anche avanti con la prossima campagna elettorale, hanno promosso quel sabato bestiale (…sabato ti porterò in piazza, vedrai sarà più dolce dirci ti amo…). Dal lato opposto troviamo quegli altri creati da un binomio che, nonostante siano oggi  parlamentari eletti di fresco da un 25% circa, proseguono a insultare e/o deridere pubblicamente le istituzioni, agendo villanamente nei confronti di qualsiasi dialogo civile, e coprendo di liquami l’informazione del Paese.  S’arrogano, raccontando non verità e qualche volta balle vere e proprie, d’essere in grado di salvare il mondo. E’ promessa che si può fare senza sprofondare per la vergogna, perché, in effetti, dopo 20 anni che gli italiani hanno creduto a un unto del Signore, è facile far credere che come minimo il Signore sia giunto. E poi dato l’assunto “uno vale uno” è anche facile sovrapporlo all’antico uno e trino, ma  pure bino, fa uguale. Immaginiamo la felicità dei molti tra i loro seguaci al pensiero di disfarsi delle scie chimiche, microchip sotto cute umana, signoraggio bancario ecc. ecc. Ovviamente perché tutto ciò sia possibile è necessario che il garante dell’unità nazionale (tra gli insultati) affidi loro immediatamente il potere (ché tanto in pochi mesi avranno il 100% dei voti) così, magari, ingannano l’attesa sbattendo nel cessola Costituzione che impiccia il loro governare?
Non avremmo mai immaginato, dopo essere stati “solo” soprannominati coglioni, che un folto gruppo di parlamentari avrebbe lavorato (a loro dire seriamente) per dimostrare che lo siamo veramente…
22 marzo 2013
Altan


Altan

venerdì 22 marzo 2013

Pietro Mennea

Corri Pietro...

Ciao Pietro
Milko Dalla Battista



Corri ragazzo, corri

di Nadia Redoglia
Dicevamo Mennea e ci brillavano gli occhi. Era il trionfo italiano per portare in trionfo il nostro Paese come prima i nostri nonni facevano con il binomio Coppi- Bartali. Per 17 anni ha mantenuto il record dei 19’’72 conquistato alle Universiadi del 1979 nei200 metri, ma per 60 anni e qualche mese ha mantenuto un record che pochi sanno conservare: la capacità di sapersi offrire a chi ha bisogno, senza vendersi o barattarsi. A lui, atleta adolescente, le Porsche servivano per allenarsi nelle colline pugliesi: gli correva dietro. A lui, studioso per tutta la vita, la laurea non serviva per tirarsela: ne aveva quattro.
Per lui, collezionista di ori, argenti, e bronzo, l’orgoglio più profondo era giusto racchiuso nelle cinque consecutive partecipazioni olimpiche, compresa l’ultima del 1988 prima di tutto perché alfiere portabandiera italiano. Per lui, i cui muscoli, tendini, il corpo tutto si rivelavano tirati al massimo solo nella spinta suprema del filo di lana e non anche nelle foto gossipare della sua vita privata, fu doveroso dare vita alla “Fondazione Pietro Mennea” col preciso obiettivo, oltre all’assistenza sociale e medico-scientifica,  di diffondere lo sport e i suoi valori, promuovendo la lotta al doping che lui considerava cancro a stadio terminale. In tal senso è anche scrittore di circa 20 libri.
Londra, tra le fermate della metropolitana intitolate ai campioni delle Olimpiadi, l’anno scorso ha ritenuto doveroso onorare anche il nostro Pietro Mennea dedicandogli la Kensigton High.
La sua terra natale, a fronte dell’ estera garbata sensibilità, dovrebbe (come minimo) a lui e per lui, lavorare affinché la sua determinazione a non fermarsi mai sia d’esempio a noi e per tutti noi…
21 marzo 2013



Nico Pillinini


Antonio Gallo

Pietro Menneo non si è arreso mai...
Tiziano Riverso


Nota: Pietro Paolo Mennea (Barletta, 28 giugno 1952 – Roma, 21 marzo 2013) è stato un atleta, politico e avvocato italiano.
Campione olimpico (1980) e detentore del primato mondiale dei 200 metri piani dal 1979 al 1996 (con il tempo di 19"72, attuale record europeo).

Link:
 http://www.pietromennea.it/
Atletica, è morto Pietro Mennea

mercoledì 20 marzo 2013

Con Marilena Nardi. Intervista di Francisco Punal Suarez

Con Marilena Nardi. 

 Intervista di Francisco Puñal Suárez

La Cartoonists Association della Turchia, insieme alla Direzione di biblioteche e musei, ha inaugurato nel Municipio metropolitano del fumetto e umorismo di Istanbul, la mostra internazionale Le donne disegnano le donne che coinvolge 51 artiste provenienti da 18 paesi.

Oltre a Istanbul, la mostra si terrà anche in altre città turche, come Izmir, Antalya, Trabzon e Zonguldak.

Tra le donne vignettiste coinvolte in questo evento c’è l'italiana Marilena Nardi, un’artista eccezionale, insegnante d'arte e con una lunga carriera.

Marilena ha risposto alle nostre domande.

Marilena Nardi
foto Francisco Punal Suarez


Perché ti piace disegnare?
Mi piace disegnare per molti motivi. Principalmente, perché mi rende felice. Poi, perché è il mio lavoro e mi dà da vivere. E non ultimo, perché posso esprimere la mia opinione e scegliere come esprimerla. Uso tratti e colori lievi, se l’argomento lo consente; segno aspro e colori acidi quando è necessaria un’espressione più dura.
Mi piace perché il disegno è un formidabile strumento di comprensione e comunicazione e, grazie alle nuove tecnologie, non conosce confini.


Quando sei diventata una vignettista?
Ho cominciato per gioco, intorno ai 16 anni. Ho inviato i miei disegni a vari concorsi di grafica umoristica e ho visto che venivano inseriti nelle esposizioni e nei cataloghi. Più tardi sono arrivati alcuni premi e questo mi ha dato coraggio. Così ho provato a trasformare questa passione in lavoro. Per alcuni mesi ho collaborato all’inserto satirico di un settimanale della mia città. Nel frattempo mi ero iscritta al corso di scultura dell’Accademia di belle arti e questo mi ha obbligata a posticipare il mio proposito.
Nel 1997 ho ripreso la collaborazione con i giornali; questa volta però si trattava di periodici a tiratura nazionale.



Perché denunci gli abusi sulle donne nei tuoi disegni?
Perché un’immagine può spiegare in pochi attimi quello che le parole raccontano altrettanto bene, ma in molto più tempo. Il disegno può essere visto, per errore, per un breve momento, anche da chi non è interessato alla condizione femminile e può far riflettere (mi auguro) soprattutto i giovani uomini. Una buona immagine può contribuire a creare una coscienza diversa.
Io cerco di raccontare, con i disegni, quanto possa essere difficile la condizione della donna. Le donne non hanno avuto parola per molto tempo, e sono state private oltre che della libertà di espressione anche dei diritti più elementari. Anche oggi, ci sono molti paesi in cui la parità di genere sembra acquisita mentre, a guardare bene, permangono troppe ingiustizie.
E ancor più grave, ci sono paesi in cui le donne contano meno di un oggetto e le violenze, i soprusi e le uccisioni sono all’ordine del giorno.
Disegno le difficoltà delle donne, sperando che i miei cartoon giovino alla causa femminile.



Cosa ne pensi di Berlusconi e del suo rapporto con le donne?
Non ho alcuna simpatia per Berlusconi. Penso sia molto più che un cattivo politico. Penso sia come le sigarette… nocivo!
Gli riconosco due doti: l’intelligenza e la determinazione. Doti spesso sottovalutate che, insieme al suo potere economico e mediatico, gli hanno permesso di stare al governo per quasi vent’anni. Per tutto il resto, sono lontana anni-luce dal suo modo pensare e di concepire la politica.
Riguardo al suo modo di considerare le donne, sono nauseata dall’uso che ne fa. Ne usa il corpo, per le sue “cene eleganti”, ne usa il cervello (delle fedelissime) in politica e, infine, ne dà un’immagine riduttiva e distorta (la donna giovane, bella, un po’ sciocca e disponibile). Immagine che svilisce il genere femminile.
E’ un uomo di potere, ancora molto ammirato e seguito. Molti l’hanno imitato e molte giovani donne si sono convinte che lo studio, il lavoro, la conquistata libertà di pensiero e di espressione siano valori inutili.
Anni di “politica personale” unita a insulsi programmi televisivi hanno piegato l’Italia e modellato malamente le coscienze degli Italiani. Non di tutti, per fortuna!




E’ facile essere una vignettista donna in Italia?
In Italia, come in altri paesi e per lungo tempo, le attività creative erano appannaggio maschile. Specialmente quelle che combinavano l’arte con il pensiero critico, come la satira. Così, anche in Italia c’è una predominanza di disegnatori maschi, ma le donne disegnatrici sono in numero crescente e sono talentuose.
La mia impressione è che essere una vignettista-donna renda tutto un po’ più complicato.
Io ho avuto fortuna. Ho incontrato alcuni redattori molto “illuminati”. Non mi conoscevano, non avevano mai letto il mio c.v. ma hanno apprezzato i miei disegni e li hanno pubblicati. Dopo le prime pubblicazioni, lavorare è diventato più semplice.
Però, devo confessare che all’inizio, quando cercavo lavoro, poiché firmavo sia le lettere di presentazione sia i disegni con il solo cognome, in una redazione avevano creduto che fossi un uomo… si sono giustificati dicendo che il mio segno era molto …“maschile”!
Mentre ora capita, a volte, il problema opposto: di essere invitata a un evento principalmente perché sono una donna-vignettista, e non per i miei disegni...
Credo che ci sia ancora molta strada da fare per cambiare la mentalità comune



Dove pubblichi i tuoi disegni?
Attualmente, collaboro con Il Fatto quotidiano, con il settimanale satirico Il Ruvido, con il bimestrale Barricate!, con l’Antitempo, l’internazionale Fire. Qualche disegno per Il nuovo Male, mentre sul web per MicroMega online, per l’Asino, ANPI.it e vari altri blog di informazione.* In passato ho lavorato per Corriere della Sera, Diario, Gente Money, Borsa & Finanza,Avvenimenti, Salute Naturale, Monthly, etc.

Perché sono importanti l'umorismo e la satira nella società?
Come dicevo sopra, il disegno rende subito evidente un’idea. E’ uno strumento forte di comprensione e di denuncia. Sia il disegno umoristico che la satira sono come una lente attraverso cui guardare e capire meglio la società e la politica. A volte la lente ingrandisce e rende più chiaro, altre volte deforma rendendo le caratteristiche più evidenti.
In ogni caso, umorismo e satira svelano la realtà e ne forniscono un’interpretazione acuta. Infine offrono un sorriso e, a volte, la speranza di un cambiamento.

Attualmente, sei un’insegnante?
Sì, lo sono da oltre vent’anni. Mi sono occupata per molto tempo principalmente di due materie: “anatomia artistica” (nella quale insegnavo a disegnare la figura umana e la sua costruzione anatomica) e “illustrazione” (che ora è diventata prevalente) nella quale insegno ai miei studenti a disegnare storie e personaggi in modo personale.





Francisco Punal Suarez è un giornalista, di origine cubana, che ora vive in Galizia, esperto di cinema e di tutto ciò che attiene all'arte grafica, giudice per WORLD PRESS CARTOON SINTRA 2013, scrive per il periodico di Boston in lingua spagnola Siglo 21.

*= Tra cui  FANY - BLOG
 
LINK:

Il sito di Marilena Nardi

Cipro e il prelievo forzoso dai conti correnti

Questa vignetta di Mac dal Daily Mail si riferisce al controverso piano di salvataggio che rischia di costringere i risparmiatori a Cipro al prelievo forzoso di € 5,8 miliardi (£ 5 miliardi) dai  loro depositi. I termini del piano di salvataggio - € 10 miliardi dei quali proviene dalla zona euro e € 7 miliardi di Cipro attraverso la tassa sulle banche e le misure di austerità - hanno suscitato il timore che i € 100.000 di risparmio garantiti in tutta l' Unione europea in virtù di un accordo raggiunto sulla scia del 2008 crisi bancaria è compromessa. per saperne di più qui.
Il cartoon mostra una banda di rapinatori armati in procinto di rapinare una banca. L'automobilista dice ai due rapinatori che entrano nella banca: "Non c'è bisogno di armi, ragazzi. Basta dire loro che venite da parte dell'Unione Europea." Nello sfondo, c'è una lunga fila di persone davanti al bancomat della banca, che è stato chiuso, quindi i risparmiatori non possono ritirare i propri soldi.




martedì 19 marzo 2013
L'INVENTORE
Il prelievo forzoso sui conti correnti , imposto dall'Eurogruppo a Cipro come condizione per il salvataggio delle Banche rischia di ottenere effetti negativi a valanga anche nell'intera area dell'Euro.
Il noto precedente italiano aveva provocato una emorragia di capitali verso lidi più sicuri mai del tutto fermata e che ora rischia, se possibile, di aumentare.
Certo che la vicenda non gioca proprio a favore di una ventilata ricandidatura di Amato alla Presidenza del Consiglio.
Uber


martedì 19 marzo 2013
sottigliezze
del titolo va spiegata la sottile ironia: ci si riferisce alla geniale pensata di Giuliano Amato che, nel lontano 1992, appunto con un prelievo forzoso, arraffò notte tempo il 6 x mille dei nostri risparmi per salvare la lira e con essa l'Italia intera ! Guadagnandosi per questo l'appellativo di "dottor sottile" ...
Franco Stivali



Cipro
Jan-Erik Ander


Cyprus, a lost fiscal paradise
Chappatte in "Le Temps" (Geneva)


Cyprus to tax depositors
Chappatte in "International Herald Tribune"





Concorso di crisi Eurovision
E infine? Cipro, 10 miliardi di punti.
Dopo la Grecia (maggio 2010), l'Irlanda (novembre 2010) e il Portogallo (maggio 2011), Cipro è il quarto paese a ricevere l'aiuto dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. La cifra (10 miliardi di euro) è minore, ma le condizioni più dure: un prelievo forzoso dai conti in banca dell'isola.
La Spagna ha invece beneficiato di un piano di ricapitalizzazione delle sue banche nel dicembre 2012, senza dover firmare un memorandum con la troika Ue-Bce-Fmi.
Vonk in 19 marzo 2013 53 Trouw Amsterdam




"Per le banche" "Per i russi"
Mur/Süddeutsche Zeitung




18-03-2013
Der will sein Geld zuruck!! HA! HA! HA!
Vuole i suoi soldi indietro! HA! HA! HA!
Klaus Stuttmann

 Zypern - Brussel beschlieSSt Zwangsabgabe fur Sparer!
wie sagte doch schon der Brecht...?
Was ist der Einbruch in eine Bank gegen die Rettung einer Bank!
 Klaus Stuttmann 
  Cipro Bruxelles decide prelievo obbligatorio per i risparmiatori!
 Come ha detto  Brecht ...?
"Che cos'è una rapina in banca a confronto della fondazione di una banca?"
[Bertolt Brecht]
 Klaus Stuttmann


by Schwarwel

"Was ist ein Einbruch in eine Bank gegen die Gründung einer Bank?", fragte Bertolt Brecht schon 1928 in seiner "Dreigroschenoper". Dieser Satz gibt auch heute noch in jeder Aufführung einen Lacher. Dabei ist es bitterer Ernst, wie man spätestens seit der sogenannten "Zypern-Rettung" weiß.(www.koeln.de)


by Bojesen 18 marzo 2013 Cyprus Mail Nicosia
In cambio del bailout da 10 miliardi di euro per le banche cipriote Ue e Fmi hanno imposto una tassa su tutti i depositi. Il nuovo presidente Anastasiades è stato costretto ad accettare con un vero e proprio ricatto.


Bank of Cyprus
By Alexandr Zudin, St. Petersburg, Russia - 3/17/2013



Cyprus
By Arend Van Dam, politicalcartoons.com - 3/19/2013





Cyprus savings
By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013


Cyprus bail ou
 By Tom Janssen, The Netherlands - 3/18/2013



Pietro Vanessi per www.conquistedellavoro.it/giornale 19/03/2013



Paure
Tiziano Riverso


Milko Dalla Battista


Nota:

La tassa sui depositi bancari in cambio del bailout da 10 miliardi di euro ha infranto un tabù e costituisce un pericoloso precedente, scrive la stampa europea.
L’accordo raggiunto il 16 marzo tra Cipro, l’Eurogruppo e il Fondo monetario internazionale prevede una tassa del 6,6 per cento sui depositi inferiori a centomila euro e del 9,9 per cento sugli altri. Definita “arbitraria” e “rischiosa espropriazione”, la misura minaccia la solidarietà tra paesi dell’eurozona e la libera circolazione dei capitali all’interno dell’Unione, sottolineano i commentatori.
Con il titolo “l’Europa mette a punto un altro salvataggio pasticciato”, il Financial Times condanna la sorprendente tassa sui depositi bancari, aggiungendo che “proprio quando l’eurozona aveva intrapreso il cammino virtuoso nella lotta contro una crisi del debito in continua mutazione, è ripiombata nel vecchio vizio”.(continua)


Ultima ORA: 
Il "metodo Amato" non ha avuto fortuna a Cipro.

Krancic




mercoledì 20 marzo 2013
LA GRANDE FUGA
Il Parlamento cipriota non approva il prelievo forzoso sui depositi bancari condizione essenziale per la concessione del salvataggio deciso in sede EUROGRUPPO.
La rispettabile volontà di non sottostare al ricatto rischia tuttavia di essere ancor più costosa del prelievo forzoso vista la probabile bancarotta del sistema.
La paura inescata con la sola notizia del possibile provvedimento minaccia di aggravare la crisi di liquidità non solo delle Banche dell'isola ma di estendersi a tutta l'area dell'Euro.
Troppo evidente l'inutilità e la pericolosità dei tentativi di salvataggio dei singoli Paesi dell'EURO (e dell'EURO stesso) in assenza di una vera Autorità Monetaria e di un'unica Politica Fiscale in grado anche di contrastare le fughe verso i cosiddetti "paradisi ".
Uber



HELP ME, A CYPRUS !
Gianfranco Uber
The Cyprus crisis reveals the weakness of the EU and the lack of a true monetary system
20 Mar 2013



Link:
Prelievo forzoso: che cos'è