lunedì 21 maggio 2012

CHEN GUANGCHEN è arrivato negli Usa.


CHEN GUANGCHEN

Gianfranco Uber
Chen Guangcheng wants to leave China on Hillary Clinton's plane when she flies out of Beijing at the end of this week. Embarassed reaction of the US state department after the strong protest of Chinese diplomacy. He seems to have already left the U.S. embassy "of his own volition" !
 03 May 2012



20 MAG 2012
(AGI) New York - Il viaggio per gli Stati Uniti di Chen Guangcheng si e' concluso sabato pomeriggio: il dissidente e' atterrato insieme alla moglie e ai due figli attorno alle 18 (ora locale) all'aeroporto internazionale di Newark.
"Uguaglianza e giustizia non hanno frontiere", ha dichiarato Chen alla stampa davanti agli alloggi della New York University, dove l'avvocato cieco completera' gli studi di legge su invito dell'istituto universitario.
Nel 2006 l'avvocato Chen Guangcheng, cieco dalla nascita, era stato condannato a quattro anni di carcere per aver denunciato 130 mila casi di aborto e sterilizzazione forzata nella provincia dell'Henan. Nel settembre 2010, era stato posto agli arresti domiciliari. Ogni tentativo di contattare il mondo esterno era sempre stato bloccato con pestaggi a lui e alla moglie, come pure ad amici e giornalisti che cercavano di avvicinarsi alla sua casa. Riuscito a fuggire, Chen si era rifugiato nell'ambasciata statunitense 2 a Pechino e la sua vicenda si era trasformata in un caso internazionale. Grazie anche alla presenza del segretario di Stato Hillary Clinton a Pechino 3, è stata avviata una trattativa che ha permesso all'attivista di andare negli Stati Uniti.




The Accomplice
 By Harry Harrison, The South China Morning Post - 4/29/2012



Eye-to-eye with Chin
By John Cole,
 The Scranton Times-Tribune - 5/3/2012



China Diplomacy
By Pat Bagley, Salt Lake Tribune - 5/3/2012




Dissident Chen in China
 By Paresh Nath, The Khaleej Times, UAE - 5/4/2012


Chen Guangcheng and US 
By Dave Granlund, Politicalcartoons.com - 5/4/2012



CHEN GUANGCHENG
By Patrick Chappatte,
The International Herald Tribune - 5/4/2012


China's Dissident Torture
 By Christopher Weyant, The Hill 5/6/2012





Chen Flew Over the Cuckoo’s Nest

Crazy Crab
Chen Guangcheng, a blind legal activist in China, escaped out of his illegal house arrest, evading dozens security guards.

In the video recorded after his escape, wiring a Nike jacket, Chen described the assault and violence he and his family endured in the past years.

The figure over the wires is also a Chinese character 人 (rén), it means human or person.

BBC News about his escape: http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-17865439

CNN News: http://www.cnn.com/2012/04/27/world/asia/china-activist-escape/index.html 29 Apr 2012

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Links:

Chen, l'attivista negli Stati Uniti


domenica 20 maggio 2012

Una bomba a Brindisi

...
Today
Paolo Lombardi
 
Bomba davanti a scuola Uccisa una ragazza a Brindisi
19/05/2012
Brindisi, ore sette e cinquanta tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone.
 Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze.





Melissa e le altre
 Marilena Nardi


Brindisi, Italia
Ricevo da un’amica de “I Siciliani”, Michela Mancini e segnalo: Strage di Brindisi: ci vediamo tutti oggi alle 18,30 in piazza del Pantheon a Roma. Quello che è accaduto ci riguarda tutte e tutti. Stringiamoci attorno alle famiglie delle ragazze uccise, agli studenti e ai professori della scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi, alla Puglia.
Mauro Biani



E' Sstato?
Io NON lo so, e HO le prove.
Brindisi.



Lotta
CeciGian


MAFIA E STATO
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
One for all, all for one.
"L'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può suscitare sull'opinione pubblica."
(Giovanni Falcone) 19 May 2012




Inferno a Brindisi
Umberto Romaniello


...
Marco Vukic


Intimidation
Bandanax L'Asino


Una cartolina da Brindisi
Bandanax L'Asino


Maledetti
fabiomagnasciutti



Italia's School Trajedy
Saad Murtadha
Italia School Bomb 19 May 2012


Non ho parole per commentare la bomba nella scuola di Brindisi.
L'unica definizione che mi sembra calzante per gli individui che si sono macchiati di un tale orrore è quella data da Pierluigi Bersani: "INFAMI!"

Qualora la matrice del delitto fosse di stampo mafioso, il termine "infami" mi pare particolarmente calzante, giacché "infame" è proprio uno di quegli epiteti (assieme a "cornuto" e alcuni altri) che - proprio nel gergo mafioso - si configura come elemento di assoluta riprovazione!

Qualora gli autori non fossero mafiosi ma semplici terroristi, il termine "infami" mi pare egualmente calzante, e - mutatis mutandis - mi auguro che la Giustizia si abbatta su di loro con tutto il peso proprio di una Colonna Infame!

Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/italia/brindisi-bomba-davanti-a-scuola-6-feriti-1.412481



Giulio Laurenzi



ORDIGNO A BRINDISI. Brindisi, ordigni alla scuola Morvillo-Falcone, muore ragazza di 16 anni, un'altra grave, 4 feriti.
Nico Pillinini

Brindisi
VAURO


Il perchè
Pietro Vanessi



Brindisi
Rocco Grieco


Tiziano Riverso


Albo



 Uomini e sciacalli
Albo




SERGIO STAINO

19 maggio 2012, ore 17,05
Strage di ragazzine


Di Ferdinando Camon
Una potente bomba artigianale è esplosa davanti a un istituto professionale, a Brindisi, ieri mattina, poco prima delle 8, mentre gli studenti, in maggioranza ragazze, si ammassavano per entrare. Una ragazza è morta, un’altra è in fin di vita, altri otto sono feriti. Il luogo, l’ora, la potenza dell’ordigno, tutto fa pensare che chi ha organizzato l’esplosione voleva quattro-cinque cose: uccidere, uccidere ragazze, ucciderne molte, ucciderle davanti ai nomi di Morvillo e Falcone, a cui è intitolata la scuola, e ucciderle in quel giorno, ieri. A ridosso di un altro attentato, che nella notte tra l’1 e il 2 maggio ha distrutto l’auto del presidente dell’associazione anti-racket. E di un’operazione della polizia, che nella notte tra l’8 e il 9 maggio ha arrestato 16 persone, per associazione a delinquere, estorsione e droga. Tra esse, molte sono donne. È un particolare inquietante perché la droga spappola il cervello dei figli, che poi brancolano per le strade della vita come zombie. Che a compiere crimini di questo genere siano donne (mogli, madri, sorelle) noi abbiamo difficoltà a pensarlo. Ma è un limite del nostro cervello. Se non superiamo questo limite, saremo sempre scavalcati dalla realtà. Mancano pochi giorni all’anniversario della morte di Falcone, della sua compagna e della sua scorta: noi ci prepariamo a celebrare quel giorno, nefasto per la nazione, a modo nostro, i criminali della Sacra Corona Unita lo hanno festeggiato a modo loro, tentando un’altra strage. Per dirci: vi abbiamo schiacciato allora, vi schiacciamo ancora. A Brindisi partiva ieri la Carovana della Legalità, una manifestazione per richiamare la gente contro il crimine, e il crimine ha voluto ammonire il popolo con una strage che significa: “Se ti muovi, sei morto”. Sono tante possibili spiegazioni, e quando una domanda ha più risposte, accettarne una sola vuol dire accettare una menzogna. Chi ha messo questa bomba tra le ragazzine non odia Brindisi o la polizia: odia l’umanità. Non attacca pezzi dello Stato, forze dell’ordine, politici, ma la parte più delicata, più debole di noi, quella che amiamo di più, la più innocente: le figlie. Non sono uomini criminali, sbagliati, degradati. Semplicemente, non sono uomini. Quando li prenderemo, sarà un bel problema portarli da fuori-legge a dentro la legge. Perché prima dovremo portarli da non-uomini a uomini. Questi, infatti, sono bestie.





Nota:




"Guarda la legalità in faccia!"

L'immagine realizzata dai Ragazzi della scuola "Morvillo-Falcone " di Brindisi, vincitrice del 1° premio del concorso sulla legalità. 

 
"Una serie di primissimi piani 
che ritraggono degli occhi aperti 
con al centro una foto in bianco e nero
 dei giudici Falcone e Borsellino. 
E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia!"



E' questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto "Quotidiano in classe"
fonte

sabato 19 maggio 2012

Parma ballottaggio: due comici in piazza

 
Il Gene del Pd per debellare il Grillo
PORTOS / Franco Portinari
 

 Ieri i due candidati al ballottaggio per la carica di sindaco di Parma hanno chiuso una tiratissima campagna elettorale, domenica (dalle 8 alle 22) e lunedì (dalle 7 alle 15) i parmigiani saranno chiamati alle urne per decidere il futuro della città.
I due candidati sindaci, Vincenzo Bernazzoli e Federico Pizzarotti, hanno finito al campagna elettorale nelle piazze di Parma ognuno con un comico.
Giovedì sera in Piazzale Picelli si è esibito Gene Gnocchi, gag e abbracci per Bernazzoli: "Ti voglio bene".
 Venerdì sera, è toccato a Beppe Grillo in piazzale della Pace, invece, per Federico Pizzarotti. Il comico genovese, leader del movimento 5 Stelle a cui appartiene Pizzarotti, ha dato la carica - con decine di battute sferzanti contro i partiti e la casta - ai tanti parmigiani che erano venuti ad ascoltarlo.


 
Fatwa di Grillo ai suoi che vanno in tv
Internetgralista
Etichette: Beppe Grillo, fatwa, grillini in tv, internet, rete






Fenomeno Grillo:


Vauro per il Manifesto







8/5/2012

Un no ai partiti non alla politica




Massimo Gramellini
Si può buttarla sul ridere e dire che Grillo non è una sorpresa: in fondo sono vent’anni che gli italiani votano un comico. Oppure strillare contro la vittoria dell’antipolitica, come fanno i notabili del Palazzo e i commentatori che ne respirano la stessa aria viziata. Ma conosco parecchi nuovi elettori di Grillo e nessuno di loro disprezza la politica. Disprezzano i partiti. E credono, a torto o a ragione, in una democrazia che possa farne a meno, saltando la mediazione fra amministrati e amministratori.

La storia ci dirà se si tratta di un gigantesco abbaglio o se dalla rivolta antipartitica nasceranno nuove forme di delega, nuovi sistemi per aggregare il consenso.

Ma intanto c’è questo urlo di dolore che attraversa l’Italia, alimentato dalle scelte suicide e arroganti compiute da un’intera classe dirigente.

Non si può certo dire che non fosse stata avvertita. I cittadini stremati dalla crisi hanno chiesto per mesi alla partitocrazia di autoriformarsi. Si sarebbero accontentati di qualche gesto emblematico. Un taglio al finanziamento pubblico, la riduzione dei parlamentari, l’abolizione delle Province. Soprattutto la limitazione dei mandati, unico serio antidoto alla nascita di una Casta inamovibile e lontana dalla realtà. Nel dopoguerra il grillismo meridionale dell’Uomo Qualunque venne dissolto dalla Dc di De Gasperi nel più semplice e intelligente dei modi: assorbendone alcune istanze. Purtroppo di De Gasperi in giro se ne vedono pochi. La limitazione dei mandati parlamentari è da anni il cavallo di battaglia dei grillini. Se il Pdl di Alfano l’avesse fatta propria, forse oggi esisterebbe ancora. Ma un partito che ai suoi vertici schiera reperti del Giurassico come Gasparri e Cicchitto poteva seriamente pensare di esistere ancora? Il Pd ha retto meglio, perché il suo elettorato ex comunista ha un senso forte delle istituzioni e dei corpi intermedi - partiti, sindacati - che le incarnano. Ma se il burocrate Bersani, come ha fatto ancora ieri, continuerà a considerare il grillismo un’allergia passeggera, lo tsunami dell’indignazione popolare sommergerà presto anche lui.

La riprova che il voto grillino è meno umorale di quanto si creda? Grillo non sfonda dove la politica tradizionale riesce a mostrare una faccia efficiente: a Verona con il giovane Tosi e a Palermo con il vecchio Orlando (percepito come un buon amministratore, magari non in assoluto, ma rispetto agli ultimi sindaci disastrosi). La migliore smentita alla tesi qualunquista di chi considera i grillini dei qualunquisti viene dai loro stessi «quadri». Che assomigliano assai poco a Grillo. Il primo sindaco del movimento, eletto in un paese del Vicentino, ha trentadue anni ed è un ingegnere informatico dell’Enel, non un arruffapopoli. E i candidati sindaci di Parma e Genova non provengono dai centri sociali, ma dal mondo dell’impresa e del volontariato. Più che antipolitici, postpolitici: non hanno ideologie, ma idee e in qualche caso persino ideali. Puntano sulla trasparenza amministrativa, sul web, sull’ambiente: i temi del futuro. A volte sembrano ingenui, a volte demagogici. Ma sono vivi.

Naturalmente i partiti possono infischiarsene e bollare la pratica Grillo come rivolta del popolo bue contro l’euro e le tasse. È una interpretazione di comodo che consentirà loro di rimanere immobili fino all’estinzione. Se invece decidessero di sopravvivere, dovrebbero riunirsi da domani in seduta plenaria per approvare entro l’estate una riforma seria della legge elettorale, del finanziamento pubblico e della democrazia interna, così da lasciar passare un po’ d’aria. Ma per dirla con Flaiano: poiché si trattava di una buona idea, nessuno la prese in considerazione.

venerdì 18 maggio 2012

Note di Portos 6 - 13 maggio 2012

    Note di Portos - 6 - 13 maggio 2012

caricature e non solo... di Franco Portinari





Aldo Moro aspetta Giulio Andreotti
Etichette: Aldo Moro, Andreotti, MisFatto di domenica 6 Maggio 2012*


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Arcore, Bunga Bunga, cene eleganti, Kremlino, priapismo, Priapo, Putin


La Vie en Rose

Alcune delle altre vignette delle due settimane di Portos:

  E' realmente accaduto!!!


la notizia
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Monti: "Sdegno verso chi istiga a non pagare le tasse"
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Spending Review
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Casini ha scelto il terzo Polo
Etichette: Casini, Fini, Rutelli, Terzo Polo

PS: versione scartata





     I RealitiSCIO                                                                             




Etichette: fondi neri, Lega Nord



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by PORTOS Comic strip